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isveglio popolare Perinetti contro Sertoli E Comotto aspetta...

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Academic year: 2022

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IVREA – Le urne, a Ivrea, hanno detto che sarà ballottaggio – e questo era abbastan- za prevedibile – tra coalizione di centrosi- nistra e coalizione di centrodestra – e que- sto non era completa- mente scontato -.

Domenica 24 giugno se la vedranno Maurizio Perinetti (Pd, Libera Sinistra per Ivrea, Ivrea più Bella e Moderati), forte di 3 mila 847 voti, pari al 35,79%, e Stefano Sertoli (Cambiamo Insieme, Insieme per Ivrea Ballurio, Forza Ivrea, Lega Salvini), che di

voti ne ha raccolti 3 mila 304, ovvero il 30,74%. Forte come non mai l’astensio- nismo, addirittura il 44,75%. Il più deluso del risultato, e non lo nasconde, è il candidato dei 5 Stelle Massimo Fresc, che puntava come minimo alla terza piazza: e invece è giunto quarto, con 1456 suffragi, ossia il 13,55%. Il più soddisfatto Francesco Comotto (Viviamo Ivrea, Cambiamo Ivrea e Ivrea Comune Sinistra e Costituzione), per i 1943 voti che corrispondono al 18,08%.

Voti che è pronto a mettere a disposi-

zione di chi dovesse sposare in via uffi- ciale, attraverso un apparentamento, almeno alcuni dei punti programmatici della sua coalizione. Poca gloria per CasaPound, capeggiata da Igor Bosonin:

198 suffragi, l’1,84% del totale e nessu- na rappresentanza in Consiglio.

"A Ivrea ancora una volta il centro- sinistra si è dimostrata la coalizione con i maggiori consensi – è stato il com- mento di Maurizio Perinetti -. Una sto- ria forte e radicata di valori importanti che si traducono nei momenti elettorali

in consenso di voti.

Anche il Partito Democratico ha dimo- strato di essere ancora il primo partito in città, un partito in grado di esprimere una classe dirigente adeguata e preparata per governare Ivrea.

Sono convinto che questo consenso verrà confermato il 24 giu- gno con il ballottaggio".

“Il risultato di domenica è un grande risultato - sono state invece le prime parole di Sertoli, che poi ha i m m e d i a t a m e n t e rivolto l’occhio al futu- ro prossimo -. La parti- ta non è ancora chiu- sa. Abbiamo adesso davanti due setti- mane per convincere i cittadini di Ivrea che è, finalmente, giunto il momento del cambiamento”.

Si è votato anche in cinque piccoli Comuni dell’eporediese. A Quagliuzzo è stato eletto sindaco Ernesto Barlese, a Salerano Tea Enrico, a Scarmagno Adriano Grassino; conferme a Perosa per Michele Borgia e a Borgomasino per Gianfranco Bellardi.

(pagg. 2 e 3) Settimanale Canavesano

il isveglio

popolare

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, Comma,1, DCB Torino - N. 24/2018

ANNO XCVIII - N° 24 - Esce il GIOVEDI - 14 Giugno 2018 - € 1,00

La vignetta della settimana

Alle elezioni comunali di Ivrea (come già per le politi- che di marzo) non ci sono state le "rivoluzioni" che forse qualcuno si aspettava e che hanno caratterizzato altre parti dell'Italia. Le parole d'or- dine del "cambiamento" sono servite a poco. O forse hanno un'altra declinazione nel ter- ritorio eporediese? Sembra che non si butta via nulla se c'è valore. Forse si cerca di costruire, si preferisce l'evolu- zione.

Non è avvenuto così negli edifici olivettiani? Sono anco- ra tutti lì e se ne cerca la tra- sformazione. Ma vale anche nel politico-sociale. Come se la ben conosciuta fatica di costruire un patrimonio non permettesse di fare tabula rasa prima di ri-costruire.

Appare una scelta di una città divenuta anziana, ma non disperata. E' anche la pic- cola sapienza di non cercare solo colpe del passato, ma invece la coscienza che "il nuovo" chiede studio, perse- veranza, virtù di ricerca e radici profonde su cui costrui- re e non solo slogan di marketing. Prima il prodotto e poi la vendita.

Sono rimaste in gioco le due aree politiche del centro destra e del centro sinistra che si confronteranno al bal- lottaggio alla fine della prossi- ma settimana. Il futuro sarà il risultato di fatiche e non di improvvisazioni. Forse occor- re far rendere i beni e le cono- scenze del patrimonio passato unendoli con la scienza del presente, proponendosi di farsi carico degli sconfitti dalle evoluzioni (i nostri poveri) e incoraggiando l'aiuto di chi sa come fare per andare avanti, senza pretese di invenzioni non sperimentate bensì con il duro lavoro di amministrare bene.

EDITORIALE

Una città anziana, ma con saggezza

(pag. 20) FlixBus: anche a Ivrea inizia l’era dei bus “low coast”

La villetta bruciata a San Giusto Libera: “Sabato noi saremo lì”

Wi-fi ‘senza confini’ a Carema e Chiaverano

(pag. 7)

Chivasso, un successo la ‘scatolata’

della Caritas

(pag. 9)

Ivrea Estate, contributi in calo, ma non

la qualità

(pag. 21)

A Ozegna si inaugura la Madonna di Ugo Nespolo

(pag. 22)

SAN GIUSTO - “Non ci lasciamo intimidire, e sabato 16 giugno saremo ancora a San Giusto per l'assemblea regionale della nostra rete, alla presenza dei tanti volontari che quotidianamente lavorano per far rinascere i beni confi- scati e per portare avanti percorsi di formazione e di sensibilizzazione”: questa la risposta di Libera Piemonte, una volta appresa la notizia di quella che appare come un’intimidazione di stampo mafioso, l’incendio della villetta sangiustese confiscata a Nicola Assisi, latitante, considerato uno dei massimi re del narco- traffico. Villetta che era stata destinata proprio a Libera. Solidarietà dall’ammi- nistrazione comunale di Castellamonte. “Sabato ci saremo anche noi”, ha detto il sindaco Pasquale Mazza.

(pag. 17)

ELEZIONI IVREA - DELUSO FRESC (M5S), BALLURIO FA I CONTI CON I SUOI 491 VOTI

Perinetti contro Sertoli E Comotto aspetta...

Il candidato di Viviamo Ivrea punta all’apparentamento

(2)

IVREA 25 sezioni su 25.

Tutto scrutinato nel corso della notte dopo la chiusura dei seggi alle 23 di domenica. Vanno al ballottaggio, previsto per dome- nica 24 giugno – già tempo di ferie per alcuni - il candidato del centro destra Sertoli e quello di centrosinistra Perinetti.

Maurizio Perinetti - soste- nuto da una coalizione che oltre al PD (che tiene, confermandosi il partito più votato in città anche al netto delle recenti pole- miche e defezioni) contava tre liste civiche (Libera Sinistra per Ivrea, Ivrea più Bella e Moderati per Perinetti) - ha ottenuto 3.847 voti pari, al 35,79% dei consensi. Un buon vantaggio, ma che non mette al riparo da sorprese in vista del ballottaggio.

Stefano Sertoli - pure lui con tre liste civiche d’appoggio (Cambiamo Insieme, Insieme per Ivrea Ballurio, Forza Ivrea), più la Lega di Salvini - ha otte- nuto 3.304 voti, pari al 30,74%.

Un risultato incoraggiante per una coalizione di centrodestra sempre più a trazione leghista, dove si registra la prestazione un po’ sotto le aspettative del- l’ex-PD Elisabetta Ballurio (che aveva lasciato il partito dopo aver perso le primarie con Perinetti ed ha raggranellato ora 200 voti in meno di quanti rac- colti in quella circostanza).

Francesco Comotto soste- nuto da tre liste civiche (“Cambiamo Ivrea”, “Viviamo Ivrea” e “Ivrea Comune Sinistra e Costituzione”) sembrava andare forte in campagna eletto- rale ed ha infatti ottenuto 1943 voti (pari al 18,08%) piazzando- si al terzo posto davanti al can- didato 5Stelle Massimo Fresc, che di voti ne ha avuti “solo”

1456 pari al 13,55%. I loro

commenti e le loro posizioni sono espresse negli articoli qui a fianco. 198 i voti (1,84%) raccol- ti da Igor Bosonin, candidato per Casapound.

