Il Giardino delle Stelle
La struttura
Denominazione: Il Giardino delle Stelle Indirizzo: Largo Gianni de Luca 8 Telefono: 06/95952365 - 06/95950945 Zona: Torrino Mezzocammino
Orario di funzionamento: ore 8,00 / 16,30
Entrata: ore 8,00 / 9,30
Uscita: ore 14,00 / 14,30 e 15,30 / 16,30
Capienza complessiva della struttura: n. 60 bambini Numero delle Sezioni: 3
Personale educativo: 11 educatrici- 1 Poses
Personale ausiliario: 4 collaboratrici scolastiche, cuoca ed aiuto cuoca
La struttura
Lo spazio mira alla costruzione di un ambiente di vita sereno, stimolante ed accogliente al fine di sollecitare interessi e gratificazioni per tutte le figure coinvolte nel processo educativo bambini docenti e famiglie.
La struttura è cosi composta: spazi comuni, ingresso, chiostrina interna, cucina, spogliatoi;
Spazi educativi: 3 - sezioni; piccoli, medi e grandi comprensive di stanza gioco, area pranzo condivisa dai bambini medi e grandi, stanza sonno, stanza laboratorio e bagni.
L’ingresso
Il nostro nido e circondato da un grande spazio esterno. Si accede alla struttura tramite un ingresso, qui è prestato particolare attenzione allo spazio dell’ingresso-accoglienza e del ricongiungimento, in quanto, momenti molto significativi ed educativi della giornata. L’ingresso è lo spazio che accoglie il bambino ed il genitore, è stato pensato ed organizzato per entrambi, l’adulto come il bambino si prende i propri tempi così da vivere il distacco in modo sereno. In questi spazi, infatti, si mettono in gioco quotidianamente forti emozioni, che necessitano di cura e tempi individualizzati “mani che lasciano e mani che accolgono”. I genitori possono sostare sedendosi su comodi divanetti intrattenendosi il tempo dovuto. Il bambino trova un armadietto, un posto individuale dove mettere i propri vestiti ed eventuali giochi portati da casa.
Il giardino
Il nido ha un ampio giardino utilizzato in tutte le stagioni, nelle belle giornate, offre ai bambini la possibilità di vivere momenti significativi all’aperto, la scoperta degli elementi della natura, la possibilità di giochi di movimento, di esplorazione, e di condivisione .
Il metodo di lavoro:
Il gioco è la principale attività del bambino e riveste un ruolo formativo determinante per il suo sviluppo.
Il gioco è considerato il modo più naturale per conoscere.
Le attività che vengono proposte ai bimbi sono tutte espresse in forma ludica, il metodo di lavoro fa riferimento al nuovo modello pedagogico di Roma Capitale. Parte dal riconoscimento e il rispetto
ambientamento graduale, attento ai specifici bisogni di ciascuno, preceduto da un colloquio con la famiglie si costruisce il rapporto di fiducia alla base delle relazioni con la famiglia e del benessere del bambino al nido.
Figura di riferimento
Ogni bambino e famiglia vengono accolti da una educatrice che sarà la figura di riferimento di un piccolo gruppo di bambini. La figura di riferimento garantisce un rapporto personalizzato e continuo specialmente nei momenti di cura, accoglienza, le cure personali, il pranzo, il sonno. Rappresenta un punto di riferimento emotivo per tutto il tempo dell’ambientamento e lo rassicura in modo da essere il riferimento dal quale poi esplorare gli ambienti, i materiali a fare e condividere esperienze fino ad aprirsi ed approcciare nuove relazioni con i coetanei e con le altre educatrici presenti.
Giornata tipo
I bambini arrivano con caratteristiche proprie dell’età e con dati personali originali ed unici, che vanno individuati, rispettati, valorizzati mediante la creazione di un ambiente strutturato negli spazi, nei tempi e nell’attività in modo che sia garantito a tutti un sano processo evolutivo sul piano affettivo-sociale-cognitivo.
