L’insegnamento della lingua latina dopo la riforma
A ogni liceo il SUO latino?
Nicola Flocchini Verona 13-2-2012
Novità strutturali
E’ cambiato il nome della materia
Conseguenza operativa:
Invito a esplicitare e rendere sempre visibile il legame lingua-cultura
Sono state ridotte le ore settimanali, tranne che al classico.
Conseguenze:
1. Differenziazione fra i vari licei
2. Necessità di precisare il ruolo del latino nei diversi contesti
Per il liceo classico c’è piena coerenza fra finalità e obiettivi specifici di apprendimento
Per i licei scientifici, delle scienze umane e
linguistico si parla di latino soltanto negli obiettivi specifici di apprendimento.
Si chiede di fare tutto… più in fretta.
CHE FARE?
Per resistere alla tentazione di lasciar perdere la lingua, è necessario essere convinti che il suo apprendimento abbia un senso nel percorso di studi…
…e che garantisca di per sé l’acquisizione di
competenze di grande importanza nella formazione
Definizione di “competenza” nel Quadro delle qualifiche per l’apprendimento permanente pubblicato come
Raccomandazione del Parlamento europeo nel 2008.
Comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo
professionale e personale.
La padronanza dei linguaggi è espressamente richiesta sia fra gli obiettivi che caratterizzano la
“licealità”, sia fra quelli specifici dei singoli licei.
Quali competenze assicura lo studio della lingua latina, oltre a quelle che consentono un accesso privilegiato al mondo classico e alla cultura umanistica ?
Assicura competenze specifiche per la padronanza e il controllo del linguaggio verbale.
In particolare lo studio organico e sistematico della lingua latina, permette di….
…capire come funziona una lingua;
…. migliorare la capacità di comunicazione nella lingua materna; saper usare i codici e i registri appropriati;
… accedere più facilmente ai linguaggi settoriali;
Saper selezionare e gestire le informazioni
Saper gestire la complessità.
Per l’attivazione di questa competenza è fondamentale la pratica traduttiva.
Sono le stesse operazioni richieste per la ricerca scientifica e per il problem solving
Scegliere i dati pertinenti
Formulare ipotesi
Fare inferenze
Verificare
Lo sforzo di comprendere e tradurre impone di:
Quale metodologia è più funzionale al raggiungimento di questi obiettivi?
Punti a mio parere irrinunciabili.
1. Studio organico e sistematico (non strumentale) della lingua, finalizzato alla conoscenza del “sistema”.
2. Impostazione morfosintattica: studio
3. Impostazione contrastiva: strutture sintattiche e stilistiche latine e italiane a confronto.
4. Attenzione al lessico: approccio sincronico e diacronico; competenza lessicale.
5. Attenzione al processo traduttivo: dalla
traduzione “grammaticale” a quella “comunicativa”.
Utilizzo di metodologie laboratoriali.
Quale latino al linguistico?
Resistere alla tentazione di rinunciare del tutto alla lingua, ma anche a quella di pretendere di portare gli studenti alla capacità di comprendere e tradurre un testo d’autore.
Usare la metodologia contrastiva per analizzare alcune strutture, che consentano di cogliere le differenze fra i sistemi linguistici sul piano fonetico, morfologico,
La quantità vocalica come elemento distintivo sul piano morfologico e semantico
La nozione di “caso”; il carattere “sintetico” della lingua latina.
Le modalità di espressione del punto di vista: opzione indicativo/congiuntivo; ordo verborum e sententiarum
Lessico latino e lessico italiano (e di altra lingua studiata):
rapporti di derivazione sul piano lessicale e semantico, lessico settoriale, latinismi di ritorno attraverso l’inglese (sponsor, media