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CRONACA DI LUNEDI 09 GENNAIO 2017

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Academic year: 2022

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Distretto 2042 (Italia) Anno 1994

“Il Rotary al servizio dell’umanità”

Presidente: Marco Faedo – Via G. Donizetti, 38 – Monza – Tel. 039.380972 Cell. 335.8130121 e-mail: [email protected]

Segretario: Antonio Balini – Via G.B. Viotti, 17 – Monza - Cell. 335.5405114 e-mail: [email protected]

Segretaria aggiunta: Donata Ubbiali - PHF – Cell. 348.2326512 e-mail: [email protected]

Prefetto: Marco Panzeri – Via Rossini, 31 – Monza. - Cell. 339.1716195 e-mail: [email protected]

Tesoriere: Massimo Ioppolo – Piazza Roma, 10 – Monza Tel. 039.327916 – Fax. 039.2315388

e-mail: [email protected]

Riunioni conviviali: lunedì non festivo ore 20.00 Hotel de La Ville – V.le Regina Margherita, 15 – Monza – tel. 039.39421 – fax. 039.367647 Il secondo lunedì del mese la riunione è postconviviale ore 21.30 – Ristorante Nero Pepe – Via Manara, 12 – Monza - tel 039.386608

CRONACA DI

LUNEDI’ 09 GENNAIO 2017

Si è parlato di argomenti squisitamente inerenti il nostro Club. Un tema ha riguardato l’aiuto ai terremotati: il nostro Presidente Marco Faedo ha avuto conferma dal Governatore che il Distretto ha raccolto fondi che pero’ sono bloccati in attesa di sapere come investire. Il nostro Club ha deciso in Consiglio di agire autonomamente mettendosi in contatto con qualcuno nelle zone terremotate e quindi individuare su quale necessità intervenire direttamente senza dispersioni.

Altro tema la commemorazione della Giornata Rotary Foundation per la quale si studierà qualcosa di diverso dagli altri anni precedenti con obiettivo principale “far conoscere il Rotary”.

Si è poi parlato del progetto riguardante il Parco Nei: A. Murada ha segnalato che si è già proceduto alla pulizia e che si è in attesa del finanziamento per procedere.

Donata Ubbiali

CRONACA DI

LUNEDI’ 16 GENNAIO 2017

“Vienna ed i turchi” – relazione dell’Avv. Vittorio Gerosa

Agli inizi 1500 l’Impero Ottomano era ai massimi della sua espansione territoriale: aveva conquistato quasi tutta a costa nord africana, la zona costiera del mar Rosso e la valle del Nilo, tutto il cosiddetto Medio Oriente. Solimano il Magnifico a questo punto rese chiare le sue mire: conquistare l’Europa centrale,

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ripristinare l’Impero Romano d’Oriente per poi conquistare Roma, sempre via terra, in quanto era manifesta l’inferiorità della sua flotta.

Solimano, dopo aver conquistato praticamente tutti i Balcani, nel 1526 sconfisse gli ungheresi a Mohács portando sotto il controllo dell’impero Ottomano l'Ungheria meridionale, postazione da usare come base per attaccare prima Vienna (la “Mela d’Oro”) e come detto per poi spingersi a Roma (la “Mela Rossa”). Al termine di questa terribile battaglia praticamente tutti i 25.000 soldati europei vennero uccisi; la maggior parte in battaglia ed il resto torturati ed uccisi al termine della stessa.

Conseguentemente alla volontà di conquista dell’Europa, nel 1529 da Costantinopoli partì l’esercito ottomano, al comando del Gran Visir Pascià, che attraversando i Balcani nell’avvicinamento a Vienna si ingrossò di truppe vassalle.

I turchi con l’aiuto di Giovanni I° d’Ungheria, che era in contrasto con gli Asburgo, conquistarono Buda, ma non Bratislava, che si difese sul Danubio con l’artiglieria che mancava ai turchi in quanto le cattive condizioni atmosferiche trovate durante la marcia di avvicinamento contribuirono pesantemente a decimare l’artiglieria pesante oltre a disperdere la maggior parte dei dromedari e cammelli al seguito. Quando si apprestarono ad attaccare Vienna, questo eterogeneo esercito contava circa 200.000 uomini di numerose nazionalità.

Tutte queste conquiste e minacce ottomane alla cristianità non mobilitarono la Chiesa Romana che era impegnata, in prima persona con il Papa Clemente V°, a combattere la Riforma Luterana.

