ESERCIZI DI PREPARAZIONE AL SUPER COMPITO 2^E - 2^ F Liceo Sportivo – 23-24 aprile 2018
Di seguito sono proposti 10 esercizi svolti, il super compito di aprile conterrà soltanto 5 domande.
NOME E COGNOME _____________________________________________________________
1
Risolvere la seguente equazione:
2 x
2−2( √ 2+ √ 3) x+ √ 24=0
2
Calcolare l'area del triangolo individuato dalle rette di equazioni: y=2 ;√ 3 x− 2
√ 3 y +
√ 3
3 =0
;3 √ 2 x+ √ 18
3 y−2 √ 98=0
3
Disegnare la retta di equazione2
3 x+ y+2=0
. Siano A e B sono i suoi punti di intersezione con gli assi, calcolare il perimetro del triangolo ABO. Qual è l'equazione della retta parallela alla retta data e contenente l'origine?4
Verificare l'allineamento dei seguenti punti:A(2+ √ 2 ;−2) B (−4+ √ 2 ;−5) C (1+ √ 2 ;− 5
2 )
5
Tre dei quattro vertici di un parallelogramma hanno le seguenti coordinate nel piano cartesiano:A(3 ; 2) B(8 ;1) C (10 ; 4)
. Determinare le coordinate del quarto vertice D.6
Le quattro rette di equazionix−y−1=0
;y=−x+11
;y=6+x
; x+ y +5=0 individuano un quadrilatero. Verificare che tale quadrilatero è un rettangolo e determinarne i vertici. Verificare poi che le diagonali del rettangolo sono congruenti e si tagliano reciprocamente a metà (cioè hanno lo stesso punto medio M).7
Determinare i lati e l'area di un triangolo isoscele avente il perimetro lungo 48 cm e sapendo che, se si aumenta ciascun lato di 1 cm e si diminuisce di 2 cm la base, il triangolo diventa equilatero.8
Semplificare le seguente espressioni:
√ 52+ √ 117− √ 208+ √ 13
;2 √ 3− √ 27+ √ 6× √ 32−3 √ 192
9
Risolvere la seguente equazione:
( x− √ 5)
2=5
10
Risolvere la seguente equazione:
∣ x+3∣−∣2 x−1∣= x
2+ x+1
1
Risolvere la seguente equazione:
2 x
2−2( √ 2+ √ 3) x+ √ 24=0
Metodo 1: individuare nei coefficienti la somma e il prodotto delle soluzioni
Prima dividiamo tutti i coefficienti per 2 in modo da avere 1 come coefficiente del termine di secondo grado.
x2−(
√
2+√
3) x+√
24 2 =0 Adesso osserviamo che√ 24
2 = √ 4 √ 3 √ 2
2 = 2 √ 3 √ 2
2 = √ 3 √ 2
.Avendo constatato che il coefficiente di primo grado è l'opposto di
√ 2+ √ 3
e che il termine noto è√ 2 √ 3
possiamo concludere che le soluzioni sono:
x= √ 2∨x= √ 3
.Metodo 2: applicare la formula risolutiva
L'equazione è già nella forma standard a x2+b x+c=0 . La formula risolutiva
x= −b± √ b
2−4 a c
2 a
cipermette di ottenere le soluzioni direttamente dai valori dei coefficienti.
In questo caso
a=2 ;b=−2( √ 2+ √ 3); c= √ 24
. Sostituiamo nella formula risolutiva:x= +2( √ 2+ √ 3)± √ 2
2( √ 2+ √ 3)
2− 4(2)( √ 24)
2(2) = 2( √ 2+ √ 3)± √ 4(2+3+2 √ 6)−8 √ 24
2(2) =...
...= 2( √ 2+ √ 3)± √ 4 (2+3+2 √ 6)−16 √ 6
4 =...
Manipolando in modo furbo l'argomento del radicale e tenendo presente che
( √ 3− √ 2)
2=3+2−2 √ 6 ...= 2( √ 2+ √ 3)± √ 4 √ 2+3+2 √ 6−4 √ 6
4 = 2( √ 2+ √ 3)±2 √ 2+3−2 √ 6
4 =...
