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Distribuzioni di quark nei nucleoni Scoperta delle correnti neutre (2)Le distribuzioni dei quark "neutrinografia&#34

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(1)

prof. Francesco Ragusa Università di Milano

Interazioni Elettrodeboli

anno accademico 2020-2021

Lezione n. 21

15.12.2020

Distribuzioni di quark nei nucleoni Scoperta delle correnti neutre

(2)

Le distribuzioni dei quark

"neutrinografia"

y Le sezioni d'urto di neutrini e di anti-

neutrini su neutroni e su protoni permettono di separare i le distribuzioni dei quark up e down

y Per misurare le sezioni d'urto su protone e neutrone occorre utilizzare bersagli di idrogeno e di deuterio

y Purtroppo con questi materiali la massa del bersaglio è piccola

y Esperimenti condotti tra

la metà anni ’70 e la metà anni '80 y La statistica degli eventi fu limitata

(circa 1000 eventi per ogni esperimento) y Le sezioni d'urto sono quindi integrate

sulla variabile y

y Le misure più accurate sono state fatte dagli esperimenti

y BEBC

(3)

Le distribuzioni u(x) e d(x)

y La sezione d'urto neutrino – protone può essere integrata rispetto a y

y Per le 4 sezioni d'urto si ottiene

y Si possono formare le combinazioni (per semplicità non si è indicata esplicitamente la dipendenza da x)

y Per il protone

y Per il neutrone

(4)

La distribuzione u(x)

y Possiamo a questo punto ricavare la dis- tribuzione uv(x) per il quark di valenza up

CDHS BEBC

xuv(x)

(5)

La distribuzione d(x)

y Analogamente per la distribuzione del quark d

xdv(x)

CDHS BEBC

(6)

La scoperta delle correnti neutre

y La Teoria di Fermi ha consentito di interpretare una enorme quantità di fenomeni ma rimane il problema che è una teoria non rinormalizzabile

y Abbiamo visto che la Teoria di Fermi prevede che le sezioni d'urto dei processi di corrente carica dipendano linearmente dalla energia

y Evidentemente questo andamento non è accettabile perché diverge

y Abbiamo visto che l'introduzione di un bosone vettoriale come mediatore della forza rimuove il problema perché conduce ad una sezione d'urto asintotica non divergente (vedi diapositiva )

y Questa circostanza potrebbe far pensare che si possa formulare la teoria in modo che essa sia rinormalizzabile

5442447

(7)

La scoperta delle correnti neutre

y Nel 1961 Glashow propose un modello per le interazioni deboli basato sul gruppo di gauge SU(2)×U(1)

y Nel 1967 Weinberg e Salam introdussero il meccanismo della rottura spontanea della simmetria per introdurre la massa

y Nel 1971 't Hooft dimostrò che la teoria era rinormalizzabile y Il modello proposto prevedeva le correnti neutre

y Tuttavia, nel corso degli anni 60, furono cercati, senza successo, decadimenti mediati da corrente neutra, come ad esempio

y La corrente adronica genera un transizione da uno stato neutro (K0) ad un altro stato neutro (il vuoto): ΔQ = 0

y L’assenza del decadimento faceva ritenere che le correnti neutre o non esistessero o che avessero una intensità estremamente bassa

y Nel 1970 Glashow, Iliopulos, Maiani: meccanismo GIM per sopprimere le correnti neutre con cambiamento di flavour: FCNC

y Le correnti neutre conservano il flavor dei fermioni

μ+

Z0

d s

μ

(8)

La scoperta delle correnti neutre

y Alla metà degli anni 60 A. Lagarrigue, A. Rousset e P. Musset prepararono la proposta per la costruzione di una camera a bolle per la ricerca del

Bosone Vettoriale Intermedio W mediante fasci di neutrini

y La collaborazione era formata dai laboratori: Aachen, Brussels, CERN École Polytechnique Parigi, Londra, Milano, Orsay, Oxford

y Quando il rivelatore entrò in funzione nel 1971, le priorità di ricerca erano y Ricerca del BVI

y Ricerca di leptoni pesanti

y Deep inelasting scattering e violazione dello scaling

y L'interesse da parte dei fisici teorici al modello di Glashow, Weinberg, Salam aumentò notevolmente nel 1971 dopo il lavoro di 't Hooft sulla rinormalizzabilità della teoria

