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PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS Consiglio Provinciale

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Consiglio Provinciale

Verbale n. III della seduta dell’8 aprile 2013

Il giorno 8 aprile 2013, alle ore 16.30, presso la sala consiliare del Comune di Iglesias, in piazza Municipio, si è riunito in seduta pubblica il Consiglio Provinciale, per trattare il seguente ordine del giorno:

1) Proposta di delibera - Art. 3 l. 482/99 – Delimitazione dell’ambito territoriale. Integrazione alla delibera di Consiglio provinciale n. 7 del 2007;

2) Proposta di delibera - Regolamento per la concessione degli impianti sportivi siti nel complesso sportivo polivalente “Ceramica” in località Sa Stoia – Iglesias;

3) Ordine del giorno - Revisione delle circoscrizioni giudiziarie – Utilizzo immobili;

4) Discussione sullo stato di attuazione del Piano Sulcis;

5) Mozione - Installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili nel Comune di Carbonia.

Sono presenti i Signori Consiglieri:

PRES ASS PRES ASS

1) CHERCHI SALVATORE X 14) BALDINO MARCO X

2) SUNDAS ELIO X 15) ROMBI ACHILLE IGNAZIO X

3) TOCCO GIOVANNI X 16) RUBIU GIANLUIGI X

4) LENZU PIER

GIORGIO X 17) VIGO ANTONIO X

5) MADEDDU EMANUELE X 18) STERA ATTILIO X

6) PIANO BRUNO UGO X 19) PERSEU LUIGI X

7) CROBU LIVIA X 20) CORONGIU MARIO X

8) RUBBIANI MARA X 21) LOCCI IGNAZIO X

9) FANNI ANTONIO X 22) ACCA PIER PAOLO X

10) LODDO ROSSANO X 23) SPIGA ELEONORA X

11) CAU MARCO X 24) TRONCI ELIGIO X

12) MASSA SALVATORE

LUIGI X 25) PINTUS TERESA X

13) CREMONE ANGELO X

Totale presenti: 18 - Totale assenti: 7

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Presiede la seduta il Presidente del Consiglio, dott. Elio Sundas.

Partecipa il Segretario Generale, dott. Franco Nardone.

Sono inoltre, presenti gli assessori Cicilloni Carla, Pili Alberto, Pintus Alessandra e Vacca Guido.

*********

Si da atto che il presente verbale costituisce un resoconto sommario delle dichiarazioni rese dagli intervenuti.

In Segreteria è disponibile la registrazione della seduta odierna e la stessa costituisce parte integrante del seguente verbale.

*********

Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, DOTT.ELIO SUNDAS,effettua l’appello nominale dei presenti, per verificare la presenza del numero legale, alle ore 17.15.

Risultano presenti: 18

Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Crobu Livia, Rubbiani Mara, Fanni Antonio, Loddo Rossano, Cau Marco, Massa Salvatore Luigi, Cremone Angelo, Baldino Marco, Rombi Achille Ignazio, Rubiu Gianluigi, Stera Attilio, Locci Ignazio e Tronci Eligio.

Totale assenti: 7

Lenzu Pier Giorgio, Vigo Antonio, Perseu Luigi, Corongiu Mario, Acca Pier Paolo, Spiga Eleonora e Pintus Teresa.

*********

Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO dichiara aperta la seduta alle ore 17.16.

*********

Si da atto che la consigliera Spiga entra alle ore 17.26.

*********

Il presidente del Consiglio nomina scrutatori i consiglieri Tocco Giovanni e Loddo Rossano per la

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Verbale Consiglio Provinciale n. III dell’8 aprile 2013

*********

Il consigliere Cremone Angelo (capogruppo IDV) informa che nel corso della mattinata alcuni lavoratori delle imprese di appalto della ditta Alcoa siano stati costretti a manifestare, buttandosi in mezzo alla strada, in quanto non ricevono la cassa integrazione da mesi.

Tempo fa è stato sottoscritto un accordo che sta consentendo all’Alcoa di andarsene senza pagare nulla e questi lavoratori ne stanno pagando le conseguenze. Sembrerebbe che la società tratti dei lavoratori come figli di santi e altri, i lavoratori delle imprese d’appalto, come figli di nessuno.

Mostra un manifesto, predisposto da lui, recante la seguente scritta: “Alcoa americani & indiani d’appalto sulcitani”. Hanno fatto una riserva indiana.

Sottolinea di non essere in campagna elettorale. Non è uno schiacciabottoni e viene qui per fare politica. Ha il coraggio della denuncia e di dire ciò che pensa.

Ricorda la propria opinione secondo cui non si sarebbe dovuto sottoscrivere alcun accordo per consentire agli americani di andarsene dalla Sardegna, senza neanche pagare per i danni cagionati.

Non li sono stati neanche chiesti.

Chiede al presidente di convocare un Consiglio provinciale ad hoc presso l’assessorato regionale al lavoro, con la partecipazione dei massimi dirigenti Alcoa, affinché anticipino la cassa integrazione che tra l’altro viene data ai lavoratori Alcoa.

Informa che una delegazione di lavoratori delle imprese di appalto è presente in aula. Chiede che un loro rappresentante possa intervenire.

Ritiene che bisognerebbe cominciare a ribellarsi e dire basta a questi soprusi.

Gli americani non devono fare una riserva indiana nel Sulcis. Devono pagare quel che devono pagare.

La disobbedienza è la virtù originale dell’uomo. È per mezzo di essa e della ribellione che il progresso ha potuto realizzarsi. È giusto che questa gente si ribelli.

Il presidente del Consiglio dichiara sospesa la seduta per la durata dell’intervento, come fatto anche in altre circostanze, non essendo previsto dal regolamento per il funzionamento del Consiglio provinciale l’intervento di soggetti esterni.

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Viene data la parola ad un rappresentante delle imprese d’appalto, sig. Biffa, che espone il loro punto di vista e perplessità in merito alla mancata attuazione dell’accordo, non comprendendo le ragioni che non fanno partire le bonifiche all’interno dello stabilimento Alcoa.

Entra la consigliera Spiga.

Il presidente Cherchi ritiene che sia utile intervenire su questo problema specifico, sebbene questo Consiglio sia dedicato a valutare l’insieme delle questioni riguardanti il piano Sulcis e le aziende in crisi.

Si sono trovati varie volte in riunioni, anche al Ministero.

