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View of Groundwater: mere bureaucracy or appropriate know-how?

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Academic year: 2021

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a Acque Sotterranee - Italian Journal of Groundwater (2018) - AS24-329

DOI 10.7343/as-2018-329

press release

Le diverse categorie di operatori che si occupano di risorse idriche sotterranee in questi anni hanno sicuramente accresciuto la propria professionalità, portando a più ampie conoscenze idrogeologiche, ed allo sviluppo, a vari livelli, di standard e linee guida per la progettazione e realizzazione di opere di derivazione.

Al contempo, nell’ambito della pianificazione e della gestione delle acque pubbliche, sotto la spinta della necessità di recepire direttive europee sempre più avanzate, gli Enti preposti si sono dotati di strumenti, quali i Piani di Tutela delle Acque e i sistemi di monitoraggio ad essi collegati, che rivestono un ruolo fondamentale, seppur persistano alcune criticità (esempio: le carenze dei sistemi di monitoraggio idrogeologico necessari per la verifica degli obiettivi di qualità a cui devono tendere i Piani di Tutela).

Tuttavia, mentre gli operatori si sono aggiornati, l’impianto normativo che regola le derivazioni idriche dal sottosuolo è rimasto arretrato: è ancora lo stesso sistema pensato quasi un secolo fa (v. R.D. 1775/1933), su cui si è progressivamente stratificato un corpo di norme ambientali complesso e ridondante.

Oggi questo sistema normativo, ormai farraginoso, e i gravi ritardi di alcune pubbliche amministrazioni, pesano come un maci- gno sul mondo delle acque sotterranee. Infatti, quando in un dedalo di pareri e nella sovrapposizione di istruttorie, una normale pratica di piccola derivazione di acque sotterranee impiega più di un anno a giungere alla fine (quando non viene bloccata con motivazioni che poco hanno a che fare con la scienza), si crea una distorsione del mercato, che favorisce il ricorso a soluzioni meno qualificate, con danni non solo agli operatori, ed ai Geologi, ma soprattutto all’ambiente.

È sotto gli occhi di tutti che il quadro normativo andrebbe semplificato, armonizzando le norme più propriamente ambientali con quelle sulle derivazioni; certo l’impegno sarebbe notevole, ma darebbe diversi vantaggi, che vanno dalla diminuzione dei tempi amministrativi, al recupero dei canoni concessori, dalla promozione della qualità del prodotto professionale, alla realizza- zione di opere ambientalmente compatibili. Come obiettivo prioritario è quindi da porsi la razionalizzazione della norma, anche nell’ottica di una minore frammentazione delle competenze amministrative, e della valorizzazione delle competenze scientifi- che e tecniche. Intanto, nell’attesa di una più ampia rivisitazione, a cui sicuramente i professionisti del settore, e anche questa Commissione Risorse Idriche del Consiglio Nazionale Geologi, sono pronti a dare fattivo contributo, è sicuramente possibile un miglioramento, con interventi rapidi e a costo zero.

Le caotiche norme vigenti e la sovrapposizione di alcuni pareri sono infatti tra i principali motivi delle lungaggini ammini- strative, che fanno sì che un progetto di piccolo pozzo possa avere un iter amministrativo di durata superiore a quella di una Valutazio ne di Impatto Ambientale. Queste lungaggini sono anche un incentivo alla deleteria pratica dell’abusivismo nel cam- po dei pozzi, che porta tra l’altro gravi danni al patrimonio delle risorse idriche sotterranee (pozzi frettolosamente costruiti in assenza di proget tazione e direzione lavori, mancate cementazioni, mancata conoscenza delle reali pressioni sulle acque sotter- ranee, …), nonché ai bilanci pubblici per il mancato introito dei canoni.

Si discute spesso di “semplificazioni”, che altrettanto spesso si trasformano in “complicazioni”: talvolta la semplice abrogazione di qualche riga di un articolo di legge produrrebbe solo impatti positivi.

Commissione Risorse Idriche Consiglio Nazionale Geologi

comunicato stampa - press release

Comunicato Stampa Consiglio Nazionale Geologi Commissione Risorse Idriche

National Council of Geologists, Water Resources Commission Press Release December 2017

Acque sotterranee: mera burocrazia o adeguato know-how ? Groundwater: mere bureaucracy or appropriate know-how?

National Council of Geologists - Water Resources Commission

Cerutti Paolo, Cinus Dario, Fabbrocino Silvia, Materazzi Marco, Violo Francesco, Zangheri Pietro

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