MANUALE
DEI
MAESTRI ELEMENTARI
O 81 A
COMPENDIO DEI METODI
D’INSEGNAMENTO
*E D’EDUCAZIONE
PRESCRITTI
/0
'/I
PER LE SCUOLE ELEMENTARI
NEL
REGNO LOMBARDÓ-VENETO.
MILANO MDCCCXXI,
dall'
imperiale
regia stamperia.Prezzo
cent, 65.DigitizedbyGoogle
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X l
presentelibrocontieneincompendio
lemas-
sime principalid insegnamento
e di educazione che voglionoessere osservatenon
solo da'maestried
assistentidellepubbliche scuole elementari nelRegno Lombardo
Veneto,ma
benanche
da’ maestri privati,affinchè lagioventù destinataa
percorrere lescuolevenga con
regolaritàed
uniformitàam- maestrata
neirami
generalid
istruzioneper
essa pre- scrittidalla legge(*).Esso
congiuntamenteallepre- scrizioniche leggonsi nellibrointitolatoRegolamento ed
Istruzioniper
lescuoleelementariservirpuò
diguida per V
istruzione degliaspiranti algrado
di(*)Questolibroètradotto dall' operetta tedescaintitolata SorkrungenartCefcrerbtr fceutfcfien6$ultn,Vienna i8ao.Vi
aisonoperòfattealcuneaggiuntetrattenella parte essenziale dal2Wetf>otoetlfcudj del sig.Pettiedal Compendiodel metodo dellescuolenormali delP.Soave, eintrodottequelle modificazioni cheladiversitàdilinguaescritturaesistente fralaGermania el’Italiareseassolutamentenecessarie.
maestro,perla visita dellescuolec
per
gliesami
dei maestried
assistenti.Coloroiqualisanno
spiegare esattamente eprontamente
eseguirequanto
leggesi inquesto libro,sonoistruttia
sufficienza ecapaci diammaestrare con
profitto ifanciulli inuna
scuola elementareminore
,abbenchè per
farlocon maggior
perfezione abbisognarpossano per avventura
d una
istruzionepiù
estesaedellaguida d un mae-
stropratico.
E
siccomeinfattodimaestri e di assi- stenti importasommamente
che, oltreairispettivirami
cfistruzioneead una
facilecomunicativa
,posseggano
altresì ilgiustometodo
d’insegnare; così inquesto librosi ècompendiosamente
dichia- ratociòche siesigeda
essipiù particolarmentea
questo proposito,affinchè nessundi loroabbia a
scusarsidelnon
averadempito
siffattapartedelle proprie obbligazioni mettendo incampo
ilpretesto tfaverle ignorate.DigitizedbyGoogle
<ot
*
CAP.
!.DEL METODO
DASEGUIRSINELL* INSEGNAREAIFANCIULLI A CONOSCERELE LETTERE.'
T
i.
Il
maestrodebbe
delincare sull*tavolaneratatto lelettereminuscolenell*ordinestessoconcuisiten- gonodietro l'nnaall’altra nellatavoladell*abbiccì, segnarle in caratterestampatello,gratuliedesatte,e farleconoscereaifanciulli.a.
Dà
principioall*Istruzione coll'insegnarelevo- cali.A
questetengonodietroprimaleconsonantisem- plici,poilecomposte o doppie.Inseguito,od
anche subitodopoespostelevocali,s*inseguanoidittonghi eitrittonghi.3.Ciascunaletteravienedelineatadalmaestrosotto gliocchide* fanciulli,edalui chiaramente pronun- ziata; quindi i fanciulli l'osservanoattentamente,e poscialapronunzianoessi pure
un
per uno adalta voce,onde possanobenaccertarsidella rettapronun- ziadellamedesima
e correggersiquantevolte errassero.A
que’fanciullichedifficilmente sipiegassero apro- ferirecertelettere,come
/,r,x,
z,sidovranno tai letterefar ripeterefrequentissimamente, eciò finché giungano ad emendarsi:oltredichèsarà curadelmae- stro di dimostrare lorocome
disporredebbano
gli organidellavoceper beaproferirleed emendarsi del loro difetto.i
DigitizedbyGoogle
*
4>Leletterevogliono esserecosìnominate:
«,
li',et,di,e,effe,gl,acca,i,je,cappa,elle,\emme,
enne,o,pi,qu,erre,ette ,ti,u,ve,tx, ipsilon,zeta.
1dittonghi eitrittonghi, o sianoledueo tre vocaliche
li
compongono
,sidevono distintamente pronunziare, abbenchenellasillabazionesiano fraloroindivisibili.5.Inun' ora di lezionenonsifarannoconoscereai fanciulli che dueotati’ alpiùtre letteresolamente, avvertendodinon passareaascrivereuna nuovalet- tera,seprimanonsivedeclictuttiassolutamentegli scolari abbiano imparatoaconoscere ed indicareil
segnodistintivodellaletterascritta precedentemente.
Quellegiàfattesi loro conoscere si Insceranno però esisteresulla tavola, onderipetere 1'esercizio sulla cognizionloroinalir’orasusseguentedi lezione.
6.Nelleripetizioniilmaestrononfaràmai chegli scolarinomininolelettere inunadata serie ordinata,
ond’evitare l'inconveniente chevengano ad impararne perforzadi
memoria
ilsuono, senzaben conoscerneilsegnocaratteristico.
7.Le lettere aflini tra loro o per forma o per suono sarannodelineatedalmaestrosullatavola
Tana
pressodell’altra; quindi i fanciullisaranno da lui avvertiti aporre specialeattenzionealla diversitàdi configurazioneodisuono esistentefrale medesime,edapronunziarle 1’unadopoI'altraa piùriprese e chiaramente,affinchèpiùprofondas'imprima inessi la
memoria
della figuraedeisnono loro. Affini per laconfigurazionesonolelettereseguentis iej;é e C}
tei-,
affinipel suono sono leseguenti: sez-,det-,c eg;0eu\iej•,be
p
;me
n.8.Sìtostochei fanciulli sanno riconoscere sulla tavola nera,ed esattamente pronunziareuna lettera
,
vengonoeccitati acercarlasulla tavola dell’abbiccì
1
•DigitizedbyGoogle
f
è indicarlacon unastiloalmaestro,il qualestaloro
\ d’attorno sopravveglinndo.
9.Acciocchévenga agevolataaiprincipiantilarico- gnizionedelleletterestillatavola dell’abbiccì,sido- vrannoscriverele
medesime
sullatavola nera,daprima in grande, quindiin piccolo,ben inteso sempre in carattere stampatello.10.
A
convincersi chegliscolari rilevar sappiano prontamente ciascunaletteraserve anchelacosìdetta immutazioneeIosviluppamelo
dellelettere,'cioèil farsidal maestronascerelelettere l’una dall’altracan- cellandood aggiungendoquelle lineepermezzo
delle qualisidiversificanofraloro. Così,per esempio, dovrà finirl‘tcolsuotitolo(opuntino) eformareuna/,aggin- gnere unaterzaastaallan,eformarne unam,
ecc.11.Sìtosto chei fanciulli conoscono una conso- nante,convieneavvezzarliapronunziarlacongiunta-
mente
colle vocali.Quest’esercizioripetutoservecosì d’introduzioneal compitare.ia.Le consonanti
mute
ossiaquelleche per essere nominatevoglionsiappoggiare aduna vocale, dovranno esserleprimeallequali far seguire le vocali nella compitazione. Perlesemivocali, o sia per quelle consonantichesinominano
cominciando da vocale, sidovrà agireall*opposto.laseguitolevocalisipor- rannooraprima,oradopo
le consonanti,onde evi- tarelacompitazionedisemplicememoria.i3.
Quando
pertalmodo
ifanciulli hanno imparato lelettere'minuscoleastampa,sidàloro nellemani
l’abbecedario, esi esercitanonel compitare e silla- bare collaguida delmedesimo. ,, 14.
