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Academic year: 2022

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REGIONE LAZIO

DELIBERAZIONE N. DEL

PROPOSTA N. 20650 DEL 17/12/2020 GIUNTA REGIONALE

STRUTTURA PROPONENTE

ASSESSORATO PROPONENTE

DI CONCERTO

Direzione: ISTRUZIONE, FORMAZIONE, RICERCA E LAVORO

Area:

Prot. n. ___________________ del ___________________

OGGETTO: Schema di deliberazione concernente:

(PORREGA SILVIA) (FUSCO ANDREA) (E. LONGO)

___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________

L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE

LAVORO E NUOVI DIRITTI, FORMAZIONE, SCUOLA E DIR. ALLO STUDIO UNIV., POLITICHE PER LA RICOSTRUZIONE ___________________________(Di Berardino Claudio)

L'ASSESSORE

___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________

IL DIRETTORE

ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE

COMMISSIONE CONSILIARE: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA:

Data dell' esame:

con osservazioni senza osservazioni

SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione: 18/12/2020 prot. 1086 ISTRUTTORIA:

____________________________________ ____________________________________

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE

____________________________________ ____________________________________

IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE

Rettifica dell'Allegato A della Deliberazione della Giunta regionale 15 dicembre 2020, n. 1008 "Agenzia regionale Spazio Lavoro:

approvazione del nuovo Piano di organizzazione delle sedi di Spazio Lavoro Centri per l'Impiego e Spazio Lavoro Uffici locali"

___________________________

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE Bilancio, Governo Societario, Demanio e Patrimonio

Pagina 1 / 1 Pagina 1 / 8 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI

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Oggetto: Rettifica dell’Allegato A della Deliberazione della Giunta regionale 15 dicembre 2020, n. 1008 “Agenzia regionale Spazio Lavoro: approvazione del nuovo Piano di organizzazione delle sedi di Spazio Lavoro Centri per l’Impiego e Spazio Lavoro Uffici locali”

LA GIUNTA REGIONALE

SU PROPOSTA dell’Assessore al Lavoro e nuovi diritti, Formazione, Scuola e Diritto allo studio universitario, Politiche per la ricostruzione

VISTI:

 lo Statuto della Regione Lazio;

 la Legge 28 febbraio 1987, n. 56 recante “Norme sull’organizzazione del mercato del lavoro”;

 la Legge 15 marzo 1997, n. 59 “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa” (c.d. Legge Bassanini);

 il Decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469 "Conferimento alle regioni e agli enti locali di funzioni e compiti in materia di mercato del lavoro, a norma dell'articolo 1 della legge 15 marzo 1997, n. 59";

 il Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e ss.mm.ii;

 la Legge 10 dicembre 2014, n. 183 “Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell’attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro”;

 il Decreto legge 19 giugno 2015, n. 78 convertito, con modificazioni, dalla Legge 6 agosto 2015, n. 125 “Disposizioni urgenti in materia di enti territoriali. Disposizioni per garantire la continuità dei dispositivi di sicurezza e di controllo del territorio. Razionalizzazione delle spese del Servizio Sanitario Nazionale nonché norme in materia di rifiuti e di emissioni industriali”;

 il Decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150 “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell’art. 1, co. 3, della Legge 10 dicembre 2014, n. 183”;

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 la Legge 27 dicembre 2017, n. 205 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e del bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020” ed in particolare l’art.

1, commi da 793 a 807 che prevedono specifiche disposizioni tese a completare la transizione, in capo alle Regioni, delle competenze gestionali in materia di politiche attive del lavoro esercitate attraverso i Centri per l’impiego e a consolidarne l’attività di supporto, ai sensi del Decreto legislativo 150 del 14 settembre 2015, nel rispetto dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (c.d. LEP) definiti ai sensi dell’art. 2 del medesimo Decreto legislativo;

 la Legge 30 dicembre 2018, n. 145 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021” e, in particolare, l’art. 1, commi 255, 257 e 258 che introducono nell’ordinamento nazionale il “Reddito di cittadinanza” e le “Pensioni di cittadinanza” nonché il potenziamento dei Centri per l’impiego attraverso il “Fondo per il Reddito di cittadinanza”, autorizzando le Regioni, a decorrere dall’anno 2019, ad assumere fino a complessive 4.000 unità di personale da destinare ai Centri per l’impiego con aumento della rispettiva dotazione organica;

 il Decreto Legge 28 gennaio 2019, n. 4 “Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni” convertito, con modificazioni, nella Legge 28 marzo 2019, n.

26;

 la Legge regionale 7 agosto 1998, n. 38 “Organizzazione delle funzioni regionali e locali in materia di politiche attive per il lavoro”;

 la Legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza e al personale regionale” e ss.mm.ii.;

 la Legge regionale 22 ottobre 2018, n. 7 “Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo regionale”;

 la Legge regionale 27 dicembre 2019, n. 28, “Legge di stabilità regionale 2020”;

 la Legge regionale 27 dicembre 2019, n. 29, “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2020-2022”;

 la Legge regionale 12 agosto 2020, n. 11 “Legge di contabilità regionale”;

 il “Piano di rafforzamento dei servizi e delle misure di politica attiva del lavoro”, approvato con l’intesa della Conferenza Unificata del 21 dicembre 2017;

 l’Intesa, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131 sul “Piano straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego e delle politiche attive del lavoro” in attuazione di quanto previsto dal citato art. 12, comma 3, del Decreto legge 4/2019

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sottoscritta, in data 17 aprile 2019, in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra Stato e Regioni;

 il Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 28 giugno 2019 n.74 “Piano straordinario di potenziamento dei Centri per l’impiego e delle politiche attive del lavoro”;

 il Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali 22 maggio 2020, n. 59, recante

“Modifiche al Piano straordinario di potenziamento dei centri per l'impiego e delle politiche attive del lavoro”, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, registrato dalla Corte dei Conti il 23 luglio 2020 al n. 1650 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 196 del 6 agosto 2020;

 il Decreto del Segretario Generale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n.

31/0000123 del 4 settembre 2020;

 il Regolamento 6 settembre 2002, n. 1 “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale” e ss.mm.ii;

 il Regolamento regionale 9 novembre 2017, n. 26 “Regolamento regionale di contabilità”;

 la Deliberazione della Giunta regionale 1 febbraio 2000, n. 222 “Legge regionale 38/98, art.

