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INFORMAZIONI GENERALI. Ottobre SIF-WEB Informazioni Generali

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INFORMAZIONI GENERALI

Ottobre 2020

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Sommario

1. Introduzione

... 3

2. SIF-WEB Struttura ... 3

2.1CARATTERISTICHE GENERALI DEL SISTEMA ... 3

2.2SCHEMA DELLA PIATTAFORMA INFORMATIVA ... 3

2.3DATABASE DI SIF-WEB ... 5

2.4SCHEDE DATI ... 5

2.4.1 Dati Identificativi ... 5

2.4.2 Tossicità uomo e soglie di esposizione per i consumatori e gli operatori ... 7

2.4.3 Proprietà chimico-fisiche ... 8

2.4.4 Tossicità per gli organismi acquatici e terrestri ... 9

2.4.5 Destino ambientale ... 13

3. Valutazione della Pericolosità intrinseca

... 15

3.1CONFRONTO DEI PARAMETRI RELATIVI AL DESTINO AMBIENTALE ... 15

3.2VALUTAZIONE DELLA PERICOLOSITÀ INTRINSECA ... 16

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1. Introduzione

SIF-Web è un Sistema Informativo di supporto alla scelta delle sostanze fitosanitarie per la difesa delle colture agrarie e un'agricoltura sostenibile attenta al territorio, alla salute e all'ambiente.

Il sistema.

Il sistema è uno strumento rivolto a regioni, provincie autonome ed enti preposti alla gestione e alla tutela del territorio e di aree naturali protette.

Il Sistema ha l’obbiettivo di fornire informazioni sulle sostanze fitosanitarie approvate a livello europeo in conformità al regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e iscritte nell'allegato I della direttiva 91/414/CEE del consiglio europeo ed autorizzate in Italia.

SIF-WEB offre informazioni ordinate e rapidamente fruibili dall’utilizzatore relative allo status giuridico, alla classificazione, alle proprietà chimico-fisiche, alla persistenza ambientale, alla tossicità per gli organismi terrestri ed acquatici, alle soglie di esposizione per il consumatore e l’operatore agricolo delle sostanze fitosanitarie autorizzate.

Inoltre SIF-WEB permette di operare un confronto tra le caratteristiche intrinseche delle sostanze per categoria di dati e di pericolosità.

L’insieme delle informazioni presenti nella piattaforma e delle elaborazioni possibili in SIF-WEB permette di evidenziare le differenze tra le sostanze fitosanitarie sotto il profilo eco-tossicologico, tossicologico e di destino ambientale fornendo un utile strumento per operare scelte consapevoli di strategie di difesa fitosanitaria delle colture che tengano conto della tutela della qualità delle acque superficiali e sotterranee nonché alla protezione delle aree naturali, in linea con gli scopi indicati dalla direttiva europea 2009/128/CE sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.

Nello specifico, la piattaforma consente:

- il confronto delle diverse sostanze fitosanitarie, rispetto alle loro intrinseche caratteristiche tossicologiche ed eco-tossicologiche sulla base di criteri predeterminati e concordati a livello europeo;

- l’acquisizione di informazioni specifiche sulle caratteristiche di tossicità verso gli organismi acquatici e terrestri e sulla salute dell’uomo per tutte le sostanze fitosanitarie attualmente autorizzate a livello europeo.

2. SIF-WEB Struttura

2.1CARATTERISTICHE GENERALI DEL SISTEMA

La struttura informatica della piattaforma comprende due componenti principali: un database per l’archiviazione di tutte le informazioni ed un software, per la gestione e l’elaborazione dei dati. Per l’archiviazione dei dati è stata utilizzata una piattaforma Microsoft, SQL Server.

La componente software consiste in un’applicazione web che include gli algoritmi necessari per l’integrazione e la valutazione dei dati al fine di elaborare e gestire le informazioni.

Per l’accesso e l’utilizzo dei dati via web è stato predisposto un sistema di accounting. Le tecnologie di sviluppo utilizzate sono: Microsoft Visual Studio .NET, che richiede l’installazione di Microsoft .NET Framework e del Web Server IIS, sia per le applicazioni software che per quanto riguarda le applicazioni web.

2.2SCHEMA DELLA PIATTAFORMA INFORMATIVA

La Figura 1 riporta lo schema progettuale del sistema con le diverse correlazioni esistenti.

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Figura 1: Schema progettuale di SIF-WEB

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Il sistema è stato progettato in modo che ogni informazione presente sia resa visibile dall’utente.

A tal fine sono state realizzate una serie di maschere interattive e interconnesse organizzate in modo da fornire le informazioni, i dati e le valutazioni sintetizzate dal sistema in modo semplice e ed immediato.

Le maschere forniscono informazioni di complessità e dettaglio crescenti: da ogni campo di interesse è possibile passare ad un livello di maggior dettaglio.

Per ogni sostanza si possono visualizzare le informazioni sui criteri utilizzati per la valutazione della pericolosità, i dati di tossicità utilizzati e relativi riferimenti bibliografici e informazioni aggiuntive.

2.3DATABASE DI SIF-WEB

La struttura utilizza la tecnologia Microsoft SQL supportata dalle tecnologie di sviluppo Microsoft Visual Studio.

Per la gestione dei dati è stato realizzato un database che contiene le informazioni relative ai parametri normativi, chimici, tossicologici ed eco-tossicologici ed ambientali specifici per ogni sostanza fitosanitaria.

L’informazione di base dell’intero sistema informativo risiede nella sostanza fitosanitaria e nell’insieme delle informazioni e dei parametri ad essa associata.

