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Conclusioni

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CONCLUSIONI

Nel corso della tesi è stata fatta un’analisi a carattere generale dei sistemi RFID analizzando alcune caratteristiche che li differenziano gli uni dagli altri. E’

stato dedicato ampio spazio nell’analisi delle differenze tra i due tipi di

protocollo utilizzato, quello FDX/HDX e quello SEQ, cercando di mettere in

evidenza i vantaggi che ognuno dei due ha nei confronti dell’altro. Il mercato dei

sistemi che utilizzano un protocollo SEQ ha come azienda di riferimento la

Texas Instruments che produce una linea di prodotti, la TIRIS, nella banda LF

utilizzando un accoppiamento di tipo induttivo con modulazione FSK alla

frequenza di 134.2 kHz. Sono stati quindi esaminati alcuni prodotti della TI

appartenenti alla famiglia TIRIS, analizzando i blocchi che costituiscono i due

elementi principali del sistema ed entrando nel dettaglio della comunicazione tra

reader e transponder. Abbiamo visto lo schema dettagliato di un modulo a RF del

lettore, che costituisce l’interfaccia di comunicazione con il transponder e

analizzato dettagliatamente i principali comandi, vedendo la composizione delle

trame inviate e relative le temporizzazioni. Nel corso del secondo capitolo

abbiamo cercato di trovare una relazione matematica tra la tensione in uscita dal

duplicatore di tensione, la tensione indotta all’antenna dal campo incidente e gli

elementi che costituiscono il circuito elettrico. Dato che il circuito è fortemente

non lineare, abbiamo effettuato l’analisi considerando una successione di diversi

punti di riposo, che si spostano nel tempo: il circuito risonante serie RLC ha una

banda ed un coefficiente di risonanza che variano nell’arco del transitorio ed è

quindi necessario trovare il giusto compromesso per riuscire a caricare la

capacità in uscita. Dall’analisi fatta non è possibile stimare analiticamente il

tempo di carica o la tensione di uscita a regime, che dipendono in modo

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Conclusioni

150 complicato da molti parametri. Possiamo però trarre alcune indicazioni utili per la scelta dei componenti e il dimensionamento della rete di adattamento.

Abbiamo visto che il circuito può essere realizzato sia in modo integrato che a

componenti discreti facilmente reperibili sul mercato, componenti realizzati per il

funzionamento alle alte frequenze. In particolare il diodo è uno degli elementi

chiave nella progettazione del duplicatore di tensione: deve essere scelto facendo

particolare attenzione al valore della resistenza parassita R

S

e della capacità ai

capi della giunzione pn. Il vero tallone d’Achille nella realizzazione di un

transponder sequenziale in banda UHF è però l’oscillatore, in quanto consuma

molta energia e ci obbliga ad utilizzare una capacità di accumulo di qualche μF,

il che allunga notevolmente i tempi necessari alla sua carica e riduce la portata

del sistema. Abbiamo però visto che le prestazioni sono molto sensibili alla

potenza assorbita dall’oscillatore e con alcuni prodotti presenti il letteratura si

può superare il metro di portata.

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