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1 9 SEZIONE I - PIANO STRATEGICO DI SVILUPPO DEL PERSONALE DOCENTE. 13 SEZIONE II PIANO STRATEGICO DI SVILUPPO DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO.

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(1)

P Pi P iia aan nno oo SS S tt t rr r aa a tte t ee ggi g iic cco oo dd d ii i S SSv vvi iil llu uup pp pp p oo o d dd ee e ll l P P P eer e rr ss s oon o nna aal lle ee dd d ee e lll l ll’ ’’U U U nni n iiv vve ee rr r ss s iit i ttà àà dd d ee e ll l S SS aal a lle een nn tto t oo

P P P rr r oop o pp oo o sst s tt aa a d ddi ii P P P rr r oog o gg rr r aa a m m m m m m aa a zz z iio i oo nne n ee T TTr rr iie i ee nnn n nna aa lle l ee 220 2 001 113 33- -- 220 2 001 115 55

RRi R iic cco oog ggn nni iiz zz iio i oon nne ee d dd ee e ii i f ff aab a bb bb b iis i ss oo o gg g nni n ii

Lecce, 21 marzo 2013

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Indice

Contesto normativo di riferimento ... 1

Piano Strategico ... 9

SEZIONE I - PIANO STRATEGICO DI SVILUPPO DEL PERSONALE DOCENTE ... 13

SEZIONE II PIANO STRATEGICO DI SVILUPPO DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO ... 15

1 ATENEO ... 17

2 AMMINISTRAZIONE CENTRALE ... 18

2.1 Rettorato ... 20

2.3 Direzione Generale ... 22

2.4 Ripartizione Affari Finanziari ... 27

2.5 Ripartizione Informatica ... 29

2.6 Ripartizione Legale, Atti Negoziali ed Istituzionali ... 32

2.7 Ripartizione Ricerca ... 34

2.8 Ripartizione Risorse Umane ... 36

2.9 Ripartizione Tecnica ... 38

2.10 Biblioteca Interfacoltà ... 40

2.11 SIBA ... 40

3 DIPARTIMENTI ... 41

3.1 Dipartimento di Beni Culturali ... 43

3.2 Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione... 43

3.3 Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali ... 44

3.4 Dipartimento di Scienze Giuridiche ... 44

3.5 Dipartimento di Matematica e Fisica ... 45

3.6 Dipartimento di Scienze dell’Economia ... 45

3.7 Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo ... 46

3.8 Dipartimento di Studi Umanistici ... 46

4 FACOLTA’ ... 47

4.1 Facoltà di Economia ... 49

4.2 Facoltà di Giurisprudenza ... 49

4.3 Facoltà di Ingegneria ... 50

4.4 Facoltà di Lettere e Filosofia, Lingue e Beni Culturali ... 50

4.5 Facoltà di Scienze della Formazione, Scienze Politiche e Sociali ... 51

4.6 Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali ... 51

5 Centro Cultura Innovativa di Impresa ... 52

6 Centro Linguistico di Ateneo ... 52

7 Centro Servizi Gestione Grandi Progetti ... 53

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8 Scuola Superiore ISUFI ... 53

APPENDICE A ... 55

APPENDICE B……….85

APPENDICE C………161

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Contesto normativo di riferimento

Pregresso quadro normativo

In generale, l’impianto normativo volto al contenimento delle spese per il personale delle amministrazioni pubbliche è rimasto formalmente inalterato: la norma di riferimento, infatti, è l'articolo 39 della Legge 27 dicembre 1997, n. 449 che ha introdotto un nuovo sistema di programmazione triennale delle assunzioni, cui è assegnato un obiettivo di riduzione complessiva e progressiva del personale in servizio. Tale sistema è stato ribadito dal Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che all'articolo 35, comma 4 condiziona1 l'avvio delle procedure di reclutamento da parte delle pubbliche amministrazioni al rispetto della citata procedura di programmazione.

L’art. 51, comma 1, della Legge 27 dicembre 1997, n. 449 dispone .” ………. Il Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica procede annualmente alla determinazione del fabbisogno finanziario programmato per ciascun ateneo, sentita la Conferenza permanente dei rettori delle università italiane, tenendo conto degli obiettivi di riequilibrio nella distribuzione delle risorse e delle esigenze di razionalizzazione dell'attuale sistema universitario. …….”.

L’art. 51, comma 4, della Legge 27 dicembre 1997, n. 449 ( oggi abrogato dal D.Dlgs.49 del 29/3/2012 entrato in vigore il 18/5/2012) "Misure per la stabilizzazione della finanza pubblica"

nel sancire che “Il sistema universitario concorre alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica per il triennio 1998-2000”, al comma 4 dispone: “Le spese fisse e obbligatorie per il personale di ruolo delle università statali non possono eccedere il 90 per cento dei trasferimenti statali sul fondo per il finanziamento ordinario […] Le università nelle quali la spesa per il personale di ruolo abbia ecceduto nel 1997 e negli anni successivi il predetto limite possono effettuare assunzioni di personale di ruolo il cui costo non superi, su base annua, il 35 per cento delle risorse finanziarie che si rendano disponibili per le cessazioni dal ruolo dell'anno di riferimento. Tale disposizione non si applica alle assunzioni derivanti dall'espletamento di concorsi già banditi alla data del 30 settembre 1997 e rimane operativa sino a che la spesa per il personale di ruolo ecceda il limite previsto dal presente comma.”

Questo limite di spesa ha definito fino al maggio del 2012 il limite finanziario all’interno del quale effettuare la programmazione del personale.