29. Definizione dei bacini per l’istituzione dei Centri per l’impiego”.

 la Deliberazione della Giunta regionale 24 maggio 2016, n. 275 “Approvazione delle Azioni di Rafforzamento del Sistema dei Servizi per il Lavoro del Lazio";

 la Deliberazione della Giunta regionale 15 giugno 2018, n. 296 “Legge 27 dicembre 2017, n. 205. Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020. Attuazione delle disposizioni, di cui ai commi da 793 a 807 dell'art. 1, concernenti il personale dei Centri per l'impiego della Città metropolitana di Roma Capitale e delle province del Lazio” ai sensi della quale il personale in servizio presso i Centri per l’impiego è transitato nei ruoli della Regione Lazio;

 la Deliberazione della Giunta regionale 30 novembre 2018, n. 746 “Attuazione articolo 67, legge regionale 22 ottobre 2018, n. 7. Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo regionale”;

 la Deliberazione della Giunta regionale 16 luglio 2019, n. 469 “Decreto legge 28 gennaio 2019 n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26. "Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni. Approvazione schema di Convenzione tra la Regione Lazio e ANPAL Servizi S.p.A.- Piano straordinario di potenziamento dei Centri per l'impiego e delle politiche attive per il lavoro”;

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 la Deliberazione della Giunta regionale 20 dicembre 2019, n. 991 “Piano straordinario di potenziamento dei Servizi per il lavoro e delle politiche attive del lavoro del Lazio 2019- 2021 – Decreto Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali 28 giugno 2019 n.74;

 la Deliberazione della Giunta regionale 27 dicembre 2019, n. 1004, “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2020-2022. Approvazione del Documento tecnico di accompagnamento, ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese”;

 la Deliberazione della Giunta regionale 27 dicembre 2019, n. 1005, “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2020-2022. Approvazione del Bilancio finanziario gestionale, ripartito in capitoli di entrata e di spesa”;

 la Deliberazione della Giunta regionale 21 gennaio 2020, n. 13 concernente “Applicazione delle disposizioni di cui agli articoli 10, comma 2, e 39, comma 4, decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche e disposizioni per la gestione del bilancio regionale 2020-2022, ai sensi dell'articolo 28 del regolamento regionale 9 novembre 2017, n. 26. Approvazione del bilancio reticolare, ai sensi dell'articolo 29 del R.R. n. 26/2017”;

 la Deliberazione della Giunta regionale 25 febbraio 2020, n. 68 concernente “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2020-2022. Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 3, comma 2, lettera c) della legge regionale 28 dicembre 2018, n. 14 e dell'articolo 13, comma 5, del regolamento regionale 9 novembre 2017, n. 26

 la Deliberazione della Giunta regionale 7 luglio 2020, n. 418 “Agenzia regionale Spazio Lavoro, istituita con Legge regionale 27 dicembre 2019, n. 28, articolo 7, comma 10.

Approvazione declaratoria delle funzioni istituzionali”;

 la Deliberazione della Giunta regionale 29 settembre 2020, n. 668 “Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali 22 maggio 2020, n. 59 – Adozione del nuovo Piano straordinario di potenziamento dei Servizi per il lavoro e delle politiche attive del lavoro del Lazio 2019-2021;

 la Deliberazione della Giunta regionale 15 dicembre 2020, n. 1008 “Agenzia regionale Spazio Lavoro: approvazione del nuovo Piano di organizzazione delle sedi di Spazio Lavoro Centri per l’Impiego e Spazio Lavoro Uffici locali” cui si invia per relationem anche per le motivazioni del presente atto;

 la Circolare del Segretario Generale della Giunta regionale, prot. n. 176291 del 27 febbraio 2020 e le altre eventuali e successive integrazioni, con la quale sono fornite indicazioni relative alla gestione del bilancio regionale 2020-2022;

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CONSIDERATO che

 la citata Deliberazione della Giunta regionale 1008/2020 all’Allegato A, capoverso “Il disegno della nuova rete dei servizi pubblici per il lavoro nel Lazio: Spazio Lavoro Centri per l’Impiego e Spazio Lavoro Uffici locali” per mero errore materiale non riporta, nell’elenco degli attuali Centri per l’impiego della Regione Lazio, la corretta distinzione tra

”Area decentrata Centri per l’impiego Lazio Nord”, ”Area decentrata Centri per l’impiego Lazio Centro” e ”Area decentrata Centri per l’impiego Lazio Sud”;

CONSIDERATO, ALTRESI’ che,

 nel citato Allegato A, al capoverso “Il disegno della nuova rete dei servizi pubblici per il lavoro nel Lazio: Spazio Lavoro Centri per l’Impiego e Spazio Lavoro Uffici locali” per mero errore materiale non sono stati inseriti, nell’elenco dei Centri per l’Impiego dell’”Area decentrata Centri per l’Impiego Lazio Nord”, gli Uffici locali di Acquapendente, Bolsena, Canino e Orte e nell’elenco dei Centri per l’Impiego dell’“Area decentrata Centri per l’Impiego Lazio Centro” il Centro per l’impiego di Guidonia e l’Ufficio locale di Testaccio.

PRESO ATTO che

 la declaratoria analitica delle competenze delle suddette Aree suddivide i Centri per l’impiego della Regione Lazio come di seguito specificato:

“Area decentrata Centri per l’impiego Lazio Nord”:

Centro per l’impiego di Poggio Mirteto;

Centro per l’impiego di Rieti;

Centro per l’impiego di Civita Castellana;

Centro per l’impiego di Tarquinia;

Centro per l’impiego di Viterbo;

Centro per l’impiego di Bracciano;

Centro per l’impiego di Cerveteri;

Centro per l’impiego di Civitavecchia;

Centro per l’impiego di Monterotondo;

Centro per l’impiego di Morlupo;

Ufficio locale di Magliano Sabina;

Ufficio locale di Passo Corese;

Ufficio locale di Acquapendente;

Ufficio locale di Bolsena;

Ufficio locale di Canino;

Ufficio locale di Orte.

