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NOVEMBRE 2013

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Academic year: 2022

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ARTICOLI DI STUDIO

30 DICEMBRE – 5 GENNAIO

“Siate vigilanti in vista delle preghiere”

PAGINA 3˙CANTICI: 67, 81

6-12 GENNAIO

Rimarremo

“in aspettazione”?

PAGINA 10˙CANTICI: 119, 32

13-19 GENNAIO

‘Sette pastori, otto duchi’ oggi

PAGINA 16˙CANTICI: 43, 123

20-26 GENNAIO

Ubbidiamo

ai pastori di Geova

PAGINA 21˙CANTICI: 125, 122

27 GENNAIO – 2 FEBBRAIO

Pastori, imitate i pi ` u grandi Pastori

PAGINA 26˙CANTICI: 5, 84

34567

15 NOVE MBRE 2013

(2)

Questa pubblicazione non `

e in vendita. Viene distribui- ta nell’ambito di un’opera mondiale di istruzione bibli- ca sostenuta mediante contribuzioni volontarie. Salvo diversa indicazione, la versione biblica usata `

e la Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti.

La Torre di Guardia `

e un periodico quindicinale edito in Italia dalla Congregazione Cristiana dei Testi- moni di Geova, Via della Bufalotta 1281, Roma. Diret- tore responsabile: Romolo Dell’Elice. Reg. Trib. Roma n. 14289 - 10/1/1972. Stampata in Germania da:

Wachtturm Bibel- und Traktat-Gesellschaft der Zeugen

Jehovas, e. V., Selters/Taunus. Druck und Verlag:

Wachtturm Bibel- und Traktat-Gesellschaft der Zeugen Jehovas, e. V., Selters/Taunus. Verantwortliche Redak- tion: Ramon Templeton, Selters/Taunus. 5 2013 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania.

Tutti i diritti sono riservati. Printed in Germany.

34567

November 15, 2013

Vol. 134, No. 22 Semimonthly ITALIAN

ARTICOLI DI STUDIO

ˇ “Siate vigilanti in vista delle preghiere”

Con l’approssimarsi della fine del malvagio sistema di cose di Satana `

e fondamentale che non ci addormentiamo spiri- tualmente. L’articolo spiega come possiamo rimanere desti essendo “vigilanti in vista delle preghiere”.

ˇ Rimarremo “in aspettazione”?

In questo articolo scopriremo cosa possiamo imparare dalla pazienza del profeta Michea, e vedremo quali avvenimenti indicheranno che la nostra attesa `

e finita e che Geova sta per agire contro il sistema malvagio. Parleremo inoltre di come possiamo dimostrarci grati per la pazienza di Dio.

ˇ ‘Sette pastori, otto duchi’ oggi

Gli avvenimenti legati all’attacco sferrato da Sennacherib contro Gerusalemme ai giorni di Ezechia contengono prezio- si insegnamenti, specialmente per chi ha il compito di pascere la congregazione.

ˇ Ubbidiamo ai pastori di Geova ˇ Pastori, imitate i pi`

u grandi Pastori

Il primo articolo parla di come Geova e Ges`

u pascono il loro gregge terreno oggi, e spiega come le pecore dovrebbe- ro ricambiare la loro cura. Il secondo prende in esame l’at- teggiamento con cui gli anziani di congregazione dovrebbero assolvere il loro ruolo di sottopastori del gregge.

IN QUESTO STESSO NUMERO

8 Come aiutiamo chi `

e nel bisogno

15 Servire Dio ` e la sua medicina!

31 Dai nostri archivi

GIAPPONE

IN COPERTINA: Si d`

a testimonianza pubblica presso una stazione ferrovia- ria di Tokyo, citt`

a in cui ogni giorno si riversano pi`

u di 2.800.000 pendolari.

Si cerca cos`

ı di raggiungere chi non viene contattato nella predicazione di casa in casa

                                   

POPOLAZIONE:

126.536.000

MEDIA DEI PROCLAMATORI:

216.692

PIONIERI REGOLARI:

65.245

(3)

“DI NOTTE il momento in cui ` e pi`

u difficile rimanere sveglie quello che precede l’alba”, dice un uomo che` in passato svolgeva un lavoro notturno. Chi per qual- che motivo `

e costretto a restare sveglio la notte sar` a si- curamente d’accordo. Oggi noi cristiani ci troviamo in una situazione simile, dato che la lunga notte del mal- vagio sistema di cose di Satana `

e nel suo momento di massima oscurita (Rom. 13:12). Sarebbe davvero peri-` coloso se ci addormentassimo proprio ora! `

E dunque fondamentale che siamo “di mente sana” e che seguia- mo l’esortazione delle Scritture a essere “vigilanti in vista delle preghiere” (1 Piet. 4:7).

2Tenendo conto di quanto `

e vicina la fine del mon- do di Satana,e saggio che ognuno di noi si chieda:`

“Quanto sono ‘vigilante’ nella preghiera? Ricorro a ogni tipo di preghiera, e lo faccio di continuo? Ho l’a- bitudine di pregare per gli altri, o mi concentro soltan- to sui miei bisogni e desideri? E quanto `

e importante pregare se voglio salvarmi?”

“OGNI FORMA DI PREGHIERA”

3Scrivendo agli efesini l’apostolo Paolo parl` o di

“ogni forma di preghiera” (Efes. 6:18). Pu`

o darsi che, quando preghiamo, ci capiti spesso di chiedere a Geo- va di aiutarci a soddisfare le nostre necessit`

a e ad af- frontare i problemi, e amorevolmente l’“Uditore di preghiera” ascolta queste nostre richieste (Sal. 65:2).

Non dobbiamo dimenticare, per`

o, che ci sono altri tipi di preghiera, tra cui la preghiera di lode, il rendimen- to di grazie e la supplica.

4Sono molte le ragioni per cui nelle nostre pre- ghiere dovremmo rivolgere a Geova parole di lode.

1, 2. (a) Perche´ e fondamentale essere “vigilanti in vista del-` le preghiere”? (b) Riguardo alla preghiera, quali domande in- trospettivee bene che ci facciamo?`

3. Quali sono alcuni tipi di preghiera?

4. Perche´ e giusto che lodiamo spesso Geova nelle nostre pre-` ghiere?

“ S IATE

VIGILANTI IN VISTA DELLE PREGHIERE”

Siate di mente sana e siate vigilanti in vista delle preghiere

(1 PIET. 4:7)

COME RISPONDERESTE?

A quali tipi di preghiera pensate di dovervi dedicare maggiormente?

Perch´

e i veri cristiani devono pregare di continuo?

Quando preghiamo per gli altri, chi ne trae beneficio?

(4)

Ad esempio, ci sentiamo spinti a farlo quando riflettiamo sulle sue “opere di po- tenza” e sull’“abbondanza della sua gran- dezza”. (Leggi Salmo 150:1-6.) I sei ver- setti di cui si compone il Salmo 150 ci esortano a lodare Geova ben 13 volte. Il compositore di un altro salmo canto con` grande riverenza: “Sette volte al giorno ti ho lodato a motivo delle tue giuste de- cisioni giudiziarie” (Sal. 119:164). Geova merita senz’altro di essere lodato. Nelle nostre preghiere non dovremmo percio` lodarlo “sette volte al giorno”, cio`

e molto spesso?

5Un altro importante tipo di preghie- rae il rendimento di grazie. Paolo rivol-` se ai cristiani della citt`

a di Filippi il se- guente invito: “Non siate ansiosi di nulla, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio con preghiera e supplica- zione insieme a rendimento di grazie” (Fi- lip. 4:6). Esprimere sincera gratitudine a Geova in preghiera ci protegge, soprattut- to in questi ultimi giorni in cui “gli uomi- ni [sono] ingrati” (2 Tim. 3:1, 2). Il mondo

`e pervaso dall’ingratitudine, e se non stia- mo attenti questo spirito pu`

o contagiar- ci. Viceversa, esprimere a Dio la nostra riconoscenza quando preghiamo ci aiuta a sentirci soddisfatti di quello che abbia- mo e ci impedisce di diventare “mormo- ratori” e “lamentatori della [nostra] sorte nella vita” (Giuda 16). Inoltre, i capifami- glia che ringraziano Geova nelle preghie- re che gli rivolgono insieme alla famiglia incoraggiano anche la moglie e i figli a es- sere grati.

6La supplica `

e una preghiera sincera e particolarmente accorata. Quand’e che` possiamo supplicare Geova? Di sicuro quando subiamo persecuzione o affron-

5. In che senso esprimere gratitudine a Geova in preghiera ci protegge?

6, 7. Che cos’e la supplica, e in quali casi pos-` siamo ricorrervi?

tiamo una malattia che mette a repenta- glio la nostra stessa vita. In circostanze del generee comprensibile che le nostre` preghiere diventino suppliche. Ma `

e solo in questi casi che possiamo rivolgere una supplica a Geova?