Con la stessa legge 449/97, ad integrare la disciplina speciale per le università, interviene il comma 5, precitato articolo 51 che recita: “Le università statali definiscono e modificano gli organici di ateneo secondo i rispettivi ordinamenti. A decorrere dal 1 gennaio 1998 alle università statali e agli osservatori astronomici, astrofisici e vesuviano si applicano, in materia

1 “Le determinazioni relative all'avvio di procedure di reclutamento sono adottate da ciascuna amministrazione o ente sulla base della programmazione triennale del fabbisogno di personale deliberata ai sensi dell'articolo 39 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni ed integrazioni.”

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di organici e di vincoli all'assunzione di personale di ruolo, esclusivamente le disposizioni di cui al presente articolo.” La norma è tutt’ora vigente.

Nel 2005 le Università sono avviate, sotto la vigilanza del proprio ministero, all’attivazione di due importanti strumenti di programmazione: la Programmazione triennale prevista all’art. 1-ter della legge n. 43/2005 e la Programmazione triennale del personale prevista dall’art. 1 comma 105 della Legge n. 311/2004. (oggi abrogato). L’art. 1-ter della legge n. 43/2005 prevede che : “A decorrere dall'anno 2006 le università, anche al fine di perseguire obiettivi di efficacia e qualità dei servizi offerti, entro il 30 giugno di ogni anno, adottano programmi triennali coerenti con le linee generali di indirizzo definite con decreto del Ministro dell'istruzione, dell’università e della ricerca, sentiti la Conferenza dei rettori delle università italiane, il Consiglio universitario nazionale e il Consiglio nazionale degli studenti universitari, tenuto altresì conto delle risorse acquisibili autonomamente. I predetti programmi delle università individuano in particolare: ……….; e) il fabbisogno di personale docente e non ..”

L’art. 1, comma 105, della Legge n. 311/2004 prevede “A decorrere dall'anno 2005, le università adottano programmi triennali del fabbisogno di personale docente, ricercatore e tecnico-amministrativo, a tempo determinato e indeterminato, tenuto conto delle risorse a tal fine stanziate nei rispettivi bilanci. I programmi sono valutati dal Ministero dell'istruzione, dell’università e della ricerca ai fini della coerenza con le risorse stanziate nel fondo di finanziamento ordinario, fermo restando il limite del 90 per cento ai sensi della normativa vigente”. Ancora, l’art.1 della citata Legge 31 marzo 2005, n. 43, recita: “Per l'anno 2005, i programmi di cui all'articolo 1, comma 105, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, sono formulati dalle università ed inviati per la valutazione di compatibilità finanziaria al Ministero per l'istruzione, l'università e la ricerca entro il 31 marzo 2005.”

Si è attivato quindi un percorso di programmazione di natura triennale che si sviluppa in coerenza con quanto previsto dall’art. 6, comma 3, del D.Lgs. 165/2001 laddove esso dispone che “Per la ridefinizione degli uffici e delle dotazioni organiche si procede periodicamente e comunque a scadenza triennale, nonché' ove risulti necessario a seguito di riordino, fusione, trasformazione o trasferimento di funzioni. Ogni amministrazione procede adottando gli atti previsti dal proprio ordinamento”. In questo contesto di convergenza degli atti di programmazione si è determinata, tuttavia una iniziale sfasatura temporale tra la programmazione triennale c.d. “strategica” (individuata sui siti ministeriali2 con la sigla PRO3) di cui all’art 1-ter della L. 43/2005 e la programmazione del personale (individuata sui siti ministeriali con la sigla PROPER).

2 Il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca ha attivato specifiche procedure informatiche per il monitoraggio dei programmi. In particolare per la Programmazione del personale ha attivato una specifica procedura informatica , denominata PROPER per la trasmissione dei dati relativi ai piani triennali e per il monitoraggio annuale dei medesimi piani. ( http://ATENEO.CINECA.IT sezione PROPER).

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Attuale quadro di riferimento

Gli strumenti di programmazione del personale delle Università si caratterizzano per l’esigenza di dover definire un fabbisogno di personale che comprende il personale docente (non contrattualizzato) ed il personale tecnico amministrativo (contrattualizzato) rispetto ai quali intervengono sia le determinazioni del Direttore Generale3 dell’Università, con i poteri che gli sono riconosciuti anche ai sensi dell’art. 16 del D.lgs 165/2001 in materia di organizzazione degli uffici e di programmazione del personale, sia le determinazione degli organi accademici in materia di personale docente.

A decorrere dal 2008 le Università sono assoggettate ad una specifica disciplina limitativa delle assunzioni, ai sensi dell’articolo 66, comma 13, del Decreto Legge 25 giugno 2008, n. 112 (convertito in Legge 6 agosto 2008, n. 133), come modificato da ultimo dall'art. 29, comma 18, della legge 30 dicembre 2010, n. 240. In particolare, le università statali, in applicazione delle norme citate, fermo restando i limiti di cui all’art. 1, comma 105, della Legge 30 dicembre 2004, n. 311, potevano procedere, per ciascun anno, ad assunzioni di personale nel limite di un contingente corrispondente ad una spesa pari al 50% di quella relativa al personale a tempo indeterminato complessivamente cessato dal servizio nell’anno precedente. Ciascuna università doveva destinare tale somma per una quota non inferiore al 60 per cento all’assunzione di ricercatori a tempo indeterminato e per una quota non superiore al 20 per cento all’assunzione di professori ordinari. Il rispetto delle disposizioni limitative è verificato dal monitoraggio annuale effettuato dal MIUR attraverso la citata procedura PROPER. (L’art. 66 c. 13 del D.L. 118/2008 è stato oggetto di successive modificazioni apportate dal D.L. 29/12/2011, n. 216 e dal D.L 27/7/2012, n. 95. Ad oggi le limitazioni del turnover per le Università sono delineate dal combinato disposto dell’art. 66, comma 13, del D.L 112/2008, nel testo vigente, delle norme contenute nel D.lgs. 49/2012 e dell’art. 14 del D.L. 95/2012, convertito con modificazioni dalla legge 7/8/2012, n. 135).