(9)

La scoperta delle correnti neutre

y Discussioni fra P. Musset, B. Zumino, P. Prentki e M.K. Gaillard attirarono l'attenzione degli sperimentali sulla ricerca delle correnti neutre

y Preferita dai teorici

y Preferita dagli sperimentali

y Il primo processo aveva il vantaggio della estrema chiarezza e basso fondo ma la sua sezione d'urto era molto piccola

y Il secondo aveva il vantaggio di una "alta" sezione d'urto ma fondo adronico e difficoltà di calcolo teorico

In tutti e due i processi non c’è il muone nello stato finale

E’ una corrente neutra

(10)

La scoperta delle correnti neutre

y Furono osservate diverse fotografie di eventi senza muone

y Per potere affermare che si trattava di correnti neutre occorreva calcolare le probabilità di eventi di fondo:

y Neutroni di alta energia che interagiscono nella camera a bolle

y Produzione di muoni molto lenti che non si vedono nella camera

y Muoni cosmici che fanno una interazione profondamente anelastica

y Il problema principale era il fondo di neutroni, studiato mediante gli "eventi

associati" • L'idea era di dimostrare che

• Le interazioni di neutrini sono distribuite uniformemente nel rivelatore

• Le interazioni di neutroni hanno un andamento esponenziale

(11)

La distribuzione spaziale degli eventi

y Sappiamo che il numero degli eventi prodotti in uno spessore dz di materiale è

y Questa relazione è valida quando lo spessore è piccolo, cioè quando dn << no

y Se il bersaglio non è sottile

y La diminuzione del numero n di particelle del fascio è

y Da cui

beam

beam

(12)

La scoperta delle correnti neutre

(13)

La scoperta delle correnti neutre

y Mentre ferveva l'attività per

valutare il background negli eventi di corrente neutra adronici fu trovato un evento candidato di interazione neutrino-elettrone mediato da corrente neutra

y Il fondo per eventi di questo tipo era il decadimento β inverso

y Quindi il problema era il fondo di νe nel fascio di νμ

y Vedi:

y Galison, "How the first neutral current

experiments ended", Review of Modern Physics 55, p. 477 (1983)

(14)

La scoperta delle correnti neutre

(15)

Interazioni di corrente neutra

y Ricaviamo adesso le formule per le sezioni d’urto di neutrini (e antineutrini) in processi di corrente neutra su nucleone

y Vogliamo sviluppare le formule nell’ambito del modello a partoni y Ci servono le sezioni d’urto per interazioni di neutrini su quark

y Una formulazione analoga a quella delle correnti cariche ci porta a ipotizzare un’ampiezza di scattering proporzionale al prodotto di due correnti

y Il parametro ρ tiene conto di un’eventuale differenza di

intensità fra la corrente carica (G) e la corrente neutra (ρG)

y Le correnti cariche hanno mostrato che il neutrino è sempre left-handed e quindi assumiamo che la sua corrente sia uguale nei due casi

y Per la corrente dei quark si assumono sempre gli accoppiamenti vettoriali (V,A) ma con coefficienti cv e ca arbitrari da determinare

k νμ νμ k'

p p'

q q

Z

Normalizzazione cv e ca

(16)

Interazioni di corrente neutra

y L’arbitrarietà di cv e ca (che devono essere determinati dall’esperimento)

significa che la corrente neutra può contenere una componente LH e una RH y Infatti troviamo gR e gL tali che

y Sviluppando

y Infine

y Pertanto l’elemento di matrice diventa

y La somma dell’ampiezza di scattering di un neutrino y Su un quark Right Handed q con intensità g

(17)

Interazione neutrino quark (NC)

y Le sezioni d'urto per l’interazione neutrino-quark tramite corrente neutra possono essere scritte utilizzando i risultati ottenuti per le correnti cariche y Dal momento che la corrente neutra è una sovrapposizione di una corrente