Quando
essisonoarrivatiaquellaparte'dell’ab- becedario checomprende
lesillabeincominciami dalet- teremajuscole astampa,alloraètempo
difarue loroDigitizedbyGoogle
4 ‘
ladovutaspiegazione.Perciò fare,itmaestrosiserve della involada compitare,sullaquale veggonsi per ordiae alfabeticolelettereeosìmajuscole
come
leminuscole; avvisagliscolaricheleprimesichiamano con egnalnome come
leseconde,lefaloro esattamente osser- vare,nominare,cercarenell'abbecedario,e selefa indicare.Segnato»acagiond'esempio,con una bac- chettal'iscrittocolgessosullatavolanerac giànoto aifanciulli,favederelo stessoiesistente sullatavola da compitare,egliavvertepoiche ancheilsegnoI maiuscolo cheglistaallatorappresenta lastessalet- tera.Fa
poi lostessocontuttelelettere,primaordi- natamente, quindi saltuariamente e ciòfinoache tuttigliscolari diano prova diben conoscere edi- stingueretutteleletteremajuscole.
CAP.
II.DEL METODO
DASEGUIRSINELL’AMMAESTRARE
IFAHCIULU
ACOMPITAREESILLABARE., /
i.
Quando
gliscolarisannorilevarespeditamente le lettereminuscoleastampa,esono pertalmodo
pre- paratiallasillabazione,sidovrannoinessaesercitare usandodel sillabariochestauell'abbecedario.Ilmsestro scrivesullatavolaleprimesillabe in caratterestam- patello,insegnaagliscolari apronunziare la vocale e laconsonante congiuntamente, ed anche, dove ne * sianocapaci,asillabare sull'abbecedario.a. Ilmaestrodovràfareattenzione acciocché ogni letteranon venga mai pronunziata separatamente o difformemente,
ma
bensì che abbianel pronunziar dellesillabea conservareil suo 'propriosuono,p.e.e
—
tei,non
ziosci;b—
ibi,non pi,ecc..DigitizedbyGoogle
3.
Le
sillabenelle qualiconcorrono piùvocalinon formatividittongooVh(acca)come
segno di aspira- zione sarannodaifanciullipronunziate alquanto len- tamenteovogliamdiredistesamente,-ed all'incóntro levocaliformantidittongoo trittongoosusseguiteda consonante doppia saranno pronunziatepiùsveltamente o strettamente:ahi,io,suosaranno quindi pronun- ciati assaipiùdistesamentechenonhai, suono, suoi, ecc.4.Ilmaestro indicheràaltresìcollo stilo agli sco- larila sillabache verràcompitata,affinché t'occhio loroinespertonon prenda abbaglio,e nessundiloro impariepronunziilasillaba soloamemoria,esenza' osservarlaerilevarlanell’abbecedario.
5.Ciòchegliscolariavranno
ben
compitatoservirà loro anchepersillabare,cheè quantbadire,ilmae- strofaràloropronunziarelesillabesenzafarlorono- minare da primaognilettera presadasé.6.Oraper
un
versoed ora per 1’altro egli farà compitareamemoria
gliscolari;p. e.dirà egli n—
a—
s—
o, edilfanciullo ripeteràtutt’insiemenaso;altra volta ilmaestrodirà:corpo, ed il fanciullo scomporràla parolapronunziandoc—
0—
r—
p
—
o corpo.7.Qualoranelsillabaresiaffaccino delle parole il cuisignificatosiasupcrioreallacapacità deifanciulli, si dovrà far loro sulle
medesime
qualchespiegazio- ne,con che peròsi guardi ilmaestro da ogni vanocicaleggio. * /
8.
Quando
gliscolarisonogiuntialleparoledidne sillabe,sidovràspiegar lorochecosa siano* vocale, consonante,sillaba e parola, servendosi perciò del libro ditestoanalogo.9.Leregolerelativealla sillabazione delle parole sispiegheranno separatamente nell’ordine prescritto dagli esercizj di sillabazioneesistenti nell'abbecedario.
/
6
io.
Da
prima verrannosillabatele parolegiustala divisioneindicatadall"abbecedario»quindisifaranno particolarmenteosservare ai fanciulli quelle lettere allequalisi riferiscelaregola. 11 maestro farà cheifanciullicongetturinodasè leregole,e quindiper ultimo spiegheràlorochetutte lesillabe diquellatal qualitàdovranno mai sempreessere sillabate aqueltal
modo.
L’applicazionedelle regole formerà oggetto di istruzionepelcorso dimolteore nell’ interasettimana, finoa tantochelamaggior partesiaingrado diac- cennarle chiaramente e speditamente per le varie parole.u.
Altrettantosi faràperlealtre regole; mentre cioèsieserciteranno i fanciulli nella regola ultima-mente
spiegata loro, dovranno essi contemporanea-;nienteesercitarsiuellealtreregole che 1"lvanuo pre- ceduta,eripetutamentedichiararla.
ia. Regolecosispessospiegateeripetutes'impron- tanoper tal
modo
agevolmente nellamemoria
dei fanciulli.Da
ultimogliscolariripeteranno le regole per ordine,edilmaestrolescriverà sulla Lavola nera.13.
Un
solo scolaresillaberàadaltavoce; glialtri farannociòsotto voce, seguendo coli'occhio econuno
stiloouna penna non temperataounostecco spun.-„tatociò chesi sillaba, onde progredireciascuno dà pari passo.Cosioperando, simantiene viva 1'atten- zione,si
può
giudicare esattamente del sillabare,e correggereognierroremegliochese tuttiq moltidegli scolarisillabasseroadaltavoce;oltre dich>‘ognisco- lalemetteaprofitto cosiperintieroiltempo
della scuola.14.Nel compitaree sillabareche faraanoifanciulli, ilmaestro
non
soffriràche nessundiessiocanticchi,
opronunzi! con impeto, o prolunghi smodatamente le parole,giacchéiotalcasosiverrebbeadar adito
DigìtizedbyGoogle
r
ih!un
modo
di leggere non naturale;ma
siadoprerà con ogni maggior curaperchègliscolari proferiscano lettere) sillabe eparolechiaramente, pomatamente,
con tuono ugualedi voce ecolla giusta pronunzia.
Avvertiràaltresìche tuttisitengano dirittisulla per*
sona,e tenganoil libroa unadiscretadistanza dal*
1’occhia. -
»/
CAP. III.
t
DEL METODO
DA SEGUIRSINELL’ INSEGNAREA LEGGERE.i.Ilsillabareèscalaalleggere;ciòcheifanciulli sapranno speditamente sillabare, sarà da essi ben (ustospeditamenteletto.
a.Ilmaestro incominciadibel
nuovo
dalle sillabe isolate,e senza fermarsigran fatto stillemedesime
passa alleparoledidueedi piùsillabejper queste ultimepoieglidebbe aver cura che lesillabelequali andardebbono da
sé,vengano dai fanciulli pronao*suiteinsiemee
non
isaampasie.3.Se alcunodegliscolari!
meno
capace degli altrinon
saleggerequalcheparola *ilmaestro non dovrà giàproferirgliela,ma
bensì, glie la farà sillabareod anche«ove occorra, compitare,e poileggere.4.