“Area decentrata Centri per l’impiego Lazio Centro”:

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Centro per l’impiego di Guidonia;

Centro per l’impiego di Subiaco;

Centro per l’impiego di Tivoli;

Centro per l’impiego di Roma Cinecittà;

Centro per l’impiego di Roma Tiburtino;

Centro per l’impiego di Roma Torre Angela;

Centro per l’impiego di Roma Primavalle;

Centro per l’impiego di Roma Ostia;

Centro per l’impiego di Albano Laziale;

Centro per l’impiego di Frascati;

Centro per l’impiego di Marino;

Centro per l’impiego di Velletri;

Ufficio locale di Testaccio.

“Area decentrata Centri per l’impiego Lazio Sud”:

Centro per l’impiego di Anagni;

Centro per l’impiego di Cassino;

Centro per l’impiego di Frosinone;

Centro per l’impiego di Sora;

Centro per l’impiego di Cisterna di Latina;

Centro per l’impiego di Fondi;

Centro per l’impiego di Formia;

Centro per l’impiego di Latina;

Centro per l’impiego di Sezze;

Centro per l’impiego di Anzio;

Centro per l’impiego di Colleferro;

Centro per l’impiego di Palestrina;

Centro per l’impiego di Pomezia;

Ufficio locale di Pontecorvo;

Ufficio locale di Aprilia;

Ufficio locale di Terracina;

Ufficio locale di Ponza;

RITENUTO necessario, per le motivazioni sopra esposte:

 rettificare il testo dell’Allegato A della Deliberazione della Giunta regionale 15 dicembre 2020, n. 1008 “Agenzia regionale Spazio Lavoro: approvazione del nuovo Piano di organizzazione delle sedi di Spazio Lavoro Centri per l’Impiego e Spazio Lavoro Uffici locali” inserendo la corretta distinzione tra ”Area decentrata Centri per l’impiego Lazio Nord”, ”Area decentrata Centri per l’impiego Lazio Centro” e ”Area decentrata Centri per l’impiego Lazio Sud” ed anche, nell’elenco dei Centri per l’Impiego dell’”Area decentrata Centri per l’Impiego Lazio Nord”, gli Uffici locali di Acquapendente, Bolsena, Canino e Orte e, nell’elenco dei Centri per l’Impiego dell’“Area decentrata Centri per l’Impiego Lazio Centro”, il Centro per l’impiego di Guidonia e l’Ufficio locale di Testaccio;

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cosicché il testo dell’Allegato A della Deliberazione della Giunta regionale 1008/2020 risulti sostituito dall’Allegato A del presente atto, di cui è parte integrante e sostanziale, che riporta tutte le rettifiche sopra indicate;

ATTESO CHE

il presente provvedimento non comporta oneri a carico del bilancio regionale rispetto a quelli già previsti dalla Deliberazione della Giunta regionale 29 settembre 2020, n.

668

DELIBERA

Per quanto esposto in premessa, quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento,

 di rettificare il testo dell’Allegato A della Deliberazione della Giunta regionale 15 dicembre 2020, n. 1008/2020 “Agenzia regionale Spazio Lavoro: approvazione del nuovo Piano di organizzazione delle sedi di Spazio Lavoro Centri per l’Impiego e Spazio Lavoro Uffici locali” inserendo la corretta distinzione tra ”Area decentrata Centri per l’impiego Lazio Nord”, ”Area decentrata Centri per l’impiego Lazio Centro” e ”Area decentrata Centri per l’impiego Lazio Sud” ed anche, nell’elenco dei Centri per l’Impiego dell’”Area decentrata Centri per l’Impiego Lazio Nord”, gli Uffici locali di Acquapendente, Bolsena, Canino e Orte e, nell’elenco dei Centri per l’Impiego dell’“Area decentrata Centri per l’Impiego Lazio Centro”, il Centro per l’impiego di Guidonia e l’Ufficio locale di Testaccio;

cosicché il testo dell’Allegato A della Deliberazione della Giunta regionale 1008/2020 risulti sostituito dall’Allegato A del presente atto, di cui è parte integrante e sostanziale, che riporta tutte le rettifiche sopra indicate.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito web www.regione.lazio.it

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1 Allegato A

PIANO DI ORGANIZZAZIONE

DELLA RETE DEI SERVIZI PUBBLICI PER IL LAVORO NEL LAZIO:

AGENZIA SPAZIO LAVORO CENTRI PER L’IMPIEGO E

AGENZIA SPAZIO LAVORO UFFICI LOCALI

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2 Sommario

Premesse ... 3 Operatori di Spazio Lavoro Centri per l’impiego e di Spazio Lavoro Uffici locali ... 5 I bacini di utenza dei Centri per l’Impiego ... 6 Il disegno della nuova rete dei servizi pubblici per il lavoro nel Lazio: Spazio Lavoro Centri per l’Impiego e Spazio Lavoro Uffici locali... 13 Il ruolo degli hub regionali ... 15

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3

Premesse

Nell’ambito del Piano straordinario di potenziamento dei Servizi per il lavoro e delle politiche attive del lavoro del Lazio adottato con la Deliberazione di Giunta regionale 29 settembre 2020, n. 668, la Regione avvia una complessiva riorganizzazione dei servizi pubblici per il lavoro.

Le principali novità che disegnano la nuova rete dei servizi per il lavoro della Regione Lazio sono le seguenti:

1. L’istituzione, a norma dell’articolo 7, comma 10, Legge regionale 27 dicembre 2019, n. 28

“Legge di Stabilità regionale”, dell’Agenzia regionale Spazio Lavoro (da ora Agenzia) con compiti in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive del lavoro. In particolare, essa persegue obiettivi di gestione e di qualificazione dei servizi per il lavoro e delle politiche attive del lavoro, erogati a persone e imprese nel rispetto dei principi di partecipazione, integrazione, trasparenza, informazione, efficacia, economicità, semplificazione delle procedure, uguaglianza di trattamento e pari opportunità. L’Agenzia svolge, inoltre, funzioni di Osservatorio sul mercato del lavoro, sviluppando analisi anche previsionali della domanda e dell’offerta di lavoro relative al territorio regionale e a specifici sistemi economici locali, analizzando le dinamiche del mercato del lavoro locale, nonché valutando l’impatto delle politiche promosse dalla Regione.

