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MST E HIV: INTERVENTI INFO-PREVENTIVI. VALUTAZIONE DELL EFFICACIA

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Academic year: 2022

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PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE PROMOZIONE DELLA SALUTE 2004-2005 (DD 466 - 29.11.04)

BANDO REGIONALE 2004-2005 PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE (DD 500 - 20.12.04–BURP 51–23.12.04)

MST E HIV: INTERVENTI INFO-PREVENTIVI.

VALUTAZIONE DELL’ EFFICACIA

Filone tematico Sessualità, malattie sessualmente trasmesse

Tema Sessualità e malattie sessualmente trasmesse

Destinatari Allievi triennio scuole superiori del territorio dell’ ASL 17 Setting Scuole superiori territorio ASL 17

Responsabile del progetto Dutto Silvana

ASL 17 Savigliano - UOA SER.T Via Spielberg 58, 12037 Saluzzo (CN) Tel. 0175 -215.270

Fax 0175-215267 sert.saluzzo@asl17.it

ProSa on-line: P0281 VALUTAZIONE PROGETTO: 15/22 FINANZIAMENTO CONCESSO: 3000.00 €

Abstract

Il contesto di partenza vedeva due servizi , il sert e il consultorio che per mandato istituzionale rivolgevano agli alunni delle scuole superiori degli interventi informativi riferiti all’ ambito delle malattie sessualmente trasmissibili. In particolare il consultorio famigliare proponeva un intervento di educazione alla sessualità che trattava anche della prevenzione delle MST ed il sert proponeva un intervento di prevenzione dell’ AIDS che come noto ha fatto registrare un aumento dell’ incidenza tra la popolazione giovanile con contagio per via sessuale. I due servizi pur agendo nell’ ambito della prevenzione delle MST operavano con obiettivi specifici differenti(promozione della salute sessuale - prevenzione dell’ aids) che richiedevano di essere armonizzati per creare sinergia a messaggi di salute ed evitare per contro il rischio reale di creare confusione con messaggi non chiari o disconfermanti.

Alla luce di questa prima analisi i due servizi si erano quindi impegnati in un percorso di “ricerca azione sulla metodologia di intervento” che avesse la finalità di individuare le strategie e gli strumenti più efficaci in relazione agli obiettivi specifici di ogni servizio e che nel contempo fosse attenta ai livelli di intersecazione tra i diversi ambiti.

Il ridotto finanziamento non ha consentito di poter procedere ad un lavoro di rivisitazione degli interventi così ampio e si è dunque proceduto ad una ridefinizione degli ambiti del progetto La scelta si è orientata quindi sulla rivisitazione della modalità di intervento del sert che stava utilizzando un Kit informativo che aveva bisogno di essere e messo a punto , mentre il consultorio proponeva ormai da alcuni anni un intervento collaudato e molto gradito da insegnanti e allievi.

Con il contributo di un consulente si è proceduto ad una progressiva rivalutazione del materiale del Kit infopreventivo che è stato rivisto in alcune sue parti per renderlo compatibile con gli obiettivi informativi del progetto ,che a loro volta erano stati riformulati alla luce di una più attenta analisi dellle situazione di partenza , con particolare riferimento alle risorse umane ed economiche che era possibile investire sul progetto. E’ stata rivista nel corso dei tre anni scolastici in cui è avvenuta la sperimentazione (2004/5-2005/6-2006/7) anche la modalità di lavoro con i destinatari al fine di garantire un’ ottimizzazione delle risorse. L’ utilizzo in corso d’

opera del modello di Green ha consentito di integrare il progetto con interventi non precedentemente pensati( intervento formativo rivolto agli insegnanti sul tema dell’ adolescenza e del rischio). Infatti mantenere l’ attenzione sul risultato atteso ha consentito di evidenziare alcuni bisogni ,su cui si è agito migliorando la possibilità di implementazione del progetto stesso nonché sulla qualità delle relazioni con i destinatari intermedi che agivano di rinforzo all’

intervento degli esperti.

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L’ ultimo tassello del lavoro di rivisitazione del progetto , ha riguardato la collocazione nel tempo della proposta informativa. Si è recuperata l’ attenzione al contesto dell’ asl che tramite i diversi servizi offre ogni anno alle scuole un pacchetto di progetti sui temi della promozione della salute.

Considerando le proposte fatte anche dagli altri servizi si è pensato che l’ efficacia del progetto

“Che ne sAIDS?” sarebbe migliorata laddove fosse stato possibile incontrare i ragazzi che avevano già avuto le informazioni e lo stimolo alla riflessione legate alla salute sessuale (consultorio) e al rischio (progetto del sert “saperne di più per rischiare di meno”).

