23 Aprile 2018, Bari
Campi elettrici e magnetici variabili nel tempo
Testo di riferimento:
• “Elementi di Fisica”, Mazzoldi, Nigro, Voci
• “Fisica 2”, Giancoli
a.a. 2017-2018
Dal programma
o 1.0 CFU CAMPI ELETTRICI E MAGNETICI VARIABILI NEL TEMPO
Legge di Faraday e induzione elettromagnetica.
Origine del campo magnetico e della f.e.m.
indotta. Applicazioni della legge di Faraday.
Autoinduzione. Energia Magnetica. Mutua Induzione. Legge di Ampère-Maxwell.
Equazioni di Maxwell (cenni).
Parentesi
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 3
Proprietà del campo magnetico
o le linee di B sono sempre linee chiuse
n anche per campi magnetici variabili nel tempo ed anche nella materia (non solo nel vuoto
n corollario: il flusso di B attraverso una qualsiasi superfice chiusa è sempre nullo
B !
!∫ ⋅ d S = 0 !
In forma differenziale questa equazione diventà (teorema della divergenza)
!
In analisi
o teorema della divergenza e teorema del rotore (valgono per qualunque campo vettoriale F continuo)
n divergenza:
n rotore:
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 5
F ⋅ d ! ! S
"∫
S= ∫
V(∇ ⋅ F)dV !
F ⋅ d ! ! l
"∫
C= ∫
S(∇ × F)d ! S !
Legge di Faraday
o legge fondamentale dell’elettromagnetismo, insieme alla legge di Gauss ed alla legge di Ampere (che andrà riformulata)
o Collega il campo elettrico al campo magnetico
n campo magnetico che varia nel tempo produce un campo elettrico
o anche nota come legge di Faraday-Lenz- Neumann
n studiata inizialmente da diverse persone in ambiti (situazioni) diverse
o La formula è unica e descrive diversi
fenomeni
Legge di Faraday
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 7
ε = − d φ B dt ε = !
E ⋅ d !
!∫ s circuitazione del campo elettrico su una linea chiusa (f.e.m.)
φ B = !
B ⋅ d !
S S
∫
flusso del campo magnetico su unasuperficie qualsiasi che si appoggi sulla linea chiusa
approfondimento
o la “forza elettromotrice” ε = !
E ⋅ d !
"∫ s =
teorema del rotore (vale per qualunque campo vettoriale continuo):
E ⋅ d ! ! s
"∫
C= ∫
S(∇ × E)d # S !
S
(∇
∫ × E)⋅ d ! S = − " dt d ∫
SB ⋅ " d S = " − ∂
"
B
∂t ⋅
∫
Sd S "
∇ × !
E = − ∂ "
B
legge di Faraday in forma differenziale (infinitesima)approfondimento
o proprietà che si può esprimere sia in forma integrale che in forma
differenziale:
n per il campo elettrostatico, la circuitazione è nulla (campo conservativo)
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 9
E ⋅ d ! ! s
"∫
C= ∫
S(∇ × E)d # S = 0 !
∇ × !
E = 0
Legge di Faraday
o Consideriamo diversi casi per i quali vale la legge
ε = − d φ B
dt
Legge di Faraday
o Consideriamo diversi casi per i quali vale la legge
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 11
ε = − d φ B
dt
Legge di Faraday
o Consideriamo diversi casi per i quali vale la legge
ε = − d φ B
dt
Legge di Faraday
o Consideriamo diversi casi per i quali vale la legge
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 13
ε = − d φ B
dt
Legge di Faraday
o Approfondiamo il
significato del segno –
n contributo di Lenz
ε = Ri = − d φ B dt
la corrente indotta produce un campo magnetico (indotto, Bi) che tende a
“compensare” la variazione del campo magnetico B
• se così non fosse il campo continuerebbe ad aumentare
Problemi
o domani con la dott.sa Lella
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 15
Problemi ed applicazioni
forza di Lorentz e forza indotta
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 17
forza di Lorentz e forza indotta
F=I NM x B = =B
2b
2/(r+R) v
Potenza della forza esterna:
P=Festv=B2b2v2/(r+R) = (r+R)i2
r
La potenza della forza esterna
si ritrova interamente sotto forma di potenza elettrica (effetto Joule)
Flusso tra circuiti ed “autoflusso”
o Consideriamo due circuiti chiusi in cui scorre corrente
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 19
Il flusso del campo magnetico, dovuto al primo circuito, attraverso il secondo circuito φ1,2 è proporzionale all’intensità del campo magnetico prodotto dal primo circuito. Se B1 raddoppia, anche φ1,2 raddoppia.
