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PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS Consiglio Provinciale

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Academic year: 2022

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PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS Consiglio Provinciale

Verbale n.V della seduta del 18 APRILE 2011

Il giorno 18 APRILE 2011, alle ore 17.00, presso la sala consiliare del Municipio di Iglesias in piazza Municipio 1, si è riunito in seduta pubblica il Consiglio Provinciale per trattare il seguente ordine del giorno:

1.Deliberato a sostegno della vertenza, promossa dal Comitato Artigiani e commercianti liberi del Sulcis Iglesiente, sulla crisi che colpisce il settore terziario nel nostro territorio – Proponente : il Presidente della Provincia

2.- Mozione installazione nell’isola di Sant Antioco in località capo Sperone – Su semafuru nell’area dell’ex stagione radio militare di Sant’Antioco di un radar su un traliccio alto 12 mt – Proponenti : Ignazio Locci, Salvatore Massa ed Eleonora Spiga;

3.- Ordine del giorno promozione doppia preferenza di genere nelle elezioni – Proponente : Pari opportunità;

4.- Proposta di approvazione del Regolamento per la tutela e sostegno dello Sport – Proponente : Commissione Cultura, Sport e Assessorato alla Cultura, Sport e Spettacolo;

5.- Proposta di approvazione del Regolamento per la Consulta dell’immigrazione – Proponente commissione politiche sociali sanitarie e giovanili ed Assessorato alle politiche sociali sanitarie e giovanili;

6- Ordine del giorno su imminente chiusura dello sportello INPDAP di Iglesias – Proponente : Emanuele Madeddu 7. Ordine del giorno sulla completa attuazione del processo di decentramento in materia di lavoro di cui legge regionale 20 dicembre 2005 – proponente Giunta tramite Assessore Alberto Pili

Sono presenti i Signori Consiglieri:

PRES ASS PRES ASS

1) CHERCHI SALVATORE X 14) PITZALIS LORIANA X

2) SUNDAS ELIO X 15) ROMBI ACHILLE

IGNAZIO X

3) TOCCO GIOVANNI X 16) MADEDDU GIUSEPPE X

4) LENZU PIER GIORGIO X 17) RUBIU GIANLUIGI X

5) CANI EMANUELE X 18) VIGO ANTONIO X

6) MADEDDU EMANUELE X 19) STERA ATTILIO X

7) PIANO BRUNO UGO X 20) PERSEU LUIGI X

8) CROBU LIVIA X 21) LOCCI IGNAZIO X

9) RUBBIANI MARA X 22) ACCA PIER PAOLO X

10) LODDO ROSSANO X 23) SPIGA ELEONORA X

11) CAU MARCO X 24) MONTISCI MARIA

ROSARIA X

12) MASSA SALVATORE

LUIGI X 25) PINTUS TERESA X

13) CREMONE ANGELO X

Totale presenti: 21; Totale assenti: 4

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Presiede la seduta il Presidente del Consiglio, dott. Elio Sundas.

Partecipa il Segretario Generale Dott. Franco Nardone

Sono inoltre, presenti gli assessori Cicilloni Carla, Pili Alberto, Pizzuto Luca, Vacca Guido e Grosso Marinella, Alessandra Pintus

*********

Si da atto che in Segreteria è disponibile la registrazione della seduta odierna con gli interventi

riportati integralmente e che la stessa costituisce parte integrante del seguente verbale.

*********

Il PRESIDENTEDELCONSIGLIO, DOTT.ELIO SUNDAS,effettua l’appello nominale dei presenti, per verificare il numero legale, alle ore 17.30.

Risultano presenti i signori:

Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Lenzu Pier Giorgio, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Livia Crobu, Loddo Rossano, Cau Marco, Massa Salvatore Luigi, Cremone Angelo, Rombi Achille Ignazio, Madeddu Giuseppe, Locci Ignazio, Pier paolo Acca, Eleonora Spiga, Rubiu Gianluigi, Attilio Stera, Mara Rubbiani,Pitzalis Loriana,Cani Emanuele;

Totale presenti: 21;

Totale assenti: 4 (Antonio Vigo, Perseu Luigi, Montisci Maria Rosaria, Pintus Teresa).

*********

Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, visto il numero legale dichiara aperta la seduta alle ore 17.40 e introduce i lavori del Consiglio di oggi :

Vengono nominati scrutatori per la seduta odierna i consiglieri LODDO RUBBIANI per la maggioranza e SPIGA per l’opposizione.

Si procede alla messa in discussione del primo punto all’ordine del giorno avente ad oggetto :

“ Deliberato a sostegno della vertenza, promossa dal Comitato Artigiani e commercianti liberi del Sulcis Iglesiente, sulla crisi che colpisce il settore terziario nel nostro territorio “

Il Presidente, prima di dare la parola al Presidente della Provincia, per illustrare e proporre la prima bozza di deliberato sull’argomento in oggetto, anticipa che, se c’è qualche consigliere che deve fare delle interrogazioni, per ragioni di snellezza dei lavori e visto l’ordine del giorno corposo, potrà farle dopo questo primo punto.

Spiega che oggi sono stati invitati dei rappresentanti del Comitato tutti uniti per il Sulcis Iglesiente per intervenire nella seduta odierna e manifestare le loro posizioni sulla questione. Con questo deliberato il Consiglio vuole dare un apporto concreto a questa vertenza per arrivare a una soluzione.