Quanto ai voti di lista e di preferenza, nella coalizione di centrosinistra il PD ha ottenuto complessivamente 2.762 voti (spinto dal recordman Mauro Salizzoni: ben 437 preferenze per il chirurgo), “Libera Sinistra per Ivrea” 373 (con Augusto Vino a quota 71), i Moderati 358 (Salvatore Orifici 53) e

“Ivrea +Bella” 301 (66 per Emiliano Leonardi).

Nel Centrodestra, la Lega Salvini ha ottenuto 1404 voti (86 personali per Giuliano Balzola), “Cambiamo Insieme”

823 (129 a Antonio Cuomo),

“Forza Ivrea” 573 (Diego Borla 122) e “Insieme per Ivrea” 491 (con la capolista Ballurio a 138).

Nello schieramento di Comotto, brilla “Viviamo Ivrea”

con 878 voti (e 148 personali per Domenica Vittonatti Ferro),

“Cambiamo Ivrea” ottiene 583

voti (Franca Vallino 119) e

“Ivrea Comune Sinistra e Costituzione” 228 (99 per Cadigia Perini).

Corsa solitaria per il Movimento 5 Stelle (1404 con- sensi, con 62 preferenze a Sebastiana Spitale) e Casapound (187 voti complessivi, di cui 17 per Patrizia Emma Ghirardi).

Chi ha ottenuto di più in percentuale è l’astensionismo che sfiora il 45% (10mila982 i votanti a fronte di 19mila877 aventi diritto). Il che induce a qualche riflessione - politica, e non solo - su questo “buco” di fiducia e rappresentanza. Un buco che i due sfidanti al ballot- taggio avranno una misera doz- zina di giorni a disposizione per tentare di riempire, convincen- do chi il 10 giugno non è andato a votare e chi ha votato “altri”.

il

isveglio

popolare

2 • Primo piano giovedì 14 giugno 2018

Ivrea docet! Il voto nel capoluogo eporediese è l’emblema nazionale della tornata elettorale:

per la caduta verticale del M5S rispetto alle poli- tiche (secondo i sondaggi un elettore su due dei Grillini si è astenuto); per il ritorno al ballottag- gio classico centrosinistra / centrodestra (avverrà tra l’altro in 11 capoluoghi di provincia su 14).

Il voto amministrativo ha senz’altro radici locali, ma per i pentastellati non va trascurato il disagio di una parte dell’elettorato per l’alleanza con la destra di Salvini; il governo a trazione leghista non piace alla sinistra del M5S guidata dal presidente della Camera, Roberto Fico, che non ha nascosto le sue preoccupazioni, in parti- colare sulla questione dei migranti (il presidente di Montecitorio ha ricevuto ed elogiato una delegazione di “Medici senza frontiere”, mentre il segretario leghista metteva le ONG sotto accusa).

Lo stesso sindaco di Livorno, Nogarin, vicino a Fico, ha offerto il suo porto alla nave Aquarius mentre Salvini chiudeva tutti i porti italiani, mettendo di fronte al fatto compiuto sia il presi- dente del Consiglio Conte sia lo stesso Di Maio, costringendo il ministro delle Infrastrutture Toninelli ad adeguarsi; a tal punto è il disagio tra i Grillini che la stessa maggioranza torinese che fa capo alla sindaca Appendino si è dissocia- ta dalle scelte del Governo.

Dall’opposizione l’ex premier Gentiloni, sod- disfatto per la tenuta del PD rispetto al 4 marzo, è uscito dal suo tradizionale riserbo per definire la coalizione giallo-verde come “il governo Salvini”. La svolta sui migranti è infatti netta (non era contenuta nel patto giallo-verde, dove non si parlava di chiusura dei porti), ma ancora più rilevante è la scelta del neo-ministro degli Interni di usare i 629 naufraghi dell’Aquarius (con bambini, un neonato, donne incinte) come ostaggi umani nella trattativa con Malta e con l’Unione Europea. Ora andranno a Valencia (per una scelta umanitaria del governo socialista di Madrid), con altri giorni di disagio per le condi- zioni del viaggio (su navi italiane).

Giustamente il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento (l’isola di Lampedusa appartiene alla sua diocesi), ha rilanciato il messaggio di solidarietà da tutti i popoli contenuto nell’opera di Papa Francesco, considerando “una sconfitta della politica” la chiusura dei porti: “l’Europa deve prendere atto - ha detto il porporato - che nessuno può ferma- re questi flussi, che sono epocali, e non è chiu- dendo i porti e rimbalzandosi le responsabilità che si troverà una soluzione. Dobbiamo prepa- rarci a un mondo multietnico e a non chiudere porte e finestre”.

In tema di chiusura un quotidiano vicino al M5S (Il Fatto quotidiano) si è chiesto cosa fare con altre navi con migranti. Salvini intende repli- care la vicenda Aquarius con tutte le ONG: que- sto significa una chiusura “de facto” del nostro mare, dimenticando che le Organizzazioni non governative hanno salvato migliaia e migliaia di vite umane. Il Mediterraneo tornerà ad essere un nuovo “mar morto”?

Il Governo intende aprire una nuova trattati- va con l’Europa, mentre il trattato di Dublino, firmato dal premier Berlusconi, prevede obblighi per il paese ospitante i naufraghi. In realtà il rifiuto in Europa della redistribuzione dei profu- ghi è stato espresso dai paesi dell’Est, in primis dall’Ungheria di Orban, grande alleato di Salvini, Emerge, in concreto, una linea ben precisa: la chiusura delle frontiere, ovvero un’Europa blin- data, con nuovi muri. E’ la stessa linea di Trump, autore del nuovo muro con il Messico, grande sostenitore della linea sovranista, amico del nuovo partner italiano, Giuseppe Conte.

Ma l’Europa, maestra di civiltà, può rinchiu- dersi nei suoi confini, nella società multinazio- nale, senza perdere la sua anima e la sua ispira- zione universale, figlia del cristianesimo?

Salvini, con la chiusura dei porti nella calda domenica elettorale, ha certamente conquistato qualche elettore in più: come segretario della Lega può essere soddisfatto, ma l’immagine di una nuova Italia, spietata con i deboli, non cor- risponde al più autentico profilo del Paese.

di Mario Berardi

Il Governo giallo-verde fa meglio alla Lega che ai 5Stelle

il commento

Non ha lasciato nessuno indifferente la sorte dei seicento migranti abbandonati a galleggiare nel Mediterraneo, con i porti maltesi e italiani chiusi, questi ultimi, ad opera dei neo-ministri verde-gialli Salvini e Toninelli. Una vicenda seria che, senza l’a- pertura del nuovo governo socialista spa- gnolo, sarebbe anche potuta diventare drammatica, con gli italiani – e gli europei – schierati su opposte sponde: tutti però al sicuro sulla terraferma.

Da una parte quelli che non vedevano l’ora di fermare una pretesa invasione, chiudendo ogni via d’accesso all’Europa da parte di gente che cerca libertà e una vita appena decente, impedendo alle navi l’attracco nei nostri porti o, come dice la Meloni, candidata a qualche pol- trona per Fratelli d’Italia, ricorrendo a un blocco navale davanti alla Libia, in attesa di scatenare una “caccia grossa” diretta- mente in Africa, dove ci sarebbero alme- no 800 milioni di futuri migranti pronti a distruggere la nostra già declinante civiltà europea. Dall’altra parte quelli, sembra ormai una minoranza, che questa decli- nante civiltà europea vorrebbero ancora salvaguardare in nome dei diritti fonda- mentali, compresi quelli esistenti per il soccorso in mare.

Va detto subito, prima le due squadre si scatenino sugli spalti dei social, che la

vicenda è complessa, i soggetti chiamati in causa molti, le letture diverse a secon- da dei criteri di analisi. Stando ai soli vin- coli giuridici, sembra di capire che la nor- mativa in merito non sia proprio di asso- luta chiarezza e che in proposito si possa disquisire e andare di Corte in Corte per trovare chiarimenti.