Il campo magnetico generato dal circuito 1 è proporzionale alla corrente I1 che scorre nel circuito à φ1,2 è proporzionale ad i1
φ
2,1= M
1,2i
1Analogamente:
φ
1,2= M
2,1i
2Si può dimostrare che M1,2=M2,1
per dimostrarlo avremmo dovuto introdurre il potenziale vettore
Flusso tra circuiti ed “autoflusso”
o Consideriamo due circuiti chiusi in cui scorre corrente
φ
2,1= Mi
1φ
1,2= Mi
2M è il coefficente di mutua induzione
La legge di Faraday diventa:
ε
2= − d
dt φ
2,1= − d
dt Mi
1= −M di
idt ε
2= −M di
idt ε
1= −M di
2ed analogamente
dt
Autoflusso
o consideriamo un solo circuito in cui varia la corrente nel tempo
n varia il flusso del campo magnetico concatenato allo stesso circuito
o si parla di “autoflusso”
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 21
L’autoflusso è proporzionale alla corrente che scorre nel circuito
• se raddoppia la corrente, raddoppia il campo B e raddoppia il flusso del campo
φ = Li
L è detta induttanza del circuito La legge di Faraday:ε = − dLi
dt = −L di
dt
Induttanza e mutua induttanza
o Unità di misura di B: T (Tesla)
n T= kg/(As
2)
o unità di misura di φ: Wb (Weber)
n Wb=T m
2=kg m
2/(As
2)
o Unità di misura di L ed M: H (Henry)
n H = Wb / A = T m
2 /A = kg m
2/(A
2s
2)
o valore di µ 0 : 4π 10 -7 H/m
φ = Li φ φ
2,1= Mi
11,2
= Mi
2Torniamo ai due circuiti
o Vi è contemporaneamente il fenomeno della mutua induzione e dell’auto-
induzione
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 23
φ
1= L
1i
1+ Mi
2φ
2= L
2i
2+ Mi
1Esempio di applicazione:
trasformatore
Energia magnetica
o In elettrostatica abbiamo visto che l’energia elettrostatica può essere intesa come associata alle cariche elettrice:
oppure al campo elettrico:
o In maniera simile vediamo ora come
l’energia magnetica possa essere intesa associata alle correnti oppure al campo magnetico
U
e=
12q
iV
ii
∑
U
e=
12ε
0E
2Studiamo il circuito RL
o Abbiamo un circuito fatto da un generatore di f.e.m. chiuso su un conduttore
n in generale il conduttore avrà una resistenza (R) non nulla ed una induttanza (L) non nulla
o al tempo t=0 chiudiamo l’interruttore T
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 25
L’equazione del circuito diventa:
V V − L di
dt = Ri
soluzione: i(t)=i
0(1-e
t/τ)
dove τ = L/R ; i
0= V/R
consideriamo ora l’apertura del circuito
o all’apertura del circuito ci sarà sempre una resistenza finita
t=0 è ora l’istante in cui l’interruttore viene portato nella posizione che
esclude il generatore V
Equazione del circuito:
−L di
dt = Ri
−t/τ
Consideriamo il bilancio energetico del circuito
o potenza spesa dalla batteria:
P(t) = V i(t)
n a t=0 à i=0 à P(t=0)=0
n per t >> τ: P(t)=Vi
0=Ri
02(tutta la potenza è dissipata per effetto Joule)
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 27
V − L di
dt = Ri
V
Vi(t) = L di
dt i(t) + Ri(t)
2P
batteria(t) = d
dt (
12Li(t)
2) + P
Joule(t)
U
L=
12Li(t)
2è l’energia associata alla corrente nell’induttanza
Consideriamo il bilancio energetico del circuito
P
batteria(t) = d
dt (
12Li(t)
2) + P
Joule(t)
Integriamo primo e secondo membro tra t=0 ed il generico istante t’:
U
L=
12Li(t)
2è l’energia associata alla
corrente nell’induttanza
P
batteria(t)
0
∫
t ' lavoro compiuto dalla batteria nel far circolare la caricaP
Joule(t)
0
∫
t ' Energia dissipata (in calore) per effetto Joule sullaresitenza
Consideriamo il bilancio energetico del circuito
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 29
La corrente non va subito a zero. Continua a scorrere nella resistenza. Sulla resistenza si continua a spendere energia per effetto Joule.