Per questo motivo a partire dal prossimo anno scolastico 2007/08 il progetto infopreventivo sull’

aids , denominato “Che ne sAIDS?” sarà rivolto alle classi quarte delle scuole superiori. Alle classi seconde è rivolto il progetto del consultorio che promuovendo interventi di promozione tutela della salute sessuale, già offre informazioni sugli strumenti di prevenzione delle MST (tra cui l’ AIDS). Alle classi terze è rivolto il progetto del sert relativo al rischio (Dipendenze e Dintorni).

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RELAZIONE FINALE

IL CONTESTO DI PARTENZA

Analisi del contesto di partenza

La prima analisi di contesto si è basata su dati di evidenza già in possesso al servizio (dati epidemiologici nazionali,regionali e locali ) nonché sulla necessità sostenuta anche a livello regionale (Consulta AIDS) di riprendere campagne informative sul tema dell’ AIDs in particolare nella fascia di popolazione compresa tra i 17 e i 25 anni (maggiore incidenza di sieroconversioni) . L’ avvio del progetto ha consentito un approfondimento della diagnosi educativa(questionario dee test di ingresso) evidenziando tra i ragazzi della popolazione target confusione tra metodi e tecniche efficaci per la prevenzione delle gravidanze indesiderate (pillola e spirale) e i metodi e i presidi per la protezione dalle MST(

profilattico). Altro ambito di disinformazione e/o di scorretta informazione era quello relativo alle differenze tra infezione e malattia per cui non appariva consolidata l’

informazione relativa alla diagnosi precoce dell’ infezione.

Durante il lavoro con il consulente dell’ Associazione Minotauro è stato possibile evidenziare la necessità di agire su questi determinanti predisponenti( mancanza di informazioni corrette) ponendo però attenzione al fatto che si agiva su una fascia di popolazione in età evolutiva. I messaggi informativi dovevano essere attentamente soppesati per evitare che si incorresse nel rischio di trasmettere un informazione del tipo

“se fai sesso ti ammali di aids “ , tenendo nel contempo in considerazione componenti evolutive legate al rischio che sono imprescindibili nel lavoro con gli adolescenti. Quest’

analisi educativa è stato possibile condividerla con i destinatari intermedi del progetto che avevano il compito di riprendere in classe gli argomenti trattati .Nel progetto era importante il ruolo attribuito agli insegnanti per agire su alcuni determinanti abilitanti (possibilità di confronto con adulti significativi).Considerando però che questi esplicitavano difficoltà a trattare questi argomenti poiché la discussione in classe apriva scenari di difficile gestione (comportamenti sessuali, valori morali, stili di vita, ecc), si è ritenuto di dover integrare il progetto prevedendo una giornata di studio –approfondimento rivolta ad operatori dei servizi e insegnanti relativamente ai temi del rischio in adolescenza che è stata proposta loro come opportunità per una riflessione congiunta sui temi dell’ adolescenza che vedeva accomunati nella difficoltà della relazione con gli adolescenti insegnanti e operatori .

Il tema del rischio connesso agli stili di vita diffusi tra gli adolescenti(consumo ricreazionale di alcool e sostanze) è stata un’ area di lavoro che è emersa con prepotenza nella gestione degli interventi e anch’ essa era stata sottovalutata nella sua valenza di determinante predisponente nella prima fase della diagnosi educativa ed ha assunto sucessivamente un peso determinante , tanto da divenire argomento di un altro progetto infopreventivo che è stato proposto alle scuole nell’ anno scolastico 2005/2006, poi riproposto con alcune modifiche nell’ anno scolastico 2006/07 e andrà a regime come progetto sul rischio proposto dal sert a partire dall’ anno scolastico 2007/08 alle classi terze degli istituti superiori. Il lavoro del progetto in questione potrà essere usato come valido punto di partenza per il progetto infopreventivo su aids e MST che verrà proposto a partire dallo stesso anno scolastico alle classi quarte..

La diagnosi organizzativa interna al servizio e all’ ASL in un primo tempo è stata piuttosto approssimativa essendo il gruppo di lavoro un gruppo consolidato che da tempo si occupava di questioni inerenti l’ AIDS. Il lavoro di approfondimento ha reso evidente che le competenze professionali disponibili consentivano la possibilità di mettere in campo un buon progetto informativo, ma non erano adeguate a interventi più di tipo elaborativo che oltre a richiedere competenze professionali diverse (es. psicologi) richiedevano anche maggiori risorse di tempo .Il progetto offerto alle classi si è quindi ristrutturato nel tempo

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per garantire con la maggior efficienza possibile il raggiungimento degli obiettivi informativi previsti per il maggior numero di studenti proporzionalmente alle risorse umane investite.