7Pensiamo a cio che Ges` u disse riguar-` do al nome di Dio, al Suo Regno e alla Sua volont`

a nella preghiera modello. (Leggi Matteo 6:9, 10.) Il mondoe pieno di mal-` vagit`

a, e i governi umani non riescono a soddisfare neanche i bisogni fondamen- tali dei cittadini. Percio` e senz’altro giu-` sto pregare che il nome del nostro Padre celeste sia santificato e che il suo Regno ponga fine al dominio di Satana sulla ter- ra. Questoe anche il tempo di supplicare` Geova di fare in modo che la sua volont`

a sia fatta sulla terra come loe in cielo. Re-` stiamo quindi vigilanti, sempre pronti a ricorrere a ogni tipo di preghiera.

“PREGATE DI CONTINUO”

8Proprio l’apostolo Pietro, colui che esort`

o i cristiani a essere “vigilanti in vista delle preghiere”, almeno in un’occasione si dimostro mancante sotto questo aspet-` to. Era infatti tra i discepoli che si ad- dormentarono mentre Ges`

u pregava nel giardino di Getsemani. Non riuscirono a rimanere svegli neppure dopo che Gesu` ebbe detto loro: “Vigilate e pregate di con- tinuo”. (Leggi Matteo 26:40-45.)

9Anzich´

e giudicare severamente Pie- tro e gli altri apostoli per essersi addor- mentati, dovremmo ricordare che erano reduci da una giornata decisamente dura.

Erano stati impegnati nei preparativi del- la Pasqua e a sera l’avevano celebrata. Poi Ges`

u aveva istituito il Pasto Serale del Si- gnore, stabilendo il modello per la Com- memorazione della sua morte che si sa-

8, 9. Perche non´ e il caso di giudicare severa-` mente Pietro e gli altri apostoli per essersi ad- dormentati nel giardino di Getsemani?

(5)

rebbe tenuta da allora in poi (1 Cor. 11:

23-25). “Dopo aver cantato lodi, uscirono verso il monte degli Ulivi”, riferiscono an- cora le Scritture. Per arrivarci dovevano aver camminato per un po’ attraverso le viuzze di Gerusalemme (Matt. 26:30, 36).` E possibile che a quel punto la mezzanot- te fosse passata da un pezzo. Se ci fos- simo trovati nel giardino di Getsemani quella notte, forse anche noi ci saremmo addormentati. Invece di condannare gli apostoli ormai stanchi, Gesu riconobbe` amorevolmente: “Lo spirito, certo,e desi-` deroso, ma la carne `

e debole”.

10La notte che si addormento nel`

10, 11. (a) Che lezione apprese Pietro dagli avvenimenti di quella notte? (b) Quali riflessio- ni vi ispira l’esperienza di Pietro?

Getsemani Pietro apprese una lezione dolorosa ma molto importante. Poco pri- ma Ges`

u aveva detto: “Questa notte in- ciamperete tutti riguardo a me”, al che Pietro aveva esclamato: “Benche tutti gli´ altri inciampino riguardo a te, io non in- ciampero mai!” Ges` u, di rimando, aveva` previsto che Pietro lo avrebbe rinnegato tre volte. Imperterrito, l’apostolo aveva insistito: “Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegher`

o affatto” (Matt. 26:

31-35). Ma Pietro inciamp`

o, proprio come Gesu aveva predetto. Sconvolto` dopo aver rinnegato il suo Maestro per la terza volta, “pianse amaramente” (Luca 22:60-62).

11 `

E chiaro che Pietro fece tesoro del- la lezione e sconfisse la tendenza a es- sere troppo sicuro di s´

e. Evidentemen- te la preghiera gli fu di aiuto. Non a caso

`e lui a dirci di essere “vigilanti in vista delle preghiere”. Stiamo seguendo la sua esortazione ispirata? ‘Preghiamo di conti- nuo’, dimostrando cos`

ı di fare affidamen- to su Geova? (Sal. 85:8). Non dimenti- chiamo poi l’avvertimento dell’apostolo Paolo: “Chi pensa di stare in piedi badi di non cadere” (1 Cor. 10:12).

LE PREGHIERE DI NEEMIA FURONO ESAUDITE

12Neemia, che visse nel V secolo a.E.V.

e fu coppiere del re persiano Artaserse, era una persona che pregava fervidamen- te. Costituisce perci`

o un ottimo esempio per noi. In una circostanza, per diversi giorni ‘digiuno e preg` o di continuo dinan-` zi a Dio’ a causa delle pessime condizio- ni in cui versavano gli ebrei a Gerusalem- me (Nee. 1:4). Quando Artaserse noto la` sua tristezza e gli chiese cosa potesse fare per lui, Neemia “subito [preg`

o] l’Iddio dei cieli” (Nee. 2:2-4). Quale fu il risultato?

12. Perche Neemia costituisce un ottimo esem-´ pio?

Anche se commise un errore, Pietro impar`

o a essere

‘vigilante in vista delle preghiere’

(Vedi i paragrafi 10 e 11)

(6)

Geova ascolt`

o le sue preghiere e diresse gli eventi in modo da aiutare il suo popo- lo (Nee. 2:5, 6). La fede di Neemia dovet- te esserne davvero rafforzata.

13Pregando di continuo come Neemia possiamo mantenere forte la nostra fede.

Satana e spietato, e spesso ci colpisce` quando siamo deboli. Ad esempio, se ab- biamo un grave problema di salute o sof- friamo di depressione, potremmo comin- ciare a pensare che cio che facciamo nel` ministero ogni mese non conti un gran- ch´

e agli occhi di Dio. Alcuni tra noi sono tormentati da sentimenti di angoscia, ma- gari per via del loro passato. Satana vor- rebbe farci sentire inutili; non di rado ci attacca approfittando del nostro stato d’a- nimo nel tentativo di indebolire la nostra fede. Tuttavia, essendo “vigilanti in vi-

13, 14. Cosa dobbiamo fare se vogliamo man- tenere forte la nostra fede e resistere ai tentati- vi di Satana di scoraggiarci?

sta delle preghiere” possiamo scongiura- re questa eventualita. In tal modo “il gran-` de scudo della fede” ci consentira di “spe-` gnere tutti i dardi infuocati del malvagio”

(Efes. 6:16).

14Essendo “vigilanti in vista delle pre- ghiere” non ci faremo cogliere imprepa- rati, e se inaspettatamente qualcosa do- vesse mettere alla prova la nostra fede non scenderemo a compromessi. Davan- ti a problemi e difficolta ricordiamoci di` Neemia, e rivolgiamoci immediatamente a Geova in preghiera. `

E solo con il suo aiu- to che possiamo resistere alle tentazioni e superare le prove a cuie sottoposta la no-` stra fede.

PREGHIAMO PER GLI ALTRI

15Ges`

u supplic`

o che la fede di Pie- tro non venisse meno (Luca 22:32). Nel

15. Cosa dovremmo chiederci in relazione alle preghiere che facciamo per gli altri?

Essere “vigilanti in vista delle preghiere” ci permette di affrontare svariati problemi

(Vedi i paragrafi 13 e 14)

(7)

I secolo il fedele cristiano Epafra imit` o il suo esempio pregando fervidamente per i fratelli di Colosse. “`

E sempre impe- gnato a pregare per voi”, scrisse Paolo a questi ultimi, “perche siate forti, perfetti´ e fedeli a tutta la volonta di Dio” (Col.` 4:12, Parola del Signore). `

E dunque bene che ci chiediamo: “Sono ‘sempre impe- gnato a pregare’ per i miei fratelli di tut- to il mondo? Quante volte menziono nel- le mie preghiere compagni di fede colpiti da qualche calamita naturale? Quando` e` stata l’ultima volta che ho pregato a fa- vore di coloro che assolvono onerose re- sponsabilit`

a nell’organizzazione di Geo- va? Di recente ho pregato per qualcuno in congregazione che sta avendo un pe- riodo difficile?”

16Le preghiere che facciamo a Geova Dio a favore di altri possono essere un aiuto concreto per loro. (Leggi 2 Corin- ti 1:11.) Anche se Geova none obbliga-` to a esaudire una richiesta solo perche´ un gran numero di suoi adoratori glie- la fa ripetutamente, egli nota il loro sin- cero e profondo interesse come gruppo e nel rispondere alle loro preghiere ne tiene conto. Percio quello di pregare per` gli altri e un privilegio e al tempo stes-` so una responsabilita da prendere sul se-` rio. Come Epafra dovremmo dimostrare che amiamo sinceramente i nostri fratel- li e abbiamo a cuore il loro benessere pre- gando con assiduit`

a per loro. Questo ci fara sentire pi` u felici, dato che “c’` e pi` u` felicita nel dare che nel ricevere” (Atti` 20:35).

