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Rassegna Stampa. mercoledi 21 ottobre Servizi di Media Monitoring

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mercoledi 21 ottobre 2020

Rassegna Stampa

Servizi di Media Monitoring

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Fulvio Rillo, un imprenditore passionale

di Mimmo Sica

È

amministratore delegato della LA.BIT. Fulvio Ril- lo dal 2012 è vice presi- dente di Confindustria Beneven- to con delega alla Programma- zione Territoriale e Infrastruttu- re. Componente del consiglio di- rettivo di Ance Benevento, dal 2011 è presidente della Cassa Edile del capoluogo sannita. Dal 2001 al 2014 ha ricoperto la ca- rica di consigliere di ammini- strazione della Banca del Lavo- ro e del Piccolo Risparmio S.p.A di cui è stato anche vice presi- dente

«Per mettere in condizione di

comprendere come sono diven- tato un imprenditore, devo fare una premessa e spiegare come è nata l’attività di famiglia. Mio padre Andrea Rillo, quando era ragazzino, andò via da Torrecu- so, comune in provincia di Be- nevento, dove abitava, e si mise a lavorare nel piccolo paese li- mitrofo, Ponte, nelle immediate vicinanze del capoluogo sanni- ta. È l’unico figlio maschio del- la famiglia con due sorelle, di cui una emigrò in Australia, l’altra si sposò e rimase a Torrecuso.

Agli inizi degli anni ’60, da gio- vane autotrasportatore, decise di intraprendere l’attività impren- ditoriale creando l’impresa in- dividuale “Andrea Rillo” con l’obiettivo di operare nel campo dei lavori pubblici. Nel 1966 am- pliò la sua attività installando un impianto per la lavorazione di inerti e creando la ditta LA.I.F.

srl, un’azienda che, grazie alla sua lungimiranza, all’impegno costante ed alla serietà impren- ditoriale, si è subito imposta sul mercato divenendone in breve tempo leader indiscussa nel San- nio, posizionandosi tra le prime aziende del settore in Campania.

Forte di tale esperienza e con l’intento di raggiungere tra- guardi sempre più ambiziosi, ne- gli anni ’70 decise di installare anche gli impianti per la produ- zione di conglomerati cementizi e per la produzione di conglo- merati bituminosi e creò la LA.BIT. È questa l’ultima deci- sione che segna la svolta defini- tiva e il salto di qualità dell’in- tero gruppo aziendale che di- venta così, in pochi anni, leader indiscusso anche in tali settori, sia in terra sannita che in Cam- pania».

Un chiarimento: che cosa sono gli “inerti”?

«Gli inerti, o aggregati, sono una

larga categoria di materiali mi- nerali granulari particellari grezzi usati nelle costruzioni e possono essere naturali, artifi- ciali o riciclati da materiali pre- cedentemente usati nelle costru- zioni. Comprendono in via esem- plificativa: sabbia, ghiaia, ar- gilla espansa, vermiculite e per- lite. Sono utilizzati in edilizia principalmente come componenti di materiali compositi, come ad esempio i conglomerati cemen-

tizi, i conglomerati bituminosi e gli intonaci, costituendone l’os- satura».

Quanti anni ha suo padre?

«Ne ha 80. Si sveglia alle 5,30

del mattino e poi va in azienda.

È una persona carismatica, sin- cera, corretta e nel lavoro ha la capacità di sapere rischiare quel tanto che occorre per stare al passo con la concorrenza. Rie- sce a trasmettere l’immutato en- tusiasmo che ha nella sua attivà e a incoraggiare anche quando si sbaglia. Fa parte della sua cul- tura di uomo e di imprenditore il principio che l’errore rientra nel bagaglio di ogni lavoratore e che da esso bisogna trarre esperien- za per evitare di ripeterlo nel fu- turo. Insieme a mia madre mi ha educato a tenere nella massima priorità i veri valori della vita.

In famiglia e in azienda è un im- portante punto di riferimento e un esempio da seguire».

In quale momento lei entrò a fare parte dell’attività pater- na?

«Da piccolino, quando non an-

davo a scuola, papà cercava di portarmi sempre con lui perché ero il primo figlio maschio e quindi voleva da subito incul- carmi la passione per il suo la- voro. Ho un fratello minore, Ga- briele, anche lui oggi in azienda.

Fu dopo il diploma che comin- ciai a lavorare in pianta stabile».

Che studi ha fatto?

«Sono diventato ragioniere a 17

anni, perché per anticipare i tem- pi, i miei genitoiri mi fecero fa- re la “primina”. Avrei voluto iscrivermi all’università ma pà- pà mi venne a prendere a scuo- la appena uscirono i “quadri”

con i risultati e, con la sua abi- tuale semplicità, ma con pari au- torevolezza, mi disse: “guarda figlio mio non ce la faccio a por- tare avanti da solo questa attivi- tà. Se vogliamo continuare devi darmi una mano”. Abbandonai l’idea di diventare dottore com- mercialista e cominciai ad an- dare in azienda».

Che lavoro iniziò a svolgere?

«Eravamo una piccola realtà

quasi completamente a condu- zione familiare. A capo dell’uffi- cio tecnico dell’attuale Rillo Co- struzioni c’era il fratello di mia madre che cominciava a gettare i semi da cui è germogliato nel tempo un valido staff di tecnici.

Ho fatto tutta la gavetta perché il “patron” mi diceva sempre che la cosa fondamentale per avere rispetto dai dipendenti, soprat- tutto quando si rimproverano per avere commesso un errore, è di- mostrare nei fatti perché si è sba- gliato. Nessuno può insegnare agli altri quello che non sa».

Qualche esempio?

«Il mio battesimo fu nel settore

tecnico imparando a portare la pala meccanica. La prima volta che ci salii ebbi attimi di grande paura: ai miei occhi di ragazzino sembrava un “mostro”. Poi co- minciai a guidare qualche ca- mion spostandolo nel cantiere quando gli autisti erano in pau- sa pranzo. Ricordo quando una volta andai con papà alla Fiera del Levante a Bari. Rimasi parti- colarmente colpito da un rullo compattatore e glielo dissi. Mi ri- spose: “te lo compro”. Rientrati a casa, dopo qualche giorno in- vitò mamma a prepararmi la co- lazione per la mattina dopo per-

ché sarei dovuto andare al lavo- ro di buon ora. Mi mandò sulla strada provinciale a rullare e li- vellare l’asfalto sugli scavi fatti dagli operai della società telefo- nica, allora si chiamava Sip, do- ve avevano fatto passare i cavi».

Contestualmente, coltivava la sua passione di sempre: il cal- cio giocato.

«Ho iniziato da piccolino con le

scuole calcio. Poi la Seconda ca- tegoria, la Prima, la Promozio- ne, l’Eccellenza e sono arrivato fino alla Serie D. Ho giocato l’ultima partita di campionato a 50anni, sempre con la squadra del Torrecuso che si è sciolta 7- 8 anni fa».

Una passione che ha trasmesso ai suoi figli Andrea e France- sco.

«Andrea, il primogenito, è stato

sfortunato. Iniziò nelle Giovani- li del Benevento quando c’era la buonanima di Ciro Vigorito, il fratello di Oreste, l’attuale pre- sidente del club sannita. Ebbe un infortunio abbastanza serio per- ché si ruppe il tendine rotuleo.

Fu operato a Villa Stuart dal pro- fessore Pier Paolo Mariani. Do- po l’intervento ebbe paura di ri- prendere a giocare e in quello stato psicologico non fu in gra- do di continuare l’attività ago- nistica e si limitò a qualche par- titella amatoriale tra amici.