V−A e di una corrente V+A per ogni sezione d'urto occorre considerare due contributi

y Abbiamo inoltre visto che la dipendenza della sezione d’urto dall’angolo era determinata dalle elicità dei fermioni e dal momento angolare totale

y La sezione d’urto è isotropa quando Jz = 0 y Nei casi νμ qL e νμ qR

y La sezione d’urto dipende da (1+cosθ)2 per Jz = ±1 y Nei casi νμ qR e νμ qL

y Per le interazioni di antineutrini valgono considerazioni analoghe y Infine avevamo utilizzato la relazione

Jz = 0 Isotropa

Jz = −1 o Jz = −1 ad−1,−1a1+cos θ Jz = 1 o Jz = 1

ad1, 1a1+cos θ

(18)

Sezioni d'urto neutrino quark (NC)

k νμ νμ k'

p p'

q q

Z

qL

νμ θ

νμ

qL

Jz = 0 Isotropa

Jz = 1 o Jz 

M ada1+cos θ σ 0 per θ π qR

νμ θ

νμ qR

Jz = 0 Isotropa

k k'

νμ νμ

p p'

Z

q q

Jz = 1 o Jz 

Mada1+cosθ σ 0 per θ π qR

νμ θ

νμ qR

qL

νμ θ

νμ

q

(19)

Sezioni d'urto antineutrino quark (NC)

Jz =1 o Jz 

M ada1+cosθ

σ 0 per θ π

k k'

νμ

p p'

q q

Z

νμ

qL θ qL

νμ νμ

qR

θ qR

νμ

νμ

Jz = 0 Isotropa

Jz =1 o Jz 

M ada1+cosθ

σ 0 per θ π Jz = 0 Isotropa k νμ k'

p p'

Z

νμ

q q

νμ θ

νμ

qR

qR

νμ νμθ qL

qL

(20)

Riepilogo sezioni d'urto (NC)

k νμ νμ k'

p p'

q q

Z

k k'

νμ νμ

p p'

Z

q q

k νμ k'

p p'

q q

Z

νμ

k νμ k'

p p'

Z

νμ

q q

(21)

Sezioni d’urto neutrino nucleone (NC)

y Per semplicità trascuriamo il contenuto di anti-quark

y Utilizzando la simmetria di isospin

y Per il neutrone

u u u d d

p d

n

(22)

Sezioni d’urto anti-neutrino nucleone (NC)

y Per semplicità trascuriamo il contenuto di anti-quark

y Utilizzando la simmetria di isospin

y Per il neutrone

u u u d d

p d

n

(23)

Sezioni d’urto per bersagli isoscalari (NC)

y Considerando nuclei bersaglio isoscalari (con uguale numero di neutroni e protoni) le sezioni d’urto sono la media delle sezioni d’urto precedenti y Per le sezioni d’urto di neutrino

y Definiamo y Otteniamo

y Definiamo y Otteniamo

y E analogamente per le sezioni d’urto di anti-neutrino

(24)

Sezioni d’urto per bersagli isoscalari (NC)

y Integriamo le sezioni d’urto rispetto a x e definiamo

y Otteniamo

y Se non si trascura il contributo degli anti-quark

y Le quantità Q e Q sono state determinate dalle misure di sezione d’urto neutrino – nucleone tramite CC (vedi diapositiva )

y Si possono determinare gli accoppiamenti

5712017

(25)

Correnti neutre

y Il risultato precedente mostra che le correnti neutre hanno una componente predominante di tipo V−A

y Hanno comunque una componente V+A non trascurabile

y Le misure di interazioni di neutrini tramite corrente neutra sono difficili y Basse sezioni d’urto

y Non si possono misurare le variabili cinematiche del leptone nello stato finale y Occorre un calorimetro adronico ad alte prestazioni

y Gli errori sono grandi y Sono risultati pre-LEP

y È tuttavia importante sottolineare che queste misure confermano l’esistenza delle correnti neutre

y Danno un impulso decisivo alla diffusione della teoria di Glashow-Weinberg- Salam

(26)

Interazione neutrino elettrone

y Consideriamo le seguenti reazioni:

y Neutrino muonico su elettrone

y Procede solo tramite corrente neutra

y Antineutrino muonico su elettrone

y Procede solo tramite corrente neutra

y Per finire la reazione

antineutrino elettronico su elettrone

y Può procedere sia attraverso la corrente neutra che la corrente carica

k k'

p p'

e e

Z

νμ νμ

k k'

p p'

e e

Z

νμ νμ

k k'

