• Non ci sono risultati.

IL GRAFICO DEL GIORNO. Il lavoro in Italia: qualità, sicurezza e salario. Cosa ci dicono i numeri?

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "IL GRAFICO DEL GIORNO. Il lavoro in Italia: qualità, sicurezza e salario. Cosa ci dicono i numeri?"

Copied!
25
0
0

Testo completo

(1)

IL GRAFICO DEL GIORNO

Il lavoro in Italia: qualità, sicurezza e salario.

Cosa ci dicono i numeri?

(2)

Lavoro su GDP

52 54 56 58 60 62 64 66 68

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Francia Germania Italia Spagna UK

Fonte: OCSE

(3)

Disuguaglianza

Fonte: Milanovic

(4)

OCCUPAZIONE &

DISOCCUPAZIONE

(5)

Tasso di occupazione

Fonte: ISTAT

18,5

62,5

73,5 73,2

54,3

Tasso di occupazione (15+): 45%

15-24 anni 25-34 anni 35-44 anni 45-54 anni 55-64 anni

(6)

Durata della disoccupazione

Fonte: OCSE

0 200 400 600 800 1.000 1.200 1.400 1.600

< 1 month > 1 month and < 3

months > 3 month and < 6

months > 6 month and < 1

year 1 year and over

Migliaia di persone

(7)

Cambiamenti nella durata della disoccupazione

Fonte: OCSE

0 500 1.000 1.500 2.000 2.500

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Migliaia di persone

> 6 month and < 1 year 1 year and over

(8)

Short-time workers

Fonte: OCSE

Nota: Quota di persone che hanno lavorato meno del solito nella settimana di riferimento della survey

0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0 8,0 9,0 10,0

Italia OECD EU

Valori %

(9)

Short-time workers 2000-2017

Fonte: OCSE

Nota: Quota di persone che hanno lavorato meno del solito nella settimana di riferimento della survey

0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0 8,0 9,0

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Italia EU

(10)

QUALITÀ E

SICUREZZA

(11)

Part-time involontario

Sul totale dell’occupazione

Fonte: OCSE

0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Italia OECD

(12)

Part-time involontario Uomini vs. Donne

Fonte: OCSE

0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0

1990 1995 2000 2005 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018

Uomini Donne

(13)

Part-time involontario come quota del part-time

Fonte: OCSE

0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Italia OECD

(14)

«Insicurezza» del lavoro- classe di età

Fonte: OCSE

Nota: L'insicurezza del mercato del lavoro è definita in termini di perdita attesa di salario associata alla

0,00 5,00 10,00 15,00 20,00 25,00 30,00

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Total Population 15-29 Population 30-49 Population 50-64

(15)

Qualità ambiente di lavoro classe di età

15 Fonte: OCSE

Nota: La qualità dell'ambiente di lavoro è misurata dall'incidenza dello stress da lavoro (Job strain). Il job strain a sua volta è definito come quelle situazioni in cui ai lavoratori è chiesto un carico di lavoro eccesivo,

20,00 25,00 30,00 35,00 40,00 45,00

2005 2010 2015

Total Population 15-29 Population 30-49 Population 50-64

(16)

«Insicurezza» del lavoro- Skill

Fonte: OCSE

Nota: L'insicurezza del mercato del lavoro è definita in termini di perdita attesa di salario associata alla

0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00 14,00 16,00 18,00

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

High skilled Medium skilled Low skilled Total

(17)

Qualità ambiente di lavoro - Skill

17 Fonte: OCSE

Nota: La qualità dell'ambiente di lavoro è misurata dall'incidenza dello stress da lavoro (Job strain). Il job strain a sua volta è definito come quelle situazioni in cui ai lavoratori è chiesto un carico di lavoro eccesivo,

0,00 10,00 20,00 30,00 40,00 50,00 60,00

1 2 3

High skilled Medium skilled Low skilled Total

(18)

Infortuni sul lavoro

Fonte: UN-STAT

0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 4500

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Per 100.000 occupati

(19)

Infortuni mortali sul lavoro

Fonte: UN-STAT

0 1 2 3 4 5 6 7 8

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Per 100.000 occupati

(20)

SALARIO

(21)

Salario medio

Fonte: OCSE

25.000 26.000 27.000 28.000 29.000 30.000 31.000

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Euro 2019

(22)

Salario orario per titolo di studio

Fonte: ISTAT

0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00 14,00 16,00

nessun titolo di studio, licenza di scuola elementare e

media

Media diploma laurea e post-laurea

(23)

Gender Pay Gap

Fonte OECD

(24)

Salario Orario

Uomini vs. Donne (2)

Fonte ISTAT

0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00 14,00 16,00 18,00

nessun titolo di studio, licenza di scuola elementare e

media

Media diploma laurea e post-laurea

Uomini Donne

(25)

Salario Orario

Per tipo di occupazione e titolo di studio

Fonte ISTAT

0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00 14,00 16,00 18,00

nessun titolo di studio, licenza di scuola elementare e

media

diploma laurea e post-laurea Media

dirigente; impiegato operaio apprendista

Riferimenti

Documenti correlati

Nella disposizione della postazione di lavoro, si deve fare in modo che non ci siano fonti luminose davanti o alle spalle dello schermo, perché in questi casi

Presidente Commissione Affari Costituzionali e Docente Sicurezza nei luoghi di lavoro ore 10:35.. Sicurezza e novità normative: i decreti attuativi del Decreto

– Prof.ssa Loretta Fabbri – Professore Ordinario di Didattica e Pedagogia Speciale – Direttrice del Dipartimento di Scienze della Formazione, Scienze Umane e della

12 Tra il 2010 e il 2014 l’Istituto ha realizzato delle rilevazioni sulle organizzazioni non profit iscritte nei registri del Terzo settore per conto del Ministero del Lavoro:

TRA I MASCHI INTERVISTATE IL 64% DICE CHE NEL SUO LAVORO E’ NECESSARIO CONTROLLARE LE

Saluti delle Autorità e dei rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali di settore Sicurezza sul lavoro in ambito agricolo, quali novità. Corso di abilitazione per

Per l’individuo, lo stress comporta conseguenze innanzitutto sul lavoro stesso, che viene gestito con minori possibilità di successo, con rischio di perdita di

to, secondo cui risulta «decisamente arduo» ritenere che la violazione delle norme preven- zionistiche sul lavoro «non sia più tale, quando i soggetti offesi siano i terzi estranei