Sulla base delle funzionalità ed elaborazioni previste dal sistema informativo, i dati sono stati strutturati in una serie di tabelle che raccolgono tutti gli attributi relativi alle sostanze fitosanitarie.

SIF-WEB è composto da una serie di funzioni di servizio per la gestione dei dati (memorizzazione, aggiornamento, visualizzazione) e dagli algoritmi di elaborazione necessari per l’integrazione e la valutazione dei dati.

2.4SCHEDE DATI

SIF-WEB riporta in modo ordinato e di facile lettura e consultazione tutti i dati relativi a :

 Dati identificativi

 Tossicità uomo

 Proprietà chimico-fisiche

 Tossicità per gli organismi acquatici e terrestri

 Destino ambientale

relativi alle circa 387 sostanze fitosanitarie autorizzate a livello europeo.

I dati e le informazioni inserite sono state ricavate dai dossier redatti alla fine dell’iter autorizzativo per l’immissione in commercio delle sostanze fitosanitarie a livello europeo (www.efsa.europa.eu) prodotti da EFSA (European Food and Safety Agency) e dalla Commissione Europea.

2.4.1 Dati Identificativi

Sostanza Riporta il nome commerciale della sostanza come riportato in EU- Pesticides database (https://ec.europa.eu/food/plant/pesticides/eu- pesticides-database)

Numero CAS Identificativo numerico che individua in maniera univoca una sostanza chimica. Viene assegnato dal Chemical Abstracts Service (divisione

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della American Chemical Society).

Codice ISTAT/UE Codice identificato delle sostanze per ISTAT e EUROSTAT (UE).

Categoria fitoiatrica Indica la modalità di azione e il campo di impiego di una sostanza fitosanitaria.

Stato Normativo

Data di approvazione, di fine approvazione e di fine utilizzo scorte.

Stato rispetto al Reg. (EC) No 1107/2009: esprime lo stato di approvazione di una sostanza ai sensi del Regolamento EC N°1107/2009Unite (GHS) in Europa.

Rif. legislativo Riferimento al Regolamento di esecuzione delle sostanze fitosanitarie.

Candidate sostituzione Si tratta di sostanze attive fitosanitarie identificate durante il processo di valutazione normativa dell'UE come aventi un profilo tossicologico o ambientale che soddisfa i criteri dell'articolo 24 del Regolamento (CE) n. 1107/2009 .

Sostanza a basso rischio Si tratta di sostanze attive fitosanitarie identificate durante il processo di valutazione normativa dell'UE come aventi un profilo tossicologico o ambientale che soddisfa i criteri del Regolamento (UE) 2017/1432 della Commissione, del 7 agosto 2017, che modifica il regolamento (CE) n.

1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari per quanto riguarda i criteri per l'approvazione delle sostanze attive a basso rischio.

Uso in BIO Riferisce se la sostanza fitosanitaria è tra quelle ammesse in agricoltura biologica

Classificazione CLP (Reg. 1272/2008)

Classificazione tossicologica delle sostanze ai sensi del regolamento (CE) n.1272/2008 e successivi adeguamenti tecnici. Il regolamento introduce in Europa il sistema armonizzato di classificazione utilizzato a livello mondiale.

Rif. legislativo classificazione CLP

Riferimento al Regolamento (CE) n.1272/2008 e successivi adeguamenti tecnici

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2.4.2 Tossicità uomo e soglie di esposizione per i consumatori e gli operatori

Acuta La proprietà caratteristica di ciascuna sostanza o miscela di produrre effetti nocivi sull’uomo che si manifestano in seguito alla somministrazione per via orale o cutanea di una dose unica o di più dosi ripartite nell’arco di 24 ore, o in seguito ad una esposizione per inalazione di 4 ore”. Si differenzia in: tossicità acuta per via orale;

tossicità acuta per via cutanea; tossicità acuta per inalazione.

Cronica Effetti nocivi di una sostanza, che si manifestano a seguito di

esposizioni, a basse dosi, prolungate nel tempo e non tossiche singolarmente.

Stima della Tossicità La tossicità viene stimata attraverso studi sperimentali condotti su animali, utilizzando la cosiddetta “relazione dose-risposta” che descrive l’intensità degli effetti biologici di una sostanza in funzione della dose a cui sono esposti gli animali di laboratorio. Lo scopo di questi studi è quello di determinare:

- la tossicità acuta di una sostanza o “Dose Letale 50” (DL50): che rappresenta la quantità di una sostanza, per unità di peso corporeo, capace di provocare la morte del 50% degli individui della popolazione sperimentale nei test di tossicità in laboratorio;

- la tossicità cronica o NOAEL(No Observed Adverse Effect Level) ossia la dose che non provoca effetti avversi osservabili sugli animali sottoposti ai test di laboratorio

ADI

(mg s.a./kg di peso corporeo al giorno)

Acceptable Daily Intake o DGA (Dose Giornaliera Accettabile).

Quantità di sostanza, espressa in mg per kg di peso corporeo, che può essere assunta quotidianamente per l’intero arco di vita senza che si sviluppino effetti tossici. Generalmente viene ricavata dividendo il valore NOAEL (No Observed Adverse Effect Level - dose che non provoca effetti avversi osservabili sugli animali sottoposti ai test di laboratorio) per un fattore di sicurezza (FS) pari a 100. L’ADI è una soglia di esposizione per l’uomo e viene utilizzata nella valutazione del rischio cronico per il consumatore.

