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CSV Abruzzo - delegazione territoriale L'Aquila

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Academic year: 2022

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https://news-town.it/cronaca/33120-aumentano-le-richieste-di-aiuto-al-centro-antiviolenza- dell%E2%80%99aquila-le-iniziative-per-la-giornata-internazionale-contro-la-violenza- maschile-sulle-donne.html

AUMENTANO LE RICHIESTE DI AIUTO AL CENTRO ANTIVIOLENZA DELL’AQUILA: LE INIZIATIVE PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA MASCHILE SULLE DONNE

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza maschile sulle donne, istituita nel 1999 dall’assemblea generale delle nazioni unite, tornano a mobilitarsi le donne della rete italiana Non una di Meno, progetto che riunisce numerose realtà che promuovono politiche partecipative autonome per affermare l'autodeterminazione delle donne contro la violenza maschile.

Tante le iniziative in programma nelle piazze ma anche in rete, con eventi e momenti di confronto che si svolgeranno online. A L’Aquila, nel rispetto delle misure anti-contagio, si terrà un’azione dimostrativa (alle 15 alla rotatoria nei pressi della Questura) promossa dal collettivo Fuori Genere. All’iniziativa hanno aderito l’associazione Donne TerreMutate, il Centro Antiviolenza L’Aquila, le Donne Democratiche provincia dell’Aquila , Pamela Soncini, Carla Cimoroni, la Biblioteca delle Donne Melusine, il Circolo Provinciale Arcigay Massimo Consoli L'Aquila, il Coordinamento Donne Uil, il Coordinamento Donne SPI CGIL della Provincia di L’Aquila, Articolo 1 L’Aquila, e Link L’Aquila – Studenti Indipendenti.

“Il 25 novembre - si legge nella nota diffusa dalle organizzatrici - è la giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne e di genere. Una giornata che negli ultimi anni ci ha vist* in migliaia inondare le strade di Roma e che ha, di fatto, unito le nostre piccole realtà creando una rete femminista più solida. Oggi però, in piena pandemia, ci vediamo costrette a rimodulare questa giornata in una forma più ristretta ma non per questo meno incisiva. Non rinunceremo a questa giornata perché vogliamo condividere paure, dolore, isolamento e solitudine, lo facciamo da sempre, ne abbiamo ancora più bisogno ora che la vulnerabilità delle nostre vite è esplosa, così come l’interdipendenza delle relazioni e i bisogni della cura del vivere”.

“Non siamo tutti e tutte sulla stessa barca”, affermano ancora le organizzatrici. La pandemia di Covid ha avuto infatti un impatto diverso se si guarda al genere. Problemi strutturali e mai sanati hanno reso ancora più pesanti gli effetti dell’emergenza sulle donne: hanno avuto più problemi sul lavoro perché impiegate nei settori più colpiti dalla crisi e nell’economia sommersa, sono state penalizzate dall’incremento del divario retributivo di genere e dall’aumento del lavoro di cura e di quello domestico.

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L’impatto della pandemia sulle donne assume contorni ancora più drammatici davanti all’aumento dei casi di stupro, maltrattamenti e femminicidi registrato dopo il lockdown dello scorso marzo. Una vera emergenza nell’emergenza che le operatrici e le volontarie dei centri antiviolenza hanno fronteggiato per lo più sole. Negli ultimi nove mesi il Centro Antiviolenza dell’Aquila ha accolto 52 donne, di cui 9 straniere, venti in più rispetto al 2019, quando i contatti al Cav, nell’arco di tutto l’anno, erano stati 36, con 9 donne straniere.

“In linea con quanto accaduto nel resto d’Italia, anche il nostro Cav ha visto un incremento delle richieste durante l’emergenza - afferma a NewsTown la presidente del Cav Donatella Tellini, Simona Giannangeli che spiega come tutte le richieste si siano concentrate tra aprile e maggio perché “nonostante il nostro centro non abbia mai smesso di lavorare, continuando a garantire consulenza legale e psicologica via Skype, a marzo il telefono non ha mai squillato”. Un dato grave e significativo che suggerisce come le donne durante il lockdown “non avessero nessun margine di sicurezza a chiamarci da casa o a decidere di andare a fare una denuncia senza sapere chi avrebbe dovuto lasciare casa e soprattutto in che tempi".

Anche il dato relativo ai "primi contatti" è significativo dell'acuirsi della violenza domestica durante la prima ondata: tutte le richieste giunte tra aprile e maggio fanno riferimento a donne che non si erano mai rivolte a un Centro Antiviolenza. “A febbraio 2020 le donne accolte erano 18, a fine maggio eravamo già 38. Nel primo mese di emergenza - spiega Giannangeli - era quasi impossibile per queste donne ricevere aiuto considerando che il primo colloquio richiede molto tempo, concentrazione e silenzio, di certo non si poteva sostenere mentre si faceva la spesa o si comprava il giornale”.

Per Giannangeli non c’è stato un adeguato sostegno da parte delle istituzioni. “Quello era il tempo in cui uno stato avrebbe dovuto emanare con rapidità e concretezza tanti ordini di allontanamento dei maltrattanti invece di mettere le donne nella condizione di non sapere dove andare nel momento in cui decidevano di denunciare. La pandemia ha evidenziato ancora di più tutta la inadeguatezza della risposta che danno le istituzioni a questo tipo di problema e ha sottolineato che per le donne il virus più duraturo è quello della violenza maschile. Forse troveranno il vaccino per il Covid ma per la violenza maschile non pare esserci nulla”.

Nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria e la scarsa attenzione da parte delle istituzioni, le operatrici del Cav Donatella Tellini sono riuscite ad attivare la casa rifugio in emergenza che ha concesso il comune prima dello scoppio della pandemia. “La casa rifugio è operativa e pronta ad accogliere donne che ne abbiano necessità. A L’Aquila abbiamo a disposizione anche la casa di transizione, quella cioè dove le donne devono trascorrere il periodo di quarantena previsto dalle norme anti-contagio”. “Abbiamo accolto soltanto una giovane donna durante l’estate, sostenendo tute le spese visto che il bando regionale specifico per le case rifugio è stato pubblicato a settembre - ha aggiunto Giannangeli - Restiamo in attesa della copertura finanziaria regionale ma, ribadisco, la casa è operativa e può essere messa in funzione in qualsiasi momento”.

CSV Abruzzo - delegazione territoriale L'Aquila | Rassegna stampa 2

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https://www.ilcapoluogo.it/2020/11/25/25-novembre-e-covid19-la-violenza-sulle-donne- prigioniere-nel-lockdown/

25 NOVEMBRE E COVID19: LA VIOLENZA SULLE DONNE

“PRIGIONIERE” NEL LOCKDOWN

Nei primi dieci mesi del 2020 le donne vittime di omicidio sono state 91, una ogni tre giorni, un dato in leggera flessione rispetto alle 99 dello stesso periodo dell’anno scorso. E’

quanto emerge dal VII Rapporto Eures sul femminicidio.

Per loro e per tutte le donne vittime di maltrattanti ricorre oggi, 25 novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita partendo dall’assunto che la violenza contro le donne sia una violazione dei diritti umani.

Una problematica resa ancora più delicata anche dalla pandemia; in sostanza, il lockdown che porta con sé la convivenza forzata, diventa come una ‘trappola’, un ‘acceleratore’ degli episodi di violenza domestica. Le misure restrittive imposte dall’emergenza pandemica infatti hanno fortemente modificato i profili di rischio del fenomeno.

In lockdown in 4 casi su 5 il killer è convivente.

