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IL CONSIGLIO PROVINCIALE

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Academic year: 2022

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CONSIGLIO PROVINCIALE

Delibera n: 16

Data: 23.05.2011 Oggetto: Mozione contro installazione di un radar a Sant’Antioco in località Capo Sperone e a Fluminimaggiore in località Capo Pecora Prot. n.

del

L’anno DUEMILAUNDICI, addì VENTITRE del mese di MAGGIO in IGLESIAS, nella sala consiliare del Comune di Iglesias, in piazza Municipio n. 1, alle ore 17.35, previo invito diramato a norma di legge, come da documenti in atti, si è riunito, in seduta pubblica, il CONSIGLIO PROVINCIALE per trattare gli argomenti compresi nell’Ordine del Giorno.

Sono presenti i Sigg. Consiglieri:

PRES ASS PRES ASS

1) CHERCHI SALVATORE X 14) PITZALIS LORIANA X

2) SUNDAS ELIO X 15) ROMBI ACHILLE IGNAZIO X

3) TOCCO GIOVANNI X 16) MADEDDU GIUSEPPE X

4) LENZU PIER

GIORGIO X 17) RUBIU GIANLUIGI X

5) CANI EMANUELE X 18) VIGO ANTONIO X

6) MADEDDU EMANUELE X 19) STERA ATTILIO X

7) PIANO BRUNO UGO X 20) PERSEU LUIGI X

8) CROBU LIVIA X 21) LOCCI IGNAZIO X

9) RUBBIANI MARA X 22) ACCA PIER PAOLO X

10) LODDO ROSSANO X 23) SPIGA ELEONORA X

11) CAU MARCO X 24) MONTISCI MARIA

ROSARIA X

12) MASSA SALVATORE

LUIGI X 25) PINTUS TERESA X

13) CREMONE ANGELO X

Totale presenti: 19; Totale assenti: 6

Presiede la seduta il dott. Elio Sundas, Presidente del Consiglio;

Partecipa il Segretario Generale Reggente, Dott. Franco Nardone;

Sono altresì presenti gli assessori Cicilloni Carla, Grosso Marinella, Pili Alberto, Pintus Alessandra, Pizzuto Luca, Simeone Marco e Vacca Guido.

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CONSIGLIO PROVINCIALE

IL CONSIGLIO PROVINCIALE

Visto l’art. 42 del d.lgs 267/2000, intitolato: “Attribuzioni dei Consigli”

Richiamato l’art. 33 dello Statuto della Provincia di Carbonia Iglesias, intitolato:

“Competenze del Consiglio”

Vista la mozione presentata dai consiglieri Locci Ignazio, Spiga Eleonora e Massa Salvatore Luigi, avente ad oggetto: “Installazione nell’isola di Sant’Antioco, in località Capo Sperone – Su Semafuru, nell’area della ex stazione radio militare di Sant’Antioco, di un potente radar su un traliccio alto 12 metri”, assunta al protocollo dell’Ente con n. 8920 del 4 aprile 2011

Richiamato l’art. 34, comma 1 bis, del “Regolamento per il funzionamento del Consiglio”, secondo cui “Gli emendamenti alle proposte di deliberazione iscritte all’odg riguardanti atti fondamentali, regolamenti o atti che comportino nel dispositivo finale indirizzi di carattere politico e programmatico possono essere presentati durante la discussione in aula prima che la stessa venga dichiarata conclusa ..”

Considerata la mozione presentata in aula dai consiglieri Rombi Achille Ignazio, Cau Marco, Stera Attilio, Pitzalis Loriana, Piano Bruno Ugo e Crobu Livia, avente ad oggetto:

“Mozione - Radar Capo Pecora Comune di Fluminimaggiore”

Nominati scrutatori i Consiglieri Piano Bruno Ugo e Massa Salvatore Luigi per la maggioranza, e Stera Attilio per l’opposizione

Sentiti gli interventi di:

Il consigliere LOCCI rileva che la mozione è stata presentata il primo aprile, in concomitanza con la discussione avente il medesimo oggetto nel Consiglio comunale di Sant’Antioco. Ritiene che la scelta di discutere quest’argomento in Consiglio, oggi sia ancora più forte, dal momento che la questione di installazione di radar di profondità è diventato un tema di interesse regionale.

Si tratta di un problema che si è allargato a tutta la costa occidentale della Sardegna, ed in particolare, in Provincia sino al comune di Buggerru e Fluminimaggiore, e via via sempre più a nord verso il Comune di Tresnuraghes ed il Comune di Sassari nella frazione mineraria dell’Argentiera.

