Maria Assunta Zanetti pdf
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(2) Rispetta i valori e la capacità di autodeterminazione della persona. Counselling. È facilitazione. Attiva il processo di consapevolezza l’autonomia la responsabilità personale la capacità decisionale.
(3) Counselling Una pratica che consente di stabilire una costruttiva relazione d’aiuto nella quale una persona che si trovi in situazione di momentanea difficoltà o crisi personale (a causa di separazioni, lutti, malattie, passaggi evolutivi, modifiche comportamentali, decisioni importanti …) può essere sostenuta. nell’esplorazione del proprio disagio allo scopo di riattivare il contatto con le sue risorse personali per un’efficace soluzione dei problemi. Registro Italiano dei Counsellor.
(4) Promuovere counselling Cultura del counselling. e una maggiore conoscenza dello. strumento professionale in ambito sanitario. Creare un territorio in cui counsellor e pediatra possano collaborare e co-costruire processi di aiuto alla persona Creare un tempo ed un luogo, un’opportunità nuova, per il genitore che ha difficoltà..
(5) Cambio di prospettiva Pediatra disease-centred. Pediatra person-centred. Effettuare una diagnosi di malattia. Effettuare una diagnosi di malattia. Impostare un trattamento terapeutico. Confrontarsi con il vissuto di malattia del paziente AGENDA DELLA FAMIGLIA Impostare un trattamento terapeutico.
(6) Ruolo del pediatra Figura professionale capace orientare, sostenere, sviluppare potenzialità…. promuovere atteggiamenti attivi…. stimolare capacità di scelta. di: le gli la. Promuovere azioni consapevoli rivolte al bambino/adolescente e alla famiglia.
(7) Ruolo del pediatra Figura professionale capace orientare, sostenere, sviluppare potenzialità…. promuovere atteggiamenti attivi…. stimolare capacità di scelta. di: le gli la. Promuovere azioni consapevoli rivolte al bambino/adolescente e alla famiglia.
(8) Road to Rome Nuova chiave di lettura: visione biopsicosociale. Si rende necessario operare un cambiamento sostanziale nel modo di pensare per i medici la cui formazione si concentra sulla scienza di base e la prova palpabile. Promuovere specifiche skills professionali che agevolano il pediatra nel rapporto con il paziente facilitando la comunicazione nella relazione di cura.
(9) Rapporto medico-paziente Nella pratica di cura il counselling va assumendo nel rapporto medico-paziente un ruolo centrale, anche se si osserva una persistente scarsa attenzione e pianificazione del suo insegnamento sia nel corso di studi tradizionali del Pediatra. Il pediatra deve saper instaurare un rapporto di fiducia-alleanza con i genitori. L’importante è non aspettare troppo. Intervenire tempestivamente.
(10) Counselling è comunicazione Non si tratta solo di un processo di trasmissione di informazioni ma è un processo costituito da un soggetto che ha intenzione di fare sì che il ricevente accolga le proposte in funzione dell’assunzione di nuove modlaità comportamentali in una cornice RELAZIONE EMPATICA = CIRCUITO RELAZIONALE POSITIVO.
(11) Relazione empatica Capacità di vedere il mondo con gli occhi dell’altro e avere informazioni dal suo punto di vista sia razionale che emotivo. Entrare nel mondo dell’altro, nei suoi pensieri, nei suoi valori, nei suoi significati senza giudicare Entrare in contatto non solo con ciò che pensa, ma anche con ciò che prova..
(12) Ascolto La dinamica del confronto si basa sulla proposizione di modalità assertive di comunicazione e di atteggiamento di ascolto empatico. Modalità dialogica Contestualizzazione problema Attenzione ai vissuti Centrarsi sulle modalità condivise di gestione e soluzione del problema proposto • Obiettivi condivisi • • • •.
(13) “Mondi in relazione” counselor. pediatra. paziente. storie che si intrecciano.
(14) Dalla malattia alla presa in carico….
(15) Modello di intervento ASPETTATIVE DESIDERI CREDENZE. ACCOGLIERE COMPRENDERE RESTITUIRE CON RISPOSTE.
(16) Nuove strade • Seminari tematici per poter apprendere competenze comunicative. e. di. ascolto. volte. comprensione dei pazienti genitori • Diffondere “cultura del counselling” • Lavoro in rete. al. processo. di.
(17) Vomito ciclico. Coliche infantili. •Rassicurazione (minimizzare l'importanza degli episodi, perché un eccesso di attenzione potrebbe essere un fattore scatenante •Evitare situazioni stressanti (forti emozioni, deprivazione di sonno, traumi, ecc.) •Favorire l’autocontrollo e ridurre l’ansia •Insegnare a mantenere la calma •Socializzare con bambini e genitori che manifestano lo stesso disturbo. •Rassicurazione sul ruolo genitoriale (soprattutto nei primi mesi) •Evitare fattori scatenanti (stress, separazioni, traumi, ecc.) •Favorire clima affettivo e empatico •Leggere i segnali del bambini ed evitare di dare risposte precoci al pianto, ma rispondere con movimenti gentili e consolatori evitando iperstimolazioni e uso del succhiotto •Fornire risposte e modalità di cura non contradditorie.. Stipsi •Rassicurazione •Evitare fattori scatenanti (forti emozioni, traumi, ecc.) •Favorire l’autocontrollo e ridurre l’ansia •Aiutarlo a saper gestire il controllo degli sfinteri anche in ambienti e situazioni poco familiari, ad esempio essere accompagnato le prime volte dalla mamma al bagno della scuola •Prevedere momenti a piccoli gruppi in cui bambini accompagnati dall’educatrice possano familiarizzare con i bagni della scuola..
(18) GRAZIE PER L’ATTENZIONE. [email protected].
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