Vediamo ora cosa accade quando stacchiamo la batteria:
−L di
dt = Ri
−L di
dt i = Ri
2i = i
0e
−t/τL’induttanza restituisce l’energia inizialmente imaggazzinata:
− d
dt (
12Li(t)
2) = P
Joule(t) − dU
Ldt = P
Joule(t)
Energia spesa per effetto Joule vale:
P
Joule(t)
0
∫
∞ ed è pari all’energia persa dall’induttanza:− dU
Ldt dt
o
∫
∞= −
odU
L∫
∞= U
L(0) −U
L(∞) = U
L(0) =
12Li
02Induttanza del solenoide rettilineo
o B=µ 0 nI
ε = − d φ
Bdt = −S
totdB
dt = hnS
spiraµ
0n di dt ε = −L di
dt
Per un tratto lungo h, l’induttanza vale dunque:
L = µ
0hn
2S
spiraL’induttanza per unità di lunghezza vale:
L
h= µ
0n
2S
spiraEnergia associata al campo B
o Solenoide percorso da corrente I
o Sappiamo che l’energia
associata alla corrente vale:
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 31
U
L=
12Li(t)
2U
L=
12µ
0hn
2S
spirai
2= hS
spira1
2 µ
0µ
20n
2i
2= hS
spira1
2 µ
0B
2
L = µ
0hn
2S
spirah h Consideriamo un tratto finito di lunghezza h:
U
B= hS
spira1
2 µ
0B
2
, u
B= 1
2 µ
0B
2 uB è la densità volumetrica di energia associata al campo magnetico B
Legge di Ampere-Maxwell
o La legge di Ampere vale solo per correnti stazionarie
o Maxwell aggiunge un termine alla legge di Ampere per rendere le
equazioni fondamentali dei campi E e B simmetriche
n con tale termine E e B diventano un’unica entità: il campo
elettromagnetico
n le equazioni di Maxwell prevedono le onde elettromagnetiche
B ⋅ d ! !
"∫ s = µ
0i
concatLegge di Ampere-Maxwell
o Il termine ε 0 dφ E /dt è detto “corrente di spostamento”
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 33
B ⋅ d ! !
!∫ l = µ
0i + µ
0ε
0d dt φ
Eφ
E= !
E ⋅ d ! S S
∫
Corrente i e corrente di spostamento
o Consideriamo il processo di carica di
un condensatore (carica di un circuito
RC descritto nelle ultime slide)
Corrente i e corrente di spostamento
o Se applichiamo il teorema di Ampere in
queste condizioni non vi è nessuna difficoltà:
la corrente concatenata è sempre la stessa
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 35
B ⋅ d ! !
"∫ s = µ 0 i concat
Corrente i e corrente di spostamento
B ⋅ d ! !
"∫ s = µ 0 i concat
o Se applichiamo il teorema di Ampere in il primo membro è sempre lo stesso,
mentre la corrente concatenata varia se
Corrente i e corrente di spostamento
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 37
o Aggiungendo il termine i
S, l’equazione di Ampere continua a valere anche in
queste condizioni
q=CV=(ε
0A/d) (Ed)=ε
0A E dq/dt= ε
0A dE/dt
i=dq/dt = ε
0A dE/dt = ε
0dφ
E/dt i
S=ε
0dφ
E/dt
B ⋅ d ! !
!∫ l = µ
0(i + ε
0d dt φ
E) = µ
0(i + i
S)
Il campo elettro-magnetico
Il campo elettro-magnetico
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 39
Equazioni di Maxwell
o 4 equazioni che si possono esprimere in forma integrale o differenziale
n le scriviamo solo nel vuoto, usando i campi E e B
o vi sono quelle più generali, che valgono ovunque, e sono simili alle precedenti, ma si introducono i campi D ed H
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 41
B ⋅ d ! !
S = 0
!∫
Non esiste!∫ E ⋅ d ! l = − ! dt d ∫
SB ⋅ d ! S !
Legge di Faradayla carica magentica.
(linee di B sono chiuse)
E ⋅ d ! !
S = q ε
0!∫
Legge di Gauss"∫ B ⋅ d ! l ! = µ
0i + µ
0ε
0d dt φ
E Legge di Ampere- MaxwellEquazioni di Maxwell
o 4 equazioni che si possono esprimere in forma integrale o differenziale
n le scriviamo solo nel vuoto, usando i campi E e B
o vi sono quelle più generali, che valgono ovunque, e sono simili alle precedenti, ma si introducono i campi D ed H
∇ ⋅ ! !
B = 0 !
∇ × !
E = − ∂ ! B
∂t
Legge di Faraday Non esiste
la carica magentica.
(linee di B sono chiuse)
Legge di Gauss
Legge di Ampere- Maxwell
∇ ⋅ ! !
E = ρ ε
0∇ × ! !
B = µ
0! j + µ
0ε
0∂ E !
∂t
Approfondimento
o Circuito RC: carica del condensatore
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 43
ε = q(t) / C + Ri(t) ε = q(t) / C + R dq(t)
dt
Soluzione:
q(t)=q
0(1-e-
t/τ), τ=RC dove q
0=εC
à i(t)=i
0e-
t/τ; i
0=ε/R
ε
Approfondimento
o Circuito RC: scarica del condensatore V
C(t) +V
R(t) = 0
q(t) / C − R dq(t)
dt = 0
Soluzione: