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I Ripristinare gli enzimirisolve il discomfort intestinale

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28 n M.D. Medicinae Doctor - Anno XXI numero 3 - 20 aprile 2014

A ggiornAmenti

I

l profilo tipico del soggetto af- fetto da discomfort intestinale identifica soggetti in prevalen- za di sesso femminile, di età com- presa fra 30 e 65 anni, attivi nel lavoro o in famiglia. Chiedono aiuto al medico di medicina generale perché il corteo sintomatologico di gonfiore, distensione addominale, dolore e flatulenza, fino a episodi diarroici ha una forte influenza ne- gativa sulla qualità della vita e sulla quotidianità.

Le cattive abitudini (quali irregolari- tà alimentari, fumo di sigaretta, sedentarietà, abbigliamento co- strittivo) spiegano circa un terzo dei casi ma, a farla da padrone nell’eziopatogenesi, sono la com- posizione dei pasti in relazione alla carenza enzimatica di alfa- e beta- galattosidasi. Il primo gruppo enzi- matico permette la scissione degli oligosaccaridi raffinosio, stachiosio e verbascosio; il secondo gruppo comprende la lattasi, enzima che scinde il lattosio in glucosio e ga- lattosio.

La presenza di zuccheri indigeriti a livello del colon dà luogo a feno- meni irritativi per il viscere: la for- mazione di gas intestinali e di acidi grassi a catena corta comportano infatti l’induzione di onde propulsi-

ve ad alta pressione, gonfiore, transito accelerato, dolore, flatu- lenza, diarrea episodica che, come detto, costituiscono il corteo sinto- matologico.

Le risposte alle richiese del pazien- te di un trattamento in grado di controllare o eliminare la sintoma- tologia possono prevedere misure comportamentali volte ad elimina- re quei fattori prima citati (le cosid- dette cattive abitudini). L’approccio tradizionale alla patologia è stato sinora improntato ad un carattere sintomatico, nel senso che veniva- no prescritti presidi farmacologici per limitare la produzione di gas intestinali, oppure per ridurne l’im- patto e facilitarne l’eliminazione, favorendo la coalescenza delle uni- tà gassose.

Assai diverso è invece l’approccio sostitutivo, che, grazie alla sommi- nistrazione degli enzimi carenti, ri- pristina una efficiente ed efficace attività digestiva: alfa-galattosidasi e beta-galattosidasi.

Entrambi gli enzimi sono di origine estrattiva, dall’Aspergillus niger (alfa-galattosidasi) e dall’Aspergil- lus oryzae (beta-galattosidasi), controllati tarati e purificati. La somministrazione, all’inizio dei pa- sti principali (o se si devono assu-

mere alimenti inadatti), è subito efficace, perché agisce prima che l’alimento raggiunga il colon.

L’efficacia della supplementazione è validata da due studi. Il primo ha confermato l’efficacia della som- ministrazione di 300 GalU, o di 1200 GalU, sull’emissione di H2 al Breath test e sulla gravità della sintomatologia classica (gonfiore, dolore, flatulenza, diarrea) (Dig Dis Sci 2007; 52: 78-83) (figura).

Un secondo studio ha riportato la riduzione del sintomo gonfiore, evidente anche con una bassa dose di beta-galattosidasi; altret- tanto significativo l’effetto sugli altri sintomi (dolore, flatulenza, diarrea) (Eur J Clin Invest 2008;

38: 835-44).

Ripristinare gli enzimi

risolve il discomfort intestinale

n G

astroenteroloGia

Controllo dei sintomi dopo terapia enzimatica sostitutiva

Figura 1 Figura 1

1200 GalU

Punteggio totale dei sintomi durante il periodo di test di 8 ore dopo somministrazione di α-galattosidasi o placebo

Punteggio cumulativo dei sintomi 300 GalU Placebo

p<0.05 p<0.04

20 - 15 - 10 - 5 - 0 -

1200 GalU

Punteggio totale dei sintomi durante il periodo di test di 8 ore dopo somministrazione

di α-galattosidasi o placebo

Punteggio cumulativo dei sintomi

300 GalU Placebo p<0.05 p<0.04 20 -

15 - 10 - 5 - 0 -

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