Poco sembra ci sia da discutere se il cri- terio di lettura è quello umanitario, che non può sopportare la rozza barbarie di un intervento come quello, speriamo provvi- sorio, del governo italiano, quando in ballo c’è la vita e la dignità minima di donne incinte, bambini e minori non accompa- gnati. Se poi si volesse approfondire stori- camente le origini di quanto sta avvenen- do nella vicina Africa, molto ci sarebbe da dire sulle malefatte del colonialismo euro- peo, che non si è esaurito negli anni ’60, ma è proseguito con altri mezzi – finanziari e commerciali – fino ai nostri giorni.

Ma poiché sulla vicenda in corso c’è urgenza, meglio concentrarci sulla respon- sabilità della politica, letta alla luce dell’eti- ca e dei diritti fondamentali. E non solo della disinvolta politica italiana, ma anche di quella dei “sonnambuli” nel resto dell’Europa, a Bruxelles e nelle capitali dei Paesi UE. Da troppo tempo l’Unione Europea, sotto la pressione di molti suoi governi nazionali, ha tardato ad affrontare

il problema, trincerandosi dietro il mancato affidamento di una chiara competenza in materia di movimenti migratori, ritenuti da molti – e oggi da Salvini in testa – di esclu- siva responsabilità delle sovranità nazionali.

E a poco sono valsi i tentativi della Commissione europea di distribuire più o meno equilibratamente nei Paesi UE i migranti approdati in Europa o di superare l’Accordo di Dublino, recentemente bloc- cato anche dall’Italia. Il problema ha subito rinvii di Consiglio europeo in Consiglio europeo: prossimo appuntamento a fine giugno, quando sono già in molti a temere un ulteriore rinvio.

Una vigilia calda che Salvini, con l’ac- cordo complice di Toninelli, ministro alle infrastrutture (e quindi competente, si fa per dire, in materia di porti), ha ulterior- mente surriscaldato, forse non a caso, in una giornata di consultazioni elettorali. In molti vi hanno letto tempismo e astuzia;

per altri è stata un’improvvisata furbata tattica, priva di una strategia di lungo periodo, esposta a contraddizioni difficili da sciogliere per chi invoca l’intervento di un’Europa contemporaneamente accusata di ingerenza nella politica nazionale.

Sullo sfondo resta netta l’impressione che l’ondivaga politica europea dell’Italia abbia preso in ostaggio qualche centinaio di migranti per lucrare sulla loro pelle qual- che voto in più, cercando di occultare le proprie contraddizioni, scaricandole più del dovuto sull’Unione Europea.

di Franco Chittolina

Europeando...

Italia ed Europa in balia delle onde

IVREA - Francesco Comotto, sostenuto da tre liste civiche, ha ottenuto un lusinghiero consenso alle elezioni domenica scorsa, più che raddoppiando il consenso ottenuto 5 anni intorno dalla sua candidatura.

Comotto, qual è il suo com- mento ai voti ricevuti e al suo posizionamento di “terzo” della classifica?

Ringrazio, a nome di tutta la coalizione civica che mi ha sup-

portato, i quasi 2000 elettori che ci hanno accor- dato la loro preferenza. Non neghiamo di aver sperato in un risultato migliore che potesse anche portarci al ballottaggio, ma la tenuta dei partiti qui ad Ivrea è stata notevole nonostante il PD abbia perso oltre 1300 elettori rispetto al 2013. A mente fredda, il nostro è comunque un risultato eccezionale per una coalizione civica che si doveva confrontare con tre avversari di livello nazionale dotati di mezzi mediatici ed eco- nomici decisamente sproporzionati rispetto ai nostri. Aver preso il 5% di voti in più ad esempio del Movimento 5 stelle, oggi forza di governo nazionale, è un risultato che premia il nostro impegno in cinque anni di minoranza.

Come giudica il voto in generale?

Il voto di domenica purtroppo ci dice che la città non è ancora pronta, nonostante l’evidente declino degli ultimi anni, ad un cambio di passo perché in fondo c’è ancora un cospicuo numero

di persone che un cambiamento non lo vuole. Il voto ha anche denotato che in molti si lamenta- no, ma alla fine non si informano sulle proposte realmente alterna- tive e di contenuto e scendono in campo richiamati solo dal simbolo di un partito. L’elevata astensione poi è un altro campanello d’allar- me da non sottovalutare.

Che posizionamento assu- merà lei e indicherà ai suoi per il ballottaggio del 24 giugno tra Perinetti e Sertoli?

Dopo cinque anni di minoranza dura e costruttiva, forti anche del risultato elettorale del quale non si può non tenere conto, oggi ci sen- tiamo di poter costituire un valore aggiunto per chi andrà ad amministrare la città. Per questo mettiamo a disposizione il nostro progetto politi- co che sarà la base sulla quale definiremo even- tuali accordi. Per fare questo è necessario un apparentamento formale che porterebbe in dote alla futura maggioranza anche alcuni nostri consiglieri. Non ci interessano singole poltrone, magari al sottoscritto, perché sarebbero sola- mente una stampella elettorale che non garanti- rebbe quel cambiamento sistematico da noi auspicato rispetto alle attuali modalità di ammi- nistrazione. Non ho inoltre ambizioni personali di sorta, ma la disponibilità a lavorare con un gruppo competente ed affiatato per risollevare le sorti di questa bellissima città.

Comotto può essere l’ago della bilancia: “Ma solo con apparentamenti formali”

SALIZZONI DA RECORD TRA I CANDIDATI CONSIGLIERE

Tutti i numeri del voto

Il PD tiene, tra le liste 5Stelle sopra la Lega

(3)

Fresc (M5S):

“Ivrea vecchia:

c’è paura di cambiare”

A P PEROSA, BORGOMASINO, SALERANO, QUAGLIUZZO E SCARMAGNO

Borgia e Bellardi al tris, Enrico e Barlese a valanga, sorpresa Grassino

il

isveglio

popolare

3

giovedì 14 giugno 2018 • Primo piano

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ogni storia è importante

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IVREA - “Non nascondo il disappunto per il risultato elet- torale che conferma l’atteggia- mento di una parte dei cittadini di Ivrea che hanno nuovamen- te scelto una continuità conser- vatrice al fine di difendere un relativo benessere che permane in città grazie a rendite econo- miche e di posizione”. E’ chiara la delusione del candidato a sin- daco del Movimento 5 Stelle Massimo Fresc per il risultato delle elezioni amministrative di domenica scorsa: non può bastare il secondo posto ottenu- to (pur perdendo considerevol- mente consensi rispetto al voto politico di marzo) dal suo parti- to alle spalle del PD e davanti alla Lega, per compensare il quarto posto ottenuto nella sfida per l’elezione diretta del sindaco. Già, perché un pensie- rino al ballottaggio i 5 Stelle eporediesi l’avevano probabil- mente fatto, vista la ripetuta presenza a Ivrea dei big del movimento (da Di Maio a Casaleggio, da Grillo alla Appendino) durante la campa- gna elettorale.

“Il voto locale è molto diver- so da quello nazionale, è fatto di radicamento, conoscenze e clientele, ha una sua specificità e non credo sia stato condizio- nato in modo significativo da dinamiche nazionali – prova a ragionare Massimo Fresc -. Evi- dentemente l’elettorato non più

giovane e spesso benestante della città ha paura del cambia- mento. Dispiace che quasi metà degli eporediesi non si siano recati a votare, molti di questi non credono possibile che la politica possa risolvere i loro problemi: disoccupazione, declino della città e fuga dei gio- vani. Ciononostante, Ivrea va al ballottaggio quindi qualcosa è cambiato rispetto a 5 anni fa, è finito un monopolio assoluto del PD locale durato decenni.

Mi aspettavo qualche punto in più per il M5S di Ivrea, ma cre- sciamo rispetto alle ammini- strative di 5 anni fa e in città si sono moltiplicate le collabora- zioni e le relazioni. La nostra scelta è stata coraggiosa, chiara ed esterna a una tradizione opportunista dove si moltiplica- no liste e alleanze il cui unico fine è spesso il potere. Noi abbiamo operato bene e conti- nueremo a lavorare con deter- minazione”.