Francesco invece a 12 anni gio- cava nella “Cesare Ventura”, una squadra di Benevento. Ciro mi chiese di farlo andare da lui nelle Giovanili dove Francesco iniziò tutta la trafila fino ad ar- rivare lo scorso anno a fare par- te della rosa della prima squa- dra che è stata promossa in Se- rie A. Il suo ruolo è terzino sini- stro. Quest’anno la dirigenza ha ritenuto opportuno che il ragaz- zo si formasse in un campionato di Serie C anche per verificare se le qualità che aveva eviden- ziato nei pochi incontri disputa- ti trovino conferma. La squadra del Fano lo ha richiesto con in- sistenza. Il presidente Vigorito e io ne abbiamo discusso e abbia- mo convenuto che nell’interesse di Francesco e del Benevento Calcio è opportuno cedere in prestito il ragazzo per questo campionato alla squadra mar- chigiana. Oggi, quindi, France- sco milita nel Fano».

Il legame con la famiglia Vigo- rito è molto forte. Quando nac- que?

«L’amicizia con il compianto Ci-

ro e con Oreste Vigorito risale a circa 15 anni fa quando i due im- prenditori nel marzo del 2006 ri- levarono il Benevento Calcio. Da allora siamo sponsor di prima fascia, senza soluzione di conti- nuità, degli “Stregoni Giallo- rossi”. Per noi è motivo di orgo- glio che il presidente lo ricordi sempre nei suoi incontri con i media».

Ritorniamo alla sua attività di imprenditore. Quale ruolo ri-

copre in azienda?

«La Rillo Costruzioni oggi è

l’impresa di costruzioni che ope- ra nel settore pubblico e anche nel privato. Dietro ci sono due polmoni che consentono di co- struire: la LA.I.F. srl con gli im- pianti di calcestruzzo e la LA.BIT srl con due impianti di lavora- zione bitumi. La nostra, quindi è una piccola filiera che serve ter- zi e l’impresa madre. Io sono l’amministratore delegato della LA.BIT, ma in realtà mi occupo di tutti gli aspetti amministrativi e commerciali delle nostre azien- de».

Ha fatto un’esperienza molto importante nel settore banca- rio. Quale?

«Avevo poco più di trent’anni

quando i proprietri della Banca del Lavoro e del Piccolo Rispar- mio, con sede a Benevento, mi vollero nel cda. Misi al loro ser- vizio la mia esperienza riuscen- do, con sacrifici, a conciliare gli impegni e le importanti respon- sabilità connessse a quella pre- stigiosa carica con la mia attivi- tà di imprenditore. Sono stato an- che vice presidente del cda. Par- tecipai alla trattativa tra la Blpc e la Banca Popolare Pugliese con la quale nel 2015 quest’ul- tima acquistò tutto il pacchetto azionario dell’Istituto beneven- tano che incorporò l’anno suc- cessivo. La più grande soddisfa- zione è che contribuii a fare in- serire nel contratto, tra le varie condizioni, il traferimento dei di- pendenti alla nuova proprietà e il mantenimento dei rapporti con la clientela».

È molto impegnato anche nel campo associativo.

«Sono vice presidente di Con-

findustria Benevento con delega alla Programmazione Territo- riale e Infrastrutture e compo- nente del consiglio direttivo di Ance Benevento nel cui ambito ricopro la carica di presidente della Cassa Edile del capoluogo sannita. Entrambe le cariche so- no operative e comportano as- sunzioni di notevoli responsabi- lità. Ricordo in particolare con orgoglio e soddisfazione la mia partecipazione, come vice presi- dente di Confindustria, ai lavori svolti con tutti gli interlocutori interessati, anche istituzionali, per consentire alla Nestlè di creare nella zona industriale di Ponte Valentino la hub per dif- fondere in tutta Europa la pizza surgelata “Bella Napoli” pro- dotta nello stabilimento sannita della Buitoni».

Qual è la sua più grande sod- disfazione in assoluto?

«Pagare a fine mese con pun-

tualità e regolarità gli stipendi ai nostri 150 dipendenti».

Chi è Fulvio Rillo?

«Una persona che crede nei va-

lori importanti della vita e un im- prenditore passionale che non vi- ve per il guadagno “ad ogni co- sto”».

I Personaggi del

«Sono cresciuto alla scuola di un grande maestro: mio padre Andrea Rillo»

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www.ilroma.net lunedì 19 ottobre 2020 Roma - Il Giornale di Napoli

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Fulvio Rillo con il padre Andrea e il figlio Francesco da bambino

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Time: 20/10/20 23:00

IL_MATTINO - BENEVENTO - 23 - 21/10/20 ----

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Mercoledì 21 Ottobre 2020 ilmattino.it

Primo Piano Benevento M

Le misure

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Al «Rummo» ha perso la vita un 83enne di Arzano, su 68 degenti per il virus 42 risiedono in altre province

Movida, vie e piazze off limits Mastella: «È tempo di scelte»

IL REPORT

Luella De Ciampis

Undicesimo decesso per Co- vid-19 al Rummo: la vittima è un 83enne di Arzano ricoverato in Medicina interna da alcuni gior- ni. Le sue condizioni non desta- vano particolare preoccupazio- ne ma poi il quadro clinico è pre- cipitato all’improvviso e non c’è stato più nulla da fare. Ormai da una settimana i decessi si susse- guono con cadenza quotidiana:

dal primo agosto hanno perso la vita 5 pazienti residenti nel San- nio e 6 provenienti da altre pro- vince, soprattutto da quella di Na- poli.

L’OSPEDALE

Al «Rummo» i ricoveri per Covid sono saliti a 68, e 42 riguardano persone residenti in altre provin- ce. Dei 173 tamponi processati ie- ri, 34 sono risultati positivi: 17 i nuovi casi del Sannio, 1 di altra provincia, e gli altri 16 sono con- ferme di positività. È comunque rallentata la crescita complessi- va dei positivi nel Sannio, arrivati ieri a 338. «Solo» 15 in più a lune- dì, cifra da cui vanno sottratte 8 guarigioni. I centri con il mag- gior numero di casi rimangono Benevento con 124 contagi (3 più di lunedì), Moiano con 30 e Mon- tesarchio con 38 (3 più di lunedì).

IL GAP

Cifre, quelle riferite dal report dell’Asl, che non sempre coinci- dono con quelle comunicate dai sindaci. Il primo cittadino di Cu- sano Mutri Giuseppe Maria Ma- turo, in un post sulla sua pagina facebook stigmatizza l’operato del servizio di prevenzione dell’Asl. «È da una settimana – scrive – che a Cusano abbiamo tre casi accertati che l’azienda sa- nitaria non ci ha comunicato.

Quindi, in una settimana queste persone e i loro contatti sarebbe- ro stati libere di andare in giro diffondendo il contagio, se i non si fossero autodenunciate. At- tualmente abbiamo circa 30 per- sone in quarantena alcuna segna-

lazione da parte dell’Asl». Situa- zione analoga a Bucciano dove il sindaco Domenico Matera riferi- sce di 6 contagi in più rispetto ai 14 comunicati dall’Asl, e ad Airo- la dove, secondo quanto annun- ciato dal sindaco Michele Napole- tano, i casi dovrebbero superare la ventina, contro gli 11 censiti fi- nora. Al coro dei primi cittadini, si aggiunge anche l’amministra- zione comunale di Paupisi. «Un altro nostro concittadino – si leg- ge in una nota - è risultato positi- vo al Covid, contratto sul luogo di lavoro, ed è stato messo da noi in isolamento insieme al nucleo fa- miliare di appartenenza. Lo rin- graziamo per averci comunicato la sua positività perché si conti- nuano a registrare enormi ritar- di nelle comunicazioni ufficiali dell’Asl». A questi si aggiungono il contagio dell’ultima ora comu- nicato dal sindaco di Apice, An- gelo Pepe e quello riferito dal sin- daco di San Giorgio del Sannio Mario Pepe che fa riferimento a 9 casi sul territorio, contro i 6 del report aziendale. Ritardi che in- vestono anche la consegna dei vaccini per contrastare la polmo- nite da pneumococco ai medici di famiglia che, quest’anno pro- cederanno a somministrarlo a una fascia più ampia di pazienti a rischio, a causa della pandemia.