Quando
gliscolarisonogiuntia quellapartedcl- 1'abbecedario checomprende
i periodetti intieri,ilmaestro dovrà aver cura cheessinon pronuncino già lelettereesillabeisolate,
ma
bensìche proferiscano esattamente 0correntementeleparole intiere.Quando
essieseguirannociòconcerta perfezione,egliraddop- pieràdicaca perfareche ciascunoscolare legga colla1 voce chegliè propriaper natura,eponga sullesil- labe e sulle parole
T
accentooratorio ovocale secondoI V
che ciascunadiesse richiede,badandosovrattutto
«Ha
pronunziadelleletterec*dellesillabe,edesigendo da essi che spicchino distintamente questeultime, che faccianosentir bene le consonanti raddoppiate,che non raddoppino lesemplici, che calchinole sillabe finali enon selelascinomorirfra'denti, echedi- stinguanobenele parole sdrucciole dallepianee dalle tronche.5.Siccome malesi
può
leggereciò che non s"in- tende cosiilmaestrostassicureràchegliscolari'ben comprendano
ciò che devono leggerey e ciò otterrà eglifacendousod’interrogazioni adattate,diesempi, diparagoni,dieirconlocnzioni(valeadiredi spie- gazionidi unaparolasconosciutadate per mezzo di parole conosciute),colguidarli insomma
dalcognito all'incognito. 16.Siccome fa
d’uopo
leggere naturalmente ed a quelmodo
stesso con cuiparlano le personecolte, cosiilmaestro dovrà da prima narrarediffusamentec preleggereagliscolariciòeh’essiavranno a leggere: ecosi puregliscolari imitandoilmaestro dovranno narrare eleggerelastessacosa.7.
Da
principioilmaestrofaràleggere soltantopoche righe,giacchéancheciòènonlievefatica peiprin- cipianti:eper questomotivo ogniscolaredovràessere chiamatoa leggerespessevolte.8.
Uno
solodegliscolarileggeadaltavoce,efrat- tantoglialtri leggono con lui pianamente 1’istessa cosa.Loscolareche legge adaltavoce dovrà usareun
tuonodivocemezzano
enaturale,non
troppo alta cioè,nè troppo basso,sfuggiràognispiacevolecanti- lena,procedendoinvececonuna letturaandante ed uniforme,solorialzandoalcunpocolavocealprincipio diogniperiodo,come
quellache verso lafinedelDigitizedbyGoogle
9
periodo antecedentesarà andata declinando,come
ve*diamo accadere ordinariamente. Loscolarechiamato a leggere deve saper proseguire la lettura incomin- ciandoda quelpunto ovesifermòilsuoantecessore.
Perciòilmaestro nonlasceràchegliscolaripiòcapaci leggano piùspeditamente,affinchénon abbianoi
men
capacia rimanere indietro. Cosi pure iprincipianti' dovranno indicare collo stilo lesillabe ele parole* affinchèT
occhioinespertonon abhi&aprendere sba- glioi eperP
egualragionesi dovranno porrealato degli scolarimeno
capaci alcuni deipiù capaci,perchè possano,rimetterli incammino
ogni,qualvoltasisiano lasciatisfuggird'occhiouna parola ovverouna. riga..9.IImaestro farà quindi esercitare più spessoi
meno
capaci,ecorreggereiloroerrori daipiùcapaci.Che
seciònon
bastassea renderli .migliori, ilmae-
stro, quante volte ciò fosse necessario, preleggerà eglistessoil periodofinoatantoche,bene impresso nelleorecchie degli scolari il tuono analogo, sap- pianoessi imitarlo a dovere.Per convincerepoigliscolari cheilperiodo vuolesserletto in queltalmodo
enon
altrimenti, il maestro richiamerà loroallamemoria
quelle circostanze delia loro vita allequalisi rife- risca il senso del periodo stesso, ed iltuonocon cuisiespresseroincosiffattecircostanze.10.Sitostochegliscolari hannolettoun periodo giustagl'insegnamenti delmaestro,converràiarcono- scere loro i segnid'interpnnzione, cioèda primail punto,poilavirgola,ilpuntoevirgola,ildue punti, edipuntiinterrogativoedesclamativo. Questi segni d’interpunzione vengono fatticonoscere agliscolari nella prima classe;insegnandoloro soltantociòche osservar
debbono
perrispettoali'abbassamentoecam-
biamento di voce,edallapausarelativa: agliscolariN
IO
v .
della seconda classe poi si spiegano altresì le ra- gioni percuisivuolcollocarequa un punto,la up due punti,ecosivadiscorrendo.Il ntaestie scrivesulla tavola il seguo d’interpunzione, lo la cercardallo s«#»larenell'abbecedario,eselofaindicare;poi gli insegnaqualepausaequalemodificatimidivoce ab- biasi adosservarein causadiesso,ene daI'esempio leggendoegli stessoilpassoincuiernie.
Quando
gli scolarihanno ben conosciuto unodiquesti segniedilsuoscopo,se nefaloroconoscere
un
altro, ecosi via via diseguito.Inquestacongiunturanongiàcon parole,ma
conesempi vocali sispiegalorochiara-mente indie
consistalapausa,1’abbassamentoeTal- zamentodella vocet avvertendo che poeo si dovrà pretendere sulprincipiodagli scolari iuqueste pro- posito, e basterà di esigere daessi elio ai punti semplice,interrogativo ed esclamativo diano un pie-gamento
alquanto diverso, esecondo che ilcomnn
favellare naturalmente insegna, lasciandocheappren-dano
il resto col benefizio delle cognizioniulteriori e deltempo.il.
Quando
gli scolarihanno
sorpassato le prime difficoltà nelleggere,ilmaestrodebbe
averdimira trecase: i.*dicondurli ad una maggior perfezionedi lettura*,a.* diabituarli a porre attenzione alsenso di ciò che leggono!3.° di spiegarec imprimernella mente* loroleidee e verità contenute nellibro dilettura. •
la.
Onde
ottenerequestifiniilmaestre devestudio- samente prepararsi perognilezione, meditar quindi inprecedenza la cosa da lèggersi,e vedereseben V
intenda,ese sappiasu quale parola caderdebba
1'accentooratorioa tenerdellatendenzae del conir plessodeldiscorso.Egli debbe leggerlo ad altavoce
DigitizedbyGoogle
perriconoscere dase
medesimo
se loprominaiiinogni suapartecol tuono di voce adattato; scomporloin tanteinterrogazionida farseneagliscolari,•epremedii tareinqualmodo
potràrendereintelligibiliaimede*
aiini,per
mezzo
dialtreparole,di esempiedipara- goni,quelle paroleeque'periodi ulte malpotesserocomprendere. .
i
13.Iprincipianti «idovranno particolarmente ahi-.
tnare aporrel'accento vocalesulla sillaba,cuispetta colla pratica e colla imitazione del(maestro linoa tapto cheimparinoa bendistinguere le sillabe radi-.,
«alidalleaccessorie.*•iulaiqliedesinenziali.
14.Ilmaestro npu deve maiinterromperelo seolare cheleggea
mazza
ilperiodo perfarne proseguire ut»altro,e ciòper nonfrastornare gli altri scolaci dal-
l'"attenzionedovutaaisensodellacosa ohe si legge.
Per
mmo
dìadattateintsrpellaaionideve tenervivar
attenzionedegli scolari ralle cose lette,edesaminare inqualmodo
lieaostatedaessiintese;eper ultimo sìfaràdaloro esporre in brevecompendia
le còsegiàlette. , 1 - .. • • • ••• >
15.Ilmaestrofaràraccontareagli scolarilefavole colleloroproprieparole,parteinviadi ripetizione edi esame, parte per esercitarli nell'arte di
ben
narrare. . , è •
Mediante questo eserciziogliscolari.vedrannoil dovesia da collocare l'accento oratorio;esiccome sempre untaleaccentosuol cadere au quelle parole lequalisonofraloro contrapposte,o su quelleche più direttamente determinano il senso deldiscorso, cosiil maestro richiamerà singolarmentesutaliparole
1’attenzionede’ suoiscolari.