Conseguentemente ai citati interventi normativi, che hanno limitato le Università nello sviluppo degli organici, fissando specifici limiti di “turnover”, la programmazione del personale è stata formulata, per gli anni 2011 e 2012, in ragione annuale sulla base delle disponibilità di turnover.

Lo stesso Ministero non ha proceduto all’attivazione della procedure PROPER per il triennio 2011-2013, ma ha effettuato esclusivamente un monitoraggio annuale.

La legge 30/12/2010, n. 240 recante “Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario, ha previsto, all’art. 5, la delega al Governo all’adozione, di uno o più decreti legislativi, con l’obiettivo, tra l’altro, della “predisposizione di un piano

3 Ai sensi dell’art. 2 del vigente Statuto di Ateneo il Direttore Generale coadiuva il Rettore, nell’ambito delle disponibilità definite dal Consiglio di amministrazione ed in coerenza con il programma triennale delle attività, nell’elaborazione della proposta di Piano triennale di fabbisogno del personale e cura l'attuazione dello stesso con riferimento al personale tecnico-amministrativo, nel rispetto degli indirizzi impartiti dal Consiglio medesimo e tenuto conto di quanto stabilito dalla normativa e dai contratti collettivi nazionali di lavoro.

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triennale diretto a riequilibrare, entro intervalli di percentuali definiti dal Ministero, e secondo criteri di piena sostenibilità finanziaria, i rapporti di consistenza del personale docente, ricercatore e tecnico-amministrativo, ed il numero dei professori e ricercatori di cui all'articolo 1, comma 9, della legge 4 novembre 2005, n. 230, e successive modificazioni; previsione che la mancata adozione, parziale o totale, del predetto piano comporti la non erogazione delle quote di finanziamento ordinario relative alle unità di personale che eccedono i limiti previsti..”. e , inoltre, la delega per la revisione della disciplina concernente la contabilità, al fine di garantirne coerenza con la programmazione triennale di ateneo, maggiore trasparenza ed omogeneità e di consentire l'individuazione della esatta condizione patrimoniale dell'ateneo e dell'andamento complessivo della gestione. La norma menzionata traccia un percorso verso la convergenza dei meccanismi di programmazione triennale all’interno di un medesimo periodo temporale in coerenza con la programmazione di bilancio.

Tale percorso ha trovato i suoi esiti nel Decreto Legislativo n. 49 del 29/3/2012.

Il Decreto Legislativo 29 marzo 2012, n. 49 - “Disciplina per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche di bilancio e di reclutamento degli atenei, in attuazione della delega prevista dall'articolo 5, comma 1, della legge 30 dicembre 2010, n. 240 e per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal comma 1, lettere b) e c), secondo i principi normativi e i criteri direttivi stabiliti al comma 4, lettere b), c), d), e) ed f) e al comma 5”- fissa gli indirizzi per la programmazione del personale 2013-2015 e i limiti e i vincoli all’interno dei quali la stessa può essere effettuata. A completamento dei precitati indirizzi non è ancora stato adottato, tuttavia, il Decreto ministeriale che fissa il valori di riferimento entro cui contenere il rapporto tra l’organico del personale docente e l’organico del personale T/A.

L’art. 4 del decreto, che definisce gli indirizzi per il triennio 2013-2015, dispone:

“……….

1. Le università, nell'ambito della propria autonomia didattica, di ricerca e organizzativa, tenuto conto dell'effettivo fabbisogno di personale al fine del migliore funzionamento delle attività e dei servizi e compatibilmente con l'esigenza di assicurare la sostenibilità della spesa di personale e gli equilibri di bilancio, predispongono piani triennali per la programmazione del reclutamento del personale docente, ricercatore, dirigente e tecnico-amministrativo, compresi i collaboratori ed esperti linguistici, a tempo indeterminato e determinato.

2. La programmazione di ateneo di cui al comma 1 e' realizzata assicurando la piena sostenibilita' delle spese di personale nell'ambito di quanto previsto all'articolo 3 e nel rispetto dei limiti di cui agli articoli 5 e 7. Relativamente al primo triennio successivo all'entrata in vigore del presente decreto, essa persegue i seguenti indirizzi:

a) realizzare una composizione dell'organico dei professori in modo che la percentuale dei professori di I fascia sia contenuta entro il 50% dei professori di I e II fascia;

b) mantenere un equilibrato rapporto tra l'organico del personale dirigente e tecnico- amministrativo a tempo indeterminato, compresi i collaboratori ed esperti linguistici, e il

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personale docente e ricercatore, entro valori di riferimento, definiti con decreto del Ministro, da emanare entro sei mesi dall'entrata in vigore del presente decreto, che tengano conto delle dimensioni, dell'andamento del turn over e delle peculiarita' scientifiche e organizzative dell'ateneo;

c) provvedere al reclutamento di un numero di ricercatori di cui all'articolo 24, comma 3, lettera b), della legge 30 dicembre 2010, n. 240, in modo da assicurare un'adeguata possibilità di consolidamento e sostenibilità dell'organico dei professori anche in relazione a quanto previsto alla lettera a); in ogni caso, fermi restando i limiti di cui all'articolo 7, comma 1, per gli atenei con una percentuale di professori di I fascia superiore al 30 per cento del totale dei professori, il numero dei ricercatori reclutati ai sensi dell'articolo 24, comma 3, lettera b), della legge 30 dicembre 2010, n. 240, non può essere inferiore a quello dei professori di I fascia reclutati nel medesimo periodo, nei limiti delle risorse disponibili.