...= 2( √ 2+ √ 3)±2 √ ( √ 3− √ 2)
24 = √ 2+ √ 3±( √ 3− √ 2) 2
Scegliendo l'opzione + otteniamo x=
√
2+√
3+√
3−√
22 =2
√
2 2 =√
2 Scegliendo l'opzione - otteniamo x=√
2+√
3−√
3+√
22 =2
√
3 2 =√
3 Possiamo concludere che le soluzioni sono:x= √ 2∨x = √ 3
Metodo 2 bis: applicare la formula risolutiva e le formule dei radicali quadratici doppi
Se è vero che applicando la formula risolutiva non abbiamo avuto bisogno dell'intuizione, necessaria invece per vedere nei coefficienti la somma e il prodotto delle soluzioni, abbiamo però usato l'intuizione, successivamente, per vedere il quadrato di
√ 3− √ 2
come argomento del radicale della formula risolutiva. Senza quell'intuizione ci saremmo ritrovati in questa situazione:...= 2( √ 2+ √ 3)± √ 4 (2+3+2 √ 6)−16 √ 6
4 = 2( √ 2+ √ 3)± √ 20+8 √ 6−16 √ 6
4 =...
...= 2( √ 2+ √ 3)± √ 20−8 √ 6
4 = 2 ( √ 2+ √ 3)±2 √ 5−2 √ 6
4 = 2( √ 2+ √ 3)±2 √ 5− √ 24
4 =...
Trovandoci di fronte ad un radicale doppio e sprovvisti di intuizioni, l'unica nostra speranza rimane quella di sfogliare il libro e vedere se esiste qualche formula che possa cavarci dall'impaccio. Per fortuna che a pagina 184 del libro troviamo proprio le formule che fanno al caso nostro. Dobbiamo soltanto verificare che
5
2−24
sia il quadrato di un intero. In effetti: 52−24=25−24=1=12 . Dunque possiamo applicare le formule dei radicali quadratici doppi per sostituire√ 5− √ 24= √ 5+ 2 √ 1 − √ 5− 2 √ 1 = √ 3− √ 2
e proseguire nello svolgimento della formula risolutiva, come già visto sopra.2
Calcolare l'area del triangolo individuato dalle rette di equazioni:y=2
;√ 3 x− 2
√ 3 y +
√ 3
3 =0
;3 √ 2 x+ √ 18
3 y−2 √ 98=0
Calma.
Non lasciamoci spaventare dai coefficienti irrazionali. Sono brutti e ci danno fastidio, dunque cerchiamo di sbarazzarcene. Nella seconda equazione, per esempio, potremmo moltiplicare tutti i coefficienti per
√ 3
.L'equazione diventa molto più carina:
3 x−2 y +1=0
e il bello è che rappresenta sempre la stessa retta (uno dei vantaggi delle equazioni implicite).Per addolcire anche la terza equazione occorre qualche passaggio in più, ma è abbastanza facile osservare che
√ 18=3 √ 2
e che√ 98=7 √ 2
. Basta quindi dividere tutti i coefficienti per√ 2
ottenendo così la nuova equazione: 3 x+ y−14=0 anch'essa piuttosto carina (anche se forse a qualcuno non piacerà quel 14.Il disegno non è richiesto, ma farlo può essere utile per riflettere meglio. La situazione descritta è la seguente:
Dunque ci interessa determinare le lunghezze della base AB e dell'altezza CH in modo da poter calcolare l'area del triangolo. Per ottenere queste informazioni ci interessano le coordinate dei punti A, B, C che possiamo ottenere come intersezioni delle tre rette, due a due.
Le coordinate del punto A le ottengo dal sistema:
{ 3 x−2 y+1=0 y=2
Che si risolve molto facilmente:
{ 3 x−2(2)+1=0
y=2 { 3 x−4+1=0 y=2 { 3 x−3=0 y=2 { 3 x=3 y=2 { x=1 y=2
Identico discorso per le coordinate di B:
{ 3 x+ y−14=0 y=2
{ 3 x+(2)−14=0
y=2 { 3 x−12=0 y=2 { 3 x=12 y=2 { x=4 y=2
Meno banale, ma pur sempre facile, è determinare le coordinate di C:
{ 3 x−2 y+1=0 3 x+ y−14=0
Utilizzando il metodo di riduzione:
3 x−2 y +1=0 3 x+ y−14=0
...
