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PERSONAGGI PRINCIPALI ODISSEA

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Academic year: 2021

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ODISSEA

Si tratta del racconto del viaggio che Ulisse , re di Itaca , compie al termine della guerra di Troia per tornare alla sua isola . L'opera è divisa in due parti : nei primi 12 libri si raccontano i viaggi di Ulisse , nei successivi 12 libri sono raccontati gli accadimenti successivi al ritorno di Ulisse a Itaca . L’opera mostra le caratteristiche del genere epico :

• formule fisse e ricorrenti ;

• l'uso di epiteti e patronimici ;

• similitudini , metafore e personificazioni ;

• le vicende narrate appartengono al passato ;

• si fa ampio ricorso alla mitologia ;

• si esaltano uomini o popoli dotati di valori come il coraggio, la lealtà, la forza ;

• la narrazione ruota attorno alla figura dell'eroe, dotato di sentimenti e qualità eccezionali . Egli è un guerriero valoroso e coraggioso, pronto a morire per il proprio popolo e la propria città, ma anche per il rispetto del volere divino.

L’Odissea non rispetta la fabula : gli accadimenti non sono narrati in ordine cronologico . C’è invece un ampio uso di analessi (flashback) : sarà proprio Ulisse infatti a raccontare la sua storia .

PERSONAGGI PRINCIPALI

Ulisse (Odisseo) -E' il protagonista dell'Odissea : è un eroe greco forte e coraggioso ; ha

combattuto a Troia ed è l'astuto inventore dello stratagemma del cavallo ; dopo la fine della guerra sta cercando di tornare a casa . Egli è infatti il re di Itaca, dove lo attendono Penelope sua moglie e Telemaco suo figlio . Nelle sue imprese Ulisse è favorito dalla dea Atena e ostacolato da Poseidone che, invece, si oppone al suo ritorno a casa.

Telemaco- Figlio di Ulisse, è ancora un bambino quando il padre parte per la guerra di Troia, ha circa 20 anni quando inizia l'Odissea. Anche Telemaco è aiutato dalla dea Atena che lo consiglia e lo assiste.

Penelope - Moglie di Ulisse e madre di Telemaco, attende da 20 anni il ritorno del marito dalla guerra. Penelope è fedele al marito e rifiuta di considerarlo morto cedendo così alle insistenze dei Proci che vorrebbero insediarsi sul trono di Itaca.

Atena - Figlia di Zeus e dea della saggezza, assiste Ulisse e Telemaco durante tutto il poema.

Spesso appare sotto le spoglie di Mentore, vecchio amico di Ulisse.

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Poseidone - Re dei mari . È l'antagonista divino di Ulisse e ne ostacola continuamente il ritorno a casa.

Zeus - Padre degli dei e di tutti gli uomini, dirime le dispute divine sul Monte Olimpo.

Eumeo - Servo fedele di Ulisse, addetto alla cura dei maiali.

Euriclea - Fedele nutrice di Ulisse, riconosce il padrone sbarcato sull'isola per via di una cicatrice sulla gamba che si era procurato da ragazzo.

Calipso - Ninfa bellissima, si innamora di Ulisse quando lui arriva nell'isola di Ogigia. Lo tiene prigioniero per 7 anni .

Polifemo - Uno dei Ciclopi, giganti da un solo occhio, figli di Poseidone. Il ciclope imprigiona Ulisse e i suoi compagni con l'intenzione di cibarsene, finché, con un furbo stratagemma, Ulisse riesce ad accecare il gigante e a far fuggire i suoi compagni. Così facendo, scatenerà l'odio di Poseidone.

Circe - Maga e regina dell'isola di Eea, trasforma i compagni di Ulisse in maiali. Grazie all'aiuto di Ermes, solo l'eroe greco resiste ai magici poteri di Circe, ma ne diventa l'amante e rimane con lei per un anno.

Laerte - Anziano padre di Ulisse .

Tiresia - Indovino cieco, Ulisse lo incontra nel suo viaggio nel regno dei morti (Ade). Durante il colloquio Tiresia mostra ad Ulisse come ritornare ad Itaca e poi gli permette di comunicare con le anime dei defunti lì presenti (cosa che non avrebbe potuto fare, essendo lui ancora vivo).

