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PARLAMENTO EUROPEO. Commissione per i problemi economici e monetari. della commissione per i problemi economici e monetari

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AD\741396IT.doc PE404.676v02-00

IT IT

PARLAMENTO EUROPEO

2004



2009 Commissione per i problemi economici e monetari

2007/2290(INI) 11.9.2008

PARERE

della commissione per i problemi economici e monetari

destinato alla commissione per l’occupazione e gli affari sociali

sul futuro dei sistemi pensionistici e di previdenza sociale: fonti di finanziamento e tendenza all’individualizzazione

(2007/2290(INI))

Relatrice per parere: Ieke van den Burg

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PE404.676v02-00 2/5 AD\741396IT.doc

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PA_NonLeg

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AD\741396IT.doc 3/5 PE404.676v02-00

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SUGGERIMENTI

La commissione per i problemi economici e monetari invita la commissione per l’occupazione e gli affari sociali, competente per il merito, ad includere i seguenti suggerimenti nella proposta di risoluzione:

1. sottolinea la necessità che gli Stati membri si concentrino sugli obiettivi di medio e lungo termine del Patto di stabilità e crescita (PSC) e assicurino la sostenibilità delle finanze pubbliche in modo da far fronte alla crescente pressione esercitata dall’invecchiamento della popolazione; rileva che in data 5 aprile 2008, il Consiglio ha stabilito la necessità di spostare l’attenzione rivolta alla spesa sociale dal volume di spesa ai traguardi concreti e ai risultati; auspica che il Consiglio rifletta sull’opportunità di apportare ulteriori

miglioramenti al PSC, permettendo ad esempio che gli investimenti orientati ad una prospettiva di più lungo termine siano contabilizzati su un periodo di tempo

maggiormente dilazionato;

2. sottolinea che gli Stati membri dovrebbero concepire le loro politiche finanziarie in modo sostenibile dividendo equamente gli oneri fiscali tra lavoratori, consumatori, imprese e redditi da capitali, e anche tra generazioni;

3. sottolinea che un regime pensionistico sostenibile deve essere adattato alla sfide

demografiche ed economiche e sottolinea che, laddove vi sia una ampia disponibilità, una struttura a tre pilastri costituisce un'opzione equilibrata; suggerisce che le pensioni statutarie (primo pilastro) dovrebbero essere affiancate da sistemi pensionistici integrativi a finanziamento collettivo (secondo pilastro) e da fondi pensione individuali

supplementari rientranti nel terzo pilastro; sottolinea il valore dei sistemi pensionistici a finanziamento collettivo, che abbinano la solidarietà a rendimenti spesso elevati in virtù di fattori quali di strategie di investimento di ampio volume, di lungo periodo e prudenti, ma redditizie; invita la Commissione a elaborare un quadro adeguato e fattibile di

regolamentazione e vigilanza dei prodotti pensionistici paneuropei; sottolinea che un mercato interno delle pensioni integrative e del terzo pilastro consentirebbe ai cittadini di usufruire della portabilità delle pensioni integrative, stimolerebbe la concorrenza e ridurrebbe il costo dei risparmi per la pensione;

4. ricorda la sua risoluzione sui servizi finanziari (2005/2010)1 e sottolinea l'importanza di mettere a punto un mercato europeo dei sistemi pensionistici e di previdenza sociale che sia trasparente e flessibile, riducendo le barriere fiscali e gli ostacoli alla trasferibilità dei diritti pensionistici da uno Stato membro all'altro; esprime il parere che per la creazione di un mercato interno delle pensioni è necessario un quadro europeo di regolamentazione dei prodotti pensionistici;

5. esorta la Commissione a procedere urgentemente ad una revisione della direttiva 2003/41/CE, sulla base del parere del Comitato delle autorità europee di vigilanza delle assicurazioni e delle pensioni aziendali o professionali e mediante un valutazione di impatto per esaminare gli aspetti relativi ai campi di condizioni omogenee tramite differenze di calcolo e ipotesi per misurare le passività; sottolinea come tale regime

1 Testi adottati, P6_TA(2007)0338

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PE404.676v02-00 4/5 AD\741396IT.doc