Premette che introdurrà dei ragionamenti di carattere generale che saranno approfonditi dai colleghi che hanno sottoscritto la mozione con lui.

Il tema è stato sottovalutato dalla politica.

La politica e chi aveva responsabilità di carattere amministrativo ha sottovalutato la portata dell’installazione di questi radar.

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CONSIGLIO PROVINCIALE

Qualche amministratore locale addirittura pensava si trattasse di semplici antenne di telefonini.

Le autonomie locali sono state spogliate della propria potestà di pianificazione e autorizzatoria in materia paesaggistica ed urbanistica, con la scusa dell’interesse nazionale. Il Ministero delle Infrastrutture, attraverso il Provveditorato delle Opere Pubbliche, si è sostituito nei poteri dati in particolare dalla legge Bassanini del 1988 a tutti gli iter autorizzativi in questa materia.

Questo problema colpisce nel cuore tra i più bei panorami e tra i posti ancora incontaminati che conserviamo nel sud-ovest della Provincia.

È necessario che l’amministrazione stia a fianco degli amministratori locali:

sindaci di S. Antioco, Fluminimaggiore, Buggerru, Sassari (che ha già fatto interventi importanti), e Tresnuraghes, per rivendicare la potestà di pianificazione dei Comuni in capo agli amministratori locali.

È ora di smetterla di cedere queste competenze a chi si avvicina ai Comuni per proporre opere di interesse nazionale di cui non se ne sente la necessità.

Con la mozione si è voluto richiamare l’attenzione sul problema, e chiedere al presidente che si faccia carico con i sindaci del problema. Nessun ente sovraordinato può decidere cosa mettere e cosa installare in casa nostra, soprattutto quando si tratta di cose nocive per il paesaggio, l’ambiente e la salute dei cittadini.

Il consigliere ROMBI rileva che a Capo Pecora vi sia una situazione analoga a quella di Sant’Antioco, che interessa anche altri punti della Sardegna.

Se si riscontra che questa situazione porta più danni che benefici, il presidente si deve impegnare affinché non si proceda con questi interventi.

Si tratta di territori pregiati.

Capo Pecora è un’area che è sito di interesse comunitario.

È stata istituita recentemente, con decreto dell’Assessorato regionale dell’Agricoltura, una zona di gestione sperimentale del riccio di mare.

È un’area dove a poche centinaia di metri c’è la frazione di Portixeddu (Comune di Fluminimaggiore), in cui sono presenti numerose abitazioni.

Vi è un litorale da Portixeddu a San Nicolò di circa 3 chilometri di spiaggia, dove ad ogni stagione estiva sono presenti quotidianamente migliaia di bagnanti.

Oltre alla popolazione di Fluminimaggiore è interessata anche la popolazione del Comune di Buggerru, distante solo qualche chilometro, in linea d’aria.

Ritiene che si debba chiedere la sospensione dell’installazione del radar.

L’installazione potrebbe compromettere la nuova vocazione di Buggerru e di tutto il territorio provinciale.

Ricorda che si sta superando a stento in tutta la Regione Sarda il regime delle servitù militari.

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CONSIGLIO PROVINCIALE

Va chiesta la sospensiva di quest’intervento e vanno valutati gli aspetti negativi, in termini di impatto ambientale e di salute, che possano compromettere i progetti di sviluppo futuro della comunità.

Chiede al presidente di fare tutti gli interventi necessari, affinché si possa interrompere da subito l’installazione di questi radar e si facciano i dovuti approfondimenti.

Non si deve passare sopra la testa dei cittadini.

Il consigliere CREMONE rileva che vi sia un ritardo colpevole nel riunirsi oggi per parlare di quest’argomento. Infatti, non appena si è cominciato a parlarne, ha provveduto a trasmettere tutti gli atti al presidente Cherchi.

Afferma che avrebbe gradito che ci fosse stata una presa di posizione dell’amministrazione, per manifestare il proprio dissenso o assenso rispetto a quanto avviene nel territorio, ma così non è stato, e se ne sta parlando solo oggi per la prima volta.

Domanda perché non si venga informati in commissione di quanto stia facendo la Provincia.

In Sicilia il Ministro dell’Ambiente Prestigiacomo ha bloccato un insediamento del genere.

Sostiene che non ci fosse la necessità di spendere tanti quattrini per l’installazione del radar, dal momento che quelle risorse potrebbero essere utilizzate per far fronte ad altre necessità.

Ritiene, infatti, che non trovi giustificazione la necessità di verificare se arrivino barconi degli immigrati, ritenendo che si tratti di gente disperata.