Si dà la parola al Presidente della Provincia CHERCHI SALVATORE per conoscere meglio la questione e gli interventi che si è deciso di adottare dopo la manifestazione avvenuta a Carbonia una settimana fa.

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SALVATORE CHERCHI , Presidente della Provincia

Preannuncia di aver predisposto e di voler illustrare una bozza del deliberato che vorrebbe far scaturire da questo Consiglio come supporto per la vertenza in oggetto.

Informa anche sulle iniziative promosse e in corso e quelle che avranno ulteriori sviluppi in queste settimane.

L’argomento è noto riguarda la crisi economica del territorio in modo particolare delle piccole imprese artigiane, del commercio compresi gli ambulanti, dell’agricoltura.

Spesso si tratta di imprese a conduzione familiare. Una buona parte dell’occupazione è concentrata spesso su imprese che hanno 2 o 3 addetti, le micro imprese e imprese con un maggior numero di addetti. L’Agricoltura, aggiunge, ha poi una sua specificità nella crisi che stiamo attraversando, in origine c’è la crisi di quei comparti produttivi che connotano il territorio particolarmente esposti alla concorrenza internazionale.

La crisi ha picchiato duro soprattutto nelle grandi imprese, sono state chiuse 4 fabbriche, altre hanno dovuto ridimensionare l’attività e questo ha avuto un forte impatto sul territorio.

Cita la Rockwool ad esempio, 100 addetti non sono spariti solo quelli proprio nel territorio ma sono spariti anche in posti equivalenti e collegati alla fabbrica, quindi l’impatto finale è 130 e 150 addetti;

nel caso più grande dell’Eurallumina parliamo di 500 addetti ma in realtà l’impatto arriva ad estendersi anche a 1000 addetti in tutto.

La piccola impresa è stretta in una morsa stretta : da un lato il lavoro diminuito drasticamente e dall’altro lato gli adempimenti fiscali e contributivi che in questa situazione non possono essere adempiuti in maniera normale.

Anche il contribuente più onesto è messo a causa della situazione, non c’è incasso, è messo spesso nella condizione di non poter adempiere ai contributi.

L’imprenditore è ovvio… pensa prima di tutto a pagare i fornitori e i suoi dipendenti e spesso pur non volendo è costretto a ritardare il versamento degli oneri contributivi. Di qui scattano le sanzioni pesanti e raddoppiate subito dopo il primo mese di ritardo.

Quindi la prima cosa è far fronte alla situazione di assoluta emergenza che si determina sul piano fiscale e contributivo perché il rischio concreto è che molte imprese chiudono senza nessun vantaggio per il Fisco perché sono fallite e dall’altro lato gli imprenditori hanno perso il mezzo di lavoro.

Se a un ambulante viene fermata la macchina, ganasce fiscali, quello non può più lavorare e non può sia pagare il Fisco né dare da mangiare a sé e alla sua famiglia.

Il Presidente procede a leggere e spiegare quali sono i provvedimenti che possono essere adottati subito dal Governo e dalla Regione :

1.Richiedere ed ottenere dal Governo subito la moratoria fiscale contributiva per un anno – a tal fine, spiega, serve una decisione del Ministero delle Entrate che riconosce l’eccezionale gravità della situazione.

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2. Ridurre il carico del debito in particolare l’Inps, l’alternativa infatti è tra le sanzioni e gli interessi legali. Le sanzioni portano rapidamente al raddoppio degli interessi. La legge 38 del 2000 invece se opportunamente applicata, consente di eliminare le sanzioni riconoscendo i soli interessi di mora.

Serve la decisione del Ministero del Lavoro che vigila sull’Inps e gli altri istitui previdenziali.

3. l’Aggio di Equitalia può essere dimezzato in partenza e poi lavorando sugli interessi e more può essere sostanzialmente ridotto. Servono le decisioni di Governo che possano essere adeguatamente adottate.

4. Occorre ristabilire i fondi di garanzia per aumentare la flessibilità del patrimonio delle piccole imprese. Gli strumenti varati dalla Regioni sono per le situazioni semi ordinarie non per situazioni straordinarie come queste.

5. attualmente la legge consente dilazioni a 72 rate ma in realtà per 180 rate e qui serve una decisione del Governo occorre adottare strumenti di fiscalità di vantaggio e qui ho una personale posizione cioè la piccola impresa può essere aiutata dal De minimis abbattimento del proprio carico fiscale. In attesa della grande zona franca questo tipo di aiuti è pure compatibile con il regime comunitario, non è necessario chiedere deroghe. La Francia ha fatto tante piccole zone franche urbane con successo. Ad Iglesias è sparita. Per un impresa artigiana avere un agevolazione fiscale di questo tipo è sostanziale, è moltissimo del suo carico contributivo, è un grande aiuto.

Occorrono pertanto, come ha elencato, diversi interventi di moratoria, riduzione dell’importo richiesto alle imprese, dilazione in tempi più lunghi. Per ognuna di queste misure, che almeno in parte ricalcano le richieste di quel mondo delle imprese, i soggetti competenti sono Governo e Regione.

Per quanto riguarda La Provincia è importante adottare questo deliberato all’unanimità perché si deve dare un sostegno politico forte al Comitato.