La giornata al nido è scandita da momenti che si ripetono nel tempo e che permettono al bambino di orientarsi lungo la sua permanenza, offrendogli riferimenti temporali costanti e riconoscibili, rendendo prevedibile ciò che accade e così rassicurandolo; nello stesso tempo consentono una organizzazione del lavoro delle educatrici e all'intera struttura.
La giornata viene così scandita: accoglienza, piccola merenda a base di frutta, attività ludiche, cure, pranzo, cure, sonno, cure, merenda, uscita. Le routine quotidiane vengono scandite attraverso attività in diversi momenti della giornata.
L’organizzazione dei tempi l’allestimento degli spazi interessanti e rassicuranti si basano sugli effettivi bisogni dei bambini.
La capacità delle educatrici di stabilire relazioni con i bambini, tra i bambini e con le famiglie, insieme alle pratiche educativo-didattiche e la cura dei momenti di routine, costituiscono gli elementi fondamentali per la realizzazione di quelle che sono le finalità del nido e sulle quali si basano le scelte del Gruppo educativo che opera nel nido:
• creare un clima di dialogo e di sereno confronto;
• manifestare possibilità all’ascolto;
• costituire un modello adulto adeguato;
• promuovere situazioni basate sul gioco e su manipolazioni in cui i bambini possono agire ed interagire attivamente;
• porsi come mediatore tra le idee del bambino e le idee dei pari.
L’Accoglienza giornaliera:
un momento importante e delicato quando avviene il distacco dal genitore e per questo che l’educatrice dovrà rassicurarlo e cercare di conquistare la sua fiducia Le routine quotidiane vengono scandite attraverso attività in diversi momenti della giornata. attraverso il contatto fisico con delle
“coccole”, oppure proponendogli un gioco, una canzoncina o cose che possano stimolare il suo interesse.
Il momento della colazione (frutta): è una routine giornaliera che si svolge verso le ore 9.30 sedendoci tutti insieme a tavola. Possiamo definirla come un momento di pausa che determina il passaggio alle varie attività che si vogliono svolgere nell’arco della giornata insieme al bambino.
Le attività giornaliere: i travasi con farine, pasta, acqua, ecc., la pittura, la manipolazione con impasti di materiale vario (con farina, carta e altro).
Le attività motorie: il bambino ha a sua disposizione palle, carta di vario tipo, stoffe e tutti quei materiali che possono favorire un armonico sviluppo psicofisico. Il bambino sperimenta attraverso il suo movimento lo spazio e l ‘ambiente che lo circonda, relazionandosi con i suoi coetanei.
Acquisendo un poco alla volta senso di autonomia e sviluppa concetti come sopra/sotto, dentro/fuori, vicino/lontano, davanti/ dietro.
Le attività ludiche hanno un ruolo fondamentale per lo sviluppo delle diverse capacità relazionali, motorie e cognitive del bambino, dandogli la possibilità di stimolare il tatto, la vista olfatto e la percezione del sé corporeo e dello spazio.
Il momento del pranzo: l’importanza del pranzo è che avvenga in un clima di tranquillità e dove le educatrici rispettano i tempi e le esigenze dei singoli bambini per favorire il loro svezzamento.
Anche manipolare il cibo nel piatto, pasticciare con le mani, vuol dire entrare in confidenza con esso, conoscerlo e portarlo alla bocca con le mani significa sperimentare la coordinazione occhiomani il quale permetterà successivamente al bambino di bere e usare le posate.
Il momento del cambio: il cambio è un momento dove si crea la prima tappa della relazione corporea tra educatrice e bambino ed è proprio attraverso l’espressione del volto e del tono della voce che gli trasmettiamo calma e sicurezza.
Il momento del sonno: è cura dell’educatrice ricreare un’atmosfera tranquilla e rilassante (anche con musica adeguata) per aiutarlo ad addormentarsi rispettando le abitudini di ciascuno.
Il momento del risveglio e della merenda:
al risveglio del bambino ci dedichiamo alla sua cura e igiene personale, alla merenda e infine gioco libero aspettando il ritorno dei familiari.
Il momento dell’uscita (ricongiungimento con i familiari): salutiamo il bambino con serenità e comunicando alla famiglia tutte le informazioni riguardanti l’andamento della giornata svolta al nido.