2. La costituzione di 5 hub sub-regionali, competenti a erogare le misure specialistiche, quali l’accompagnamento al lavoro, l’incontro fra la domanda e l’offerta di lavoro e i servizi alle imprese. A questi va aggiunto il ruolo del call center regionale - struttura già esistente presso il Centro per l’Impiego di Colleferro - che svolge un servizio a supporto dell’intera rete dei servizi pubblici per il lavoro del Lazio.

3. Il rafforzamento, sia qualitativo sia quantitativo, della rete dei servizi pubblici per il lavoro territoriali mediante l’apertura di nuovi Centri per l’Impiego e Uffici locali dell’Agenzia Spazio Lavoro sul territorio regionale, al fine di rafforzare la prossimità, la qualità e l’accuratezza dei servizi ai cittadini e alle imprese, riducendo il rapporto fra utenti e operatori, anche mediante il rafforzamento dell’organico di personale.

(12)

4

Figura 1 – Diagramma rete dei servizi per il lavoro

(13)

5

Il personale di Spazio Lavoro Centri per l’impiego e di Spazio Lavoro Uffici locali

Il totale dei dipendenti che attualmente opera nei Centri per l’Impiego e negli Uffici locali del Lazio è pari a 532 unità, ai quali si aggiungono 167 operatori di LazioCrea1.

Nel corso del 2019 si sono aggiunti 258 operatori in AT di ANPAL Servizi (Navigator)2 con la funzione di accompagnare i beneficiari della misura del Reddito di Cittadinanza e altri operatori dell’AT di ANPAL Servizi per un totale di 288 unità.

La Regione Lazio opera un primo rafforzamento quantitativo della rete dei servizi pubblici per il lavoro, mediante l’individuazione di nuovi e specializzati profili professionali. In particolare, a giugno 2019, sono stati avviate 7 procedure concorsuali per il reclutamento di 355 unità di personale con i seguenti profili professionali: esperto mercato e servizi per il lavoro, assistente mercato e servizi per il lavoro, esperto service designer, esperto valutazione della performance e in analisi e valutazione delle politiche pubbliche del lavoro, esperto comunicazione e relazioni istituzionali, esperto area informatica, esperto data science (Tabella 1).

Tabella 1 Nuovi profili professionali.

Profili professionali Numero

Esperti mercato e servizi per il lavoro (*) 200

Esperti service designer (*) 10

Esperti valutazione performance e analisi e valutazione politiche pubbliche (*) 25

Esperti comunicazione e relazioni istituzionali (*) 20

Esperti data science (*) 20

Esperto area informatica (*) 20

Assistente mercato e servizi per il lavoro (**) 60

Totale 355

Nota: (*) Categoria contrattuale D; (**) Categoria contrattuale C.

All’esito di questo primo rafforzamento di organico, la rete potrà contare complessivamente su 1.342 addetti, suddivisi tra operatori regionali (887 unità), operatori della società in house Lazio Crea (167 addetti) e altri operatori dell’AT di ANPAL Servizi (288 unità).

La Regione Lazio si riserva di programmare l’ulteriore fabbisogno di personale e i relativi livelli di servizio inerenti al biennio 2020-2021, a seguito della piena operatività dell’Agenzia Spazio Lavoro.

1 Ex Capitale Lavoro spa.

2 Dato aggiornato al 16 settembre 2020. Inizialmente, come da Convezione ANPAL Servizi - Regione Lazio del 17 luglio 2019, il numero dei Navigator corrispondeva a 273 unità.

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I bacini di utenza dell’Agenzia Spazio Lavoro – Centri per l’Impiego

3

La tabella (Tab. 2 e Fig. 2) seguente mostra la distribuzione provinciale della popolazione del Lazio aggiornata al 2019.

Il dato, riferito alla popolazione media per Centro per l’Impiego (da ora Cpi), evidenzia che la Città Metropolitana di Roma e le province di Frosinone e Latina, sono in ordine le realtà territoriali in cui il rapporto tra popolazione e numero di CpI risulta più alto. Anche se si passa all’analisi della distribuzione delle forze di lavoro sul territorio provinciale, il rapporto tra queste ultime e i CpI conferma che la Città Metropolitana di Roma ha il bacino più grande, seguita dalle province di Latina e Frosinone.

Tabella 2 Popolazione al 1 gennaio 2019 e Forze di Lavoro 2019

Fonte: ISTAT

Figura 2 – Distribuzione percentuale della popolazione del Lazio su base provinciale

3 Ai fini di una valutazione complessiva dei dati, si è preferito utilizzare i dati riferibili all’anno 2019, in quanto i dati afferenti all’anno 2020 risultano fortemente “influenzati” dall’emergenza epidemiologica che ha inciso anche sulle dinamiche del mercato del lavoro (si pensi alla norma sul blocco dei licenziamenti).

CPI Popolazione Incidenza % popolazione

Popolazione media per

CPI

Forze di Lavoro

Incidenza

% Forze lavoro

Media Forze

di Lavoro per CPI

Frosinone 4 485.241 8,3% 121.310 180.779 6,8% 45.195

Latina 5 576.655 9,9% 115.331 243.780 9,2% 48.756

Rieti 2 154.232 2,6% 77.116 65.681 2,5% 32.841

Città metropolitana di Roma 21 4.343.025 74,5% 206.811 2.032.424 76,7% 96.782

Viterbo 3 269.307 4,6% 89.769 126.236 4,8% 42.079

Regione Lazio 35 5.828.460 100% 166.527 2.648.900 100% 75.683

(15)

7

Fonte: ISTAT

Per approfondire con maggiore dettaglio l’analisi dei bacini dei CpI della Regione, sono stati utilizzati i dati amministrativi delle Dichiarazioni di Immediata Disponibilità (DID), distribuite su base provinciale e riferite all’anno 2019. Il flusso annuale delle DID – rilasciate presso i CPI oppure on line – costituisce una valida proxy per analizzare la pressione degli utenti sui CpI, poiché corrisponde a persone prive di occupazione e/o disponibili a ricercare una attività lavorativa. La Tab. 3 mostra che nel 2019 le DID complessivamente sono pari a 241.567 unità. La Città Metropolitana di Roma concentra il numero maggiore di DID (120.556 unità), seguita da Latina (56.412 unità) e Frosinone (41.837 unità). La Fig. 3 illustra la distribuzione percentuale su base territoriale delle DID.