Rileva che, contrariamente a quanto indicato dalla stampa, la settimana scorsa, i sindacati erano presenti all’ultima riunione ministeriale, a Roma.

C’è una difettosa circolazione di informazioni all’interno dello stesso mondo del lavoro su questioni piuttosto delicate e ciò talvolta, determina dei ritardi.

L’accordo sottoscritto, relativamente alla parte relativa alla copertura degli ammortizzatori sociali, prevedeva che tutti avrebbero avuto la relativa copertura. Vi è unicamente un’azienda che non vi rientra, essendo giunta alla quarta proroga. È un problema che deve essere risolto.

A parte questo, non è stato segnalato alcun altro problema particolare riguardo alla copertura.

Quindi, la maggior parte dei lavoratori delle imprese d’appalto è stata inserita nel sistema degli ammortizzatori sociali. Ne manca un pezzo, sebbene l’accordo riguardasse tutti.

C’è un problema molto serio in Sardegna. Migliaia e migliaia di lavoratori che, essendo arrivati a quel numero di proroghe, atttualmente non sono destinatari di provvedimenti della Regione sarda- assessorato del lavoro, tali da garantire la copertura.

Non vale la questione del mal comune mezzo gaudio.

Era a conoscenza della manifestazione che si è svolta questa mattina dinnanzi all’assessorato regionale, essendone stato previamente informato. Condivide pienamente tale iniziativa. Si stanno accumulando troppi ritardi. Ciò determina una situazione di esasperazione, dovuta al problema.

Uno dei punti che la Regione deve risolvere, insieme al Governo, è quello di garantire un certo sostegno al reddito, a migliaia di lavoratori che, essendo arrivati ad un certo numero di proroghe, si troverebbero loro malgrado senza alcuna forma di copertura. È una decisione che Regione e Governo devono prendere, assegnando le risorse necessarie.

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Riepiloga come venga applicato l’accordo sottoscritto in miniera e poi sviluppato con la costituzione della cabina di regia, ricordandone i punti salienti.

Esso prevede degli impegni stringenti, ed in particolare, la presa in carico di tutti i lavoratori; la garanzia degli ammortizzatori sociali e la cura della ricollocazione al lavoro.

Il lavoro che deve essere fatto, volto all’individuazione nominativa di tutti i lavoratori coinvolti, la compilazione delle schede e la predisposizione dei programmi, (è un lavoro non banalmente burocratico che deve dare la certezza che poi non si sarà abbandonati per strada) potrebbe essere fatto rapidamente in Sardegna. La responsabilità è in capo alle strutture regionali.

Le strutture della Provincia sono disponibili a collaborare operativamente per fare tutto questo.

Una volta fatto ciò si possono attivare i corsi di formazione.

Concorda col fatto che i corsi di formazione (costituenti uno dei punti dell’accordo) debbano essere fatti in azienda, in quanto da un lato, consentono all’imprenditore di recuperare delle risorse e dall’altro, permettono che non si interrompa il filo conduttore che lega il lavoratore all’impresa.

Va fatto subito. Si è perso tempo.

La Provincia non ha le competenze per fare queste cose. Dichiara di non affermare questo per fare uno scarica barile; ne è prova il fatto che molti passaggi sono stati spinti proprio da questa Provincia, passo dopo passo.

Affinché vi siano dei lavori, si possono fare molteplici cose.

La trattativa Alcoa-Klesch ha fatto importanti passi in avanti, sebbene non si possa ancora dire che si sia giunti ad una conclusione positiva.

Nell’accordo c’è un aggancio che riguarda anche i lavoratori degli appalti.

Nell’immediato ci sono alcune cose che possono aiutare, come per esempio, la questione delle bonifiche.

Sulle bonifiche è stato fatto un notevole passo in avanti, essendoci stato l’esito positivo della decisione nazionale che però, ha rinviato alla Sardegna la definizione di una serie di cose importanti.

La Regione ha chiesto la valutazione di impatto ambientale per le bonifiche del risanamento dei suoli.

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Tale procedura è prevista dalla legge e richiede del tempo, che varia, da un minimo di 60 giorni, fino ad arrivare ad 8 mesi.

La Provincia ha chiesto che ci si attenesse al tempo minimo.

Si sta lavorando seriamente.

La Provincia ha fatto immediatamente tutto ciò che rientrava nelle proprie competenze, allargando le prescrizioni e determinando in tal modo maggiore lavoro e maggiore tutela ambientale dentro lo stabilimento.

Dalle numerose prescrizioni che sono state introdotte nella valutazione per il risanamento dei suoli dell’area Alcoa, si è passati da una cifra stimata di 10 milioni di euro, ad un’altra che è pari quasi al doppio, in termini di impegno finanziario. Ciò senza considerare quanto necessario per il risanamento della falda.

È compito della Regione dare l’autorizzazione conclusiva per dare corso ai lavori.

Ricorda che sia stato indicato alle imprese che abbiano necessità di fatturare, per restare nel mercato, che il lavoro che possa sbloccare molte cose nell’immediato nel territorio, sia nel campo delle reti metanifere, per la distribuzione del gas nelle città. È la più grossa commessa che c’è nel territorio, anche in attesa del Galsi. Richiede lavoro specializzato. È finanziata e appaltata.

Conclude ritenendo che le diverse istituzioni dovrebbero lavorare con maggiore celerità.

Tra la sottoscrizione degli accordi e la loro attuazione sta intercorrendo molto tempo, talora ingiustificatamente, non solo in relazione al bisogno. Occorre evitare di perderne ulteriormente.

Il problema è complicato, ma non irrisolvibile.

Nell’immediato, occorre garantire la copertura degli ammortizzatori sociali a tutti, compresi coloro che sono giunti alla quarta proroga. Se non lo si fa, si lasciano tantissime famiglie senza nessun sostegno. È inaccettabile.

È inoltre, necessario fare le pratiche burocratiche, per sbloccare i lavori che sono stati già finanziati.

Ne ha indicato due nel campo delle bonifiche e delle reti del gas, a titolo esemplificativo.

Bisogna mantenere la prospettiva del reimpiego, attraverso la cabina di regia, e della formazione finalizzata ad esso.

La Provincia mantiene un contatto molto stretto con le organizzazioni sindacali.

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Se si fossero avute maggiori deleghe, nel territorio alcune cose si sarebbero potute risolvere più agevolmente.