Occasioni di partecipazione condivisione con le famiglie
Durante l’andamento dell’anno si effettuano osservazioni finalizzate a verificare l’adeguatezza della strutturazione dello spazio e delle proposte offerte in modo da porre in esser tutti i miglioramenti del caso.
Le famiglie vengono coinvolte nella vita del nido attraverso:
• gli scambi di informazioni quotidiane;
• gli appuntamenti istituzionali come l’Assemblea e il Comitato di gestione;
• il colloquio per ambientamento;
• gli incontri di sezione;
• dei laboratori finalizzati alla partecipazione alle attività del nido;
• dei colloqui individuali, uno spazio tempo per uno scambio più approfondito e riservato, richiesti sia dalla famiglia che dalle educatrici.
Molteplici sono le attività proposte nel nido in base all’età dei bambini:
• Il cestino dei tesori
“Occorre che il bambino piccolo venga considerato per quello che veramente è:
una nuova persona in formazione che ha bisogno non solo di cure fisiche ma anche di rapporti
umani e stimoli materiali che attivino, fin dai primi mesi, la sua capacità di sviluppo...” (Elinor Goldschmied, l'ideatrice del cestino dei tesori)
L'elemento centrale della proposta è un cesto, di materiale esistente, riempito al bordo con varie oggetti “non strutturati”, appartenenti all'ambiente domestico e scelti per stimolare tutti i sensi. Ai bambini è lasciata la massima libertà di esplorare pennelli da barba, catenelle, specchio di legno, guarnizioni della macchinetta dei caffè, passino del caffè cucchiaio di legno, flessibile della doccia...
Gli oggetti, di materiali diversi, ma tutti rigorosamente naturali, vengono afferrati, toccati, passati da una mano all'altra, portati alla bocca. Il contenuto del cestino è continuamente rinnovato e sviluppato con cura e attenzione. All'educatrice spetta il compito di renderlo sempre interessante aggiungendo nuovi oggetti in modo che il bimbo possa variare, ogni volta, la sua esplorazione.
Gioco euristico
Si tratta del gioco mediante una tipologia di oggetti e contenitori che si trovano nel mondo reale.
Questi oggetti, raccolti nell’ambiente naturale come conchiglie, oppure possono essere riciclati come coperchi, barattoli di latta, pezzi di legno, tubi di cartone, pezzi di stoffa, carta di vario genere, tappi di sughero, tappi degli omogeneizzati, materiali di uso comune come nastri, catenelle, bigodini, mollette per bucato, anelli per tende di legno e di metallo ecc….
Il gioco euristico offre ai bambini l’opportunità di sperimentare infiniti modi di giocare e di organizzare tale materiale secondo la propria creatività, senza schemi prefissati dall’adulto che non interrompe i gesti del bambino né si sostituisce al bambino.
I bambini mostrano una grande varietà nei modi con i quali scelgono di utilizzare gli oggetti per riempire, svuotare, infilare, selezionare, scartare, sovrapporre, mettere in sequenza, paragonare una cosa all’altra. Questa attività, altresì, incentiva comportamenti ecologici di salvaguardia dell’ambiente: riutilizzare i “rifiuti” in modo creativo, giocare a costruire, permette ai bambini di consolidare le conoscenze e di scoprire il potenziale “prezioso” dei materiali di riciclo.
• Laboratorio grafico-pittorico: via libera alla creatività!
Il disegno e la pittura, consentono al bambino di esprimere la propria creatività attraverso il lasciare traccia di sé con diversi materiali.
Ha lo scopo di insegnare a percepire, distinguere e conoscere i colori, le forme e le linee che come elementi compositivi, assumono una funzione importantissima nelle espressioni artistiche. Ha come obiettivo quello di affinare la motricità fine della mano, la coordinazione oculo-manuale, l’attenzione e i tempi di concentrazione del bambino. Il bambino utilizzando le diverse tecniche pittoriche per esempio, la digito pittura, il pennello, la spugna, i tappi di sughero ecc. può esprimere con facilità e immediatezza le emozioni, gli stati d’animo, i sentimenti e i livelli percettivi della realtà.