0−3 y+15=0 y=5
3 x−2 y+1=0 6 x+2 y−28=0
...
9 x+0−27=0 x =3
Ricapitolando abbiamo determinato
A(1 ; 2) B(4 ; 2)C (3 ;5)
.La base
AB=4−1=3
, l'altezzaCH =5−2=3
e quindi l'area richiesta è3×3 2 = 9
2
3
Disegnare la retta di equazione2
3 x + y+2=0
. Siano A e B sono i suoi punti di intersezione con gli assi, calcolare il perimetro del triangolo ABO. Qual è l'equazione della retta parallela alla retta data e contenente l'origine?Cominciamo col disegno. Disponendo solo di carta a quadretti e lapis, conviene passare all'equazione esplicita:
y=− 2
3 x−2
. I punti A e B menzionati nella richiesta successiva sono anche quelli più facili da ricavare e utili per il disegno:A(0 ;−2) B (−3 ;0)
. Un altro punto facile da ricavare e utile per il disegno poteva essereP (3 ;−4)
. I più disinvolti potrebbero accontentarsi dell'intersezione con l'asse yA(0 ;−2)
e poi ragionare sul coefficiente angolare: il segno meno ci dice che la retta “scende” da sinistra verso destra, il valore assoluta ci permette di tracciare una pendenza disegnando la diagonale di un rettangolo di base 3 quadretti e altezza 2 quadretti.In questa esposizione vi propongo il grafico disegnato col software GeoGebra:
Per calcolare il perimetro del triangolo ABO ci servono le misure dei tre lati.
AO =2 ; BO =3 ; AB= √ (0+3)
2+(−2−0)
2= √ 9+4= √ 13
Dunque il perimetro richiesto è
2+3+ √ 13=5+ √ 13
.Per quanto riguarda l'ultima richiesta, l'equazione che andremo a scrivere dovrà avere
m=− 2
3
, in quanto parallaela alla retta data;q=0
in quanto retta contenente l'origine. L'equazione richiesta è dunquey=− 2
3 x
4
Verificare l'allineamento dei seguenti punti:A(2+ √ 2 ;−2) B (−4+ √ 2 ;−5) C (1+ √ 2 ;− 5
2 )
Non lasciamoci spaventare dai radicali (e nemmeno dalle frazioni). Qualcuno molto bravo potrebbe applicare una traslazione di
√ 2
ai tre punti e cancellare in un colpo solo i radicali. Mi rendo conto che una simile idea possa venire assai difficilmente a questo livello di studi. Quindi procediamo con i metodi a nostra disposizione.Metodo 1: applicare la formula specifica.
La via più (tristemente) scolastica è applicare la formula di allineamento di tre punti, che poi è semplicemente la formula della retta per due punti, sostituendo le variabili con le coordinate del terzo punto.
x
C− x
Ax
B− x
A= y
C− y
Ay
B− y
A Sostituendo con le coordinate assegnate:1+ √ 2−2− √ 2
− 4+ √ 2−2− √ 2 =
− 5 2 +2
−5+2
Facendo i conti:
−1
−6 =
− 1 2
−3
ovvero
1 6 = 1
6
. Dunque i punti sono allineati.Metodo 1 bis: determinare l'equazione della retta con due punti e poi verificare che il terzo appartiene.
Dal punto di vista del calcolo è del tutto equivalente a quanto fatto sopra. Per determinare l'equazione per due punti uso la formula della retta per due punti:
x−x
Ax
B− x
A= y− y
Ay
B−y
A . Successivamente sostituisco le variabili con le coordinate di C e ritorniamo ai calcoli già visti sopra.5
Tre dei quattro vertici di un parallelogramma hanno le seguenti coordinate nel piano cartesiano:A(3 ; 2) B(8 ;1) C (10 ; 4)
. Determinare le coordinate del quarto vertice D.Non è richiesto il disegno, ma come al solito, farlo ci aiuta a trovare la risposta.