Il consigliere Cremone chiede che venga presa in considerazione la possibilità di dare una spinta politicamente, facendo sentire la propria voce, convocando il Consiglio provinciale a Cagliari, per discutere di quest’ingiustizia.

Si potrebbero denunciare i ritardi.

Il presidente Cherchi rileva che non vi siano difficoltà a convocare un Consiglio provinciale a Cagliari, ma occorrerà coordinarsi con le organizzazioni sindacali e i sindaci.

Il consigliere Massa Salvatore Luigi (capogruppo PSI) rivolge un’interrogazione orale al presidente della Provincia, relativa ai lavori che si stanno effettuando nell’isola di S. Antioco, nella strada provinciale che porta dal comune di S. Antioco alle spiagge, per la realizzazione della rotatoria nei pressi di Is Pruinis, al ridosso del distributore.

I lavori sono ultimati. Manca solo la segnaletica orizzontale.

Ritiene che la rotatoria non sia stata realizzata a regola d’arte, in quanto gli spazi non sono stati calcolati correttamente.

Domanda al presidente se sia a conoscenza del progetto dell’opera e se ritiene che sia stata realizzata correttamente, ovvero se ritenga opportuno fare un sopralluogo, coinvolgendo la commissione lavori pubblici, per verificare come sia stata realizzata e se vi sia la necessità di effettuare variazioni alla struttura in questa fase.

Sottolinea che da giugno in poi ci sarà un importante volume di traffico in quella strada, che sarà percorsa anche da mezzi di linea che portano i bagnanti alle spiagge.

Il presidente Cherchi rileva che un problema di questa natura sia stato segnalato anche da altri consiglieri.

In questo momento non ha presente il progetto nei suoi particolari.

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Ritiene che la dimensione della rotonda debba essere proporzionata al volume di traffico da smaltire.

Si riserva di dare una risposta più dettagliata, sulla consistenza del problema e le sue possibili soluzioni, dopo avere preso visione del progetto ed avere effettuato un sopralluogo.

Il consigliere Massa precisa che la sua interrogazione non avesse alcuna finalità polemica, ma propositiva.

Osserva che sia positivo che la Provincia, pur in questa situazione di precarietà, stia facendo dei lavori. Ricorda infatti, che siano in corso dei lavori all’incrocio di Maladroxia e nei pressi di Peonia Rosa.

È necessario tuttavia, che quanto fatto venga realizzato a regola d’arte, per non creare pericoli alla circolazione stradale.

Il presidente della Provincia conferma di avere colto lo spirito dell’interrogazione, diretto alla risoluzione del problema.

*********

Il presidente del Consiglio da lettura del primo punto iscritto all’ordine del giorno:

1) Art. 3 l. 482/99 – Delimitazione dell’ambito territoriale. Integrazione alle delibera di Consiglio provinciale n. 7 del 2007.

Il consigliere Baldino Marco (capogruppo SEL) procede alla sua illustrazione.

Il comune di Carbonia ha chiesto di essere inserito nell’ambito territoriale di delimitazione in cui si applicano le disposizioni di tutela delle minoranze linguistiche storiche previste dalla legge 482 del 1999, al fine di assicurare la tutela del patrimonio culturale della lingua sarda.

Il presidente del consiglio pone ai voti, tramite votazione per alzata di mano, il primo punto iscritto all’ordine del giorno, avente ad oggetto:

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Verbale Consiglio Provinciale n. III dell’8 aprile 2013

1) Art. 3 l. 482/99 – Delimitazione dell’ambito territoriale. Integrazione alle delibera di Consiglio provinciale n. 7 del 2007,

di cui alla proposta di delibera n. 8729 del 28 marzo 2013, avente ad oggetto: “Art. 3 legge 15 dicembre 1999 n. 482 – Delimitazione dell’ambito territoriale. Integrazione alla deliberazione di C.p. n. 7 del 30.04.2007”, proposta dalla commissione consiliare Turismo, Cultura e Sport.

Risultano presenti: 19

Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Crobu Livia, Rubbiani Mara, Fanni Antonio, Loddo Rossano, Cau Marco, Massa Salvatore Luigi, Cremone Angelo, Baldino Marco, Rombi Achille Ignazio, Rubiu Gianluigi, Stera Attilio, Locci Ignazio, Spiga Eleonora e Tronci Eligio.

Totale assenti: 6

Lenzu Pier Giorgio, Vigo Antonio, Perseu Luigi, Corongiu Mario, Acca Pier Paolo e Pintus Teresa.

Favorevoli: 19 (diciannove);

contrari: nessuno;

astenuti: nessuno.

Il Consiglio

il primo punto iscritto all’ordine del giorno, avente ad oggetto:

“ Art. 3 l. 482/99 – Delimitazione dell’ambito territoriale. Integrazione alle delibera di Consiglio provinciale n. 7 del 2007”,

di cui alla proposta di delibera n. 8729 del 28 marzo 2013, avente ad oggetto: “Art. 3 legge 15 dicembre 1999 n. 482 – Delimitazione dell’ambito territoriale. Integrazione alla deliberazione di C.p. n. 7 del 30.04.2007”, proposta dalla commissione consiliare Turismo, Cultura e Sport.

e per l’effetto:

- procede all'integrazione della delimitazione dell'ambito territoriale e sub-comunale nel quale trovano applicazione le disposizioni di tutela delle minoranze linguistiche storiche, secondo quanto disposto dall'art. 3 della legge 482/1999, considerando incluso il Comune di Carbonia;

- riserva all'Amministrazione Provinciale successive determinazioni della delimitazione dell'ambito territoriale, secondo quanto disposto dall'art. 3 della L. 482/1999

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Il Consiglio, data l’urgenza, vota, per alzata di mano, per dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4, d.lgs 267/2000.

L’esito è il seguente:

Risultano presenti: 19

Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Crobu Livia, Rubbiani Mara, Fanni Antonio, Loddo Rossano, Cau Marco, Massa Salvatore Luigi, Cremone Angelo, Baldino Marco, Rombi Achille Ignazio, Rubiu Gianluigi, Stera Attilio, Locci Ignazio, Spiga Eleonora e Tronci Eligio.

Totale assenti: 6

Lenzu Pier Giorgio, Vigo Antonio, Perseu Luigi, Corongiu Mario, Acca Pier Paolo e Pintus Teresa.

Favorevoli: 19 (diciannove);

contrari: nessuno;

astenuti: nessuno.