ARfD

(mg s.a./kg di peso corporeo al giorno)

Acute Reference Dose. Quantità di sostanza, espressa in mg per kg di peso corporeo, che può essere assunta in un ristretto intervallo di tempo (es. un pranzo o un giorno), senza che si sviluppino effetti tossici.

Generalmente l’ARfD viene ricavata dividendo il NOAEL per un fattore di sicurezza pari a 10. L’ARfD è una soglia di esposizione per l’uomo e viene utilizzata nella valutazione del rischio acuto per il consumatore.

Fattore di sicurezza Tiene conto del trasferimento da animale a uomo dei risultati dei test su animale (variabilità interspecifica) e della variabilità tra la popolazione umana (variabilità intraspecifica). Normalmente è pari a 100, ma in alcuni casi può essere anche superiore a 100 per tenere conto di ulteriori incertezze sul dato ricavato da particolari test o inferiore a 100 perché riferito a gruppi ristretti di popolazione (es. operatori agricoli) o a singole esposizioni (es. esposizione a seguito di un pasto).

AOEL

(mg s.a./kg di peso corporeo al giorno)

Acceptable Operator Exposure Level. Quantità massima di sostanza, espressa in mg per kg di peso corporeo, alla quale un operatore agricolo può essere esposto giornalmente, senza che si determinino effetti tossici.

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Gli AOEL si riferiscono alla dose effettivamente assorbita, attraverso la via inalatoria o per contatto, e disponibile per la distribuzione sistemica.

Generalmente viene ricavata dividendo il valore NOAEL (No Observed Adverse Effect Level - concentrazione che non provoca effetti avversi osservabili sugli animali sottoposti ai test di laboratorio) per un fattore di sicurezza (FS) pari a 10 o a 100. L’AOEL è una soglia di esposizione per l’uomo e viene utilizzata nella valutazione del rischio cronico per l’operatore.

AAOEL

(mg s.a./kg di peso corporeo al giorno)

Acute Acceptable Operator Exposure Level. Quantità massima di sostanza, espressa in mg per kg di peso corporeo, riferita ad una qualsiasi dose di esposizione di un operatore agricolo differente da quella attraverso la dieta e che potrebbe verificarsi in una singola giornata per l’uomo e viene utilizzata nella valutazione del rischio di effetti sistemici per l’operatore agricolo.

2.4.3 Proprietà chimico-fisiche

Peso molecolare Peso di una molecola di una sostanza espresso in unità di massa atomica (u.m.a.) o come massa molare (g/mole); può essere calcolato partendo dalla formula molecolare della sostanza: è la somma dei pesi degli atomi che costituiscono la molecola.

Solubilità (S) a pH7 (mg/L)

La massima quantità di soluto che può essere sciolta in una determinata quantità di solvente, ad una data T °C. Più la S è grande più elevata è l’affinità della molecola per il comparto “acqua”. Una sostanza molto solubile si ripartirà poco nel suolo o nei sedimenti ed avrà quindi maggiore probabilità di percolare in profondità.

log Pow (trigger = 3,0)

Logaritmo in base 10 di Pow, dove Pow è il coefficiente di partizione tra ottanolo e acqua. Esprime il grado di lipofilia di una sostanza: più grande è il log Pow più la sostanza è liposolubile, più basso è il log Pow, più la sostanza è idrosolubile. Viene utilizzato negli studi sul destino ambientale e valori ≥3,0 sono considerati come un indicatore della potenziale capacità di bioaccumulo di una sostanza: più la sostanza chimica è liposolubile, più si accumulerà negli organismi viventi (tessuto adiposo). Per alcune sostanze log Pow è molto sensibile al pH. Le sostanze solubili in acqua sono più facilmente eliminabili e in genere hanno un potenziale di bioaccumulo inferiore. I valori di log Pow sono adimensionali.

pKa La costante di dissociazione acida misura, a una data temperatura, il grado di dissociazione di un acido in soluzione. Maggiore è il valore della costante, maggiore è la tendenza dell'acido a dissociarsi, maggiore è la sua "forza". La pKa è usata come indicatore del potenziale di un composto di formare ioni in acqua. Molte sostanze chimiche sono permanentemente ioniche o cambiano lo stato ionico in funzione del pH del suolo e dell'acqua. Conoscere lo stato ionico di una sostanza chimica fornisce importanti informazioni sulla sua potenziale mobilità e persistenza nell'ambiente.

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Pressione di vapore (PV) (Pa) (PA)

La pressione di vapore (o tensione di vapore o più propriamente pressione di vapore saturo) di una sostanza è la pressione esercitata dal vapore della sostanza sulla fase condensata (solida o liquida) della stessa sostanza quando tali fasi sono in condizioni di equilibrio termodinamico tra loro all'interno di un sistema chiuso, cioè in condizioni di vapore saturo. Dal punto di vista fisico, la pressione di vapore indica la tendenza di una sostanza ad evaporare o sublimare quindi più è alto il valore di PV maggiore sarà il trasferimento della molecola via aria.

Costante di Henry (KH) La legge di Henry stabilisce che la quantità di gas disciolto è proporzionale alla sua pressione parziale nella fase gassosa. Il fattore di proporzionalità è chiamato costante della legge di Henry. La costante della legge di Henry o coefficiente di ripartizione aria/acqua esprime l’affinità di una sostanza per il comparto aria. Viene considerata una proprietà chiave nel processo di descrizione del destino ambientale di una sostanza chimica. Più è alto il valore di H maggiore è l’affinità

della molecola per l’aria.

La costante può essere adimensionale o in Pa m3/mol.