Tuttavia, le dosi vaccinali, secon- do quanto riferito dall’Asl, do- vrebbero arrivare nei prossimi giorni.

IL VERTICE

Ieri mattina nella sede del palaz- zo del Governo si è riunito il Ccs (centro coordinamento soccorsi) presieduto dal prefetto France- sco Cappetta, con la partecipazio- ne dei direttori generali del Rum- mo e dell’Asl Mario Ferrante e Gennaro Volpe. Nel corso del ver- tice Ferrante ha ribadito che so- no stati allestiti gli 89 posti letto Covid richiesti dalla Regione.

Inoltre, a causa della recrude- scenza della pandemia, l’azienda ospedaliera ha acquistato due ba- relle a biocontenimento per il tra- sporto in sicurezza dei pazienti Covid, per la somma di 37.000 eu- ro. Per sopperire alla carenza di personale, ha sottoscritto una convenzione con l’ospedale Mo-

scati di Avellino per utilizzare la graduatoria dell’avviso pubblico per titoli e colloqui per il recluta- mento a tempo determinato di 10 infermieri. In seguito all’incon- tro di lunedì mattina in Prefettu- ra con i sindacati Usb e Potere al lavoro, Ferrante ha inoltre dato mandato di provvedere all’istitu- zione di una squadra addetta alle pulizie, sia diurne che notturne, e ad altre mansioni.

Intanto il CRei (Collegio reumato- logi italiani) scrive alla direzione generale per la Tutela della salu- te, per chiedere che i pochi reu- matologi a disposizione delle strutture di Reumatologia regio- nale, tra cui quella di Benevento, possano restare a curare i propri pazienti senza effettuare turni di lavoro nei reparti Covid perché, dei 600mila pazienti reumatolo- gici presenti in Campania, 30mi- la sono gravi, fragili e immunode- pressi e hanno bisogno di essere seguiti da professionisti che co- noscono il loro percorso di malat- tia. Tuttavia, la direzione strategi- ca dell’ospedale «Rummo», di concerto con il sindaco Clemente Mastella, ha già stabilito di dare continuità al reparto di Reumato- logia in cui presta servizio Giu- seppe De Vita e in cui vengono curati circa 50 pazienti, oltre al day hospital reumatologico.

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La pandemia, l’allarme

Covid, un morto e boom di ricoveri

Cerreto Sannita

LA STRETTA

Direttive nazionali e provvedi- menti locali si fondono nella ge- stione dell’emergenza sanitaria.

Il decreto 18 ottobre del presi- dente del Consiglio Giuseppe Conte ha prefigurato la possibili- tà di chiusure localizzate della aree a maggior rischio assem- bramenti. Una ipotesi dapprima contestata dai sindaci ma co- munque vagliata nel caso di una ulteriore escalation dei contagi.

Interpellati in merito, i primi cit- tadini di Montesarchio, San Giorgio del Sannio, Sant’Agata de’ Goti e Telese si sono detti pronti ad adottare provvedimen- ti nel caso dovessero verificarsi condizioni critiche. Il tema coin- volgerà gli stessi sindaci nella riunione del Comitato per l’ordi- ne pubblico e la sicurezza convo- cata per le 16 di domani a Palaz- zo del Governo dal prefetto Fran- cesco Antonio Cappetta. Sul ta-

volo le disposizioni caldeggiate dall’ultimo Dpcm, in particolare la chiusura di strade e piazze del- la cosiddetta movidadalle 21.

IL POST

Uno scenario che va facendosi di ora in ora più probabile nel capo- luogo come rivelano le parole di un preoccupatissimo Clemente Mastella: «Giovedì (domani, ndr) prenderemo delle decisioni.

In molti fanno finta di non capire

la gravità della situazione sanita- ria. Siamo ancora all’ultimo po- sto in Campania e agli ultimi po- sti in Italia, ma la progressione dei contagi avanza e siamo anco- ra in tempo a fare qualcosa per difenderci e salvarci. Nessuno pensi più alla movida tradiziona- le, agli assembramenti nelle piazze. I controlli saranno severi ma se, come mi auguro, interver- rà lo spirito civico e la solidarietà per la comunità, non serviranno.

Chiedo a tutti sereno autocon- trollo. Come prima però non si potrà più. Nessun pannicello cal- do. La situazione lo ripeto è mol- to, molto, molto critica» ha scan- dito via social il sindaco. Che infi- ne ha aggiunto: «Mi preoccupa anche la realtà dei trasporti pub- blici. Siamo impegnati ad evitare sovraffollamenti sugli autobus, aumenteremo il numero delle corse in città». E misure restritti- ve potrebbero riguardare anche la commemorazione dei defunti, per la prima volta nella storia fortemente a rischio. Scelte che dipenderanno dall’andamento epidemiologico su cui domani si pronunceranno i dirigenti della Asl convocati al tavolo.

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«Non si può gestire

un’emergenza sanitaria solo con divieti e restrizioni ma sono necessari controlli e screening di massa». Così nella giornata di ieri

Gianmariamichele Ciaburri, responsabile del gruppo politico «Insieme per Cerreto», in una dura invettiva rivolta al primo cittadino Giovanni Parente.

«Hanno sospeso le fiere che si dovevano tenere sul

territorio comunale - ha spiegato Ciaburri - ma negli ultimi mesi

l’amministrazione non ha

fatto nulla per evitare i disagi alla comunità partendo dall’istituto comprensivo.

L’unica cosa che hanno organizzato per contrastare il dilagare del Covid-19 -

evidenzia l’esponente di

“Insieme per Cerreto” sono stati una serie di percorsi pedonali obbligatori e divieti». A suo avviso invece l’amministrazione «dovrebbe preoccuparsi di come aiutare le famiglie in difficoltà economiche, di come evitare il calo demografico, di come sostenere - conclude - le attività commerciali».

GLI ASSETTI

Si concluderà sabato, con le ele- zioni di secondo livello per il conferimento delle cariche isti- tuzionali, l’iter per l’elezione del direttivo dell’Ordine dei medici.

Ieri sera le operazioni di scruti- nio svolte dopo la chiusura dei seggi, avvenuta alle 14, hanno evidenziato queste posizioni: Lu- ca Milano 335 voti, Giovanni Pie- tro Ianniello 334, Raffaele De Longis 328, Luciana Ciannella 327, Maurizio Iazeolla 326, Albe- rigo D’Auria 325, Mario De Vita 325, Giovanna Bardari 320, Lu- dovico Coretti 319, Maria Rita De Rosa e Federico Rosa con 315, Pasquale Grimaldi 310 a pa- ri merito con Luigi Abbate, Ales- sandro Falco e Romilda Lombar- di con 307 voti.

Un risultato a sorpresa che po- trebbe ribaltare le posizioni, an- che se sarà il consiglio ad asse- gnare le cariche nella rosa dei

candidati, a prescindere dai voti realizzati. Intanto, la considera- zione fatta da molti professioni- sti che si sono recati alle urne ri- guardano il numero dei votanti:

su 2000 inscritti all’Ordine solo 400 hanno sentito la necessità di esprimere la propria idea attra- verso il voto. «Sono molto soddi- sfatto – dice il presidente Ian- niello – della partecipazione a questa tornata elettorale e rin- grazio i tanti colleghi, medici e odontoiatri che, nonostante i problemi legati al Covid, si sono recati alle urne, oltre a ringrazia-

re lo staff di segreteria e i compo- nenti del seggio. Siamo il primo ordine campano a essersi rinno- vato ed è stata una sfida contro il Covid. Queste elezioni hanno in parte rinnovato la struttura ordi- nistica, favorendo un ricambio generazionale e di genere».