Nei giorni scorsi c’è stato un incontro con i parlamentari del territorio e consiglieri regionali perché molte delle decisioni partono da livello locale ma serve una deliberazione nazionale del Ministro del Lavoro che ha la parola finale sulla cancellazione degli interessi legali, su Equitalia e Agenzia delle Entrate.

Le iniziative dei parlamentari in Camera sono state due : un gruppo del PD che ha presentato una risoluzione in Parlamento con cui si dice al Governo di assumere determinati provvedimenti e diventa immediatamente impegnativa quando si tratti di atti che il Governo può assumere nella legislazione vigente. C’è stata poi un’ interrogazione del Parlamentare di maggioranza Mauro Pili sulla situazione delle piccole imprese soprattutto da un punto di vista fiscale.

In Consiglio regionale la scorsa settimana ho illustrato alla commissione Turismo e Commercio con il Sindaco di Villaperuccio la situazione e le cose che ho detto qui perché è importante che anche il Consiglio faccia la sua parte.

Prima di tutto il Consiglio regionale ha una valenza politica e poi ci sono delle cose che possono essere adottate appunto dalla Regione.

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Anche quell’incontro è stato positivo, dice il Presidente perchè la Commissione regionale si è impegnata a incontrare le associazioni rappresentanti degli artigiani e commercianti del Sulcis a breve.

Dalla Giunta regionale ancora non si sono avute delle risposte per un confronto con l’esecutivo, si è ancora in attesa di una convocazione da parte del Presidente della Regione.

“ Qualche riscontro concreto si è avuto anche in questo senso : il Direttore regionale di Equitalia è stato incaricato di aprire un tavolo per la settimana prossima con i rappresentanti delle agenzie interessate ( Inps, Agenzia delle Entrate, Regione e Comuni interessati ). A breve ci saranno delle riunioni operative nelle quali i provvedimenti citati saranno istruiti concretamente per arrivare a delle conclusioni. Ognuno ovviamente per le cose di sua competenza. Il mandato che abbiamo ricevuto come Provincia per la situazione gravissima del territorio penso sia esaudito da questa proposta che abbiamo costruito anche con indicazioni propositive perché non ci stiamo limitando a chiedere ma gli stiamo anche indicando che ci sono delle leggi utili in tal senso per sbloccare la situazione e che è grave che non siano state utilizzate.. “

“ Un altro punto importante sono gli studi di settore che sono bugiardi in questo momento. Fare un accertamento, ad esempio cosa ti dicono : tu fai questo ricavo, che è basato su analisi molto carenti nelle situazioni normali perché non si distingue adeguatamente tra territorio e territorio, una cosa è quell’attività praticata in Sardegna e una cosa è quell’attività praticata in Emilia Romagna in situazioni normali. Per di più la stessa attività in tempi eccezionali come questi nei quali ci sono territori che hanno la testa sotto sempre più sotto e altri invece che si sono risollevati, cambia ulteriormente quindi questi studi di settore non sono veritieri però sulla base di questi studi vengono fatti accertamenti sbagliati ad esempio ti dicono tu paghi il 50% però poi si ricorre in commissione tributaria e chissà quando e se ti dà ragione..”

Se pertanto è uno strumento quello degli studi di settore non è veritiero occorre riconoscerlo e ritirarlo.

Cita un precedente il settore calzaturiero, il Governo ha riconosciuto in quel caso il fallimento degli studi di settore e li ha annullati.

Il settore tessile e calzaturiero ora gode di questo accantonamento con tutte le conseguenze positive sulla riscossione e mandati di pagamenti.

Per concludere occorre seguire questi provvedimenti che devono essere adottati mantenendo un contatto diretto con i parlamentari. Pertanto il Presidente invita i rappresentanti del Comitato a cercare questo contatto e a coltivarlo perché è utile. Così come è utile sollecitare la Regione per le decisioni che deve adottare in proprio.

Inoltre se fosse utile si potrebbe richiedere un incontro diretto tra gli imprenditori tramite il Comitato con chi detiene la cassa quindi Equitalia, Agenzia delle Entrate, Inps etc, perché anche questo contatto va creato e mantenuto attivo per raggiungere il nostro obiettivo.

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Entra in aula il Consigliere Antonio Vigo alle ore 18.45 ( presenti 22 )

Terminato l’intervento il Presidente del Consiglio dà la parola ai rappresentanti del Comitato ANDREA IMPERA

Spiega l’origine del movimento, un movimento spontaneo, neutrale senza colori di partito. Hanno iniziato in quattro nei primi anni con le prime avvisaglie della crisi, poi abbiamo provato e da 4 siamo diventati 100 , 300 , 700 fino in piazza che eravamo 10000.

“ C’è fame e non ce la facciamo più. Il lavoro è calato in maniera impressionante. Ci troviamo a fine mese davanti a una scelta pago Inps, fornire o do da mangiare alla famiglia. Come diceva il presidente se salti un pagamento, il mese doppio paghi il doppio come se mi volesse punire, non è una mora è una punizione ed è questo atteggiamento che devi finire… 1000 euro dopo 2 anni diventano 3.500 euro. Vogliamo essere trattati come persone civili non più come schiavi.”

Precisa la posizione del Comitato verso i politici.