Nestore - Re di Pilo, considerato molto saggio, già anziano combatte nella guerra di Troia sotto la guida di Agamennone. Telemaco va a trovarlo per avere notizie del padre (Telemachia).

Menelao - Re di Sparta, fratello di Agamennone e marito di Elena, fu uno degli eroi più importanti della guerra di Troia. Anche lui aiuta Telemaco nella sua ricerca di Ulisse (Telemachia).

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Elena - Moglie di Menelao e regina di Sparta il cui rapimento da parte di Paride fu causa della lunga guerra fra Greci e Troiani. Donna dalla bellezza incomparabile, aiuta Telemaco nella ricerca del padre (Telemachia)

Agamennone - Re di Micene, fratello di Menelao e marito di Clitemnestra (sorella di Elena), fu il comandante degli Achei durante la guerra di Troia. Ulisse incontra lo spirito di Agamennone nel suo viaggio nell'Ade: Agamennone è stato ucciso dalla moglie e dall'amante di lei, Egisto, e poi

vendicato dal figlio Oreste (che uccide la madre e l'amante).

Nausicaa - Bellissima figlia di Alcinoo e Arete, sovrani dei Feaci. E' Nausicaa, insieme alle sue ancelle, a trovare e aiutare Ulisse appena naufragato sulla spiaggia dell'isola.

Alcinoo - Re di Scheria, terra dei Feaci, accoglie Ulisse presso il suo palazzo e lo aiuta a tornare a Itaca fornendogli una barca nuova.

RIASSUNTO GENERALE PROEMIO

Come l’Iliade, anche l’Odissea si apre con un proemio costituito dall’invocazione della musa ispiratrice e dalla protasi, in cui si sintetizza il contenuto dell’intera vicenda. Viene descritto Ulisse : è intelligente, astuto, pronto a sfruttare ogni situazione ed insaziabilmente curioso.

TELEMACHIA (libri I-IV)

Sono trascorsi dieci anni dalla fine della guerra di Troia, ora Telemaco ha circa vent’anni e vive con la madre Penelope e con i Proci che pretendono in sposa la presunta vedova, per ottenere la corona.

La donna, sperando nel ritorno del marito, promette a costoro che sceglierà un nuovo re solo se riuscirà a concludere un sudario per il suocero Laerte, prima che giunga Ulisse. Per evitare le nozze tuttavia, Penelope disfa durante la notte la tela tessuta di giorno.

Nel frattempo un concilio degli dei si riunsice per decidere il destino di Odisseo trattenuto ormai da otto anni dalla ninfa Calipso sull’isola di Ogigia. Ermes si recherà allora presso Calipso per

convincerla a lasciare andare l'eroe , mentre la dea Atena, assunte le sembianze del re Mentes, si reca da Telemaco, per indurlo a partire alla ricerca del padre.

Inizia così il racconto del viaggio di Telemaco che si reca presso uno dei più venerabili eroi greci reduci da Troia, Nestore, e poi, accompagnato da Pisistrato, figlio di Nestore, da Menelao, a Sparta.

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Quest'ultimo gli rivela che in Egitto ha saputo dal dio del mare Proteo che Odisseo è appunto prigioniero della ninfa ad Ogigia. Telemaco scopre anche della morte di Agamennone, assassinato dalla moglie Clittemnestra e dall’amante Egisto.

I VIAGGI DI ODISSEO (libri V-XII)

Calipso, seppur a malincuore, aiuta l’eroe nella costruzione di una zattera per aiutarlo ripartire.

Dopo alcuni giorni di tranquilla navigazione, Ulisse è vittima di una violenta tempesta scatenata da Poseidone. Dopo due giorni e due notti, l’eroe, attraverso l’aiuto della dea Atena, riesce ad

approdare sulla spiaggia dell’isola di Scheria, dove stremato, si addormenta. Atena appare in sogno a Nausicaa, figlia di Alcinoo, re dell’isola, consigliandole di recarsi al fiume per lavare il corredo nuziale. Nausicaa, il mattino seguente, si reca al fiume dove gioca a palla con le ancelle, fino a svegliare Ulisse, che le chiede informazioni sul luogo in cui si trova. Spaventate, le serve si danno alla fuga: solo Nausicaa ascolta l’eroe e gli offre il suo aiuto, esortandolo a chiedere l’ospitalità ai genitori. Il giorno seguente è organizzato un banchetto in suo onore e Demodoco, un cantore, racconta gli episodi riguardanti la caduta di Troia e dell’inganno del cavallo: Ulisse, nel sentire la storia della guerra, piange e Alcinoo lo invita a rivelare la sua identità. Odisseo rivela il suo nome e inizia a narrare il ritorno a partire dal termine della guerra.