Tabella 3 Dichiarazioni di Immediata disponibilità (Val. assoluti e dati %) – Anno 2019

Province Dichiarazione Immediata Disponibilità

Valori assoluti Valori percentuali

Frosinone 41.837 17,3%

Latina 56.412 23,4%

Rieti 7.564 3,1%

Città Metropolitana di Roma 120.556 49,9%

Viterbo 15.198 6,3%

Regione Lazio 241.567 100,0%

Fonte: Flusso annuale di Dichiarazioni di Immediata Disponibilità (DID) – ANPAL

Figura 3 – Distribuzione percentuale su base provinciale delle Dichiarazioni di Immediata Disponibilità – Anno 2019

Fonte: Flusso annuale di Dichiarazioni di Immediata Disponibilità (DID) – Regione Lazio

La Fig. 4 descrive la distribuzione delle DID per i 35 CpI della Regione, evidenziando i CpI che registrano un flusso annuale superiore alla media regionale (pari nel 2019 a 6.902 DID). In particolare, i bacini comunali che

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8

fanno riferimento ai CpI della Città Metropolitana di Roma e alle province di Frosinone e Latina registrano la pressione di utenza maggiore.

Figura 4 – Distribuzione per CPI delle Dichiarazioni di Immediata Disponibilità- Anno 2019

Fonte: Flusso annuale di Dichiarazioni di Immediata Disponibilità (DID) – Regione Lazio

A complemento dell’analisi va considerata la distribuzione provinciale del tasso di disoccupazione e quello di disoccupazione giovanile, che segnalano come la provincia di Frosinone e Latina presentino i livelli più alti di disoccupazione, seguita da Rieti, il cui territorio è per altro caratterizzato dal più alto tasso di disoccupazione giovanile. A tale scopo, è utile evidenziare che le province di Rieti e Frosinone sono state interessate nell’ultimo decennio da un consistente fenomeno di deindustrializzazione e corrispondono attualmente alle due aree regionali di crisi industriale complessa.

Tabella 4 - Tasso di disoccupazione (Val. %) – Anno 2019

Tasso di disoccupazione Tasso di disoccupazione giovanile (15-29 anni)

Frosinone 14,3 25,8

Latina 13,6 23,7

Rieti 10,3 28

Città Metropolitana di Roma 9,1 21,5

Viterbo 10 20,5

Regione Lazio 9,9 22,1

Fonte: ISTAT

In aggiunta ai dati riferiti alle DID è utile considerare due misure che per il numero di beneficiari producono un impatto rilevante sulle attività dei CpI: il programma Garanzia Giovani e il Reddito di Cittadinanza.

- 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000 14.000 16.000 18.000 20.000

CPI ROMA CINECITTA' CPI FROSINONE CPI FONDI CPI LATINA CPI ROMA OSTIA CPI ROMA PRIMAVALLE CPI CASSINO CPI FORMIA CPI ROMA TIBURTINO CPI ROMA TORRE ANGELA CPI CISTERNA DI LATINA CPI VITERBO CPI SEZZE SCALO CPI SORA CPI MONTEROTONDO CPI ANZIO CPI POMEZIA CPI RIETI CPI ANAGNI CPI MORLUPO CPI GUIDONIA CPI TIVOLI CPI CERVETERI CPI CIVITA CASTELLANA CPI FRASCATI CPI MARINO CPI ALBANO LAZIALE CPI CIVITAVECCHIA CPI PALESTRINA CPI POGGIO MIRTETO CPI COLLEFERRO CPI VELLETRI CPI TARQUINIA CPI BRACCIANO CPI SUBIACO Media regionale

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9

La Tab. 5 riporta il flusso di dati delle adesioni al programma Garanzia Giovani riferiti al 2019, distribuiti per territorio. La Città Metropolitana di Roma concentra il 69% circa del totale delle adesioni, seguita dalla provincia di Latina (12% circa) e di Frosinone (11% circa).

Nella Fig. 5 si evidenzia la distribuzione delle adesioni per CpI.

Tabella 5 - Adesioni Garanzia Giovani (Val. assoluti e %) – Anno 2019

Adesioni Garanzia Giovani

Distribuzione % Garanzia Giovani

Frosinone 2.126 10,8%

Latina 2.434 12,4%

Rieti 711 3,6%

Città Metropolitana di Roma 13.578 68,9%

Viterbo 859 4,4%

Regione Lazio 19.708 100,0%

Fonte: Flusso annuale di adesioni – Regione Lazio

Figura 5 – Distribuzione per CPI delle Adesioni a Garanzia Giovani - Anno 2019

Fonte: Flusso annuale di adesioni – Regione Lazio

L’introduzione del Reddito di Cittadinanza, quale misura di contrasto alla povertà e di politica attiva del lavoro, ha rappresentato una ulteriore pressione di utenza sui CpI della Regione.

La Tab. 6 mostra il numero totale di beneficiari della misura4 (corrispondenti a 81.918 unità) distribuiti per provincia secondo i CPI assegnati. Secondo la Fig. 6, nella Città Metropolitana di Roma si concentra il 61% dei beneficiari del programma, il 17% nel territorio di Latina, il 13% a Frosinone.

4 Il dato riferito al numero di beneficiari del Reddito di Cittadinanza è aggiornato al 3 novembre 2020.

- 500 1.000 1.500 2.000 2.500 3.000 3.500 4.000 4.500

CPI ROMA CINECITTA' CPI ROMA TORRE ANGELA

CPI LATINA CPI POMEZIA

CPI ROMA PRIMAVALLE CPI MONTEROTONDO

CPI FONDI CPI SORA

CPI TIVOLI CPI SEZZE SCALO

CPI ALBANO LAZIALE CPI FORMIA

CPI CERVETERI CPI CIVITA CASTELLANA

CPI MORLUPO CPI BRACCIANO

CPI CIVITAVECCHIA CPI TARQUINIA

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10

Tabella 6 – Beneficiari del Reddito di Cittadinanza (Val. assoluti) – Anno 2019-2020

Beneficiari Reddito di Cittadinanza

Frosinone 10.480

Latina 13.665

Rieti 2.451

Città Metropolitana di Roma 50.180

Viterbo 5.142

Regione Lazio 81.918

Fonte: Regione Lazio

Figura 6 – Distribuzione % per territorio dei beneficiari di Reddito di Cittadinanza - Anno 2019-2020

Fonte: Regione Lazio

La Fig. 7 indica la distribuzione per CPp del numero di beneficiari del Reddito di Cittadinanza e i bacini di CpI che presentano il maggior numero di utenti, confermando le aree di maggiore pressione descritte precedentemente.

