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COMUNE DI MODENA Settore Pianificazione territoriale

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Academic year: 2022

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COMUNE DI MODENA Settore Pianificazione territoriale

Variante di specificazione art. 34 L. 865/71 COMPARTO PEEP n. 28 via Panni zona elementare n. 260 - area 01

NORME URBANISTICHE ED EDILIZIE

elaborato K

Dirigente di Settore

Arch. Marco Stancari

Dirigente di unità specialistica

Arch. Paolo Giorgi

Progettista

Arch. Daniele Bonfante

Collaboratori

Add. Prog. Pietro Santi Per l’Unità di progetto attuazione politiche abitative Geom. Marco Galante

Giugno 2003

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Art. 1 - CAMPO DI APPLICAZIONE ED OGGETTO DELLE PRESENTI NORME

Le presenti norme costituiscono parte integrante degli elaborati della variante di specificazione del comparto PEEP n. 28 via Panni - area 01 e si applicano alle aree comprese all’interno della variante medesima.

Il loro scopo è quello di individuare un quadro di prescrizioni e di indirizzi sull’esecuzione del piano, di interventi coordinati ed unitari.

Art. 2 - RAPPORTOCONLADISCIPLINADELPIANOPERL’EDILIZIAECONOMICA POPOLARE, DEL PIANO REGOLATORE E DELLA LEGISLAZIONE URBANISTICAVIGENTE

Per quanto non diversamente specificato dalle presenti norme, è da applicarsi la disciplina disposta dalla Variante al Piano per l’edilizia economica popolare approvato con delibera del Consiglio Comunale n° 101 del 20.07.2000, come vigente al momento dell’approvazione della presente variante di specificazione, nonchè a quella del Piano Regolatore e alla vigente legislazione urbanistica e alle leggi statali in materia.

Art. 3 - ELEMENTI COSTITUTIVI DELLA VARIANTE DI SPECIFICAZIONE

Gli elementi costitutivi della variante di specificazione all’atto della sua formazione sono i seguenti:

Tav. B Stralcio dello strumento urbanistico vigente - 1:2000/1:5000

Tav. C Estratto di mappa catastale con elenco delle proprietà catastali - 1:1000 Tav. D Stato di fatto planimetrico ed altimetrico - rilievo topografico in scala 1:1000 Tav. F Documentazione fotografica

Tav. G Planimetria di progetto – sezioni e profili 1:1000 Tav. G1 Individuazione dei lotti - 1:1000

Tav. I -J Schemi degli impianti tecnici: rete gas - acqua - fognatura - rete elettrica e illuminazione pubblica 1:1000

K Norme urbanistiche ed edilizie

L Valutazione previsionale del clima acustico M Relazione illustrativa e previsione di spesa N Relazione di fattibilità geologica

Art. 4 - PARAMETRI URBANISTICI ED EDILIZI

I parametri urbanistici ed edilizi per l’attuazione dell’area 01 sono riportati nelle presenti norme e negli elaborati costituenti la variante di specificazione.

Ai fini dell’approvazione della presente variante di specificazione e della definizione del dimensionamento del piano particolareggiato si assumono gli atti amministrativi conseguenti allo scorporo del 30% della quota edificabile di attuazione privata a fronte della cessione del 70% in favore del Comune da attuare mediante Variante di specificazione.

L’ accordo di pianificazione ai sensi dell’art. 18 L.R. 20/2000 sottoscritto con la proprietà privata e al quale si rinvia, è stato recepito dallo schema urbanistico dell’area 01 e 06 approvato con delibera di Giunta comunale n. 647 del 22/07/2002 e conseguentemente introdotto in variante al piano regolatore vigente con delibera di C.C. n. 120/2002.

