EFFETTI INDESIDERATI E
INTERAZIONI
FARMACOCINETICHE
L. 5
EFFETTI INDESIDERATI
Adverse Drug Reaction (ADR)
secondo la normativa attualmente vigente in Italia ed in Europa,
Reazione avversa a farmaco
«qualsiasi effetto nocivo e non voluto
conseguente all’uso di un medicinale.»
La FDA include tra le ADR anche:
• effetti sfavorevoli da sovradosaggio, sia accidentale che intenzionale
• effetti sfavorevoli da abuso di un farmaco
• effetti sfavorevoli da sospensione di un farmaco
• inefficacia dell'azione farmacologica
• LIEVISSIMA - leggermente fastidiosa;
• LIEVE – interferisce con l’efficienza del paziente e si può risolvere modificando la posologia;
• MODERATA - interferisce con l’efficienza del paziente e si può risolvere con la sospensione o sostituzione del farmaco;
• GRAVE – impedisce di attendere alle proprie consuete attività; è necessario sospendere il trattamento.
Una reazione avversa può essere:
Probabilità di relazione causa-effetto
certa / probabile / possibile / dubbia
precedenti casi riportati in letteratura
scomparsa dell'ADR alla sospensione del farmaco
ricomparsa dell'ADR alla nuova somministrazione del farmaco
possibilità di cause alternative
presenza di un rapporto dose-risposta
relazione temporale
concentrazioni tossiche del farmaco
E’ considerata reazione avversa grave se:
• pone in pericolo la vita del paziente
• causa morte
• causa invalidità grave o permanente
Legge n. 531 del 29 dicembre 1987
Frequenza delle ADR
• frequente – >10%
• occasionali – 1%-10%
• rare – <1%-
Fattori di rischio per ADR
• età avanzata
• precedenti ADR
• assunzione di più farmaci
• durata dell'ospedalizzazione
• malattie epatiche o renali
• sesso femminile
ADR tipo A (prevedibili)
• effetti farmacologici Aumentati
• correlati all’azione farmacologica
• dose-dipendenti
• prevedibili
tossicità da sovradosaggio
effetti collaterali (sedazione da antistaminici)
effetti secondari (diarrea da antibiotici)
interazioni metaboliche tra farmaci
ADR tipo B (non prevedibili)
effetti farmacologici Bizzarri
non correlati all’azione farmacologica
indipendenti dalla dose
non prevedibili
• reazioni idiosincrasiche: alterazioni congenite del patrimonio enzimatico di alcuni individui
• reazioni allergiche: alterata reazione immunitaria
EFFETTI
INDESIDERATI
prevedibili
imprevedibili
collaterali secondari tossici
farmacogenetico
farmacoallergico
collaterali
In relazione al proprio meccanismo
d’azione
secondari
Conseguenza indiretta dell’azione
principale
tossici
Eccessiva quantità di
farmaco
Effetti tossici
iperdosaggio assoluto
iperdosaggio
relativo
Reazioni idiosincrasiche
alterazioni
• farmacocinetiche
• farmacodinamiche
cause genetiche
effetti tossici diversi da farmaco a farmaco
generalmente riferibili a sovradosaggio
possono verificarsi alla prima somministrazione
• deficit di pseudocolinesterasi con prolungamento dell’effetto della succinilcolina (apnea)
• carenza glucosio-6-fosfato deidrogenasi con aumento emolisi da parte della primachina, antimalarico,
EFFETTI INDESIDERATI DI TIPO FARMACOGENETICO
idiosincrasia
quantitative
qualitative
Effetto idiosincrasico di tipo quantitativo
enzimi di metabolizzazione
proteine di legame
escrezione
Effetto idiosincrasico di tipo qualitativo
alterazione di enzimi e
proteine funzionali (recettori) non relate alla
farmacocinetica del farmaco
Aumento della
[plasmatica]
Effetto idiosincrasico di tipo quantitativo
succinilcolina
Ac. succinico Colina
colinesterasi
acetilcolina
Ac. acetico Colina colinesterasi
Effetto idiosincrasico di tipo quantitativo
succinilcolina
Ac. succinico Colina
pseudocolinesterasi
X
Miorilassamento prolungato Apnea di lunga
durata
acetilcolina
Ac. acetico Colina colinesterasi
Esempio di effetto idiosincrasico di tipo qualitativo
+H
+glutatione reduttasi
a-
D-glucosio 6-fosfato
Glucosio 6- fosfato deidrogenasi
6-fosfo-D-gluconolattone
glutatione perossidasi
H2O2 2H2O
2H+
Esempio di effetto idiosincrasico di tipo qualitativo
a-
D-glucosio 6-fosfato
Glucosio 6- fosfato deidrogenasi
6-fosfo-D-gluconolattone
H2O2
Farmaci da non utilizzare in caso di carenza di G6PD
primachina, pamachina, fenilidrazina, antipirina fenacetina, sulfacetamide,
sulfoxone, tiazosulfone, probenecid, tolbutamide,
menadione etc.