E rispetto al ballottaggio?

Fresc non dà indicazioni di voto (“Non abbiamo avuto e non avremo nessun accordo o appa- rentamento con le altre forze politiche”), ma invita tutti ad andare alle urne domenica 24:

“Io voterò - annuncia - nella piena libertà di coscienza”.

EPOREDIESE – I cinque Comuni che, oltre a Ivrea, andavano al voto hanno ora un nuovo sindaco: o meglio, hanno tre nuovi sindaci e due primi cittadini confermati per il pro- prio terzo mandato.

Scrutinio a tempo di record a Quagliuzzo: chiusi i seggi alle 23, già tre quarti d’ora dopo il Comune della ex Pedanea conosceva il nome del vin- citore. Si tratta di Ernesto Barlese, già vice di Pier Luigi Terzi nella passata amministrazione. Barlese, con 151 voti, ha surclassato il suo ex “capo”, che di suffragi ne ha raccolti 62:

70,9% per il primo, 29,1% per il secondo. 222 gli elettori che si sono recati alle urne su 281, ovvero il 79%

del totale; 3 le schede bianche e 6 le nulle. “Insieme per Quagliuzzo”, la lista di Barlese, avrà 7 seggi; quella di Terzi (“Rinnovamento nella Continuità”), ne avrà 3. Il risultato non è giunto particolarmente inatte- so: benché Terzi fosse il sindaco uscente, il fatto che la quasi totalità dei consiglieri comunali gli avesse riti- rato la fiducia, qualche mese fa (deter- minando il commissariamento del Comune), lasciava intuire che una grossa fetta della popolazione non fosse più disposta a sostenerlo. Un segnale ulteriore di questo stato di cose era giunto dall’osservazione che la lista di Barlese schierava tutti e 10 i candidati previsti, mentre in quella di Terzi i candidati erano solo 7.

Non c’è stata partita a Salerano, dove il vicesindaco uscente Tea Enrico ha sbaragliato il campo: 216 voti significano l’87.8% del totale, e

garantiranno alla lista “Salerano Insieme” sette seggi (Mancuso, Boerio, Merlo, Miope, Broia Cionin, Pozzato e Maina) nel prossimo Consiglio comunale. Non troppa glo- ria per il “baby candidato sindaco”

Andrea Cantoni della Lega: come regalo per il suo diciottesimo com- pleanno – che è caduto esattamente domenica – ha ricevuto 22 voti, l’8,94%, il che gli garantirà un posto in Consiglio insieme al collega di lista Bordone. Evidentemente in pochi si sono fidati della giovane età di Andrea, che avrà comunque l’op- portunità di farsi le ossa sui banchi della minoranza. Un posto da consi- gliere di minoranza anche per Eliseo Bazzan, candidato sindaco del Partito Valore Umano, che ha ricevuto 8 suf- fragi, il 3,25%. Nel complesso, a Salerano su 422 aventi diritto, si sono recati alle urne in 247 (il 58,53%), facendo registrare una sola scheda nulla.

Se a Salerano ha vinto la conti- nuità, Scarmagno invece cambia rotta: 274 voti, ovvero il 57,20% dei suffragi, consegnano il Comune (e 7 consiglieri) ad Adriano Grassino, a capo della lista “Scarmagno da Vivere”, espressione della minoranza uscente. 196 preferenze (pari al 40.9

%) per Sandro Francesconi di “Ideali in Comune”, che si presentava come rappresentante della ex maggioranza:

la sua lista porterà 3 consiglieri sui banchi della minoranza. Va detto che non si erano ricandidati né il sindaco Pierluigi Bot Sartor né il suo principa- le antagonista degli ultimi dieci anni,

Paolo Puppato. Per gli altri due candi- dati sindaco - Gabriele Domenico Marta di Casa Pound e Egle Gambotto del Partito Valore Umano - il bilancio parla rispettivamente di 8 e 1 suffragi (1,67 e 0,20%), e nessuna rappresentanza in Consiglio comuna- le. Gli elettori erano 683, in 484 (70,86%) hanno esercitato il proprio diritto al voto; 5 le schede nulle.

Eletto, anzi ri-eletto per la terza volta, a Perosa, Michele Borgia (195 voti, 68,42%, 7 consiglieri per la sua lista “Uniti per la Rinascita”), vincen- te in scioltezza su Daniele Rigoni (82 voti, pari al 28,77%, e 3 consiglieri alla “Lista civica Per Perosa”); nulla da fare per Armandina di Domenico (8 voti, 2,8%, niente consiglieri per il suo “Partito Valore Umano”). 4 le schede nulle, in un paese dove gli elet- tori erano in tutto 484, ma alle urne si sono recati in 289 (59,71%).

Ha centrato il tris anche il primo cittadino uscente di Borgomasino, Gianfranco Bellardi: ma non è stata davvero una passeggiata per lui, che se l’è dovuta sudare contro il suo ex vicesindaco, Giovanni Chimenti. 232 preferenze e 46,40% per il primo, con 7 consiglieri alla lista “Borgomasino per Tutti”; 214 voti e 42,80% per il secondo, e 3 consiglieri in forza a

“Insieme per Borgomasino”; molto più lontano Salvatore Veneto, 10,8%

e 54 voti, la cui lista “Progetto Paese per Borgomasino” non ha racimolato alcun consigliere. Nel paese ai confini con il Vercellese gli elettori erano 714, 509 dei quali (il 71,28%) hanno vota- to; 4 le schede bianche e 5 le nulle.

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L’Anpi apre il rifugio antiaereo ai ragazzi delle scuole Le cipolle di San Bernardo

conquistano i buongustai

PREMIO “CAMPIONE PER LA VITA” A GIORGIO PER E FULVIO LAVARINO

S

Sport e legalità a braccetto

Don Ciotti ha chiuso le attività de “Il testimone...”

il

isveglio

popolare

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giovedì 14 giugno 2018 • Ivrea

IVREA - Si è conclusa lo scorso giovedì 7 la 14aedizione del progetto “Il testimone ai testimoni: percorso educativo- sportivo per la legalità", orga- nizzato dall’omonima associa- zione onlus in collaborazione con il Tennis Club di Ivrea e l'associazione Libera.

Malauguratamente le avverse previsioni meteo, che già aveva fatto annullare le prime due giornate della

"Settimana sportiva" - la ker- messe che vede coinvolti ragazzi e studenti nella prati- ca di vari sport prevista allo stadio "Pistoni" -, ha in extre- mis costretto gli organizzatori a sospendere anche la consue- ta "Staffetta dei diritti, della legalità e della pace" con arri- vo in piazza Ottinetti, momento collettivo di festa tra tutte le classi e i ragazzi che partecipano al progetto.

È stato sottolineato come il piano di sicurezza per l'even- to, in base alle nuove normati- ve, reso possibile dall'Ufficio Sport e Istruzione di Ivrea in collaborazione con la Polizia di Stato e la Polizia municipale, avrebbe raggiunto dimensioni imponenti. Nella Sala Dorata del Municipio sono state pre- sentate dal presidente Andrea Sicco le attività e i laboratori

che l'associazione Il Testi- mone ai Testimoni ha svolto nelle scuole, con 17 eventi che hanno visto coinvolti 7 mila 70 ragazzi. È stato, inoltre consegnato il premio "Cam- pione per la vita", in questa edizione addirittura doppio: il premio è stato attribuito a Giorgio Per, per tutti "Piz", sportivo, allenatore di pallavo-

lo, che "fin dalla nascita del progetto, nel 2004 si è prodiga- to con entusiasmo nell'orga- nizzazione della Settimana sportiva"; e, premio alla memoria, a Fulvio Lavarino, che "con il suo obiettivo ha raccontato oltre sessant'anni di vita della nostra comunità: dai grandi eventi per tutti, come il Carnevale, a quelli importanti

per pochi, come battesimi, matrimoni, anniversari…", consegnato alla cugina Rosanna Lavarino.

Quest'anno il testimone, la fiaccola-simbolo del progetto (realizzata dall'artista Antonio Bencich), è passata dalla scuo- la elementare di Strambino al Liceo scientifico sportivo

“Gramsci” di Ivrea. Nel conse- gnarla, i ragazzi di Strambino hanno letto alcune considera- zioni e riflessioni sulla legalità, il bullismo e l'inciviltà.