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tabella 1)

Parametri PEEP (non diviso)

Del. n° 101/2000 Variante di

specificazione (area 01)

Superficie territoriale mq. 83.764 mq. 58.795

Numero alloggi 242 169

Superficie utile massima mq. 15.210 mq. 15210

Superficie fondiaria massima mq. 24.400

Superficie aree di U1 mq. 6.590

Altezza massima 4p + pt 3p + pt

Servizi di quartiere mq. 21.000

Altri servizi mq. 10.000 mq. 27.805

Servizi di quartiere

(min. 86,7 mq./alloggio) mq. 14.652

Verde di vicinato (*)

(min. 20 mq./alloggio) mq. 5.605

Parcheggi pertinenziali

(min. 1 p.a./alloggio) 169

Parcheggi di U2 (0,5 p.a./alloggio) 85

Le quantità indicate nella tabella derivano da misurazioni grafiche fatte sulla carta tecnica e pertanto, potranno subire scostamenti nella misura massima prevedibile dell’ordine del 5% in sede di progettazione urbanistica esecutiva e di ricomposizione fondiaria su base catastale, da verificare con frazionamento.

(*) vincolante ai sensi dell’art. 82.0 delle norme di attuazione del Prg in edifici con oltre 2 piani abitabili

tabella 2) lotto sup.

fond. numero

alloggi Su max N°

piani parch.

di pert.

verde.

di vic. tipologie lotto 1 mq. 1535 8 mq. 720 2p+pt 8 mq. 370 linea

A mq. 175 area

comune ai lotti 1 e 2

mq. 18

lotto 2 mq. 1244 8 mq. 720 2p+pt 8 mq. 447 linea

B mq. 132 area

comune ai lotti 2 e 3

lotto 3 mq. 1248 8 mq. 720 2p+pt 8 mq. 324 linea

C mq. 273 area

comune ai lotti 3 e 4

mq. 18

lotto 4 mq. 1274 4 mq. 360 2p+pt 4 linea/schie lotto 5 mq. 2395 21 mq. 1890 3p+pt 21 mq. 420 linea ra lotto 6 mq. 2592 20 mq. 1800 3p+pt 20 mq. 582 linea lotto 7 mq. 2591 20 mq. 1800 3p+pt 20 mq. 582 linea lotto 8 mq. 2496 20 mq. 1800 3p+pt 20 mq. 486 linea lotto 9 mq. 2973 20 mq. 1800 3p+pt 20 mq. 938 linea lotto 10 mq. 2976 20 mq. 1800 3p+pt 20 mq. 938 linea lotto 11 mq. 2496 20 mq. 1800 3p+pt 20 mq. 486 linea totale mq. 24400 169 mq.

15210 169 mq. 5605

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Art. 5 - MODALITA’ DI ATTUAZIONE DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO

In sede di approvazione dei singoli progetti edilizi, ai sensi dell’art.22 della L.R. 47/78, in relazione a motivate ed intervenute esigenze, possono essere apportate modifiche non sostanziali alle indicazioni progettuali contenute nel progetto di variante di specificazione senza che ciò costituisca variante allo strumento urbanistico stesso, fermo restando la superficie utile totale, lo standard di verde e servizi di quartiere, la dotazione di norma dei posti auto oltre al mantenimento dello schema distributivo, delle sagome di massimo ingombro, fatte salve piccole e limitate variazioni (aggetti di terrazzi e balconi), degli accessi e del verde.

Sono ritenuti comunque prescrittivi gli allineamenti indicati nella planimetria di progetto mentre potranno variare i distacchi tra i fronti edilizi all’interno dei singoli lotti sempre nel rispetto delle distanze minime indicate negli elaborati e tra questi e le aree destinate a verde di vicinato.

Non costituisce variante allo strumento attuativo l’eventuale trasferimento di alloggi o di superficie utile da un lotto all’altro nel rispetto del numero dei piani utili previsto da ciascun lotto, della sagoma di massimo ingombro e delle tipologie edilizie, nonché la superficie fondiaria, nella misura massima del 10%, fermo restando le quantità complessive del comparto.

Art. 6 - ATTUAZIONE DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA: strade e parcheggi

I parcheggi pertinenziali cosiddetti privati dovranno far parte della superficie fondiaria del lotto, anche se ubicati sul fronte della strada di comparto e comunque nelle immediate vicinanze delle abitazioni, nella misura di uno per alloggio, dovranno essere realizzati e manutenuti dal soggetto attuatore.

I parcheggi di urbanizzazione primaria cosiddetti pubblici, nella misura di 0,5 posti auto per alloggio, dovranno essere collocati sul fronte strada.