16.Interrogando, spiegando o narrando, il mae- stroavrà occhioaparlare alio asufficienzaperessere
inteso anchedagli scolaripiù lontani, eabbastanza lentamente perdar
campo
aimeno
capacidi potergli tgner dietrocolpensiero.17.Egli obbligheràisuoi scolarialeggere eparlare ad altavoce.Lerisposte dtquellicheper causadelia loro voceesile
non
possano essereintese da tuttigli altri,sarannoripetute dal maestromedesimo,
affinchénon
vada perdutoloscopoeil vantaggio dell'istru- zione reciproca. ,18.Ilmaestro chiameràgliscolari a leggere e ri- spondere saltuariamente, non prima però di avere espostalarelativa interrogazione,;acciocché mentre
uno
degli scolariviene chiamato, gli altri non si diperdano in vani pensieri,ma
continuino a stare mtteuti. ",19.Inognipartedeigiàaccennati insegnamentigli scolari
debbono
essereesercitatifinoa tantochenon abbandonano
lascuola.ecosìpurenel leggereica- ratteritondoe corsivo,elescrittureP
undell'altro.ao.
Anche
leregoledidividerele parole in sillabe, edi pronunziare con tuonooraaperto,ora chiuso,secondo che occorra,lesillabestessedovranno essere di
tempo
intemporipetute, esingolarmentequando
gliscolaricadanoinqualcheerrore aquestoriguardo.
Due
volteper settimanasidovràfarestudio di lettura conparticolari osservazionidi ortografie,che pertal ,raodo la gioventù vienepreventivamente istruitaed esercitata nell' artediscriverecorrettamente.DigitizedbyGoogli
<?/:>
?
V
'
i3 Avvertenzegenerali sul
come
siabbiano ad interrogare ifanciulliintornoaciò chehanno
letto,e su ciòche esigersideveda
essinelle risposte.Letto che abbiano ifanciullipiùvolteundatopa- ragrafo,inconunceràilmaestro adinterrogare orl'uno, orl’altrosopradi ciòcheinessosicontiene.Nell' in- terrogareilmaestre!debbeavvertirequanto segue:
i.°
A
lasciareagliscolaritantotempo
chebastiper riflettere alcome debbono
rispondergli.a."
Che
ledomande
inprimo luogosinobrevi:eper- ' ciòseilparagrafocontiene piùcose,eglidovràdivider- lo,edomandare
unacosasolapervolta.Iterminiche /perdividere esminuzzarlematerie(ilcheètroppo neces- sario co' fanciulli)si
debbono
da'maestri usare frequen-* temente,sonqueicheseguono:Chi?di chi?conchi?
/
perchi?ecc.Checosa? dichecosa?con qualcosa?ecc. iQuando?
da quantotempo?
per quantotempo?ecc.Quantevolte?dove?per qualragione?per qual fine?
inqual
modo
?conqualmezzo?ecc.3.
°
Che
ledomande
sian chiare, e perciò esposte ne'terminipiùintelligibilie piùpropri*fuggendole paroleoscure o difficili, e leespressioni figurate.A
cagiond'esempio peccherebbe controdiquesta regola chidomandasse:Segliuominiavrannola stessaessenza quandorisorgeranno?essendoiltermineessenzatroppo superioreallacapacità de’ fanciulli.Peccherebbesimil-mente
chichiedesse:Per qualragionetuttigli uomini sono soggetti alla legge della morte? usando questa'espressionefiguratainluogodella propriae
comune:
Per qualragionegliuominidebbontuttimorire?
4
.
*
Che
sian precise e perciò espresse coinomi
proprj, noncoipronomi oCoi terminirelativi.Se
dopoesposti icinque puntiattenenti allaConfessioneDìgitizedbyGoogle
Sacramentalesidomandasse:Checosa Significaliprimo punto? ciò obbligherebbe i fanciulli a dover prima '"'richiamareqoal siaquéstò punto, il che soventegli arresterebbe. Sidomanderà
adunque
in veceespressa- nientetChecòsa significa esaminare la Cóìkieniu? Si- milmentedopo AverparlatodelSfioramentodelBatte- simo,non sidomanderà
: Se questo è necessariopet salvarsi?inasireplicherà:SeilSacramentodelButte*Simoèaccessorioper salvarsi?
5.°
Che
siancomplete inséstesse,e hon richieg- ganodistinzioni, che nonsidebbono
pretenderedai fanciulli.Qnimlirìcmsidomanderà
ingenerale:Quante sonoleoperedellamlsericordui?ma
specificatamentetQuante sono le opere di misericordia spirituali,ole operedimisericordia corporali?e pi-eAver questa di- stinzione sifarà prima I'Altra
domanda
: Di quante speciesonoleopere della misericordia*• 6,*I maestri non sempre dovranno starematerial-*
mentealte
domande
quali sono esposte nei libridi testo, n;avariarleda sèmedesimi in piùmaniere*
affinché Ifanciulli»'Avvezzinoarispondereesattamente inqnalnnque
modo
sianointerrogati,non adimparare meccanicamente ledomaade
ele rispostequalistanno neilibri,edanziché lo spirito delle coseimparare laservile materialitàdelleparole.<7.*
A
talfine dnvrahno pureimaestri, dovebiso- gni,spiegareedichiarare piùlargamente ciòchenei librio fosse tropporistretto, o vedesseronon com-
prendersidai fanciulli bastantemente, recando a taluopo
similitudiniedesempi,sostituendo alleespressioni deilibri altritermini più famiglmri,usandoinsomma
tuttiqne' mezzi cheesserpossanopiù adattatiallaloro intelligenza.
DigitizedbyGoogle
<6 8.
*
Le
rispostede’ fanciulli dovranno sempre esser compostedi proposizioni intere,fc ciòperdue motivi*i.*perchèeslidianoaconoscerediaVerinteso per- fellamenteciòdi cui furono interrogati; a.® perché sealcunodeglialtriascoltanti non avessebadatoalla
domanda,
possadalla rispostacomprendere’ qualesia stata.9.
® Quindiil maestronon sarà pago die essi ri- spondano scmplicémente sì o no, o diano risposta troncheeimperfette$
ma
fartiche nella risposta rias-sumano
glistessitermini delladomanda,
e compiati conessilaproposizione.Sealladomanda
Quanti sanòicomandamentidi
Dio?
si risponderà semplicemente sondieci,chinon avràintesa la
domanda
,non saprà ache cosalarispostasiriferisca: sidovràadunque
ri- peterenellarisposta:IcomatulamentidiDiosonodieci,1io.®In quattromanierepoi unfanciullo Interrogato potrà mancare: o non sapendo rispondere, odando rispostefalse,o risposteincomplete,orisposte ecce- dentila domanda.
li.®Nelprimo casoil,maestro cercherà diottener la risposta per via di.altre
domande
Che abbiano relazionecolla cosarichiesta;e se ciònon giova,in- chiuderàlarisposta nelladomanda
medesima per avernealmeno
un sìoun
no, cheinquestosolcaso sarà permesso.Supponiamo
eh® eglidomandi
:Per (funira- gionesidebbeadorarGestiCristo?Sènzaavernerispo- sta. Faràegli nuovadimanda
: seGesti Cristo èDio? seDio
sidebbe adorare?ècc.Ciònon giovando, do-manderà
per ultimo: se GesùCristo, essendoDio,lidebbe
adorare?Ottenutoilsì,domanderà nooramentejPer
qual cagione adunqueGesù Cristo si debbe ado- rare?finchégli vengarisposto:Perchè Gesù Cristo è vero Dio.*6
i Nelcaso chelerisposte osienocontrarie alla
domanda,
oadessanon corrispondano compitaamente,o
comprendano
piu di quello che furichiesto,per viadi altredomande
faràpur similmenteavvertireed emendare1’errore.i3.”Avràpoi cura grandissima chelerisposte non pecchino o-nellaproprietàdeitermini,o nelle regole gramatirali,lequalidovrannosempre esattamenteos- servarsi.