L’incidenza del contesto familiare nei femminicidi raggiunge nel 2020 il valore record dell’89%, superando il già elevatissimo 85,8% registrato nel 2019. Analogamente, all’interno del contesto familiare, i femminicidi consumati all’interno della coppia salgono al 69,1% (erano il 65,8% l’anno passato). I femminicidi familiari – che negli ultimi 20 anni presentano un’incidenza progressivamente crescente – registrano il valore più elevato proprio nell’ultimo anno (89%), a fronte di una percentuale media del 73,5% (pari a 2.458 femminici di familiari dal 2000 ad oggi). La coppia continua a rappresentare il contesto relazionale più a rischio per le donne, con 1.628 vittime tra le coniugi, partner, amanti o ex partner negli ultimi 20 anni (pari al 66,2% dei femminici di familiari e al 48,7% del totale delle donne uccise) e 56 negli ultimi dieci mesi (pari al 69,1% dei femminici di familiari e a ben il 61,5% del totale delle donne uccise). Gli autori sono “per definizione” nella quasi totalità dei casi uomini (94%), con valori che nel corso dei singoli anni oscillano tra il 90%

e il 95%.

La pandemia in ogni caso non ha oscurato il 25 novembre, una data simbolo in cui, in tutto il mondo, si celebra e si ricorda la Giornata contro la Violenza sulle donne.

Spesso si colpevolizzano le vittime, altre volte si giustifica, causando non solo un gravissimo equivoco culturale, tanto antico quanto diffuso e attuale e con le conseguenze che ben si conoscono dalla cronaca di tutti i giorni.

Al tempo della pandemia la reclusione forzata può accendere la miccia con conseguenze

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anche gravissime. Il disagio psicologico, l’ansia e la rabbia repressa, acuiti dalla convivenza obbligata, potrebbero sfociare in azioni violente, soprattutto in ambito domestico.

Come accaduto ad esempio durante il lockdown di marzo alla giovane siciliana Lorena, brillante studentessa di medicina, uccisa a Messina dal compagno Antonio che la accusava di averlo contagiato con il Covid.

“25 novembre L’Aquila zona Fucsia, se ci fermiamo noi si ferma il mondo”

La voce delle donne aquilane:

“Il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne e di genere. Una giornata che negli ultimi anni ci ha visti in migliaia inondare le strade di Roma e che ha, di fatto, unito le nostre piccole realtà creando una rete femminista più solida.

Oggi però, in piena pandemia, ci vediamo costrette a rimodulare questa giornata in una forma più ristretta ma non per questo meno incisiva”, si legge nella nota corale a cui hanno aderito l’Associazione Donne TerreMutate, Centro Antiviolenza L’Aquila, Donne Democratiche provincia dell’Aquila , Pamela Soncini, Carla Cimoroni, Biblioteca delle Donne Melusine, Circolo Provinciale Arcigay Massimo Consoli L’Aquila, Coordinamento Donne Uil, Coordinamento Donne SPI CGIL della Provincia di L’Aquila, Donne Articolo 1 L’Aquila, UdS l’Aquila, Link L’Aquila – Studenti Indipendenti.

“Non rinunceremo a questa giornata perché vogliamo condividere paure, dolore, isolamento e solitudine, lo facciamo da sempre, ne abbiamo ancora più bisogno ora che la vulnerabilità delle nostre vite è esplosa, così come l’interdipendenza delle relazioni e i bisogni della cura del vivere. Abbiamo sotto gli occhi i numeri aggiornati dai centri antiviolenza, che dimostrano l’incremento di donne che, chiuse in casa e costrette a convivere con uomini violenti, hanno subito soprusi fisici e psichici”.

“Lavoratrici e madri costrette ad una nuova organizzazione del tempo, e ad una difficile conciliazione tra lavoro (assai poco smart), casa e famiglia: il lavoro domestico e di cura durante la D.A.D. (già al 76,2% sulle spalle delle donne) è aumentato di 4/6 ore al giorno;

ed è aumentato anche il rischio di non tornare al lavoro dopo il lock-down per 1 mamma su 3. Questa pandemia ha reso evidente come il lavoro di cura dei figli, della casa, degli anziani, degli animali sia (e debba essere secondo chi la ritiene una predisposizione naturale) in carico quasi esclusivamente alle donne”.

La violenza contro le donne da sempre influisce negativamente e rappresenta un grave ostacolo nell’ottenimento di obiettivi cruciali quali l’eliminazione della povertà, la lotta all’HIV/AIDS e il rafforzamento della pace e della sicurezza.

Non bastano una panchina in memoria dell’ennesima vittima o una piazza piena di scarpette rosse, ci vuole informazione, le donne, vittime di violenza, devono sapere ed essere sicure di avere tutela soprattutto quando decidono di denunciare.

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Questa giornata è nata nel 1961 per volere delle Nazioni Unite, in ricordo di 3 donne rivoluzionarie che pagarono con la vita il loro impegno per cercare di contrastare la dittatura nella Repubblica Domenicana. Si tratta delle sorelle Mirabal: Patria, Minerva e Maria Teresa, uccise a bastonate nel 1960 dagli uomini di Rafael Leónidas Trujillo, il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell’arretratezza, nella violenza e nel caos per oltre 30 anni.

La commemorazione di questa data ha origine dal primo Incontro Internazionale Femminista, celebrato in Colombia nel 1980. In quell’occasione la Repubblica Dominicana propose questa data in onore alle tre sorelle. Progressivamente, molti Paesi si unirono nella commemorazione di questo giorno, come simbolo del clamore e della denuncia del maltrattamento fisico e psicologico di donne e bambine.

La giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne: Orange the world

“Orange the world” è lo slogan che da anni accompagna questa giornata. Si tingono di arancione portoni istituzionali, finestre, strade e piazze della città.

Una nota di colore ancora più importante quest’anno che, per la prima volta, non potranno esserci cortei, incontri o presidi a causa della pandemia.

L’Aquila si tinge di arancione per dire basta alla violenza sulle donne

Anche L’Aquila sarà in prima linea seppur simbolicamente per non dimenticare un momento dall’alto valore simbolico.

Infatti, si illumineranno di arancione la Caserma dei Carabinieri e la Fontana Luminosa per 16 giorni contro la violenza sulle donne, con un’iniziativa promossa dal Soroptimist Club L’Aquila.

Il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, insieme all’Assessore alle Pari Opportunità, Maria Luisa Ianni, hanno accolto l’invito a dare alla città un segnale forte del proprio impegno colorando di arancio un monumento, la Fontana Luminosa, che richiama proprio la forza femminile con le sue due maestose figure di donne.

Un ulteriore segnale alla città quest’anno viene anche dal Comandante provinciale dei Carabinieri, il Colonnello Nazareno Santantonio, che ha assicurato l’adesione all’iniziativa tingendo la caserma con il colore identificativo delle giornate contro la violenza sulle donne.

25 novembre: giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Le Democratiche della provincia dell’Aquila: “Insieme contro la violenza. Politiche e cultura del rispetto”.

Oggi alle 18:00 ci sarà sul tema una diretta sulla pagina facebook Pd Abruzzo, per affrontare il problema delle violenze di genere e dei femminicidi.

“Insieme contro la violenza. Politiche e cultura del rispetto”, vedrà la partecipazione

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dell’onorevole Stefania Pezzopane, dell’avvocato Carlo Benedetti, dello psicologo Giovanni Garufi Bozza, autore , tra l’altro, di “Io sono un femminicida”, di Paolo Antonelli, studente, di Lorenza Panei, portavoce democratiche Abruzzo e di Gilda Panella, portavoce delle democratiche della provincia dell’Aquila.

“Spesso, le violenze si subiscono tra le mura domestiche; in famiglia: nel luogo che dovrebbe rappresentare la certezza degli affetti, del rispetto, della sicurezza. La matrice della violenza contro le donne può essere rintracciata ancor oggi nella disuguaglianza dei rapporti tra uomini e donne. E la stessa Dichiarazione adottata dall’Assemblea Generale ONU parla di violenza contro le donne come di uno dei meccanismi sociali cruciali per mezzo dei quali le donne sono costrette in una posizione subordinata rispetto agli uomini”, si legge nella nota inviata dalle donne del Pd.

Per arginare questo triste fenomeno, il Servizio Tutela Sociale-Famiglia della Regione Abruzzo, ha approvato il 18 novembre scorso, una determina dirigenziale tesa a finanziare la sperimentazione sul territorio regionale di Centri di Ascolto per uomini maltrattanti.