‘LA NOSTRA SALVEZZA `

E VICINA’

17Paolo scrisse: “Conoscete il tempo,

16. Le preghiere che facciamo per gli altri han- no davvero valore? Spiegate.

17, 18. Cosa possiamo aspettarci se siamo “vi- gilanti in vista delle preghiere”?

che ` e gi`

a l’ora di svegliarvi dal sonno, poich´

e ora la nostra salvezza ` e pi`

u vicina di quando divenimmo credenti”. Poi ag- giunse: “La nottee inoltrata; il giorno si`

`e avvicinato” (Rom. 13:11, 12). Il nuovo mondo promesso da Dioe alle porte, e` la nostra salvezza `

e pi`

u vicina di quan- to pensiamo. Non possiamo addormen- tarci spiritualmente n´

e farci distrarre dal mondo al punto da non trovare piu il` tempo di rimanere soli per pregare Geo- va. Dobbiamo essere “vigilanti in vista delle preghiere”, perch´

e questo ci aiuter` a a compiere “santi atti di condotta e ope- re di santa devozione” mentre aspettia- mo il giorno di Geova (2 Piet. 3:11, 12).

Il nostro modo di vivere dimostrera cos` ı` che siamo spiritualmente desti e che sia- mo davvero convinti che la fine di questo malvagio sistema di cose `

e ormai pros- sima. Perci`

o ‘preghiamo incessantemen- te’ (1 Tess. 5:17). Imitiamo Gesu cercan-` do momenti di solitudine per pregare.

Se ci prendiamo tutto il tempo di cui abbiamo bisogno per comunicare con Geova, ci sentiremo sempre pi`

u vicini a lui (Giac. 4:7, 8). E che benedizione sar`

a questa!

18La Bibbia ci dice: “Nei giorni della sua carne Cristo offrı supplicazioni e an-` che richieste a Colui che poteva salvarlo dalla morte, con forti grida e lacrime, e fu favorevolmente udito per il suo santo ti- more” (Ebr. 5:7). Ges`

u offr`

ı suppliche e ri- chieste, e rimase leale a Dio fino al termi- ne della sua vita sulla terra. Percio Geova` libero il suo amato Figlio dalla morte e lo` ricompenso con la vita immortale in cie-` lo. Anche noi possiamo rimanere fedeli al nostro Padre celeste, qualsiasi tentazione o prova possa presentarsi. Il premio della vita eternae alla nostra portata, purch` e ri-´ maniamo “vigilanti in vista delle preghie- re”.

(8)

“LE PROTESTE per le elezioni sfociarono in un’on- data di violenze, e migliaia di testimoni di Geova furono costretti ad abbandonare le loro case”, rac- conta Fran ¸cois, un anziano che vive in un paese in via di sviluppo. “Cibo e medicine cominciaro- no a scarseggiare, e quel poco che ancora si tro- vava aveva prezzi esorbitanti. Le banche chiusero e i bancomat esaurirono il contante o smisero di funzionare”.

Dalla filiale si cominci`

o immediatamente a in- viare denaro e generi di prima necessit`

a ai Testi- moni sfollati che si erano raccolti nelle Sale del Re- gno di tutto il paese. Le fazioni in lotta avevano istituito posti di blocco, ma sapendo che i Testimo- ni di Geova sono assolutamente neutrali in gene- re permettevano ai veicoli della filiale di passare.

“Mentre stavamo andando verso una Sala del Regno, dei cecchini aprirono il fuoco sul nostro furgone”, prosegue Fran ¸cois. “Le pallottole ci pas- sarono accanto. Vedendo correre verso di noi un soldato che impugnava la sua arma, ingranammo la retromarcia, facemmo inversione e tornammo di corsa alla filiale, grati a Geova di essere ancora vivi. Il giorno dopo i 130 fratelli che si trovavano in quella Sala del Regno riuscirono a mettersi in salvo. Alcuni di loro vennero alla filiale, dove prov- vedemmo ai loro bisogni spirituali e materiali fin- che il momento critico non fu passato”.´

“Successivamente la filiale ricevette molte lette- re in cui fratelli di tutto il paese esprimevano pro- fonda riconoscenza”, dice ancora Fran ¸cois. “Vede- re come fratelli di altre zone erano venuti in loro soccorso li ha aiutati ad avere ancora pi`

u fiducia in Geova”.

Quando si verificano calamit`

a naturali o trage- die causate dall’uomo, non diciamo ai fratelli e alle sorelle nel bisogno: “Riscaldatevi e saziatevi”

(Giac. 2:15, 16). Al contrario, cerchiamo di soddi- sfare i loro bisogni materiali, proprio come fecero i discepoli del I secolo, i quali, saputo di una care- stia imminente, “determinarono, ciascuno come poteva, di mandare un soccorso ai fratelli dimo- ranti in Giudea” (Atti 11:28-30).

Noi servitori di Geova siamo felici di aiutare materialmente chie in difficolt` a. Le persone, per` o,` hanno anche dei bisogni spirituali (Matt. 5:3). Per aiutarle a rendersi conto di tale necessita e a sod-` disfarla, Gesu ha comandato ai suoi seguaci di` fare discepoli (Matt. 28:19, 20). Ognuno di noi dedica tempo, energie e risorse ad assolvere tale incarico. La nostra organizzazione impiega par- te delle contribuzioni ricevute per dare aiuto ma- teriale, ma i fondi vengono principalmente usati per promuovere gli interessi del Regno e predica- re la buona notizia. In questo modo dimostriamo di amare Dio e il prossimo (Matt. 22:37-39).

Chi sostiene l’opera mondiale dei Testimoni di Geova pu`

o star certo che le sue contribuzioni ven- gono utilizzate in maniera coscienziosa e oculata.

Hai la possibilita di aiutare i fratelli nel bisogno?` Desideri sostenere l’opera di fare discepoli? Allo- ra “non trattenere il bene da quelli cuie dovuto,` quando e in potere della tua mano farlo” (Prov.` 3:27).

Come aiutiamo chi `

e nel bisogno

(9)

Come ai giorni dell’apostolo Paolo, anche oggi molti ‘mettono da parte qualcosa’, cio`

e stabiliscono una certa somma di denaro da mettere nelle cassette per le contribuzioni re- canti la scritta: “Contribuzioni per l’opera mon- diale”. (1 Cor. 16:2) Ogni mese le congrega- zioni inviano queste contribuzioni all’ufficio dei Testimoni di Geova che cura l’opera nel loro paese. Si possono anche fare contribuzioni di- rettamente a un ente legale utilizzato dai Testi- moni di Geova nel proprio paese o, in Italia, alla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geo- va. Per sapere qual `

e il principale ente legale dei Testimoni di Geova nel vostro paese potete contattare la filiale che cura l’opera nel paese stesso. L’indirizzo della filiale `

e disponibile sul sito www.jw.org. Le contribuzioni che possono essere fatte direttamente sono le seguenti:

CONTRIBUZIONI SENZA CONDIZIONI

˙ Consistono in contribuzioni in denaro, gioiel- li o altri oggetti di valore. Anche le impre- se possono effettuare contribuzioni a favore della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova. Per avere informazioni in merito a come contribuire, `

e possibile contattare di- rettamente la Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova.

˙ Dovrebbero essere accompagnate da una lettera che spieghi che si tratta di una con- tribuzione senza condizioni.

CONTRIBUZIONI SOGGETTE A CONDIZIONI

˙ Consistono in contribuzioni in denaro di cui il donatore pu`

o richiedere la restituzione in caso di necessit`

a.

˙ Dovrebbero essere accompagnate da una lettera che spieghi che si tratta di una contri- buzione soggetta a condizioni. Per maggiori

informazioni vogliate contattare la Congre- gazione Cristiana dei Testimoni di Geova.

OFFERTE CHE SI POSSONO PIANIFICARE Oltre alle contribuzioni in denaro o oggetti di valore, ci sono altri modi in cui si pu`

o contribui- re per promuovere l’opera del Regno in tutto il mondo. Fra questi ci sono:

Assicurazioni: La Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova pu`

o essere designata qua- le beneficiaria di una polizza di assicurazione sulla vita o d’altro genere.

Titoli: Si possono trasferire alla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova titoli azionari e obbligazionari come offerta senza condizioni.

Beni immobili: Beni immobili che presentino determinate condizioni possono essere donati come offerta. Prima di intestare qualsiasi bene immobile mettetevi in contatto con la Congre- gazione Cristiana dei Testimoni di Geova o con la filiale che cura l’opera nel vostro paese.

Testamenti e lasciti: Beni o denaro possono essere lasciati alla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova mediante un testamento le- galmente valido.

Per ulteriori informazioni potete contattare, per iscritto o per telefono, la Congregazione Cri- stiana dei Testimoni di Geova o la filiale dei Te- stimoni di Geova che cura l’opera nel vostro paese.

MODI IN CUI ALCUNI SCELGONO DI CONTRIBUIRE PER L’OPERA MONDIALE

CONGREGAZIONE CRISTIANA DEI TESTIMONI DI GEOVA Via della Bufalotta 1281 I-00138 Roma RM Telefono: 06872941

(10)

QUANDO il Regno messianico fu istituito nel 1914, il sistema di Satana entro nei suoi ultimi giorni. In se-` guito alla guerra in cielo, Ges`

u scagli`

o il Diavolo e i demoni nelle vicinanze della terra. (Leggi Rivelazio- ne 12:7-9.) Satana sa che gli rimane solo “un breve pe- riodo di tempo” (Riv. 12:12). Tale “periodo di tempo”, comunque, va avanti da quasi un secolo e qualcuno potrebbe pensare che questi ultimi giorni stiano du- rando troppo. L’attesa del momento in cui Geova in- terverr`

a ci sta rendendo impazienti?