Incomincia qui il lungo flashback attraverso il quale si ripercorrono le vicende dell'eroe greco.

Dopo la guerra, Ulisse sbarca nella terra dei Ciconi e saccheggia la città di Ismara, nella regione della Tracia. Costretto alla fuga (nella quale egli perde alcuni uomini), Ulisse approda all'isola dei Lotofagi, i "mangiatori di loto", un fiore che fa dimenticare il passato, e poi alla terra dei Ciclopi, dei mostruosi giganti pastori con un solo occhio. Qui l'eroe greco e i suoi compagni sono catturati da Polifemo, e Ulisse si salva ricorrendo alla sua proverbiale astuzia: dopo aver detto al mostro di chiamarsi "Nessuno", Odisseo fa ubriacare il ciclope e poi lo acceca con un palo rovente . Quando Polifemo urla che "Nessuno lo ha accecato", gli altri ciclopi credono semplicemente ch'egli abbia esagerato con il vino. Ulisse e i compagni, nascosti sotto alcune pecore, sfuggono poi al mostro che controlla i suoi animali tastandoli con le gigantesche mani.

Ulisse si dirige poi da Eolo, dio dei venti, il quale dona loro un otre, racchiudente i venti contrari alla navigazione. Sfortunatamente i compagni, credendo che l’otre celi un tesoro, lo aprono, liberando così i venti sfavorevoli che rispingono le navi di Ulisse in alto mare. Ulisse si reca nuovamente da Eolo per scusarsi e per implorare invano un’altra occasione. L'eroe approda poi nella terra dei Lestrigoni, giganti cannibali che fanno strage dell'equipaggio di Ulisse, che fugge con l'unica nave superstite verso l'isola di Eea. Qui la seducente maga Circe, invaghita del

protagonista, trasforma il resto della truppa in maiali: Odisseo spezzerà l'incantesimo solo grazie ad

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un'erba magica donatagli da Ermes. Dopo un soggiorno di quasi un anno presso la maga,

quest'ultima lo invia nel paese dei Cimmeri, da cui Ulisse potrà scendere nell'Ade. Qui egli incontra molti eroi greci, tra cui Agamennone, Achille ed Eracle e soprattutto l'indovino Tiresia, che gli predice la lotta contro i Proci, lo invita a prestare attenzione alle vacche del dio Iperione e gli annuncia una misteriosa morte lontano dalla patria.

Ulisse torna da Circe e, seguendo i suoi consigli, riparte per mare : incrociando le Sirene, egli tappa le orecchie dei compagni con della cera e si lega all'albero della nave, per ascoltare il canto delle creature mitologiche senza cedervi e senza , quindi , naufragare. Ulisse supera poi i mostri Scilla e Cariddi, posti all'altezza dello stretto di Messina, e approda in Trinacria, l'attuale Sicilia. Qui i compagni, stremati dal lungo viaggio e dalla fame, si cibano delle vacche del dio Sole , provocando l’ira di Zeus , che si vendica con una tempesta non appena essi riprendono il mare. Unico superstite, Odisseo giunge all’isola di Calipso, dove rimane per sette anni.

Termina qui il racconto di Ulisse ai Feaci, che, commossi, lo riportano a Itaca.

IL RITORNO E LA VENDETTA (libri XIII-XXIV)

Giunto alla spiaggia di Itaca, Ulisse viene trasformato in un vecchio mendicante. Atena si reca a Sparta da Telemaco, per esortarlo a fare ritorno a casa . Raggiunto dal figlio, cui svela la propria identità, Ulisse organizza il piano per attuare la vendetta. Odisseo, sempre con le sembianze di un misero mendicante, si reca alla reggia reale, dove ha modo di osservare la volgarità dei Proci.