3. I parametri di cui al comma 2, lettere a) e c), non si applicano agli istituti universitari a ordinamento speciale, in ragione delle peculiarità scientifiche e organizzative degli stessi.

4. I piani di cui al comma 1 sono adottati annualmente dal consiglio di amministrazione, con riferimento a ciascun triennio di programmazione, e aggiornati in sede di approvazione del bilancio unico d'ateneo di previsione triennale. La programmazione triennale del personale e' comunicata annualmente per via telematica al Ministero entro il termine stabilito con provvedimento del Ministero e, fermo restando il limite di cui all'articolo 5, comma 6, e' condizione necessaria per poter procedere all'indizione di procedure concorsuali e di assunzione di personale a tempo indeterminato e di ricercatori a tempo determinato.

5. Entro i sei mesi precedenti la scadenza di ciascun triennio, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, sono stabiliti gli indirizzi della programmazione di cui al presente articolo, anche tenendo conto di quanto previsto al comma 2, relativi al triennio successivo, ferma restando l'esigenza di assicurare la piena sostenibilità delle spese di personale nell'ambito di quanto previsto dall'articolo 3.

…….”

Il Decreto fissa, inoltre, all’art. 9, criteri di valutazione delle politiche di reclutamento:

“………..

1. Le politiche di reclutamento del personale sono valutate in relazione a:

a) la produzione scientifica dei professori e dei ricercatori elaborata in data successiva alla presa di servizio presso l'ateneo ovvero al passaggio a diverso ruolo o fascia nell'ateneo, tenuto conto delle specificita' delle rispettive aree disciplinari;

b) la percentuale di ricercatori a tempo determinato in servizio che non hanno trascorso l'intero percorso di dottorato e di post-dottorato, o, nel caso delle discipline di area medica, di scuola di specializzazione, nella universita' in cui sono stati reclutati come ricercatori;

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c) la percentuale dei professori reclutati da altri atenei;

d) la percentuale dei professori e ricercatori in servizio presso l'ateneo, responsabili scientifici di progetti di ricerca, comunitari e internazionali;

e) il grado di internazionalizzazione del corpo docente, valutato in termini di numerosità di docenti provenienti dall'estero o chiamati dall'ateneo in qualità di vincitori di progetti di ricerca finanziati dall'Unione Europea;

f) la struttura e i rapporti dell'organico del personale docente e ricercatore, dirigente e tecnico amministrativo anche tenuto conto degli indirizzi di cui all'articolo 4.

2. Il periodo di riferimento della valutazione, la ponderazione dei criteri e la definizione dei parametri per l'attuazione del comma 1 sono stabiliti dall'ANVUR entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto.

…”

Il Ministero (MIUR) ha trasmesso agli atenei, in data 11/6/2012, la nota prot. 884 con cui, “in vista della definizione della procedura informatizzata per l’applicazione delle disposizioni di cui al Decreto legislativo 29 marzo 2012 n. 49..”, sono state rese disponibili le procedure per la verifica dell’utilizzo dei punti organico al 31/12/2011, riferiti al turnover 2009 e 2010 ( programmazione 2010 e 2011).

Anche per il 2012 gli atenei hanno dovuto operare su base annuale avendo come unico periodo di programmazione utile l’esercizio finanziario 2012 rispetto al quale l’art. 7 del citato D.lgs.

49/2012 fornisce specifiche prescrizioni.

L’art. 14, comma 3, del D.L. 6.7.2012 n. 95 (Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini) ha modificato il comma 13 dell’art. 66 del D.L.

25.6.2008 n. 112 sostituendo le parole “Per il quadriennio 2009-2012” con le parole “per il triennio 2009-2011” ed ha aggiunto il comma 13-bis, che prevede: “per il triennio 2012-2014 il sistema delle università statali, può procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato e di ricercatori a tempo determinato nel limite di un contingente corrispondente ad una spesa pari al venti per cento di quella relativa al corrispondente personale complessivamente cessato dal servizio nell’anno precedente. La predetta facoltà è fissata nella misura del cinquanta per cento per l’anno 2015 e del cento per cento a decorrere dall’anno 2016. L’attribuzione a ciascuna università del contingente delle assunzioni di cui al periodo precedente è effettuata con decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, tenuto conto di quanto previsto dall’art. 7 del decreto legislativo 29 marzo 2012, n. 49”.

Gli effetti delle citate modifiche sono così riepilogate per l’esercizio finanziario 2012:

a) I Punti Organico (PO) disponibili per l’effetto del Turn over 2011 possono essere destinati a finanziare assunzioni di qualunque categoria di personale;

b) Il limite delle assunzioni a livello di sistema universitario e non di singolo Ateneo è posto al 20% del Turn-over 2011;

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c) Il contingente dei PO utilizzabili per le assunzioni da parte di ogni singolo ateneo è rimesso alla determinazione del MIUR con Decreto Ministeriale.

L’attribuzione al MIUR della competenza della ripartizione tra gli Atenei della quota di Turn over 2011 utilizzabile nel 2012 è strettamente correlata all’applicazione delle disposizione del D.Lgs. 49/2012 in relazione alle diverse quote percentuali di limitazione alle assunzioni per ciascun ateneo per come determinate con riferimento al limite di spesa del personale, rispetto ai parametri di cui all’art. 5 di detto decreto legislativo.