Z

νe νe

k k'

p p'

W

νe νe

(27)

Interazione neutrino elettrone

y Il calcolo delle sezioni d'urto dà

(28)

Interazione neutrino elettrone

y Si tratta di risultati pre-LEP y Citati per interesse storico y Citati per rendersi conto della

precisione delle misure di LEP

(29)

Interazione neutrino elettrone

(30)

Le simmetrie del Modello Standard

y L’elettrodinamica è localmente invariante rispetto al gruppo U(1) y La corrente elettromagnetica è una corrente neutra e

ha componenti chirali LH e RH presenti in ugual misura y L’interazione elettromagnetica ha range infinito

y Il mediatore della forza è senza massa (il fotone)

y L’interazione debole ha correnti cariche e correnti neutre y Richiede mediatori carichi e neutri; ne richiede tre

y La corrente carica ha solo la componente chirale LH

y La corrente neutra ha componenti chirali LH e RH presenti in misura differente

y L’interazione debole ha un range molto breve y I quanti devono avere massa

y Il gruppo proposto da Glashow, Weinberg e Salam tratta in modo differente le componenti chirali LH e RH dei fermioni

(31)

Isospin debole

y Il modello standard delle Interazioni Elettrodeboli è l’applicazione della richiesta di invarianza locale di gauge alla teoria delle interazioni deboli y Richiede il passaggio dal gruppo abeliano U(1) ad un gruppo più complesso

y Il gruppo non abeliano

y Il gruppo SU(2)L è associato ad un nuovo numero quantico y L’isospin debole

y La “L” indica che la simmetria SU(2) si applica alla sola proiezione chirale left degli spinori

y Le interazioni di corrente carica dei leptoni sono descritte dai vertici

y Introducendo la proiezione chirale le correnti sono riscritte e

νe

W+ e νe

W

(32)

Isospin debole

y Vertici analoghi per i quark: transizioni da up a down e viceversa

y In analogia a quanto fatto con le correnti di Isospin con SU(2) si possono introdurre dei doppietti ( isospinori a due dimensioni )

y Le proiezioni chirali Left dei fermioni sono pertanto raggruppate in multipletti (doppietti) di isospin debole T = ½

y Le proiezioni chirali Right dei fermioni sono singoletti di isospin debole T = 0 y eR, uR, dR T = 0 νR non esiste

y L’isospin debole è la carica debole

y Le proiezioni chirali Right sono "SU(2) - neutre" e quindi non interagiscono d

u

W+

(33)

Isospin debole

y Vediamo come scrivere le correnti leptoniche e adroniche (quark) in SU(2)L y La simmetria globale SU(2)L permette

di introdurre le correnti conservate y Abbiamo usato le matrici di Pauli y Definiamo le correnti

y La corrente carica leptonica si può riscrivere utilizzando J+

y Analogamente J

y C’è anche la corrente J3

y Corrisponderebbe ai diagrammi y Correnti neutre di tipo V−A

y Fenomeni di corrente neutra di elettrone puramente V−A non sono mai stati osservati

Qe Qe

W3

e e

W3

(34)

Isospin debole

y Le correnti J1, J2, J3 che abbiamo introdotto sono le correnti di isospin debole y I 3 bosoni vettoriali Wμk mediano l’interazione, come il fotone Aμ nella QED y In una teoria di gauge gli accoppiamenti delle correnti con

i bosoni vettoriali sono fissati dall’invarianza di gauge locale

y Per la QED l’invarianza per la trasformazione eiα(x) di U(1) richiede l’introduzione della derivata covariante

y Il nuovo termine fissa il vertice di interazione

y Il gruppo U(1) ha un parametro a cui corrisponde un bosone Aμ

y Nel caso dell’isospin debole gli accoppiamenti sono fissati dall’invarianza per trasformazioni di SU(2)L

y Il gruppo SU(2)L ha 3 parametri a cui corrispondono 3 bosoni Wk y Con Dμ la Lagrangiana diventa

y Abbiamo visto che la corrente mediata da W3 non corrisponde a fenomeni osservati

(35)