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https://www.chietitoday.it/video/giornata-eliminazione-violenza-donne-chieti-2020-dati.html

IL LOCKDOWN A CASA COL 'NEMICO': CALANO A CHIETI LE CHIAMATE AL CENTRO ANTIVIOLENZA

In occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, la cooperativa Alpha rappresentata da Maria Laura Di Loreto, patrocinata dal Comune di Chieti, ha presentato il report relativo al progetto sull’inserimento lavorativo delle donne prese in carico dal centro antiviolenza.

Durante il periodo del lockdown causato dalla pandemia Covid-19 le richieste di aiuto arrivate dal “numero antiviolenza e stalking 1522”, nel mese di marzo 2020, sono drasticamente diminuite seguendo l'andamento nazionale: la riduzione delle telefonate al 1522 si è attestata intorno al 60%, comparato con lo stesso dato relativo all'anno precedente.

"La motivazione di tale drastico andamento in diminuzione - spiega Maria Laura Di Loreto - è da attribuire alla situazione di costrizione all'interno delle case con i propri mariti o compagni violenti che ha impedito alle donne di avere anche solo un momento di isolamento dal maltrattante per poter chiamare anche solo per informazioni".

Nei mesi di aprile e di maggio 2020, invece, le richieste sono aumentate del 30% rispetto all'annualità precedente, anche a motivo delle campagne di sensibilizzazione nazionali e regionali attraverso i social network e dopo aver valutato e comunicato da parte del Centro Antiviolenza piccole accortezze comunicate alle donne per poter comunque contattare i numeri utili.

Sul reinserimento lavorativo delle donne prese in carico dal Centro Antiviolenza, il 50 % (3 su 6) nel 2020 hanno visto il tirocinio tramutarsi in un contratto di lavoro a tempo indetereminato.

"I passi fatti sono di certo una importante realtà, ma dovranno essere potenziati - così il sindaco Diego Ferrara e l'assessore alle Pari opportunità Giancarlo Cascini - L'intenzione di questa Amministrazione è agire per la parità attraverso un'azione integrata, che parta daì diritti e riconosca i doveri di chi può agevolare percorsi inclusivi e a tutela delle donne e di tutti gli altri soggetti che vivono condizioni di svantaggio. Sarà una delle nostre priorità mettere in campo scelte e progetti che vadano ín questo senso, capaci di dare risposte a problemi concreti e non solo un'attenzione di facciata".

Il 25 novembre cì da l'occasione per riflettere non solo sulla violenza sulle donne, tematica certamente centrale oggi, ma anche sull'importanza dì vivere sereni ed in armonia nel nostro contesto familiare - così l'assessore all'Innovazione sociale Mara Marette - sappiamo che durante il precedente lockdown la tenuta delle famiglie è stata messa a dura prova, l'aumento della violenza in ambito domestico e delle separazioni ne è la prova.

Per questo motivo, la costrizione a casa e soprattutto l'impoverimento, la perdita della

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routine giornaliera possono favorire l'insorgere di conflittualità, e laddove già presente, acuirla. Stiamo infatti, progettando e tra breve sarà attivo, un servizio di pronto intervento sociale capace di monitorare e rispondere alle esigenze delle famiglie durante l'emergenza sanitaria, in rete con il centro antiviolenza e le associazioni operanti sul territorio".

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http://www.askanews.it/cronaca/2020/11/24/abruzzo-con-abrex-al-via-il-progetto-libera- donna-pn_20201124_00197/

ABRUZZO, CON ABREX AL VIA IL PROGETTO ‘LIBERA DONNA’

Pescara – ‘Professionisti in campo contro la violenza di genere, un fondo a disposizione delle donne per accedere ad una serie di servizi gratuiti che vanno dall’assistenza legale, all’assistenza psicologica ad altre tipologie di supporto ‘. Questo l’obiettivo del progetto Libera Donna presentato a Chieti, nella sala conferenza della start up Abruzzese Abrex Srl che vede la partnership tra il circuito di credito commerciale e l’associazione Delta Defence. L’inizio di un percorso work in progress che tenderà al massimo coinvolgimento di istituzioni, aziende ed associazioni. A breve sarà attivato un numero verde di assistenza per le donne che subiscono abusi ed una piattaforma on line, attraverso la quale, in anonimato, richiedere supporto legale e psicologico. “Questo ti di progettualità – ha detto l’amministratore delegato di Abrex Srl Sara Cicchelli – interpreta al meglio la nostra visione di un’economia che va ad incidere in maniera positiva sulla realtà, un’economia che non è solo profitto. Abbiamo costituito un fondo attraverso il quale assistere le donne in difficoltà, con una lista di qualificati professionisti già a disposizione per fornire tutto l’aiuto necessario. Un’idea nata da una chiacchierata con la presidente dell’associazione Delta Defence e che diventa oggi concreta”. “Si pensa che le donne vittime di violenza vengano da un contesto socio economico disagiato, non è solo così, c’è un mondo sommerso, trasversale, dove chi subisce violenza ha paura a denunciare e subisce, ancora ogni un senso di vergogna e non accettazione – dice Katia Di Sabatino – presidente dell’associazione Delta Defence. Il progetto Libera Donna, vuole essere un mattone importante per la costruzione di un muro per una protezione a 360 gradi, fatto di convegni, approfondimenti, campagne di sensibilizzazione, accoglienza. Attività che ci vedono impegnati da anni per dare supporto a chi si sente abbandonata a se stessa. La solitudine è il comun denominatore che va combattuto, senza retorica e sensazionalismi”.

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http://www.askanews.it/cronaca/2020/11/24/abruzzo-domani-si-inaugura-stanza-ascolto- vittime-vulnerabili-pn_20201124_00165/

ABRUZZO, DOMANI (25 novembre, n.d.r.) SI INAUGURA STANZA ASCOLTO VITTIME VULNERABILI

Pescara – Domani mattina (25 novembre, n.d.r.), con una cerimonia organizzata in videoconferenza, sarà inaugurata la Stanza per l’ascolto delle vittime vulnerabili, realizzata presso la Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Pescara. ‘La Stanza ha la funzione di accogliere, in un contesto privo di elementi distintivi di un ufficio di polizia, minori, donne, ma anche uomini, vittime di maltrattamenti, violenze, abusi; costituisce, pertanto, un prezioso spazio protetto che contribuisce a favorire empatia mettendo la vittima a proprio agio con l’ambiente che la circonda, così da facilitare la narrazione del proprio vissuto’. La Stanza per l’ascolto che sarà presentata domani mattina, in videoconferenza, ‘è stata fortemente voluta dal questore di Pescara Francesco Misiti.

L’associazione “Premio Nazionale Paolo Borsellino”, ha finanziato l’installazione nella Stanza per l’ascolto, dell’opera intitolata “Nuvole”, realizzata dall’artista abruzzese Graziano Fabrizi, docente di Disegno e Storia dell’Arte presso il Liceo Scientifico

“Corradino D’Ascanio” di Montesilvano. Il Lions Club di Montesilvano ha contribuito acquistando gli arredi per la Stanza. Al suo interno è stato ricavato un setting di ascolto per le vittime di violenza di genere, allestito con una scrivania sulla quale è stata posizionata una lavagnetta luminosa con la scritta “Questo non è amore”, riprendendo la Campagna permanente della Polizia di Stato. Il questore Misiti’ ringrazia vivamente il

“Premio Nazionale Paolo Borsellino” e il “Lions Club” di Montesilvano per il loro prezioso contributo’.

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https://abruzzo.cityrumors.it/notizie-teramo/cronaca-teramo/teramo-il-contrasto-alla- violenza-di-genere-e-anche-tra-gli-obiettivi-della-fondazione-tercas.html

TERAMO, IL CONTRASTO ALLA VIOLENZA DI GENERE È ANCHE TRA GLI OBIETTIVI DELLA FONDAZIONE TERCAS

Teramo. “Gli episodi di violenza sulle donne rappresentano una sconfitta per tutta la società civile. Dobbiamo sentirci tutti responsabili, tutti chiamati ad essere protagonisti attivi i quella che, ad oggi, è una vera e propria battaglia di civiltà”. E’ quanto dichiara il Presidente della Fondazione Tercas, Tiziana Di Sante, in occasione della Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne che si celebra domani 25 novembre.

