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1. Esercitazione guidata di Geometria 2

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Academic year: 2021

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1. Esercitazione guidata di Geometria 2

Calcolo del gruppo fondamentale

Dr. Matteo Penegini Prof. Arvid Perego

Esercizio 1. Si determini il gruppo fondamentale dei seguenti spazi topologici.

(1) Lo spazio topologico X ⊆ R3 (munito della topologia indotta da quella euclidea) ottenuto come rotazione attorno all’asse z dell’insieme A unione dei tre insiemi

{(x, y, z) ∈ R3| x = 0, (y − 2)2+ z2 = 1}, {(x, y, z) ∈ R3| x = 0, (y + 2)2+ z2 = 1}, {(x, y, z) ∈ R3| x = z = 0, y ∈ [−1, 1]}.

(2) Lo spazio topologico Y ⊆ R3 (munito della topologia indotta da quella euclidea) ottenuto come rotazione attorno all’asse z dell’insieme

B := {(x, y, z) ∈ R3| x = 0, (y − 1)2+ z2 = 1}.

(3) Lo spazio topologico Z ⊆ R3 (munito della topologia indotta da quella euclidea) ottenuto come rotazione attorno all’asse z dell’insieme C unione dei due insiemi

{(x, y, z) ∈ R3| x = 0, y2+ z2 = 1}, {(x, y, z) ∈ R3| x = y = 0, z ∈ [−1, 1]}.

(4) Lo spazio topologico W ⊆ R3 (munito della topologia indotta da quella euclidea) ottenuto come rotazione attorno all’asse z dell’insieme D unione dei tre insiemi

{(x, y, z) ∈ R3| x = 0, y2+ z2 = 1}, {(x, y, z) ∈ R3| x = y = 0, z ∈ [−1, 1]}, {(x, y, z) ∈ R3| x = z = 0, y ∈ [−1, 1]}.

Esercizio 2. Siano

S := {(x, y, z) ∈ R3| x2+ y2 + z2 = 1},

C := {(x, y, z) ∈ R3| x2+y2 = 1, z ∈ [−1, 1]}∪{(x, y, z) ∈ R3| x2+y2 ≤ 1, z = ±1}, C0 := {(x, y, z) ∈ R3| x2+y2 = 1, z ∈ [−2, 2]}∪{(x, y, z) ∈ R3| x2+y2 ≤ 1, z = ±2}, e Q il cubo circoscritto a S avente spigoli paralleli agli assi coordinati. Conside- riamo inoltre

X := S ∪ C, Y := S ∪ C0, Z = S ∪ Q.

Determinare il gruppo fondamentale de X, Y e Z

1

(2)

Esercizio 3. Sia T un toro e siano a e b un meridiano e un parallelo su T , le cui classi di omotopia costituiscono i due generatori del gruppo fondamentale di T . Si determini il gruppo fondamentale del quoziente T / ∼ dove ∼ `e:

(1) la relazione d’equivalenza che identifica tra loro tutti i punti di a;

(2) la relazione d’equivalenze che identifica tra loro tutti i punti di b;

(3) la relazione d’equivalenza che identifica tra loro tutti i punti di a e di b.

Esercizio 4. In P2R si considerino tre punti distinti P, A, B. Calcolare il gruppo fondamentale π1(P2R\ {A, B}, P ).

Esercizio 5. In R3 munito della topologia euclidea si consideri il sottospazio X che si ottiene come rotazione attorno all’asse z di

A := {(x, y, z) ∈ R3| x = 0, y2+z2 = 4}∪{(x, y, z) ∈ R3| x = 0, (y−3)2+z2 = 1}.

(1) Si determini il gruppo fondamentale di X.

(2) Sia Γ la circonferenza contenuta nel piano z = 0 di equazione x2+ y2 = 4.

Quante componenti connesse per archi ha X \ Γ? Determinarneil gruppo fondamentale

Esercizio 6. Determinare il gruppo fondamentale dello spazio topologico X ⊆ R3 che si ottiene come rotazione attorno all’asse z di

A := {(x, y, z) ∈ R3| x = 0, (y − 1)2+ z2 = 4}.

(3)

Soluzione degli esercizi

Soluzione esercizio 1. Tutte le figure proposte sono solidi di rotazione. Co- me verificheremo, i primi tre sono tutti omotopicamente equivalenti a S2∨ S1, l’ultimo invece a S2∨ S2∨ S1∨ S1.

(1) La prima figura `e un toro il cui buco centrale `e coperto da un disco:

Per determinarne il gruppo fondamentale possiamo utilizzare Seifert-van Kampen, che possiamo applicare in molti modi diversi. Un metodo sem- plice `e il seguente: consideriamo due aperti U e V di X, dove U `e dato dal toro unito ad una parte del disco centrale, vale a dire

mentre V `e il disco centrale unito ad una striscia sul toro attorno al suo equatore centrale, vale a dire

In questo modo sia U che V sono connessi per archi, la loro unione `e X, e la loro intersezione `e

che `e quindi connessa per archi. L’aperto U ha come retratto per defor- mazione un toro, quindi il suo gruppo fondamentale `e

π1(U ) = ha, b|aba−1b−1i.