Si procede alla votazione sulla variazione di bilancio per appello nominale.

*********

Il presidente del Consiglio da lettura del secondo punto iscritto all’ordine del giorno:

2) Regolamento per la concessione degli impianti sportivi siti nel complesso sportivo polivalente “Ceramica” in località Sa Stoia – Iglesias.

Il consigliere Baldino illustra la proposta.

Rileva che il regolamento sia stato ampiamente discusso e condiviso in commissione; durante un sopralluogo è stato verificato lo stato degli impianti, ritenuti idonei per essere messi a disposizione delle società sportive; ne chiede l’approvazione.

Il Consiglio APPROVA l’immediata eseguibilità

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Il presidente Cherchi, considerato l’art. 39, comma 1 bis, del Regolamento per il funzionamento del Consiglio provinciale, secondo cui “Gli emendamenti alle proposte di deliberazione iscritte all’o.d.g. riguardanti atti fondamentali, regolamenti o atti che comportino nel dispositivo finale indirizzi di carattere politico e programmatico possono essere presentati durante la discussione in aula prima che la stessa venga dichiarata conclusa. Il segretario Generale o il Funzionario competente per l’espressione, se necessario, dei pareri di cui all’art. 49 del D.Lgs. 267/2000 può esprimere i pareri prima che l’emendamento venga posto in votazione o può valutare la necessità di proporre al presidente del Consiglio il rinvio del punto all’o.d.g. alla successiva seduta per i necessari approfondimenti …”,

propone la cassazione del riferimento all’ordine cronologico di presentazione delle istanze al protocollo, quale criterio di valutazione che definisce la priorità delle domande per la concessione degli impianti sportivi, contenuto nell’art. 11, comma 2, primo capoverso del regolamento in discussione, intitolato “Modalità di presentazione delle domande e criteri di valutazione” (pag. 7 del Regolamento).

Ritiene che sarebbe meglio concentrare l’attenzione sul merito della proposta, piuttosto che sulla priorità di presentazione delle istanze, pur pervenute nei termini.

Nel regolamento non sono indicati i criteri in base ai quali verranno determinati i canoni. La Giunta sottoporrà alla commissione la relativa delibera.

Il consigliere Madeddu Emanuele (capogruppo PD) concorda con la proposta del presidente.

Ritiene infatti, che non possa costituire criterio di valutazione l’ordine cronologico di presentazione delle domande.

Sottolinea l’importante lavoro svolto dall’amministrazione sul centro Ceramica, per dare al territorio una struttura avente valenza regionale che rappresenterà per i prossimi anni un fiore all’occhiello dell’intero territorio.

Il presidente del Consiglio pone al voto, tramite votazione per alzata di mano, l’emendamento proposto in aula dal presidente della Provincia,

con cui si propone di cassare l’espressione “Ordine cronologico di presentazione delle istanze al protocollo entro i termini stabiliti con l’avviso pubblico”,

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contenuta nell’art. 11, comma 2, primo capoverso, del “Regolamento per la concessione degli impianti sportivi siti nel complesso sportivo polivalente Ceramica in località Sa Stoia – Iglesias”, intitolato “Modalità di presentazione delle domande e criteri di valutazione”.

L’esito è il seguente:

Risultano presenti: 19

Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Crobu Livia, Rubbiani Mara, Fanni Antonio, Loddo Rossano, Cau Marco, Massa Salvatore Luigi, Cremone Angelo, Baldino Marco, Rombi Achille Ignazio, Rubiu Gianluigi, Stera Attilio, Locci Ignazio, Spiga Eleonora e Tronci Eligio.

Totale assenti: 6

Lenzu Pier Giorgio, Vigo Antonio, Perseu Luigi, Corongiu Mario, Acca Pier Paolo e Pintus Teresa.

Favorevoli: 19 (diciannove);

contrari: nessuno;

astenuti: nessuno.

*********

Il presidente del consiglio pone ai voti, tramite votazione per alzata di mano, il secondo punto iscritto all’ordine del giorno, avente ad oggetto:

Il Consiglio APPROVA

l’emendamento proposto in aula dal presidente della Provincia,

con cui si cassa l’espressione “Ordine cronologico di presentazione delle istanze al protocollo entro i termini stabiliti con l’avviso pubblico”,

contenuta nell’art. 11, comma 2, primo capoverso, del “Regolamento per la concessione degli impianti sportivi siti nel complesso sportivo polivalente Ceramica in località Sa Stoia – Iglesias”, intitolato

“Modalità di presentazione delle domande e criteri di valutazione”

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Verbale Consiglio Provinciale n. III dell’8 aprile 2013

2) Regolamento per la concessione degli impianti sportivi siti nel complesso sportivo polivalente “Ceramica” in località Sa Stoia – Iglesias,

di cui alla proposta di delibera n. 8789 del 29 marzo 2013, avente ad oggetto: “Approvazione Regolamento per l’utilizzo e la gestione dell’impianto sportivo polifunzionale “Ceramica”

(Iglesias)”, proposta dalla commissione consiliare Turismo, Cultura e Sport, così come modificato in aula.

Risultano presenti: 19

Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Crobu Livia, Rubbiani Mara, Fanni Antonio, Loddo Rossano, Cau Marco, Massa Salvatore Luigi, Cremone Angelo, Baldino Marco, Rombi Achille Ignazio, Rubiu Gianluigi, Stera Attilio, Locci Ignazio, Spiga Eleonora e Tronci Eligio.

Totale assenti: 6

Lenzu Pier Giorgio, Vigo Antonio, Perseu Luigi, Corongiu Mario, Acca Pier Paolo e Pintus Teresa.

Favorevoli: 19 (diciannove);

contrari: nessuno;

astenuti: nessuno.

Il Consiglio APPROVA

il secondo punto iscritto all’ordine del giorno:

“Regolamento per la concessione degli impianti sportivi siti nel complesso sportivo polivalente

“Ceramica” in località Sa Stoia – Iglesias”,

di cui alla proposta di delibera n. 8789 del 29 marzo 2013, avente ad oggetto:

“Approvazione Regolamento per l’utilizzo e la gestione dell’impianto sportivo polifunzionale

“Ceramica” (Iglesias)”,

proposta dalla commissione consiliare Turismo, Cultura e Sport, così come modificato in aula.

e per l’effetto:

approva il "Regolamento per l'utilizzo e la gestione dell'impianto sportivo polifunzionale

"Ceramica" (Iglesias)", così come modificato in aula

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Il Consiglio, data l’urgenza, vota, per alzata di mano, per dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4, d.lgs 267/2000.