Il DM 297 del 22/10/2012 ha definito i criteri per l'attribuzione a ciascuna Istituzione Universitaria statale del contingente di spesa disponibile per l'anno 2012 espresso in termini di Punto Organico, nonché la rispettiva assegnazione e utilizzo in coerenza con quanto previsto dall'articolo 14, comma 3 del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito dalla legge 7 agosto 2012, n.135, dalla legge 30 dicembre 2010, n. 240 e dal decreto legislativo 29 marzo 2012, n. 49.

Lo stesso DM ha, inoltre, disposto l’assegnazione dei PO per il 2012 stabilendo che:

1) Ciascuna Istituzione universitaria statale è autorizzata ad utilizzare i Punti Organico nella misura in cui si determini una differenza positiva tra la rispettiva attribuzione di cui alla Tabella 1 e la somma dei Punti Organico eventualmente già utilizzati nell'anno in corso nel rispetto dei diversi regimi assunzionali vigenti.

2) I Punti Organico attribuiti e utilizzabili ai sensi del presente decreto sono destinati all'assunzione di personale a tempo indeterminato, inclusi i trattenimenti in servizio disposti ai sensi dell'articolo 9, comma 31, del decreto-legge 31 maggio 2010, n.78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n.122, e di ricercatori a tempo determinato a carico del bilancio di ciascuna Istituzione Universitaria.

3) In aggiunta ai Punti Organico attribuiti e utilizzabili ai sensi del presente decreto, è altresì consentito ad ogni Istituzione Universitaria procedere con l'assunzione di personale a tempo indeterminato e di ricercatori a tempo determinato, utilizzando a tal fine:

a) disponibilità residue di Punti Organico relative alle Programmazioni degli anni 2010 e 2011 nella misura in cui negli stessi anni era possibile utilizzare le predette risorse e coerentemente con i limiti assunzionali delle corrispondenti Programmazioni;

b) disponibilità relative ai Punti Organico attribuiti nei Piani straordinari per l'assunzione di Professori di II fascia, in attuazione di quanto disposto dall'articolo 29, comma 9, della legge 30 dicembre 2010, n. 240;

c) disponibilità derivanti da Punti Organico relativi a finanziamenti esterni per l'assunzione di Personale a tempo indeterminato e di ricercatori a tempo determinato aventi esclusivamente le caratteristiche di cui all'articolo 5, comma 5, lettera a) del d.lgs 29 marzo 2012, n. 49;

d) punti Organico destinati alle assunzioni obbligatorie di personale appartenente alle categorie protette di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68.

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4) Nell'ambito dei Punti Organico attribuiti ai sensi del presente decreto e della programmazione triennale del personale di ciascuna Istituzione Universitaria, le assunzioni di professori disposte nell'anno 2012 devono tenere conto di quanto previsto44 dall'articolo 18, comma 4, della legge 30 dicembre 2010, n. 240.

5) Le assunzioni disposte in difformità a quanto previsto dal presente decreto, tenuto conto dei diversi regimi assunzionali vigenti nel corso del 2012, determinano, in sede di ripartizione annuale del fondo di finanziamento ordinario, penalizzazioni disposte ai sensi dell'articolo 7, commi 5 e 6,del decreto legislativo 29 marzo 2012, n. 49…:”

Ai sensi dell’art 1, commi 388 e 404, della legge 24/12/2012 n. 228 ( legge di stabilità 2013) il termine per poter utilizzare i P.O derivanti dal turn over 2009,2010 e 2011 è fissato al 30 giugno 2013.

Occorre, infine, rilevare che la Legge 12 novembre 2011, n. 183 all’art. 16 ha sostituito il contenuto dell’articolo 33 del Decreto Legislativo n. 165/2001 in materia di ricognizione annuale delle eccedenze di personale; in particolare, le pubbliche amministrazione sono obbligate ad effettuare almeno annualmente una ricognizione per verificare situazioni di o eccedenze di personale.

Per quanto riguarda il nostro Ateneo , ribadito che le linee guida ministeriali per la programmazione, adottate con D.M. 23 dicembre 2010 per la programmazione 2010-2012, al paragrafo § 19, indicano che “ la programmazione triennale del fabbisogno del personale di cui all’art 1, coma 105 della L. 30 dicembre 2004, n. 311 deve intendersi ricompresa nell’ambito della programmazione triennale dell’Università di cui all’art 1-ter della legge 43/2005.”, l’ultimo documento di programmazione triennale del personale è contenuto nel Piano Strategico dell’Università del Salento 2010-2012 approvato con delibera n. 51 del 29/5/2012.

In sede di approvazione di detto Piano il CDA, ha preso atto della ricognizione effettuata dal Direttore Generale deliberando , tra l’altro, di “Rilevare, a seguito della ricognizione effettuata dal Direttore Generale, che allo stato per l’anno 2012 non si registrano, ai sensi dell’art. 33 del Dlgs. 165/2001, situazioni di soprannumero o eccedenze di personale tecnico e amministrativo.”

La contestualità con l’approvazione del piano strategico è determinata dalla convergenza dei processi di programmazione, già rappresentati.

La modifica normativa ha stimolato il nuovo intervento programmatorio ai fini della elaborazione del presente documento.

4 “Ciascuna università statale, nell'ambito della programmazione triennale, vincola le risorse corrispondenti ad almeno un quinto dei posti disponibili di professore di ruolo alla chiamata di coloro che nell'ultimo triennio non hanno prestato servizio, o non sono stati titolari di assegni di ricerca ovvero iscritti a corsi universitari nell’università stessa”.