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Figura 7 – Distribuzione per CPI dei beneficiari di Reddito di Cittadinanza - Anno 2019-2020

Fonte: Regione Lazio

In aggiunta ai dati osservati, è utile considerare il rapporto tra il bacino di utenza reale dei CpI e gli operatori attualmente in forze. La Tab. 7, oltre a mostrare la distribuzione degli operatori su base provinciale, descrive il rapporto del numero di utenti che hanno rilasciato una DID per ciascun operatore. Da questo quadro è utile osservare che nelle province di Latina, Frosinone e Rieti il carico di utenti per operatore è superiore alla media regionale (454 utente per operatore). La Fig. 8, invece, riporta la distribuzione del rapporto “utenti per operatore” per ciascuno dei 35 CPI della Regione.

Tabella 7 – Operatori attuali CPI e DID (Val. assoluti) – Anno 2019

Operatori attuali Rapporto DID su Operatori attuali

Frosinone 71 589

Latina 71 795

Rieti 16 473

Città Metropolitana di Roma 336 359

Viterbo 38 400

Regione Lazio 532 454

Fonte: Regione Lazio; Operatori attuali, dati aggiornati al 22 settembre 2020.

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12

Figura 8 – Distribuzione per CPI del rapporto DID su operatori attuali - Anno 2019

Fonte: Regione Lazio

Per concludere la Fig. 9 riporta il rapporto “utenti per addetto”. Attualmente tale rapporto, come appena anticipato, corrisponde a 454 utenti in media per ciascuno dei 532 operatori attualmente in forze. Alla luce del potenziamento del numero degli operatori (355 unità aggiuntive), il rapporto passerebbe a 1 operatore ogni 272 utenti. Se si considera, invece, il totale degli operatori (gli operatori regionali in forze, il rafforzamento descritto nel paragrafo precedente e gli addetti di Lazio Crea) il rapporto “utenti per addetto”

scende ulteriormente a 229 unità, collocandosi ben al di sotto dell’attuale benchmark nazionale e della ripartizione del centro Italia, come riportato dal Monitoraggio dei Servizi per il Lavoro realizzato da ANPAL.

Alla luce delle principali evidenze riportate e del Piano di rafforzamento dei CPI, si rende evidente la necessità di individuare nuove sedi dell’Agenzia Spazio Lavoro, Centri per l’Impiego, per rispondere alle esigenze del territorio, nonché del potenziamento quantitativo degli addetti.

Figura 9 – Indicatori per carico di lavoro per bacini di utenza (Val. assoluti; utenti per addetto)

Fonte: (*) ANPAL, Monitoraggio dei servizi per il lavoro 2017; (**) Regione Lazio 454

372 359

272

229

0 50 100 150 200 250 300 350 400 450 500

DID/operatori CPI attuali Lazio **

Monitoraggio ANPAL Centro IT*

Monitoraggio ANPAL IT*

DID/operatori regionali con rafforzamento 2020

**

DID/operatori totali con rafforzamento

2020 **

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13

Il disegno della nuova rete dei servizi pubblici per il lavoro nel Lazio: Spazio Lavoro Centri per l’Impiego e Spazio Lavoro Uffici locali

In attuazione della direttiva del Segretario Generale n. 0337598 del 6 giugno 2018”, la Regione Lazio istituisce 3 nuove strutture organizzative di base denominate “Area decentrata Centri per l’impiego Lazio Nord”, “Area decentrata Centri per l’impiego Lazio Centro” e “Area decentrata Centri per l’impiego Lazio Sud” e ripartisce i CpI nelle tre aree di nuova istituzione utilizzando come parametri di riferimento sia la contiguità territoriale sia il numero di personale agli stessi assegnato, al fine di rendere le nuove strutture organizzative di base maggiormente bilanciate.

“Area decentrata Centri per l’impiego Lazio Nord”:

Centro per l’impiego di Poggio Mirteto;

Centro per l’impiego di Rieti;

Centro per l’impiego di Civita Castellana;

Centro per l’impiego di Tarquinia;

Centro per l’impiego di Viterbo;

Centro per l’impiego di Bracciano;

Centro per l’impiego di Cerveteri;

Centro per l’impiego di Civitavecchia;

Centro per l’impiego di Monterotondo;

Centro per l’impiego di Morlupo;

Ufficio locale di Magliano Sabina;

Ufficio locale di Passo Corese;

Ufficio locale di Acquapendente;

Ufficio locale di Bolsena;

Ufficio locale di Canino

Ufficio locale di Orte.

“Area decentrata Centri per l’impiego Lazio Centro”:

Centro per l’impiego di Guidonia;

Centro per l’impiego di Subiaco;

Centro per l’impiego di Tivoli;

Centro per l’impiego di Roma Cinecittà;

Centro per l’impiego di Roma Tiburtino;

Centro per l’impiego di Roma Torre Angela;

Centro per l’impiego di Roma Primavalle;

Centro per l’impiego di Roma Ostia;

Centro per l’impiego di Albano Laziale;

Centro per l’impiego di Frascati;

Centro per l’impiego di Marino;

Centro per l’impiego di Velletri;

Ufficio locale di Testaccio.

“Area decentrata Centri per l’impiego Lazio Sud”:

Centro per l’impiego di Anagni;

Centro per l’impiego di Cassino;

Centro per l’impiego di Frosinone;

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14

Centro per l’impiego di Sora;

Centro per l’impiego di Cisterna di Latina;

Centro per l’impiego di Fondi;

Centro per l’impiego di Formia;

Centro per l’impiego di Latina;

Centro per l’impiego di Sezze;

Centro per l’impiego di Anzio;

Centro per l’impiego di Colleferro;

Centro per l’impiego di Palestrina;

Centro per l’impiego di Pomezia;

Ufficio locale di Pontecorvo;

Ufficio locale di Aprilia;

Ufficio locale di Terracina;

Ufficio locale di Ponza.