LA VERTENZA

Svolta per quanto riguarda la vertenza 118 tra organizzazioni sindacali. La confederazione na- zionale Misericordie, attraverso una nota sottoscritta da Gionata Fatichenti, direttore dell’area emergenze, ha comunicato che, venerdì ha provveduto a saldare la mensilità di settembre ai di- pendenti, dopo solo 6 giorni di ritardo. «Ci preme ricordare – scrive Fatichenti – che, da gen- naio 2014 per 81 mensilità, la confederazione ha regolarmen- te erogato gli stipendi dovuti ai propri collaboratori».

l.d.c.

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L’IMPENNATA

Giovanna Di Notte

In valle Caudina l’impennata dei contagi da Covid non si arresta:

nei giorni scorsi, soprattutto tra Airola, Moiano e Bucciano, si è registrato un notevole aumento di casi positivi. E i sindaci rivol- gono un appello alla popolazio- ne invitando tutti al rispetto del- le norme anti-contagio. Ieri, a Bucciano, si sono registrati altri cinque positivi. A comunicarlo è stato il primo cittadino, Domeni- co Matera, che ha dichiarato:

«Nelle scorse ore abbiamo rice- vuto gli esiti dei nuovi tamponi effettuati dai cittadini presso la- boratori privati accreditati ed abbiamo registrato un aumento dei positivi di 5 unità. Siamo al lavoro per ricostruire la mappa dei contatti e continuare la no- stra azione di monitoraggio del

territorio. Ad oggi, ci sono 21 cit- tadini risultati positivi al Co- vid-19, di cui uno ospedalizzato presso il “Rummo” di Beneven- to. La curva dei contagi continua a salire e questo – evidenzia - è un campanello d’allarme che non va sottovalutato. Bisogna ri- spettare tutte le norme di pre- venzione: distanziamento, ma- scherina ed isolamento, qualora si entrasse in contatto con un soggetto positivo. Cerchiamo di evitare gli assembramenti, sia nei luoghi pubblici che nelle no- stre abitazioni. Solo impegnan-

doci insieme possiamo liberare Bucciano da questo incubo». An- che Pino Papa, fascia tricolore di Forchia, invita i suoi concittadi- ni ad aumentare il senso di re- sponsabilità osservando scrupo- losamente le indicazioni e le pre- scrizioni delle autorità ministe- riali e regionali. Inoltre, Papa co- munica che cittadini positivi sul territorio comunale sono 6 e che si è registrata una guarigione.

«Le persone contagiate – spiega - si trovano presso le proprie abi- tazioni e sono tutte asintomati- che o con sintomi lievi. Come amministrazione siamo vicini alle famiglie in isolamento, non faremo mancare il nostro soste- gno operativo e morale».

A Sant’Agata de’ Goti sono ora due i componenti della giunta Riccio contagiati: è il responso dei tamponi effettuati per tutti i componenti dell’esecutivo dopo il primo caso rilevato nei giorni scorsi.

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Ordine dei medici, c’è il nuovo direttivo Vertice, testa a testa Milano-Ianniello

LA STRUTTURAIl padiglione «Santa Teresa» del Rummo

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Convenzione con il «Moscati» per assumere infermieri Comuni contro l’Asl: «Numeri imprecisi e troppi ritardi»

Salta la fiera, Ciaburri contro Parente

Valle Caudina, allarme tra i sindaci Sant’Agata, secondo caso in giunta

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POLITICA

MERCOLEDÌ 21 OTTOBRE 2020

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Mastella e le incursioni nel centrosinistra

Italia viva, la posizione di Orlando: i renziani saranno dov'è De Luca Palazzo Mosti

Ieri incontro con Claudio Principe accompagnato dal consigliere regionale Abbate

Antonio Tretola

Le incursioni di Mastella nel campo del centrosinistra per stringere alleanze in vista delle comunali proseguono a tamburo bat- tente.

Ieri c'è stato un incontro tra il consigliere regionale Luigi Abbate, Claudio Mosè Principe e il sindaco Clemente Mastella.

“Una buona convergenze di vedute tra due personaggi politici che del resto erano stati insieme per le amministrative già nel 2016”.

Alle regionali la cordata di Principe ha sostenuto Zaccaria Spina in una civica delu- chiana, consentendogli ottimi risultati anche in città. Ora torna a saldarsi l'asse Principe- Mastella. Possibile che personaggi vicini a Principe entrino nei prossimi giri di nomine per suggellare il patto, ma il piatto forte del- l'intesa è l'accordo verso le amministrative.

Italia viva, Orlando e il sì al modello De Luca

Il posizionamento politico di Italia viva alle prossime comunali di Benevento è un affare tutt'altro che chiuso, tutt'altro. Alcune note della coordinatrice Mastantuono ave- vano lasciato intendere che il partito renzia- no fosse orientato a schierarsi nella coalizio- ne alternativa a Mastella che si va costruen- do nell'ambito di un accordo tra Pd, Cinque

Stelle, Civico 22 e liste di sinistra. Ma la posizione di Pasquale Orlando, altro coordi- natore provinciale della formazione renzia- na, è completamente diversa. Orlando ha già avvertito gli amici che il partito si muoverà in assoluta sintonia con l'ambiente di Vincenzo De Luca, preannunciando un'a- desione al modello deluchiano già speri- mentato per le regionali. E quel modello a Benevento porta dritto da Clemente Mastella.

Inoltre Orlando ritiene che questa sia una collocazione più naturale per Iv, che del resto, governo nazionale a parte, si è sempre tenuta distinta e distante da alleanze territo- riali con il Movimento Cinque Stelle, senza contare che ormai anche a livello nazionale, con il sì di Sandra Lonardo alla Nadef al Senato, anche i mastelliani sono nell'allean- za di governo.

Insomma nel centrosinistra Mastella sta penetrando come un coltello nel burro.

L’ex deputata positiva e sintomatica

Nunzia De Girolamo è positiva al Covid. L’ex depu- tato ha raccontato, ieri, a Bianca Berlinguer a ‘Carta Bianca’ come ha contratto l’infezione. Un vero e pro- prio cluster familiare: la sorella asintomatica inconsa- pevolmente ha contagiato la madre e Nunzia si sarebbe beccata il virus proprio dalla madre. Ha raccontato sui social la propria esperienza:

"Non avevo niente, ma ero comunque in isolamento in attesa dell’altro tampone. Poi domenica sono arrivati i forti dolori alle ossa, la febbre, la tosse e il mal di testa. Ieri sera il risultato: positivo.Vi consiglio, davvero, di presta-

re la massima attenzione.

Questa malattia è infima, si annida negli angoli più ina- spettati e colpisce senza pietà. Non solo dolori e feb- bre, ma anche una stanchez- za senza eguali. Non ero mai stata così stanca in vita mia, anche quando la mia vita fre- netica mi portava a dormire solo poche ore a notte. Fate attenzione, indossate sempre la mascherina, non abbassate mai la guardia. Tenete la distanza di sicurezza. E rin- graziamo la scienza e la medicina. Sempre. Gli ope- ratori sanitari che stanno affrontando una pandemia, un momento difficile e senza eguali".