Ad esse si è rifatto don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, nel suo intervento vibrante e coinvolgente, che, partendo dallo sport come punto di inizio per riscoprire i valori del noi contrapposti a quelli dell'io, è giunto a colle- gare collusioni mafiose al mondo dello sport. Per la prima volta, infatti, indagini dell'antimafia hanno raggiunto società sportive e allenatori: la mafia è cambiata ancora, ha raggiunto poteri forti e ambiti inattesi, si espande all'estero in Paesi con legislazioni "morbi- de". Ma, parafrasando Martin Luther King, "solo quando è abbastanza buio si possono vedere le stelle". A Ivrea si vedono ogni anno.

paola ghigo

La Mostra internazionale di minerali

IVREA - La Mostra internazionale di minerali, alla 48a edizione, si svolge sabato 16 e domenica 17 in piazza Ottinetti, dalle 9 alle 19. Domenica alle 11,30 le premia- zioni. L'accesso alla piazza è libero. Ricercatori e collezionisti esibiscono quarzi, conglomerati, fossili e pietre dure prove- nienti da ogni angolo del globo, e danno vita a scambi e contrattazioni. E’ concessa anche l'esposizione di bigiotteria, a patto che non sia più del 25% del materiale proposto da ogni singolo stand. Organizza il Gruppo Mineralogico Ivrea.

Iinfo: 339/11.20.641, alciati@libero.it.

Damico e “Il potere dei realisti”

IVREA – Sabato 16 alle 21 approda da Siracusa alla Libreria Mondadori di piazza Freguglia 13 Gianfranco Damico, già autore del libro di culto "Piantala di essere te stesso!" (Apogeo 2011, ristampato da Feltrinelli nel 2017), a presentare il suo nuovissimo lavoro "Il potere dei realisti-Perché l'ottimismo non basta per farsi strada"

(Feltrinelli 2018). A dialogare con l'autore Valentino Dellea, alias "Il venditore di incipit" e il libraio Davide Gamba. Ingresso libro, info 349/82.82.777.

Gli artisti di Bellavista

IVREA - “Bell’arte in vista 3”: domenica 17, dalle 11 alle 18, la Fucina dell’Arte presenta, sotto i portici di piaz- za 1° Maggio nel quartiere Bellavista, i lavori degli artisti del laboratorio locale.

Il ricettario di Settimo Rottaro

IVREA - L’Enoteca Vino e Dintorni (0125/64.12.23, vinoedinto@gmail.com) di via Arduino 67 ospita domani, venerdì 15, dalle 19 il Ricettario Rottarese “a la moda ‘d Sètu”, progetto editoriale no profit di un gruppo di donne che raccoglie e racconta le ricette tradizionali di Settimo Rottaro. Nel corso della serata vengono proposte tre ricet- te della tradizione: Salam ‘d Patata e Tumin Ampastà, Sauli Pieni (cipolle ripiene) e Fritura Dosa in abbinamento a vini del territorio. “Tucc ansema” (tre piatti e due calici) a 10 euro, “Mach” (un piatto e un calice) a 7,50 euro.

“I Venerdì di Eporedia”

IVREA - La manifestazione “I Venerdì di Eporedia”, organizzata dall'associazione artistico-culturale Il Diamante, prevede domani dalle 21,30 le esibizioni di gruppi musicali e giovani band del territorio in diversi angoli cittadini. In piazza Gioberti, prima dell’appunta- mento “Musica e parole” con il cantautore Riccardo Bonsanto, alle 21 viene proposta la lettura dei Canti dell’Inferno della Divina Commedia, a cura del Canavisium Moyen Age: le parole del poeta, lette ed intrepretate da Davide Mindo, incontrano le melodie musicali citate all'epoca dallo stesso Dante, ed eseguite al liuto dal maestro Paolo Lova. Per info: 349/12.72.524.

Nelle vie del centro sono previste anche performance itineranti di clownerie e animazione a tema "Pirati"

(chiunque può vestirsi da pirata e interagire con gli attori passeggiando nel centro).

appuntamenti

IVREA – La “Sagra della Cipolla” di San Bernardo non è una sagra qualunque, perché ha una connotazione particolare: un’e- sperienza trentennale e una ricetta segreta, piena di bontà.

La festa ha una durata di tre giorni. La fama dell’evento ha ormai sconfinato, uscendo dal territorio canavesano per incon- trare il favore di un pubblico sempre più numeroso, che parteci- pa per poter gustare cipolle ripiene, dolci o salate, fritto misto piemontese, grigliate di carne o di pesce, rane e molto altro anco- ra, il tutto accompagnato da ottimo vino.

Gli organizzatori della Pro Loco di San Bernardo si sono ram- maricati per aver dovuto rinunciare a moltissime prenotazioni, per ottemperare alle norme sulla sicurezza nei luoghi pubblici:

per questo hanno voluto scusarsi con gli amici e le persone che li hanno contattati, dando comunque appuntamento a tutti al prossimo incontro. l.f.

IVREA – Per l’Anpi la cura della memoria, delle ragioni dell’antifascismo valide anco- ra oggi, passa anche attraverso la scuola: alla quale è stata offerta la possibilità di calarsi concretamente in una realtà del passato, per far compren- dere ai ragazzini quale poteva essere stata la vita dei loro nonni, anzi dei bisnonni. Per questo l’associazione dei parti- giani ha offerto agli studenti delle classi terze medie di Ivrea e Montalto l’opportunità di visitare il rifugio antiaereo situato nei pressi della fonta- na di Camillo Olivetti.

L’idea di condurre i giova- ni, con i loro docenti, all’inter- no del rifugio, è partita da Giovanni Repetto, dell’Ufficio Istruzione del Comune di Ivrea, ed è stata accolta con grande favore.

Dopo l’apertura del 25 Aprile, ecco dunque che l’Anpi si è nuovamente resa disponibile a presentare una parte sotterranea di Ivrea, con un video illustrativo e l’emo- zionante scoperta del buio, nel

gocciolio delle volte, con il rumore delle sirene, il sibilo delle bombe, le esplosioni (per fortuna virtuali): un pensiero

di gratitudine è stato rivolto ad Alimiro, D’Artagnan e agli altri partigiani che, con gran- dissimo rischio personale,

fecero saltare il ponte ferrovia- rio, salvando Ivrea dai bom- bardamenti.

A turni programmati, sono sfilati 36 alunni delle terze A e B di Montalto, con quattro insegnanti, 45 alunni delle terze A e B della

“Falcone” di Ivrea con altri quattro insegnanti e 22 alunni della “Arduino” di Ivrea con un’insegnante.

Una nuova occasione, per chiunque lo desideri, per visi- tare il rifugio, sarà il prossimo 8 luglio a partire dalle 9, in occasione della festa patronale di San Savino.

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6 • Ivrea giovedì 14 giugno 2018

IVREA - FINE SETTIMANA RICCO DI INCONTRI, LETTURE, PAROLE, MUSICA

Farsi invadere dalla cultura

17 mila presenze al Festival, con una giornata in meno

IVREA – 17 mila presen- ze: questo il dato principale, a consuntivo, della “Grande invasione” edizione 2018. E la kermesse è durata solo tre giorni, invece dei quattro con- sueti. La città ha accolto 156 incontri, di cui 66 dedicati ai lettori più giovani, quelli della

“Piccola invasione”, e 110 ospiti. Oltre alla ormai tradi- zionale rassegna stampa mat- tutina nei bar, quest’anno in compagnia di personaggi come Luca Sofri, Jacopo Ia- coboni, Giordano Meacci, Luigi Mascheroni, Mario De Santis, Silvia Bencivelli, parti- colare apprezzamento hanno raccolto gli eventi “La nostra carriera di lettori”, in cui gli scrittori Andrea Marcolongo e Matteo Nucci, Paolo Giorda- no e Melania Mazzucco e Giorgio Vasta con Walter Siti hanno raccontato quali sono stati i libri che più li hanno influenzati e formati.

