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Campagna Red 2017Chi deve presentarlo?

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Academic year: 2022

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a settembre entra nel vivo la campagna per la pre- sentazione del modello RED 2017, che si concluderà a fi- ne febbraio 2018: il RED è una di- chiarazione, prevista dalla legge, che deve essere presentata dai pensionati che usufruiscono di al- cune prestazioni il cui diritto e mi- sura è collegato alla situazione reddituale del cittadino. Per ga- rantire la correttezza delle presta- zioni erogate viene effettuata una verifica annuale che, attraverso l’indicazione dei redditi possedu- ti, serve a determinare il diritto del pensionato ad usufruire di queste prestazioni e il loro importo.

Non dovranno presentare il mo- dello RED i pensionati residenti in Italia che abbiano già dichiarato integralmente tutti i redditi tra- mite il modello 730 o Unico e non abbiano quindi redditi esenti o e- sclusi dalla dichiarazione, propri e, se previsto, dei familiari.

Presenteranno invece il RED i pen- sionati che non comunicano in- tegralmente al Fisco la situazione reddituale: perché non hanno pre- sentato la dichiarazione o perché hanno delle tipologie di reddito influenti sulle prestazioni come quelli assoggettati ad imposta so-

stitutiva, redditi da lavoro auto- nomo o prestazione di collabora- zione, redditi da lavoro o da pen- sione erogati all’estero, redditi di capitale (interessi bancari, posta- li, dei BOT, dei CCT e altri titoli di Stato o altri

proventi di quote di inve- stimento) e in- fine prestazio- ni assistenzia- li in danaro e- rogate dallo Stato o altri Enti Pubblici.

In caso di

dubbio, basta una telefonata al Caf CISL più vicino per verificare se si deve o meno presentare il RED e, in caso positivo, basterà andare al Caf che gratuitamente trasmetterà all’INPS i dati delle di-

chiarazioni rese dai pensionati, ma soprattutto fornirà assistenza nella compilazione, piuttosto complessa, dei modelli.

I documenti necessari per l’esat- ta compilazione del RED sono:

il CUD rilasciato dal datore di la- voro se sono stati erogati arretra- ti di lavoro dipendente o tratta- menti di fine rapporto (liquida- zione, buonuscita); arretrati di la- voro dipendente o trattamenti di fine rapporto (liquidazione, buo- nuscita); la documentazione rela- tiva a interessi bancari, postali, di BOT, CCT o altri titoli di Stato; la documentazione di eventuali red- diti esenti (pensioni di invalidità civile, di guerra, redditi esteri, ecc.); la documentazione relativa ai redditi prodotti all’estero; la do- cumentazione relativa a terreni e fabbricati.

La stessa documentazione deve essere presentata, in alcuni casi, per il coniuge e per gli altri fami- liari. Il modello RED ed i docu- menti di supporto alla dichiara- zione devono essere conservati dal cittadino per 10 anni. Attenzione:

nel caso non sia stato elaborato il modello RED nel 2016, tra fine set- tembre e il mese di ottobre l’Inps invierà una lettera di sollecito per sanare la posizione. Anche in que- sto caso il Caf può elaborare gra- tuitamente il modello e inviarlo.

Per semplificarvi la vita e sapere con certezza se dovete elaborare il modello RED e/o Icric, Iclav e Ac- cas/ps e per essere sicuri di fare tutto bene, la cosa migliore è ri- volgersi al Caf Cisl entro la fine del- l’anno e gratuitamente vi assiste- remo per la presentazione del mo- dello, evitando le brutte sorprese.

D Campagna Red 2017 Chi deve presentarlo?

l 29 agosto è entrata in vi- gore la legge sulla concor- renza con novità in vari settori che riguardano molto da vicino i consumatori. Su al- cune di queste, come l’obbli- go dell’avvocato di presentare al consumatore un preventivo dei costi che dovrà sostenere in forma scritta e dettagliata o il diritto all’anticipo del fondo pensione in caso di cessazione dell’attività lavorativa o di inoccu- pazione per 24 mesi, Adiconsum esprime un pa- rere favorevole, su altre riserve, poiché molti so- no gli aspetti da approfondire e che necessitano di interventi delle Authority e di diverse istitu- zioni. Tra questi quello della fine del mercato tu- telato dell’energia al 1° luglio 2019 che rischia, in mancanza della creazione di un vero mercato concorrenziale, di diminuire le tutele dei consu- matori-utenti e di aumentare i costi delle bollet- te; degli sconti per l’installazione della scatola ne- ra e il riferimento alla tabella unica del tribunale di Milano per la definizione dell’entità dei risar- cimenti per danni patrimoniali causati da inci- denti stradali; dell’abolizione di alcuni obblighi per gli operatori dei call center che effettuano te- lefonate commerciali insistenti, necessitano di un confronto con le Associazioni Consumatori.