I parcheggi di urbanizzazione secondaria nella misura di 0,5 posti auto per alloggio qualora il comparto preveda la realizzazione di spazi pubblici a verde o ad attrezzature scolastiche o sportive, dovranno essere realizzati nelle strette vicinanze di quest’ultimi.

Le quantità sopra riportate sono da considerarsi dei minimi inderogabili suscettibili dei necessari incrementi in relazione a particolari situazioni o in relazione a valutazioni di carattere urbanistico più complessive riferite al contesto più ampio.

La realizzazione delle opere di urbanizzazione è subordinata all’approvazione del relativo progetto esecutivo redatto in conformità al piano particolareggiato.

Per la realizzazione di quanto previsto all’interno della parte destinata all’edificazione deve inoltre essere presentata domanda di concessione edilizia che, nella sola parte da attuarsi con intervento diretto, dovrà essere corredata dalla stipula di apposita convenzione.

Il piano che potrà essere realizzato anche per stralci funzionali, se individuati negli elaborati di progetto, ha validità decennale dalla data della sua approvazione.

E’ opportuno per la buona riuscita del Piano, secondo un criterio di coordinamento progettuale ed attuativo tra le diverse parti che compongono il comparto, che le opere vengano possibilmente realizzate contemporaneamente.

Il progetto delle opere di urbanizzazione primaria deve essere vistato da Meta, nonché da eventuali altri enti interessati agli aspetti di competenza.

Le opere di urbanizzazione generali saranno eseguite a cura e spese dell’Amministrazione comunale.

In caso di contemporanea realizzazione di tutte le opere di urbanizzazione primaria comprese quelle della parte privata potranno essere realizzate dal pubblico.

Nel caso che non sia possibile la contemporaneità dell’attuazione per cause di forza

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che interviene esegue direttamente le opere necessarie alla funzionalità dell’area, rimanendo a carico dell’altro la quota parte di oneri sostenuti per la realizzazione anticipata che verrà recuperata all’atto della stipula della convenzione urbanistica.

Viceversa nel caso che non esistano opere infrastrutturali al servizio sia della parte privata che di quella pubblica è possibile demandare la realizzazione delle opere di urbanizzazione nei tempi previsti e regolamentati dallo schema di convenzione.

Art. 7 - SISTEMAZIONE DEL VERDE PUBBLICO O PRIVATO

Le aree a servizi di quartiere o verde pubblico nella misura di 86,7 mq/alloggio corrispondente allo standard previsto dalle norme di attuazione del piano regolatore, dovranno essere possibilmente concentrate in un unico spazio perché esso possa avere caratteristiche di fruibilità ma anche e soprattutto funzionale ad un effettivo contenimento dei costi di gestione da parte del soggetto che assumerà l’onere della sua manutenzione.

Il progetto esecutivo delle aree a verde dovrà essere redatto nel rispetto degli elementi peculiari e/o degli indirizzi di progettazione meglio precisati nella relazione illustrativa che fa parte integrante del presente piano.

Art. 8 - PRESCRIZIONI DI CARATTERE PARTICOLARE, INDIRIZZI DI PROGETTAZIONE, REQUISITI COSTRUTTIVI, TECNICI ED ELEMENTI DI ARREDO

Le aree inedificate sono vincolate a rete stradale e parcheggi, piste ciclabili, percorsi pedonali, verde e spazi di pertinenza degli edifici come indicato negli elaborati di progetto.

Le aree attigue agli edifici dovranno essere sistemate in modo da favorire la circolazione e la sosta pedonale, con l’osservanza delle norme relative all’abbattimento delle barriere architettoniche e ai problemi inerenti alla sicurezza e antincendio.

Le sistemazioni a terra, gli elementi di arredo fissi, nonchè la scelta dei materiali da impiegare e dei sistemi costruttivi dovranno tendere ad una omogeneità estetica degli allestimenti esterni.

Particolare attenzione dovrà essere rivolta agli interventi di sistemazione (verde di arredo) sulle aree al margine del comparto secondo le prescrizioni contenute nelle norme di attuazione del Peep.

Le sistemazioni delle aree adibite a parcheggio dovranno rispondere alle caratteristiche indicate all’art. 81.1 comma 2° delle Norme di Attuazione del PRG vigente.