Grazie al disegno ci rendiamo conto che il punto D posso individuarlo come intersezione di due rette: una passante per C e parallela al segmento AB, l'altra passante per B e parallela al segmento AC. Non c'è nulla di male ad osservare la quadrettatura è concludere che i coefficienti angolari sono
m
AB=− 1
5 m
AC= 2
7
.Se non si ha il coraggio di ragionare sulla quadrettatura si può sempre calcolare utilizzando le coordinate dei punti:
m
AB= y
A− y
Bx
A− x
B= 2−1 3−8 =− 1
5
m
AC= y
A− y
Cx
A− x
C= 2−4 3−10 = 2
7
Per quanto riguarda l'intercetta, utilizziamo l'equazione esplicita y=m x+q sostituendo i valori del coefficiente angolare e le coordinate del punto che la retta deve contenere.
Ricaviamo l'intercetta dela retta parallela al segmento AB e contenente C
4=− 1
5 10+q
ovveroq=4+ 1
5 10=4+2=6
da cui l'equazione che ci interessay=− 1
5 x+6
. Ricaviamo l'intercetta dela retta parallela al segmento AC e contenente B1= 2
7 8+q
ovveroq=1− 2
7 8=− 9
7
da cui l'equazione che ci interessay= 2 7 x− 9
7
.Per ricavare le coordinate del punto D risolviamo il sistema:
{ y=− y= 7 2 1 5 x− x+6 9 7
Applichiamo il metodo del confronto:
− 1
5 x+6= 2 7 x− 9
7
ovvero− 1 5 x− 2
7 x=− 9
7 −6
ovvero−17
35 x= −51
7
ovverox= 51 7
35 17 =15
Sostituendo nella prima equazione:
y=− 1
5 15+6=−3+6=3
Conclusione: le coordinate di D sono
x=15 ; y=3
6
Le quattro rette di equazioni x−y−1=0 ; y=−x+11 ; y=6+x ; x+ y+5=0 individuano un quadrilatero. Verificare che tale quadrilatero è un rettangolo e determinarne i vertici. Verificare poi che le diagonali del rettangolo sono congruenti e si tagliano reciprocamente a metà (cioè hanno lo stesso punto medio M).Il disegno non è richiesto, ma farlo è sicuramente molto utile, sia per capire il da farsi che per descrivere quello che si è deciso di fare.
Ecco l'immagine realizzata grazie a GeoGebra.
Per verificare che si tratta di un rettangolo osserviamo che le rette indicate sono perpendicolari due a due. Scriviamo tutte le equazioni in forma esplicita:
r:
x−y−1=0
diventay=x−1
; coefficiente angolarem=1
; s: y=−x+11 già in forma esplicita; coefficiente angolarem=−1
; t: y=6+x già in forma esplicita; coefficiente angolare m=1 ; u:x+ y+5=0
diventay=−x−5
; coefficiente angolarem=−1
Osservando i coefficienti angolari possiamo affermare che
r ⊥ s∧s ⊥t∧t⊥ u∧u ⊥ r
e quindi il quadrilatero è effettivamente rettangolo.Per determinare i quattro vertici dobbiamo risolvere quattro sistemi lineari.