L’aperto V `e contraibile, quindi

π1(V ) = {1}.

(4)

L’intersezione ha come retratto di deformazione una circonferenza, quindi π1(U ∩ V ) = hci.

Indicando iU e iV le inclusioni di U ∩ V in U e V rispettivamente, si trova quindi che

π1(X) = ha, b|aba−1b−1, iU ∗c = iV ∗ci.

Dato che V `e semplicemente connesso, si ha che iV ∗c = 1. Dalla figura seguente si verifica facilmente che iU ∗c = b (nella figura la curva in nero

`e c, la curva in rosso `e b e la curva in blu `e a):

Si trova in conclusione che

π1(X) = ha, b|aba−1b−1, bi = hai ' Z.

(2) La seconda figura `e quello che talvolta viene chiamato un cuscino:

Osserviamo facilmente che questa figura e quella precedente sono omoto- picamente equivalente, dato che possiamo contrarre ad un punto il disco presente nella figura precedente, e cos`ı facendo troviamo il cuscino. Ne concludiamo che π1(X) ' π1(Y ).

(3) La terza figura `e una sfera con un diametro che congiunge polo nord e polo sud:

Di nuovo, contraendo il segmento che congiunge il polo nord e il polo sud, si ritrova il cuscino dell’esempio precedente, quindi π1(Z) ' π1(Y ).

(4) La quarta figura `e invece una sfera con il diametro tra polo nord e polo sud, ed un disco equatoriale:

(5)

Un modo semplice per calcolare il gruppo fondamentale di questa figura

`e ad esempio contrarre il disco centrale, ottenendo in questo modo due copie dello spazio Z del punto precedente, unite in un punto, vale a dire Z ∨ Z:

Si ottiene quindi che W `e omotopicamente equivalente a Z ∨ Z, e quindi π1(W ) ' π1(Z ∨ Z). Basta ora usare Seifert-van Kampen su Z ∨ Z, usando come aperto U la sfera superiore unita all’emisfero nord della sfera inferiore, e come V la sfera inferiore unita all’emisfero sud della sfera superiore. Allora U e V sono connessi per archi, la loro unione `e Z ∨ Z, e la loro intersezione `e l’unione a un punto di due semisfere. Si ha quindi che π1(U ), π1(V ) ' Z mentre U ∩ V `e contraibile, e quindi π1(U ∩ V ) = {1}. Ne segue quindi che π1(W ) ' Z ∗ Z.

Osserviamo che i primi tre esempi, come si `e gi`a detto all’inizio, sono tutti omotopicamente equivalenti a S2 ∨ S1. Per dimostrarlo, abbiamo gi`a osservato che X e Y sono omotopicamente equivalenti a Z, quindi baster`a mostrare che Z

`

e omotopicamente equivalente a S2∨ S1. Per fare questo, l’idea `e di considerare un arco di circonferenza sulla sfera che congiunga il polo nord al polo sud, e contrarlo: contraendo un arco di circonferenza lungo una sfera, lo spazio resta una sfera, ma il diametro che congiunge i poli diventa una circonferenza che interseca la sfera nel punto a cui `e stato contratto l’arco di circonferenza: si ottiene cio`e una sfera unita in un punto ad una circonferenza.

In modo simile si dimostra che W `e omotopicamente equivalente all’unione ad un punto di due sfere e due circonferenze.

Soluzione esercizio 2. La figura X `e data dall’unione di una sfera e di un cilindro con entrambe le basi come in figura:

(6)

Per calcolarne il gruppo fondamentale usiamo Seifert-van Kampen. L’aperto U si ottiene intersecando X con il semispazio z < 1/2, il che d`a

e come V si interseca X con il semispazio z > 1/2, il che d`a una figura identica a U (ma speculare). Si osserva facilmente che sia U che V sono omotopicamente equivalenti ad un cuscino, quindi π1(U ) = hai e π1(V ) = hbi. L’intersezione `e omotopicamente equivalente ad una circonferenza, quindi π1(U ∩ V ) = hci. Si ottiene quindi che

π1(X) = ha, b|iU ∗c = iV ∗ci.

Ora, `e facile osservare che sia in U che in V si ha che c `e contraibile (in figura c `e rappresentato in nero, mentre il generatore di U `e in rosso)

Questo comporta che iU ∗c = iV ∗c = 1, e quindi si trova che π1(X) = ha, bi ' Z ∗ Z.

Per quanto riguarda Y , la figura `e la seguente:

(7)

Per calcolarne il gruppo fondamentale usiamo Seifert-van Kampen. L’aperto U si ottiene intersecando X con il semispazio z < 1/2, il che d`a

e come V si interseca X con il semispazio z > 1/2, il che d`a una figura identica a U (ma speculare). Si osserva facilmente che sia U che V sono omotopicamen- te equivalenti ad una sfera, quindi sono entrambi semplicemente connessi: ne consegue che anche Y `e semplicemente connesso.