Nunzia De Girolamo ha contratto

il coronavirus

Dopo il no dell'Asi al biodi- gestore, il deputato 5 Stelle Maglione

Pasquale Maglione sollecita un parere di contrarietà anche dei consiglieri regionali sanniti e degli enti istituzionali: "Ap- prendo con piacere che il presi- dente del Consorzio ASI di Benevento Luigi Barone espri- merà formalmente agli uffici regionali competenti, il proprio parere contrario rispetto alla realizzazione del biodigestore e del termovalorizzatore a Ponte Valentino. Le perplessità di chi si diceva contrario al progetto, in primis il M5S, sono state purtroppo confermate dalle rilevazioni dello studio del pro- fessor Francesco Pepe, del Di- partimento di Ingegneria del- l'Università degli Studi del Sannio, a cui va il nostro rin- graziamento per la professiona- lità e la sollecitudine con cui ha fornito lo studio che il Consor- zio gli ha commissionato. I ricercatori ci danno conferma dell’incongruenza rispetto a di- versi parametri. Non solo infat- ti l’impianto sembrerebbe colli- dere con il Piano territoriale di coordinamento, ma anche con gli obiettivi inclusi nel nuovo

Pacchetto Economia Circolare, che vuole incoraggiare un uso quanto più esteso possibile dei prodotti e dei materiali, conte- nendo l'impatto sull’ambiente e supportando una crescita eco- nomica in chiave ecologica.

Alla luce di rilievi tecnici che certo non possono essere tac-

ciati di parzialità, invito ancora una volta tutti gli enti che sono contrari al progetto, a far perve- nire le proprie osservazioni agli uffici regionali entro il 12 dicembre. Al contempo aggiun- go che continua a lasciarmi perplesso l’assordante silenzio sul tema, da parte dei due con-

siglieri regionali eletti in pro- vincia. Suggerirei loro di met- tere da parte le rispettive con- venienze politiche e piuttosto di puntare a lasciare il segno in una battaglia di civiltà e di giu- stizia per la nostra provincia e le nostre eccellenze agroali- mentari".

“Il 9 settembre l'Università del Sannio ha annunciato la im- minente diffusione su tutto il territorio nazionale del test rapi- do denominato ‘Daily Tampon’

capace di accertare in soli tre minuti, con un semplice esame della saliva non invasivo, la po- sitività al Covid19.

La notizia è stata data anche alla stampa nazionale con gran- de enfasi ed immancabili com- plimenti di vari rappresentanti politici alla società Genus Bio- tech, che ha ideato il test, cos- tituita dal docente di Uni- Sannio, Pasquale Vito e da Piero Porcaro, amministratore della soc. Tecnobios della quale è socia anche l'assessore del Comune di Benevento, Maria Carmela Mignone. Natural- mente non sono mancate parole di grande soddisfazione del sin- daco Clemente Mastella che ha pure ricordato il rapporto di lunga amicizia con Porcaro e la collaborazione con l'Università, la Tecnobios e le altre società del Consorzio Sannio Tech che hanno sottoposto a tamponi e test sierologici anche i commer- cianti e gli anziani ultra- settantenni. Ma dopo 40 giorni dall'annuncio è calato un imba-

razzato silenzio sul test salivare rapido dell'Università del San- nio perché quel test non è mai stato autorizzato dal Ministero della Salute, contrariamente a quanto annunciato, e la società Allum di Merate (Lecco) ha rinunciato alla produzione”, lo denuncia l'associazione Altra- benevento.

Che poi fa rilevare: “Il Cen- tro Delta, convenzionato con il Comune di Benevento per gli esami clinici ai dipendenti del- l'Ente, ha effettuato anche i tamponi nasofaringei per i lavo- ratori dell'Ente a contatto con il collega della segreteria del sin- daco e i quattro vigili urbani positivi al Coronavirus. Ma il Centro Delta non compare nel- l'elenco dei ‘laboratori privati della Campania accreditati per effettuare i tamponi molecolari Covid-19’ (pubblicato sul sito della Regione Campania) ag- giornato al 14 ottobre scorso.

Il sindaco Mastella e il Con- siglio comunale dovrebbero da- re qualche spiegazione anche su queste "anomalie" che intanto segnaliamo al Ministero della Salute, al Prefetto e alla Procura della Repubblica”, conclude la presidente Sandra Sandrucci.

«Test salivari?

Tutto un bluff»

La denuncia di Altrabenevento

Biodigestore, 5 Stelle: «I consiglieri comunali adesso parlino»

Zona Asi Il deputato Maglione: «Perplessità confermate dall’Unisannio»

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IL_MATTINO - BENEVENTO - 25 - 21/10/20 ----

25

Mercoledì 21 Ottobre 2020 ilmattino.it

Primo Piano Benevento M

L’ambiente, i nodi

IL REPORT

Paolo Bocchino

Il 72 per cento dei rifiuti prodotti non finisce in discarica o al termo- valorizzatore ma viene seleziona- to per un nuovo utilizzo. Numeri da territori virtuosi del celebrato Centro - Nord Italia che si riferi- scono invece al Sannio. L’Osserva- torio rifiuti della Regione ha pub- blicato ieri i dati certificati della differenziata nel 2019. Numeri uf- ficialiche confermanoun trenddi assoluta eccellenza per la provin- cia, di buonissimo livello per il ca- poluogo. Il 72 per cento di raccol- ta per frazioni sposta ancora più in su l’asticella già altissima del 70,7 per cento raggiunta nel 2018, garantendo al Sannio la leader- ship in Campania. Inseguono di- stanziate di svariate lunghezze Sa- lerno e Avellino rispettivamente al 64,4 e 64,3 per cento. Lontane anni luce Caserta (51,8 per cento) e i tre Ato del Napoletano che non vannooltre il 48,5 medio.

IL CAPOLUOGO

Per quanto riguarda le città, Bene- vento con il 62,1 per cento si piaz- za seconda dietro Avellino che svetta per il secondo anno di fila inCampania grazie all’ottimo 71,3 per cento. Più dietro Salerno (59,6%), Caserta (50,2%), Napoli (36,2%). Sostanzialmente stabile la performance del capoluogo sannita che nel 2018 aveva ottenu- to il 63,4 per cento. Sul dato di Be- nevento peraltro l’Asia ha inoltra- to in Regione richiesta di correzio- ne: «Dalla verifica effettuata sullo stesso sistema informatico dell’Osservatorio - spiega il re- sponsabile tecnico Gino Mazza - riscontriamo 400 tonnellate di ri- fiuti ingombranti avviati a recupe- ro ma contabilizzati anche come rifiuti a smaltimento. Ci sono poi materiali come gesso, siringhe usate, accumulatori per auto, rac- colti dall’azienda in maniera sepa- rata ma esclusi dalla Regione nel calcolo della differenziata. La cor- rezione di tali anomalie portereb- be il dato del 2019 al 63,1 per cen- to». Situazione che è, nel frattem- po, migliorata ulteriormente se- condo le proiezioni dell’azienda:

«Nel 2020 ci stiamo muovendo stabilmente oltre il 65,5 per cento - assicura l’amministratore di Asia Donato Madaro -. È un ri-

scontro che reputiamo assai sod- disfacente sia in termini assoluti, sia in relazione al fatto che tale sensibile incremento è coinciso con l’introduzione della frazione vetro nella raccolta porta a porta.

Proprio il vetro infatti, insieme al cartone e agli sfalci di potatura, sono le frazioni maggiormente cresciute nel 2020. Grazie alle in- novazioni di processo come il rin- novo del parco mezzi, la videosor- veglianza contro l’abbandono in- controllato nelle contrade e l’av- vio della tariffa puntuale contia- modi crescere ancora».