Alleanze tra gli attori interessati al progetto

Si è stabilita fin da subito un ottima alleanza con il consulente dell’ Associazione Minotauro il cui contributo critico è stato accolto dal gruppo di progetto ,che ha riconosciuto la competenza non soltanto metodologica (in sintonia con quella proposta da Dors) ma anche psicologica in riferimento alla popolazione target.

Anche con gli insegnanti è stato possibile stabilire una buona alleanza , pur proponendo un progetto di intervento che ogni anno era rivisto in qualche sua parte e che richiedeva anche a loro di rimettere in gioco nuove disponibilità. L'’alleanza con gli insegnanti è stata ulteriormente rafforzata dal momento formativo condiviso con loro in cui essi hanno sperimentato una attenzione rivolta ai loro bisogni da parte del servizio che in parte li gratificava in parte era metaforicamente assimilabile alla situazione relazionale che vivono gli studenti quando un insegnante pone attenzione ai loro bisogni evolutivi e non soltanto informativi/didattici. Il risultato è stato il raddoppio delle adesioni al progetto nel successivo anno scolastico.

Molto positiva anche la collaborazione con il Centro di documentazione audiovisiva dell’

ASL 18 che ha collaborato alla ricerca del materiale da usare nel lavoro con le classi. Il materiale audiovisivo rivolto agli adolescenti oltre ad essere accattivante deve infatti essere “riconosciuto” come appartenente ai codici della TRIBU degli adolescenti.e deve essere quindi costantemente aggiornato ( ad es. un messaggio di salute lanciato da una star non riconosciuta dalla popolazione target , non solo non è colto ma rischia di essere considerato “out”)

Alla luce di quanto osservato si ritiene possa essere efficace costruire periodici momenti di formazione congiunta che tengano conto della funzione educativa delegata agli insegnanti dalle famiglie e dalle istituzioni oltre che dai ragazzi stessi.

Andamento del gruppo di progetto

Il gruppo di progetto è stato stabile nel corso degli anni , integrando un nuovo operatore al suo interno . questa stabilità ha consentito un buon livello di coesione del gruppo e la possibilità di effettuare valutazioni e verifiche trasversali che hanno consentito la possibilità di effettuare proposte organizzative che favorissero la possibilità di raggiungere il maggior numero di scuole a parità di operatori.( es. Tutte le attività di Che ne sAIDS sono organizzate nel 1 quadrimestre, mentre gli stessi operatori nel secondo quadrimestre sono impegnati per gli interventi preventivi su “dipendenze e dintorni”)

Promozione del progetto

Il progetto è stato diffuso esclusivamente tramite i canali curati dal RePES aziendale che si sono dimostrati efficaci. Non sarebbe possibile per il servizio far fronte ad una maggiore richiesta di interventi , date le risorse attualmente destinate agli interventi di prevenzione.

Programma delle Attività

Sono state svolte tutte le attività programmate. Trattattandosi di un progetto biennale prevedeva interventi su tre anni scolastici la programmazione delle attività è stata rivista annualmente con modifiche in itinere che tenevano conto di quanto emergeva da un lato nel percorso di valutazione degli interventi dall’ altro delle variabili esterne ( es. n° di scuole che aderivano al progetto)

In sintesi le attività svolte sono state le seguenti:

Anno scolastico 2004/05

Preparazione del KIT infopreventivo del progetto “Che ne sAIDS?”

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Predisposizione della scheda di presentazione del progetto alle scuole tramite il RePES aziendale.

Presentazione progetto bandoHP Gestione interventi in sette classi

Luglio 2005 contratto di supervisione con consulente Associazione Minotauro

Settembre 2005 avvio lavoro di supervisione con revisione materiale finalizzato a approfondimento della diagnosi educativa .Il lavoro di supervisione prosegue fino a maggio2006 e prosegue parallelamente alle attività con le classi.

Anno scolastico 2005/06

Revisitazione materiale audiovisivo e ridefinizione interventi.

Da novembre 2005 avvio interventi nelle classi. L’ adesione al progetto è stata di 13 classi.

Da marzo 2006 a conclusione degli interventi nelle scuole e lavoro di approfondimento sui risultati dei questionari di uscita ( obiettivi informativi raggiunti) e sui bisogni emersi dagli insegnanti in relazione allo sviluppo in classe dei lavori di approfondimento. Lavoro di organizzazione per evento formativo.

Maggio 2006 .Evento formativo rivolto a operatori della prevenzione e insegnanti.