«Certo - dichiara Carlo De Masi, presidente di A- diconsum nazionale - non è tutto quello che a- vremmo voluto. Resta, comunque, il fatto che in un Paese condannato all’immobilismo, anche un timido passo in avanti, su temi così rilevanti per milioni di famiglie e imprese, rappresenta un se- gnale positivo. Assicuriamo ai consumatori il no- stro impegno per migliorare la normativa».

I

econdo l’Eurostat nel 2016 la percentuale di giovani italiani (tra i 15 e i 29 anni) occupati è pari al 29,7%: venti punti al di sotto della media europea. Il dato certifica la gravità di un problema che richiede maggiore sinergia tra scuola, formazione e lavoro. La legge italiana prevede l’obbligo di istruzione fino a 16 anni e il diritto- dovere all’istruzione e alla formazione fino ai 18. Al termine della scuola media i ragazzi possono scegliere percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) triennali o

quadriennali di competenza regionale, per conseguire qualifiche e diplomi professionali riconosciuti a livello nazionale e comunitario.

In questi ambiti opera da anni la rete IAL per rispondere sia ai fabbisogni formativi di un’utenza ad elevato rischio di abbandono scolastico sia alla richiesta di competenze tecniche che favoriscano l’ingresso nel mondo del lavoro. In Friuli Venezia Giulia, ove si registra il tasso di dispersione scolastica più basso pari al 6,9%, lo IAL FVG è capofila di Effe.Pi.

un’Associazione temporanea di 12 enti formativi, che organizza in tutta la regione i corsi di IeFP a cui partecipano circa 4.200 studenti.

Da quest’anno lo IAL Emilia Romagna aderisce, invece, alla sperimentazione regionale di percorsi di quattro anni per il conseguimento di un diploma nell’ambito dei settori della ristorazione, della meccanica e dell’estetica- acconciatura. Lo IAL Marche ha consolidato a partire dal 2013

l’esperienza di successo nel settore del Wellness con percorsi IeFP per la figura di operatore del benessere (indirizzo estetica e acconciatura).

Lo IAL Lombardia continuerà infine la sperimentazione del

"sistema duale", puntando ad una maggiore integrazione con le attività di servizi al lavoro per il

potenziamento del placement.

Apprendimento centrato sull’esperienzialità, confronto e

trasferimento di know- how tra aziende e sistema formativo: questi gli assi sui quali lo IAL intende rafforzare i servizi di formazione rivolti ai giovani, con l’obiettivo di fornire competenze adeguate alle richieste delle imprese e dei territori.

S

l progetto regionale Silver (Soluzioni innovative per la vulnerabilità e il

reinserimento sociale dei migranti) è stato avviato il 13 gennaio 2017, nella

sede dell’Assessorato Rregionale alla Sanità, a Palermo. Il progetto, finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione ed Integrazione 2014- 2020, mira a creare una rete di supporto ai cittadini stranieri, adulti e minori, che vertono in stato di disagio psicologico. Vede l’ASP 9 Trapani nel ruolo di capofila, e coinvolge altre 7 ASP della Regione siciliana e 11 enti del privato sociale, insieme ad una vasta

rappresentanza di soggetti aderenti che include l’Organizzazione Mondiale della Sanità, le Prefetture, l’Assessorato regionale della Salute e l’Assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro. A Siracusa e Ragusa il progetto Silver vede responsabile l’Anolf (Associazione nazionale oltre

le frontiere) di cui è presidente Grazia Girmena. L’associazione, riferimento costante anche per realtà di altre province al tavolo regionale guidato dal responsabile del progetto, il dottor Antonino Sparaco dell’ASP 9 di Trapani, capofila in Sicilia, ha seguito tutto l’iter di formazione del personale medico, infermieristico e amministrativo.