IL TREND

Non sembrano aver bisogno di al- tri balzi in avanti i 24 Comuni del- la provincia che hanno chiuso il 2019 con una quota superiore al 80 per cento di raccolta differen- ziata. L’elenco dei super ricicloni è aperto da Ginestra degli Schia- voni,il più piccolo ma anche il più virtuoso dei centri sanniti: «Meri- to della collaborazione tra ammi- nistrazione, privati e cittadini - commenta il sindaco Zaccaria Spina -. Un risultato che chiara- mente ci inorgoglisce, ma non posso nascondere al contempo rammarico per l’assurdo obbligo di legge che impone ai Comuni di coprire integralmente i costi del servizio con la tassazione. Da un anno giace presso la presidenza del Consiglio dei ministri una mia richiesta, inviata anche alla depu- tazione locale, per modificare tale norma in favore di un alleggeri- mento fiscale sui cittadini. Istan- za rimasta purtroppo senza alcu- na risposta da parte di tutti i desti- natari». Nella lista degli «over 80 per cento» anche Cusano Mutri, Cautano, Durazzano, Baselice, Pa- duli, Bucciano, Montesarchio, Pa- go Veiano, San Lorenzo Maggio- re, Pietrelcina, Forchia, Foiano di Valfortore, Morcone, Pietraroja, Circello, Bonea, Reino, Guardia Sanframondi, Vitulano, Molina- ra, Castelvenere, Faicchio, Monte- falcone di Valfortore. All’altro ca- po della classifica gli 11 comuni (capoluogo a parte) che nello scor- so anno non sono riusciti a supe- rare l’obiettivo ottimale di legge del 65 per cento: Torrecuso, San Nicola Manfredi, Castelfranco in Miscano, Ponte, Sassinoro, Ceppa- loni, Campolattaro, Santa Croce del Sannio, Fragneto L’Abate, Cal- vi e San Lupo che chiude la fila con un misero 39,5 per cento, in nettissima flessione rispetto al 71,6 dell’anno precedente. «Il calo è motivato dalla chiusura di alcu- ni siti di conferimento tra i quali lo Stir di Casalduni - spiega il sin- dacoFranco Mucci -. Per invertire la rotta abbiamo già deliberato la esternalizzazione del servizio che attualmente eseguiamo con per- sonale e mezzi del Comune».

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LE RISORSE

Paolo Bontempo

Morosità dei Comuni, si punta ad una strategia comune e condivi- sa tra i 7 Enti d’Ambito della Campania. Anche l’EdA di Bene- vento, infatti, ha aderito all’ini- ziativa di richiedere, con una no- ta ad hoc, un incontro urgente con il riconfermato assessore re- gionale all’ambiente Fulvio Bona- vitacola per mettere in campo un’azione comune per recupera- re le risorse e derivanti dalle quo- te di compartecipazione obbliga- torie che i Comuni devono versa- re loro per le annualità di compe- tenza. Finora su 79 Comuni (78 Comuni del Sannio e il Comune

di Rotondi della provincia di Avellino) costituenti l’Ato Bene- vento, solo la metà ha provvedu- to a liquidare le quote.

LA LINEA

«Abbiamo subito condiviso l’idea di una azione comune in- sieme agli altri EdA, che hanno le nostre stesse problematiche di li- quidità - ha spiegato Pasquale Ia- covella presidente dell’Ato rifiuti e sindaco di Casalduni - per solle- citare congiuntamente azioni e strategia che possano risolvere la problematica. È importante per- ciò portare avanti una linea co- mune». È in dirittura d’arrivo an- che l’approvazione del bilancio 2020 dell’Eda e subito dopo sa- ranno richiesta anche le quote di compartecipazione di questa an-

nualità. «In questi giorni, in mo- dalità telematica, il consiglio d’Ambito – continua Iacovella - approverà il bilancio. Stiamo continuando a lavorare intensa- mente, in collaborazione con il Conai, per la predisposizione del piano industriale definitivo. Il no- stro progetto per lo Stir? Riguar- da la creazione di un eco-distret- to in modo da lavorare oltre ai ri-

fiuti indifferenziati anche altre frazioni quali la carta e il cartone.

Puntiamo alla riattivazione dell’impianto anche per prende- re in carico i lavoratori degli ex consorzi e della Samte».

IL TAVOLO

Si è in attesa anche della convoca- zione da parte della Provincia del tavolo tecnico-operativo per ela- borare un programma gestiona- le in materia di rifiuti. Ciascun soggetto del tavolo è a lavoro:

Provincia e Samte si stanno occu- pando del problema dell’impian- tistica; l’Asia della gestione dei ri- fiuti nel capoluogo anche in rela- zione alla proposta di istituzione di un Sub-Ambito e, infine, l’Ato ha inviato la relazione di pro- grammazione.

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IL PRESSING

«Apprendo con piacere che il presidente del Consorzio Asi di Benevento Luigi Barone espri- merà formalmente agli uffici re- gionali competenti, il proprio pa- rere contrario rispetto alla rea- lizzazione del biodigestore e del termovalorizzatore a Ponte Va- lentino». Così il deputato del M5S Pasquale Maglione, che cita lo studio condotto dal professor Francesco Pepe di Unisannio («ha confermato le nostre per- plessità») evidenziando: «I ricer- catori ci danno conferma dell’in- congruenza rispetto a diversi pa- rametri. Non solo infatti l’im- pianto sembrerebbe collidere con il Piano territoriale di coor- dinamento, ma anche con gli obiettivi inclusi nel nuovo “Pac- chetto Economia Circolare”, che

vuole incoraggiare un uso quan- to più esteso possibile dei pro- dotti e dei materiali, contenendo l’impatto sull’ambiente e suppor- tando una crescita economica in chiave ecologica».

LA STOCCATA

Il parlamentare invita quindi

«tutti gli enti contrari al progetto a far pervenire le proprie osser- vazioni agli uffici regionali entro il 12 dicembre. Al contempo - ag- giunge - continua a lasciarmi perplesso l’assordante silenzio sul tema, da parte dei due consi- glieri regionali eletti in provin- cia. Suggerirei loro di mettere da parte le rispettive convenienze politiche e piuttosto di puntare a lasciare il segno in una battaglia di civiltà e di giustizia per la no- stra provincia e le nostre eccel- lenze agroalimentari».

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Il sindaco Clemente Mastella e l’assessore alla Legalità, Raffaele Romano, rendono noto che l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata con uno specifico decreto (42313 del 19 ottobre) ha provveduto al trasferimento al

patrimonio indisponibile del Comune di Benevento della palazzina uffici e di parte dell’area circostante del complesso industriale «ex

Cementificio Ciotta» di contrada Olivola.

La consegna della parte del complesso consentirà, adesso, al Comune di Benevento di partecipare, in collaborazione con Unisannio, all’avviso pubblico della Regione Campania per finanziare progetti comunali di riutilizzo di beni confiscati e dare il via alla bonifica dell’area e al parziale restyling degli interni della struttura, in attesa di reperire ulteriori

finanziamenti per ampliare il

raggio d’azione del recupero dell’immobile.

A tal proposito a fine

settembre è stato sottoscritto un accordo di programma tra il sindaco Clemente Mastella e il rettore dell’Università del Sannio, Gerardo Canfora, per la riconversione del bene confiscato. Un risultato caldeggiato a lungo anche dal prefetto Francesco Antonio Cappetta: «In provincia vi sono altri beni analoghi, stiamo provando a riattivarli tutti» aveva detto a margine della cerimonia.