r∩s { y=−x+11 y =x−1
Utilizzando il metodo del confronto: x−1=−x+11 ovvero 2 x=12 ovvero x=6 . Sostituendo nella prima equazione: y=6−1=5
Abbiamo determinato il primo vertice
A(6 ;5)
.s∩t { y=−x+11 y=x+6
Utilizzando il metodo del confronto:
− x+11= x+6
ovvero−2 x=−5
ovverox= 5 2
.Sostituendo nella prima equazione:
y=− 5
2 +11= 17 2
Abbiamo determinato il secondo vertice
B( 5 2 ; 17
2 )
.t∩u { y =−x−5 y=x+6
Utilizzando il metodo del confronto:
x+6=−x−5
ovvero2 x=−11
ovverox=− 11 2
.Sostituendo nella prima equazione:
y=− 11
2 +6= 1 2
Abbiamo determinato il terzo vertice
C (− 11 2 ; 1
2 )
.u∩r { y =−x−5 y= x−1
Utilizzando il metodo del confronto:
− x−5= x−1
ovvero−2 x=4
ovverox=−2
. Sostituendo nella prima equazione:y=2−5=−3
Abbiamo determinato il quarto vertice
D(−2 ;−3)
.Adesso verifichiamo che le diagonali AC e BD sono congruenti, utilizzando la formula della distanza tra due punti.
AC = √ (6+ 11 2 )
2+(5− 1 2 )
2= √ ( 23 2 )
2+( 9 2 )
2= √ 529+81 4 = √ 610 4
BD= √ ( 5 2 +2)
2+( 17 2 +3)
2= √ ( 2 9 )
2+( 23 2 )
2= √ 81+529 4 = √ 610 4
Effettivamente possiamo constatare che AC =BD
Rimane solo da verificare che le due diagonali hanno lo stesso punto medio M.
Calcoliamo il punto medio di AC
x
M= 6− 11
2 2 =
1 2 2 = 1
4 y
M= 5+ 1
2 2 =
11 2 2 = 11
4
Calcoliamo ora le coordinate del punto medio di BC
x
M '= 5 2 −2
2 = 1 2 2 = 1
4 y
M '= 17
2 −3 2 =
11 2 2 = 11
4
Possiamo dunque constatare che le due diagonali hanno lo stesso punto medio.
7
Determinare i lati e l'area di un triangolo isoscele avente il perimetro lungo 48 cm e sapendo che, se si aumenta ciascun lato di 1 cm e si diminuisce di 2 cm la base, il triangolo diventa equilatero.Diamo un nome alle grandezze coinvolte. Essendo il triangolo isoscele chiameremo x la lunghezza dei lati uguali e chiameremo y la lunghezza della base. Cominciamo a tradurre in formule matematiche le informazioni che ci vengono fornite a parole.
Il fatto che il perimetro sia 48 cm significa che 2 x+ y=48 .
La seconda informazione richiede più concentrazione: ciascun lato aumenta di 1, cioè ciascun lato diventa
x+1
; la base invece diminuisce di 2, cioè diventay−2
. Con queste modifiche il triangolo diventa equilatero, ovverox+1= y−2
. Per determinare i lati ci è sufficiente risolvere il seguente sistema:{ 2 x+ y=48 x+1= y−2
Me lo aggiusto in forma standard
{ 2 x + y=48 x− y=−3
e poi applico il metodo di riduzione.Sommando le due equazioni ottengo
3 x=45
ovverox=15
.Per ricavare la y moltiplico per
−2
la seconda equazione{ −2 x+2 y=6 2 x+ y =48
e poi sommo le due equazioni. In questo modo otteniamo3 y=54
ovveroy=18
.Abbiamo così ottenuto i lati del triangolo: i lati uguali sono lunghi 15 cm mentre la base è 18 cm.
Essendo richiesta anche l'area e non avendo riferimenti cartesiani, siamo costretti a ricavarci l'altezza del triangolo utilizzando il teorema di Pitagora. L'altezza di un triangolo isoscele divide a metà e può essere determinata come cateto del triangolo rettangolo “metà” del triangolo originale. L'altro cateto è metà della base e l'ipotenusa e uno dei lati uguali.
Nel nostro caso l'altezza
h= √ 15
2−9
2= √ 225−81= √ 144=12
Finalmente possiamo calcolare l'area
18×12
2 =108 cm
2Calcolo dell'area senza ricavare l'altezza.