Chiede che la Provincia dia un segnale secco.

Non si possono deturpare le coste.

Auspica che oggi si riesca a prendere una posizione chiara.

Il presidente SUNDAS rileva che aveva provveduto a programmare i lavori in altro modo, ma per diverse ragioni, tra cui la concomitanza delle elezioni, si è deciso di procedere diversamente.

Il consigliere CREMONE rileva che un parere sull’argomento alla stampa non possa che fare piacere al territorio.

Il consigliere MASSA, uno dei firmatari della mozione in discussione, rileva che si è parlato di quest’argomento anche in Consiglio comunale a Sant’Antioco.

Il radar non può essere installato in quella zona a Sant’Antioco per una serie di motivazioni: è una zona vincolata; è una zona Zps; è un Sin.

Coloro che rappresentano la politica devono essere i primi a rispettare le regole e ad impegnarsi affinché queste regole vengano rispettate, altrimenti si rischia di non essere attendibili.

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CONSIGLIO PROVINCIALE

È una zona protetta. Però tutte le istituzioni che dovrebbero salvaguardare l’ambiente dicono che si può installare il radar lì. Allora non c’è attendibilità.

A Sant’Antioco un gruppo di cittadini si è costituito in un comitato spontaneo. Stanno presidiando giorno e notte la zona. Questo deve fare riflettere.

Invita tutti ad andare per vedere cosa sta succedendo.

L’area in cui deve essere installato il radar a Sant’Antioco fa parte del demanio marittimo. È stata ceduta dal demanio marittimo alla Regione, per poter essere ceduta al Comune.

Il Comune di Sant’Antioco ha richiesto ufficialmente alla Regione l’area a fine dicembre del 2009. Non ha mai ricevuto alcuna risposta. A settembre 2010, la Guardia di Finanza ha chiesto di avere una parte di quell’area per l’installazione del radar. La Regione, a novembre 2010, ha deliberato di darle in comodato d’uso una porzione dell’area per l’installazione del radar.

Il Comune che un anno prima aveva presentato la richiesta non ha mai ricevuto alcuna risposta.

Chiede al presidente di fare una vibrata protesta.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel verbale di raggiunta intesa, ha indirizzato la nota per conoscenza anche alla Provincia, tra gli elenchi in indirizzo. Tuttavia, al Ministero hanno ammesso di non avere mai provveduto alla spedizione della nota ai soggetti elencati in indirizzo, contrariamente a quanto indicato, ma unicamente alla guardia di Finanza.

Ritiene che si tratti di un atto fasullo, perché hanno comunicato di avere mandato il verbale di raggiunta intesa a tutti quanti.

Sostiene che si debba chiedere con forza il rispetto delle regole democratiche.

Il radar non si può installare in quell’area per tutti i vincoli che esistono.

Il consigliere CAU ritiene che inizialmente quest’aspetto sia stato un po’

sottovalutato, probabilmente a causa delle competenze.

I Comuni devono prendere atto di quello che decidono gli enti competenti.

Manifesta le proprie perplessità, per la semplicità e tempestività con cui sono state rilasciate le autorizzazioni.

Vicino a Capo Pecora c’è un’area militarizzata: la colonia penale de Is Arenas, così come a Sant’Antioco c’è l’area militarizzata di Teulada. Ritiene pertanto, che avrebbero potuto trovare un altro sito per l’installazione del radar, ricadente in un’area già militarizzata.

Nelle conferenze di servizi tutti sono stati d’accordo per dare subito le autorizzazioni.

Un amministratore non può entrare nel merito delle autorizzazioni che deve dare un ente competente.

Si ha, però, il dovere di tutelare la salute dei cittadini.

I lavori per la realizzazione dei lavori non possono iniziare prima del 30 giugno.

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CONSIGLIO PROVINCIALE

Mercoledì ci sarà un incontro in prefettura con i sindaci interessati all’installazione dei radar e del presidente della Provincia. Propone di istituire una commissione d’indagine di esperti che conosca la situazione e possa riferire. Ritiene che si debba fare fronte comune se si vogliono raggiungere dei risultati.

La consigliera PITZALIS si associa all’azione dei consiglieri che hanno presentato queste mozioni contro l’installazione dei radar.

Sostiene con forza che il radar non debba essere assolutamente installato, né in Provincia, né in nessun’altra zona della Sardegna.

Stanno crescendo le spese per la difesa, ma non per la cultura.

Afferma che lei e il suo gruppo (Sinistra Ecologia e Libertà) sono contrari all’istituzione di altre servitù militari, non essendo servi di nessuno.