Isospin debole

y Contiene termini con la stessa struttura V−A delle correnti cariche

y La distribuzione angolare delle interazioni di corrente neutra di neutrini con elettroni e quarks mostra che non sono correnti V−A pure

y Le correnti previste da J3 non sono osservate sperimentalmente

y Sperimentalmente si osserva che le correnti neutre dei fermioni carichi hanno sia una componente V−A che una V+A

y Osserviamo che anche la corrente elettromagnetica ha sia componenti Left- Handed che Right-Handed

y Partendo da questa osservazione si può tentare di usare un gruppo a 4 parametri e tentare di unificare

y Interazioni deboli cariche e neutre

y Interazioni elettromagnetiche, solo neutre

(36)

Il modello standard

y Il gruppo di simmetria (a 4 parametri) del modello standard è y Ai due gruppi sono associati i seguenti bosoni vettoriali

y Il gruppo U(1)Y è associato ad un ulteriore numero quantico

y L’ipercarica debole, cui è associata una corrente di ipercarica debole y Analoga alla corrente U(1)Q dell'elettromagnetismo

y Tuttavia, come vedremo, Y differenzia le componenti fR e fL y La relazione fra isospin debole, ipercarica debole e

carica è identica alla relazione di Gell-Mann e Nishijima y Questa relazione ci dice che una opportuna combinazione

di correnti di isospin debole e di corrente di ipercarica debole produce la corrente elettromagnetica

y Per i fermioni

(37)

Il modello standard

y L’Invarianza locale di Gauge fissa gli accoppiamenti Bosoni-Correnti

y La corrente di ipercarica per i leptoni è data da

y I parametri g1 e g2 sono le costanti di accoppiamento relative ai gruppi SU(2) e U(1) rispettivamente

y I bosoni vettoriali W e B hanno massa nulla (teoria rinormalizzabile) y Per dotare i bosoni di massa Weinberg e Salam introdussero nella teoria il

meccanismo della rottura spontanea della simmetria

y Introduzione di un doppietto scalare: il campo di Higgs

y Vedremo che i bosoni W3 e B sono sostituiti dalle combinazioni lineari ( MA = 0, MZ )

(38)

Correnti cariche

y Le correnti accoppiate ai bosoni W1 e W2 sono

y Utilizzando l’isospin debole abbiamo definito le correnti y Sostituendo J1 e J2 nella prima espressione

y Definiamo i nuovi bosoni W+ e W

y Vedremo che W+ e W hanno massa MW y Sostituendo otteniamo

y Queste sono le interazioni di correnti cariche che abbiamo studiato

(39)

Corrente elettromagnetica: Isospin+Ipercarica

y Interpretiamo adesso le correnti neutre

y Gli accoppiamenti sono

y Sostituiamo la definizione dei Bosoni Neutri ottenuti dopo la rottura spontanea della simmetria

y Otteniamo

y Consideriamo dapprima le correnti accoppiate ad Aμ.

y Sostituiamo i valori dell’ipercarica YeL =YνL =−1 e YeR =−2, otteniamo

y Sappiamo che il fotone non si accoppia al neutrino Bisogna eliminare i termini con i campi ν

Sostituendo le J

(40)

Corrente elettromagnetica: Isospin+Ipercarica

y Per eliminare i termini con i neutrini è sufficiente porre y Sopravvivono i termini

y Perché questa sia la corrente elettromagnetica gli accoppiamenti di eL e eR devono essere uguali fra di loro e uguali alla carica dell'elettrone e

y Otteniamo infine y Sostituendo

y Contiene componenti RH e LH Abbiamo ritrovato la

(41)

Corrente debole neutra

y Veniamo ai termini accoppiati a Ζμ

y Sostituendo le correnti

y Otteniamo

y Sostituiamo i valori dell’ipercarica: YeL =YνL =−1 e YeR =−2

y Sostituiamo g2cosθW = g1sinθW

(42)

Corrente debole neutra

y Semplifichiamo i termini del neutrino ( sin2θW + cos2θW = 1)

y Osserviamo che eL e eR hanno accoppiamenti diversi y Inoltre il neutrino νL ha solo accoppiamento LH y La forma usualmente usata si ottiene sostituendo

(43)

La corrente debole neutra

y Per un generico fermione si può scrivere

y Infatti

y Ricordiamo infine

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