L’esito è il seguente:

Risultano presenti: 19

Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Crobu Livia, Rubbiani Mara, Fanni Antonio, Loddo Rossano, Cau Marco, Massa Salvatore Luigi, Cremone Angelo, Baldino Marco, Rombi Achille Ignazio, Rubiu Gianluigi, Stera Attilio, Locci Ignazio, Spiga Eleonora e Tronci Eligio.

Totale assenti: 6

Lenzu Pier Giorgio, Vigo Antonio, Perseu Luigi, Corongiu Mario, Acca Pier Paolo e Pintus Teresa.

Favorevoli: 19 (diciannove);

contrari: nessuno;

astenuti: nessuno.

Si procede alla votazione sulla variazione di bilancio per appello nominale.

*********

Il consigliere Stera Attilio (capogruppo UDC), presenta ai sensi dell’art. 50 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio provinciale, comma 3, intitolato: “emendamenti e votazione delle mozioni ordini del giorno”, secondo cui “Ogni Consigliere o gruppo di Consiglieri può presentare durante la seduta del Consiglio ordini del giorno afferenti argomenti iscritti all'O.d.G. dei lavori, i quali potranno essere discussi nella seduta e votati per appello nominale o per alzata di mano” un ordine del giorno connesso al secondo punto iscritto all’ordine del giorno, avente ad oggetto:

“Ordine del giorno sull’istituzione della scuola “Lorenzo Motorbike Racing School” nella Provincia di Carbonia Iglesias” che prevede:

“Il Consiglio provinciale

- Visto l’art. 50 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Provinciale Il Consiglio APPROVA l’immediata eseguibilità

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- Che, L’Associazione sportiva Lorenzo Motorbike Racing School ha presentato un progetto per l’istituzione della scuola di educazione stradale “Lorenzo Motorbike Racing school”;

- Che tale progetto rivolto ai bambini della provincia di Carbonia – Igleisas ha un’alta valenza didattica e formativa;

- Che, il progetto “Lorenzo Motorbike Racing school” ha una valenza internazionale, infatti, la sua realizzazione nella nostra provincia sarebbe la prima in Italia;

- che, la commissione sport e cultura ha preso visione del progetto ed espresso la volontà di concedere il sostegno a tale scuola;

- considerato l’alto contenuto didattico – formativo del progetto;

propone

al Presidente della Provincia, di proporre all’organo di governo dell’ente una delibera di indirizzo rivolta ai competenti Uffici, al fine di autorizzare l’istituzione della predetta scuola nella nostra provincia autorizzando l’utilizzo dell’area antistante gli impianti sportivi di “Ceramica” di proprietà della Provincia di Carbonia-Iglesias.

Iglesias 4.04.2013

I consiglieri Rubiu, Tocco, Cau, Locci, Fanni, Loddo, Rombi e Stera”

Procede all’illustrazione dell’ordine del giorno condiviso da diversi consiglieri.

Il presidente Cherchi domanda se quest’attività interferisca con l’attività che si svolge a Ceramica, a cominciare col rumore; ricorda infatti, che nel centro si svolgeranno gare di atletica che richiedono concentrazione.

Occorre capire se l’impegno sia realizzabile.

Si chiede se le due attività siano compatibili.

Il consigliere Cau Marco (gruppo PSI) ritiene che quest’attività sia compatibile con tutte le altre attività che si svolgeranno nel centro polifunzionale.

Alla Provincia non costerà nulla.

Le attività didattiche si svolgono all’esterno del campo.

I bambini dovrebbero usare anche la pista di atletica. Compatibilmente alle attività che si svolgono nel centro Ceramica, si svolgeranno anche le attività di questa nuova società.

Sono necessari tempi brevi, perché venga data la concessione.

Il presidente Cherchi rileva che nell’ordine del giorno in discussione si parli di concessione ad una ben definita e identificata associazione, l’associazione sportiva Lorenzo Motorbike Racing School.

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Non è possibile concedere direttamente uno spazio pubblico, non perché non lo si voglia fare, ma perché non lo si può fare. È necessario un previo avviso pubblico che ne individui i criteri.

L’ordine del giorno dovrebbe essere riformulato.

Il consigliere Tocco Giovanni (gruppo PD) dichiara di concordare con quanto rilevato dal presidente. Occorre mettere a bando l’assegnazione di uno spazio pubblico.

Il consigliere Locci Ignazio (capogruppo PDL) ritiene che si sia caduti in un equivoco.

L’ordine del giorno si richiama ad un progetto presentato da un’associazione sportiva e visto nella commissione competente.

Si sta facendo semplicemente la promozione di un’iniziativa e chiedendo al presidente, nel rispetto di tutte le normative, di far attivare gli uffici competenti.

Il consigliere Madeddu Emanuele afferma di essere favorevole a qualsiasi iniziativa, purché sia rispettosa dele leggi vigenti in materia di concessione di spazi pubblici, di rispetto del rumore, ecc.

Ritiene che si potrebbe fare un ordine del giorno di indirizzo, dando mandato agli uffici per capire cosa e quanto possa essere fatto, nel rispetto della normativa vigente, in merito alla proposta di realizzare la scuola di motociclismo.

Chi e come lo utilizzerà sarà il frutto di un bando ad evidenza pubblica.

Il presidente Cherchi propone la riformulazione dell’ordine del giorno che preveda:

“Il Consiglio Provinciale

- Visto l’art. 50 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Provinciale

- Considerato l’interesse manifestatosi nel territorio per l’istituzione di una scuola di educazione stradale di Motorbike

- Che l’istituzione di tale scuola, rivolta ai bambini della provincia di Carbonia – Iglesias, ha un’alta valenza didattica e formativa e la sua realizzazione sarebbe la prima in Italia;

- che la commissione Turismo, Cultura e Sport ha discusso l’argomento manifestando un deciso orientamento per la realizzazione della scuola

propone

al Presidente della Provincia, di presentare alla Giunta una delibera di indirizzo rivolta ai competenti Uffici, al fine di autorizzare l’istituzione di una scuola nella nostra provincia nell’area antistante gli impianti sportivi di “Ceramica” di proprietà della

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Provincia di Carbonia-Iglesias, previa verifica della compatibilità con le altre attività che si svolgono nel complesso sportivo Ceramica”.