Il re Ferdinando I° d’Austria, dopo aver chiesto inutilmente aiuto a suo fratello Carlo V° impegnato in una guerra con la Francia, affidò il comando della guarnigione di Vienna al generale tedesco Salm. Questi con l’aiuto della popolazione, della guarnigione, dei lanzichenecchi e dei moschettieri spagnoli (per un totale di circa 20.000 militari), in previsione dell’imminente assedio, fortificò le mura, chiuse le quattro porte d’accesso alla città, eresse bastioni interni e fece abbattere case e costruzioni per non dare riparo agli attaccanti (l’attuale Ring).

Quando a settembre del 1529 arrivarono a Vienna le numerose truppe del Solimano erano sfiancate, ammalate, inadatte a sostenere un lungo assedio e prive di artiglieria pesante.

Dopo aver ricevuto il rifiuto ad arrendersi e vista l’inefficacia dell’artiglieria leggera, i turchi provarono a creare con delle mine delle brecce nelle fortificazioni scavando dei tunnel sotto le mura esterne. Il valore della coraggiosa guarnigione, le controffensive e le contromisure attuate dagli assediati, dopo alterne vicende, ebbero la meglio ed indussero gli assedianti, sfiduciati ed in cattive condizioni di salute, a lasciare il campo alla metà di ottobre del 1529 non senza aver prima trucidato, con modalità efferate, i prigionieri.

La ritirata fu rovinosa, lasciando lungo la via del ritorno salmerie, artiglieria e parti significative dell’esercito.

Negli anni successivi (1542, 1566, 1596) ci furono altri tentativi di conquistare Vienna, con minore impiego di truppe, senza mai arrivare all’obiettivo.

L’ultimo di questi tentativi di conquistare Vienna e l’Europa centrale fu portato avanti nel 1683 da Maometto IV il quale volle approfittare della situazione geopolitica europea: gli Asburgo austriaci, ormai definitivamente separati dagli Asburgo di Spagna, erano indeboliti dalla continue guerre con i vicini principati tedeschi e soprattutto con gli ungheresi del sud, che avevano già combattuto al fianco dei turchi nelle precedenti guerre.

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Nell’ambito artistico e religioso cattolico il vento era cambiato. Ci fu un rifiorire della retorica anti islamica che partiva, nel campo artistico, da numerosi poemi cinquecenteschi (Boiardo con l’Orlando innamorato, l’Ariosto con l’Orlando furioso, il Tasso con al Gerusalemme liberata). In questo nuovo contesto religioso, culturale e di interessi il Papa Innocenzo XI, vista la sua fervente attività anti islamica, incaricò il cappuccino Marco d’Aviano di ricreare la Lega Santa che circa 100 anni prima aveva sconfitto le flotta ottomana a Lepanto, battaglia navale che aveva definitivamente sancito il dominio marittimo delle nazioni cristiane nel Mediterraneo.

Le perorazioni di Marco d’Aviano indussero i regni di Portogallo, Spagna, Polonia e delle repubbliche di Firenze, Genova e Venezia ad inviare aiuti e truppe a Vienna. Il “cristianissimo” re di Francia Luigi XIV si rifiutò di aderire sperando in una vittoria dei turchi che avrebbe portato ad accrescere l’importanza del suo paese in Europa; tuttavia numerosi volontari francesi raggiunsero Vienna per aiutare gli assediati.

L’esercito ottomano era composto da circa 200.000 combattenti, “accompagnati” come supporto da mogli, figli, artigiani (circa 40.000) e questo comportava un notevole sforzo logistico per garantire gli approvvigionamenti.

L’assedio iniziò 14 luglio del 1683 e la guarnigione degli assediati contava solo circa 20.000 militari.

L’artiglieria ottomana non riusciva ad abbattere le mura per cui i turchi con l’aiuto di artificieri francesi crearono con le mine delle brecce nelle fortificazioni. L’assedio fu durissimo con morti, feriti, malattie e fame.

L’assedio si protraeva con alterne vicende, gli eserciti erano prostrati, le fortificazioni e la città erano allo stremo e, forte delle esperienze precedenti, visto che con il passare del tempo l’esercito della Lega Santa continuava ad ingrossarsi (era arrivato a contare circa 100.000 militari) e temendo l’avvicinarsi dell’inverno, a settembre il Gran Visir Mustafà Pascià decise di dare la spallata finale.