Visto l’incremento significativo di personale e la specializzazione dei servivi erogati, risulta necessario implementare la rete dei servizi pubblici per il lavoro territoriali mediante l’apertura di nuovi Centri per l’Impiego e Uffici locali dell’Agenzia Spazio Lavoro sul territorio regionale, al fine di rafforzare la prossimità, la qualità e l’accuratezza dei servizi ai cittadini e alle imprese, riducendo il rapporto fra utenti e operatori, anche mediante il rafforzamento dell’organico di personale. Il potenziamento quantitativo del numero dei presidi pubblici territoriali dei servizi per il lavoro ha lo scopo di assicurare una adeguata sostenibilità operativa e logistica, migliorando al contempo la prossimità territoriale dei servizi per il lavoro.

Sulla base dell’analisi dei dati aggregati a livello provinciale sul bacino dei CpI e tenendo conto del rapporto “utenti per addetto” riportati nel paragrafo precedente, la Regione Lazio individua le nuove sedi di Spazio Lavoro Centri per l’Impiego e di Spazio Lavoro Uffici locali, tenendo conto dei seguenti tre criteri:

1. Entità della popolazione e dell’utenza dei servizi per il lavoro.

2. Vocazione industriale-produttiva di un territorio.

3. Posizione geografica.

Di seguito si indicano le nuove sedi di Spazio Lavoro Centri per l’Impiego e di Spazio Lavoro Uffici Locali, andando in alcuni casi a trasformare gli Uffici locali attualmente presenti in Centri per l’Impiego, secondo un programma triennale di apertura:

Centri per l’Impiego:

1. Alatri (Frosinone);

2. Ceccano (Frosinone);

3. Fiuggi (Frosinone);

4. Aprilia (Latina);

5. Terracina (Latina);

6. Passo Corese – Fara in Sabina (Rieti);

7. Roma Casalbertone (Roma);

8. Roma Testaccio (Roma);

9. Roma Torre Spaccata (Roma);

(23)

15 10. Fiano Romano;

11. Fiumicino (Roma);

12. Genzano di Roma (Roma);

13. Zagarolo (Roma);

14. Montefiascone (Viterbo);

15. Vetralla (Viterbo).

Uffici Locali:

1. Ceprano (Frosinone);

2. San Donato Val di Comino (Frosinone);

3. Minturno (Latina);

4. Priverno (Latina);

5. Amatrice (Rieti);

6. Antrodoco (Rieti);

7. Pescorocchiano (Rieti);

8. Municipio I Colosseo (Roma);

9. Bagnoregio (Viterbo).

Infine, la Regione Lazio individua la città di Roma Capitale quale sede centrale dell’Agenzia Spazio Lavoro.

Il ruolo degli hub regionali

L’allargamento dell’offerta dei servizi e il potenziamento quali-quantitativo della rete dei servizi per il lavoro nel Lazio si affianca alla specializzazione funzionale di alcuni nodi.

Il processo di “specializzazione dei servizi” si basa sull’accentramento di alcuni servizi specialistici in determinati nodi della rete (o aree geografiche) garantendo, allo stesso tempo, i Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) su tutto il territorio.

Nel documento “Linee di indirizzo per il rafforzamento dei Servizi Pubblici per l’Impiego” (luglio 2018), la regione assume il modello hub and spoke adottato in alcuni paesi europei: mentre gli hub svolgono attività desk di supporto agli spoke ed erogano servizi specialistici all’utenza, gli spoke garantiscono l’erogazione dei servizi di base in maniera capillare su tutto il territorio.

La Regione Lazio programma di dotarsi di 5 hub specialistici competenti a svolgere attività riguardanti:

 l’accompagnamento al lavoro;

 l’incontro incontro domanda offerta;

 la gestione delle azioni definite nei Piani di ricollocazione (Crisi aziendali);

 il collocamento mirato;

 i servizi alle imprese.

Alcuni di tali servizi sono erogati in front, direttamente all’utente o alle imprese, altri saranno realizzati in back, rappresentando un supporto tecnico-operativo alle sedi di Spazio Lavoro Centri per l’Impiego e Spazio Lavoro Uffici locali.

(24)

16

Gli hub sono stati individuati su base territoriale in ogni città capoluogo della Regione: Frosinone, Latina, Rieti, Roma Capitale, Viterbo. Tale architettura oltre a costituire una maggiore specializzazione dei servizi rappresenta, per la Regione Lazio, anche un’opportunità di integrazione e di semplificazione amministrativa: erogare servizi a cittadini e a imprese in modo semplice ed efficace è una priorità della Regione Lazio.

Per quanto riguarda le prestazioni rivolte alla persona in cerca di lavoro gli hub svolgono i seguenti servizi:

 Accompagnamento al lavoro (LEP F1 – Attività in back office)

 Scouting delle opportunità̀ occupazionali;

 Supporto all’autopromozione;

 Incontro Domanda Offerta (LEP F3 – Attività in back office)

 Promozione dei profili, delle competenze e della professionalità̀ dei soggetti presso il sistema imprenditoriale;

 contattare i potenziali candidati per la verifica della loro effettiva disponibilità̀;

 raccogliere e verificare le auto-candidature;

 supporto alla preselezione che sarà realizzata dal CPI;

 registrazione dell’esito del processo di selezione nel sistema informativo unitario;

 inserimento lavorativo.

 Collocamento mirato (LEP M - Attività in front e back office)

 Iscrizione al collocamento mirato: acquisizione documentazione; verifica della sussistenza dei requisiti richiesti: età lavorativa, status occupazionale, percentuale di invalidità, residue capacità lavorative; eventuali richieste di certificazioni/contatti INPS- INAIL5;

 orientamento di base6;

 patto di servizio personalizzato7;

 orientamento specialistico;

 accompagnamento al lavoro;

 incrocio domanda/offerta.