Il consigliere Cremone chiede di intervenire per dichiarazione di voto.

Afferma che il suo voto sia vincolato al fatto che non si svolgano attività tra loro incompatibili. La pista di atletica deve essere costruita lontano da fonti di rumore. Non ci devono essere interferenze nel momento in cui si sta facendo attività sportiva.

In politica non si può volere tutto a tutti i costi.

Il presidente del Consiglio pone al voto, tramite votazione per alzata di mano, l’ordine del giorno presentato in aula dal consigliere Stera, ai sensi dell’art. 50 del Regolamento consiliare, per l’istituzione di una scuola di Motorbike,

così come modificato in aula su proposta del presidente Cherchi.

L’esito è il seguente:

Risultano presenti: 19

Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Crobu Livia, Rubbiani Mara, Fanni Antonio, Loddo Rossano, Cau Marco, Massa Salvatore Luigi, Cremone Angelo, Baldino Marco, Rombi Achille Ignazio, Rubiu Gianluigi, Stera Attilio, Locci Ignazio, Spiga Eleonora e Tronci Eligio.

Totale assenti: 6

Lenzu Pier Giorgio, Vigo Antonio, Perseu Luigi, Corongiu Mario, Acca Pier Paolo e Pintus Teresa.

Favorevoli: 19 (diciannove);

contrari: nessuno;

astenuti: nessuno.

(18)

*********

Il presidente del Consiglio da lettura del terzo punto iscritto all’ordine del giorno:

3) Revisione delle circoscrizioni giudiziarie – Utilizzo immobili

Il consigliere Locci Ignazio (capogruppo PDL), primo firmatario, illustra la proposta.

Si ricollega a quanto già deliberato nello scorso agosto dal Consiglio, quando si era appreso della chiusura delle sedi staccate del Tribunale di Cagliari, nei comuni di Carbonia ed Iglesias e degli uffici dei giudici di pace di Carbonia, Iglesias, Sant’Antioco e Santadi.

Tale riforma di fatto, si riduce ad un’esclusiva soppressione degli uffici periferici dell’amministrazione della giustizia.

Il Consiglio APPROVA

l’ordine del giorno presentato in aula dal consigliere Stera, ai sensi dell’art. 50 del Regolamento consiliare,

per l’istituzione di una scuola di Motorbike,

così come modificato in aula su proposta del presidente Cherchi

e per l’effetto:

propone

al Presidente della Provincia, di presentare alla Giunta una delibera di indirizzo rivolta ai competenti Uffici, al fine di autorizzare l’istituzione di una scuola nella nostra provincia nell’area antistante gli impianti sportivi di “Ceramica” di proprietà della Provincia di Carbonia-Iglesias, previa verifica della compatibilità con le altre attività che si svolgono nel complesso sportivo Ceramica

(19)

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Verbale Consiglio Provinciale n. III dell’8 aprile 2013

Prende atto dell’immobilismo dei comuni rispetto al problema dei giudici di pace, che quasi certamente verranno inesorabilmente chiusi.

C’è ancora un’opportunità per tenere aperte le sedi staccate del Tribunale per altri 5 anni, attraverso un’iniziativa della presidenza del Tribunale di Cagliari, che in ragione della difficoltà di gestione di una chiusura tout court degli uffici periferici, può chiedere al Ministero di Grazia e Giustizia una deroga sull’utilizzo degli immobili delle sedi staccati per ulteriori 5 anni, a partire da quest’anno.

È un iter che dovrebbe cominciare entro il 30 aprile e concludersi entro il 30 maggio di quest’anno.

L’ordine del giorno ha l’intento di impegnare il presidente della Provincia, visto e considerato che in questo momento, ci si trova in una situazione di mancanza di riferimenti istituzionali per tutta la Provincia di Carbonia Iglesias.

In questo procedimento, che vede coinvolti come promotore unicamente la presidenza del Tribunale ed il Consiglio giudiziario e quindi, la presidenza della Corte d’appello di Cagliari, in un momento di mancanza di riferimenti istituzionali, è parso utile chiedere al presidente che, in questo momento, è probabilmente l’unico rappresentante politico che possa confrontarsi con il Tribunale di Cagliari e la sua presidenza, di verificare se sia percorribile questa strada di mantenimento delle sedi staccate per ulteriori 5 anni.

C’è una grande aspettativa, non solo fra i professionisti e i lavoratori degli uffici periferici, ma anche nei confronti dei cittadini che, senza le sedi periferiche, si troverebbero senza un ulteriore servizio e senza alcun riferimento umano nel territorio.

L’accorpamento su Cagliari sarebbe inoltre un ulteriore colpo ai servizi della Provincia di Carbonia Iglesias e un’ulteriore sconfitta delle istituzioni locali della Provincia.

Il consigliere Massa Salvatore Luigi ritiene che tale ordine del giorno debba essere assolutamente sostenuto.

Porta all’attenzione del Consiglio alcuni spunti di riflessione.

La chiusura degli uffici periferici è un’operazione che non porterà alcun tipo di risparmio. Al contrario, ci sarà un aggravio dei costi, sia di gestione complessiva che per gli utenti.

Infatti, la chiusura del Tribunale di Iglesias comporterà il trasferimento di tutto il personale a Cagliari. Non potrà esserci un recupero di risorse sugli stipendi dei dipendenti che non potranno essere licenziati.

(20)

Cagliari non avrà gli spazi sufficienti per accogliere queste persone.

Si dovranno prendere in affitto ulteriori locali.

I cittadini dovranno andare a Cagliari per i loro problemi giudiziari. La zona del Tribunale di Cagliari è super congesta.

Non si risparmierà nulla sul personale o gli spazi.

Si creeranno ulteriori disagi per la collettività.

Ci sarà un aggravio dei costi.

Occorre fare una battaglia, affinché gli uffici periferici non chiudano proprio.

Il presidente Cherchi dichiara di condividere totalmente l’ordine del giorno che ripropone una questione di primaria importanza per il territorio.

Non ha mai creduto che con l’accorpamento si determinerà un’amministrazione della giustizia più efficiente.

L’Italia è stata ripetutamente condannata dagli organismi internazionali per i ritardi nell’amministrazione della giustizia.

Si potrebbe capire l’accorpamento unicamente ove i servizi fossero scarichi di lavoro.