Spiegano perché si è arrivati a questo punto, a questo atteggiamento. “ Se tutte le attività, appalti vengono sempre dati a cinesi, siciliani, tedeschi, insomma esterni come facciamo ad andare avanti, prima o poi si sarebbe arrivati a questo punto. So che alcune cose non sono di competenza diretta della Provincia ma noi le diciamo a voi per sollecitare la Regione..”

Prende atto con rammarico del fatto che la Giunta regionale non si sia ancora fatta sentire nonostante le sollecitazioni.

Continuando nel suo intervento, racconta un episodio da piccolo imprenditore, voleva acquistare un magazzino.

Gli chiedevano 300.000 euro allora lui è andato in banca per chiedere prestito e istruire la pratica, beh, il giorno dopo, il venditore lo ha richiamato dicendo che un cinese era andato e glielo aveva comprato in contanti con 300 mila euro, quindi ha perso il magazzino.

Da qui a sei mesi chiuderanno un sacco di aziende, da qui alla fine dell’anno sarà una tragedia..

Quindi, spiega che era impossibile non rendersi conto da parte di chi governa che si era arrivati a tal punto, “ ecco perché il Comitato si è allontanato e non voleva appoggio dei politici, non dovevamo essere noi a togliervi la benda dagli occhi, che Equitalia fossero strozzini si sa da tempo !.. “

Lamenta un regime di usura per le piccole imprese che stanno morendo uno dopo l’altro.

Chiede inoltre un intervento per gli sfratti. Se Equitalia manda una cartella superiore a una certa cifra, ecco si arriva subito al pignoramento e dietro a tutto questo c’è pure una speculazione.

Sollecita inoltre il blocco delle cartelle, dei mutui, degli sfratti anche se la Provincia non è direttamente competente, deve però intervenire presso la Regione e gli enti competenti per trovare una soluzione a una situazione ormai insostenibile.

“ Le banche dovrebbero supportare le piccole imprese non ucciderle con gli interessi moratori.

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Chiedono di istituire la zona franca perché non è impossibile realizzarla come si vuole far credere, il nostro territorio ha bisogno di investitori: occorre far ripartire velocemente i lavori pubblici come la bonifica di Sant Antioco bloccati per colpa della burocrazia; per quanto riguarda gli appalti evitare se possibile che vadano sempre a finire all’esterno, e non a ditte locali, con materiali peraltro scadenti;

occorre sollecitare la rivisitazione della legge regionale sui centri commerciali perché occorre tutelare il piccolo commerciante; per quanto riguarda il de minimis sarebbe utile se applicato correttamente.

Interviene un altro rappresentante del Comitato dal pubblico per sottolineare che bisogna evitare speculazione da parte degli enti competenti come l’Inps o l’Asl .

Lamenta l’eccessiva scrupolosità e velocità con cui, durante i controlli nei cantieri, l’ispettore della Asl fa subito il verbale appena trova un irregolarità senza fare un minimo di prevenzione, senza dare un minimo di preavviso al titolare per regolarizzare la sua posizione, come se il suo unico obiettivo fosse fare cassa.

L’Inps ugualmente dice il Rappresentante del Comitato per un mancato versamento di un DM10 per un dipendente di un mese, eroga la relativa multa di ben 1.032,00 euro, e avverte sul rischio è la reclusione fino a 3 anni.

“ È possibile che voi vi siete accorti solo oggi che noi stiamo vivendo questa realtà drammatica ? prendiamo subito delle decisioni, svegliamoci, toglietevi la benda dagli occhi.”

Terminato l’intervento dei rappresentanti, iniziano gli interventi dei consiglieri :

ANGELO CREMONE

Premette che personalmente non si è mai tirato indietro e non ha mai avuto la benda negli occhi.

Chiede al Presidente di denunciare e chiedere lo stato di crisi, perché la crisi è presente e già da anni così come la mafia negli appalti a Portovesme è stato uno degli aspetti denunciati dal consigliere personalmente con esposti.

Ci sono responsabilità ben precise, brogli, ma c’è chi all’interno di questa politica ha sempre denunciato questi fatti, quindi non vuole essere assimilato ad altri e a modi di comportarsi che non gli si addicono per quanto ha sempre fatto e svolto in questi durante i suoi mandati.

Come responsabilità della Provincia, il consigliere ricorda che più volte il tema è stato oggetto di confronto e discussione nella commissione consiliare di cui è Presidente, la commissione attività produttive,

.. “ e soprattutto si è discusso di Equitalia perché l’unica Regione italiana che pare non abbia affidato il servizio di riscossione sia la Sicilia e la Sicilia cosa vuol dire che permette gli sconti sul caro gasolio ma dobbiamo forse fare un associazione mafiosa per cambiare lo stato delle cose ? vogliamo agire sulle banche che speculano, i lavori pubblici bloccati dalle bonifiche, chi li ha denunciati a Portovesme ? solo io… la politica si deve unire alle lotte… gli appalti vanno a finire a imprese esterne? Anche qui ci sono atti della commissione con cui abbiamo chiesto ai sindacati di controllare la giungla degli appalti…”

Per quanto riguarda le leggi sul De minimis sarebbe utile ritiene come strumento se correttamente applicato.

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Chiede che i Comuni si coalizzino insieme per cacciare Equitalia se arriva alla speculazione.