 Supporto all’autoimpiego (LEP O – Attività in front e back office)

 Presentazione degli strumenti e dei benefici (economici e non) a supporto dello sviluppo dell'idea auto-imprenditoriale o dell'iniziativa di autoimpiego;

 presentazione di informazioni relative alle procedure per l’avvio di attività̀ autonome, per eventuali trasformazioni e per l’accesso a commesse ed appalti pubblici;

 informazione sui soggetti (a mero titolo esemplificativo, Invitalia, il sistema delle camere di commercio, ecc..), presenti nel territorio di riferimento, specializzati in materia di creazione di impresa;

 informazione sui percorsi specialistici, presenti nel territorio di riferimento, finalizzati a supportare gli aspiranti lavoratori autonomi/ imprenditori nel costruire un progetto/piano d’impresa realizzabile e “meritevole” di essere finanziato;

 raccolta delle domande e delle offerte di lavoro autonomo;

5 Servizio erogato non in via esclusiva, in quanto attivo anche nei Centri per l’Impiego Spazio Lavoro.

6 Servizio erogato non in via esclusiva, in quanto attivo anche nei Centri per l’Impiego Spazio Lavoro.

7 Servizio erogato non in via esclusiva, in quanto attivo anche nei Centri per l’Impiego Spazio Lavoro.

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17

 monitoraggio e registrazione degli esiti delle azioni intraprese dal lavoratore con contatti periodici sia con il destinatario sia con i soggetti specializzati ai quali si è

rivolto anche successivamente all’avvio dell’impresa;

 tutoraggio alla persona impegnata nell’autoimpiego/avvio d’impresa.

Per quanto riguarda le prestazioni rivolte alle imprese gli hub svolgono i seguenti servizi:

 Accoglienza e informazione (LEP P – Attività in front e back office) Erogazione di informazioni su:

 servizi erogati dalla rete dei servizi per il lavoro territoriale e rinvio agli stessi per le modalità̀ di accesso;

 procedure amministrative (comunicazioni obbligatorie, collocamento mirato, ecc.);

 procedure per l’avvio di attività di lavoro autonomo e per le eventuali trasformazioni;

 domande e offerte di lavoro autonomo;

 incentivi e agevolazioni per le assunzioni, misure di politica attiva di interesse delle imprese, forme contrattuali e di inserimento specifiche (apprendistato, tirocini, ecc.);

 contrattualistica e normativa in materia di lavoro;

 accesso a commesse ed appalti pubblici;

 opportunità̀ di credito ed alle agevolazioni pubbliche nazionali e locali;

 trattamento e registrazione dati nel sistema informativo unitario;

 promozione dei profili, delle competenze e della professionalità̀ delle persone registrate nelle banche dati.

 Incontro Domanda Offerta (LEP Q – Attività in front e back office)

 Analisi del mercato e selezione delle imprese da contattare anche attraverso la lettura delle informazioni presenti sulla banca dati (es. CO);

 acquisire il fabbisogno e orientare l’impresa nell’individuazione del profilo più̀

adeguato al bisogno;

 individuare le candidature maggiormente rispondenti ai requisiti della ricerca e presente sui siti dedicati;

 supportare la pubblicizzazione delle posizioni vacanti, anche relative al lavoro autonomo;

 contattare i potenziali candidati per la verifica della loro effettiva disponibilità̀;

 raccogliere e verificare le auto-candidature, anche con riferimento al lavoro autonomo;

 presentare all’impresa una rosa delle candidature preselezionate;

 raccogliere gli esiti/feedback dall’impresa;

 supportare l’impresa nell’individuazione di soluzioni per la copertura di eventuali gap di competenze;

 registrazione dell’esito del processo di selezione nel sistema informativo unitario.

 Attivazione dei tirocini (LEP R– Attività in front e back office)8

 Scouting dei profili corrispondenti alle opportunità̀ di tirocinio segnalate dalle imprese;

 proposta di una rosa delle candidature preselezionate all’impresa;

8 Servizio erogato non in via esclusiva, in quanto attivo anche nei Centri per l’Impiego Spazio Lavoro.

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18

 assistenza per la definizione del Piano formativo;

 supporto all’espletamento delle procedure amministrative previste dalla normativa;

 contatti con il tutor individuato dall’impresa all’attivazione del tirocinio, in itinere ed alla chiusura dello stesso.

 Collocamento mirato (LEP S – Attività in front e back office)

 Computo/determinazione del numero di soggetti da assumere

 rilascio di certificazioni di ottemperanza e autorizzazioni (esonero, compensazioni territoriali, sospensione);

 stipula delle convenzioni come da normativa vigente;

 concessione ed erogazione di finanziamenti previsti per le assunzioni (art. 13 L.

68/1999 e fondo disabili se così finalizzato);

 analisi posti di lavoro per verifica possibilità̀/esistenza condizioni per l’inserimento;

 avviamenti numerici e nominativi;

 trattamento e registrazione dati nel sistema informativo unitario.

Tanto premesso, si individuano 5 hub sub-regionali, con sede nella città capoluogo di provincia della Regione Lazio (Tabella 2):

1. Frosinone “Hub 1”;

2. Latina “Hub 2”;

3. Rieti “Hub 3”;

4. Città Metropolitana di Roma “Hub 4”;

5. Viterbo “Hub 5”.

Tabella 8 Composizione HUB

CPI Composizione HUB

Alatri Hub 1

Anagni Hub 1

Cassino Hub 1

Ceccano Hub 1

Fiuggi Hub 1

Frosinone Hub 1

Sora Hub 1

Aprilia Hub 2

Cisterna di Latina Hub 2

Fondi Hub 2

Formia Hub 2

Latina Hub 2

(27)

19

Sezze Hub 2

Terracina Hub 2

Passo Corese – Fara in Sabina Hub 3

Poggio Mirteto Hub 3

Rieti Hub 3

Albano Laziale Hub 4

Anzio Hub 4

Bracciano Hub 4

Cerveteri Hub 4

Civitavecchia Hub 4

Colleferro Hub 4

Fiano Romano Hub 4

Fiumicino Hub 4

Frascati Hub 4

Genzano di Roma Hub 4

Guidonia Hub 4

Marino Hub 4

Monterotondo Hub 4

Morlupo Hub 4

Palestrina Hub 4

Pomezia Hub 4

Roma Casalbertone Hub 4

Roma Cinecittà Hub 4

Roma Ostia Hub 4

Roma Primavalle Hub 4

Roma Testaccio Hub 4

Roma Tiburtino Hub 4

Roma Torre Angela Hub 4

Roma Torre Spaccata Hub 4

Subiaco Hub 4

Tivoli Hub 4

Velletri Hub 4

(28)

20

Zagarolo Hub 4

Civita Castellana Hub 5

Montefiascone Hub 5

Tarquinia Hub 5

Vetralla Hub 5

Viterbo Hub 5

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