Non si è mai rivendicata l’istituzione del Tribunale o la presenza della prefettura o della questura nel territorio, ma i loro servizi nel territorio, ovvero la sicurezza e la giustizia.

È sempre pendente la formalizzata proposta di assumersi gli oneri per il mantenimento dei giudici di pace. È rimasta una questione in sospeso. L’ultima comunicazione avuta dal presidente della Corte d’Appello di Cagliari risale alla comunicazione dell’avvenuta trasmissione al Ministero della Giustizia della richiesta di conservare almeno due giudici di pace nel territorio, con oneri a carico delle amministrazioni locali.

Riproporrà la questione posta dall’ordine del giorno che è molto specifica.

Le spese per cui si richiede il contributo per il mantenimento delle sedi staccate del Tribunale per ulteriori 5 anni sarebbero modeste.

I parlamentari del territorio farebbero bene a sollecitare il Ministero della Giustizia, affinché il servizio non venga chiuso, ponendo le spese a carico delle amministrazioni locali.

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Verbale Consiglio Provinciale n. III dell’8 aprile 2013

La chiusura dell’amministrazione della giustizia nel territorio sarà un reale impoverimento, non per un fatto di prestigio, ma perché toccherà i cittadini.

Bisognerà lottare per mantenere almeno due giudici di pace nel territorio, sostenuti con le proprie risorse e continuare per almeno 5 anni a mantenere le sedi distaccate di Carbonia ed Iglesias.

Il presidente del Consiglio pone al voto, tramite votazione per alzata di mano, il terzo punto iscritto all’ordine del giorno:

3) Ordine del giorno – Revisione delle circoscrizioni giudiziarie – Utilizzo immobili

di cui alla proposta di delibera n. 8623 del 27 marzo 2013, avente ad oggetto: “Ordine del giorno – Revisione delle circoscrizioni giudiziarie – Utilizzo immobili”, proposta dai consiglieri provinciali.

L’esito è il seguente:

Risultano presenti: 19

Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Crobu Livia, Rubbiani Mara, Fanni Antonio, Loddo Rossano, Cau Marco, Massa Salvatore Luigi, Cremone Angelo, Baldino Marco, Rombi Achille Ignazio, Rubiu Gianluigi, Stera Attilio, Locci Ignazio, Spiga Eleonora e Tronci Eligio.

Totale assenti: 6

Lenzu Pier Giorgio, Vigo Antonio, Perseu Luigi, Corongiu Mario, Acca Pier Paolo e Pintus Teresa.

Favorevoli: 19 (diciannove);

contrari: nessuno;

astenuti: nessuno.

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Il consigliere Rombi Achille Ignazio (capogruppo Federazione di Sinistra) propone di rinviare la discussione del quarto punto iscritto all’ordine del giorno ad una prossima seduta, considerato che la sua trattazione si protrarrà nel tempo.

Il presidente del Consiglio afferma di concordare. Propone di decidere in merito, dopo la trattazione del quinto punto iscritto all’ordine del giorno.

*********

Il presidente del Consiglio da lettura del quinto punto iscritto all’ordine del giorno:

5) Installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili nel Comune di Carbonia.

Il consigliere Tocco Giovanni (gruppo PD) procede all’illustrazione del punto che verte sulla realizzazione di un impianto eolico vicino a Monte Sirai.

Il Consiglio APPROVA

l’ordine del giorno presentato dai consiglieri provinciali

avente ad oggetto: “Ordine del giorno – Revisione delle circoscrizioni giudiziarie – Utilizzo immobili”, Prot. n. 8623 del 27.03.2013

e per l’effetto:

da mandato al presidente della Provincia o suo delegato di verificare se il Tribunale di Cagliari abbia avviato le procedure al fine di salvaguardare le sedi distaccate del Tribunale di Cagliari di Carbonia e Iglesias

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Verbale Consiglio Provinciale n. III dell’8 aprile 2013

Chiede al presidente della Giunta di mettere in atto tutte le iniziative che competono alla Provincia, affinché non si realizzi quest’ulteriore impianto eolico.

Il piano strategico provinciale e il Piano Sulcis hanno dato nuove linee di sviluppo al territorio che trattano di ambiente, agricoltura, turismo, coste e imprenditoria.

Su quel sito insiste già un dislocamento di pale eoliche, adiacenti a Monte Sirai, anche se in comune di Portoscuso. Un suo ulteriore ampliamento determinerebbe un deturpamento ambientale notevole.

Tra l’altro, si vorrebbe realizzare tale impianto ai piedi di Monte Sirai, dove vi è un insediamento culturale archeologico fenicio-punico tra i più importanti d’Europa. La realizzazione dell’impianto ne sminuirebbe il valore culturale-archeologico e la sua valorizzazione a scopo turistico.

Ci sarebbe inoltre un deturpamento dell’ambiente, costituente nel non valorizzare ulteriormente i beni delle coste in quella zona.

Monte Sirai è collegato, tramite una strada millenaria, con l’insediamento archeologico di S.

Antioco, ancora non totalmente valorizzato; le pale eoliche renderebbero vana questa ulteriore valorizzazione.

Chiede al presidente un suo intervento, affinché non venga realizzato quest’insediamento di nuove pale eoliche.

Il consigliere Massa Salvatore Luigi (capogruppo PSI) ritiene che, al di la di quelli che sono i buoni propositi di ciascuno per la salvaguardia dell’ambiente, si debbano rispettare le norme, soprattutto quando si è nell’esercizio delle proprie funzioni.

Ogni qual volta vi è una determinata richiesta, come nel caso in esame, deve essere seguito un ben determinato iter autorizzativo.

Una volta espletate tutte le formalità per la realizzazione dell’impianto, se chi ha presentato la richiesta ha i requisiti necessari, risulta difficile negargli la possibilità di farlo, salvo che non si abbia una responsabilità autorizzatoria diretta in merito all’iniziativa.

La responsabilità di iniziativa diretta è in capo al comune di Carbonia. Poi ci sono le autorizzazioni della Regione.

La Provincia si deve esprimere per quanto le compete, per ciò che sono le proprie competenze e per quanto deve fare dal punto di vista autorizzativo.

Comprende la buona volontà dei presentatori della mozione. Ci si deve ricordare che su questo tema bisogna rispettare le norme.

(24)

Anche a S. Antioco il consiglio comunale si è occupato dell’autorizzazione del centro termale, delle trivellazioni. Nonostante ciò, sono state fatte. I richiedenti avevano le necessarie autorizzazioni.