Le azioni principali sono:

attivazione di equipe multidisciplinari;

creazione di Procedure Operative

Standard, per l’emersione del fenomeno e la presa in carico dei destinatari; azione di Formazione (per supervisione in aula) con diversi destinatari in funzione delle peculiarità territoriali. (Pediatri di libera scelta, Medici di Famiglia, Personale sanitario, Funzionari della Prefettura Questura e operatori dei Centri di Accoglienza). Dal 5 giugno scorso, nelle due ASP, sono stati avviati gli ambulatori dedicati al Progetto Silver alla vulnerabilità psichica dei migranti adulti e minori con personale dedicato ed in esecuzione a quanto definito dal progetto regionale Fami: Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 denominato Silver (Soluzioni innovative per la vulnerabilità e il reinserimento sociale dei migranti) co-finanziato dalla Comunità Europea e dal Ministero dell’Interno. Sei gli ambulatori aperti dall’ASP di Siracusa e quattro quelli aperti dall’ASP di Ragusa che, oltre a quello del capoluogo, ha

concentrato l’impegno delle equipe a Vittoria, Modica e Pozzallo, luoghi particolarmente caldi per il

fenomeno sbarchi e presenza di migranti. I primi risultati indicano riscontri positivi e prese in carico. La presenza di questi ambulatori, sta offrendo un ulteriore mezzo di tutela della salute dei migranti, soprattutto minori, ospitati dalla strutture del territorio.

L’elemento innovativo del Progetto, è l’utilizzo della Psicologia

transculturale e della antropologia socioculturale per l’identificazione, l’emersione e il trattamento dei disagi psico-sanitari dei destinatari Inoltre, per la sua specificità sperimentale, tutte le procedure utilizzate saranno adoperate per la creazione di procedure operative Standard, che successivamente saranno impiegate su scala nazionale per l’emersione del fenomeno e la presa in carico dei destinatari. Pertanto, sarà un modello di buona pratica sull’intero territorio.

I

Anolf di Siracusa: avviato il progetto Silver

Concorrenza, una legge

con luci ed ombre Si può migliorare

uove norme per riscattare l’allog- gio sociale in af- fitto. Entra in vigore in questi giorni il Decreto del Ministero delle Infra- strutture del 21 giugno

2017 che determina modalità, tempi e procedure per acquistare l’immobile condotto in locazione. È importante ricordare quale è l’alloggio sociale tra- mite la sua definizione normativa. Più precisamente è quello che svolge la funzione di interesse generale, nella salvaguardia della coesione sociale, per ridurre il disagio abitativo di individui e nuclei familiari svantaggiati che non sono in grado di accedere alla locazio- ne di alloggi nel libero mercato.

Questi alloggi sono realizzati o recu- perati da operatori pubblici e privati, con il ricorso a contributi o agevola- zioni pubbliche, quali esenzioni fi- scali, assegnazione di aree od immo- bili, fondi di garanzia, agevolazioni di tipo urbanistico.

In pratica si tratta dei cosiddetti allog- gi di "social housing" da non confon- dere con quelli di edilizia residenziale pubblica. La disciplina di questi affitti è prevista dalla legge 80 del 2014. Do- po almeno sette anni di locazione, l’in- quilino può riscattare l’abitazione pur- ché lui o i suoi familiari non possieda- no altri alloggi adeguati in proprietà nella regione di residenza. Deve esse- re presentata la richiesta per racco-

mandata o posta certifica- ta. Entro 120 giorni le parti stipuleranno l’atto definiti- vo di trasferimento.

Il termine per acquistare l’alloggio è stabilito dalle parti entro e non oltre die- ci anni dall’inizio della locazione.

Mentre il prezzo di cessione ed il ca- none dell’affitto sono stabiliti nelle convenzioni edilizie con regione e co- mune. Nel caso in cui l’alloggio abbia avuto un contributo pubblico finaliz- zato alla locazione, questo va restitui- to. Nel contratto di locazione deve sempre essere indicato il prezzo del riscatto che andrà rivalutato con l’in- dice Istat annuale.