“Voglio ringraziare, in questa occasione, quanti sono impegnati su questo delicatissimo fronte – dichiara ancora il Presidente Tiziana Di Sante – ed in particolare le Associazioni e gli Enti che in questi anni hanno saputo ben utilizzare i finanziamenti che la Fondazione Tercas ha garantito per la migliore riuscita dei loro progetti e la realizzazione di iniziative particolarmente meritorie tra le quali: l’istituzione ed il potenziamento del Centro Antiviolenza La Fenice, nonchè le attività poste in essere dall’Associazione Focolare Maria Regina di Scerne di Pineto, dalla Commissione Pari Opportunità della Provincia, dall’Associazione L’Elefante di Atri, dall’Associazione Bon Ton di Bellante”.

E ancora: “Consapevole che a causa dell’emergenza sanitaria in corso, risulta particolarmente difficoltoso assicurare supporto e protezione alle donne vittima di violenza, la Fondazione Tercas – afferma il Presidente Di Sante – ha ritenuto opportuno destinare parte delle risorse stanziate nell’ambito del suo ultimo Bando (scadenza 7 dicembre) al sostegno di “Azioni volte a contrastare l’aggravamento – in ragione dell’emergenza epidemiologica – del fenomeno della violenza di genere nelle sue varie forme, quali la violenza domestica, la violenza psicologica ed economica, lo stalking, le molestie sessuali, la violenza online, ecc., nonché azioni volte alla protezione, tutela e assistenza, anche di tipo abitativo provvisorio, economico o psicologico, delle donne vittime di violenza di genere durante il periodo pandemico”.

Il Presidente conclude ricordando che tra gli obiettivi del Documento di Programmazione Annuale 2021 della Fondazione Tercas figurano l’impegno per il contrasto e la prevenzione della violenza di genere e la valorizzazione delle differenze e della parità di genere nelle scuole.

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https://abruzzo.cityrumors.it/notizie-teramo/cronaca-teramo/pineto-giornata-contro-la- violenza-sulle-donne-online-la-sensibilizzazione-parte-dagli-studenti.html

PINETO, GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE ONLINE: LA SENSIBILIZZAZIONE PARTE DAGLI STUDENTI

Pineto. La Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Pineto, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e con l’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Pineto, organizza in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, un momento di studio e riflessione.

Considerata la contingenza legate alla pandemia in corso, diversamente da quanto accaduto negli anni scorsi in cui sono stati organizzati incontri e convegni in presenza, venerdì 27 Novembre, si terrà una lezione virtuale, con relativo dibattito, in cui la restauratrice Valentina Muzii terrà un’interessante conferenza dal titolo “Donne e violenza, un focus attraverso le opere d’arte”.

Interverranno inoltre, in collegamento, il Sindaco di Pineto Robert Verrocchio, l’Assessora alle Pari Opportunità Marta Illuminati, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Vincenzo Fiorà, la Presidente della Commissione per le Pari Opportunità Anna D’Amario e la Vice Presidente Edda Migliori, il Preside dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” Gaetano Avolio e la Prof.ssa Tiziana Venditti che modererà i lavori.

La lezione, che sarà duplicata nel corso della mattinata per consentire ad un più elevato numero di studenti di poter partecipare, è rivolta agli alunni della terza media.

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https://abruzzo.cityrumors.it/notizie-chieti/cronaca-chieti/vasto-celebra-la-giornata- internazionale-per-leliminazione-della-violenza-contro-le-donne.html

VASTO CELEBRA LA GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

Vasto. L’Amministrazione comunale di Vasto intende portare all’attenzione di tutti i cittadini gli interventi in corso di realizzazione per contrastare il fenomeno della violenza di genere nella nostra città, e nel più ampio contesto territoriale vastese anche grazie al lavoro del Centro Antiviolenza DonnAttiva gestito da Dafne Onlus – Associazione a tutela delle donne e dei minori.

Quest’anno è stato particolarmente difficile per tutti. Lo è stato e lo è ancora di più per le donne vittime di violenza e per i loro figli minori. La pandemia ha portato ad un aumento esponenziale dei casi che hanno richiesto più volte l’intervento delle FFOO e del Centro Antiviolenza. Per molte donne il lockdown ha comportato il trovarsi recluse in casa con partner abusanti, senza via di scampo, e con grandi difficoltà a richiedere aiuto. In tutti questi casi la presenza di un Centro Antiviolenza è stato un valido aiuto per le donne e un importante strumento di supporto per le situazioni di emergenza.

I risultati delle indagini condotte dall’Istat sul ricorso al numero verde 1522 durante la prima fase di pandemia non lasciano spazio a dubbi. L’analisi dei dati provenienti dalle chiamate al 1522, soprattutto se messa a confronto con lo stesso periodo degli anni precedenti, può fornire indicazioni utili 25 Novembre 2020 all’evoluzione del fenomeno nel corso del lockdown, ma soprattutto del trend delle richieste di aiuto. Le campagne di sensibilizzazione promosse dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri sui canali televisivi e rilanciate sui social tra la fine di marzo ed aprile hanno rinforzato il messaggio dell’importanza della richiesta di aiuto per uscire dalla violenza. Il numero delle chiamate sia telefoniche sia via chat nel periodo compreso tra marzo e giugno 2020 è più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+119,6%), passando da 6.956 a 15.280. La crescita delle richieste di aiuto tramite chat è quintuplicata passando da 417 a 2.666 messaggi. Accanto alla richiesta di aiuto da parte delle vittime di violenza (4.899 chiamate pari al 32,1% del totale delle chiamate valide) crescono anche le chiamate per avere informazioni sulla tipologia di servizi offerti dal 1522 (3.655 pari al 23,9%). Il 77,2% delle vittime è stato inviato ad altri servizi.

Nella nostra Città è possibile contare sul lavoro del Centro AntiViolenza DonnAttiva che è uno dei Centri a rinvio di chiamata del 1522. La fuoriuscita da un percorso di violenza è sempre complessa per tale ragione, disporre di un presidio territoriale quali sono i Centri e gli sportelli Antiviolenza, in cui operano professioniste del settore, garantisce adeguato

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sostegno e tutela a tutte le donne, in particolare in questa difficile fase che stiamo vivendo.

L’équipe del Centro Antiviolenza DonnAttiva afferma che “tante sono le richieste di aiuto che arrivano al Centro. Durante la fase di lockdown la loro gestione è particolarmente difficile, in particolare per quelle situazioni che necessitano un allontanamento da casa.

Tutte le operatrici hanno lavorato e continuano a lavorare incessantemente sia in presenza che a distanza cercando ogni volta di dare il sostegno adeguato ad ogni donna.

Questo grande impegno e sforzo organizzativo ha probabilmente prevenuto l’evolversi in peggio di molte situazioni di violenza domestica che, purtroppo, rappresenta la totalità dei casi che rivolgono al ns Centro. Durante il primo lockdown sono stati fatti degli allontanamenti in emergenza presso strutture di accoglienza anche grazie alla collaborazione delle Forze dell’ordine e della Polizia municipale. Molto è stato fatto ma molto resta ancora da fare. In particolare la previsione di corsie privilegiate per donne in fuga e per i loro figli minori che necessitano di tamponi propedeutici all’ingresso nelle strutture di accoglienza. Intanto intendiamo far sapere alla cittadinanza che il lavoro di tutte Noi continua incessantemente sia in presenza, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, che a distanza”.