Riconosciuto solo dal fedelissimo cane Argo, che muore subito dopo averlo rivisto, Ulisse ha un colloquio con la moglie, che non sa di trovarsi di fronte al marito. Penelope indice una gara con l'arco del marito per scegliere un nuovo re. La donna sposerà chi saprà tendere l'arco e scoccare una freccia attraverso l'anello di dodici scuri. Mentre i Proci falliscono miseramente, Ulisse supera facilmente la prova e, con l'aiuto di Telemaco, stermina gli avversari.

ITINERARIO CRONOLOGICO PER TAPPE GEOGRAFICHE

TROIA - È la città distrutta dai Greci dopo dieci anni di assedio , proprio grazie all'astuzia di Ulisse e al celebre cavallo . Si trova presso l’attuale Turchia

TERRA DEI CICONI - Si trova sulle coste della Tracia, nella parte più settentrionale dell’Egeo.

TERRA DEI LOTOFAGI - Una tempesta spinge le navi di Odisseo nella terra dei Lotofagi ( attuale Libia, oppure Tunisia). I Lotofagi sono i mangiatori di Loto, un frutto che procura l’oblìo.

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TERRA DEI CICLOPI - I Ciclopi sono giganti con un occhio solo. Nella grotta del brutale Ciclope Polifemo, situata forse a Posillipo (Napoli) oppure in Sicilia, tra le pendici dell’Etna e il mare , Odisseo perde 6 uomini.

ISOLA DI EOLO - Si trova nelle Eolie ed è identificabile con l’isola vulcanica di Stromboli. Qui vengono accolti da Eolo, il dio dei venti, che, donando a Odisseo un otre nel quale sono racchiusi i venti contrari alla navigazione, gli offre la possibilità di tornare felicemente in patria.

TERRA DEI LESTRIGONI - Secondo alcuni si trova nella Corsica sud-orientale; secondo altri si trova invece nella Sardegna nord-orientale, nella zona della Costa Smeralda. Qui i Lestrigoni, giganti cannibali, distruggono tutte le navi, tranne quella di Odisseo.

TERRA DI CIRCE - È identificata con il promontorio del Circeo, in provincia di Latina. Qui vive la maga Circe che trasforma i compagni di Odisseo in porci. Il dio Ermes, però, salva l’eroe e i suoi compagni dai sortilegi della maga che, diventata un’ospite generosa, li trattiene presso di sé per un anno.

AVERNO, IL REGNO DEI MORTI - Su consiglio della maga Circe, Odisseo scende nell’Averno, nel regno dei morti . L’ingresso è posto in un luogo difficile da determinare : forse nel Lago Averno (un tempo collegato al mare), in Campania .

NEL GOLFO DI SALERNO - Odisseo e i suoi compagni incontrano le SIRENE ; grazie ai consigli della maga Circe, Odisseo resiste al loro canto.

SCILLA E CARIDDI - Sono i due mostri a cui Odisseo riesce a sfuggire pur perdendo alcuni uomini. Per tradizione corrispondono allo Stretto di Messina.

SOLA DEL SOLE - Corrisponde alla Sicilia, che nel poema omerico è chiamata anche Trinacria. In quest’isola i compagni di Odisseo, affamati, mangiano le vacche sacre al dio Sole. Zeus scatena allora una tempesta e li fa naufrgare. Si salva solo il nostro eroe che giunge naufrago a Ogigia.

ISOLA DI OGIGIA - Viene identificata con l’isola di Malta. Qui vive la ninfa Calipso, che invaghitasi di Odisseo, gli impedisce per sette lunghi anni di riprendere il mare.

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ISOLA DEI FEACI - Chiamata anche Scheria, corrisponde all’attuale isola di Corfù (Grecia). A causa di una tempesta violentissima scatenata contro dal dio Poseidone, Odisseo naufraga sull’isola dei Feaci dove viene accolto da Nausicaa, figlia del re Alcinoo.

ISOLA DI ITACA - È la patria di Odisseo. Si chiama Itaca anche oggi ed è una delle isole greche;

fa parte dell’arcipelago delle Ionie. Odisseo viene portato qui per via mare da una nave dei Feaci per volere di Alcinoo.