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Piano Strategico

Con deliberazione n. 216 del 13/12/2012 il Consiglio di Amministrazione ha invitato il Rettore ed il Direttore Generale a definire quanto prima il Piano di Organizzazione previsto dall’art. 13 del Regolamento Generale di Ateneo ed il Piano Triennale per la programmazione del personale;

in attuazione di detta delibera il Direttore Generale ha costituito un apposito Gruppo di lavoro, che sta affrontando organicamente la materia.

L’esigenza di disporre di un quadro di riferimento dei fabbisogni organici, pertanto, ha indotto l’Amministrazione ad avviare immediatamente la ricognizione del fabbisogni del personale che, tra l’altro, nella dimensione funzionale della erogazione dei servizi, in particolare quelli amministrativi e tecnici, può anche essere considerato sostanzialmente poco influenzato dalle variazioni organizzative.

A tale scopo è stato richiesto di formulare le proposte di dimensionamento degli organici di ciascuna struttura, rispettivamente, da parte del Rettore ai Direttori di Dipartimento, per quanto concerne la rilevazione dei fabbisogni del personale docente e ricercatore, da parte del Direttore Generale ai Dirigenti dell’Amministrazione, per quanto concerne il personale T/A, al Direttore del Centro Linguistico di Ateneo, per i Collaboratori ed Esperti linguistici.

Per quanto riguarda i Ricercatori (nella nuova figura a tempo determinato) in questo primo triennio la programmazione dei fabbisogni è riferita ai ricercatori a tempo determinato da reclutare con contratti “JUNIOR” di cui all’art. 2, comma 3 del vigente “Regolamento per il Reclutamento dei ricercatori a tempo determinato ai sensi dell’art. 24 della Legge n. 240 del 30.12.2010”.

Il presente documento espone i prospetti riepilogativi dei fabbisogni così come espressi dalle strutture.

Per quanto concerne il Personale Docente sono pervenute da parte dei Dipartimenti le determinazioni assunte dai rispettivi Organi Collegiali (riportate nell’appendice B a pagina 85), trasmesse con le note direttoriali di seguito elencate:

Dipartimento Nota prot. N. Data

Beni Culturali 284 11/03/2013

Ingegneria dell’Innovazione 670

817 rett. alla 670

25/02/2013 07/03/2013

DISTEBA 812 06/03/2013

Scienze Giuridiche 471 01/03/2013

Matematica e Fisica 477 04/03/2013

(14)

10

Scienze dell’Economia 329 12/03/2013

Storia Società e Studi sull’Uomo 533 11/03/2013

Studi Umanistici 514 18/03/2013

Per quanto concerne il Personale Tecnico Amministrativo in risposta alle Direttoriali prot. 6529 del 5/3/2013 e 6545 del 06/03/2013 (riportate nell’appendice A a pagina 77) sono pervenute da parte dei Responsabili di struttura dell’Amministrazione Centrale e delle Strutture Decentrate le proposte di dotazione organica ritenuta idonea a garantire l’erogazione dei servizi di competenza (riportate nell’appendice C a pagina 161), trasmesse con le note di seguito elencate:

Struttura Nota prot. N. Data

AMMINISTRAZIONE CENTRALE

Rettorato - Servizio Prevenzione e Protezione 7224 11/03/2013 14/03/2013 Direzione Generale – Area Org. Qualità e Audit 7424 12/03/2013

Ripartizione Affari Finanziari 7558 13/03/2013

Ripartizione Informatica 7055 08/03/2013

Ripartizione Legale Atti Neg. E Istituzionali 7430 12/03/2013

Ripartizione Ricerca 7067 08/03/2013

Ripartizione Risorse Umane 7075 08/03/2013

Ripartizione Tecnica 6856 07/03/2013

Biblioteca Interfacoltà email 11/03/2013

DIPARTIMENTI

Beni Culturali 315 15/03/2013

Ingegneria dell’Innovazione 866 15/03/2013

Scienze Giuridiche 504 20/03/2013

Matematica e Fisica 543 08/03/2013

Scienze dell’Economia 329 12/03/2013

Storia Società e Studi sull’Uomo 536 11/03/2013

Studi Umanistici 503 15/03/2013

FACOLTA’

Economia 318 13/03/2013

Giurisprudenza – Scuola Spec. Prof. Legali 549 06/03/2013

Ingegneria 640 11/03/2013

Lettere e Filosofia, Lingue e Beni Culturali 1279 20/03/2013 Scienze della Formazione. Scienze Politiche Sociali 1165 07/03/2013

(15)

Scienze Matematiche Fisiche e Naturali 675 08/03/2013 CENTRI DI SPESA

Centro Cultura Innovativa Impresa 409 07/03/2013

Centro di Servizio per i Grandi Progetti 701 07/03/2013

Scuola Superiore ISUFI 165 08/03/2013

Il documento è articolato in due sezioni.

La prima riporta le richieste di personale docente per il triennio 2013-2015 evidenziato a fronte della consistenza dello stesso personale per ciascuna struttura al 31/12/2012.

La seconda espone le richieste di Personale Tecnico Amministrativo riferite al triennio 2013- 2015 evidenziando anche in questo caso per ciascuna struttura la dotazione organica attuale (come configurata dai provvedimenti direttoriali intervenuti a seguito dei processi di riorganizzazione delle strutture dell’Amministrazione Centrale, dei Dipartimenti e Centri e delle Facoltà) e la proposta di dotazione organica ritenuta idonea a garantire l’erogazione dei servizi di competenza.