“E’ altrettanto importante far conoscere ai cittadini che” – ribadiscono il sindaco di Vasto, Francesco Menna e l’assessore alle Politiche sociali, Lina Marchesani – il Centro Antiviolenza è attivo h24 per rispondere a tutte le richieste di aiuto delle donne. Non solo, in questo anno così difficile, la nostra Amministrazione ha continuato la gestione dei progetti finanziati dalla Regione Abruzzo grazie alla L.R.N.31/2006 e dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri come il progetto EVA – Empowerment Verso l’Autonomia in cui siamo capofila di una serie di partner pubblici e privati per rafforzare i servizi rivolti alla prevenzione e al contrasto alla violenza alle donne in tutta la regione e realizzare azioni di inserimento lavorativo delle donne sostenute dai Centri Antiviolenza abruzzesi (Partner: Comune di Sulmona, di Castel di Sangro, di Chieti, di Guardiagrele, di Pescara, di Lanciano/ Coop. Soc. Horizon Service, Coop. Soc. Alpha, Ananke Onlus, Dafne Onlus, CNA Abruzzo e Akon). Grazie al progetto EVA ben 30 donne stanno realizzando tirocini presso aziende regionali”.

Per il 25 Novembre l’Amministrazione comunale di Vasto, in collaborazione rispettivamente con il Centro Antiviolenza DonnAttiva e con l’Ordine degli Avvocati di Vasto, ha pianificato le seguenti iniziative:

– Campagna di affissioni di manifesti e di diffusione di adesivi “Il silenzio uccide”, per contrastare il silenzio che ancora contraddistingue gli episodi di violenza sulle donne, in particolare quelli di violenza domestica;

– La realizzazione di un contest fotografico promosso sulla pagina fb di DonnAttiva con i seguenti hastag #ilsilenziouccide e #rompiilsilenzio in cui viene richiesto alle persone di scattare una foto sia con l’adesivo in mano che dopo aver attaccato l’adesivo nella vetrina della propria attività commerciale condividendo gli scatti sulla pagina fb di DonnAttiva https://www.facebook.com/donnattivavasto/

– L’organizzazione e la realizzazione, a breve, di un Corso professionalizzante sul tema della violenza di genere realizzato in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Vasto.

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del fenomeno, collaborano con l’Associazione Dafne Onlus nella gestione dello Sportello Antiviolenza Frida di San Salvo e del Centro Antiviolenza Dafne di Lanciano. Questa sinergia tra Amministrazioni, Istituzioni e associazioni operanti nel settore rende ancora più efficace il lavoro di prevenzione e contrasto della violenza di genere sul territorio regionale.

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https://www.notiziedabruzzo.it/spettacolo-abruzzo/senti-chi-parla-si-accende-la-web-radio- del-volontariato-in-abruzzo.html

SENTI CHI PARLA: SI ACCENDE LA WEB RADIO DEL VOLONTARIATO IN ABRUZZO

Al via il palinsesto dell’emittente radiofonica promossa dal CSV Abruzzo e nata all’interno del network ANG inRadio, dell’Agenzia Nazionale Giovani

Tanti i temi al centro della programmazione di Senti Chi Parla, la radio che darà voce alle esperienze di solidarietà, inclusione sociale e legalità delle quattro province abruzzesi con trenta podcast che saranno pubblicati al ritmo di uno ogni due giorni. Il primo è già online da ieri, lunedì 23 novembre.

Quindici gli speaker under 30 che intervisteranno i protagonisti del volontariato, per raccontare le loro storie, far conoscere quali esperienze ci sono sul territorio e quale valore generano per la collettività, anche se spesso le azioni solidali sembrano essere invisibili.

Anche l’Europa e il suo impegno per la promozione dell’impegno volontario sarà al centro di cinque podcast, dedicati a opportunità per i giovani cittadini europei come il Servizio Civile Universale, Erasmus+ e il Corpo Europeo di Solidarietà.

Qui i titoli dei podcast:

SENTI CHI PARLA Primo podcast di presentazione del progetto “AngInRadio

#piùdiprima”. I giovani speaker presenteranno la radio, gli obiettivi, il palinsesto, le aspettative;

DALLA PARTE DEI POVERI L’esperienza dei volontari del Servizio Civile nel Banco Di Solidarietà di Teramo durante l’emergenza COVID-19 con le testimonianze delle persone incontrate;

NOI CI SIAMO Le testimonianze delle volontarie della rete StarBene di Teramo che con la loro iniziativa danno un importante contributo culturale e sociale alla comunità;

LA SCUOLA AI TEMPI DEL COVID Modalità con cui è stata affrontata l’emergenza COVID-19 dalle scuole che hanno rapporti col CSV per Progetti di alternanza Scuola- Lavoro, con la testimonianza di insegnanti e alunni del Liceo Scientifico Einstein di Teramo;

LE COSE CHE PORTERÒ CON ME Il racconto della propria esperienza da parte dei volontari del Servizio Civile della Delegazione Territoriale di Teramo nel CSV Abruzzo;

CRESCERE IN DIGITALE Le tecnologie sono un tema caldo per i giovani: vantaggi e svantaggi di queste ultime e come si ripercuotono sul quotidiano;

#SERVIZIOCIVILE I volontari del CSV Abruzzo raccontano la propria esperienza di servizio: le paure, gli incontri, le attività;

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IN MARCIA Promuovere la Marcia della Pace 2020 e guardarla con gli occhi dei giovani, generatori di pace. Esperienze a confronto sul tema delle disuguaglianze e dei diritti umani;

GIOVANI ADULTI Il ritratto di una generazione che non ha paura di pensare;

DIVERTIMENTO Che cosa è il divertimento per i giovani e come si concretizza? Musica, locali, pub, alcool. Il racconto di una serata;

PERIFERIE #INSEGNALIBRO – CASA DI QUARTIERE La cultura del benessere per gli abitanti del quartiere di Pescara Villa del Fuoco;

IO, TU… VOLONTARI! La solidarietà si mette nello zaino. Il racconto dei ragazzi sul progetto che da più di vent’anni coinvolge ogni anno tantissimi adolescenti della provincia di Pescara avvicinandoli al mondo del volontariato;

SIGNORI RAGAZZI – ADULTI TRA I BANCHI DI SCUOLA Apprendere per tutta la vita rappresenta la nuova frontiera della cittadinanza. Ne parleremo partendo dall’esperienza del seminario “Studia da adulto, diventa grande – Educazione degli adulti, politiche europee e territorio”;

INCLUSIONE SOCIALE – LAVORO MIGRANTE Il progetto realizzato all’interno del bando Fami Prima, “Lavoro Migrante – REILAB Rete per l’inclusione, il lavoro e il bene comune”;

LA PIAZZA DEL BENE COMUNE CSV e associazioni fanno rete per diffondere la cultura della solidarietà e promuovere il volontariato nella collettività;

LA CITTÀ IN UN GIARDINO L’iniziativa che vuole restituire “IL GIARDINO DEGLI ABBRACCI” agli abitanti e agli alunni delle scuole del quartiere Tricalle di Chieti, attraverso una serie di iniziative in collaborazione con scuola, parrocchia ed Enti del Terzo Settore;

IL GIARDINO DEGLI ABBRACCI Un healing garden in un quartiere periferico di Chieti raccontato dai volontari che lo hanno realizzato;

STORIE FUORI DAL GUSCIO Il teatro all’interno del progetto “FUORI DAL GUSCIO – percorsi di cittadinanza attiva e rigenerazione urbana per il contrasto alle solitudini involontarie”;

THEARTE L’attività dell’associazione Thearte Aps che da anni opera nel territorio comunale di Chieti per promuovere la rinascita culturale della città con iniziative ed eventi;

I WILL TAKE WITH ME Si raccontano i volontari europei che sono stati ospiti del CSV Abruzzo – Delegazione Territoriale di Chieti;

JUDO ALL’ORIZZONTE Chiara Meucci, campionessa mondiale di Shuajiao (Judo cinese) è da anni volontaria dell’associazione “Orizzonte” di Francavilla al Mare. Ha deciso di allenare i ragazzi con disabilità che frequentano l’associazione. Il risultato? La squadra è da cinque anni campione d’Italia. Saranno loro, con Chiara, a raccontarci questa incredibile e bellissima storia;