Prima della battaglia finale che si tenne il 12 settembre Marco d’Aviano celebrò la messa propiziatoria che riuscì a fortificare ad infiammare gli animi. Al mattino i turchi attaccarono le formazioni della Lega Santa, non ancora perfettamente dispiegata, ma queste, anche se non perfettamente organizzate, resistettero in attesa dell’arrivo della potente e temuta cavalleria ussara alata polacca. Nel pomeriggio circa 3000 Ussari al comando del Re polacco Giovanni Sobieski piombò sulle guarnigioni turche seminando il panico e morte;

dalla città, visto l’andamento favorevole della battaglia, uscirono le guarnigioni che sbaragliarono

definitivamente l’esercito ottomano ormai in rotta.. In questa battaglia si distinse particolarmente Eugenio di Savoia che divenne un grande e stimato condottiero.

Sul campo di battaglia rimasero circa 20.000 turchi e circa 2.000 della Lega Santa. Al termine della battaglia e delle successive azioni militari fu recuperata una buona parte del bottino accumulato dell’esercito turco durante le scorrerie in Europa.

Questo giorno, che segnò la definitiva fine del sogno ottomano di conquistare Vienna e l’Europa, venne elevato da Papa Innocenzo XI a giornata della Festa del Santissimo Nome di Maria. A Vienna Marco d’Aviano fu il personaggio più festeggiato e cominciarono ad attribuirgli miracoli e prodigi; il Papa gli inviò una particolare benedizione.

Al termine della relazione il nostro amico Vittorio, pur riaffermando la sua tenace laicità, ha voluto farci presente se non sia il tempo di ricreare una Lega Santa per difendere, seppur con altri metodi, la nostra civiltà, la cultura e la nostra religione dall’invasione islamica dei giorni nostri, individuando negli scritti di Oriana Fallaci lo spirito della nuova Pulzella d’Orleans.

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Nel dibattito che ne è seguito sono state espresse diverse opinioni sulla situazione oggettiva di effettivo

“scontro di civiltà” dei giorni nostri.

Gerosa, Stucchi e Vargiu ci hanno ricordato con i loro interventi che probabilmente l’origine del

“cappuccino” sia proprio collegato alla battaglia di Vienna quando Marco D’Aviano, per rendere più gradevole la bevanda scura derivata dai chicchi marroni (caffè), trovati in grande quantità negli

accampamenti conquistati ai turchi, ci aggiunse del latte; un’altra curiosità è che probabilmente si deve a quell’epoca l’origine del croissant a forma di mezza luna con il significato recondito che addentandolo si eliminava un turco.

Al termine dell’incontro, Vargiu, innamorato da sempre di Vienna, ci ha intrattenuto su degli aspetti storici di questa città ed ha perorato la causa di inserire questa capitale nei programmi futuri di gite culturali.

Carlo Di Cataldo

Il Presidente Marco Faedo e il Past President Vittorio Gerosa

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NOTIZIE ED EVENTI

DOMENICA 15 GENNAIO 2017

PROIEZIONE FILM “OCEANIA” – CINEMA METROPOL MONZA

Come ormai da 15 anni a questa parte è diventata una buona abitudine la proiezione del film di Natale che ogni anno a metà gennaio, grazie al Socio onorario Mauro Cecchetti, viene offerto a tutti i bambini con particolare attenzione a chi è ospitato in strutture di accoglienza ma, come sempre accade, il divertimento non è un’esclusiva dei più piccoli ma anche a volte soprattutto dei genitori e nonni che li accompagnano.

Ormai la proiezione del film di Natale, il cui titolo quest’anno è “Oceania”, sta avendo sempre più successo in termini di partecipazione tanto che ad ogni anno il numero dei partecipanti cresce ed in particolare quest’anno il Cinema Metropol era al gran completo.

Come ogni anno, il Presidente di turno del nostro Club, ha preso la parola prima della proiezione per salutare i partecipanti e per portare a conoscenza i presenti, i più grandi ovviamente, dell’attività che svolge il Rotary, si sono aggiunti successivamente i saluti del promotore di questo pluriennale evento, Mauro Cecchetti, che ha salutato con commozione tutti e rilevato la presenza così massiccia di questo evento.

Come sempre la Walt Disney riesce a coniugare con leggerezza ed al contempo con profondità sentimenti quali l’amicizia, la bontà, la condivisione di principi positivi che, malgrado le difficoltà riescono a vincere le avversità pur con storie che possono far sorridere come ogni loro cartoon interpretando così anche lo spirito del Rotary che tra l’altro è quello di promuovere la pace, l’amicizia e la tolleranza in ogni Socio che porta poi questi valori all’interno della famiglia e della propria cerchia di amicizie.