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potrebbe fondarsi su un'estensione di ,alcuni aspetti di “Solvency II” ai fondi pensionistici pur tenendo conto delle specificità di tali istituzioni, come ad esempio il carattere di lungo termine dei sistemi pensionistici che gestiscono e il tipo di copertura di rischio o di

garanzie forniti dai fondi pansionistici; ritiene che tale regime speciale di solvibilità potrà rafforzare la stabilità finanziaria ed evitare un arbitrato regolamentare;

6. rammenta che la Corte di giustizia si è pronunciata contro gli ostacoli alle esenzioni fiscali sul versamento di contributi pensionistici transfrontalieri; sottolinea che gli sgravi fiscali offrono i migliori incentivi per i risparmi a lungo termine e che può risultare necessario il raggiungimento di un livello più approfondito di armonizzazione al fine di rimuovere tutti gli ostacoli ai contributi transfrontalieri per i regimi pensionistici;

7. manifesta preoccupazione in merito al calo rilevato sul fronte dei contributi versati dai datori di lavoro; richiama l’attenzione sulla prevista revisione del principio contabile internazionale IAS 19, affinché non conduca all’incremento della chiusura dei sistemi pensionistici su base retributiva mediante l’abolizione del cosiddetto approccio

“corridoio”, che rappresenta una misura correttiva dell’estrema volatilità di breve termine;

ritiene che occorra adottare misure appropriate in modo da aumentare i livelli di partecipazione e contribuzione delle famiglie ai sistemi pensionistici esistenti al fine di garantire una pensione adeguata alle famiglie;

rileva la tendenza attuale verso il passaggio dai sistemi pensionistici su base retributiva a sistemi su base contributiva ed è preoccupato per il calo sul fronte dei contributi versati dai datori di lavoro, che accompagna tale tendenza; sottolinea la necessità di rafforzare i livelli di partecipazione e di contributi dei lavoratori nei regimi pensionistici esistenti per assicurare un reddito pensionistico adeguato agli interessati e sostiene la necessità da parte dei datori di lavoro di continuare a versare contributi sufficienti, in particolare ai regimi pensionistici contributivi; è preoccupato per il fatto che la prevista revisione dell'IAS 19, come ad esempio nel caso della possibile abolizione del c. d. "approccio corridoio", potrebbe comportare modifiche significative ai regimi pensionistici che devono essere valutate attentamente, in particolare per quanto riguarda eventuali conseguenze negative sull'interesse che possono avere determinati regimi pensionistici;

8. pone l’accento sui finanziamenti fondati sulla solidarietà quale elemento cruciale nei sistemi sanitari degli Stati membri; sottolinea che il potenziamento dei diritti di accesso ai servizi sanitari transfrontalieri non deve arrecare pregiudizio a tale solidarietà e deve tenere in debita considerazione la struttura e le peculiarità dei piani nazionali di

finanziamento della sanità, così da garantire un accesso all’assistenza sanitaria sostenibile, equo e universale.

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AD\741396IT.doc 5/5 PE404.676v02-00

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ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione 9.9.2008

Esito della votazione finale +:

–:

0:

37 1 0 Membri titolari presenti al momento

della votazione finale

Mariela Velichkova Baeva, Paolo Bartolozzi, Zsolt László Becsey, Pervenche Berès, Sebastian Valentin Bodu, Sharon Bowles, Udo Bullmann, Manuel António dos Santos, Christian Ehler, Elisa Ferreira, José Manuel García-Margallo y Marfil, Jean-Paul Gauzès, Robert Goebbels, Donata Gottardi, Gunnar Hökmark, Karsten Friedrich Hoppenstedt, Othmar Karas, Christoph Konrad, Guntars Krasts, Kurt Joachim Lauk, Andrea Losco, Astrid Lulling, Gay Mitchell, Sirpa Pietikäinen, John Purvis, Alexander Radwan, Bernhard Rapkay, Heide Rühle, Eoin Ryan, Antolín Sánchez Presedo, Olle Schmidt, Peter Skinner, Ieke van den Burg

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Harald Ettl, Piia-Noora Kauppi, Vladimír Maňka, Bilyana Ilieva Raeva, Margaritis Schinas

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