Sottolinea la gravità della situazione e incita il Presidente a intervenire con delle richieste precise al Presidente della Regione riconoscendogli comunque di essersi già mosso con i Comuni, con i Sindaci, con i Parlamentari sardi, organizzando degli incontri e confronti che hanno a loro volta provocato atti utili in Parlamento e partecipando alla manifestazione a Carbonia.

Conclude dunque l’intervento invitando tutti a muoversi insieme per l’obiettivo comune dando responsabilità alle rispettive figure istituzionali per gli aspetti di loro competenza.

Propone di dichiarare lo stato di crisi, “…. facciamo un documento da far poi sottoscrivere a tutti i Comuni del territorio, chiedendo di fare fuori Equitalia..”

Interviene il consigliere,

IGNAZIO LOCCI

Sottolinea che questo Consiglio dal momento dell’insediamento ha sempre affrontato tutti gli aspetti della crisi del territorio del Sulcis Iglesiente.

Riguarda all’attenzione della Regione, il consigliere ricorda che, durante la riunione con i parlamentari quindici giorni fa, l’assessore regionale Oppi, dopo che il Presidente ha riassunto l’incontro con la vostra delegazione, ha chiamato il Governatore il quale ha dato la propria disponibilità entro il mese di Aprile. Prima però dell’incontro doveva esserci un ulteriore momento di confronto con i parlamentari sardi per stilare l’elenco delle priorità da presentare al Governatore, quindi, precisa il consigliere, se il Governatore non ha ancora stabilito la data del prossimo incontro, è sicuramente perché manca ancora sul suo tavolo la piattaforma delle richieste.

Interviene CHERCHI SALVATORE

La piattaforma delle richieste, precisa il Presidente della Provincia, è cosa ben nota al Consiglio e alla Giunta regionale, quello di cui invece si doveva fare un ulteriore approfondimento è la questione relativa agli investimenti connesso e collegato, ma la parte fiscale quella per cui siamo stasera qui, era già definita.

Continua intervento il consigliere IGNAZIO LOCCI

L’altro aspetto che sottolinea è quello che le persone sedute qui oggi sono per la maggior parte amministratori locali e conoscono dunque bene il divario che spesso c’è tra amministrazione nazionale, regionale e locale.

Ricorda che anche lui fa il libero professionista e conosce bene gli aspetti della situazione illustrata.

“ Caricarci noi della battaglia per ottenere i risultati migliori, va bene, ma non dobbiamo caricarci di responsabilità che non ricadono sugli enti locali. E’ lo Stato che ammazza se stesso attraverso le sue istituzioni. Noi forse a volte vogliamo troppo sostenere queste istituzioni mentre dovremo più spesso far capire a funzionari, dirigenti che creano i provvedimenti, le norme qual è la realtà vera ed effettiva.”

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Chiede l’allungamento della moratoria fiscale ma che non si possa andare oltre una certa somma con l’applicazione degli interessi perché è assurdo che questi vengano quintuplicati.

Altra richiesta è una legge obiettivo per il Sulcis Iglesiente, visto che dall’Istat risulta essere il territorio più povero d’Europa, una legge che individui gli strumenti finanziari a disposizione di questo territorio per rivendicare il problema della carenza delle infrastrutture ad esempio oltre alle emergenze occupazionali già note.

Invita tutti a mantenere il sangue freddo pur consapevole della gravità e precarietà di quello che stanno vivendo le piccole imprese e i lavoratori.

Le istituzioni possono essere alleati utili per concretizzare le basi entro cui potrà poi muoversi autonomamente il territorio del Sulcis Iglesiente.

SALVATORE MASSA

Ricorda che la crisi delle attività produttive è iniziata con la conversione dalle lire all’euro perché è da quel momento che il lavoratore perde il potere di acquisto.

A questo punto qualcuno contrae debiti, come è successo per il settore calzaturiero, pian piano si entra nella recessione. In un primo momento la problematica colpisce i lavoratori e successivamente le nostre imprese di Portovesme. Ulteriore contrazione di offerta e domanda. La perdita del potere di acquisto comporta che i lavoratori che prima si rivolgevano al piccolo imprenditore, artigiano si rivolgono piano piano ai cinesi etc. Si arriva così alla crisi dei nostri giorni.

Cita poi i comportamenti scorretti di alcuni enti in questi contesti nei confronti delle imprese e dei piccoli imprenditori o professionisti.

“ Per esempio nel caso dell’Inps, il Dm10 di una mia dipendente va fatto entro il 16 di ogni mese, per una dimenticanza l’ ho compilato due giorni dopo. Una settimana dopo mi è arrivata dall’Inps la multa per un giorno di ritardo, non per non aver pagato attenzione il 24 ma per aver provveduto alla compilazione del modulo in ritardo . Poi siccome sono un medico, il Ministero della Salute dovrebbe erogare puntualmente i suoi compensi, invece, ha pagato le prestazioni di marzo e aprile 2010 con un anno di ritardo.. allora non è giusto come mai tu Ministero hai più di un anno di ritardo nell’erogazione di uno stipendio e non vieni punito mentre io vengo punito se ritardo di un giorno l’invio di un modulo ?”