Il pubblico ha inoltre par- tecipato numeroso ai 15 Pranzi letterari, durante i quali altrettanti autori hanno declinato in maniera originale e personale il tema di questa edizione, ovvero le ossessioni.

La saggistica ha avuto i suoi spazi di visibilità, con Maurizio Maggiani in dialogo con don Piero Agrano e la lec- tio magistralis di Franco Cardini.

Per quanto riguarda gli esordi letterari, si sono inda- gati quelli di Marco Ame- righi, Marzia Coltellacci e Andrea Esposito, mentre ci si è concentrati sul secondo romanzo di Fabio Deotto, Iacopo Barison, Luciano Funetta, Letizia Pezzali.

Gremito il “Giacosa” per le ironiche “lectures” di Luca Scarlini, “Falso: la bellezza dell’inganno”, e per “Quando succederà” in cui Valentina Lodovini ha dato voce ad alcuni racconti di Margaret Atwood, mentre nella serata domenicale è stata la volta di

Federica Fracassi e Concita De Gregorio con l’emozio- nante “Dora Pro Nobis”.

Questa edizione più che mai è stata quella in cui parti- colare attenzione è stata dedi- cata alle arti figurative, con ben tredici mostre inaugurate nell’arco della tre giorni. Tra queste “Racconti vagabondi”

del celebre artista, fumettista ed editore Igort al Museo

“Garda”, oltre mille 100 visi- te nei tre giorni (chi non l’ha vista, ha tempo fino al 17 novembre). Grande successo anche per “Tango, Pampa y Jazz” dell’argentino José Muñoz, che ha inaugurato la mostra raccontando aneddoti e storie della sua vita e si è intrattenuto a lungo per dise- gni e illustrazioni.

Curiosità alle stelle per gli otto ospiti internazionali pro-

venienti da Inghilterra, Sco- zia, Olanda, Stati Uniti, Bra- sile e Argentina: il libraio Shaun Bythell, Nadja Spie- gelman, Nick Hunt, Daniel Galera, Ben Greenman, Peter Kuper, Kader Abdolah e José Muñoz.

Punti per il bookcrossing allestiti davanti a molti nego- zi della città, deviazioni verso il castello di Parella, sede di Vistaterra, dove si sono tenuti gli incontri di Stefano Petroc- chi in dialogo con i Premi Strega Walter Siti, Melania Mazzucco e Paolo Giordano, e chiusura in musica con Maria Antonietta, fresca di terzo album “Deluderti”, e Gigante, progetto solista del bassista e cantante Ronny Gigante, che ha portato a Ivrea il sound di Himalaya, un mix di folk e new wave,

con sfumature post punk e elettronica.

Non si creda che i giova- nissimi siano stati latitanti:

almeno 3 mila le presenze alle iniziative della “Piccola inva- sione”, che si è snodata attor- no ai temi della poesia e del fumetto, con incontri dedicati all’ascolto, al ritmo e alla parola e all’immagine, e ospiti che nel corso del festival si sono raccontati ai bambini, ai loro genitori e agli insegnanti, coinvolgendoli anche in atti- vità e laboratori. Tra i princi- pali nomi di questa edizione il fumettista Gud, l’illustratore Sualzo con Silvia Vecchini, il Premio Andersen Susanna Mattian-geli e, soprattutto, il poeta Bruno Tognolini.

Servizi fotografici di Eugenio Cacciola

2 giugno, giorno della grande zuppa di pesce

IVREA - Oltre 3 mila porzioni di zuppa di pesce distribuite nel corso della quattordicesi- ma edizione di "Primavera a Porta Torino", nella giornata del 2 giugno. Sin dal mattino i cuochi e lo staff dell'Aquila Nera di Tony Cuomo sono stati impegnati ad allestire la manifestazione, supportati dalla presenza pre- ziosa e costante di Anps Ivrea e Aib Piverone;

alla buona riuscita della manifestazione hanno

attivamente collaborato i commercianti di corso Nigra e Porta Torino, l’associazione arti- stico culturale Il Diamante e l’associazione Grande Evento del Canavese.

Alla Pro Loco di Fiorano il compito di distri- buire le migliaia di porzioni (1500 kg di pesce utilizzati), con allegria e rapidità, all’insegna del più ampio spirito di collaborazione. I ritmi dell’intera giornata sono stati scanditi dall’atto-

re e presentatore Davide Mindo e ben sottoli- neati dalla musica di Zeta Giò.

Molte le bancarelle lungo corso Nigra, dove il clown di strada Max Garula ha saputo coin- volgere adulti e piccini con le sue simpatiche gag. Anche quest’anno Luca Nardi dell’associa- zione Cor et Amor ha proposto i Giochi della Gentilezza, coinvolgendo genitori e bambini, mentre hanno fatto bella mostra di sé i rapaci dei Falconieri di Sua Maestà, che hanno propo- sto attività didattiche ed esibizioni di falconeria.

J Amis dla Crota e Pifferi e Tamburi di Ivrea hanno imperversato lungo la via, e la

Compagnia teatrale dello Scorpione ha propo- sto lo spettacolo musicale “Radio Corallo”.

Quest’anno il taglio del nastro è stato effet- tuato dal presidente dell’associazione Amis ad Piassa dla Granaja, Pier Luigi Marta; molto apprezzata e gradita è stata la presenza del vescovo monsignor Edoardo Cerrato, che ha impartito la sua benedizione.

Grande soddisfazione, dunque, per il patron Tony Cuomo, che ha sottolineato come la “Primavera a Porta Torino” sia ormai da annoverare tra le manifestazioni cittadine più attese e partecipate.

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IL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE, TRINCHERO, E’ INTERVENUTO A C CAREMA E CHIAVERANO

Piace sempre più il ‘wi-fi democratico’

Senza Reti Senza Confini: il progetto è prossimo alla fase operativa

CHIAVERANO – L’iniziativa dell’associazione Senza Fili Senza Confini nei giorni scorsi è stata pre- sentata da Daniele Trinchero anche a Chiaverano: la serata illu- strativa di questa forma “democra- tica” di rete wi-fi ha visto un ampia partecipazione di persone interessa- te. Ricordiamo che lo scorso 28 dicembre era stato sottoscritto uffi- cialmente un accordo tra i Comuni di Andrate, Carema, Chiaverano, Lessolo, Montalto Dora, Nomaglio e Settimo Vittone e l’associazione Senza Fili Senza Confini per la rea- lizzazione della rete wi-fi pubblica.

“La data di attivazione della rete – spiega il sindaco Maurizio Fiorentini - è ancora incerta, per- chè non c'è ancora l'autorizzazione a installare l'antenna principale, collegata alla fibra ottica, sul tetto dell'ospedale di Ivrea: ma dovrebbe essere questione di giorni. In linea di massima si prevede di realizzare la rete entro fine luglio. Il costo di adesione è confermato in 80 euro all'anno, ma se ci si associa dopo il

30 giugno (e sarà così) saranno 45 euro. L'adesione vale per l'anno solare, scade il 31 dicembre. Se non si vuole continuare a usare il servizio, è sufficiente non pagare la quota del nuovo anno, senza nes- suna necessità di dare disdetta”.

Oltre al costo di associazione, bisogna aggiungere 100 euro solo il primo anno per la fornitura dell'an- tenna: se si vuole l'intervento di una ditta per posizionare l'antenna e stendere il cavo sino all'interno dell'abitazione c'è un costo fisso di 70 euro (cavo compreso). Quindi il primo anno si pagano 145 euro, o 215 euro se si vuole anche l'instal- lazione. Gli anni successivi saran- no sempre 80 euro all'anno.

La velocità di download è 12 MB, di upload 8 MB. Gli impianti saranno dimensionati per garantire una velocità stabile a ogni ora del giorno a tutti gli associati. I ripeti- tori saranno posizionati sul campa- nile di Chiaverano, su quello di Bienca e al Castello San Giuseppe:

ma se non dovessero essere fornite le autorizzazione da Curia e pro- prietà del Castello, si troveranno punti alternativi.

