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Quali diritti ha uno stagista?

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Quali diritti ha uno stagista?

Autore: Noemi Secci | 27/08/2021

Tirocinio extracurricolare: ore di formazione ed attività, rimborsi, assenze, salute e sicurezza.

Lo stage, o tirocinio, consiste nell’inserimento temporaneo dello stagista, o tirocinante, all’interno di un’azienda, di uno studio o di un ente, per acquisire conoscenze professionali da poter sfruttare nel mercato del lavoro. Ma quali diritti ha uno stagista?

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Innanzitutto, bisogna sottolineare che nel nostro ordinamento coesistono diverse tipologie di tirocinio, a seconda delle finalità e dei soggetti coinvolti: la forma più utilizzata è quella dei tirocini formativi e di orientamento, che sono distinti in curriculari ed extracurriculari. Vi sono poi i tirocini per l’accesso alle professioni ordinistiche (il cosiddetto praticantato), i tirocini transnazionali svolti all’estero o presso un ente sovranazionale, i tirocini per extracomunitari promossi all’interno delle quote di ingresso, i tirocini finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia e alla riabilitazione delle persone prese in carico dal servizio sociale, professionale o dai servizi sanitari.

Per quanto riguarda i tirocini formativi e di orientamento, nel dettaglio, il tirocinio curriculare è finalizzato al completamento del percorso di istruzione dello stagista attraverso l’alternanza scuola/lavoro ed è svolto all’interno di un piano di studio delle università o degli istituti scolastici.

Il tirocinio extra-curriculare è invece finalizzato all’inserimento o al reinserimento lavorativo di disoccupati, attraverso l’acquisizione di competenze professionali.

È importante sottolineare che nessuna forma di tirocinio, nonostante l’inserimento all’interno di una realtà lavorativa, configura un rapporto di lavoro subordinato o parasubordinato. Ma procediamo con ordine e osserviamo quali sono i diritti dello stagista nell’ambito del tirocinio extracurricolare.

Come funziona il tirocinio extracurricolare?

Il tirocinio extracurriculare è disciplinato:

dall’Accordo Stato-Regioni del 25 maggio 2017 [1];

dalle delibere regionali di recepimento dell’accordo.

Le parti coinvolte nel tirocinio sono tre:

l’ente promotore;

l’ospitante (un’azienda, uno studio professionale, un ente);

il tirocinante o lo stagista.

È fondamentale tener presente che l’ospitante non è un datore di lavoro ed il tirocinante non è un lavoratore, ma è ospitato per apprendere sia conoscenze

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teoriche che pratiche.

Il tirocinio, o stage, si realizza sulla base di un Progetto formativo individuale (Pfi), concordato tra stagista, promotore e ospitante, che definisce gli obiettivi formativi e le modalità di attuazione, compresi i doveri e gli obblighi delle parti.

Chi può partecipare a un tirocinio?

Possono essere inseriti come tirocinanti, o stagisti:

le persone in stato di disoccupazione;

i lavoratori beneficiari di strumenti di sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro;

i lavoratori a rischio disoccupazione;

i lavoratori già occupati che siano in cerca di altra occupazione;

i disabili e le persone svantaggiate, come gli iscritti alle categorie protette [2], i richiedenti protezione internazionale e titolari di status di rifugiato e di protezione sussidiaria, le vittime di violenza e di grave sfruttamento da parte delle organizzazioni criminali ed i titolari di permesso di soggiorno rilasciato per motivi umanitari.

La Conferenza Stato-Regioni del 2017 ha abolito i tirocini extracurriculari rivolti ai neodiplomati e ai neolaureati, nei confronti dei quali si possono comunque attivare stage post-diploma o post-laurea, ma in qualità di inoccupati o disoccupati.

Qual è la durata dello stage?

La durata minima del tirocinio extracurricolare è generalmente non inferiore a 2 mesi; nel caso in cui il tirocinio sia promosso dai servizi per l’impiego, sia rivolto a studenti e sia svolto durante il periodo estivo, la durata minima è di 14 giorni; se svolto presso ospitanti che operano stagionalmente, la durata minima è di 1 mese.