Nel giro di qualche mese, dice il consigliere, il tappo salta e la situazione è tragica. Dobbiamo cercare delle soluzioni, andando insieme a voi a manifestare, a chiedere e non solo per voi, giovedì siamo stati a Roma il 14 aprile proprio per supportare i lavoratori dell’Eurallumina. Racconta che proprio i Sindaci hanno proprio esposto se stessi allo scontro verbale con le forze dell’ordine che non volevano far proseguire il corteo verso la destinazione finale.

Si devono pertanto prendere ora quelle iniziative di cui ha parlato il Presidente perché se vengono applicate possono aiutare a risolvere la questione.

Si deve intervenire con una moratoria su Inps ed Equitalia, ma si devono anche portare investimenti in questo territorio, rendendoci nuovamente competitivi.

Esce il consigliere Emanuele Cani alle 19.30 ( presenti 21 )

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Interviene un rappresentante del Comitato dal pubblico,

si lamenta di aver avuto una sensazione distorta oggi che sono i consiglieri a chiedere loro cosa si deve fare; si rivolge al consigliere Locci perché parla di impotenza, ricorda di aver invitato il rappresentante sia della Provincia che della Regione, quindi il coinvolgimento alla fine c’è stato.

Ricorda che per 500 posti di lavoro i politici locali sono andati a Roma quindi a maggior ragione ora per 10.000 posti di lavoro ci si deve muovere tutti.

Invita a intervenire immediatamente senza chiedere loro cosa si deve fare. Dall’Oggi al Domani ricorda tutti questi posti di lavoro moriranno e con loro gli imprenditori.

Interviene il Consigliere, GIANLUIGI RUBIU

Apprezza il movimento nato di artigiani, commercianti e imprenditori perché serviva questo per far emergere questa forte crisi.

Parla dell’Inps, “ suona strano che da una parte esistano degli sgravi contributivi per l’agricoltura che non possano essere estesi a commercianti e artigiani.”

.. “ La battaglia va estesa per Asl, Equitalia,.. “ dice il consigliere, però contesta che anche da parte delle stesse amministrazioni regionali, comunali e provinciali spesso ci sono mesi e mesi di ritardo nei pagamenti agli imprenditori per i lavori o prestazioni eseguite.

“ Non si deve accettare che il cittadino debba pagare una multa salata subito mentre quando sono gli Enti pubblici in ritardo nei pagamento non ci sia alcuna attività sanzionatoria.”

…Il problema del carico fiscale non riguarda solo Inps, Equitalia perché coinvolge anche i tributi tipo Tarsu, Abbanoa.”

Denuncia inoltre i ritardi di pagamento nei tirocini formativi banditi dalla Provincia presso aziende, sostenendo che sono 3 mesi che non pagano i tirocini.

Cita anche il bilancio di 27 milioni di euro e la parte destinata ai commercianti e piccole che è pari a zero.

Continuando nel suo intervento il consigliere asserisce che la Provincia ha denunciato alcuni falegnami per non rispetto delle emissioni atmosferiche.

Ritiene quest’azione pessima perché vista la crisi, sostiene che i funzionari della Provincia avrebbero dovuto dare un preavviso di almeno 30 giorni al falegname per regolarizzare la sua posizione invece di sanzionare subito.

L’ente intermedio può fare molto e in questo contesto è importante trovare insieme tutti gli obiettivi.

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EMANUELE MADEDDU

Invita il collega Rubiu a smorzare i toni del dibattito perché è vero che è iniziata da pochi giorni la campagna elettorale ma a parte che nessuno degli intervenuti è candidato, oggi in aula il tema non è legato alle imminenti elezioni comunali ed è molto più importante.

Ricorda peraltro che il bilancio di previsione 2011 è un documento pubblico ed è stato votato in aula anche dall’opposizione.

Esempi della capacità di investimento nel settore produttivo ritiene che si stiano iniziando a vedere, ricorda ad esempio il bando uscito da poco per allungare la stagione turistica delle strutture ricettive con l’assunzione di personale per un periodo più lungo di quello classico stagionale.

Ricorda che lui personalmente proviene dalla mobilità quindi oggi capisce benissimo la situazione di crisi descritta dal Comitato e sottolinea che non esiste una controparte siamo tutti nella stessa catena economica e tutti insieme dobbiamo affrontarla.

Chi è amministratore locale sa bene che l’amministrazione locale può nellìambito delle proprie competenze dare il proprio contributo.

La Provincia lo sta facendo, il Presidente si sta muovendo e interpellando ogni istituzione per la sua parte.

Condivide le soluzioni proposte verso Equitalia, Inps dal Presidente. Condivide l’idea del consigliere Rubiu di trovare sgravi ai contributi per i commercianti, artigiani e imprese come succede per gli agricoltori.

PIER PAOLO ACCA

È rimasto stupito dalla quantità di rappresentanti e lavoratori delle categorie produttive confluite in piazza nella recente manifestazione a Carbonia.

Ricorda che spesso le risorse in questo territorio sono state indirizzate prevalentemente nel settore industriale e a volte ritiene tutto ciò è successo a scapito di altri settori che invece se valorizzati possono aiutare il territorio ad uscire dalla crisi attuale.

La mancanza di una politica di investimento nel settore delle piccole imprese ci ha fatto arrivare a questa situazione.

I punti portati oggi e che sono stati presentati in Regione sono positivi e fattibili, ecco perché vanno condivisi fortemente.