ROS emolisi
Condizione patologica indicata come favismo per la presenza di divicina nelle fave
Reazioni allergiche
farmaci come antigeni
• grosse molecole
• piccole molecole fissate a costituenti cellulari
sensibilizzazione alla prima somministrazione
formazione anticorpi o cellule immunocompetenti
reazioni allergiche alle successive somministrazioni di farmaco
Reazioni allergiche crociate.
EFFETTI INDESIDERATI DI TIPO FARMACOALLERGICO
I contatto
formazione diII contatto
anticorpi
reazione allergica
QUALI SONO I FARMACI CHE POSSONO INDURRE FORMAZIONE DI ANTICORPI?
proteine allergene
farmaco
aptene
+ proteina
plasmatica
allergene
proteina
plasmatica
farmaco
Tipo di risposta allergica
•Reazione cutanea
•Broncocostrizione
•Aumento permeabilità capillare
•Spasmo della muscolatura liscia
•Ipersecrezione ghiandolare (orticaria, rinite, asma
bronchiale)
Shock anafilattico
Classificazione delle malattie da ipersensibilità
I tipo: IgE vs mastociti e basofili (degranulazione istamina, serotonina, chinine)
• manifestazioni cliniche: orticariam, pomfi, asma, shock anafilattico immediata (mediata da linfociti Th2, IgE e mastociti)
II tipo (citotossiche autoimmuni): il farmaco si lega a componenti cellulari IgG e IgM specifici
• attivazione complemento o cellule killer con lisi cellulare
• emolisi da farmaci, anemia emolitica, lupus eritematoso porpora trombocitopenica
III tipo (immunocomplessi): Alveolitiche allergiche
•complessi farmaco-anticorpo in circolo
•infiammazioni locali vasculiti, malattia da siero,
•glomerulonefrite, miocardite, ecc.
•sulfonamidici, fenitoina, penicillina
IV tipo (o ritardate cellulo-mediate): Dermatiti da contatto
•linfociti T e macrofagi attivati con formazione di infiltrati senza anticorpi
•dermatite da contatto
Differenze tra idiosincrasia e farmacoallergia
INTERAZIONI FARMACOCINETICHE:
Modificazioni qualitativa o quantitativa dell’azione di un Farmaco
ALTERAZIONE DELL’ASSORBIMENTO G.I.
- Neutralizzazione con formazione di complessi insolubili o adsorbimento del farmaco su matrici non assorbibili
(Es. calcio, alluminio, ferro/tetracicline;
olio di vaselina/vitamine liposolubili ;
Colestiramina/ warfarin, digitale, tiroxina)
- Variazioni del pH ambientale modificano il grado di ionizzazione dei farmaci e quindi il loro assorbimento
- Modificazioni del transito si ripercuotono sulla velocità e/o intensità dell’assorbimento
- Modificazioni della flora batterica alterano
le biotrasformazioni pre e post-sistemiche
ALTERAZIONE DELL’ASSORBIMENTO G.I.