2L’impazienza puo essere pericolosa perch` e pu´ o` indurci ad agire in modo avventato. Cosa ci permet- ter`

a di rimanere “in aspettazione”? Questo artico- lo ci sar`

a di aiuto rispondendo alle seguenti doman- de: (1) Cosa ci insegna il profeta Michea in fatto di pazienza? (2) Quali avvenimenti indicheranno che la nostra attesa `

e finita? (3) Come possiamo dimostrarci grati per la pazienza di Geova?

COSA IMPARIAMO DA MICHEA?

3Leggi Michea 7:2-6. Il profeta Michea vide la con- dizione spirituale degli israeliti deteriorarsi sempre di pi`

u fino a diventare davvero allarmante durante il re- gno del malvagio re Acaz. Paragon`

o gli infedeli israe- liti a “un rovo” e a “una siepe di spine”: proprio come rovi e siepi di spine feriscono, quegli israeliti corrotti facevano del male a chiunque avesse a che fare con loro. La corruzione aveva raggiunto livelli tali da com- promettere persino i rapporti familiari. Michea sape- va di non poter fare nulla per cambiare le cose, perci`

o aprı il suo cuore a Geova, dopodich` e attese paziente-´ mente che fosse lui a intervenire. Era certo che Geo- va lo avrebbe fatto al tempo da lui stabilito.

1. Perch´

e potremmo divenire impazienti?

2. Cosa prenderemo in esame in questo articolo?

3. Qual era la condizione degli israeliti ai giorni di Michea?

R IMARREMO

“IN ASPETTAZIONE”?

“Sar `

o certamente in aspettazione”

(MIC. 7:7)

COME RISPONDERESTE?

Cosa ci insegna Michea?

Quali avvenimenti attendiamo?

Quali sono alcuni modi in cui possiamo dimostrare di apprezzare la pazienza di Geova?

(11)

4Come Michea, anche noi viviamo in un mondo dominato dall’egoismo. Molti sono “ingrati, sleali, senza affezione na- turale” (2 Tim. 3:2, 3). `

E molto stressante dover trattare quotidianamente con per- sone egocentriche al lavoro, a scuola e nel vicinato. Ma alcuni servitori di Dio hanno difficolta ancora maggiori. Ges` u` disse che i suoi seguaci avrebbero af- frontato l’opposizione dei familiari, e per descrivere l’effetto che il suo messaggio avrebbe avuto uso parole simili a quel-` le di Michea 7:6. “Sono venuto a causare divisione”, afferm`

o, “ponendo un uomo contro suo padre, e la figlia contro sua madre, e la giovane nuora contro sua suo- cera. In realt`

a, i nemici dell’uomo saran- no quelli della sua propria casa” (Matt.

10:35, 36). `

E davvero una sfida persevera- re quando a deriderci o a farci opposizio- ne sono i familiari che non condividono la nostra fede. Se ci troviamo in questa si- tuazione, non cediamo alle loro pressio- ni; rimaniamo leali a Geova e attendiamo con pazienza che sia lui a risolverla. Non smettiamo di chiedere il suo aiuto ed egli ci dara la forza e la sapienza necessarie a` perseverare.

5La pazienza di Michea fu ricompen- sata da Geova. Il profeta vide la fine del re Acaz e del suo malvagio regno. Vide anche Ezechia, figlio di Acaz, succede- re al padre e ripristinare la pura adora- zione. E il giudizio di Geova contro Sa- maria che aveva preannunciato si abbatte´ quando gli assiri invasero il regno setten- trionale di Israele (Mic. 1:6).

6Michea, comunque, non vide l’adem- pimento di tutto ci`

o che aveva profetiz- zato per ispirazione divina. Ad esempio aveva scritto: “Nella parte finale dei gior-

4. Quali difficolt`

a ci troviamo ad affrontare?

5, 6. Come fu ricompensato Michea da Geova, ma cosa non vide?

ni [...] il monte della casa di Geova sar` a fermamente stabilito al di sopra della cima dei monti, e sar`

a certamente innal- zato al di sopra dei colli; e a esso dovran- no affluire i popoli. E molte nazioni cer- tamente andranno e diranno: ‘Venite, e saliamo al monte di Geova’ ” (Mic. 4:1, 2).

Michea mor`

ı molto tempo prima dell’a- dempimento di questa profezia. In ogni caso, fu sempre deciso a rimanere leale a Geova, fino alla morte se necessario, a prescindere da quello che facevano gli al- tri. A tal riguardo scrisse: “Tutti i popo- li, da parte loro, cammineranno ciascuno nel nome del suo dio; ma noi, da parte nostra, cammineremo nel nome di Geo- va nostro Dio a tempo indefinito, sı, per` sempre” (Mic. 4:5). Michea riuscı ad at-` tendere con pazienza durante quei tem- pi difficili perche era assolutamente sicu-´ ro che Geova avrebbe mantenuto tutte le sue promesse. Non c’`

e dubbio, il profeta aveva fiducia in Geova!

7Nutriamo anche noi la stessa fiducia in Geova? Ne abbiamo senz’altro moti- vo. Vediamo avverarsi la profezia di cui Michea attendeva l’adempimento: “nella parte finale dei giorni” milioni di persone da ogni nazione, tribu e lingua sono af-` fluite “al monte della casa di Geova”. Pur provenendo da paesi rivali, questi adora- tori hanno fatto “delle loro spade vome- ri” e non “[imparano] pi`

u la guerra” (Mic.

4:3). `

E un grandissimo privilegio essere annoverati tra questi pacifici servitori di Geova!

8Comprensibilmente, desideriamo che Geova ponga presto fine a questo si- stema malvagio. Ma per poter attendere con pazienza, dobbiamo vedere le cose dal suo punto di vista. Egli ha stabili- to un giorno in cui giudicher`

a l’umanit` a

7, 8. (a) Perche abbiamo ragione di essere fi-´ duciosi? (b) Cosa fara passare il tempo pi` u rapi-` damente?

(12)

“mediante un uomo che ha costituito”, Gesu Cristo (Atti 17:31). Ma prima di quel` momento sta dando a persone di ogni sorta l’opportunita di venire “all’accurata` conoscenza della verita”, mettere in prati-` ca ci`

o che imparano e salvarsi. Sono in gioco vite preziose. (Leggi 1 Timoteo 2:

3, 4.) Se ci terremo impegnati aiutando al- tri ad acquistare accurata conoscenza di Geova, il tempo che rimane prima del suo giudizio passera pi` u rapidamente. Molto` presto la fine verr`

a, e allora saremo dav- vero felici di esserci dati da fare nell’ope- ra di predicare il Regno.

QUALI AVVENIMENTI INDICHERANNO CHE LA NOSTRA ATTESA `

E FINITA?

9Leggi 1 Tessalonicesi 5:1-3. Nel pros- simo futuro le nazioni diranno: “Pace e sicurezza!” Se non vogliamo che que- sta dichiarazione ci colga di sorpresa, dobbiamo ‘stare svegli ed essere sobri’

(1 Tess. 5:6). A questo riguardo, ci sara di`

9-11. La profezia riportata in 1 Tessalonicesi 5:3 sie adempiuta? Spiegate.`

aiuto rivedere in breve alcuni avvenimen- ti che costituiscono le premesse per que- sta eccezionale proclamazione.

10All’indomani sia della prima che della seconda guerra mondiale, le nazio- ni chiedevano a gran voce la pace. Per realizzare tale obiettivo, dopo la Grande Guerra fu fondata la Societ`

a delle Nazio- ni; successivamente al secondo conflitto mondiale, invece, le speranze in tal sen- so furono riposte nelle Nazioni Unite.

Leader politici e religiosi hanno legato le prospettive di pace dell’umanit`

a a que- ste organizzazioni. Per esempio, quando l’ONU dichiaro il 1986 Anno Internazio-` nale della Pace, politici di molti paesi ed esponenti di un gran numero di confes- sioni si ritrovarono ad Assisi insieme al papa per pregare a favore della pace.

11Comunque, ne quella proclamazio-´ ne di pace e sicurezza n´

e altre simili han- no adempiuto la profezia di 1 Tessalo- nicesi 5:3. Perche possiamo affermarlo?´ Perche la predetta “improvvisa distruzio-´ ne” non si `

e ancora verificata.