I valori finanziari esposti nelle tabelle che seguono sono stati calcolati utilizzando come valore unitario del P.O. quello esposto nel D.I. del 28/12/2012 pari a € 120.151,00.

Occorre segnalare ai fini della corretta interpretazione del documento che, nella sua redazione sono stati seguiti i seguenti criteri:

1. la dotazione organica di riferimento è quella definita con i seguenti provvedimenti:

DD. RR. dal n. 70 al n. 78 del 27/01/2012 di attivazione dei Dipartimenti per la parte relativa all’assegnazione dei SSD e del personale docente;

DD. DD dal n. 27 al n. 34 del 27/01/2012 di assegnazione delle risorse umane ai Dipartimenti;

DD. RR. dal n. 364 al n. 369 del 27/03/2012 di attivazione delle Facoltà;

DD. DD dal n. 175 al n. 180 del 27/03/2012 di assegnazione delle risorse umane alle Facoltà;

DD. n. 160 del 15/04/2011, DD n. 220 del 23/04/2012 e DD n.16 del 16/01/2012 per le strutture dell’Amministrazione Centrale;

2. La dotazione organica proposta è quella desunta dalle esigenze espresse dalle strutture tenuto conto per i Dipartimenti e per le Facoltà del nuovo assetto organizzativo definito con D. D. n.

513 del 5/10/2012.

3. Nei casi in cui nel D. D. n. 160 per la copertura di posti vacanti erano indicate due categorie (C/D oppure D/EP) si è fatto riferimento alla categoria più elevata. Analoga previsione è

(16)

12

riportata per i Dipartimenti e per le Facoltà con riferimento alla posizione del Coordinatore Amministrativo e del Manager Didattico che, tenuto conto della eterogeneità delle proposte pervenute dalle strutture (categorie D/EP), sono proposti, nello sviluppo previsto nel presente documento per il triennio 2013/2015, nel ruolo di EP salve comunque le definitive determinazioni conseguenti all’attuazione dell’assetto organizzativo del D.D. n. 513/2012 e alla conseguente pesatura delle strutture in relazione all’iter previsto dai DD.RR. e dai DD.DD. sopra richiamati in relazione all’attuazione delle disposizioni in materia amministrativo-contabile e di bilancio e, per le Facoltà, anche in materia di Didattica.

4. Nell’ambito della dotazione organica proposta troveranno allocazione le unità di personale vincitori dei concorsi conclusi.

5. Limitatamente al Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali la dotazione organica proposta deve intendersi quella risultante dal D.D. n. 28 del 27/01/2012 e da quanto contenuto nel Piano Strategico 2010-2012 approvato con delibera n. 51 del 29/05/2012.

(17)

Sezione I - Piano Strategico di sviluppo del personale docente – ricognizione fabbisogni

SEZIONE I - PIANO STRATEGICO DI SVILUPPO DEL PERSONALE DOCENTE

Ricognizione fabbisogni

omississ

(18)

Sezione I - Piano Strategico di sviluppo del personale docente – ricognizione fabbisogni

14

(19)

Sezione II - Piano Strategico di sviluppo del personale tecnico amministrativo – ricognizione fabbisogni

SEZIONE II PIANO STRATEGICO DI SVILUPPO DEL PERSONALE TECNICO

AMMINISTRATIVO

Ricognizione fabbisogni

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Sezione II - Piano Strategico di sviluppo del personale tecnico amministrativo – ricognizione fabbisogni

16

(21)

Sezione II - Piano Strategico di sviluppo del personale tecnico amministrativo – ricognizione fabbisogni

1 ATENEO

Unità P.O. Unità P.O. Unità P.O. Unità P.O. Unità P.O.

DIR 7 4,55 0 0,00 0 0,00 0 0,00 7 4,55

EP 21 8,40 10 4,00 0 0,00 4 1,60 35 14,00

D 128 38,40 106 31,80 19 5,70 9 2,70 262 78,60

C 114 28,50 107 26,75 46 11,50 4 1,00 271 67,75

B 17 3,40 5 1,00 2 0,40 1 0,20 25 5,00

CEL 51 10,20 51 10,20

Totale 287 83,25 228 63,55 67 17,60 69 15,70 651 180,10

Totale Costo

P.O.

€ 10.002.570,75 € 7.635.596,05 € 2.114.657,60 € 1.886.370,70 € 21.639.195,10

AC DIP FAC TOTALE

DOTAZIONE ORGANICA ATTUALE

CENTRI

Unità P.O. Unità P.O. Unità P.O. Unità P.O. Unità P.O.

DIR 7 4,55 0 0,00 0 0 0 0,00 7 4,55 0,00

EP 24 9,60 21 8,40 6 2,4 5 2,00 56 22,4 8,40

D 139 41,70 166 49,80 24 7,2 14 4,20 343 102,9 24,30

C 136 34,00 178 44,50 51 12,75 11 2,75 376 94 26,25

B 17 3,40 4 0,80 2 0,4 1 0,20 24 4,8 -0,20

CEL 51 10,20 51 10,2 0,00

Totale 323 93,25 369 103,50 83 22,75 82 19,35 857 238,85 58,75

Totale Costo

P.O.

TOTALE

∆ P.O.

