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LA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA E IL WORK BREAKDOWN STRUCTURE WBS

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Academic year: 2022

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(1)

LA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’

E

IL WORK BREAKDOWN STRUCTURE

WBS

(2)

La Work Breakdown Structure

La WBS è uno strumento di pianificazione delle attività progettuali che comporta un lavoro di:

1) suddivisione delle attività fino al grado di dettaglio

necessario per una pianificazione ed un controllo adeguato

SCOMPOSIZIONE del progetto in WP( work pakages o attività) e dei WP in tasks (tasks sono i compiti o sottoattività)

e

2) individuazione degli elementi fondamentali per il controllo del processo di implementazione

ANALISI di ciascun WP e task

(3)

… la sostanza del WBS

• Nella sostanza il WBS prevede un lavoro 1. di SCOMPOSIZIONE e

2. di ANALISI

La scomposizione delle attività in sottoattività permette di:

1. Comprenderne meglio i contenuti

2. Organizzarne al meglio l’implementazione

(4)

Dettagli e confini del progetto

In sintesi, la Work Breakdown Structure (WBS)

• da un lato specifica nel dettaglio quello che deve essere eseguito (prodotto: schede operative delle attività),

• dall’altro delimita i confini del progetto, escludendo dalla sua struttura tutto ciò che non occorre al raggiungimento degli obiettivi (prodotti: piano di lavoro e budget del

progetto

(5)

Esempio di WBS (tratto da wikipedia)

(6)

La fase di scomposizione

Il WBS si costruisce attraverso la scomposizione del progetto in attività o sotto-progetti dei quali riuscirò più facilmente a controllare la realizzazione.

Questi “sotto-progetti” vengono definiti WORK PACKAGES (corrispondono alle attività del quadro logico).

I WP vengono a loro volta essere suddivisi in AZIONI

Il WBS:

➢ coprirà tutta la durata del progetto

➢ è orientato al raggiungimento degli output/risultati (è una classificazione degli scopi del progetto, non un elenco di compiti operativi da svolgere)

(7)

il Workpackage

Un workpackage (WP) è un sotto-progetto che:

persegue un obiettivo operativo chiaro (= singola attività del quadro logico)

E’ composto da un certo numero di azioni puntuali/

compiti coordinati tra loro

Produce output (deliverables)

Consegna o concorre a consegnare risultati rilevanti

Ha una data di inizio e una di fine

(8)

Le azioni/tasks

• Sono le “cellule” del progetto, vere e proprie unità costituenti indivisibili che per livelli crescenti di

aggregazione generano le altre categorie progettuali (WP, risultati, obiettivi)

• I livelli di aggregazione variano in funzione della

complessità degli obiettivi perseguiti. Progetti semplici che perseguono obiettivi operativi possono avere anche un solo livello di scomposizione; in questo caso i WP coincidono con le azioni

• Le azioni/tasks aggregate in termini di tempo danno il cronoprogramma/piano di azione del progetto

• Le azioni/tasks aggregate in termini di costi danno il budget del progetto

(9)

Alcune regole per costruire un buon WBS

• Un workpackage deve produrre almeno un deliverable (outputs e relativo risultato)

• L’interdipendenza tra i workpackage deve essere minimizzata (per mantenere il progetto gestibile)

• Ruoli e responsabilità devono essere definite chiaramente (i partner possono non avere esperienze precedenti di

collaborazione operativa e quindi è necessaria la massima chiarezza)

• Il numero di azioni che si sovrappongono temporalmente deve essere ragionevole (per limitare la complessità della gestione del progetto)

• Alcuni WP sono obbligatori (es. project management) altri sono discrezionali

(10)

Un passo indietro…..

Da dove parte la WBS?

Punto di partenza: la pianificazione strategica Compilando il quadro logico si è dato avvio alla fase di

PIANIFICAZIONE del progetto in quanto sono stati definiti uno scopo, dei risultati necessari al suo raggiungimento e delle attività da realizzare per produrre i risultati identificati.

Con la WBS, le attività del quadro logico vengono scomposte in azioni operative al fine di capire cosa va fatto in concreto:

compiti, mansioni e responsabilità da assegnare ai diversi attori del progetto; mezzi e costi da sostenere. Si entra pertanto nella fase di pianificazione operativa

Piani di lavoro e budget orientati agli obiettivi

(11)

scomposizione

• Individuazione di sottoattività (azioni/

mansioni/ compiti semplici), il cui livello di dettaglio deve permettere di

individuare:

1.

le modalita’ di realizzazione delle stesse

2.

un responsabile

3.

i mezzi

4.

i relativi costi (per lo meno quelli del

personale)

(12)

IL CRONOPROGRAMMA

• Il piano di attività diventa piano d’azione attraverso la calendarizzazione delle azioni:

– Definizione della durata delle azioni e/o delle sottoattività e loro inserimento all’interno del diagramma

– controllo dei “conflitti”: si accerta l’esistenza di azioni e/o attività da svolgere

contemporaneamente, se ne verifica la fattibilità

e si apportano le correzioni del caso

(13)

CRONOPROGRAMMA e Il diagramma di GANTT

Il GANTT è LA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DEL CRONOPROGRAMMA E PERMETTE DI VISUALIZZARE I TEMPI E

I LEGAMI TRA LE ATTIVITA’, LE RISORSE ASSEGNATE, LA DURATA, I

CORE OUTPUT E LE MILESTONES.

IN SINTESI, DA’ UNA VISIONE D’INSIEME DELLO SVILUPPO DEL PROGETTO NEL

TEMPO

Riferimenti

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