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Ginestra la migliore col 92,5%

Madaro (Asia): «La città è in crescita»

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Differenziata, provincia al 72%

seguita da Salerno e Avellino

Sannio «riciclone»

leader in Campania

Biodigestore, Maglione:

«Bene l’Asi, ora altri no»

Il bene confiscato

L’ex cementificio Ciotta in contrada Olivola trasferito al patrimonio municipale

Enti d’Ambito e Comuni morosi chiesto vertice con Bonavitacola

IL PRESIDENTE IACOVELLA:

«SÌ AD AZIONE CONGIUNTA PER VENIRE A CAPO DELLA PROBLEMATICA»

PIANO INDUSTRIALE IN DIRITTURA D’ARRIVO

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA 2019

In percentuale*

*Regione Campania, Osservatorio Rifiuti PROVINCE

COMUNI DEL SANNIO in % in %

Benevento

72

Avellino

64,3

Napoli

(media dei tre ATO)

48,5

Salerno

64,4

Caserta

51,8

Caserta Benevento Avellino Salerno NAPOLI

CAPOLUOGHI Benevento

62,1

Avellino

71,3

Napoli

36,2

Salerno

59,6

Caserta

50,2

Variazione rispetto al 2018

Ginestra degli Schiavoni Cusano Mutri Cautano Durazzano Baselice Paduli Bucciano Montesarchio Pago Veiano San Lorenzo Maggiore Pietrelcina Forchia

Foiano di Valfortore Morcone Pietraroja Circello Bonea Reino

Guardia Sanframondi Vitulano

Molinara Castelvenere Faicchio

Montefalcone di Valfortore Cerreto Sannita Apollosa

San Giorgio la Molara Pannarano Sant'Angelo a Cupolo Moiano

Casalduni Apice Paolisi Arpaise Airola

San Marco dei Cavoti Castelpagano Solopaca

San Bartolomeo in Galdo

92,5 90,5 89,9 88,3 87 86,6 86,6 86 84,6 84,3 83,9 83,8 83,1 82,5 82,3 82,1 82 82 81,1 81,1 80,9 80,2 80,2 80,1 79,9 79,9 79,1 78,8 78,7 78,7 78,4 78,3 77,9 77,9 77,1 77 77 76,7 76,3

San Leucio del Sannio Telese

San Martino Sannita Pontelandolfo Dugenta Paupisi Buonalbergo San Salvatore Telesino Colle Sannita San Giorgio del Sannio Frasso Telesino Amorosi

Sant'Arcangelo Trimonte Melizzano

Pesco Sannita Tocco Caudio Limatola

Campoli del Monte Taburno Arpaia

Sant'Agata dei Goti Castelpoto Foglianise Fragneto Monforte San Lorenzello Puglianello

Castelvetere di Valfortore San Nazzaro

Torrecuso Benevento San Nicola Manfredi Castelfranco in Miscano Ponte

Sassinoro Ceppaloni Campolattaro Santa Croce del Sannio Fragneto L'Abate Calvi San Lupo

75,6 75,6 75,1 75,1 75 74,8 74,4 72,4 ( 71,7 71,4 71,3 70,6 70,6 70,2 70,1 69,3 69,1 68,7 67,6 67,3 67 67 66,9 66,6 66,4 65,4 64,9 62,5 62,1 61,7 61,1 61 58,5 58,4 57,5 57 50,4 47,5 39,5

AL PAESE DI SAN LUPO LA MAGLIA NERA IL SINDACO MUCCI:

«PENALIZZATI DALLA CHIUSURA DELLO STIR»

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Time: 20/10/20 23:01

IL_MATTINO - BENEVENTO - 22 - 21/10/20 ----

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Mercoledì 21 Ottobre 2020 ilmattino.it

Primo Piano Benevento M

IL CASO

Gianni De Blasio

Lo considera «uno degli effetti collaterali» del processo in corso di svolgimento presso il Tribuna- le di Benevento, a seguito dell’in- dagine Asl. Nunzia De Girolamo ha contratto il coronavirus. Non bastassero le conseguenze inne- scate dalla richiesta del pm As- sunta Tillo che, per l’ex ministro delle Politiche Agricole, ha chie- sto otto anni e tre mesi di carcere.

Una notizia che l’ha letteralmen- te «devastata». Dall’altro ieri se- ra, la consorte del ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, ha scoperto di essere po- sitiva al Covid 19.

IL VIAGGIO

La De Girolamo spiega i motivi che l’hanno indotta ad ascrivere alla vicenda giudiziaria la re- sponsabilità del contagio: «Se non avessi dovuto prendere par- te all’udienza di giovedì, sicura- mente la sera prima non sarei stata a Benevento». A tavola, a ca- sa dei genitori, erano in pochi:

lei, il papà, la mamma e la sorel- la. «Una cena in famiglia, tran- quilla – dice Nunzia – nonostante la scontata apprensione per l’udienza del giorno appresso».

«Giovedì sera, però, mia sorella mi comunica di aver fatto il tam- pone, un controllo quasi di routi- ne e di essere risultata positiva, pur se asintomatica. Anche se stavo bene, normale, non avverti- vo nulla, mi sono auto isolata da mia figlia Gea e mio marito. Ov- viamente, venerdì, appena è sta- to possibile, mi sono sottoposta anch’io al tampone, l’esito è stato negativo. Pur non avvertendo nulla – prosegue De Girolamo - sono rimasta in isolamento, in at- tesa del secondo tampone. Poi, domenica sono arrivati i forti do- lori alle ossa, la febbre, la tosse e il mal di testa e il risultato: positi-

vo». Che stia male lo si percepi- sce già al telefono, evidente la di- sfonia: l’ex deputata di Forza Ita- lia riferisce di avvertire ancora ie- ri dolori tremendi, «sembra una sorta di sciatalgia, come se topoli- ni ti rosicchiassero le parti basse delle gambe». Attraverso i suoi profili social ha reso noto di aver contratto il virus. L’ex deputata raccomanda la «massima atten- zione», parlando di una «malat- tia infima». Non solo dolori e feb- bre ma anche «una stanchezza senza eguali. Non ero mai stata così stanca in vita mia, neppure quando la mia vita frenetica mi portava a dormire solo poche ore a notte». La moglie del ministro Boccia ha ribadito una volta di più, rivolgendosi ai cittadini, di rispettare le norme anti-conta- gio: «Fate attenzione, indossate sempre la mascherina».

LA PAURA

La notizia della sua positività ha creato allarme, ieri mattina, al palazzo di giustizia tenuto conto che l’ex parlamentare era com- parsa in aula lo scorso 15 ottobre, rimanendo al palazzo di giustizia circa sei ore per il procedimento che la vede coinvolta. Presenti in aula, oltre al collegio giudicante, la cancelliera, anche il pubblico ministero e una quindicina di av- vocati difensori dei vari imputati e di parte civile. E non pochi han- no parlato la De Girolamo duran- te le pause. Qualcuno si è sottopo- sto volontariamente a tampone.

Inoltre l’udienza già fissata per il 29 ottobre, destinata alle arrin- ghe dei difensori, rischia di salta- re per l’assenza, appunto, della De Girolamo.

IL LAVORO

La quarantena che l’attende pro- durrà anch’essa effetti collatera- li: lo slittamento ormai certo di

«Ciao Maschio», il nuovo pro- gramma che Nunzia condurrà su Rai1 («Sarà qualcosa di innovati- vo»). «Ogni settimana avremo tre ospiti, sceglieremo dei macrote-

mi tipo il perdono, declinati in tutte le salse. Sarà - dice - un pro- gramma intimo ma legato all’at- tualità».

Intanto, pure il marito, France- sco Boccia, è in isolamento per precauzione, pur se le attività mi- nisteriali proseguono regolar- mente. «Il che non sarà un danno in assoluto per lui – scherza De Girolamo -: io in una stanza, no- stra figlia Gea in un’altra, lui nel

salone potrà godersi in pace la partita della sua Juve in Cham- pions». A Benevento, però, c’è un suo predecessore più preoccupa- to di lui: il Covid non ha colpito solo Nunzia, bensì pure Ferdi- nando Facchiano, altro ex mini- stro (tre volte: Marina mercanti- le, Beni culturali, Protezione civi- le). Clemente Mastella trema e fa gli scongiuri.

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La pandemia, gli scenari

LA SVOLTA

Antonio N. Colangelo Fumata bianca per quanto ri- guarda il prosieguo delle lezioni in presenza presso le scuole ele- mentari del Sannio e dell’intera regione. Nel pomeriggio di ieri, infatti, il governatore De Luca ha annunciato che potranno ria- prire i battenti da lunedì prossi- mo. Il nuovo dietrofront del pre- sidente, tornato sui suoi passi già sul ritorno in classe per le scuole dell’infanzia, attenua il clima di tensione che si respira- va in città da qualche giorno, co- me dimostrato dalla protesta dei genitori degli alunni bene- ventani, scesi in piazza più volte per esternare il proprio dissen- so nei confronti dell’ordinanza di chiusura e di una didattica a distanza ritenuta inadeguata.