ALTERAZIONE DEL LEGAME FARMACO- PROTEICO
Alcuni farmaci competono per le stesse proteine plasmatiche, il farmaco con legame più forte può spiazzare quello con legame più debole.
Riveste importanza clinica quando:
- il farmaco che viene spiazzato ha un forte legame con le proteine plasmatiche (es. FANS)
- il farmaco legato ha un basso indice terapeutico
(es. anticoagulanti orali)
INTERAZIONI PER LA DISTRIBUZIONE
F+PPF-PP
Farmaci ad alto rischio per le interazioni farmacocinetiche di distribuzione:
• anticoagulanti orali
• ipoglicemizzanti orali
• anticonvulsivanti
• antiaritmici
• digitalici
• depressivi del S.N.C.
• antidepressivi
ALTERAZIONE DELLA BIOTRASFORMAZIONE
INIBIZIONE ED INDUZIONE ENZIMATICA
Farmaco A
Metabolita A
Escrezione A Isoenzima X del CYP 450
Farmaco B
se induttore di X se inibitore di X
Metabolismo A Metabolismo B
Metabolismo A Metabolismo B
Induzione metabolica
Temporaneo aumento di alcuni enzimi deputati al metabolismo sotto l’influenza di una esposizione cronica ad un dato farmaco.
È un fenomeno dose e tempo dipendente.
1.Riduzione dell’effetto 2.Aumento dell’effetto
3.Aumento degli effetti tossici
Inibizione metabolica
Riduzione prolungata o temporanea dell’attività degli enzimi metabolici. L’inibizione può dar luogo a risposte esagerate o prolungate.
1. competizione reversibile per i siti di legame dell’enzima (chinidina)
2. formazione di un complesso enzima/substrato inattivo (macrolidi)
3. distruzione dell’enzima (cloruro di vinile)
4. inibizione della sintesi degli enzimi (ioni
metallici)
INTERAZIONI PER LA BIOTRASFORMAZIONE
Induttori metabolici:
• fenobarbital;
• difenilidantoina;
• fenilbutazone;
• rifampicina;
• corticosteroidi…
Inibitori metabolici:
• cloramfenicolo;
• valproato;
• isoniazide;
• fenitoina…
isoenzima induttori inibitori substrati
CYP1A2
Carbamazepina, fenobarbitale, rifampicina benzopirene (fumo di sigaretta), etanolo
Fluvoxamina, ritromicina, cleritromicina
Paracetamolo, teofillina, tacrina,clozapina, amitriptilina, fluvoxamina
CYP2C8 tassolo
CYP2C9 Carbamazepina, fenobarbitale, rifampicina, fenitoina
amiodarone fluconazolo fluvoxamina acido valproico
Ibuprofen, diclofenac, celecoxib, fenitoina, tolbutamide, warfarin, losartan
CYP2C19 Carbamazepina, fenobarbitale, rifampicina, fenitoina
Felbamato, Carbamazepina, fenobarbitale, rifampicina, fenitoina
, omeprazolo, ticlopidina
Omeprazolo, imipramina, citalopram, fenitoina, diazepam, warfarin
CYP2D6 Etanolo isoniazide disulfiram
Etanolo, alotano, isoniazide, felbamato, fenobarbital, metossiflurano
CYP3A4 Carbamazepina, fenobarbitale, rifampicina, fenitoina, iperico
Fluvoxamina, eritromicina, ritonavir, indinavir, itraconazolo, ketoconazolo,suco di
pompelmo
Carbamazepina, midazolam, imipramina, clozapina, nifedipina, diltiazem, verapamil, ciclosporina, tacrolimus, cisapride, terfenadina, eritromicina, claritromicina,
tamoxifene, amiodarone, chinidina, itraconazolo, ketoconazolo,
ritonavir, indinavir
Alcuni induttori, inibitori e substrati di alcune isoforme di CYP450