PROEMIO PARAFRASI

Musa, raccontami dell’uomo dalle molte astuzie, che per molto tempo errò, dopo aver distrutto la sacra rocca di Troia; e vide e conobbe le città e i pensieri di molti uomini, e molti dolori dovette soffrire nel proprio animo vagando sul mare affinché salvasse la propria vita e il ritorno dei

compagni. Ma neppure così riuscì a salvarli, pur lottando: quelli furono annientati a causa della loro empietà, sciocchi, poiché divorarono i buoi del Sole Iperione: fu questo a togliere loro il giorno del ritorno. Di queste imprese, in qualche modo, o dea, figlia di Zeus, raccontaci qualcosa. Allora tutti gli altri, quanti scamparono la profonda morte , erano in patria, ormai sfuggiti alla guerra e al mare;

la divina ninfa Calipso tratteneva lui soltanto, invece, desideroso del ritorno e della moglie,

splendida tra le dee, in grotte incavate, desiderando che fosse suo sposo. Ma quando appunto, con il passare degli anni, per lui giunse quello in cui gli dei stabilirono il suo ritorno in patria ad Itaca, neppure allora era sfuggito agli affanni anche con i suoi cari; e tutti gli dei lo compativano, eccetto Poseidone che serbava ancora per il divino Ulisse un profondo rancore prima che rientrasse in patria.

PROEMIO : ANALISI

Il proemio è un riassunto dell'opera , in cui sono annunciati alcuni punti nevralgici: il viaggio da Troia, il naufragio, la follia dei compagni, Calipso, la prove finale che deve superare a Itaca . Il poeta chiede alla Musa di ispirarlo nella narrazione delle vicende dell’eroe Odisseo, reduce dalla guerra di Troia. Ci è presentato il protagonista e veniamo a conoscenza del fatto che lui tornerà da solo , perché lungo il viaggio i compagni sono stati sacrileghi . Ridotto in solitudine e naufrago Ulisse è stato tenuto prigioniero dalla bella ninfa Calipso (colei che nasconde). Questa situazione permane finché gli dèi, riuniti in assemblea, decidono che è giunto il momento che Ulisse torni in patria: Ermes viene inviato sull’isola Ogigia, l’isola di Calipso, per convincere quest’ultima a lasciarlo partire; Atena si reca invece ad Itaca, patria di Odisseo, dove, assunto l’aspetto di un antico ospite del re Laerte, predice a Telemaco che il ritorno del padre è ormai prossimo e gli consiglia di

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partire alla volta di Pilo e di Sparta in cerca di notizie sul suo destino. Telemaco comunica ai Proci (i principi di Itaca che da tempo occupano il palazzo di Ulisse) la sua intenzione di riunire

l’indomani un’assemblea cittadina per costringerli ad andarsene; poi va a dormire, riflettendo sul progetto di viaggio suggeritogli da Atena .

COMMENTO

L’Odissea è un poema del viaggio, del divenire, della continua ricerca dell’uomo che anela alla pace finale ( la casa natia) dopo aver superato le prove più incredibili.

Ulisse è polytropos – dai numerosi giri, dall’aggettivo polys “molto” e dal verbo trepein “girare”. È un uomo ricco di ingegno, astuto, capace di volgere a suo favore situazioni pericolose, di ordire inganni e di ingegnarsi per scovare soluzioni impreviste. Egli tuttavia è anche l’eroe che desidera tornare nella sua casa e al talamo nuziale con la sua sposa : è acuto il senso di dolore per la lontananza , la nostalgia. Altro elemento essenziale nell'opera è la sete di conoscenza del

protagonista : Ulisse è l’emblema della continua ricerca dell’uomo , egli impersona il desiderio di sapere , il sapere per raccontare, per farsi lui stesso storia. Ulisse diverrà all’interno di questo poema il narratore di se stesso, complicando in tal modo ulteriormente la trama , con un elegante gioco di sovrapposizioni.

L’Odissea è un'opera dal carattere dolce e trasognato, piena di mistero e di avventura, cullata dal ritmo delle onde del mare , che è teatro del viaggio , con le navigazioni ardite, gli incontri leggendari e i tristi naufragi.

Sitografia www.studenti.it www.skuola.net www.studiarapido.it

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www.wikipedia.it www.weschool.com

www.monicamonici.it

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