I servitori di Geova fanno tutto il possibile per aiutare chi `

e inattivo a ritornare a lui

(Vedi i paragrafi 16 e 17)

(13)

12Chi far`

a questa decisiva dichiara- zione di “Pace e sicurezza!”? Che ruolo avranno in questo i capi della cristianita` e delle altre religioni? Come vi saranno implicati i leader politici di vari paesi? La Bibbia non lo rivela. Cio che sappiamo,` per`

o, `

e che qualsiasi forma assumer` a tale proclamazione, e a prescindere da quan- to potra sembrare convincente, sar` a solo` illusoria. Questo vecchio sistema rester`

a sotto il controllo di Satana;e marcio dalle` fondamenta, e tale rimarra. Sarebbe dav-` vero tragico se qualcuno di noi si lascias- se ingannare dalla propaganda satanica e rinunciasse alla neutralita cristiana.`

1 3Leggi Rivelazione 7:1-4. Mentre attendiamo l’adempimento di 1 Tessalo- nicesi 5:3, potenti angeli stanno tratte- nendo i venti distruttivi della grande tri- bolazione. Cosa aspettano? Un evento di importanza fondamentale `

e menzionato dall’apostolo Giovanni: il suggellamento finale degli unti “schiavi del nostro Dio”.1 Una volta completato tale suggellamen- to, gli angeli libereranno i venti della di- struzione. Cosa succedera a quel punto?`

14Babilonia la Grande, l’impero mon- diale della falsa religione, fara la fine che` merita. Quando arriver`

a quel momento,

“popoli e folle e nazioni e lingue” non saranno in grado di darle nessun soste- gno concreto. I segnali della sua futura scomparsa sono gi`

a sotto i nostri occhi (Riv. 16:12; 17:15-18; 18:7, 8, 21). I mez- zi di informazione, per esempio, anzich´

e appoggiare la religione e i suoi esponen-

1 Per una spiegazione della differenza tra il suggel- lamento iniziale degli unti e quello finale, vedi La Tor- re di Guardia del 1° gennaio 2007, pagine 30-31.

12. Cosa sappiamo della dichiarazione di “Pace e sicurezza!”?

13. Perche gli angeli stanno trattenendo i venti´ della distruzione?

14. Quali segnali della futura scomparsa di Ba- bilonia la Grande sono gia evidenti?`

ti di spicco, ne fanno sempre pi`

u spesso oggetto dei loro attacchi. Cio nonostante` i leader di Babilonia la Grande pensano di non correre nessun pericolo effettivo.

Come si sbagliano! Dopo la dichiarazione di “Pace e sicurezza!” gli elementi poli- tici del sistema di Satana si rivolteran- no improvvisamente contro la falsa reli- gione e la spazzeranno via. Babilonia la Grande uscir`

a di scena una volta per tut- te. Vale senz’altro la pena di aspettare pa- zientemente questi avvenimenti epocali (Riv. 18:8, 10).

COME POSSIAMO DIMOSTRARCI GRATI PER LA PAZIENZA DI DIO?

15Malgrado il suo nome sia costante- mente infangato, Geova sta aspettando con pazienza il momento prestabilito per agire. Il suo desiderio `

e che nessuna per- sona sincera sia distrutta (2 Piet. 3:9, 10).` E questa anche la nostra preoccupazio- ne? Ecco alcuni modi in cui, nell’attesa del suo giorno, possiamo dimostrare di apprezzare la pazienza di Geova.

16Aiutiamo chi `

e diventato inattivo.

Ges`

u disse che c’`

e gioia in cielo quan- do una pecora smarrita viene ritrova- ta (Matt. 18:14; Luca 15:3-7). A Geova stanno molto a cuore tutti quelli che han- no mostrato di amare il suo nome, an- che se attualmente non sono attivi nel suo servizio. Quando li aiutiamo a torna- re alla congregazione contribuiamo alla sua gioia e a quella degli angeli.

17Sei tra chi in questo momento none` attivo nel servire Dio? Forse un fratello ti ha ferito, e per questo hai smesso di fre- quentare le adunanze. Dato che probabil- mente `

e trascorso un po’ di tempo, puoi

15. Perch´

e Geova sta ancora aspettando ad agire?

16, 17. (a) Perche vogliamo aiutare chi´ e di-` ventato inattivo? (b) Perche´ e urgente che chi` e` inattivo torni a Geova?

(14)

chiederti: “Adesso la mia vita ` e pi`

u signi- ficativa? Sono pi`

u felice? `

E stato Geova a offendermi, o un essere umano imperfet- to? Geova Dio mi ha mai fatto qualcosa di male?” In realta lui ci ha sempre trattato` bene. Anche se ora non stiamo tenendo fede alla nostra dedicazione, ci permette di godere delle cose buone che provve- de (Giac. 1:16, 17). Il suo giorno arrivera` presto. Questoe il momento di tornare` fra le braccia del nostro Padre celeste e di tenerci stretti alla congregazione, l’u- nico rifugio sicuro in questi ultimi giorni (Deut. 33:27; Ebr. 10:24, 25).

18Sosteniamo lealmente quelli che gui- dano la congregazione. Geova, il nostro amorevole Pastore, ci guida e ci custodi- sce, e ha costituito suo Figlio “capo pasto- re” del gregge (1 Piet. 5:4). In oltre 100.000 congregazioni gli anziani si prendono cura delle pecore di Dio a livello persona- le (Atti 20:28). Quando sosteniamo leal- mente questi fratelli, dimostriamo a Geo- va e a Gesu la nostra riconoscenza per` tutto cio che hanno fatto per noi.`

19Stringiamoci gli uni agli altri. Cosa vogliamo dire? Un tempo, quando un

18. Perche dobbiamo sostenere quelli che gui-´ dano la congregazione?

19. Come possiamo serrare i ranghi?

esercito ben addestrato veniva attaccato dal nemico, i soldati serravano i ranghi, cioe si stringevano compatti, opponendo` in questo modo una difesa impenetrabi- le. Satana sta intensificando i suoi attac- chi contro il popolo di Dio. Questo percio` none il momento di ingaggiare lotte in-` terne; `

e il momento di stringersi gli uni agli altri, di passare sopra alle imperfe- zioni altrui e di mostrare fiducia nella guida di Geova.

20Manteniamoci dunque svegli spiri- tualmente e rimaniamo “in aspetta- zione”. Attendiamo con pazienza la pro- clamazione di “Pace e sicurezza!” e il suggellamento finale degli eletti. Allora i quattro angeli libereranno i venti del- la distruzione e Babilonia la Grande sar`

a annientata. Mentre aspettiamo questi av- venimenti epocali, seguiamo le istruzioni di coloro a cui `

e affidata la guida della congregazione. Serriamo i ranghi contro il Diavolo e i demoni. Orae il tempo di` seguire l’esortazione del salmista: “Siate coraggiosi, e sia forte il vostro cuore, voi tutti che aspettate Geova” (Sal. 31:24).

20. Cosa dovremmo fare ora?

Ora `

e il momento di serrare i ranghi contro Satana e i demoni

(Vedi il paragrafo 19)

(15)

Quando in Kenya due pionieri entrarono in un’a- bitazione, si sorpresero nel vedere disteso su un let- to un uomo minuto, con il torso e le braccia molto piccoli. Gli parlarono della promessa di Dio secondo cui “lo zoppo salter`

a proprio come fa il cervo” e per tutta risposta l’uomo sfoder`

o un sorriso radioso (Isa.

35:6).

I pionieri appresero che Onesmus (questo era il suo nome) era nato con un’anomalia congenita chiamata osteogenesi imperfetta, o sindrome del- le ossa di vetro. Le ossa di chi ne `

e affetto sono talmente fragili che anche la minima sollecitazione pu`

o causare delle fratture. Dato che non esiste una cura n´

e una terapia efficace, per Onesmus sembra- va non esserci altra prospettiva che trascorrere il re- sto della vita in preda ai dolori e costretto su una sedia a rotelle.

Onesmus accett`

o uno studio biblico, ma sua ma- dre non voleva che andasse alle adunanze per pau- ra che la cosa potesse procurargli lesioni e ulterio- re dolore. Perci`

o i fratelli gliele registravano e poi lui le ascoltava a casa. Dopo cinque mesi di studio, co- munque, Onesmus decise di cominciare a frequen- tare le adunanze malgrado i rischi.

Questo aggrav`

o la sua situazione? Tutt’altro. “Alle adunanze i miei continui dolori sembravano atte- nuarsi”, ricorda Onesmus, il quale riteneva che fos- se la speranza biblica a farlo stare meglio. La ma- dre non pot´

e fare a meno di notare il cambiamento

nel suo stato d’animo e ne fu talmente felice che ac- cett`

o anche lei di studiare la Bibbia. “Servire Dio ` e la medicina di mio figlio”, diceva.

Nel giro di poco tempo Onesmus divenne un pro- clamatore. In seguito si battezz`

o, e ora `

e un ser- vitore di ministero. Pur non potendo camminare e riuscendo a usare solo un braccio, Onesmus desi- derava servire Geova al meglio delle sue possibili- t`

a. Voleva fare il pioniere ausiliario, ma esitava a compilare la domanda perch´

e sapeva che avrebbe dovuto fare costante affidamento su qualcuno che spingesse la sua sedia a rotelle. Quando espresse le sue riserve ai compagni di fede, questi gli garan- tirono il loro sostegno, e furono di parola permetten- dogli di svolgere il servizio di pioniere ausiliario.