Sostiene che lo sviluppo futuro non ci possa permettere di perdere nemmeno uno dei posti di lavoro attuale, ecco perché, pur non essendo convinto della potenzialità attuale del settore industriale a Portovesme, si è recato a Roma il 14 aprile per sostenere anche quella vertenza.

Se si vuole presentare in Regione e davanti allo Stato una richiesta di risorse dobbiamo presentare contestualmente progetti nei vari settori agricolo, commerciale e non solo industriale. Si deve cogliere il punto di forza di certe realtà produttive come ad esempio la cantina di Santadi e trasmettere questo

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plusvalore negli altri settori produttivi del territorio perché è dal territorio che nascono le indicazioni per uno sviluppo e una politica di investimento.

Non si può continuare a difendere i carrozzoni che sono buste paga, si devono canalizzare risorse verso altri settori produttivi.

Ci sono risorse POR da spendere ma non abbiamo i progetti.

La nostra Provincia si sta rivelando utile ma se vogliamo che decolli dobbiamo far in modo che i nostri procedimenti autorizzativi non diventino delle lungaggini eterne per il richiedente. Iniziamo con gli adempimenti puntuali da parte nostra.

LIVIA CROBU

Rimarca che purtroppo la crisi di questo settore è l’ultimo anello di una catena che lega tutti gli altri settori produttivi.

Dal momento che c’è la crisi ed è devastante, voi siete i primi a risentire di questa grande crisi generale.

“….Allora si deve intervenire in due direzioni :

a livello nazionale, qualche risposta in più la si poteva dare così come la nostra Regione.detto questo è vero che alcune cose devono essere fatte per legge.

Ad esempio se un funzionario non adempie può essere denunciato per primo oppure la asl non bisogna prendersela con il funzionario o dipendente occorre rivedere la situazione e denunciare le speculazioni o abusi di potere

Cosa possiamo fare ? le cose che ha proposto oggi il Presidente, chiedere delle deroghe rispetto agli adempimenti. Questo vale per tutti gli enti coinvolti dalla Asl all Inps etc..

Effettivamente c’è un problema di battaglia a livello politico generale che deve assumersi la responsabilità della crisi che è una crisi appunto generale che sta investendo tutti….!”

Non c’è famiglia che non senta il problema della crisi, quando anche un giovane a 35 non ha un lavoro sicuro, a voglia a dire che invece i genitori sono a posto.. è una crisi che investe tutti generazioni passate e future.

Dobbiamo stare uniti e richiedere noi con una piattaforma gli adempimenti che andrebbero derogati o ridotti o semplificati in questo momento vista la crisi per permettere di dare respiro alle piccole imprese

ANTONIO VIGO

Ritiene che il momento come detto è drammatico. Le colpe ci sono e sono di tutte le amministrazioni nazionali, regionali, comunali e provinciali.

Ricorda che i piani strategici sono gli strumenti di azioni più positivi se costruiti bene perché indicano le linee di sviluppo del territorio e le forme di investimento migliori.

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“ La delega però delle competenze agli enti locali non sta funzionando bene, anzi la Regione tende a tagliare, declassificare gli enti locali. Si assiste a un processo inverso, invece di delegare, si sta attuando un inversione di tendenza, una centralizzazione. La Regione nella sua interezza non riesce a spendere le risorse.

Si dovrebbe avere più fiducia nella capacità di gestione delle funzioni a livello locale.

Ribadisce che proprio in questo momento si deve decidere tutti insieme, concertazione e coesione…”

ATTILIO STERA

“ In questi momenti i cittadini e le imprese si rivolgono a noi per aiutarli. Le nostre vite economiche sono in mano a decisioni che vengono prese sempre lontano e queste decisioni spesso non tengono conto di quello che provocano perché non conoscono le nostre realtà.

Portovesme ha generato per anni l’economia di questo territorio e ha influenzato di conseguenza anche lo sviluppo delle piccole imprese del territorio.

Le amministrazioni locali che non fanno altro che amministrare seguendo i dettami delle leggi del Governo e della Regione.

In questo momento le polemiche sono inutili. Il territorio deve chiedere a chi legifera di fare delle azioni concrete e subito. Si deve far passare la linea politica del territorio sofferente, la linea che è un territorio che ha bisogno di norme ad hoc, urgenti, che fanno fronte e tamponino, non è che non voglia mo pagare le tasse ma possiamo dire a chi legifera fai un intervento speciale per un territorio sofferente in modo che abbia il modo e il tempo di adempiere, prendendo tempo, magari la dilazione dei pagamenti. Se non passa questa linea, non potremo fare molto. Non si può fare senza avere risorse da spendere o programmi da investire.”

Interviene un rappresentante del Comitato dal Pubblico,

“ Molti artigiani e commercianti sono da anni che non fanno incassi eppure devono pagare questi contributi, dovrebbe esserci cassa integrazione anche per loro.

La Provincia dovrebbe stanziare e destinare fondi speciali per questo settore altrimenti da qui a un mese tutte queste piccole imprese moriranno. Siete l’occasione prima per far vedere alle altre istituzioni come ci si comporta quando c’è crisi. Invita il Presidente a trovare nel bilancio della Provincia delle risorse che possano aiutarci in questo momento. Oltre al documento che andrete ad approvare oggi, trovate risorse nel vostro Bilancio e investite nel nostro settore.”