Ribadisce la netta contrarietà all’installazione di qualunque radar, ora ed in futuro.

Il consigliere CREMONE propone di fare una risoluzione per manifestare il dissenso netto nei confronti dei radar, a prescindere dalla loro ubicazione.

Il presidente CHERCHI afferma che la mozione è chiara. Si chiede che non si installi il radar per ragioni di carattere ambientale. Durante la riunione che ci sarà in prefettura chiederà che non si installi il radar a Capo Sperone. Il mandato è molto netto e chiaro.

Il consigliere ROMBI chiede che non venga installato neanche a Capo Pecora.

Il presidente SUNDAS domanda se vi siano dichiarazioni di voto.

Il consigliere CREMONE anticipa che il suo voto sarà favorevole.

Rileva che nella mozione non ci sia un parere assolutamente contrario all’installazione di radar.

Il presidente CHERCHI rileva che si sosterrà la contrarietà all’installazione del radar a Capo Sperone e a Capo Pecora, per ragioni di carattere ambientale.

Visto l’esito della votazione, avvenuta tramite votazione per alzata di mano, della proposta di delibera n. 8920 del 4 aprile 2011, presentata dai consiglieri Locci Ignazio, Spiga Eleonora e Massa Salvatore Luigi, avente ad oggetto: “Installazione nell’isola di Sant’Antioco, in località Capo Sperone – Su Semafuru, nell’area della ex stazione radio militare di Sant’Antioco, di un potente radar su un traliccio alto 12 metri”,

così come modificata in aula con la mozione dei consiglieri Rombi Achille Ignazio, Cau Marco, Stera Attilio, Pitzalis Loriana, Piano Bruno Ugo e Crobu Livia, avente ad oggetto:

“Mozione - Radar Capo Pecora Comune di Fluminimaggiore”

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CONSIGLIO PROVINCIALE il cui esito è il seguente:

Favorevoli: 19 (diciannove): Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Lenzu Pier Giorgio, Cani Emanuele, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Crobu Livia, Loddo Rossano, Cau Marco, Massa Salvatore Luigi, Cremone Angelo, Pitzalis Loriana, Rombi Achille Ignazio, Stera Attilio, Vigo Antonio, Locci Ignazio, Acca Pier Paolo e Pintus Teresa

Astenuti: nessuno

Contrari: nessuno

D E L I B E R A

- di approvare la proposta di delibera n. 8920 del 4 aprile 2011, presentata dai consiglieri Locci Ignazio, Spiga Eleonora e Massa Salvatore Luigi, avente ad oggetto: “Installazione nell’isola di Sant’Antioco, in località Capo Sperone – Su Semafuru, nell’area della ex stazione radio militare di Sant’Antioco, di un potente radar su un traliccio alto 12 metri”,

così come modificata in aula

con la mozione dei consiglieri Rombi Achille Ignazio, Cau Marco, Stera Attilio, Pitzalis Loriana, Piano Bruno Ugo e Crobu Livia, avente ad oggetto: “Mozione - Radar Capo Pecora Comune di Fluminimaggiore”,

impegnando il Presidente della Provincia a:

- promuovere qualsiasi azione utile per salvaguardare la salute degli abitanti, l’integrità dell’ecosistema e scongiurare condizioni di rischio e/o danno delle aree sottoposte a tutela

- verificare la regolarità dell’iter autorizzativo in corso per l’installazione del radar a Capo Sperone e a Capo Pecora

- verificare se l’installazione del radar possa in qualche modo contrastare, limitare o condizionare i progetti di sviluppo futuri della comunità

- di sostenere la propria contrarietà all’installazione di un radar nell’isola di Sant’Antioco, in località Capo Sperone e a Fluminimaggiore, in località Capo Pecora.

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CONSIGLIO PROVINCIALE

Letto, approvato e sottoscritto:

Il presidente del Consiglio Il segretario Generale

Dott. Elio Sundas Dott. Franco Nardone

F.to Elio Sundas F.to Franco Nardone

REFERTO DI PUBBLICAZIONE

Il sottoscritto _________________ ATTESTA che, ai sensi dell’art. 124 del D.lgs. n. 267/2000, copia della presente deliberazione è stata posta in pubblicazione all’Albo della Provincia di Carbonia Iglesias a partire da oggi e per 15 giorni consecutivi.

Lì, ___________________________

Il Funzionario

________________________

ATTESTAZIONE DI ESECUTIVITA’

Il sottoscritto ____________________ CERTIFICA che la presente deliberazione è divenuta esecutiva il ______________________________

Lì, ____________________________

Il Funzionario

____________________

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