In seguito nacque in lui il desiderio di intrapren- dere il servizio di pioniere regolare, ma i suoi timori erano sempre gli stessi. In un’occasione, per`

o, ricevette l’incoraggiamento di cui aveva bisogno dal- la scrittura del giorno. Si trattava del Salmo 34:8, che dice: “Gustate e vedete che Geova `

e buono”. Dopo aver meditato su queste parole, Onesmus decise di diventare pioniere regolare. Adesso predica quattro giorni a settimana e conduce studi biblici con diverse persone che stanno crescendo spiritualmente. Nel 2010 ha frequentato la Scuola del Servizio di Pionie- re. Che gioia `

e stata avere come istruttore uno dei due fratelli che gli avevano fatto visita la prima volta!

Onesmus ora si avvicina alla quarantina e i suoi genitori sono deceduti, ma i fratelli e le sorelle del- la congregazione si prendono cura di lui. `

E molto grato di tutte le benedizioni di cui gode e non vede l’ora che arrivi il giorno in cui “nessun residente dir`

a:

‘Sono malato’ ” (Isa. 33:24).

Servire Dio

e la sua medicina! `

(16)

TRA il 762 e il 759 a.E.V. i re d’Israele e di Siria di- chiararono guerra al regno di Giuda con l’obietti- vo di invadere Gerusalemme, detronizzare Acaz e mettere al suo posto un altro re, che forse non era un discendente di Davide (Isa. 7:5, 6). Il re d’Israe- le avrebbe dovuto sapere che questo piano non ave- va nessuna possibilit`

a di riuscire. Geova infatti aveva decretato che il Suo trono sarebbe stato occu- pato “a tempo indefinito” da un discendente di Da- vide, e lui mantiene sempre la sua parola (2 Sam.

7:16; Gios. 23:14).

2Inizialmente l’alleanza siro-israelita sembr` o ave- re la meglio: in una sola battaglia Acaz perse 120.000 uomini valorosi e Maaseia, il “figlio del re”, fu ucciso (2 Cron. 28:6, 7). Ma tutto questo non sfuggı a Geo-` va, che, non avendo dimenticato la promessa fatta a Davide, mand`

o il profeta Isaia con un messaggio dav- vero incoraggiante.

3Isaia disse: “Ecco, la fanciulla stessa effettiva- mente rimarr`

a incinta, e partorir`

a un figlio, e certa- mente gli mettera nome Emmanuele. [...] Prima che` il ragazzo sappia rigettare il male e scegliere il bene, il suolo dei due re di cui provi morboso terrore [Siria e Israele] sar`

a lasciato interamente” (Isa. 7:14, 16). Di solito la prima parte di questa profezia viene a buon diritto applicata alla nascita del Messia (Matt. 1:23).

Ma dal momento che nel I secolo E.V. i “due re”, il re di Siria e il re d’Israele, non rappresentavano piu una` minaccia per Giuda, la profezia relativa a Emmanue- le deve aver avuto un primo adempimento ai giorni di Isaia.

1. Perch´

e il piano dell’alleanza siro-israelita era destinato a fallire?

2-4. Come si adempı Isaia 7:14, 16 (a) nell’VIII secolo a.E.V.?` (b) nel I secolo E.V.?

‘ S ETTE PASTORI,

OTTO DUCHI’ OGGI

“Dovremo anche susci- tare contro di lui sette pastori, s `

ı, otto duchi del genere umano”

(MIC. 5:5)

SAPRESTE RISPONDERE?

Nell’VIII secolo a.E.V., in che modo Ezechia, Isaia, Michea e i principi di Gerusalemme dimostrarono di essere pastori capaci?

Chi rappresentano oggi i sette pastori e gli otto duchi, e perch´

e possiamo affermarlo?

Qual `

e la cosa pi`

u importante che possiamo fare adesso per prepararci a qualsiasi futuro attacco al popolo di Dio?

(17)

4Poco tempo dopo lo straordinario annuncio fatto da Isaia, sua moglie ri- mase incinta e partor`

ı un figlio che fu chiamato Maher-Shalal-Hash-Baz. `

E pos- sibile che questo bambino fosse l’“Em- manuele” di cui aveva parlato Isaia.1 Nei tempi biblici i bambini potevano riceve- re un certo nome alla nascita, magari per ricordare un evento particolare, ma poi essere chiamati con un altro da genitori e parenti (2 Sam. 12:24, 25). Per quan- to riguarda Ges`

u, non abbiamo elementi per affermare che sia mai stato chiamato Emmanuele. (Leggi Isaia 7:14; 8:3, 4.)

5Mentre Israele e Siria erano impe- gnate nel conflitto con Giuda, anche un’altra nazione, particolarmente belli- cosa, aveva mire espansioniste sulla re- gione. Si trattava della nascente poten- za mondiale assira. Stando alle parole di Isaia 8:3, 4, l’Assiria avrebbe portato via

“le risorse di Damasco e le spoglie di Sa- maria” prima di attaccare il regno meri- dionale di Giuda. Anzich´

e confidare in cio che Dio aveva detto tramite Isaia, l’in-` fedele Acaz strinse un disastroso accor- do con gli assiri, che alla fine porto Giu-` da sotto il loro giogo (2 Re 16:7-10). Acaz avrebbe dovuto proteggere il suo popo- lo, invece dimostro di essere un vero fal-` limento come pastore di Giuda. Chie- diamoci: “Quando devo prendere delle decisioni importanti, di chi mi fido: di Geova o degli uomini?” (Prov. 3:5, 6).

UN NUOVO PASTORE DALLA MENTALIT`

A DIVERSA

6Acaz mor`

ı nel 746. Suo figlio Eze- chia eredito un regno che si trovava in`

1 La parola ebraica tradotta “fanciulla” in Isaia 7:14 puo indicare sia una donna sposata che una vergine.` Percio qui si pu` o riferire sia alla moglie di Isaia che` alla vergine ebrea Maria.

5. Quale decisione insensata prese il re Acaz?

6. In che senso Ezechia fu diverso da Acaz?

una situazione disperata dal punto di vi- sta sia materiale che spirituale. Una vol- ta asceso al trono, a cosa avrebbe dato la precedenza il giovane re? Avrebbe cerca- to di risanare la disastrata economia di Giuda? Ezechia era un uomo dalla men- talit`

a spirituale, un degno pastore della sua nazione. La prima cosa che fece fu ri- stabilire la pura adorazione e aiutare il popolo ribelle a riallacciare una relazio- ne con Geova. Quando capı ci` o che Dio` voleva da lui, Ezechia agı senza indugio.` Che straordinario esempio ci ha lasciato!

(2 Cron. 29:1-19).

7I leviti avrebbero avuto un ruolo di primo piano nell’importante impresa di ripristinare la pura adorazione, percio` Ezechia li incontr`

o per assicurare loro tutto il suo sostegno. Riuscite a immagi- nare i fedeli leviti presenti a quell’incon- tro? Con lacrime di gioia che rigano i loro volti ascoltano il re proclamare: “Voi sie- te quelli che Geova ha scelto per stare dinanzi a lui a servirlo” (2 Cron. 29:11).

Promuovere la pura adorazione: que- sto era il preciso mandato ricevuto dai leviti.

8Ezechia invito sia Giuda che Israe-` le a una grande celebrazione della Pa- squa, seguita dalla festa dei pani non fer- mentati della durata di sette giorni. La festa ebbe un tale successo che fu pro- lungata per altri sette giorni. La Bibbia dice: “Ci fu a Gerusalemme una grande allegrezza, poich´

e dai giorni di Salomo- ne figlio di Davide re d’Israele non c’era stato nulla di simile a Gerusalemme”

(2 Cron. 30:25, 26). Quell’evento deve es- sere stato davvero di sprone per il popo- lo! Da 2 Cronache 31:1 si apprende che

7. Perche era necessario che il nuovo re assicu-´ rasse ai leviti il suo sostegno?

8. Cos’altro fece Ezechia per risanare la condi- zione spirituale della nazione, e con quale risul- tato?

(18)

“appena ebbero finito tutto questo, tutti gli israeliti [...] spezzavano le colonne sa- cre e tagliavano i pali sacri e abbatteva- no gli alti luoghi e gli altari”. Con que- sta azione decisa, Giuda inizio a tornare` a Geova. Tale purificazione spirituale si sarebbe rivelata estremamente impor- tante, considerato ci`

o che avrebbe avuto luogo in seguito.

IL RE RIPONE LA SUA FIDUCIA IN GEOVA

9Proprio come aveva detto Isaia, gli assiri conquistarono il regno settentrio- nale d’Israele e ne portarono in esilio gli abitanti, frustrando cos`

ı i piani di so- stituire il re di Giuda con un altro, for- se non della stirpe di Davide. Fu allo- ra che puntarono sul regno meridionale:

“nel quattordicesimo anno del re Eze- chia, Sennacherib re d’Assiria sal`

ı contro tutte le citta fortificate di Giuda e le pren-` deva”. Pare che Sennacherib riuscisse a conquistare in tutto 46 citta. Come vi sa-` reste sentiti se foste stati a Gerusalem- me in quel periodo, con l’esercito assi- ro che avanzava nel territorio di Giuda

9. (a) Come furono frustrati i piani d’Israele?

(b) Quali successi riporto inizialmente Senna-` cherib in Giuda?

e una citta dopo l’altra che cadeva nelle` sue mani? (2 Re 18:13).