La durata massima dello stage è di 12 mesi, comprensiva di proroghe e rinnovi. Per i tirocinanti disabili appartenenti alle categorie protette, il limite può essere di 24 mesi.

Le disposizioni regionali possono prevedere condizioni di miglior favore.

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La stagista può andare in maternità?

In caso di maternità, il tirocinio è sospeso: la sospensione è pari alla durata dell’astensione obbligatoria.

Lo stagista può mettersi in malattia?

Lo stagista ha diritto alla sospensione del tirocinio in caso di malattia o infortunio, per tutta la durata dell’evento.

Lo stagista ha diritto allo stipendio?

Il tirocinante non ha diritto alla retribuzione, in quanto non è un lavoratore. È comunque previsto il riconoscimento di un’indennità per le attività svolte, non inferiore a 300 euro lordi mensili; le delibere regionali possono prevedere importi più alti.

L’indennità viene corrisposta solo a fronte di una partecipazione minima del tirocinante alle attività, pari al 70%, calcolata su base mensile.

L’indennità:

non deve essere corrisposta durante il periodo di sospensione del tirocinio;

non deve essere corrisposta in caso di tirocini con lavoratori in cassaintegrazione e che fruiscono di ammortizzatori sociali;

è corrisposta per il periodo coincidente con quello di fruizione del sostegno al reddito, solo fino a concorrenza con i limiti d’indennità minima previsti dalle discipline regionali [3];

in assenza di rapporto di lavoro, è cumulabile con le indennità di disoccupazione (Naspi, Dis-coll…) anche oltre i limiti d’indennità minima previsti dalle discipline regionali; l’Inps ha precisato [4] che le indennità derivanti da borse lavoro, stage e tirocini professionali, nonché i premi o sussidi per fini di studio o di addestramento professionale sono interamente cumulabili con la Naspi; il beneficiario non è tenuto a comunicare all’Istituto lo svolgimento dell’attività ed i relativi compensi;

è compatibile col Reddito di cittadinanza; l’Inps ha infatti precisato che

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ai fini della misura di sostegno non devono essere comunicati i redditi derivanti da attività socialmente utili, tirocini, servizio civile, nonché da contratto di prestazione occasionale e libretto di famiglia;

ai fini fiscali è assimilata ai redditi di lavoro dipendente, ma non comporta la perdita dello stato di disoccupazione.

Che cosa succede se lo stagista non viene pagato?

Nel caso in cui non venga corrisposta l’indennità allo stagista, scatta una multa da un minimo di mille euro a un massimo di 6mila euro.

Lo stagista ha diritto a un tutor dedicato?

Il tirocinante ha il diritto di essere seguito da due tutor, uno da parte dell’ente promotore, uno da parte dell’ospitante.

Il tutor nominato dall’ospitante deve possedere adeguate competenze per garantire il raggiungimento degli obiettivi fissati nel piano formativo e può seguire al massimo tre stagisti contemporaneamente.

Il tirocinante è tutelato in materia di salute e sicurezza?

L’ospitante deve tutelare lo stagista in materia di salute e sicurezza, alla pari dei lavoratori [6]; deve inoltre fornire allo stagista un’adeguata informazione e formazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con tutti gli strumenti necessari allo svolgimento delle attività assegnate.

Approfondimenti

Per approfondire puoi leggere la nostra Guida al tirocinio.

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Note

[1] Accordo Stato-Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano del 25/05/2017, sancito ai sensi dell'Art. 1, Co. 34, L. 92/2012. [2] L. 68/1999. [3]

Come previsti dalla normativa regionale di riferimento per i lavoratori sospesi e percettori di sostegno al reddito. [4] Circ. Inps 174/2017. [5] Circ. Inps 43/2019.

[6] Secondo il D.lgs. 81/2008 è assimilata al lavoratore, ai fini della tutela in materia di salute e sicurezza, anche la persona che si trova in azienda al solo fine

di apprendere un mestiere.

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