LE REAZIONI

L’atmosfera generale resta tutt’altro che distesa, d’altronde il Covid non concede tregua e c’è ancora da chiarire la situa- zione degli studenti delle medie, per i quali non è scattato il se- maforo verde al ritorno in aula, ma il passo indietro del governa- tore è stato accolto con sollievo dalla cittadinanza. «Finché non vedrò con i miei occhi i bambini rientrare a scuola farò fatica a crederci ma sono davvero con- tenta - commenta Assunta Ber- ruti, madre di un alunno della

primaria al “De La Salle” -. No- nostante gli encomiabili sforzi delle docenti, la didattica a di- stanza non potrà mai sostituire l’insegnamento in presenza, ed è principalmente per questa ra- gione che apprendo la notizia con felicità. I bimbi hanno biso- gno di relazionarsi direttamen- te con maestre e compagni, e mi auguro che riaprano quanto pri- ma anche medie e licei, perché le scuole sono luoghi sicuri. Di- rigenti e personale hanno profu- so massimo impegno per rispet- tare i protocolli di sicurezza e noi genitori dovremmo avere maggior fiducia nelle istituzioni

scolastiche». Da ieri, dunque, istituti comprensivi e scuole pri- vate della città sono al lavoro per pianificare il rientro-bis, operazione che non dovrebbe comportare stravolgimenti or- ganizzativi poiché, salvo diver- se indicazioni dell’Asl, con ogni probabilità si ricomincerà in presenza alle stesse condizioni del primo ottobre. «Riprendere- mo il discorso esattamente dove si è interrotto, scaglionando gli ingressi per ridurre al minimo il rischio di assembramenti - le pa- role di Michele Ruscello, diri- gente del “Sant’Angelo a Sasso”

-. La decisione di riaprire le ele-

mentari è giusta, non c’è nem- meno da discutere. Le primarie non chiamano in causa i mezzi di trasporto, visto che gli alunni vengono solitamente accompa- gnati dai genitori, e la Dad non è l’ideale per bambini che non possono ancora essere autono- mi dinanzi ad un pc. Il passo in- dietro di De Luca è una mossa intelligente e responsabile. Ci tengo a rimarcare, inoltre, che le scuole sono da ritenersi tra i luoghi più sicuri, e per quanto riguarda il mio istituto, ho sem- pre riscontrato rispetto delle re- gole da parte di familiari e stu- denti». In provincia, invece, lo scenario è meno sereno. A Bo- nea, infatti, il sindaco Giampie- tro Roviezzo ha disposto la chiu- sura della materna a causa della positività al Covid del genitore di un alunno. A Ponte il conta- gio di un bambino ha portato al- la chiusura per 48 ore della scuola dell’infanzia, con qua- rantena per le maestre e la clas- se del bimbo positivo.

I TRASPORTI

Sulla questione trasporti scola- stici, infine, si esprime con toni duri Christopher Laterza del Centro Democratico. «Sono ol- tre 5mila gli studenti sanniti che ogni giorno affollano i terminal bus e per questo chiedo l’inter- vento dei sindaci e del Prefetto affinché si avvii un monitorag- gio capillare con controlli conti- nui anche sulle aziende di tra- sporto pubblico».

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IL SERVIZIO

Il 25% di pasti in meno provoca il ricorso alla cassa integrazio- ne del 66% dei lavoratori impe- gnati nel servizio della refezio- ne scolastica dei plessi della materna, elementari e medie di Benevento. All’associazione di imprese, costituita da Ristora Food and Service srl e la coope- rativa di lavoro «Solidarietà e Lavoro» scarl non è rimasto al- tro che ricorrere all’integrazio- ne della retribuzione prevista per i lavoratori di aziende che devono affrontare situazioni di crisi, per fronteggiare le conse- guenze delle misure dovute al- la pandemia. Lo scorso anno, di questi tempi, la mensa scolasti- ca, come attestava l’elevato nu-

mero di iscritti (all’incirca 1.150) mostrava di funzionare, recuperando credibilità al ser- vizio pubblico. Altrimenti, do- po l’ordinanza del Tar Lazio, che aveva rimesso in discussio- ne il «panino libero», le quote di iscrizioni citate non sarebbe- ro state mai raggiunte.

IL TREND

Oggi, però, le imprese si ritrova-

no al cospetto della chiusura delle scuole, per cui stanno ero- gando il servizio soltanto a be- neficio dei bambini della scuo- la dell’infanzia: 241 i pasti forni- ti lunedì, alla ripresa, saliti ieri a 286, ma ieri l’altro parte del plesso di San Vito risultava chiuso per quarantena, un’al- tra parte di bambini era stata prelevata dalle mamme prima di recarsi in refettorio. Nel

mentre, alla «Sant’Angelo a Sasso» i genitori non avevano proprio accompagnato i bimbi a scuola. Ma l’effetto Covid si era già fatto sentire. Nelle iscri- zioni, calate di un 20%, da 1.115 ai 929 registrati sino a ieri, ade- sioni salite comunque soltanto in quest’ultimo periodo, poiché i dati registrati sino allo stop imposto dalla presidenza della Regione la flessione aveva toc- cato anche il 40%. Confrontan- do i dati relativi alla scorsa set- timana, l’anno scolastico 2019-20 segnava una frequenza in refettorio che oltrepassava costantemente i 1.000 pasti, an- zi tre giorni si andava oltre i 1.100. L’anno appena avviatosi, invece, vede oscillare il nume- ro dei bambini che usufruisco- no della mensa tra i 528 e i 662.

A dispetto di ciò, da registrare

l’aumento costante degli iscrit- ti. Allo stato, però, le perdite ac- cusate dalle società, prima per lo stop imprevisto, quando ave- vano già effettuato l’approvvi- gionamento delle derrate per il giorno seguente ma, soprattut- to, il calo finora vistosissimo dei pasti da fornire, ha indotto la Ristora Service a collocare in cassa integrazione il 66,5% del- le unità lavorative, ossia risulta- no in servizio attivo 25 unità a fronte dei 75 dipendenti, che costituiscono il totale della for- za lavoro.

L’ASSESSORA

L’assessora all’Istruzione, Ros- sella Del Prete, ha preso atto con soddisfazione dell’elevato numero di iscritti nonostante il Covid, «convinta come sono che il tempo mensa sia tempo

scuola e il genitore che aderisce al progetto scolastico del tem- po pieno deve sapere di aver scelto di far vivere ai propri fi- gli anche il momento formati- vo collettivo rappresentato dal tempo mensa comune, in cui si evitano le differenze sociali, si educa alla varietà del cibo, a comportamenti alimentari e so- ciali condivisi». «La libertà di scelta del genitore può essere esercitata all’atto dell’iscrizio- ne – prosegue l’assessora -, sul- la base dell’organizzazione sco- lastica: tempo normale, prolun- gato o tempo pieno. Natural- mente, vanno rispettate tutte le misure ed accorgimenti del ca- so».

g.d.b.

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De Girolamo positiva

«Effetto collaterale del mio processo»

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L’ex ministra: «Contagio in famiglia nella cena la sera prima dell’udienza»

Pochi bimbi a mensa, cassa integrazione per 50 operatori

Elementari «in presenza»

soddisfazione trasversale per la riapertura-bis

IN CLASSEElementari, lezioni a scuola verso la ripresa

RICHIESTE CROLLATE A CAUSA DI CHIUSURE E QUARANTENE:

IN SERVIZIO SOLO 25 DIPENDENTI DEL GESTORE

L’ALLARMEIn alto Nunzia De Girolamo con il marito, il ministro Francesco Boccia; sopra il tribunale di Benevento

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È in isolamento nella casa di Roma Timori in tribunale, c’era stata sei ore

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