10Di sicuro Ezechia si rendeva con- to del pericolo che incombeva, ma an- ziche cercare disperatamente l’appoggio´ di una nazione pagana, come aveva fat- to l’apostata Acaz, ripose la sua fiducia in Geova (2 Cron. 28:20, 21). Forse sape- va cio che il profeta Michea, suo contem-` poraneo, aveva predetto riguardo all’As- siria: “In quanto all’assiro, [...] dovremo anche suscitare contro di lui sette pasto- ri, sı, otto duchi del genere umano. Ed` essi in effetti pasceranno il paese d’Assi- ria con la spada” (Mic. 5:5, 6). Se Ezechia ne era a conoscenza, queste parole ispi- rate lo avranno incoraggiato, visto che in- dicavano che un esercito insolito sarebbe stato schierato contro gli assiri e alla fine li avrebbe sconfitti.

11La profezia relativa ai sette pasto- ri e agli otto duchi (“principi”, La Nuova

10. Perche le parole di Michea 5:5, 6 avranno´ incoraggiato Ezechia?

11. Quando avra il suo principale adempimen-` to la profezia relativa ai sette pastori e agli otto duchi?

Le parole di Ezechia diedero coraggio al popolo

(Vedi i paragrafi 12 e 13)

(19)

Diodati [NDI]) avrebbe avuto il suo adempimento principale, o piu impor-` tante, molto tempo dopo la nascita di Ges`

u, “il dominatore in Israele, la cui ori- gine `

e dai primi tempi”. (Leggi Michea 5:1, 2.) Tale adempimento infatti si avr`

a in futuro, quando l’esistenza stessa dei servitori di Geova sara minacciata da` un moderno “assiro”. Quale esercito, al comando di suo Figlio, schierer`

a Geo- va contro il crudele nemico? Prima di rispondere a questa domanda, vediamo cosa possiamo imparare dal modo in cui Ezechia fronteggio la minaccia assira.`

EZECHIA FA QUALCOSA DI CONCRETO

12Quando abbiamo un problema che non possiamo risolvere da soli, Geova `

e sempre disposto ad aiutarci, ma si aspet- ta che facciamo la nostra parte. Ezechia si consult`

o “con i suoi principi e con i suoi uomini potenti” e insieme decisero

“di turare le acque delle sorgenti che era- no fuori della citta [...]. Per giunta, [Eze-` chia] si fece coraggio ed edifico tutte` le mura diroccate e vi eresse sopra del- le torri, e al di fuori altre mura, [...] e fece dardi in abbondanza e scudi” (2 Cron.

32:3-5). Per proteggere e pascere il Suo popolo in quel frangente, Geova uso di-` versi uomini coraggiosi: Ezechia, i suoi principi e i profeti fedeli.

13Ezechia fece poi qualcosa di ancora pi`

u importante del chiudere le sorgenti e rafforzare le mura di cinta. Da premu- roso pastore qual era, raduno il popolo` e lo incoraggio con queste parole: “Non` abbiate timore ne siate atterriti a causa´ del re d’Assiria [...]; poich´

e con noi ce ne sono pi`

u di quanti ce ne sono con

12. Cosa fecero Ezechia e i suoi uomini per proteggere il popolo di Dio?

13. Quale la cosa pi` u importante che Ezechia` fece per preparare il popolo all’imminente at- tacco? Spiegate.

lui. Con lui c’`

e un braccio di carne, ma con noi c’e Geova nostro Dio per aiu-` tarci e per combattere le nostre batta- glie”. Come dovettero sentirsi rafforzati gli israeliti quando Ezechia ricordo che` Geova avrebbe combattuto per loro! La narrazione prosegue: “E il popolo era rassicurato dalle parole di Ezechia re di Giuda”. `

E da notare che furono le “paro- le di Ezechia” a dare coraggio al popo- lo. Sia lui che i suoi principi, cos`

ı come i profeti Michea e Isaia, dimostrarono di essere pastori capaci, proprio come Geo- va aveva fatto profetizzare (2 Cron. 32:

7, 8; leggi Michea 5:5, 6).

14Il re d’Assiria si accampo a Lachis,` a sud-ovest di Gerusalemme. Da l`

ı invi` o tre suoi rappresentanti ordinando alla cit- t`

a di arrendersi. Il suo portavoce, il cui ti- tolo ufficiale era Rabsache, uso varie tatti-` che. Parlando in ebraico, esorto il popolo` a voltare le spalle al re e a sottomettersi agli assiri, con la falsa promessa di portar- li in un paese in cui avrebbero avuto una vita confortevole. (Leggi 2 Re 18:31, 32.) Rabsache poi disse che, proprio come gli d`

ei delle altre nazioni non erano riusciti a proteggere i loro adoratori, Geova non sa- rebbe stato in grado di liberare gli israeli- ti dalla mano degli assiri. Saggiamente il popolo non rispose a questa propaganda diffamatoria; anche oggi spesso i servito- ri di Geova seguono la stessa linea di con- dotta. (Leggi 2 Re 18:35, 36.)

15Ezechia era comprensibilmente tur- bato, ma anzich´

e rivolgersi a una poten- za straniera mando a chiamare il profeta` Isaia, che gli disse: “[Sennacherib] non entrera in questa citt` a n` e vi tirer´ a una` freccia” (2 Re 19:32). Gli abitanti di Ge- rusalemme dovevano solo resistere.

14. Cosa disse Rabsache, e come reag` ı il po- polo?

15. Cosa dovevano fare gli abitanti di Gerusa- lemme, e in che modo Geova salvo la citt` a?`

(20)

Geova avrebbe combattuto per loro, ed ` e proprio quello che fece! “Avvenne quella notte”, si legge, “che l’angelo di Geova usciva e abbatteva centottantacinquemi- la nel campo degli assiri” (2 Re 19:35).

Giuda era salva, non perche Ezechia´ avesse chiuso le sorgenti o rafforzato le mura di cinta, bens`

ı grazie all’intervento di Geova.

COSA IMPARIAMO OGGI

16La profezia relativa ai sette pastori e agli otto duchi ha il suo adempimento principale nei nostri giorni. Come gli abi- tanti dell’antica Gerusalemme furono at- taccati dagli assiri, nel prossimo futuro il popolo di Dio, apparentemente vulne- rabile, verra attaccato dal moderno “as-` siro”, deciso ad annientarlo. Le Scrittu- re parlano di questo attacco ma anche di quello di ‘Gog di Magog’, di quello del “re del nord” e di quello dei “re del- la terra” (Ezec. 38:2, 10-13; Dan. 11:40, 44, 45; Riv. 17:14; 19:19). Si tratta di at- tacchi distinti? Non necessariamente. `

E possibile che la Bibbia utilizzi espressio- ni diverse per indicare lo stesso attacco.

In base alla profezia di Michea, a quale arma segreta avrebbe fatto ricorso Geo- va contro l’“assiro”, il crudele nemico? A una piuttosto inusuale: “sette pastori, s`

ı, otto duchi” (Mic. 5:5). I pastori e i du- chi (o “principi”, NDI) di questo insolito esercito sono gli anziani di congregazio- ne (1 Piet. 5:2). Oggi Geova ha senz’al- tro provveduto tanti uomini dalla menta- lita spirituale per pascere il suo prezioso` gregge e per rafforzarlo in vista del futu- ro attacco del moderno “assiro”.1 La pro-

1 Nelle Scritture spesso il numero sette viene usa- to per indicare completezza. Il numero otto (uno pi`

u di sette) a volte rappresenta abbondanza.

16. Chie rappresentato oggi (a) dagli abitanti` di Gerusalemme? (b) dall’“assiro”? (c) dai sette pastori e dagli otto duchi?

fezia di Michea afferma che questi uomi- ni “pasceranno il paese d’Assiria con la spada” (Mic. 5:6). Infatti, tra “le armi del- la [loro] guerra” c’`

e “la spada dello spiri- to”, la Parola di Dio (2 Cor. 10:4; Efes.

6:17).

17Dagli avvenimenti che abbiamo analizzato, gli anziani che stanno leggen- do questo articolo possono trarre alcu- ne utili conclusioni: (1) La cosa migliore che possono fare in vista del futuro at- tacco dell’“assiro”e rafforzare la propria` fede in Dio e aiutare i fratelli a fare lo stesso. (2) Quando l’“assiro” attaccher`

a, dovranno essere assolutamente convin- ti che Geova ci liberera. (3) In quel pe-` riodo l’organizzazione di Geova ci dar`

a delle istruzioni che potranno sembrare poco logiche da un punto di vista strate- gico o comunque umano. Tutti dovremo essere pronti a seguirle, per quanto stra- ne possano sembrarci, perch´

e `

e solo cos` ı che potremo avere salva la vita. (4) Per chi sta riponendo la propria fiducia nel- l’istruzione secolare, nelle cose materiali o nelle organizzazioni umane `

e arrivato il momento di cambiare. Gli anziani devo- no essere pronti ad aiutare coloro la cui fede sta vacillando.

18Verra il momento in cui gli odier-` ni servitori di Dio sembreranno vulnera- bili, proprio come gli israeliti intrappo- lati a Gerusalemme ai giorni di Ezechia.