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LIBERA ESPRESSIONE Perché nessuno più deve essere lasciato solo! Lo slogan dell’associazione Libera di Chieti che con il Servizio telefonico, gratuito e riservato, permette a tutti di segnalare condotte corruttive e arrivare alla denuncia di reati di stampo mafioso;

AnimaliAMO Cosa fanno i volontari del canile rifugio di Chieti “Achille Bonincontro” e le loro incredibili storie quotidiane;

ORA TOCCA A TE Lo spazio dei giovani che vogliono mettersi in gioco nell’ambito del volontariato europeo, del servizio civile o con garanzia giovani;

TI MANDIAMO A QUEL PAESE GRATIS Racconto delle opportunità dello ESC, European Solidarity Corps;

PENSAEUROPA Il racconto delle sportello EUROPE DIRECT presente nel campus universitario G. d’Annunzio di Chieti-Pescara e delle opportunità che offre ai giovani che vogliono fare un’esperienza in Europa;

ERASMUS GENERATION Esperienze, sogni e speranze della generazione Erasmus con l’intervista ai giovani di ESN Chieti-Pescara;

ERASMUS DAY Giornata dedicata all’incontro dei ragazzi, pronti per iniziare una nuova esperienza Erasmus, insieme a ESN Chieti Pescara;

SPEAKER PER UN GIORNO L’esperienza radiofonica raccontata dai protagonisti.

Sono 100 i presidi locali di ANG inRadio, il primo network radiofonico digitale istituzionale realizzato dall’Agenzia Nazionale per i Giovani, l’ente governativo che gestisce in Italia i programmi europei Erasmus+ e Corpo Europeo di Solidarietà. Il progetto è stato realizzato nell’ambito del bando “ANG inRadio più di prima” grazie ai fondi del Dipartimento per le Politiche Giovanili ed il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Programma Europeo Erasmus+. 100 presidi digitali che trasmettono da 40 province presenti in 18 regioni.

Tale progetto – che ha l’obiettivo di promuovere l’utilizzo di strumenti digitali, valorizzare modelli positivi, amplificare le iniziative dell’Agenzia legate alle politiche giovanili, informare e ascoltare i giovani – coinvolgerà 1.743 ragazzi (904 Maschi – 839 Femmine) che si dividono in 1.030 di età compresa tra i 18/25, mentre 713 nella fascia 25/30. Uno strumento finalizzato all’ascolto dei giovani e alla nascita di una comunità connessa in modo permanente all’istituzione. Il megafono delle iniziative dell’Agenzia Nazionale per i Giovani, ma anche uno strumento per informare e ascoltare i giovani, protagonisti delle trasmissioni radiofoniche insieme ad esperti del mondo della politica, della cultura, dell’informazione, del lavoro e della società. Uno spazio di promozione dei progetti nell’ambito di Erasmus+ e Corpo Europeo di Solidarietà partendo proprio dalla voce dei protagonisti; uno spazio fatto con e per i giovani per raccontare storie e modelli positivi che possano ispirare i giovani nel loro percorso di vita. Uno strumento che diventa occasione per favorire momenti di crescita e condivisione delle nuove generazioni con l’obiettivo di fare rete sui territori e promuovere inclusione e partecipazione giovanile partendo dal basso. Una radio libera, senza censura, dove i ragazzi possono raccontarsi, confrontarsi,

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inRadio – Abruzzo Senti Chi Parla.

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https://www.abruzzolive.it/coronavirus-tornano-gli-aiuti-alimentari-per-chi-ha-piu-bisogno- per-labruzzo-erogati-oltre-9-mln-di-euro/

CORONAVIRUS, TORNANO GLI AIUTI ALIMENTARI PER CHI HA PIÙ BISOGNO. PER L’ABRUZZO EROGATI OLTRE 9 MLN DI EURO

L’Aquila. È entrato in vigore oggi il Decreto Ristori Ter, pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale, che stanzia ulteriori 1,95 miliardi di euro per l’emergenza Covid. Tra le misure previste, il Decreto ha individuato ulteriori 400 milioni da erogare ai Comuni per misure urgenti di solidarietà alimentare.

I fondi destinati agli aiuti alimentari saranno erogati ai Comuni, entro 7 giorni, con le stesse modalità utilizzate nella prima ondata, facendo riferimento all’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n.658 del 29 marzo 2020, in base a due criteri:

popolazione residente e reddito procapite di ciascun Comune.

“Gli aiuti alimentari”, sottolinea la senatrice abruzzese del Movimento 5 stelle, Gabriella Di Girolamo, “dovranno essere distribuiti dai Comuni ai nuclei familiari più colpiti dagli effetti economici derivanti dall’emergenza Covid-19 e tra quelli in stato di bisogno, per soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico. I Comuni, potranno aggiungere eventuali donazioni alle risorse messe a disposizione dal Governo nazionale e destinare il tutto all’acquisizione di buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali contenuti nell’elenco pubblicato da ciascun comune nel proprio sito istituzionale oppure all’acquisto di di generi alimentari o prodotti di prima necessità che potranno essere distribuiti anche con la collaborazione delle associazioni del terzo settore”.

“Facendo riferimento alla ripartizione prevista nella prima ondata, per gli aiuti alimentari in Abruzzo saranno erogati oltre 9,3 milioni di euro, mentre ai Comuni dei territori interni della provincia dell’Aquila andranno oltre 2 milioni di euro”, conclude la Di Girolamo, “questa ulteriore misura, che si aggiunge agli aiuti già predisposti per le categorie economiche più colpite dalle misure restrittive necessarie per limitare la diffusione del contagio, dimostra ancora una volta l’attenzione del Governo nazionale per la fasce più deboli e fragili della popolazione”.

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https://news-town.it/cronaca/33109-l-aquila-dad-per-le-famiglie-in-condizioni-di-fragilit

%C3%A0-di-salute.html

L'AQUILA: DAD PER LE FAMIGLIE IN CONDIZIONI DI FRAGILITÀ DI SALUTE

Le istituzioni scolastiche potranno autorizzare la didattica a distanza per gli alunni che hanno in famiglia genitori in precarie condizioni di salute, che comportano una prolungata assistenza sanitaria.

Lo ha assicurato l’Ufficio scolastico regionale per l’Abruzzo al sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che qualche giorno aveva sollevato il caso allo stesso ente, in seguito alla segnalazione di alcune pazienti che necessitano di terapie salvavita continua.

“In questo momento così difficile per l’emergenza sanitaria, che mette a dura prova anche il tessuto sociale della nostra città e del nostro territorio, è indispensabile che i pazienti che devono sottoporsi a cure ospedaliere impegnative e frequenti vengano tutelati anche sotto il profilo dell’istruzione per i loro figli – ha spiegato il sindaco Biondi - il malato immunodepresso non può rischiare di scoprirsi anche positivo al covid-19 ed essere impossibilitato ad uscire per settimane, saltando così le sedute salvavita. E, d’altro canto, si troverebbe costretto a stare in casa insieme con i bambini che, in assenza di didattica a distanza, sarebbero certamente penalizzati sotto il profilo dell’apprendimento scolastico”.

In risposta alla problematica palesata dal sindaco, l’Ufficio scolastico regionale (ambito territoriale per la provincia dell’Aquila) ha chiarito che “resta ferma la possibilità che le istituzioni scolastiche, qualora in possesso della richiesta dei genitori dell’alunno di attivazione della didattica a distanza e della certificazione medica attestante la presenza di un convivente dell’alunno in condizione di fragilità, di mezzi idonei e, soprattutto, se in grado di gestire materialmente la complessità di eventuali soluzioni organizzative, possano nella propria autonomia mettere in atto soluzioni analoghe a quanto si prevede per gli alunni cd. fragili o in quarantena”.