Come sempre un sentito ringraziamento a Mauro Cecchetti!

Antonio Balini

Il Presidente Marco Faedo

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Il Socio Onorario Mauro Cecchetti e Signora Lilli

Il Socio Onorario Mauro Cecchetti

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Pres. Anno 09/01/2017 16/01/2017

Avoni E lio 7 P X

Az z ola Mas s imo 6 P P

B alini Antonio 16 R R

B eretta P ierc arlo 14 X X

B ordoni Giovanni B . 9 P P

B ottes Giulio 5 P X

B randolis io Angelo 0 P A

B rovelli Andrea 5 X P

Cas ati F ranc o 8 P X

Cas ellato S tefano 16 X R

Colombo Carlo 12 X X

Colombo Mario 1 A A

Cres pi Andrea 10 X X

Crivelli Gianmario 5 P P

Cuc c ovillo Mas s imo 13 P R

Daz z a O res te 5 A X

Di Cataldo Carlo 11 P X

F aedo Marc o 18 X X

F erro O raz io 3 A A

F ic hera F ranc es c o 6 P P

Gaiani F ranc o 16 P X

Galmanini T ullio 10 A X

Gentile Marc o 13 X P

Geros a Giovanni 12 P P

Geros a Vittorio 9 P X

Giac otti F ranc o 16 X R

Gras s i P aolo 9 P A

Gulfi Angelo 14 P X

Ioppolo Mas s imo 12 P X

L amberti S alvatore 14 A X

Manz ini Claudio 2 P P

Moi Mauro 0 P P

Mori F erruc c io 4 P P

Murada Alc es te 18 X X

Mus s i Carlo 7 P X

Nori Guido 14 X P

P agani P aolo 17 X X

P anz eri Marc o 18 X X

P ignolo F abriz io 17 R X

P ittelli E nz o 18 R X

P olito Alfredo 10 A X

R igamonti Angelo 11 P X

R igamonti P aolo 12 P X

R iva Alberto 5 X X

R odella Andrea 11 P X

S anti P aolo 10 X P

S c ippa R affaele 4 X P

S ella R oberto 7 X P

S tuc c hi Alberto 17 X X

T ornaghi E nric o 14 X X

T raldi Mas s imo 16 P X

Vago F iliberto 13 P X

Vargiu Gius eppe 9 A X

T otale S oc i 53

S oc i onorari n°3 : Daniele Galimberti – Mauro Cec c hetti – E nnio F als oni P = as s enz a preavvis ata A= as s enz a non preavvis ata X = pres enz a XX = c on moglie XXX = c on moglie e figli

Serata Presenze Media

18 35 66,04%

52,83%

57,76%

Socio

As s iduità mens ile:

As s iduità annuale:

Visitatori:

Ospiti del Club:

Ospiti dei Soci:

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COMUNICAZIONI DEL CLUB

Per ulteriori informazioni sulle attività del club e degli altri club del gruppo, rimandiamo al sito www.rota rymonza ove s t.it alla rubrica eventi.

CALENDARIO

RIUNIONE PRESENTE

Lun. 23 Gen. 17 – Conviviale ore 20.00 Hotel de La Ville – Monza Relatore: Dr. Pino Bollini

Tema: “Progetto Sololo - Kenya”

RIUNIONE FUTURA

Lun. 30 Gen. 17 – Conviviale con Signore ore 20.00 Hotel de La Ville – Monza Relatore: Dott.ssa Paola Pedrazzini – Direttrice Teatro Manzoni - Monza

Tema: “La nuova stagione del Manzoni”

RIUNIONI SUCCESSIVE

Lun. 06 Feb. 17 – Conviviale ore 20.00 Hotel de La Ville – Monza Relatore: Giuseppe Vargiu

Tema: “Pensare razionalmente la guerra. Roma e le legioni”

Lun. 13 Feb. 17 – Mariadi ore 20.00 a casa di Mario Colombo

Lun. 20 Feb. 17 - Conviviale ore 20.00 Hotel de La Ville – Monza Relatore: Andrea Galluzzi

Lun. 27 Feb. 17 - Conviviale con Signore ore 20.00 Hotel de La Ville – Monza Relatore: Dott.ssa Simona Bartolena – Storico dell’arte

Tema: “La violenza nell’arte”

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