Gli spazi per la sosta dovranno essere realizzati impiegando materiali e tecniche che favoriscano il massimo drenaggio delle acque meteoriche mediante l’uso di superfici pavimentate filtranti per una superficie pari ad almeno il 50% dell’estensione dell’area adibita a parcheggio.

Gli arredi esterni dovranno essere definiti all’interno del progetto complessivo e preventivamente concordati con l’Amministrazione.

Nella realizzazione degli edifici dovranno essere rispettate prioritariamente le prescrizioni tecniche, compositive e pertinenziali contenute nell’Allegato A dell’Avviso Pubblico approvato con delibera G.C.n.1155 del 19/12/2002”;

tra questi è opportuno citare le seguenti indicazioni:

• Pendenza coperture falde inclinate: variabile tra il 30 e il 40%;

• Parapetti balconi/logge traguardabili anche dai bambini e atti a impedire situazioni di pericolo;

• Le aree condominiali degli edifici non possono essere recintate; tuttavia:

1. Potranno essere delimitate, a individuazione dei confini, da composizioni miste di siepi vive discontinue (h.max = ml.1,00), arbusti fioriti, piante, cespugli, ecc;

2. Data la sua particolare ubicazione, potrà essere delimitato con cancello, sbarra o altro l’accesso carrabile del lotto 5; per gli altri lotti, invece, si potrà dissuadere l’accesso degli estranei con appositi cartelli e un’adeguata diversificazione dei

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materiali, delle finiture e dei colori delle pavimentazioni da usarsi per la parte pubblica e privata.

• È vietata la chiusura in prevalente muratura, anche successivamente alla costruzione degli edifici, delle logge, dei balconi e degli elementi misti logge/balconi; gli/le stesse potranno essere chiuse con serramenti apribili per l’ottenimento di eventuali serre solari, in conformità ai regolamenti e requisiti igienico/sanitari e di RUE;

• È vietato installare le apparecchiature esterne dei condizionatori nella copertura;

negli altri casi le soluzioni dovranno limitare il più possibile l’impatto visivo e ambientale (forse questa norma è già nel RUE; verificare). Soluzioni a basso impatto dovranno essere ricercate anche per gli altri apparati tecnologici esterni; in particolare, le eventuali caldaie esterne all’alloggio dovranno essere collocate in apposito vano dotato di porta e aerato a norma di legge;

• La sistemazione dell’area condominiale e/o privata dei lotti dovrà essere progettata unitariamente all’edificio ed essere oggetto di specifica tavola di progetto;

• La recinzione delle aree private a uso esclusivo degli alloggi del piano terra sarà costituita da siepe esterna e rete metallico/plastificata interna; il pacchetto avrà h.max ml.1,00;

• Nelle aree di uso condominiale e privato (alloggi al p.t.) è vietata ogni tipo di costruzione precaria che non sia stata previamente concordata con l’Ufficio Politiche Abitative;

• Il sottotetto degli edifici dovrà essere destinato esclusivamente a servizi; in particolare è vietato realizzare locali WC nei locali destinati a soffitta;

• È vietato collegare vani tra piano interrato e piano terra, così come collegare le eventuali cantine ricavate al piano terra con le abitazioni del primo piano;

• Il piano interrato, per quanto possibile, dovrà essere ritrovato prevalentemente all’interno del perimetro degli edifici;

• Nell’ipotesi in cui all’interno dei lotti sia prevista l’illuminazione pubblica, essi dovranno essere assoggettati a servitù di pubblico passaggio;

• E’ possibile trasferire il numero di alloggi e la Su da un lotto all’altro, nel rispetto dei rispettivi valori totali di comparto e di tutti gli altri parametri previsti dalla variante (altezze max, numero piani, ecc.);