E’ necessario che da casa pro- pria si veda in linea d'aria uno di questi punti, senza nessun ostacolo in mezzo (alberi compresi). Se non si vedesse il ripetitore, verrà instal- lato un microripetitore a casa di un altro associato (che vede sia il ripe- titore principale che l'abitazione che non lo vede) per fare da "rim- balzo" del segnale: in tal modo si garantirà la copertura a chiunque è interessato.

L’associazione curerà anche la formazione di alcuni associati del posto, affinchè possano effettuare eventuali interventi tecnici immediati.

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giovedì 14 giugno 2018 • Eporediese

CAREMA - Internet a banda larga a 80 euro all’anno? Sì, ora è possibi- le navigare a costi conte- nuti utilizzando la tecno- logia wireless, grazie a un nuovo modello di busi- ness rivoluzionario ideato da Daniele Trichero, pre- sidente dell’associazione Senza Fili Senza Confini e docente al Politecnico di Torino.

La banda larga per- mette agli utenti di colle- garsi ad una velocità note- volmente superiore rispet- to a quella concessa dalla normale rete telefonica.

Trinchero (nella foto) ha presentato dinamiche e caratteristiche del pro- getto giovedì scorso nella chiesetta di San Matteo.

“Andrate, Carema, Chia- verano, Lessolo, Montalto Dora, Settimo Vittone e Nomaglio credono in questo progetto - ha sot- tolineato il primo cittadi- no caremese, Giovanni Aldighieri - che porterà la banda larga nelle nostre zone montane dove ci sono più problemi di copertura”.

L’équipe di Trichero ha iniziato la sperimenta- zione nel 2010 a Verrua Savoia (piccolo comune del Monferrato torinese di circa 1400 anime). “Le persone si potevano colle- gare gratuitamente e usare solo il nostro sistema - ha spiegato Trichero -: fino al 2014 più di 200 famiglie hanno partecipato alla

sperimentazione che era diventata alla fine uno scambio naturale.

Nell’agosto del 2014 ho coinvolto giuristi ed eco- nomisti al fine di realizza- re una rete da ‘regalare’ ai cittadini”.

Nell’ottobre del 2014 è nata così l’associazione Senza Fili Senza Confini, la prima in Italia a regi- strarsi come operatore di comunicazione senza fini di lucro. “L’iniziativa ha avuto un grande suc- cesso - ha continuato Trichero -, e il nostro pic- colo Comune è finito in prima pagina sul New York Times con un arti- colo che spiega il digital divide in Italia e racconta la nostra avventura.

Abbiamo ricevuto tantis- sime richieste d’informa- zione da parte di cittadini e amministratori”.

L’associazione è attualmente operativa in 70 Comuni e i soci sono 4 mila 200. “L’adesione si effettua on-line sul sito www.senzafilisen- zaconfini.org, copre l’an- no solare e i nostri ope- ratori, dopo aver verifi- cato i dati, contatteran- no gli utenti tramite mail - ha concluso Trinchero -. Prima di accendere gli impianti, però, è necessario attiva- re i punti di accesso nel territorio e installare i terminali forniti dall’as- sociazione. Entro fine giugno, inizio luglio, contiamo di ‘accendere’

la fibra ottica e di offrire così nuove opportunità di sviluppo ai sette Comuni che si sono uniti e hanno accolto il nostro progetto”.

sara martinetti

Tanta birra a Palazzo PALAZZO – La Pro Loco organizza la Festa della Birra. Si inizia domani, venerdì 15, alle 18 con il torneo di calcio

“a tutta birra”; alle 19.30 al centro comunitario

“Adriano Olivetti” aper- tura dello stand gastro- nomico che funzionerà anche sabato. In serata torneo amatoriale di tiro alla fune “Tira ti che tiro figna mi”, libero a tutti, organizzato in collabora- zione con l’Asd Alionti:

alle 20.30 il ritrovo delle squadre per le operazioni di peso, poi l’inizio gare.

Alle 22.30 discoteca con d.j. Miki Mix–Ely Voyage Gigi D’Agostino Tribute.

Sabato 16 dalle 18 pro- segue il torneo di calcio;

alle 22 serata disco con d.j. Ico e alle 23 chiusura con lo “Schiuma party”

più grande del Canavese, mille litri di schiuma e divertimento.

Banchette, concerto BANCHETTE - Nella sala “Emilio Pinchia”, per il “Giugno banchettese”, domenica 17 alle 21 c’è la serata “Opera, musical e canzone”, concerto di canto e pianoforte con gli allievi dei corsi di musica del Circolo: dire- zione artistica del so- prano Lalitha Bellino.

Vistaterra: film e libri PARELLA - Doppio appuntamento a Vista- terra (via Carandini 40):

sabato 16 alle 21,30 pro- iezione del film “C’est la vie!–Prendila come vie- ne”; in precedenza, alle 19,30, aperitivo. Su pre- notazione: 20 euro a testa, bevande escluse.

Domenica 17 alle 18 Gio- vanni Ponzetti presenta

"Canavese terra di sapo- ri”, viaggio nella tradizio- ne e nelle tipicità canave- sane: che si può assag- giare, nella merenda si- noira accompagnata dal- le note dei Compensali, quintetto di ottoni e fisa.

Costo 35 euro, vini inclu- si. Adesioni 0125/19.371.

appuntamenti

QUINCINETTO - I mesi a venire saranno caratterizzati da lavori pubblici di grande rilevanza, dal momento che implicano problematiche lega- te in primo luogo alla sicurez- za: sia per quanto riguarda il rischio di caduta massi dalla montagna sull'abitato e il rischio di frana sulla carreg- giata autostradale, sia per la manutenzione del viadotto che collega la statale 26 con il paese, ormai in condizioni tali da richiedere una riqualifica- zione completa e da vietare il transito di mezzi con stazza superiore alle 19 tonnellate.

L’accordo programmatico siglato dal Ministero del- l'Ambiente, dalla Regione Piemonte e dal Comune ha avviato l'iter per un intervento di terrazzamenti e reti, com- preso un vallo dalla località Val fino al Municipio, per una spesa che si aggira intorno al milione e seicento mila euro.

Un'altra serie di lavori sarà attivata per ovviare ai pericoli costituiti dalla frana che a partire dal 2012 si è for- mata in località Chiappetti, dove migliaia di metri cubi di roccia si muovono, lentamen- te ma costantemente, verso il

fondo valle. La situazione è monitorata dall'Arpa, ma pre- senta una complicazione ulte- riore, ovvero che il problema interessa un tratto di auto- strada Torino–Aosta, la ferro- via, due centrali idroelettri- che, un’azienda agricola e alcune seconde case, evacuate al momento della prima avvi-

saglia del pericolo nel 2012. Il costo dei lavori raggiunge i quattro milioni di euro, che sono già stati messi in conto di finanziamento.

Per quanto riguarda il cavalcavia, si è già provveduto all'approvazione del progetto e all'appalto a una ditta costrut- trice: il recupero dell'infra-

struttura raggiunge il costo di due milioni di euro, e com- porta da parte dell'Ativa, la società autostradale che gesti- sce il cavalcavia stesso, l'ade- guamento sismico, un nuovo impianto di illuminazione, il rinnovo dei guardrail e della pavimentazione.

Molta soddisfazione per

l’avvio dell’iter di questi lavori atti a migliorare la sicurezza è stata espressa dal sindaco Angelo Canale Clapetto, che, in occasione del passaggio del Giro d'Italia, temendo conse- guenze preoccupanti per la condizione del cavalcavia, aveva manifestato l'intenzio- ne di emettere un’ordinanza di divieto di transito se Ativa non avesse assunto con urgenza un qualche genere di provvedimento.

Bollengo: il Centro d’incontro ai raduni regionali

BOLLENGO - La direzione regionale dei Centri di incontro per anziani (ex Gruppi anziani), con sede a San Damiano d’Asti, ogni anno organizza due raduni regionali ai quali partecipano molti centri associati del Piemonte.

Il primo raduno del 2018 si è svolto a Galliate, splendida e storica cittadina del novarese le cui origini – i primi insedia- menti umani - risalgono al XII secolo a.C.

Tra i monumenti storici spicca lo splendi- do Castello Sforzesco Visconteo. La parte- cipazione al raduno è stata molto ampia:

tra i vari gruppi spiccava la presenza di una delegazione bollenghina guidata dalla presidente Costanza Gili Bertacco.