2.4.4 Tossicità per gli organismi acquatici e terrestri

Di seguono vengono elencati i parametri riportati per organismi terrestri ed acquatici e l’elenco delle specie considerate negli studi di tossicità di ogni classe di organismi.

Parametri LD50

(mg s.a./kg di peso corporeo al giorno) (mg s.a./L)

(µg s.a./ape)

Dose letale per il 50% del campione.

LC50 (mg s.a/L)

(mg s.a/kg di suolo secco)

Concentrazione letale per il 50% del campione.

EC50 (mg s.a/L

Concentrazione che determina effetti negativi per il 50% del campione LDD50

(mg s.a/kg di peso corporeo al giorno)

Dose assunta attraverso la dieta, letale per il 50% del campione

NOAEL

(mg s.a/kg di peso corporeo al giorno)

“No Observed Adverse Effect Level” - il livello più alto che non provoca effetti negativi

NOEC (mg s.a/L):

“No Observed Effect Concentrtion” - la più alta concentrazione o livello (NOEL) di una sostanza, testata sperimentalmente che non provoca alcun effetto rilevabile.

BFC “BioConcentration Factor” - Fattore di Bioconcentrazione - può essere espresso come il rapporto tra la concentrazione di una sostanza presente in un organismo e la concentrazione in acqua dopo che è stato raggiunto

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l’equilibrio (BCF statico) o, in un sistema di non equilibrio, come il quoziente delle costanti di assorbimento e depurazione (BCF dinamico).

Il BCF statico o dinamico può essere usato senza distinzioni a scopi regolatori. Il parametro dà un’indicazione del potenziale di accumulo di una sostanza

Tempo di Clearance CT50/CT90

(giorni)

Capacità di un organo di eliminare una sostanza nell'unità di tempo

PNEC Predicted No-Effect Concentration. La concentrazione di una sostanza che segna il limite al di sotto del quale non si evidenziano effetti negativi dell'esposizione in un ecosistema acquatico. I valori PNEC devono essere conservativi e prevedere la concentrazione alla quale una sostanza chimica non avrà effetti tossici. I valori PNEC sono spesso utilizzati nella valutazione del rischio ambientale come strumento di eco-tossicologia.

La PNEC per una sostanza chimica può essere calcolata con dati di tossicità acuta o di tossicità cronica per singola specie, dati di Distribuzione della Sensibilità delle Specie (SSD) per più specie, dati di campo o dati di ecosistemi modello. Le PNEC vengono generalmente calcolate dividendo il valore tossicologico per un fattore di sicurezza (Assessment Factor) che cambia rispetto alla tipologia di dati utilizzata.

log Pow Logaritmo in base 10 di Pow, dove Pow è il coefficiente di partizione tra ottanolo e acqua. Più piccolo è il log Pow, più la sostanza è solubile in acqua. Più alto è il log Pow, più la sostanza è solubile nelle sostanze grasse. Viene utilizzato negli studi sul destino ambientale e valori ≥3,0 sono considerati come un indicatore della potenziale capacità di bioaccumulo di una sostanza: più la sostanza chimica è liposolubile, più si accumulerà negli organismi viventi (tessuto adiposo) e quindi nell'ambiente. Per alcune sostanze LogP è molto sensibile al pH. Le sostanze solubili in acqua sono più facilmente eliminabili e in genere hanno un potenziale di bioaccumulo inferiore.

ELENCO DELLE SPECIE DI UCCELLI UTILIZZATE NEI TEST

Alectoris rufa (Linnaeus, 1758) - pernice rossa; red-legged partridge; French partridge.

Phylum: Chordata – Classe: Aves – Ordine: Galliformes

Anas platyrhynchos (Linnaeus, 1758) - germano reale; mallar duck Phylum: Chordata – Classe: Aves – Ordine: Anseriformes

Colinus virginianus (Linnaeus, 1758) - quaglia; bobwhite quail Phylum: Chordata – Classe: Aves – Ordine: Galliformes

Columba livia (Gmelin, 1789) - piccione selvatico occidentale; common pigeon Phylum: Chordata – Classe: Aves – Ordine: Columbiformes

Columba livia domestica (Gmelin, 1789) - piccione domestico; domestic pigeon Phylum: Chordata – Classe: Aves – Ordine: Columbiformes

Coturnix japonica (Gould, 1837) - quaglia del Giappone; Japanese quail Phylum: Chordata – Classe: Aves – Ordine: Galliformes

Gallus gallus domesticus (Linnaeus, 1758) - gallina; chiken Phylum: Chordata – Classe: Aves – Ordine: Galliformes

Passer domesticus (Linnaeus, 1758) - passero domestico; house sparrow Phylum: Chordata – Classe: Aves – Ordine: Passeriformes

Phasianus colchicus (Linnaeus, 1758) - fagiano comune; common pheasant Phylum: Chordata – Classe: Aves – Ordine: Galliformes

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Serinus canaria (Linnaeus, 1758) - canarino; Atlantic canary

Phylum: Chlorophyta – Classe: Chlophyceae – Ordine: Passeriformes

Taeniopygia guttata (Viellot, 1817) o Poephila guttata (Gould, 1942) - diamante mandarino; zebra finch

Phylum: Chlorophyta – Classe: Chlophyceae – Ordine: Passeriformes

ELENCO DELLE SPECIE DI MAMMIFERI UTILIZZATE NEI TEST Apodemus sp. (Kaup, 1829)- topo; mouse

Phylum: Chordata – Classe: Mammalia – Ordine: Rodentia

Apodemus sylvaticus (Linnaeus, 1758) - topo selvatico; wood mouse Phylum: Chordata – Classe: Mammalia – Ordine: Rodentia

Canis lupus familiaris (Linnaeus, 1758) - cane, dog Phylum: Chordata – Classe: Mammalia– Ordine: Carnivora Oryctolagus sp. (Lilljeborg, 1873) - coniglio, rabbit

Phylum: Chordata – Classe: Mammalia – Ordine: Lagomorpha

Rattus norvegicus (Berkenhout, 1769)- ratto grigio; ratto marrone, ratto norvegese, ratto delle chiaviche; brown rat, mus norvegicus e Rattus norvegicus domesticus, sottospecie del R.

norvegicus.