Giugno 2006 Presentazione progetti alle scuole per l’ anno scolastico 2006/07.

Estate 2006. Aggiornamento materiale audiovisivo e ridefinizione ruoli all’ interno del gruppo di progetto ( alla luce della supervisione che ha messo in luce le singole competenze) e ridefinizione organizzativa all’ interno

Anno scolastico 2006/07

Adesione al progetto di 22 classi.

Gestione degli interventi del progetto nel primo quadrimestre.

Dicembre 2006Gennaio 2007 lavoro di valutazione degli esiti e condivisione degli esiti del progetto con il servizio.

Ridefinizione della collocazione del progetto con attenzione agli altri progetti del servizio e dell’ ASL.

Luglio 2007.Presentazione proposte dei progetti alle scuole a cura del Repes Aziendale con decisione di valorizzare il lavoro di rinforzo positivo e di sinergia tra progetti diversi ., da cui la decisione di proporre il progetto infopreventivo Che ne sAIDS? alle classi quarte .

Valutazione di processo

Determinanti Determinanti predisponenti :

1)Mancanza di corrette informazioni relative a strumenti di prevenzione di AIDS e MST 2)Mancanza di informazioni sul decorso dell’ infezione e sull’ importanza della diagnosi precoce.

3)Scorretta percezione dei comportamenti a rischio

Determinanti abilitanti :

Confronto sui comportamenti a rischio con figure di adulti significativi

Obiettivi

1) trasmettere informazioni corrette sugli strumenti di prevenzione dei AIDS e MST 2) trasmettere informazioni corrette sul decorso delle infezione Hiv

3) aumentare la percezione del rischio di infezione HIV/MST connesso a comportamenti legati a consumo/abuso di sostanze(effetto disinibente delle sostanze)

4) Facilitare la creazione di opportunità di confronto tra insegnanti e ragazzi relativamente ai comportamenti a rischio.

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Considerazioni

Gli obiettivi di cui ai punti 1 e 2 sono stati raggiunti come rilevato dal test finale somministrato ai ragazzi al termine dell'’intervento.

l’ obiettivo 3 relativo la percezione del rischio si ritiene almeno in parte raggiunto, anche se al momento non si dispone di strumenti di rilevazione oggettiva , bensì soltanto il riscontro indiretto legato alla qualità degli interventi , nonché ai lavori di approfondimento effettuati dagli insegnanti ( non in tutte le classi)

L’ obiettivo è stato raggiunto solo in parte , pur avendo ottenuto in seguito all’ evento formativo congiunto con gli insegnanti , un aumento di richieste di confronto da parte di questi ultimi, relativamente al lavoro che si stava facendo in classe. Si ritiene un indicatore indiretto anche l’ attivazione da parte di una scuola di un percorso di supervisione sulle problematiche relazionali richiesto al Supervisore del progetto che aveva curato l’ inrvento all’ evento formativo di maggio.

Si ritiene che sia stato fondamentale il processo di condivisione sia con gli studenti che con gli insegnanti dei presupposti che muovevano il servizio nel proporre l’ intervento.

Risultati e conclusioni

Si esprime ampia soddisfazione per il lavoro svolto. L’ utilizzo del modello di Green seppur non ancora del tutto padroneggiato dagli operatori , ha consentito da un lato di ridimensionare gli obiettivi rendendoli effettivamente raggiungibili ma è stata anche occasione di consapevolezza che ha consentito di utilizzare e promuovere il lavoro di altri che creava sinergia e/o integrazione al proprio.

Strumenti e documenti prodotti utili alla comprensione del percorso e dell’ intervento.

Test d’ ingresso e test finale

Temi di approfondimento che possono usare gli insegnanti

Traccia di lavoro del momento formativo rivolto ad insegnanti ed operatori

Si consiglia inoltre opuscolo informativo prodotto dalla LILA che viene consegnato al termine dell’ intervento infopreventivo dal titolo HIV/AIDS + Risposte – Dubbi

Per quanto concerne le problematiche adolescenziali in ambito scolastico può essere di valido supporto il libro di Matteo Lancini “Ascolto a Scuola” ed. Franco Angeli ( utile consigliarlo a insegnanti che chiedono di avere indicazioni bibliografiche relative all’ area relazionale”

Sono inoltre disponibili a richiesta i materiali audiovisivi utilizzati nel progetto

Rendicontazione economica

Tipologia di Spesa voci analitiche di spesa Spese sostenute al 31 ,07.07 Personale 3000 euro (determina n°1043 del 12.10.2005. fattura n°49 del 19.06.2006)

Riferimenti

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