“Pertanto – ha affermato ancora Biondi – le famiglie in tali situazioni possono chiedere alle scuole l’attivazione della didattica a distanza. Ringrazio la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale, Antonella Tozza, e il dirigente dell’ambito territoriale della provincia, Massimiliano Nardocci, per aver fatto tempestivamente chiarezza sulla questione, consentendo così a tante famiglie, che vivono già di per sé una difficoltà estrema per la presenza genitori alle prese con gravi rischi di salute, di poter assicurare la dovuta didattica ai figli in condizioni di parità con gli altri alunni”.

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http://www.corrierepeligno.it/centro-abruzzo-e-attivo-il-servizio-di-supporto- psicologico/24095/

CENTRO ABRUZZO: È ATTIVO IL SERVIZIO DI SUPPORTO PSICOLOGICO

Sulmona - E’ attivo il servizio gratuito di supporto psicologico, istituito dal Comune di Sulmona, insieme ai 16 Comuni dell’ Ambito Sociale Distrettuale n. 4 Peligno, in sinergia con l’Ordine degli Psicologi della Regione Abruzzo.

“Dall’inizio della pandemia, dopo solo poche settimane, questo servizio di assistenza alla popolazione è stato utile e apprezzato da molti cittadini. E’ un’iniziativa che insieme ai sindaci dei Comuni d’Ambito abbiamo ritenuto opportuno riattivare anche in questa seconda ondata che si sta rivelando come un momento ancora più difficile di grave emergenza sanitaria, in cui diventa essenziale rafforzare ogni azione di protezione civile nelle nostre comunità. Il servizio, che abbiamo voluto denominare #nonsietesoli, consente l’ascolto gratuito a distanza con professionisti del territorio, in collaborazione con l’Ordine degli Psicologi della Regione Abruzzo, che ringrazio sentitamente, coordinati dalla dottoressa Alessandra Cottone, delegata dal Presidente dell’Ordine degli Psicologi d’Abruzzo sul territorio, alla quale va il mio grazie. L’aiuto di esperti può alleviare il disagio delle persone di fronte a questa pandemia, che provoca incertezze, che costringe a restare in casa, a fare i conti con la malattia, con un virus terribile che si porta via vite umane”. Afferma il sindaco Annamaria Casini.

“Si ravvisa, n questo particolare momento, la necessità di continuare a supportare psicologicamente le persone nel fronteggiare l’attuale situazione di disagio conseguente ai nuovi comportamenti “innaturali” di distanziamento sociale, alla crisi economica conseguente, all’incertezza sul futuro. Abituarci all’idea che la cosiddetta “Fase 2” si protrarrà a lungo nel tempo può indurre in alcune persone sensazioni di smarrimento, ansia, depressione, come già dimostrato da alcuni studi longitudinali di respiro internazionale. Noi psicologi, come sempre nelle situazioni di emergenza, mettiamo a disposizione il nostro sapere per il bene collettivo” Dichiara la dottoressa Alessandra Cottone.

Nell’ambito delle funzioni di supporto alla popolazione, inoltre, è attivo presso il Centro Operativo Comunale il servizio di consegna a domicilio di generi alimentari, farmaci e beni di prima necessità, a cura del gruppo comunale di Protezione Civile di Sulmona, dei volontari di Croce Rossa, Cisom e ANA Sulmona. Il servizio è rivolto prevalentemente a coloro che sono risultati positivi al Covid e si trovano in sorveglianza attiva e a coloro che sono in quarantena. E’ possibile contattare il numero 3351239074 dal lunedi al venerdi dalle 15.30 alle 18.30.

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https://www.ekuonews.it/24/11/2020/spreco-alimentare-un-convegno-del-rotary-di-teramo- per-redistribuire-il-cibo-con-la-solidarieta/

SPRECO ALIMENTARE, UN CONVEGNO DEL ROTARY DI TERAMO PER REDISTRIBUIRE IL CIBO CON LA SOLIDARIETÀ

TERAMO – “Lo spreco alimentare è un fenomeno che interessa l’intero pianeta con le grandi e gravi contraddizioni del nostro tempo. Una parte del mondo produce troppo e non riesce a consumare le eccedenze disponibili, l’altra parte produce poco e non riceve le eccedenze dell’altra. In Italia recenti ricerche hanno stimato uno spreco pari a 36 Kg. a persona. Ogni famiglia destina nel cestino dei rifiuti 84 Kg di alimenti che potrebbero essere utilizzati. E’ possibile invertire questa tendenza, riequilibrare le disparità e destinare le eccedenze ai più bisognosi?”. Su questo interrogativo il Rotary Club Teramo Nord Centenario metterà attorno ad un tavolo virtuale aziende produttrici, università, istituzioni, mondo del volontariato, famiglie, che si confronteranno giovedì 26 novembre alle ore 15,30 sulla piattaforma Zoom (per la connessione: ID 390 859 5176 PW 20221), nel corso di un convegno, accessibile agli interessati, dal titolo ‘Sostenibilità e spreco alimentare’.

Grande soddisfazione è stata espressa dal Presidente del Club Stefania Nardini, che nell’annunciare il tema del convegno, in linea con gli obiettivi che il Distretto rotariano 2090 quest’anno si è dato, ha tenuto a sottolineare come “l’occasione servirà non solo per presentare esperienze, studi e buone pratiche per ridurre gli sprechi alimentari, valutando come effettuare una redistribuzione delle eccedenze di cibo ai fini solidali, ma anche per creare delle sinergie tra i principali attori, così da avere anche delle ricadute sul territorio locale”.

Interverranno al convegno l’Università di Teramo con il Rettore Dino Mastrocola ed il Prof.

Mauro Serafini, Salvatore Florimbi Vice Segretario Generale della Camera di Commercio, Nicola D’Alterio ed altri autorevoli rappresentanti dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e Molise, che presenteranno tra l’altro ‘Demetra’, un progetto voluto dall’IZSAM che si pone l’obiettivo di sperimentare una nuova metodologia interdisciplinare di ricerca per identificare e misurare i comportamenti alimentari dei consumatori abruzzesi e molisani in un’ottica di prevenzione e riduzione degli sprechi alimentari.

Ulteriori contributi sul tema, verranno forniti dalle piccole e grandi imprese dell’agroalimentare abruzzese, con l’intervento dell’Amministratore delegato del Polo Agire

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Donato De Falcis e dal mondo del volontariato che, per il tramite del Direttore della Caritas di Teramo Don Enzo Manes, toccherà il tema della cultura dello scarto nelle parole di Papa Francesco.

Il link per collegarsi al convegno:

https://zoom.us/j/3908595176?pwd=aGhBMVg2VGdHMnZia2JKNVc2d09tQT09

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http://quiquotidiano.it/2020/11/24/il-rotary-club-di-vasto-partecipa-attivamente-al-progetto- telemedicina-organizzato-dal-distretto-2090/

IL ROTARY CLUB DI VASTO PARTECIPA ATTIVAMENTE AL “PROGETTO TELEMEDICINA” ORGANIZZATO DAL DISTRETTO 2090

Partecipa attivamente anche il Rotary Club di Vasto, presieduto dalla prof.ssa Letizia Daniele, al Progetto Telemedicina, presentato a Pescara alcuni giorni fa da Rossella Piccirilli, Governatore del Distretto 2090 del Rotary (che comprende Abruzzo, Marche, Umbria e Molise) e dall’Assessore regionale alla Salute Nicoletta Verì. Il progetto, già operativo, ha un fondo economico di 41 mila euro, coinvolge 73 medici, e 37 Club Rotary di altrettante città. In Abruzzo sono circa 35 i medici reclutati dai 14 Club partecipanti.