DOTAZIONE ORGANICA PROPOSTA

AC DIP FAC CENTRI

€ 11.204.080,75 € 12.435.628,50 € 2.733.435,25 € 2.324.921,85 € 28.698.066,35

∆ COSTO P.O. € 7.058.871,25

(22)

Sezione II - Piano Strategico di sviluppo del personale tecnico amministrativo – ricognizione fabbisogni

18

2 AMMINISTRAZIONE CENTRALE

DIR EP D C B DIR EP D C B

DIR 0 0 0 0 0 0 0,00 DIR

0 0 0 0 0 0 0,00 0,00

AG 0 0 2 0 0 2 0,60 AG 0 0 3 0 0 3 0,90 0,30

AM 0 0 0 1 1 2 0,45 AM 0 0 0 1 1 2 0,45 0,00

TSED 0 0 8 7 0 15 4,15 TSED 0 1 9 7 0 17 4,85 0,70

SERV GENE 0 0 0 0 0 0 0,00 SERV GENE 0 0 0 0 0 0 0,00 0,00

0 0 10 8 1 19 5,20 TOTALE 0 1 12 8 1 22 6,20 1,00

€ 120.151,00

DIR 1 0 0 0 0 1 0,65 DIR 1 0 0 0 0 1 0,65 0,00

AG 0 5 16 0 0 21 6,80 AG 0 5 16 0 0 21 6,80 0,00

AM 0 0 0 21 1 22 5,45 AM 0 0 0 22 1 23 5,70 0,25

TSED 0 0 6 18 0 24 6,30 TSED 0 0 6 18 0 24 6,30 0,00

SERV GENE 0 0 0 0 3 3 0,60 SERV GENE 0 0 0 0 3 3 0,60 0,00

1 5 22 39 4 71 19,80 TOTALE 1 5 22 40 4 72 20,05 0,25

€ 30.037,75

DIR 1 0 0 0 0 1 0,65 DIR 1 0 0 0 0 1 0,65 0,00

AG 0 1 15 0 0 16 4,90 AG 0 1 17 0 0 18 5,50 0,60

AM 0 0 0 17 1 18 4,45 AM 0 0 0 19 2 21 5,15 0,70

TSED 0 0 2 7 0 9 2,35 TSED 0 0 1 6 0 7 1,80 -0,55

SERV GENE 0 0 0 0 7 7 1,40 SERV GENE 0 0 0 0 5 5 1,00 -0,40

1 1 17 24 8 51 13,75 TOTALE 1 1 18 25 7 52 14,10 0,35

€ 42.052,85

DIR 1 0 0 0 0 1 0,65 DIR 1 0 0 0 0 1 0,65 0,00

AG 0 0 0 0 0 0 0,00 AG 0 0 0 0 0 0 0,00 0,00

AM 0 0 0 0 0 0 0,00 AM 0 0 0 0 0 0 0,00 0,00

TSED 0 5 30 15 0 50 14,75 TSED 0 5 25 23 0 53 15,25 0,50

SERV GENE 0 0 0 0 0 0 0,00 SERV GENE 0 0 0 0 0 0 0,00 0,00

1 5 30 15 0 51 15,40 TOTALE 1 5 25 23 0 54 15,90 0,50

€ 60.075,50

DIR 1 0 0 0 0 1 0,65 DIR 1 0 0 0 0 1 0,65 0,00

AG 0 1 11 0 0 12 3,70 AG 0 2 12 0 0 14 4,40 0,70

AM 0 0 0 5 0 5 1,25 AM 0 0 0 5 0 5 1,25 0,00

TSED 0 0 0 0 0 0 0,00 TSED 0 0 0 0 0 0 0,00 0,00

SERV GENE 0 0 0 0 0 0 0,00 SERV GENE 0 0 0 0 0 0 0,00 0,00

1 1 11 5 0 18 5,60 TOTALE 1 2 12 5 0 20 6,30 0,70

€ 84.105,70

DIR 1 0 0 0 0 1 0,65 DIR 1 0 0 0 0 1 0,65 0,00

AG 0 3 8 0 0 11 3,60 AG 0 3 19 0 0 22 6,90 3,30

AM 0 0 0 7 0 7 1,75 AM 0 0 0 12 0 12 3,00 1,25

TSED 0 1 1 1 0 3 0,95 TSED 0 1 0 2 0 3 0,90 -0,05

SERV GENE 0 0 0 0 0 0 0,00 SERV GENE 0 0 0 0 0 0 0,00 0,00

1 4 9 8 0 22 6,95 TOTALE 1 4 19 14 0 38 11,45 4,50

€ 540.679,50

∆ COSTO P.O.

TOTALE COSTO P.O. € 1.652.076,25

RIP

INFORMATICA

TOTALE

Dotazione Organica Proposta Dotazione Organica Attuale

(definita con DD 160 del 15/04/2011 e ss. mm. ii.)

TOTALE COSTO P.O. € 2.378.989,80 DIREZIONE

GENERALE

TOTALE

TOTALE COSTO P.O.

∆ COSTO P.O.

∆ P.O.

RETTORATO

€ 835.049,45 TOTALE COSTO P.O. € 1.375.728,95

∆ COSTO P.O.

€ 2.409.027,55

€ 1.910.400,90

∆ COSTO P.O.

€ 672.845,60 TOTALE COSTO P.O. € 756.951,30

∆ COSTO P.O.

∆ COSTO P.O.

TOTALE COSTO P.O. € 1.694.129,10

€ 1.850.325,40 TOTALE COSTO P.O.

Area/Ufficio/

Servizio

Area Funzionale

Categoria Totale Unità

TOTALE COSTO P.O. € 624.785,20 TOTALE

RIP RICERCA

TOTALE

TOTALE COSTO P.O.

RIP AFFARI FINANZIARI

TOTALE

TOTALE COSTO P.O.

TOTALE

TOTALE COSTO P.O.

RIP LEGALE

Totale Unità P.O.

P.O. Area

Funzionale

TOTALE COSTO P.O. € 744.936,20 Categoria

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