Si può dire che non si è d’accordo, ma se si hanno le autorizzazioni, ottenute sulla base del rispetto della normativa, le iniziative verranno realizzate ugualmente.

Chiede che si scindano i due aspetti. Un conto è fare un documento politico di indirizzo; il ragionamento è diverso se si da un diniego su una pratica presentata da persone che potrebbero avere diritti reali.

Il consigliere Madeddu Emanuele (capogruppo PD) ritiene che il ragionamento del consigliere Massa possa essere corretto da un punto di vista giuridico.

Ritiene tuttavia, che il Consiglio possa esprimere una linea politica.

Cita a titolo di esempio quanto sta succedendo in questi giorni ad Arborea. C’è un iter di tipo autorizzativo, in quanto la Saras ha chiesto di poter fare alcune trivellazioni, sulla base della legge mineraria, così come fatto anche a Sant’Antioco.

Sia a Sant’Antioco che ad Arborea le popolazioni si sono espresse con un giudizio fortemente negativo. Ad Arborea si sono espresse con un giudizio politico fortemente negativo anche le amministrazioni locali.

Nel caso in esame si è di fronte ad una situazione che, con modalità diverse, ripropone un problema di questo tipo.

Nel documento si dice che si è favorevoli alle fonti rinnovabili. Si dice anche che il punto in cui si vuole far sorgere l’impianto presenta delle criticità. Non rappresenta la soluzione migliore rispetto al patrimonio in campo.

Il territorio ha peculiarità di tipo culturale. Bisogna salvaguardare gli spazi vicini alle spiagge.

Il Consiglio provinciale esprime un giudizio politico.

Chiede all’aula di sostenere il documento che non rinnega le fonti rinnovabili, né le leggi vigenti, ma esprime un giudizio che è anche di tipo politico, ritenendo che alcune peculiarità di tipo culturale e ambientale debbano essere rispettate ovunque.

Il consigliere Cremone Angelo ricorda che il problema sia stato discusso anche in commissione ambiente, dove è stato predisposto anche un documento.

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Verbale Consiglio Provinciale n. III dell’8 aprile 2013

Se per le pale che già ci sono, ci fosse stata un’esigenza di carattere industriale, si sarebbe anche potuta accettare un ampliamento. Ma dal momento in cui l’area in esame ha particolari pregi ambientali-culturali, deve essere salvaguardata. È giusto che anche la Provincia si esprima.

Per l’energia pulita, oggi i paesi del Nord Europa stanno facendo scuola. Si parla di eolico off- shore, lontano dalle coste. Si usano piattaforme petrolifere galleggianti, a trenta chilometri dalla Costa, non visibili dalla costa.

C’è un’altra richiesta presso il comune di Carbonia per la realizzazione di un impianto. Si rischierebbe che tutta l’area, anche quella agricola, venga riempita completamente.

Il presidente del Consiglio pone al voto, tramite votazione per alzata di mano, il quinto punto iscritto all’ordine del giorno:

5) Installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili nel Comune di Carbonia.

di cui alla mozione n. 9329 del 4 aprile 2013, avente ad oggetto: “Installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili nel comune di Carbonia”, presentata dai consiglieri Tocco, Piano, Rubbiani, Crobu, Madeddu, Fanni e Lenzu.

L’esito è il seguente:

Risultano presenti: 19

Cherchi Salvatore, Sundas Elio, Tocco Giovanni, Madeddu Emanuele, Piano Bruno Ugo, Crobu Livia, Rubbiani Mara, Fanni Antonio, Loddo Rossano, Cau Marco, Massa Salvatore Luigi, Cremone Angelo, Baldino Marco, Rombi Achille Ignazio, Rubiu Gianluigi, Stera Attilio, Locci Ignazio, Spiga Eleonora e Tronci Eligio.

Totale assenti: 6

Lenzu Pier Giorgio, Vigo Antonio, Perseu Luigi, Corongiu Mario, Acca Pier Paolo e Pintus Teresa.

Favorevoli: 19 (diciannove);

contrari: nessuno;

astenuti: nessuno.

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Il presidente del Consiglio, considerata la proposta di diversi consiglieri, propone di aggiornare i lavori per la discussione sullo stato di attuazione del Piano Sulcis ad altra data.

Il Consiglio APPROVA

il quinto punto iscritto all’ordine del giorno,

avente ad oggetto:“Installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili nel comune di Carbonia”,

di cui alla mozione presentata dai consiglieri Tocco, Piano, Rubbiani, Crobu, Madeddu, Fanni e Lenzu, avente ad oggetto: “Installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili nel

comune di Carbonia”, Prot. n. 9329 del 04.04.2013

e per l’effetto, impegna il presidente e la Giunta:

ad intraprendere tutte le iniziative necessarie per evitare un’eccessiva e sproporzionata installazione di parchi eolici e fotovoltaici sul territorio comunale, confermando la volontà dell’amministrazione a svolgere un ruolo preminente sulle decisioni riguardanti il proprio territorio

a continuare nella ferma opposizione verso la realizzazione del parco eolico presentato in assemblea pubblica il 25 febbraio 2013 a Carbonia che comporta un’eccessiva vicinanza degli aerogeneratori al sito Fenicio punico, alle realtà nuragiche e alle aree di interesse religioso come Flumentepido, ma anche un grave impatto visivo verso il mare (costa sud occidentale) con una pesante interferenza su tutti gli aspetti qualificanti dell’insediamento archeologico, il quale si qualifica e si apprezza epr la relazione con la costa e con il sito archeologico della vicina Sant’Antioco. Tanto più che siamo in presenza di un parco eolico già realizzato sui confini del comune di Carbonia nelle aree di Portoscuso, il quale ha già prodotto gravi effetti su tutti questi aspetti. I nuovi aerogeneratori del progetto di Carbonia, infatti, si andrebbero ad aggiungere a quelli esistenti, comportando su tutta la valle da Carbonia fino al mare (per tutto lo specchio visivo delle isole di San Pietro e di Sant’Antioco) una sproporzionata ed inaccettabile presenza di pale eoliche

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Il presidente del Consiglio dichiara chiusa la riunione alle ore 19.00

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LETTO, APPROVATO E SOTTOSCRITTO.

Il Segretario Generale Il Presidente del Consiglio

Dott. Franco Nardone f.to

Dott. Elio Sundas f.to

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