14/Istruttiappienoifanciulliper qnesto
modo
nel primo paragrafo che avrannoletto,sipasseràalse- condo edalterzoamisuradtfltempo, sempre tenendo 10 stesso metodo: e innanzi di terminarelalezione 11maestroriassumerà brevementetutti iparagrafidi- chiarati, rinnovando le interrogazioni sopradiessi, finchéi fanciullisimostrinopienamente informati di tuttiquanti. ' 1« il
CAP.
IV.BEL METODO
DA SEGUIRSI NELL’AMMAESTRARE
lFANCIULLINELLA CALLIGRAFIA. ,
1.Ilmaestro debbe aversott’occhioillibro intito- latoAvviamentoalla calligrafia colle quattro tavole incise chevisonoannesse,edesserepienamentealfattodel
medesimo,
ondevenirlo di roanoinmano
spiegando a’suoialunni.Oltreaciòeglidebbe
conoscere pie-namente
imodelliodesemplariincisi,
suiqualiavvezzar si
debbono
gli scolariascrivere.a.Egliobbligaifanciulli a scrivere sì tosto che sannoleggere qualchepoco,facendoin prima cono- scerelorolanecessitàedutilitàdi taleesercizio,ed eccitandoin essipel
medesimo
unacertapropensione.DigitizedbyGoogle
*7
3.Déstinaun giornoincui visidebba dare prin- cipio’,incominciandodallascritturaposataoformata, edesigna lorodiqualioggotti
debbano
essere a tal uopoforniti (*).4.Egliinconuncerà1’istruzione,insegnandoaifan- ciulliche cosasiaunalinearetta, servendosi perciò di un bastoncino o di unò righetta,quindisegnerà sullatavola parecchie linee retteed altrecurve,le denominerà,esene farà ripetere la denominatione;
dagliscolari Per ultimo segnerà unalineaassailunga, laqualepercorravarie direzioni, ora retta, oracurva*
e‘arache ifanciulli gl’indichino col gesso i punti retti esiscentinellalineaanzidetta.
5.Faràosservareaifanciullichele lineerettesono piùo
meno
grosse,segnandosullatavola varie linee didiversagrossezza.Diràloroche lepiùgrosse chia- mansiaste, eleminorifiletti; che per conseguenza lelinee rette devono conservarsi sempre-«gitali in grossezzada cimaafondo,o, ciò eh' èriscossacosa,, chel'astadebb'esser.fatta tutta ug talmente1grossa,,, eil filétto d'unione tutto egualmente sottileA
taluopo
segneràsulla,tavola parecchie disìfatte liu.ee, altreben
fatte,edaltredifettose.6.Farà conoscereaifanciulli I* diversità delle linee perrispettoalla lorolunghezza,segnandovarie linee, cioèora aste,oralilettidi diiersAlunghezza, j
7.Indicherà inoltre la diversitàchepas<ain latto dilinee perrispetto alla -loro giacitura, giacchése
•< • 1 • .« •n . (
q*) Oltreailibririgati,«He-penne,allacarta,sugante,ecc.,
,ifanciullidovranno avere, ciascuno,una copiadegli Esemplari, incisi. Che seilmaestroscriveràeglistessogU;<^pui|*l»ripei poveri,)avrà curadiscriverliesattamente,mutandoquelliincisi-
a
riedannodi drittaeditrasversali. Dimostreràle
me-
desime contrapponendole e confrontandole colle linee obliqnc,più omeno
oblique,obliquedadestraoda sinistra.A
'tal uoposiserviràdi unarighettaodinn
bastoncinoquadrato,e scriverà sulla tavola diverse dicosi fatte linee, ripeterà altresì soventi volte le denominazioni,dellelineedritte,trasversali, oblique, piegsnt'Bidadestraodasinistra, acciocché possano esserebèneosservatedaifanciulli.'8 Pa^siiàquindiad insegnareaifanciulli le linee curvee lemiste, ifilettidigarbo, e ce., spiegando loroquantoinpropositosi legge nel$a.* del libro di lestorelativo.
9.Quindiscriverà sullatavolae fraduerighelelet—
tere del
numero
primodegliesemplarinelmodo
stesso che stannoscrittesull’esemplarefradue righe,eche scriverledebbono
ifanciullisu' LoroIbriccimrigati.Diràe mostreràloroclie1filetti d'uniose delle let- teresono daluilegnati collapuntadel gesso,ifiletti di garbocoltaglientedelgesso,e leastecollaparte gròssa del
medesimo
,eche sulla carta del pariipruni vogliono esserescrittiroba pùnta sinistra, isecondi col tagliente,e leterzecolgrossodella penna.ioQuindi daràaiprincipiantiilprimo
numero
degli esemplari,mostrando lorocome
se lodebbano tener»davanti,
come
abbiano astare i tibriccini suiquali debbonoscrivere,ecome
atenersi fermicollainano sinistra.Insegneràloroqualeabbia ad essere la posi- turadelcorpo,dellebraccia edelle inani, ilcome
s’abbia atenerlapenna agirarlasulla carta,sucui
i>iscrive, ecc., mostrandone l'esempio prima insé
atesso,poi inalcunodegliscolari che mostriito
mag-
gior disposizione in proposito e cui egli faràassu- merelaconveniente positura, attenendosipor questaDigitizedbyGoogle
' *9 riguardo a quanto preterivail§j.* deli*
A
sviamento alla 'calligrafiasmnmento
vato.Oltreciòimiteiàanche glierroriche scrivendosisoglionocommetteredai più,•spiegheràquali ne siano i danni(*).Gli ecciterà qnìnJi ad imitare esattamentelelineedescritte nel- I’esemplare, c siccome in questo sono esse unite
1*unaeoli’altra,cosifaràloroosservareinqual
modo
si
debbano
1*unadall* altradistinguere.11.Sifa scrivereaifanciulli il
primo numero
del- l'esemplare lino a tanto chenon
siano ingrado di passabilmente imitarlo.12.Tosto chesi
pone
loro dinanzi ilnumero
se- guente,sidebbono
loro farconoscerepiùdistintamente lelineecurve piegateadestraoa sinistra, coll'oc- chiettoosenza,edaltresì,alpari dellelinee rette, diverse per rispetto alla loro grossezza, lunghezza econfigurazione.IImaèstro nell'esporre e dichiarare queste linee procederà a quelmodo medesimo
che giàsiespose parlandodellelineerette.Da
ultimoscri- veràsullatavolalejiueee lettere stanti nell'esem- plarerelativo,farà vedereagli scolariia qualmodo
egliformile lineee conesse lelettere, porrà loro dinanzigliesemplari analoghi,egliobbligheràascri- vere seguendo questi modellitantotempo
quantosia necessario.(*}Glierroriche piùcomunemente commetto»! dai prin- cipianti nelloscrivere sono i seguenti: si tengono attaccati troppofermamenteallapanca,visiappoggianocollostomaco,
impugnanootroppostretta,o troppomolle,o troppo cortala penna, la calcanoditropposullacarta, elaficcanotroppo addentro nel calamajo,sciupandocosìecalamaioe carta;ten- gonolatestatroppoinclinata,ovveropieganotuttoasinistra ilcorpo
,o finalmente fanno ogniaorta di ridicolesmorfieoella bocca ecolviso.
'ftO
13.L'esemplare contenente1 ’alfabetolegatostaco- stantementesoli'occhio aifanciulli,sia peresercitarli semprepiùnellelineefondamentaligià loroInsegnate, siaperinsegnarloro adunire in vario
modo
le let- tereedascrivere lecifrenumeriche.14. Il maestro insegnerà quindi arare le lettere majuscoleposate,alqualuopo segneràsullatavolagli' elementidellemedesime,econessiforni-rà lelettere.
Pereserciziopoidaràloroirelativi esemplari.
15 Sovrauutto converrà avvezzare ifanciulli aben osservareogni voltail
modo
concuilelettere sic.ol- legauo fraloro,ilcome
eil quando dipendano l'ima dall'altra,ilpuntoincuisianofra lorodivisibili, il dove trovar6idebbano
lelineeoipuntispettantiad ima lettera,ecosivadiscorrendo. ..16. Coiiiemporancamen-e s’insegneranno leregole di proporzioneperrispettoallapendenze, lunghezza, larghezzaedistanzadelle lettere,paroleerighetanto sullatavola,quantosulla carta,esi
tua
chetfan- ciullileapplichinoallapratica.17.Perdebitamenteesercitare ifanciulli nella scrit- tura,eperabituarlinellostesso
tempo
ascrivere tanto ingrande, quantoin piccolo,il maestrodaràlorogli altri esemplarirelativi.Inciòeglisiregoleràatenor dellostudioede'progressiche faranno1fanciulli, e a taluopocoglieràl’occasionedifarloro,com'e
neces- sario,cambiardiscritturacdattentamente osservare le regole calligrafiche compendiosamente esposte in questi esemplari, di giudicaree correggere atenore diesselescritture fatte daifamiulli, ed imprimere altresìpiù profondamente nell'animo
loro cosi fatte regole.io.
Quando
i fanciulli sapranno bene lascrittura posata,si dovranno avvezzare adun’ altra speciedi1
DigitizedbyGoogle
F
Ut scrittura, cioèalla corsiva. Nellesenile elementari
% s’inconiincera lascrittura corsiva nella a.* classee nel a.* semestre, e nellemaggiorisiproseguirànella 3.* classe: lescritture inglese, francese, ccc. s’in- segneranno nella4.* classe.
19. Nell’ insegnare l‘uua ol'altradi questespecie- discritturailmaestro procederàcoi metodi stessigià prescritti per I’insegnamento della scrittura*pomata.
Lo
stessosifaràperriguardo alla scritturaingleseed
allafrancese perquegli scolariche abbiano una par- ticolaredisposizioneperlacalligrafia,odaiquali esse possanoriuscire vantaggiose Per tuttequeste specie di scritturail maestrodovrà particolarmenteattenersi a quanto prescrive il § 4.*dell*Avvitamento alla cal- ligrafia.Avvertenzegenerali.
1.I!maestro dovràspiegarea'suoi scolari il
Metodo
stampato perla calligrafìa,compartendolonell'ordine piùsovraaccennato, non anticipando maileregole,ed attenendosi sempreai rispettiviprogressi degli scolari.a. Il maestro principierà quasi sempre la lezione dicalligrafia conesporrele regolee le lineefonda- mentali,segnarle sulla tavola,ripeterle ed avvertire ifanciulli deglierrori piùsolilicommettersi.
3. Esigerà dagli scolari che siano provveduti di libririgatida scrivere linoa tantoche nonsianoal casodipoterefarsenzarighe.
4.Agliscolari chestudianola calligrafìa,esingo- larmenteaiprincipianti sidaranno delle penne tem- perateper
modo
che non abbianoa fartroppograie impressione,e condurliascriveretroppo greve,farsi unamano
dura,e anon poterinsognilo scriverò spe- ditamente.Lepenne
pgr gli scolari minori sarannoDigitizedbyGoogle
~i
temperaledal maestro nelle ore non destinate alla lezionejaimaggiori poia’insegneràil
modo
ditem- perarledasè, e dovranno cosi temperate portarsele a scuola.5.Ilmaestro avrà cara chegli scolariquando
hanno
ascrivere siano seduticomodamente
ed abbiano ilpuntodiluceconveniente.
6. Veglierà altresì perchè-gli scolari osservino la debitapulizianelloscrivereeperrispettoailibretti, agli esemplari, alle panche, ecc.
Non
permetterà quindieh'essicancellino colle ditalelineeo lettere sbagliate, eguarderàche noninchiostrino oimbrattino altramentei libri da scrivere, che non buttino il calauiajo o lepenne addosso ai loro condiscepoli,
che
non
mettano inbocca,nonlecchino,non masti- chinolepenne,ecc.;chenon imbrattinoocancellino lelettereoparole giàbenescritte:inparticolarepoi affinchèilibridascriveresiano sempretenutineui, ìfanciullidovrannoavere della carta sugante, che riporrannosottoillibroquando starauuoscrivendo.•7.Mentrei fanciulli scrivono, il maestro debbe Sempraassisterli,aggirarsifraloro, correggerli,
am-
monirli inpuntoalmodo
disedereo d'impugnarlapenna,
diformarlevarielinee elementari,edidare ladebitaproporzioneallascrittura,animarliadessere diligenti,ecorreggereleloroscritture.8.Per correggereIoscrittoilmaestro adopereràin- chiostrorosso,affinchèdiapiù facilmentenell'occhio.
Glierroricommessidallamaggiorparte degli scolari sarannodaluicorretti,sullatavola,affinchètuttipos- sano prenderne cognizioner e chiamerà anchevarj scolariacorreggerlieglinostessi. 1
9.Ilmaestro non darà adogniscolare cheun so- lo
numero
degliesemplari, su cuiscriveràalla suaDigitizedbyGoogle
presenza ildilui
nome. Tanno,
fimese
edilgiorno.Allorchéquesto saràstatodiscretamente beneimitato, glienedaràunaltro.
Non
è giàdaesìgersi dai prin- cipiantiche scrivano bellamente,ma
bensì da fare inmodo
che giungano peritamenteagliesemplaridel Carattere corsivo più piccolo,perchèla scritturadei medesimi è loro necessaria,come
quella che serve d’introduzione allo scrivereortograkìcauientcesotto ladettatura, ed almettereincarta.Ingeneralepoi èda avvertirsi cheperrispettoaque’ fanciulliiquali si prevedono destinati ai lavori manuali e rurali,
basterà che imparinoascrivere in
modo
semplice-mente
leggibile.10.
Quando
il maestro daràagliscolari più capaci unnuovo numero
degliesemplari, faràche ilmede- simoservaloro quasi di ricompensa encomiandola lorodiligenza,e facendo loro travederecome
cosa di altissimopregioilpassaggio adun nuovo
numero.All'incontrocastigherà i negligenti dando loro
un numero
inferiore,anzichéunsuperiore.Seifanciulli passatiadun numero
superiorecommetteranno
tutta- via dimoltierroririferibilmenteall'imparatodeinu- meri precedenti, farà loro riprendere e riscrivere questi stessinumeri.11.
Anche
intestadi ciascunnuovo libro da scri- veresidovrà premettereilnome
dello scolare,T
auno, ilmese edilgiorno.ta.Ilmaestro conforterà gli scolari, e singolar-
mente
ipiùesercitati, ascriverediligentemente anche acasaloro,ed afarsi così contraddistinguere: esi- geràdaessichegliportino ogni mese un saggiodi scritture ,Jt qualeverràconservato nella scuola.Al- cunedell» scritture migliori verranno appeseallepa- reti della scuola stessa,esaranno spi sso cambiate conaltrenuovescrittoredimaggior prego34
13. Cliscolariche imparano » scrivere dovranno inprogressodi
tempo
venirAvvezzati a farlo anche senzariga, togliendosida primasuilorolibri quelle righe cherinchiudono le lettere ascendentiediscen- denti,poila superiorefra leduerighecherinchiu- donoleletteremedie,poi l'inferiorevenon lasciando loro che una qualcherighettamarginale odun punto denotante il principio delle righe, tinche anchedi questi si possano del tuttodivezzare, e addestrarsii aconservarecollasola direzione dell’occhio edella
mano
ladirittura delle linee,ladistanzaproporziooata fra loro,l'uguaglianzade' caratteri,ladebitadirittura eproporzionedelmargine,ecc.Permaggiormentefa- cilitarequest'esercizio, si potràfare chei fanciulli, allorché principiano ascrivere su carta non^rigata,
usinodellecartucceosiade' quartidifoglio,checolla pocaloro estensione tengono1'occhiopiù raccolto e dispostoall’osservanzadelleproporzioni.
14.Il maestronon insegnerà nessuna nuovascrittura
, a'suoiscolariseprima non sarannoin gradodi scri- vere benel’antecedente,guardandosiin ciò dal
non
. condiscendere per nessun
modo
allebrame
indiscrete deifanciulliodi qualche genitore.15.Nel
tempo
stessoincui s’insegna agli scolariuna
nuovaspeciediscritturadovrannoessi diligcnte-1
mente
esercitarsinell'altregiàprima imparate:eciò 6iadetto in{specialitàdeliascrittura corsivaitaliana, coinè quellache realmenteeper1'ordinariosuole essere lapiù necessaria ed anche la più adattata cosìpei fanciullidegli artigianied agricoltori,come
anche per le,donue.A
que’ fanciulli poi cui si vogliainsegnare, eclicpossanoscriverecolladebita esattezza ilplau- stro darà particolarmente a studiare gli esemplari de’ caratteriinglese,franceserotondo(ronde),ecc.I DigitizedbyGoogle
DEL
METODO
DASEGUIRSINELL*AMM
AESTRAREIFANCICLU
vele' ARITMETICA»Sez. I.
. i
.
Deir
aritmetica mentale.\
Peraritmeticamentaleossiaconteggiarditestas’in- tendel’arte diritrovarenumeri incogniti per
mezzo
dinumericogniti,eciòsenzaajntodicifre,ma
coi soloconfrontomentale.1. Si dàprincipio aquestostudio coll'insegnare ai fanciullia
numerare;
essidebbono numerareleproprie dita,icondiscepoli,lepanchedella scuola,'ilibri, le penne, le finestreesimilicosevisibili ecadenti sotto isensi da a finoa 5,7, io,esemprepoi au-mentando
dueo tre unita,econtemporaneamente
ripe- terele cosedaprima numerate. *2.Ilmne'trosomministra esempi per
mezzo
de'quali insegnarel'addizioneoilsommare.Paresempio: Un
padredà asutifigliodue pere,poiun'altrapera,poi duealtre: quante periha
avuto ilfglio? e cosidi seguito.3.
Da
ciòchesièsommato
sipuò ben prestosot- trarre. Peresempio:Un
fanciullo cheavevaseinoci • ne diededue a suofratello:quanteglienesono rimaste?ecc.4.Ne*giorni susseguenti si passa all’addizione ed alla sottrazionepiùlatamenteconsiderate,econtem- poraneamentes'inseguan numeraredatimaggiori.
«
5.
Quando
nell'addizione e nella sottrazionesono giuntiifanciullisinoalnumero
ao, s'incomincia laÌÙ
moltiplicazione.Peresempio:la'questatrainoio hodue centesimi,ein quest1altra altridue:quantevolteho iodue?quanticentesimi sono?
=
Inciascunadelledue tasche dell’abitoiomi
trovoavere quattronoci:quante, voltehoioquattro?quante sonolenoci cheioho?Quando
ifanciulli non «anno totalmente onon
consicurezza indicare il prodotto di duefattori,il maestrofarà loro trovare permezzo
dell'addizione que’prodottidielorosonocogniti.Per esempio,sei fanciulli non sanno dire quanto faccia 8 via8,ilmaestrogl'interrogheràcosì:Quattro
ma
otto quantofa?
e farà loropreadere per duevolte esommare
il prodottodienomineranno.6.Allamoltiplicazionetienedietro ladivisione.Per esempio:
Una
madredivideinugualiporzioniseipereai jduesuo/figli: quante nc avrà essadateaciascun di loro?
«=
Sidevonodivideredodici nocifratrefanciulli inuguali porzioni:quante nericeveràciascun di loro? 7.Iprogressidebbono
seguiremai sempre pergra- dazionipiccolissime;non
devesi cioèpassaread espor- reuna nozionese prima non sono ben comprese leprecedenti. ' v
tt.Negliesercirj chesifarannoiutorno al dividere converràfarusodiesempine'qualiintrodurresipo*-
«oao1rotti.Peresempio:Quivisonocinque
poma da
dividersiperegualporzione fra duefanciulli: quantone
riceveiàciascun diloro?Chefarete voi delpomo
che rimane dopo divisiiprimiquattroper ugual porzione a ciascunodeifanciulli? Dal mezzo sipassa quindial terzo, al quarto, al quinto, ccosìdi seguito. La divisionesidimostrasovraun pomo
,sovraun baston- cino,osovraunalineasegnatasullatavola, dividendo glioggetti in tante parti fradi loro tignali quante accorrano percorrispondere alloscopoclicilmaestro hadimiranellasua dimostrazione.DigitizedbyGoogle
. 9.Sifaranno*0venti volteleseguentiinterrogazioni:
Quantevolteiltal numeroècontenuto dal talealtro ?
Quante
voltesipuò
sottrarreilida
to,>0,3 o, 40,So,
ccc.FCU
esempi-poi«<m
dovranno«sai essere nè intricati,nèinutilmente prolissi.10.
H
maestrofaràconoscereinognioccasione agli scolariiemisureeipesiusati in paese,lemonete
correnti, i varj spezzati «Iellemonete
maggiori,la divisione dell'anno, ece, e li terrà studiosamente esercitatisu diquesti oggetti convariatieino!tipiici esempi.Sovrnttmioavrà curadifarsi unacopiosa rac- colta di esempiadattati alla capacità dei fanciulli, acciocché1’insegnamentononriescanèinterrottoper suadappocaggine,nè disaggradevole per monotoniadi esempi.11. Eglidovràpureinterrogareifanciulli sulvalore intrinseco dellecose, sulprezzoordinario delleder- ratequaloralopossano sapere,e
quando
no,farlocono- scereloro.Dichiareràloro altresì ogni voltaquanto oc- corradiunatalcosa perun
datousoj esovratttHto poi -dovrà aver cura di cogliermodo
ne' suoiquesitied esempiadarloroqaantamaggiorsi possa cognizione delle cose.la.Prima dituttosilasceràcheifanciullimeditino per unpo' di
tempo
i quesiti loro proposti. Quelli chegliavrannoscioltine daranno segnoconalzarla mano.Scioltoche sia«1quesito,ilmaestro gl'inter- rogheràsullamaniera concuihanno
trovata la solu- zione, onde convincersi rhe l’hanno trovata dasè stessidopoaverlaben meditata,eeh’ essipure sono convinti dell’ esattezzadellamedesima.Che
seessinon latrovanodasèsoli,ilmaestronon
faràcheajutarli*trovarlacoldarneloroun semplice cenno.
13.Si pnòcsi debbe anzi obbligare gliscolari a sciogliereil
medesimo
quesitoinpiùdi una maniera.Un
rotolo di telachetiratrentabraccia costò in tutto venti scudi:quanto costòilbraccio?Questoquesitopuò
esserescioltospezzandogliscudi in lire, iomezzi scudi oin soldi.Cositacendoifanciullisi avvezzanoapen- sare,agiudicare carinvenire variemaniere discio- glierei quesiti.14.lo scioglimento.de’ quesiti nelconteggiarditesta osiadi
memoria
dovràsempreincornine. aredaidatie numeri maggiori. Per esempio:Uno
siguadagna duelire edieci centesimialgiorno:quanto guadagner àin sei giornifInquesto esempiosifada primailcalcolo delle lire,posciaquello dei centesimi. Sidebbono dividere quarantascudi e quattro lire-fraquattro persone. Sila daprimailcalcolo degliscudi,poiquellodellelire.15.Per Agevolareai fauciulliilconteggiarditesta
odi memoria
s’insegneràloro aridurrelefrazioni dei quesiti.Peresempio:Un
tovaglolocoda novelire:quanto costeràuna dozzinaditovagliolisimili!'Inquestocasoilmaestrofaràridurrelenove lire iniscudie mezzi scudi,ediquestaguisacalcolare ilquesito.
16.Per v a d’introduzione all'aritmetica scritta si dovràl'arconoscereaifanciullila denominazionedelle quattrooperazioni principalidell’aritmetica,e
doman-
darlorogiustaqualediesseoperazioniabbianosciolto osianoperscioglierei quesiti.17.LT aritmeticamentaleo vogliaindireilconteggiar di tòstadovràessereinsegnato nellaprima classe non già ad alcuni soli,
ma
sibhene a tutti gliscolari, nell’oreaciòdestinate dall*orario,come
quellache eperun
lato procacciaall*uomo
unacertaprontezza assai vantaggiosanegliusigiornalieridella vita,eper 1’altro serve diopportunissima introduzioueall*arit-metica scritta. ’<'
DigitizedbyGoogle
18.
A
taluopo basterà che t fanciulli imparino anumerare
tinoa60,
etulioalpiu sinoa ioo,echeTengano
diligentementeesercitatinellequattroopera»zioni principalidell’antintica,giustailmetodo più.
sopraprescritto.
19.Inquelle scuole elementari minori nelle quali lesezionimaggioree minoredella prima classeole classi primaesecondavengono ammaestrate congiun- tamenteinunastessasala,ilmaestro avrà occhio ad avviceudare1quesitid'aritmeticainproporzionedella' capacitaedetà degli scolaridicia-cunasezione e class*.« ao.
C
dsommare
e sovrattutto col moltiplicare a testao siaamemoria debbono
i fanciulli imparare1*abbaco o P*nn via uno. Se furonoin ciò debi- tamenteesercitati,essisapranno
sommare
emoltipli- carepercifra speditamenteedesattamente, ancorché non abbiano imparato amemoria
nelmodo comune-
mente praticatol’abbaco, abbaco che inquelmudo non
sempres’imparasullicientementebene, epresto potvienedimenticato.Sez.II.
DelC
aritmeticascrittaosiaincifre.# Agliscolaridellaseconda classe,senza nessunaec- cezione,sidovràinsegnare1’aritmeticascritta,ossia dimostratacollecifre.
.Delnumerare.
j.Ifanciulliimparerannoa distinguere lecifre,a pronunziarlechiaramente>edascriverli;grandi,esatte e inrettalineasullatavolanera.
S~fO
*
/
3«r
».Si farà loroconoscereilvaloreche
he
ciascunacifra consideratatanto im se stessaisolatamente, quantounita a qualchealtra.Si principiadall’unità, poisipassa sii»decinaeal centiuajo, e nelle seguenti lezioni allemigliajaealledecine e centinaja dimigliaja. Più tardisi faanche conoscereai fanciulli che cosa sia un milione,ma
nonsiesigedaessi che nominino»
scrivauo ilbilione eiltrilione.S'insegnalorolacifra;zerove P effettodellasuocombinazioneconaltrinu- meri, siscrivono varjnumeri sulla tavola,esifanno loropronunziare; si
chiamano
alcunidi loroa seri-*verevarj>dati
nameri,
se nedettano loro perchègli scrivanosuilibrio sullecartechehanno
seco a taluopo
,•sifache mostrinolo scritto. Contemporanea-mente
sifanno conoscereloro iseguiusati persepa- raree distinguere lecentinajadallemigliaja,e «faceto ultimedaimilioni. Si guarderà però il maestrodal' troppodilungarsi perrivpeuoalloscrivere ealpro- nunzialedeinumeri giaccliè nelleseguenti opera- zioniaritmetichesi fa nua sufficiente ripetizione di-cosiffattoesercizio. n
Del sommare.
i.Primadi obbligareiprincipiantia
sommare
per cifra,sifaranno lorosommare
iquesiti a testa,e posciascriveròcolle cifresullatavola.a.Scrittochesiailquesito sulla tavola,sidichiarerà aifanciulliil perchèle cifre
debbono
essere scritte esattamenteP unasottoPaltrav lounità sottoleunità, . ledieciaesotto lediecine,lecentinajasottole cen- tinajn,alemigliaja'sottolemigliaja, ed il perchèdebbauo
andardivisedalsommato
mediante laline»d’ uso.
DigitizedbyGoogle
3.
Da
principiosifarannosommare
ai faneinUile solecifre isolate, quindi i numerirappresentatida
dueotrecifre. Esercitatichesianoa sufficienzanel facile,sidarannoloro gradatamente numeri sempre maggiori. .4.Insisteràilmaestroperchèlecifre siano sempre collocateallSrodebitoluogo, e le diecine residue dellacolonna precedente sempre computate nellp co- lonnaseguente.
5.
Non
si permetteràcheifanciulli,nelsommare
, tralascinopelmomento
una qualche cifra per poiri- prenderlaènumerarladopo,
quand’ ancheciò agevo- lasseP addizione,per motivo che facilmente potrebbe esseredimenticata.6.Parimentenonènecessariodidarsemprequesiti ne’qualii fattori siano composti di numeri interio vogliamdiredispecieugnale,e ciòper motivoelse i fanciullinon
hanno
per anchebenimpartito a ridurre e risolveresiffattinumeri; che anzi darsidebbono
quesiti ne' qualiifattori sianocompostidinumeri, complessiovogliamdiredispeciediversa, e servirsi del conteggiardi' testaper la soluzione eriduzione de'medesimi. Soltantosideve badarecheiquesitisiano di naturatale chegliscolaripossano facilmentecal- colarea testaquantooecorre.Cidfache iquesiti rie- scono piòvariavi,edà occasionedi esercitareifan- ciullinellacognizione dei pesi, delle misuree delle»monete
correnti*, e»'insegna cosiloro aconnetterò gli oggettidiversamente denominatifraloro.7
.Sipotràdarealtresiqualche esempio in coien- trinolepiccole frazioni osiaipiccolirotti facilida calcolarsiatesta.PeresempiosUna
madredà
asua figlia libbre due e mezzodibutirro,libbredueeuri-quarte di strutto,stajadueemesse difarina in
una
settimana, ed altrettantegliene
dà
nellasettimana sus- seguenteperuso della cucina:quanto butirro, quanto strutto equanta farina haessadato nelleduesettimane
a
sua figlia?8.
Contemporaneamente
s'insegneràaifanciulliquella prova dell’addizione che consiste in un’ addizione ripetuta,esifaràche1'applichinoaciascun quesitochesidaràloro. *
Del
sottrarre.i.
Anche
alsottrarresidaràcomiiiciainentoeoa esempi che prima sifarannocalcolarea testa,dandoilaprin- cipionumerid'unasolacjfra,poinumeri compostidi due, treepiùcifre.(primiesempi dovrannoessere talichenon occorra prendereinprestitodecine:
non
sidarannoaltresìchequesitiicuifattorisiano
com-
postidtnumeri intieri, cioè d una sola specie, e&Tingegneràadebitamentecollocarele cifre, e aco- noscereedapplicareilmetodorelativo.
a.Siverràpoi progredendo da prima colpassareai numeripiualti,poianchea quelli pei qualifad'uopo ricorrere alla.regola dell’ imprestilo.
-3.Sipotranno per ultimo dareanche deiquesiti,
>cui fattori siano composti di numericomplessio dispecie.diversa e con rotti, sempre peròneili- miti più sovraaccennati. Peresempio:
Un
contadino hatrebbiato la messe cheha fatta, ene haricavato moggia2estdja3emezzodigrano,moggia4 e staja j6emezzodi segale,moggia0estaja20e j.requarti d'orto:ha venduto moggia1l
estaja2 e un quartodi- granot,moggia2estaja3disegale,.moggia5estaja a d'orzovquantoglierimasto
?
(J\7£. .Questpesempio siscioglieràcontresottrazioni).
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