Il secondo raduno annuale dei Centri di incontro regionali si svolgerà nel mese di settembre a Verrès (Ao), e sin da ora il presidente regionaleinvita tutti a parteci- pare. “Incontrarsi e stare insieme - sostie- ne Lino Ferro, ex presidente e portavoce del Centro d’incontro di Bollengo – porta

a conoscersi, parlarsi, fare amicizia e rinforzare le amicizie già esistenti. Per una persona anziano socializzare è molto importante: è fondamentale poter dimen- ticare, anche per un solo giorno, la condi- zione di solitudine che, purtroppo, diverse persone anziane vivono quotidianamente.

Fatto non secondario, sono sempre più le persone anziane che ringraziano i respon- sabili dei Centri di incontro per aver fatto conoscere loro tante località della nostra

bella regione, e trascorrere giornate indi- menticabili”.

Il presidente dei Centri di incontro del Piemonte, l’incomparabile Alberto Marinetto, è particolarmente orgoglio di far sapere che il Piemonte è l’unica regio- ne italiana ad avere un coordinamento dei Centri di incontro per anziani, e insieme a Lino Ferro (che è uno dei suoi più stretti collaboratori) invita i soci dei Centri pie- montesi a partecipare numerosi a Verrès.

LESSOLO – Il paese ripresenta la Passeggiata delle Fontane, che era stata annullata per mal- tempo lo scorso 29 aprile.

Verrà riproposta sabato 16 giugno, e questa volta in edizione "serale", con inizio previsto alle 18; conferma- ta la presenza della Banda Lessolese, del trenino turi- stico per bimbi (e adulti pigri), dei punti di ristoro allestiti presso le fontane e affidati alle associazioni che operano in paese, mentre la novità dell'insoli- to orario consentirà ai visi- tatori di ammirare le fontane abbellite dall'illu- minazione notturna.

Passeggiata delle Fontane a Lessolo

Quincinetto, al via importanti lavori per la messa

in sicurezza dell’abitato da frane e smottamenti

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Addio Francesco, “angelo buono” della Samco

COINVOLTE SCUOLE, ASSOCIAZIONI, RICHIEDENTI ASILO; OSPITE CASELLI

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Legalità calata nel quotidiano

E’ stata un successo la quinta edizione del Festival

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8 • Chivasso giovedì 14 giugno 2018

CHIVASSO – Il quinto Festival della Legalità, evento che chiude l'anno accademico della Libera Università della Legalità, è stato aperto dai ragazzi delle classi medie dell'Istituto comprensivo

“Demetrio Cosola”, che hanno realizzato per la città un monumento dedicato alle donne vittime di violenza. Il progetto è stato sviluppato nel corso dell'anno e presentato in occasione dell'8 Marzo.

“Il monumento – ha detto la dirigente scolastica Angela Marone venerdì scorso nel centro congressi di Palazzo Einaudi, aprendo il Festival – vuole dire no alla violenza sulle donne ed è un progetto che aderisce alle linee guida indicate dal Ministero, che sot- tolinea come per la crescita dei ragazzi siano importanti non solo i contenuti disciplina- ri, ma ogni attività che può contribuire a insegnare loro i principi di democrazia e lega- lità, che li aiuti a sviluppare un pensiero riflessivo, spirito criti- co e analitico per saper gestire e riconoscere, e talvolta anche difendersi, dai grandi problemi che l'attualità presenta”.

Dopo i ragazzi, a parlare di legalità è stato, nella serata

di venerdì, l’ex procuratore della Repubblica Giancarlo Caselli, protagonista di una interessante dibattito in piazza Generale Dalla Chiesa, du- rante il quale ha raccontato della sua esperienza in

Sicilia, all'indomani delle stragi in cui furono uccisi Falcone e Borsellino, la lotta alla mafia e in particolare la rete di relazioni che quest'ul- tima intreccia con “pezzi” di politica, economia e finanza:

“pezzi”, ha sottolineato il procuratore, ricordando che ci sono anche tante persone che agiscono e svoltono il loro lavoro in modo onesto.

In particolare Caselli – che nel corso della serata è stato

intervistato da Matteo Cerutti Sola, referente di Libera - ha parlato del suo libro-verità sul processo Andreotti: un'oppor- tunità per riflettere su eventi cruciali della storia recente del nostro Paese.

Sabato mattina si è svolto il quadrangolare di calcio che ha visto anche la partecipazio- ne dei giovani richiedenti asilo ospiti in loco, mentre nel pomeriggio sono stati ancora i ragazzi protagonisti, con un incontro in Biblioteca durante il quale hanno raccontato i percorsi compiuti nelle scuole.

La conclusione, domeni- ca sera, ha concentrato l'at- tenzione sul tema della cor- ruzione, con l'intervento di Leonardo Ferrante, respon- sabile anticorruzione dell'as- sociazione Libera, e di Giu- seppina De Biase, segretario generale del Comune di Chivasso.

CHIVASSO – A pochi giorni dalla festa di domenica 27 maggio per celebrare il 29° anniversa- rio di fondazione, un grave lutto ha colpito la Samco. Francesco Mazza, 68 anni, uno dei volonta- ri che hanno ricevuto il premio per il suo servizio ininterrotto da dieci anni a questa parte nell'ambito del progetto di accompagnamento dei malati onco- logici “Con noi meno soli”, è venuto improvvisa- mente a mancare. Francesco era “uno degli angeli buoni della grande famiglia Samco - hanno detto i membri del direttivo -: il suo modo di accompagna- re i pazienti, il suo saper ascoltare senza giudicare, la sua bellissima risata e la sua compagnia ci man- cheranno tantissimo”. I funerali sono stati celebrati in Duomo nel pomeriggio di sabato 9 dal parroco (e membro del direttivo Samco) don Davide Smiderle.

In moto da Chivasso a Castagneto

CHIVASSO – Si scaldano i motori della rievocazione storica motociclistica Chivasso-Castagneto Po, in program- ma domenica 17. Organizzata dal Moto Club Chivasso, in collaborazione con la Pro Chivasso l'Agricola e con il patrocinio del Comune di Castagneto Po, la rievocazione è un grande richia- mo per gli appassionati delle due ruote, e fin dalla prima edizione ha stretto un apprezzatissimo connubio con la Festa della Birra che si svolge a San Genesio.

Sabato 16, in serata, anteprima della kermesse con l’incontro “Moto- birrando” in Ceriana a San Genesio, con menù tipico ed esposizione dei mezzi storici alla Festa della Birra.

Domenica 17, dalle 6.45, iscrizioni alla Trattoria Rio Grande (Biget) in strada Torino 1 a Castagneto; dalle 9 alle 10.20 prima manche, dalle 10.40 alle 12 seconda manche, dalle 12.20 alle 14 terza manche. La cronoscalata sarà aperta da alcune moto recenti, che faranno da spettacolari apripista, per poi lasciare libero il percorso ai mezzi storici appartenenti alle più diverse cilindrate: dai famosissimi “cinquanti- ni”, ai 125, 175, 250, 350, 500 e oltre, e ai sidecar che chiuderanno in bellez- za. Il 2018 ha aperto anche ad una nuova categoria: “Cronoscalata dei cin- quantini monomarca” (i celebri Ciao, Bravo, Peugeot e così via).

I coscritti del ‘37 puntuali al raduno annuale

CHIVASSO – Consueta “reunion” annuale per i coscritti della classe 1937, insieme a familiari e simpatizzanti, domenica scorsa. Alle 10.30 i coscritti - Gino Guadagnin, Santa Del Vecchio, Enzo Canuto, Lucia Trento, Domenica Bertone, Maurizio Bosio, Giovanni Cena, Piergiuseppe Coggiola, Stefano Castello, Nicola Martino, Santa Fanzaro, Giuseppe Zitoli, Vittorio Giubergia, Piervanni Mortarotti – hanno partecipato alla Messa in Duomo per poi trasferirsi sulle rive del lago di Candia, per un momento conviviale. Lì i

“ragazzi” del '37 hanno ricevuto anche gli auguri del parroco di Caluso, il chivassese don Loris Cena.

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