Phylum: Chordata – Classe: Mammalia – Ordine: Rodentia Rattus sp.(Fischer de Waldheim, 1803)- ratto, black rat Phylum: Chordata – Classe: Mammalia – Ordine: Rodentia ELENCO DELLE SPECIE DI API UTILIZZATE NEI TEST Apis mellifera (Linnaeus, 1758)- ape europea, ape da miele; honeybee Phylum: Arthropoda– Classe: Insecta – Ordine: Hymenoptera

ELENCO DELLE SPECIE di LOMBRICHI UTILIZZATE NEI TEST

Eisenia foetida (Savigny, 1826)- verme rosso californiano, redworm, brandling worm, panfish worm, trout worm, tiger worm, red wiggler worm

Phylum: Annelida – Classe: Citellata – Ordine: Haplotaxida

Eisenia foetida andrei (Bouché, 1972)- verme rosso californiano, tiger worm Phylum: Annelida – Classe: Citellata – Ordine: Haplotaxida

Hypoaspis aculefer (Canestrini, 1884) - acaro lelapide ipoaspidino, gaeolaelaps Phylum: Arthropoda– Classe: Arachnida– Ordine: Mesostigmata

Lumbricus terrestris(Linnaeus, 1758) – lombrico comune, worm Phylum: Annelida – Classe: Citellata – Ordine: Haplotaxida

ELENCO DELLE SPECIE DI PESCI UTILIZZATE NEI TEST

Cyprinodon variegatus (Lacépède, 1803)- pesciolino di pecora, sheepshead minnow, sheepshead pupfish

Phylum: Chordata – Classe: Actinopterigii – Ordine: Cyprinodontiformes

Cyprinus carpio (Linnaeus, 1758) - carpa comune; common carp, European carp Phylum: Chordata – Classe: Actinopterigii – Ordine: Cypriniformes

Danio rerio (Hamilton, 1822) già Brachydanio rerio - zebra danio, juventini, zebrafish Phylum: Chordata – Classe: Actinopterigii – Ordine: Cypriniformes

Galaxias maculatus (Jenyns, 1842)- galaxias comune , common galaxias, Inanga Phylum: Chordata – Classe: Actinopterigii – Ordine: Galaxiiformes

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Ictalurus punctatus (Rafinesque 1818) - pesce gatto americano o pesce gatto maculato, channel catfish

Phylum: Chordata – Classe: Actinopterigii – Ordine: Siluriformes Lepomis macrochirus (Rafinesque, 1810) - pesce persico sole; bluegill Phylum: Chordata – Classe: Actinopterigii – Ordine: Perciformes

Oncorhynchus mykiss (Walbaum, 1792) già Salmo gairdneri (Richardson, 1836)- trota iridea, rainbow trout

Phylum: Chordata – Classe: Actinopterigii – Ordine: Salmoniformes

Oryzias latipes (Temminck & Schlegel, 1846) - pesce del riso, medaka; Japanese Rice Fish, Japanese Killifish

Phylum: Chordata – Classe: Actinopterigii – Ordine: Beloniformes

Pimephales promela (Rafinesque, 1820) - pesciolino Fathead, fathead minnow Phylum: Chordata – Classe: Actinopterigii – Ordine: Cypriniformes

Salmo trutta (Linnaeus, 1758) - trota comune, brown trout

Phylum: Chordata – Classe: Actinopterigii – Ordine: Salmoniformes

ELENCO DELLE SPECIE DI INVERTEBRATI ACQUATICI UTILIZZATE NEI TEST Americamysis bahia (Molenock, 1969) già Mysidopsis bahia- organismo di ambiente d’estuario Phylum: Arthropoda – subphylum: Crostacea – Classe: Malacostraca – Ordine: Mysida

Crassostrea virginica (Gmelin, 1791)- ostrica orientale, eastern oyster, Wellfleet oyster, Atlantic oyster, Virginia oyster, American oyster.

Phylum: Mollusca – Classe: Bivalvia – Ordine: Ostreida Daphnia magna (Straus, 1820)

Phylum: Arthropoda – subphylum: Crostacea – Classe: Branchiopoda – Ordine: Cladocera Gammarus pulex (Linnaeus, 1758)

Phylum: Arthropoda – subphylum: Crostacea – Classe: Malacostraca – Ordine: Amphypoda Hyalella azteca (Saussure, 1858)

Phylum: Arthropoda – subphylum: Crostacea – Classe: Malacostraca – Ordine: Amphypoda Mercenaria mercenaria (Linnaeus, 1758)- vongola americana, quahog, vongola americana, tartufo atlantico, hard clam, round clam or hard-shell

Phylum: Mollusca – Classe: Bivalvia – Ordine: Venerida

Palaemonetes pugio (Holthuis, 1949) - daggerblade grass shrimp

Phylum: Arthropoda – subphylum: Crostacea – Classe: Malacostraca – Ordine: Decapoda Radix peregra (O. F. Müller, 1774) già Lymnaea peregra

Phylum: Mollusca – Classe: Gastropoda

ELENCO DELLE SPECIE DI ORGANISMI DEL SEDIMENTO UTILIZZATE NEI TEST Centroptillium triangulifer (McDunnough, 1931)

Phylum: Arthropoda – Classe: Insecta – Ordine: Ephemeroptera Chironomus dilutus (Shobanov, 1999)

Phylum: Arthropoda – Classe: Insecta – Ordine: Diptera

Chironomus riparius (Meigen, 1804) già Chironomus thummi (Kieffer 1911) Phylum: Arthropoda – Classe: Insecta – Ordine: Diptera

Chironomus tentans (Fabricius, 1805)

Phylum: Arthropoda – Classe: Insecta – Ordine: Diptera

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ELENCO DELLE SPECIE DI ALGHE UTILIZZATE NEI TEST Anabaena flosaquae (Brébisson ex Bornet & Flauhault, 1886) Phylum: Cyanophyta – Classe: Cyanophyceae – Ordine: Nostocales

Desmodesmus subspicatus (Chodat) (E.Hegewald & A.W.F.Schmidt in E.Hegewald, 2000) già Scenedesmus subspicatus (Chodat 1926)

Phylum: Chlorophyta – Classe: Chlophyceae – Ordine: Chlorococcales Navicula pelliculosa (Kützing) Hilse 1863

Phylum: Bacillariophyta – Classe: Bacillariophyceae – Ordine: Naviculales

Pseudokirchneriella subcapitata (Korshikov) (F.Hindák, 1990) , Raphidocelis subcapitata (Korshikov, Nygaard, Komárek, J.Kristiansen & O.M.Skulberg) già Selenastrum

capricornutum (Printz 1914)

Phylum: Chlorophyta – Classe: Chlophyceae – Ordine: Sphaeropleales Scenedesmus obliquus (Turpin) (Kützing, 1833)

Phylum: Chlorophyta – Classe: Chlorophyceae – Ordine: Sphaeropleales Scenedesmus quadricauda (Chodat, 1926)

Phylum: Chlorophyta – Classe: Chlophyceae – Ordine: Sphaeropleales Skeletonema costatum (Greville) (Cleve, 1873)

Phylum: Bacillariophyta – Classe: Mediophyceae – Ordine: Thalassiosirales

ELENCO DELLE SPECIE DI PIANTE ACQUATICHE UTILIZZATE NEI TEST Lemna gibba (Linnaeus, 1753) - lenticchia d’acqua spugnosa, gibbous duckweed, swollen duckweed, fat duckweed

Divisione: Magnoliophyta – Classe: Liliopsida – Ordine: Arales

Lemna minor (Linnaeus, 1753) - lenticchia d’acqua, peste d’acqua, common duckweed, lesser duckweed

Divisione: Magnoliophyta – Classe: Liliopsida – Ordine: Arales

Myriophyllum aquaticum (Vell.) (Verdc., 1973)- piuma di pappagallo, millefoglio aquatico, millefoglie, parrot feather; parrot feather watermilfoil; parrot-feather; parrot's-feather

Divisione: Magnoliophyta – Classe: Magnoliopsida – Ordine: Haloragales

Myriophyllum spicatum (Linnaeus, 1753) -millefoglio comune o euroasiatico, trifoglio acquatico spinoso, Eurasian watermilfoil, spiked water-milfoil

Divisione: Magnoliophyta – Classe: Magnoliopsida – Ordine: Haloragales

Vallisneria americana (Michx) - sedano selvatico, acqua-sedano, erba nastro, wild celery, water- celery, tape grass, or eelgrass

Divisione: Magnoliophyta – Classe: Liliopsida – Ordine: Alismatales

2.4.5 Destino ambientale

Di seguono vengono elencati i parametri riportati in Scheda dati rappresentativi della reattività e del destino ambientale della sostanza nei tre principali comparti: Suolo, Acqua ed Aria.

DT50lab (giorni)

Degradazione di una sostanza nel suolo (studi di laboratorio): tempo necessario affinché la concentrazione della sostanza si riduca del 50% in condizioni standard di laboratorio. Più è elevato tale valore, maggiore è la persistenza della sostanza in esame.

DT90lab (giorni)

Tempo necessario affinché la concentrazione della sostanza si riduca del 90% in condizioni standard di laboratorio.

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DissT50f (giorni)

Dissipazione di una sostanza nel suolo (studi di campo): tempo necessario affinché la concentrazione della sostanza si riduca del 50% in condizioni di campo.

Koc / Kfoc (mL/g) Coefficiente di ripartizione carbonio organico/acqua - (Koc = (Kd * 100) /% carbonio organico) - misura la tendenza di una sostanza chimica ad essere adsorbita dalla frazione organica presente nel suolo (o nei sedimenti) e si definisce come il rapporto all’equilibrio tra la quantità di una sostanza chimica adsorbita per unità di peso di Carbonio organico nel suolo (o nei sedimenti) e la concentrazione dello stesso composto in soluzione. Valori di Koc più elevati si correlano a sostanze chimiche meno mobili nel suolo mentre valori di Koc più bassi sono correlati a sostanze chimiche più mobili. Koc e Kfoc sono essenzialmente la stessa cosa e si misurano in ml/g.

INDICATORE GUS "L'indice GUS (Groundwater Ubiquity Score)* - è un indicatore della potenziale capacità di una sostanza chimica di lisciviare nel suolo e raggiungere le acque sotterranee. Viene calcolato mettendo in relazione il tasso di degradazione nel suolo (DT50) e il coefficiente di ripartizione carbonio organico/acqua (Koc):

GUS = log(DT50) x (4 - log (koc))

< 1,8 = poco mobile nel suolo, bassa capacità di contaminare le falde acquifere

1,8 – 2,8 = moderata mobilità nel suolo

> 2,8 = molto mobile nel suolo, possibile contaminante della falda acquifera

Il GUS si basa sulle proprietà fisico-chimiche della sostanza chimica e non tiene conto delle condizioni ambientali locali, della dose di applicazione sul campo, dei tempi di applicazione.

*Gustafson, D.I. (1989) Groundwater Ubiquity Score: A Simple Method for Assessing Pesticide Leachability Environmental Toxicology and Chemistry, 8, pp339-357).

IDROLISI DT50 (giorni) a T20°C e pH7

È il tasso di decomposizione chimica indotta dall'acqua a pH 7 e T20°C, espresso come DT50 (giorni).

FOTOLISI in acqua DT50 (giorni) a T20°C e pH7

Decomposizione di una sostanza causata dalla luce. Reazione di fotodissociazione per la quale in una sostanza si determina la rottura di un legame chimico a seguito di irraggiamento con radiazione elettromagnetica. Assorbendo la radiazione, la molecola viene eccitata a un livello elettronico di energia superiore a quello dello stato fondamentale.

DEGRADAZIONE FOTOCHIMICA DT50 aria (ore)

Processo degradativo provocato dall’azione combinata di luce ed ossigeno.

(15)

3. Valutazione della Pericolosità intrinseca

3.1 C

ONFRONTO DEI PARAMETRI RELATIVI AL DESTINO AMBIENTALE

Di seguito vengono riportati i criteri utilizzati per la valutazione ed il confronto della pericolosità intrinseca delle sostanze fitosanitarie relativamente a persistenza nel suolo, contaminazione delle acque di falda, persistenza in aria e bioconcentrazione.

La pericolosità intrinseca viene espressa in SIF-WEB attraverso una scala di colori:

Alta

Moderata

Bassa

I dati inseriti nel sistema sono stati scelti in modo da assicurare la massima omogeneità e confrontabilità.

PERSISTENZA SUOLO

Degradazione nel suolo (giorni) – DT50 suolo

< 60 = non-persistente

60 - 120 = moderatamente persistente

>120 = persistente

> 180 = molto persistente CONTAMINAZIONE ACQUE DI FALDA

GUS (Groundwater Ubiquity Score) < 1,8 = poco mobile nel suolo, bassa capacità di contaminare le falde acquifere

1,8 – 2,8 = moderata mobilità nel suolo

> 2,8 = molto mobile nel suolo, possibile contaminante della falda acquifera PERSISTENZA ARIA

Costante di Henry a 20°C (adimensionale - KH)

< 2,5 x 10E-7 = non volatile

2,5 x 10E-7 – 2,5 x 10E-5 = moderata volatilità

> 2,5 x 10E-5 = volatile Costante di Henry

(Pa m3 mol-1)

< 0.1 = non volatile

0.1 - 100 = moderatamente volatile

> 100 = volatile

(16)

BIOCONCENTRAZIONE Fattore di Bioconcentrazione (BCF) - Bioaccumulo:

< 100 = non bioaccumulabile 100 – 2000 = bioaccumulo moderato

> 2000 = bioaccumulabile

> 5000 = elevata capacità di bioaccumulo Coefficiente di ripartizione n-ottanolo-acqua

(Log Pow) - bioaccumulo:

< 2.7 = non bioaccumulabile 2.7 – 3 = bioaccumulo moderato

> 3.0 = bioaccumulabile

3.2 V

ALUTAZIONE DELLA PERICOLOSITÀ INTRINSECA PARAMETRIRELATIVIAGLI

ORGANISMIACQUATICIETERRESTRI

I dati tossicologici per gli organismi terrestri e acquatici, sono stati utilizzati per valutare la pericolosità intrinseca di ogni sostanza fitosanitaria.

La pericolosità è stata valutata per:

• Uccelli

• Mammiferi

• Organismi del suolo (Lombrichi)

• Api

• Pesci

• Invertebrati acquatici

• Organismi del sedimento

• Alghe

• Piante acquatiche

Di seguito vengono riportate per ogni tipologia di organismo considerato le linee guida di riferimento del test ed i criteri applicati per la valutazione ed il confronto della pericolosità intrinseca.

La pericolosità intrinseca viene espressa in SIF-WEB attraverso una scala di colori:

Alta

Moderata

Bassa

UCCELLI

Tossicità Protocollo analitico di riferimento

Criteri applicati per la valutazione della pericolosità *

Bassa Moderata Alta

Tossicità acuta

OECD (2016), Test No. 223 Avian Acute Oral Toxicity Test

LD50

>2000

LD50 100-2000

LD50 < 100 Tossicità a

breve termine

OECD (1984), Test No. 205 Avian Dietary Toxicity Test

(17)

Tossicità cronica

OECD (1984), Test No. 206 Avian Reproduction Test

NOAEL

>2000

NOAEL

= 100-2000

NOAEL

<100

MAMMIFERI

Tossicità Protocollo analitico di riferimento

Criteri applicati per la valutazione della pericolosità*

Bassa Moderata Alta

Tossicità acuta

OECD (2002), Test No. 420 Acute Oral Toxicity - Fixed Dose Procedure.

LD50

>2000

LD50

=100-2000

LD50

< 100 OECD (2002), Test No. 423

Acute Oral toxicity - Acute Toxic Class Method.

OECD (2008), Test No. 425 Acute Oral Toxicity: Up-and- Down Procedure

Tossicità cronica

OECD (2008), Test No. 40 Repeated Dose 28-day Oral Toxicity Study in Rodents

NOAEL

>2000

NOAEL

= 100-2000

NOAEL

<100 OECD (2018), Test No. 408

Repeated Dose 90-Day Oral Toxicity Study in Rodents OECD (2018), Test No. 414 Prenatal Developmental Toxicity Study

OECD (2001), Test No. 416 Two-Generation

Reproduction Toxicity

(18)

API

Tossicità Protocollo analitico di riferimento

Criteri applicati per la valutazione della pericolosità*

Bassa Moderata Alta

Tossicità acuta

Orale OECD (1998), Test No. 213 Honeybees, Acute Oral Toxicity Test

LD50

>100

LD50

=1-100

LD50

< 1 Da contatto OECD (1998), Test No. 214

Honeybees, Acute Contact Toxicity Test

LD50

>100

LD50

=1-100

LD50

< 1

Tossicità cronica

Larve

OECD (2013), Test No. 237 Honey Bee (Apis Mellifera) Larval Toxicity Test, Single Exposure

OECD (2016) Guidance document N°239 on

honeybee larval toxicity test following repeated exposure Adulti OECD(2017), Test No.245

Honey Bee (Apis mellifera L.) Chronic Oral Toxicity Test (10-Day Feeding)

LOMBRICHI

Tossicità Protocollo analitico di riferimento

Criteri applicati per la valutazione della pericolosità*

Bassa Moderata Alta

Tossicità acuta

OECD (1984), Test No. 207 Earthworm, Acute Toxicity Tests

LD50

>2000

LD50

=100-2000

LD50

< 100

Tossicità cronica

OECD (2004), Test No. 222 Earthworm Reproduction Test (Eisenia fetida/Eisenia andrei)

NOEC

>2000

NOEC

=100-2000

NOEC

<100

(19)

PESCI

Tossicità Protocollo analitico di riferimento

Criteri applicati per la valutazione della pericolosità*

Bassa Moderata Alta

Tossicità acuta

OECD (1992), Test No. 203 Fish, Acute Toxicity Test OECD (2013), Test No. 236 Fish Embryo Acute Toxicity (FET) Test

LC50

>100

LC50 da 1 a ≤100

LC50

≤1

Tossicità cronica

OECD (2012), Test No. 229 Fish Short Term

Reproduction Assay

OECD (2000), Test No. 215 Fish, Juvenile Growth Test OECD (2013), Test No. 210 Fish, Early-life Stage Toxicity Test

NOEC

>1

NOEC da 0,01 a ≤1

NOEC

≤ 0,01

Bioconcentrazione

OECD (1996), Test No. 305 Bioconcentration: Flow- through Fish Test

BCF

<100

BCF

=100-5000

BCF

>5000

INVERTEBRATI ACQUATICI Tossicità Protocollo analitico di

riferimento

Criteri applicati per la valutazione della pericolosità*

Bassa Moderata Alta

Tossicità acuta

OECD (2004), Test No. 202 Daphnia sp. Acute

Immobilisation Test

EC50

>100

EC50 da 1 a ≤100

EC50

≤1 Tossicità

cronica

OECD (2012), Test No. 211 Daphnia magna Reproduction Test

NOEC

>1

NOEC da 0,01 a ≤1

NOEC

≤ 0,01

(20)

ORGANISMI DEL SEDIMENTO Tossicità Protocollo analitico di

riferimento

Criteri applicati per la valutazione della pericolosità*

Bassa Moderata Alta

Tossicità acuta

OECD (2011), Test No. 235 Chironomus sp., Acute Immobilisation Test

EC50

>100

EC50

= 0,01-100

EC50

<0,01

Tossicità cronica

OECD (2016), Test No. 243 Lymnaea stagnalis

Reproduction Test

OECD (2016), Test No. 242:

Potamopyrgus antipodarum Reproduction Test

OECD (2010), Test No. 233 Sediment-Water Chironomid Life-Cycle Toxicity Test Using Spiked Water or Spiked

Sediment

NOEC

>100

NOEC

= 0,01-100

NOEC

<0,01

ALGHE

Tossicità Protocollo analitico di riferimento

Criteri applicati per la valutazione della pericolosità*

Bassa Moderata Alta

Tossicità acuta

OECD (2011), Test No. 201 Freshwater Alga and

Cyanobacteria, Growth Inhibition Test

ErC50

>100

ErC50

= 1-100

ErC50

≤1 Tossicità

cronica

NOEC

>1

NOEC da >0,01 a ≤1

NOEC

≤0,01

PIANTE ACQUATICHE

Tossicità Parametro Protocollo analitico di riferimento

Criteri applicati per la valutazione della pericolosità*

Bassa Moderata Alta Tossicità

acuta

EC50/LC50 (mg s.a./L)

OECD (2006), Test No. 221 Lemna sp. Growth Inhibition Test

OECD (2014), Test No. 238 Sediment-Free Myriophyllum Spicatum Toxicity Test OECD (2014), Test No. 239 Water-Sediment

Myriophyllum Spicatum Toxicity Test

ErC50

>10

ErC50 da >0,01 a

≤10

ErC50

≤0,01

Tossicità cronica

NOEC/EC10 (mg s.a. /L)

NOEC

>1

NOEC

=0,01-1

NOEC

<0,001

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