Concludiamo con Z, che `e costituito da una sfera inscritta in un cubo, con sei punti di tangenza. Dilatando i sei punti di tangenza in altrettanti segmenti, e trasformando il cubo in una sfera, si ottiene

Contraendo uno dei sei segmenti si ottiene

(8)

e quindi utilizzando per i cinque segmenti rimanenti la procedura descritta nell’esercizio 1 (contrarre un arco di circonferenza su una sfera), troviamo che lo spazio Z `e omotopicamente equivalente all’unione ad un punto di due sfere e di cinque cir- conferenze, quindi

π1(Z) ' Z ∗ Z ∗ Z ∗ Z ∗ Z.

Soluzione esercizio 3. Nel caso in cui si contrae il parallelo b, possiamo sceglie- re come parallelo da contrarre quello che costituisce la circonferenza di raggio minimo, e contraendola si ottiene un cuscino, di cui abbiamo gi`a calcolato il gruppo fondamentale.

Nel caso in cui si contrae il meridiano a, si ottiene il cosiddetto toro strozzato:

questo `e omotopicamente equivalente a S2∨ S1, e quindi a sua volta `e omotopi- camente equivalente ad un cuscino.

Il caso pi`u complesso `e l’ultimo, in cui contraiamo sia a che b nello stesso punto.

Dilatando entrambi i punti ad un disco, otteniamo la figura seguente:

Per determinarne il gruppo fondamentale possiamo utilizzare Seifert-van Kampen con nel punto 1 dell’Esercizio 1. Consideriamo due aperti U e V di Z, dove U `e dato Z al cui disco centrale si toglie un punto, vale a dire

mentre V `e il disco centrale unito ad una striscia sul toro attorno al suo equatore centrale (pi`u un pezzo di dischetto interno al toro), vale a dire

In questo modo sia U che V sono connessi per archi, la loro unione `e Z, e la loro intersezione `e

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che `e quindi connessa per archi. L’aperto U ha come retratto per deformazione un toro strozzato, quindi il suo gruppo fondamentale `e

π1(U ) = hai.

L’aperto V `e contraibile, quindi

π1(V ) = {1}.

L’intersezione ha come retratto di deformazione una circonferenza, quindi π1(U ∩ V ) = hci.

Indicando iU e iV le inclusioni di U ∩ V in U e V rispettivamente, si trova quindi che

π1(Z) = ha|iU ∗c = iV ∗ci.

Dato che V `e semplicemente connesso, si ha che iV ∗c = 1. Dalla figura seguente si verifica facilmente che iU ∗c = a (nella figura la curva in nero `e c e la curva in blu `e a):

Si trova in conclusione che

π1(Z) = ha|ai ' Z, cio`e Z `e semplicemente connesso.

Soluzione esercizio 4. Lo spazio topologico P2R si ottiene da un disco munito della relazione di equivalenza che identifica i punti del bordo in maniera anti- podale. Di conseguenza P2R\ {A, B} si ottiene da un disco privato di due punti interni, moduli la relazione di equivalenza che identifica i punti del bordo in ma- niera antipodale.

Dato che il disco privato di due punti interni `e omotopicamente equivalente al bordo e ad un diametro, e dato che gli estremi del diametro sono identificati, quozientando rispetto alla relazione di equivalenza antipodale sul bordo si ottiene che P2R \ {A, B} `e omotopicamente equivalente all’unione ad un punto di due circonferenze.

Dato che il disco privato di due punti `e connesso per archi, anche P2R\ {A, B} `e connesso per archi, quindi il suo gruppo fondamentale non dipende da P .

(10)

Soluzione esercizio 5. Lo spazio topologico X `e costituito da una sfera ad un toro tangenti lungo l’equatore. Considerando come aperto U il toro unito ad una striscia della sfera attorno all’equatore, e come aperto V la sfera unita ad una striscia del toro attorno all’equatore, si ha che X = U ∪ V e che U , V e U ∩ V sono connessi per archi.

Inoltre

πU = ha, b|aba−1b−1i, π1(V ) = {1}

e

π1(U ∩ V ) = hci,

dato che U `e omotopicamente equivalente al toro, V `e omotopicamente equiva- lente alla sfera e U ∩ V `e omotopicamente equivalente ad una circonferenza.

Dato che iU ∗c = b e iV ∗c = 1, si ottiene quindi che π1(X) = ha, b|aba−1b−1, bi = hai.

Osserviamo che la circonferenza Γ `e proprio la circonferenza lungo cui la sfera e il toro sono tangenti, quindi X \ Γ ha tre componenti connesse: i due emisferi della sfera, e il toro privato di un equatore. Ognuno dei due emisferi `e semplicemente connesso, mentre il toro privato di un equatore `e omotopicamente equivalente ad una circonferenza.

Soluzione esercizio 6. La figura che si ottiene `e la seguente:

che `e a meno di omeomorfismo l’unione in due punti di due sfere (o pi`u precisa- mente una sfera contenente un ellissoide, tangenti nei due poli). Dilatando i due poli in due segmenti si trova

Come nell’esercizio 2 (per Z) si trova che lo spazio topologico `e omotopicamente equivalente all’unione ad un punto di due sfere e di una circonferenza, e quindi il gruppo fondamentale `e Z.

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