Durante la presentazione è stata sottolineata la finalità del progetto, che è quella di evitare, ove possibile, di sovraccaricare le strutture ospedaliere tenendo a casa i pazienti paucisintomatici o asintomatici, che tuttavia necessitano di una costante e attenta osservazione medica in quanto il rischio di peggioramento inaspettato e rapido è sempre elevato. Il progetto, dunque, si colloca nell’ambito della medicina territoriale e offre una risposta efficace, perché permette di assistere i malati Covid a domicilio monitorandone i parametri fondamentali, così da evitarne il ricovero o anticiparlo a seconda delle condizioni. In pratica verranno monitorati parametri vitali quali saturazione, temperatura corporea e pressione attraverso saturimetri analogici e bluetooth e monitor multiparametrici; i valori sono poi trasmessi attraverso una App a una piattaforma informatica alla quale hanno accesso i medici di medicina generale per tenerli sotto controllo. Uno strumento quindi di straordinaria utilità in uno scenario come quello attuale, che vede la maggioranza delle persone contagiate paucisintomatica o asintomatica, che necessita, però, di una attenta e costante osservazione medica in quanto il virus può causare un deterioramento clinico inaspettato e rapido. Si rende quindi necessario trovare soluzioni intermedie per non sovraccaricare le strutture ospedaliere e assistere i malati lasciandoli nel proprio domicilio, senza rischi di infezione per i medici che li seguono. A Vasto sono arrivati già i saturimetri, che alcuni medici rotariani, individuati dal club, stanno già utilizzando. Ma la presidente prof.ssa Letizia Daniele tiene a lanciare un invito ad altri medici volenterosi del territorio perché diano una mano nell’attuazione del progetto in questa fase più acuta della pandemia. Chi è disponibile può mettersi in contatto con la presidente del club al n.349.19.99.610.

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http://www.corrierepeligno.it/sulmona-a-dicembre-torna-lappuntamento-con-le-stelle-di- natale-ail/24077/

SULMONA: A DICEMBRE TORNA L’APPUNTAMENTO CON LE STELLE DI NATALE AIL

Sulmona - Il Sestiere Porta Manaresca – APS, che da oltre quindici anni collabora con l’AIL, contribuisce ad aiutare per la raccolta fondi AIL, finalizzata alla ricerca e alla cura delle leucemie, dei linfomi e del mieloma. Per i pazienti ematologici ci sono stelle che fioriscono anche nei momenti più difficili, sono le Stelle di Natale AIL.

Nonostante le limitazioni dovute alla pandemia in corso, AIL e le sue sedi locali si sono organizzate per non far mancare nelle case questo simbolo della solidarietà, che ha contribuito negli anni a finanziare la ricerca scientifica e l’assistenza ai pazienti ematologici.

La campagna AIL quest’anno raddoppia, oltre alla consueta Piantina, avremo anche delle dolci stelle al cioccolato fondente o al latte (“Sogni di cioccolato”), da 350 grammi con nocciole IGP del Piemonte. Quest’anno ci sarà quindi un modo in più per ricevere la solidarietà direttamente a casa.

A Sulmona la campagna solidale AIL è partita con anticipo per far fronte all’attuale emergenza Covid. La grande novità è che abbiamo raddoppiato l’impegno, difatti, oltre ai soci del Sestiere Porta Manaresca – APS, quest’anno c’è anche la gradita collaborazione dell’Associazione Abruzzo Again. Per la prenotazione delle tradizionali Stelle AIL o delle dolci Stelle di cioccolato, opera della cioccolateria “Origine” di Lorenzo La Civita, bisogna prendere contatto con i seguenti numeri:

3489236896 – Nicola Paolilli (Sestiere Manaresca – referente AIL) 3473047497 – Alessandro Di Prata (Presidente Abruzzo Again)

Inoltre se ci saranno le condizioni, non mancherà il consueto banchetto AIL presso lo spazio di Piazza del Carmine nei giorni 5-6-8 dicembre.Aspettiamo le vostre prenotazioni per sostenere la ricerca.

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https://www.vastoweb.com/news/attualita/991758/in-abruzzo-la-percentuale-piu-elevata-di- neolaureati-in-fuga

IN ABRUZZO LA PERCENTUALE PIÙ ELEVATA DI NEOLAUREATI IN FUGA

ABRUZZO. D’Amato, esperto di risorse umane: “Il nodo da sciogliere è il rapporto tra le esigenze concrete delle aziende e i reali sbocchi occupazionali delle nostre lauree”.

E’ notizia di questi giorni dello spopolamento in atto in Abruzzo. Dal 2014 al 2019 sono stati persi oltre 28 mila abitanti. Al fenomeno demografico si aggiunge una vera e propria fuga dei neolaureati. L’Abruzzo, infatti, è la regione meridionale con il più alto tasso di emigrazione di giovani neolaureati con una percentuale del 35% (Svimez). Se aggiungiamo, poi, il dato del pendolarismo fatto per il 40% circa di giovani sotto i 35 anni e con un livello di istruzione medio alto, il quadro è completo. Per contrastare l’impoverimento di talenti in atto nella nostra Regione molti parlano di rilancio dello sviluppo e dell’occupazione. Ma il vero tema è l’occupabilità.

La laurea non serve per lavorare in Abruzzo?A giudicare dai dati sul tasso di occupabilità dei neolaureati in Abruzzo che preferiscono cercare altrove occasioni di valorizzazione e di occupazione qualcuno potrebbe pensare che con la laurea in Abruzzo non si lavora. “Il problema vero non è la qualità delle strutture universitarie né tantomeno il livello di preparazione dei giovani neolaureati abruzzesi che spesso in altri contesti territoriali eccellono – spiega Ernesto D’Amato, esperto di risorse umane e occupabilità, General di Radar Academy la scuola di Management presente a Pescara e nelle principali città d'Italia-. Il nodo sta nel gap tra esigenze manageriali del tessuto produttivo abruzzese e i reali sbocchi occupazionali delle lauree intraprese. E’ qui la natura del ritardo. Dobbiamo fare in modo che l’attività di formazione universitaria sia il più possibile rispondente alle esigenze delle imprese del territorio ed avere, così, un reale sbocco occupazionale.

L’accento, quindi, non va posto sul tasso di occupazione quanto sul tasso di occupabilità dei nostri neolaureati. E’ un problema che dobbiamo affrontare a monte intervenendo sul percorso di formazione in rapporto alle imprese, costruendo un network organico tra università, aziende e neolaureati con finalità di orientamento al lavoro sulla base delle reali esigenze del mercato del lavoro”. Il tasso di occupabilità è quindi il vero indicatore guida dello sviluppo di un percorso virtuoso tra formazione universitaria e sbocco occupazionale che può permettere ai giovani laureati abruzzesi di invertire la tendenza in atto. E’

necessario, quindi investire in questo senso. “Sono abruzzese – chiosa Ernesto D’Amato–

e come le altre regioni del Sud anche la mia evidenzia un tasso di occupazione dei neolaureati lontano dalla media Ue. Il mio cruccio è favorire ovunque, e in special modo nelle regioni del Sud Italia la cultura del tasso di occupabilità e dell’incontro proficuo tra università e lavoro”.

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https://www.ansa.it/abruzzo/notizie/2020/11/25/a-teramo-master-in-diritto-dellenergia-e- dellambiente_b2184808-c935-4962-9d9a-67307e63093d.html

A TERAMO MASTER IN DIRITTO DELL'ENERGIA E DELL'AMBIENTE

TERAMO - C'è tempo fino a lunedì 30 novembre prossimo per iscriversi al 'Master in Diritto dell'energia e dell'ambiente' dell'Università di Teramo, diretto dal costituzionalista Enzo Di Salvatore. Durata annuale, 13 insegnamenti per un totale di 360 ore di didattica frontale.

Oltre agli insegnamenti teorici, volti a fornire competenze di eccellenza in materia di energia e di ambiente, l'offerta formativa comprende un ciclo di seminari che si terrà sotto forma di Summer School a fine giugno 2021 in una località della costa abruzzese. I seminari saranno dedicati all'approfondimento di alcuni casi di interesse nazionale e internazionale, come la tragedia di Rigopiano, il crollo del Ponte Morandi, l'incidente di Fukushima, il progetto petrolifero Tempa Rossa. Sarà possibile frequentare il master sia in presenza sia online attraverso la piattaforma Google Meet. Previsto lo svolgimento di uno stage formativo di 120 ore, da svolgersi presso uno degli enti convenzionati con il master tra i quali Regione Abruzzo, Provincia e Comune di Teramo, Wwf, Legambiente, Procura della Repubblica di Teramo.

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