Quando ci`

o accadr`

a, le sue parole po- tranno dare coraggio anche a noi. Non dimentichiamo che con i nostri nemi- ci “c’`

e un braccio di carne, ma con noi c’`

e Geova nostro Dio per aiutarci e per combattere le nostre battaglie” (2 Cron.

32:8).

17. Dagli avvenimenti che abbiamo analizzato, quali conclusioni possono trarre gli anziani?

18. Perch´

e ricordare gli avvenimenti che abbia- mo esaminato potra tornarci utile in futuro?`

(21)

GEOVA si paragona a un pastore, e questo ci aiu- ta a conoscerlo meglio (Ezec. 34:11-14). Un pastore amorevole si sente responsabile del gregge affidato alla sua cura. Porta le pecore al pascolo e ad abbeve- rarsi (Sal. 23:1, 2); le sorveglia giorno e notte (Luca 2:8); le protegge dai predatori (1 Sam. 17:34, 35); por- ta in braccio gli agnellini (Isa. 40:11); va in cerca del- le pecore che si sono perse e cura quelle ferite (Ezec.

34:16).

2Anticamente i servitori di Geova appartenevano a una societa dedita prevalentemente alla pastorizia` e all’agricoltura, per cui non avevano difficolta a com-` prendere il paragone tra lui e un pastore amorevo- le. Sapevano che, per stare bene, le pecore hanno bi- sogno di cura e attenzione. Lo stesso vale in senso spirituale per gli esseri umani (Mar. 6:34). Le perso- ne risentono della mancanza di cura e guida spiritua- le adeguata: diventano vulnerabili e si “smarriscono”

moralmente, proprio come le “pecore che non hanno pastore” si disperdono (1 Re 22:17). Comunque, Geo- va si prende amorevolmente cura dei bisogni del suo popolo.

3L’immagine di Geova come pastoree tuttora va-` lida: Geova si prende ancora cura delle sue pecore.

Vediamo dunque in che modo oggi guida quelli che lo servono e ne soddisfa i bisogni. Ci soffermeremo poi su come le pecore dovrebbero ricambiare il suo amorevole interesse.

“IL PASTORE ECCELLENTE”

COSTITUISCE SOTTOPASTORI

4Geova ha costituito Gesu Capo della congrega-` zione cristiana (Efes. 1:22, 23). In veste di “pastore

1, 2. Perche il fatto che Geova si paragoni a un pastore´ e si-` gnificativo?

3. Di cosa parlera questo articolo?`

4. Che ruolo ha Gesu nella cura delle pecore di Geova?`

U BBIDIAMO

AI PASTORI DI G EOVA

“Siate ubbidienti

a quelli che prendono la direttiva fra voi e siate sottomessi, poich ´

e essi vigilano sulle vostre anime”

(EBR. 13:17)

COME RISPONDERESTE?

In quali modi gli anziani di congregazione pascono il gregge di Dio?

Perch´

e le pecore devono ascoltare i sottopastori?

Perch´

e il fatto che i sottopastori siano imperfetti non costituisce un motivo per non accettare i loro consigli scritturali?

(22)

eccellente” Ges`

u ha gli stessi interessi, propositi e qualit`

a del Padre. `

E arrivato a “[cedere] la sua anima per le pecore”

(Giov. 10:11, 15). Il suo sacrificio di riscat- to e un meraviglioso dono fatto a tutto` il genere umano (Matt. 20:28). `

E volonta` di Geova, infatti, che “chiunque esercita fede in [Ges`

u] non sia distrutto ma abbia vita eterna” (Giov. 3:16).

5Come si comportano le pecore con il Pastore eccellente? “Le mie pecore ascol- tano la mia voce”, disse Ges`

u Cristo, “e io le conosco, ed esse mi seguono” (Giov.

10:27). Ascoltare la voce del Pastore ec- cellente significa seguire sempre la sua guida. Richiede tra l’altro che si collabo- ri con i sottopastori spirituali che ha co- stituito. Gesu indic` o che l’opera da lui` iniziata sarebbe stata proseguita dagli apostoli e dai discepoli, i quali avrebbe- ro dovuto ‘insegnare’ alle sue pecorelle e ‘pascerle’ (Matt. 28:20; leggi Giovanni 21:15-17). Con il diffondersi della buona notizia e l’aumentare del numero dei di- scepoli, Gesu dispose che cristiani ma-` turi pascessero le congregazioni (Efes. 4:

11, 12).

6Parlando agli anziani della congrega- zione di Efeso, l’apostolo Paolo sottolineo` che era stato lo spirito santo a costituir- li sorveglianti “per pascere la congrega- zione di Dio” (Atti 20:28). `

E cosı anche` per gli odierni sorveglianti cristiani, dato che vengono nominati sulla base dei re- quisiti esposti nella Parola di Dio, ispira- ta dallo spirito santo. Perci`

o, quando ub- bidiamo agli anziani mostriamo rispetto per Geova e Gesu, i due massimi Pastori` (Luca 10:16). Questoe senz’altro il moti-`

5, 6. (a) Chi ha costituito Ges`

u per prendersi cura delle sue pecore, e cosa devono fare queste ultime per trarre profitto da tale disposizione?

(b) Quale dovrebbe essere il motivo principa- le per cui desideriamo ubbidire agli anziani di congregazione?

vo principale per cui desideriamo essere loro sottomessi, ma ci sono anche altre ragioni per cui `

e saggio farlo.

7Le istruzioni, l’incoraggiamento e i consigli che gli anziani danno ai compa- gni di fede sono tratti direttamente dalle Scritture o comunque basati sui princ`

ıpi biblici. Il loro obiettivo nel dare tale gui- da none quello di dire ai fratelli come` vivere la loro vita (2 Cor. 1:24). Ci`

o che si prefiggonoe piuttosto di farli ragiona-` re su norme scritturali che li aiutino a prendere decisioni assennate, come pure di promuovere l’ordine e la pace nella congregazione (1 Cor. 14:33, 40). Gli an- ziani “vigilano sulle [nostre] anime” nel senso che desiderano mettere ognuno di noi in condizione di mantenere una buo- na relazione con Geova. Quindi, se si ac- corgono che un fratello o una sorella ri- schia di fare un “passo falso”, o magari lo ha gi`

a fatto, offrono immediatamente as- sistenza (Gal. 6:1, 2; Giuda 22). Queste non sono forse buone ragioni per essere

“ubbidienti a quelli che prendono la di- rettiva”? (Leggi Ebrei 13:17.)

8L’apostolo Paolo, lui stesso pastore spirituale, scrisse ai fratelli di Colosse:

“State attenti che qualcuno non vi por- ti via come sua preda per mezzo del- la filosofia e di un vuoto inganno secon- do la tradizione degli uomini, secondo le cose elementari del mondo e non secon- do Cristo” (Col. 2:8). Il suo monito met- te in evidenza un’altra buona ragione per prestare attenzione ai consigli scrittura- li degli anziani: essi difendono il greg- ge mettendo in guardia i fratelli contro chiunque cerchi di minare la loro fede.

L’apostolo Pietro avvertı che “falsi pro-` feti” e “falsi maestri” avrebbero tentato

7. Che aiuto ci danno gli anziani per farci man- tenere una buona relazione con Geova?

8. In che modo gli anziani difendono il gregge di Dio?

(23)

di “[adescare] anime instabili” per indur- le al peccato (2 Piet. 2:1, 14). Anche oggi, quando `

e necessario, gli anziani danno le stesse esortazioni. Essendo cristiani ma- turi, hanno esperienza di vita. Per di pi`

u, prima di essere nominati hanno dato pro- va di avere un chiaro intendimento delle Scritture e di essere qualificati per inse- gnare ci`

o “che `

e sano” (Tito 1:9; 1 Tim.

3:2). Grazie alla loro maturita e al loro` equilibrio, nonch´

e alla sapienza che han- no acquisito dalla Bibbia, sono in grado di guidare efficacemente il gregge.

“IL PASTORE ECCELLENTE”

NUTRE E PROTEGGE LE PECORE

9Per mezzo della sua organizzazione

9. Come viene guidata e nutrita l’odierna con- gregazione cristiana?

Geova provvede cibo spirituale in ab- bondanza all’intera associazione dei fra- telli nel mondo. Le nostre pubblicazio- ni contengono molti consigli basati sulle Scritture. Oltre a cio, di tanto in tanto` l’organizzazione d`

a disposizioni in modo specifico agli anziani di congregazione, tramite lettere o mediante i sorveglianti viaggianti. Le pecore ricevono cos`

ı una guida chiara.

10I sorveglianti hanno la responsabili- t`

a di salvaguardare e curare la salute spirituale dei componenti della congre- gazione, e in particolare di quelli spiri- tualmente feriti o malati. (Leggi Giaco- mo 5:14, 15.) Tra loro potrebbe esserci chi

10. Che responsabilit`

a hanno i pastori spiri- tuali nei confronti di chi si `

e allontanato dal gregge?

Come un pastore protegge il suo gregge, gli anziani proteggono le pecore affidate alla loro cura

(Vedi il paragrafo 8)

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