• Le sagome degli edifici sono da intendersi indicative e le stesse, ai fini del recepimento dei progetti uscenti dal bando, potranno essere modificate o scisse in due blocchi distinti per il recepimento della composizione di alloggi e tipologica richiesta. Di conseguenza, anche la superficie fondiaria dei lotti potrà subire leggere variazioni, sia per consentire trasferimenti di superficie da un lotto all’altro (nella misura max del 10%

della misura originaria di ognuno di essi indicata in variante), sia – qualora strettamente necessario e previa autorizzazione dell’Ufficio Politiche Abitative – per consentire eventuali modesti ampliamenti dei lotti atti a consentire l’appropriato inserimento degli edifici. Leggere modifiche al perimetro dei lotti potranno, infine, essere apportate qualora conseguenti alla progettazione esecutiva delle opere di urbanizzazione, ovvero richieste dalla progettazione esecutiva delle aree condominiali degli edifici (sbarco rampe interrato, verde condominiale minimo, ecc.)

• La distanza di ml.5,00 indicata nella tavola G1 corrisponde alla distanza minima degli edifici dal confine del lotto su strada (e non alla larghezza dell’area privata esclusiva degli alloggi).

Per quanto riguarda l’impiantistica dell’intervento è auspicabile l’introduzione di tecnologie specificatamente mirate al risparmio energetico ed alla produzione ed utilizzazione di risorse energetiche rinnovabili.

Ogni altra prescrizione, anche di natura qualitativa non espressamente elencata nelle presenti norme, dovrà comunque essere finalizzata al raggiungimento di un elevato grado di qualità urbana in rapporto all’inserimento nel contesto ambientale più ampio.

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SCHEDA IDRAULICA

CARATTERISTICHE DEL COMPARTO DA INSEDIARE

- Denominazione del comparto ...……..…………. …..ZONA PEEP n° 28 via Panni - Area totale del comparto (Ha) ...At = 8,3 Ha - Superficie impermeabilizzata (Ha) ...…….. Si = 5 ha Materiale: VARIO - Coeff. unitario di deflusso (se conosciuto) ...……..φi = 0,35 - Portata bianca (mc/sec) ... Metodo di calcolo DE MARTINO ... Qb = 800l/s - Portata nera (se influente) (l/sec) ... Qn = //

- Specificare sistema fognario (unitario o separato) ...SEPARATO - Pendenza dei collettori (per cento)... …i = 1%

- Specificare scabrezza (Kutter, Strickler, Bazin) ... STRICKLER L= 75 - Verifica della sezione (m)... Dimensioni = DN 800 in cls o equivalente (se esistente) ...H = 0,65 m - Progetto della sezione (m) ...Dimensioni = DN 800 PVC (se di nuova realizzazione)... H = 0,22 - Manufatti speciali/sollevamenti (specificare) ...NESSUNO - Considerazioni :

………

- Osservazioni :

……….

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CARATTERISTICHE ALLO STATO DI FATTO DEL BACINO CHE ACCOGLIE IL COMPARTO

- Identificazione del bacino ...………Canale Pradella - Area totale del bacino (Ha) ... BACINO NATURALE At = 165 - Coeff. di deflusso ponderale medio ... φ = 0,36 - Parametri “a” ed “n” della curva di possibilità pluviometrica ... a = 39,50 ...…..n = 0,244 con TEMPO DI RITORNO ... (anni) = 10 - Tempo di corrivazione (ore) ... Tc = 0,85 - Intensità oraria della pioggia di verifica (mm/ora) ... Ip = 46 - Modello di trasformazione AFFLUSSI-DEFLUSSI utilizzato (DE MARTINO, INVASO,

NASH a n serbatoi, CORRIVAZIONE) : Nash a 3 serbatoi

- Portata al colmo di piena (mc/sec) ...……Qp = 6.0 - Sezione di chiusura (tipo, dimensioni) ...……….scatolare 3x1,6 - Scabrezza (Kutter, Strickler, Bazin) ...………Strickler 70 - Pendenza media dell’asta principale (%)...….. i = 0,8 - Altezza di moto uniforme (con Q di verifica) (m) ...… H = 1,25 - Grado di riempimento ...…...…...Gr = 0,80 - Capacità di portata della sezione (mc/sec) ...….Qmax = 8,00

- Osservazioni (specificare):

il canale Pradella è appena sufficiente, classe 2 di carico idraulico; il comparto da insediare è consistente, pertanto si ritiene debbano essere adottati sistemi di riduzione delle portate di piena.

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