Sempre nel contratto sarà stabilito che nel caso di riscatto una parte dell’affit- to pagato, non meno del 20%, verrà im- putata al prezzo di trasferimento del- la proprietà. L’alloggio non potrà esse- re venduto dall’inquilino per cinque anni dalla data di volontà del trasferi- mento. Eventuali vincoli e oneri per il loro affrancamento saranno stabiliti nel contratto di locazione. Proprietà ed inquilino potranno stipulare un con- tratto preliminare di vendita sull’al- loggio sociale in affitto purché la ven- dita venga conclusa non prima dei set- te anni dall’inizio della locazione. Nel caso di riscatto il locatore matura ai fi- ni delle imposte sui redditi e dell’Irap un credito di imposta. Maggiori infor- mazioni nelle sedi del Sicet.

N

Nuove norme per riscattare l’alloggio sociale in affitto

Si potrà procedere all’acquisto dopo sette anni di locazione

s p e c i a l e S I S T E M A S E R V I Z I

a legge di bilancio 2017 ha introdot- to un nuovo be- neficio per i lavoratori non vedenti: si tratta di un riconoscimento e- conomico della mag- giorazione di 4 mesi anche nel sistema con- tributivo che corri- sponde - in sostanza - all’attribuzione di un coefficiente di trasfor- mazione più elevato, nel limite del 70° anno di età con adeguamen- ti agli incrementi della speranza di vita. Tale meccanismo si applica partendo dall’età del- l’interessato alla data di decorrenza della pensione.

Sono destinatari di questo beneficio i lavo- ratori dipendenti:

colpiti da cecità asso- luta o con un residuo visivo non superiore ad 1/10 in entrambi gli oc- chi con eventuale cor-

rezione; ciechi invali- di per servizio; ciechi invalidi del lavoro; cie- chi di guerra.

La novità riguarda tutti i trattamenti pensioni- stici con decorrenza successiva al 1° gennaio 2017. In questo caso, il riconoscimento di tale beneficio è subordina- to alla presentazione di apposita richiesta.

Il beneficio non si ap- plica alle pensioni di reversibilità prove- nienti da una pensione diretta con decorrenza antecedente il 1° gen- naio 2017.

Non è possibile chiede- re la ricostituzione/rili- quidazione delle pre- stazioni pensionistiche con decorrenza ante- riore al 1° gennaio 2017.

Per la consulenza e l’as- sistenza necessarie, ri- volgiti alla più vicina sede dell’Inas Cisl: gli in- dirizzi si trovano su www.inas.it, oppure chiamando il numero verde 800 249 307. Ri- cordiamo che la consu- lenza offerta dall’Inas è assolutamente gratuita.

L

Lavoratori non vedenti:

un nuovo beneficio inserito nel sistema contributivo

Via Tevere 20, 00198 Roma

n Pakistan oggi intere famiglie lavorano e vivono all’interno delle fabbriche di mattoni, costrette al lavoro forzato, perché hanno contratto un debito con i loro aguzzini.

Le condizioni di lavoro e di vita di questi lavoratori sono durissime. Il lavoro inizia la mattina prima dell’alba. Si stacca nelle ore più calde, quando la temperatura arriva a superare i quaranta gradi ed è

materialmente impossibile lavorare. Si riprende quando il sole declina ed il clima rinfresca, fino a sera, per dieci-tredici ore al giorno. Sono pochissimi quelli che ricevono un salario: per tutti o quasi il pagamento è fatto in base al numero di pezzi prodotti.

Se ci sono errori nella produzione, al salario viene sottratto un ammontare fisso. La paga è spesa quasi tutta per

acquistare un po’ di cibo: quanto basta per rimettersi in forze per la giornata di lavoro successiva. Si lavora per 200-250 giorni all’anno, negli altri si resta senza lavoro, quindi senza paga.

Iscos è impegnata in Pakistan dal 1997, insieme al sindacato pakistano, per combattere la piaga del lavoro minorile, lo sfruttamento del lavoro forzato e difendere i diritti dei lavoratori.

Avvenire e Focsiv hanno deciso si sostenere le attività di Iscos contro il lavoro forzato, per accompagnare percorsi di riscatto e liberare le famiglie da una condizione di schiavitù, e hanno lanciato la campagna

"Nessuno sia più schiavo."

Per tutte le informazioni per la campagna si può visitare il sito www.focsiv.it/pakistan/ oppure contattare via mail

arpaia@iscos.eu.

I

«Nessuno sia più schiavo»:

mobilitazione per il Pakistan

Formazione e lavoro Una «rete» per i giovani

18 1 Settembre 2017 Venerdì

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