Le opere sono libere, si possono colorare fogli di diversa grandezza e tipologia di carta, oggetti e materiale naturale. I materiali usati sono: fogli di varia dimensione, cartoncini, spugne, timbri, matite, pennelli.
• Laboratorio di manipolazione:
“è l’azione che permette la conoscenza di se e del mondo, il fare è quindi inscindibilmente correlato con il pensare.”
L’obiettivo del laboratorio è quello di offrire la possibilità di manipolare materiali naturali come sabbia, acqua, terre per costruire un segno o una forma, osservare come questa modifichi uno spazio, seguire il processo di trasformazione della materia: il bambino impara a costruire, e, tramite l’esperienza sensoriale, allena la manualità e la sensibilità estetica.
È una palestra per i sensi:
le mani impastano, imprimono, schiacciano, arrotolano,mescolano e lasciano impronte;
gli occhi si aprono, osservano, progettano e immaginano;
il naso ricorda l’odore della terra bagnata dalla pioggia , del fango, e scopre nuovi odori;
le orecchie ascoltano suggerimenti e suoni di differenti materie.
I materiali per il percorso e la realizzazione del laboratorio sono: acqua, sassi e pietre, rami, ecc.
Elementi naturali, o appartenenti alla quotidianità, che vengono da lontano, come le pietre arrivate delle raccolte dei bambini anche in vacanza, accanto a materiali comuni e reperibili, come una pigna o un ramo.
Nel laboratorio scopriremo questi elementi, come scienziati analizzeremo ad occhi chiusi le loro caratteristiche tattili e li catalogheremo e sistemeremo in modo da essere fruiti agevolmente per stimolare sensazioni esplorazioni e creatività.
“Per il bambino così come per lo scienziato, il problema più importante è capire il
mondo;
ma per capire il mondo non bisogna provocarlo affinché si
manifesti: lo scienziato lo provoca con le sue ricerche, il bambino con i suoi giochi.” (Bruno Munari)
Laboratorio dei travasi e dell’incollaggio.
Attraverso il piacere del pasticciare, questo laboratorio, consente:
lo sviluppo dei cinque sensi, e permette ai bambini di sperimentare autonomamente le diverse azioni che li rendono protagonisti,
giocando, imparano a conoscere misure, quantità e qualità delle sostanze,
permette di affinare la motricità della mano, la coordinazione oculo-manuale, l’attenzione e i tempi di concentrazione,
permette attraverso l’uso di materiali diversi, di sviluppare la sensibilità tattile,
di imparare a modellare forme semplici,
di apprendere in modo implicito sperimentandoli direttamente i concetti: dentro-fuori, di quantità, I Travasi permettono la comprensione della proprietà dell’oggetto e della sequenza causa-effetto.
Materiale per i travasi sono: pastina, semola contenitori e strumenti come cucchiai di varie grandezze bicchieri, mestoli, imbuti, tazzine, ciotole serviranno a riempire, svuotare, travasare. Il collage: permette l’affinamento di diverse capacità fine motorie e l’arricchimento di esperienze creative materiale per l’incollaggio: colla, fogli e cartoncini, materiale di recupero in genere pezzi di stoffa, pezzetti di carta colorata, foglie, farina bianca o gialla, cartone, legumi.
• Attività strutturate da tavolo:
questi giochi sono strettamente collegati allo sviluppo delle capacità spazio-temporali e per la coordinazione oculo-manuale, permettono di sviluppare e consolidare la capacità manipolativa del bambino.
I materiali usati sono: incastri, scatole di varie dimensioni, barattoli infila e togli, pinzette da ghiaccio con palline, lo stenditoio con mollette di legno, pannelli con cerniere o tappi (apri – chiudi), le perle da infilare ecc.
• Laboratorio di ascolto della musica, del suono e del silenzio:
Questo laboratorio ha come finalità, l’integrazione possibile tra dimensione affettiva e attività cognitiva per affrontare eventuali problemi di linguaggio e per favorire, in ogni bimbo, la naturale inclinazione ad esprimere il proprio vissuto attraverso la musica, passando con estrema gradualità, dall’ascolto di semplici ninna-nanne, alla produzione spontanea delle prime figure ritmiche e melodiche.
