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SIAMO TUTTI CITTADINI

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Academic year: 2021

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RETE CIVILE

CONTRO IL RAZZISMO E LA XENOFOBIA

PER UNA CITTÀ INTERCULTURALE

Cgil-Cisl-Uil – Rappresentanza cittadine extra-ue – Ravenna Solidarietà – Comitato in Difesa della Costituzione – Società Civile

Con il sostegno della Casa delle Culture del Comune di Ravenna

_______________________________________________________________________________

SIAMO TUTTI CITTADINI

IN OGNI PAESE

NESSUNO È STRANIERO

MANIFESTAZIONE PER LA SALVAGUARDIA DELLA DIGNITÀ UMANA E CONTRO OGNI

FORMA DI DISCRIMINAZIONE SABATO 19 DICEMBRE 2009

ORE 10

CONCENTRAMENTO DAVANTI ALLA QUESTURA DI RAVENNA VIALE BERLINGUER

CORTEO FINO A PIAZZA DEL POPOLO

SOLIDARIETÀ A MOR NIANG

PER UNA POLITICA EUROPEA SULL'IMMIGRAZIONE ISPIRATA AL RISPETTO DEI DIRITTI DELL'UOMO

PER IL DIRITTO DI VOTO QUALE PRINCIPIO DI CITTADINANZA

PER UNA NORMATIVA SULL'IMMIGRAZIONE CHE RISPETTI IL DETTATO

COSTITUZIONALE E LA DIGNITÀ UMANA, CONTRO OGNI FORMA DI DISCRIMINAZIONE

PER LA CIVILE CONVIVENZA, NO AD OGNI FORMA DI RAZZISMO

P A R T E C I P A T E

Per le adesioni contattare la Casa delle Culture (0544/591876)

Ravenna Solidarietà: MAIL ravennasolidarieta@yahoo.it

(2)

LA VICENDA DI MOR NIANG

Nei giorni scorsi le pagine dei quotidiani locali hanno ampiamente dedicato spazio alla sconcertante vicenda che ha colpito il cittadino ravennate di nazionalità senegalese Mor Niang 57 anni, presente in Italia da 19 anni, che si è visto respingere la richiesta di rinnovo di permesso di soggiorno perchè il reddito prodotto nel 2008 era inferiore a 5.300 euro come prevede la legge, pur presentando un contratto stagionale di lavoro in agricoltura nel 2009. Fermato a Bologna, gli è stato emesso decreto di espulsione. Due poliziotti della Questura di Ravenna lo hanno accompagnato al centro di identificazione di Gorizia.

In venti giorni è dimagrito quasi tre kg: poco da mangiare, qualche carota, pane secco e acqua, 18 persone in una stanza, trattati come animali. Di notte quattro poliziotti lo hanno prelevato e accompagnato con un furgone a Milano all'aereoporto di Malpensa per il rimpatrio come clandestino. “Ti rispediamo a casa” gli hanno detto così, senza permettergli di chiamare gli amici di Ravenna, fornirgli un mediatore culturale, né alcuna altra spiegazione. Mor ha iniziato a gridare di essere in Italia da 19 anni, di non aver fatto niente di male, di aver sempre lavorato e pagato le tasse, che non era giusto quello che gli stava succedendo. Al suo rifiuto per l'imbarco, lui ha riferito di essere stato picchiato, sedato, legato mani e piedi, spogliato delle sue cose personali, umiliato e mortificato nella sua intima dignità di uomo, fino a che il comandante dell'aereo si è rifiutato di trasportarlo verso il Senegal ai fini della sicurezza del volo.

Ha chiesto di chiamare il pronto soccorso perchè si sentiva male, ma i poliziotti lo hanno lasciato a terra senza curarsene. Sofferente ha preso il treno per Bologna, naturalmente senza biglietto perchè non aveva un centesimo, così il controllore di TreniItalia, sordo al racconto di quanto gli era accaduto, gli ha fatto un verbale sanzionatorio di 238 euro.

Arrivato a Ravenna ha chiamato i suoi riferimenti e l'avvocato.

“Abito a Ravenna e sono in Italia da 19 anni, sono onesto, ho sempre lavorato, ho pagato le tasse, ho fatto sempre il mio dovere. Oggi la crisi ci ha messo in ginocchio, facciamo fatica a trovare lavoro, pagare l'affitto e le bollette. Ho 57 anni, 19 anni sono tanti, la vita di un figlio maggiorenne, ho dato a questo paese la mia gioventù, la mia forza di uomo; la mia speranza di una vita e un mondo migliore è qui. Ho avuto una grande forza quella notte, non solo per me ma per tutte quelle persone che vengono espulse e trattate come bestie senza che possano portare la loro testimonianza.”

EFFETTI DEL PACCHETTO SICUREZZA

(Legge N. 94 del 15 luglio 2009)

Introduzione del reato di clandestinità. L’introduzione del reato di clandestinità obbliga i pubblici ufficiali a denunciare ogni migrante privo di documenti. Tale delazione non renderà il nostro un paese più sicuro.

Aumento della detenzione fino a 180 giorni nei Centri d’identificazione e espulsione. Sarà possibile trattenere un migrante, privandolo della sua libertà personale, in un Centro di identificazione fino ad un massimo di 180 giorni.

Divieto di matrimonio per i cittadini stranieri senza permesso di soggiorno e forti limitazioni al diritto dell’unità familiare. Impedire un matrimonio o limitare il diritto al ricongiungimento familiare non ci garantisce dalla criminalità.

Permesso di soggiorno a punti sulla base di un non meglio specificato “accordo d’integrazione”. E' ora di preoccuparsi veramente di implementare politiche di inclusione sociale per i cittadini immigrati come in tutti i paesi d'Europa, senza inventarsi sistemi bizzarri ed ingiusti.

“Tassa sull’esistenza” per il rinnovo del permesso di soggiorno. Una nuova tassa fino a 200 euro per il rinnovo del permesso di soggiorno serve solo a rendere più precaria la vita delle famiglie degli stranieri e non rende certamente più sicura quella degli italiani, anzi rischia di generare maggiore irregolarità

Forti limitazioni ed introduzione di una tassa per acquisire la cittadinanza italiana. Il migrante dovrà pagare 200 euro per poter richiedere la cittadinanza senza avere la garanzia di uno snellimento delle procedure burocratiche.

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