ACHILLE ROMBI

Esprime solidarietà verso una categoria che soffre di una crisi che ormai è generalizzata. Ritiene che di fronte a questa crisi e a questa catena che è stata innescata per primo dalla crisi del settore industriale che poi si è riflettuta sugli altri settori di conseguenza.

Questa Provincia è giovane , di qualche mese quest’amministrazione, ma ha già dato un ottimo segnale : gli investimenti in bilancio vanno a rafforzare l’esistente ma ha accolto anche settori nuovi.

Le multe vanno bloccate, la speculazione sugli interessi e la loro crescita accelerata. Condivide l’elenco delle proposte presentate dal Presidente e sollecita per portarle avanti e subito di fronte allo Stato Regioni ed enti coinvolti.

(14)

SALVATORE CHERCHI

Conferma ai presenti, in qualità di Presidente della Provincia, il suo appoggio, quello della Giunta e del Consiglio, alla categoria con l’impegno di reperire nel bilancio provinciale risorse ad hoc;

programmare investimenti a supporto del settore artigianato commercio e piccole imprese, approvare i documento presentato oggi come ordine del giorno da presentare al Governo e alla Regione Sardegna in merito alle deroghe richieste.

Terminato l’intervento, chiede di intervenire il consigliere MADEDDU EMANUELE per proporre di sospendere la riunione giusto dieci minuti per consultare l’atto proposto e condividere i punti elencati con i rappresentanti del Comitato prima della votazione in aula.

Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO chiede all’aula di esprimersi in merito alla richiesta di sospensione. Il Consiglio approva la sospensione della seduta. I lavoro vengono interrotti alle ore 19.55

Si riprendono i lavori alle ore 20.12

Il PRESIDENTE DELLA PROVINCIA legge il documento aggiornato e integrato

.

SALVATORE CHERCHI

Riepiloga le premesse condivise ed elenca tutti i punti uno ad uno del documento da mettere a votazione.

Tra le conclusioni del dispositivo si prevede di trasmettere l’atto a tutti i soggetti istituzionali coinvolti e impegnare la Provincia, se stesso, a sostenere la lotta fino all’atto conclusivo

Il consigliere ANGELO CREMONE chiede che venga sottolineato la necessità della dichiarazione di crisi del territorio visto che la Provincia del Sulcis Iglesiente risulta dall’ultima indagine Istat la zona più povera d’Europa.

Chiede tutto ciò per stimolare gli Enti competenti alla erogazione di provvedimenti normativi ad hoc per il territorio del Sulcis Iglesiente e motivare adeguatamente la piattaforma di deroghe richieste.

Terminati gli interventi, viene posto in votazione per alzata di mano l’ordine del giorno appena illustrato sulla crisi del settore artigianato, commercio e piccole imprese

L’esito della votazione avvenuta per alzata di mano è

consiglieri presenti 21

consiglieri assenti 4 ( Cani, Montisci,Perseu, Pintus )

consiglieri favorevoli 21

consiglieri astenuti 0

consiglieri contrari 0

APPROVATO ALL’UNANIMITA’

(15)

Chiede di intervenire sull’ordine dei lavori il consigliere

SALVATORE MASSA

Chiede di invertire la discussione dei punti iscritti all’ordine del giorno e anticipare almeno la discussione e votazione in data odierna del Regolamento per il sostegno e la tutela della pratica sportiva, vista anche l’urgenza e le sollecitazioni provenienti dalle associazioni di settore.

Chiede inoltre, visto che la prossima seduta si discuterà anche della mozione sul radar di cui è il primo firmatario, chiede di predisporre una data in cui lo stesso consigliere potrà essere presente.

Il Presidente del Consiglio chiede ai presenti di esprimere la loro volontà in merito all’inversione e anticipazione ad oggi della discussione del punto di cui in oggetto.

Il Consiglio approva.

Chiede di intervenire per una presentazione del Regolamento, la Presidente di Commissione

LORIANA PITZALIS

Spiega che l’urgenza è dettata dal fatto che le associazioni sportive hanno necessità di avere pronti i bandi subito per la partecipazione a concorsi nazionali quindi chiede all’aula, visto che il testo è già stato regolarmente istruito e discusso in Commissione con parere favorevole, di approvare all’unanimità.

Il Presidente del Consiglio mette a votazione per alzata di mano la proposta di delibera avente ad oggetto il Regolamento per il sostegno e la tutela della pratica sportiva con il seguente esito :

consiglieri presenti 21

consiglieri assenti 4 ( Cani, Montisci,Perseu, Pintus )

consiglieri favorevoli 21

consiglieri astenuti 0

consiglieri contrari 0

APPROVATO ALL’UNANIMITA’

Si procede con votazione separata alla dichiarazione di immediata eseguibilità : approvata all’unanimità ( presenti 21, assenti 4, favorevoli 21 )

(16)

Il Presidente del Consiglio, dopo aver preso atto e comunicato in aula della volontà dei capigruppo di rinviare i restanti punti iscritti all’ordine del giorno della seduta di oggi, vista l’ora tarda, termina i lavori alle ore 20.30

Letto approvato e sottoscritto

Presidente del Consiglio Segretario Generale

f.to Dottor Elio Sundas f.to Dottor Franco Nardone

(17)

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