Permette l’improvvisazione e la scoperta della propria creatività attraverso il dialogo sonoro, l’esperienza percettiva e quella gestuale associate al timbro e al ritmo.
I materiali usati sono:
la voce dell’educatrice e del bambino, cd, libri musicali.
• Laboratorio psico-motorio:
attraverso il movimento il bambino scopre il proprio corpo e lo spazio circostante, ha il consolidamento della scoperta e della conoscenza dell’io corporeo attraverso le varie tappe, interazioni tra bambini, interazioni tra bambini ed adulto e socializzazione.
I bambini sperimentano con il proprio corpo il piacere di rotolare, strisciare, correre, saltare, infilarsi nei buchi, nascondersi, gattonare, camminare piano, camminare veloce, scendere, salire, arrampicarsi, stare in equilibrio, andare in avanti, andare indietro ecc.
I materiali usati per questo laboratorio sono:
tappeti, strutture di plastica, palle colorate, tunnel ecc.
Giochi simbolici l’angolo della cucina delle bambole e dei travestimento: si gioca a far finta di … il gioco simbolico è la capacità del bambino di comportarsi in maniera libera e di far riferimento ad una realtà non presente muovendosi spontaneamente in una dimensione di fantasia, è molto importante come attività perché stimola lo sviluppo emotivo e cognitivo del bambino. L’ angolo cucina, in modo particolare, è vissuto come un ambiente famigliare ben conosciuto dal bambino che ritrova e può riprodurre in esso la cucina di casa sua con la rassicurante quotidianità di tale ambiente.
I giochi permettono ai bambini di sperimentare ed imitare le azioni dei grandi, di prendersi cura dell’altro.
La capacità di simbolizzare è la conquista dei bambini che maggiormente influenza il loro comportamento comunicativo.
I bambini si travestono e si truccano da mamma, papà, dottore, ecc. e giocano con bambole, borse, cucine, occorrente per la toilette, camicie, sciarpe, scarpe ecc.
• Laboratorio di lettura e attività linguistico-cognitiva:
La lettura di un libro è un momento importante di crescita e di condivisione di esperienze tra il gruppo dei bambini e l’adulto favoriscono lo sviluppo della comunicazione, del linguaggio, dell’attenzione e della socializzazione.
Materiali: libri, racconto di storie, filastrocche, canzoncine ecc..
• Il momento del ritrovarsi, del gioco del relax, e delle coccole:
I giochi per nutrire i sensi e le emozioni.
Le Coccole,
come nutrimento per il bambino, dunque, sono indispensabili per far crescere bene il bambino.
La presenza o l'assenza delle coccole definisce la qualità della relazione tra il bambino e chi ha cura di lui. Attraverso le coccole infatti l'educatrice fa tante cose: rilassa e induce uno stato di benessere nel bambino, lo rassicura, lo stimola, ne facilita il contatto con l'ambiente, gli propone cose nuove, nutre il loro legame affettivo.
Un'interazione “coccolante” fatta di carezze, mani che si toccano e si intrecciano, giochi da inventare, parole dolci, divertenti, sussurrate o cantate, pelle, occhi stupiti e sorridenti, piedini da solleticare, baci, stimola i sensi, attiva la mente e dà luogo a sensazioni che il piccolo interpreta con un “mi fanno stare bene”.
Coccole e carezze giochi con un pizzico di fantasia e tanta passione. questo momento serve ad arricchire i rapporti affettivi, per scoprire un mondo fatto di gesti, un mondo tattile, con carezze, abbracci…
Il Gruppo Educativo cerca di portare avanti il pensiero fondante del Outdoor Education, dove il fuori prende ampio spazio “nel dentro” con la realizzazione di veri e propri scenari naturali.
Lo spazio esterno è pensato come un ambiente educativo che amplia e arricchisce lo spazio interno e valorizza l’approccio del bambino alla natura utilizzando la sensibilità e il movimento del corpo offrendo la possibilità di sperimentare propri limiti e acquisire nuove conoscenze e consapevolezze sulla percezione del proprio corpo, migliorare l’autostima ed il proprio senso di identità.