È valida la formula di Erone, che ci permette di calcolare l'area di un triangolo senza dover ricavare l'altezza, indicando con 2p il perimetro e con p il semi-perimetro del triangolo (come da tradizione), con a,b,c i lati del triangolo, la formula è la seguente:
√ p ( p−a )( p−b)( p−c)= √ 24(24−15)(24−15)(24−18)= √ 11664=108
8
Semplificare le seguente espressioni:
√ 52+ √ 117− √ 208+ √ 13
;2 √ 3− √ 27+ √ 6× √ 32−3 √ 192
Per poter semplificare il più possibile queste espressioni cercheremo utilizzeremo le proprietà che ci permettono di portar dentro o portar fuori coefficiente rispetto al simbolo di radicale. Per far questo devo osservare gli argomenti dei radicali e vedere eventuali fattori quadrati di numeri interi.
√ 52+ √ 117− √ 208+ √ 13= √ 4×13+ √ 9×13− √ 16×13+ √ 13=2 √ 13+3 √ 13−4 √ 13+ √ 13=2 √ 13
2 √ 3− √ 27+ √ 6× √ 32−3 √ 192=2 √ 3− √ 9×3+ √ 6×32−3 √ 64×3=...
...=2 √ 3−3 √ 3+ √ 3×2×2×16−24 √ 3=−25 √ 3+ √ 3×64=−25 √ 3+8 √ 3=−17 √ 3 9
Risolvere la seguente equazione:
( x− √ 5)
2=5
Metodo 1: estraggo la radice quadrata e studio l'equazione col valore assoluto.
L'equazione
( x− √ 5)
2=5
è del tutto equivalente all'equazione∣ x− √ 5 ∣ = √ 5
.Dunque distinguo due casi:
Caso
x≥ √ 5
. L'equazione diventax− √ 5= √ 5
ovverox=2 √ 5
che è accettabile.Caso
x< √ 5
. L'equazione diventa−x+ √ 5= √ 5
ovverox=0
che è accettabile.Dunque le soluzioni sono
x=2 √ 5∨x=0
Metodo 2: mi preparo per applicare la formula risolutiva
Per potermi mettere nelle condizioni di applicare la formula risolutiva, sviluppo il quadrato:
x
2−2 x √ 5+5=5
Le cose vanno meglio del previsto, perché mi rendo conto che si tratta di un'equazione spuria:
x
2−2 x
√¿ 0
Non c'è dunque bisogno di applicare la formula risolutiva, basta raccoglierela x e applicare il principio di annullamento del prodotto:
x (x−2 √ 5)=0
da cui deduciamo che le soluzioni sonox=2 √ 5∨x=0
.Metodo 2 bis: applico comunque la formula risolutiva
La formula risolutiva funziona sempre, quindi se qualcuno si fosse completamente dimenticato di come affrontare le equazioni spurie, e applica la formula risolutiva trova comunque le soluzioni corrette:
x=2
√
5±√
20−02 =2
√
5±2√
52 da cui le soluzioni
x=2 √ 5∨x=0
.Ovviamente applicare la formula risolutiva in questo caso non può essere considerata la migliore risposta possibile.
Metodo 0: intuizione pura
Può accadere che si riesca ad intuire le soluzioni per puro caso o magari anche dopo qualche tentativo. In questo caso la
risposta può essere considerata tra le migliori soltanto se sufficientemente argomentata. In questo caso è possibile intuire che le due soluzioni sono
x=2 √ 5∨x=0
. Per giustificare la risposta occorre quanto meno una esplicita verifica.Le soluzioni sono
x=2 √ 5∨x=0
. Infatti se sostituiamo tali valori nell'equazione:(0− √ 5)
2= 5
è vera.(2 √ 5− √ 5)
2=5
è vera.10
Risolvere la seguente equazione:
∣x+3∣−∣2 x−1∣= x
2+x+1
Osserviamo subito gli argomenti dei valori assoluti che si annullano (e quindi cambiano segno) rispettivamente per
x=−3 ; x= 1
2
. Occorre distinguere tre casi.Caso
x<−3
. L'equazione diventa− x−3+2 x−1=x
2+ x+1
.Portiamo l'equazione in forma standard:
0=x
2+ x+x−2 x+1+3+1
ovvero x2+5=0 .Tale equazione non ha alcuna soluzione, una somma di numeri positivi non può essere nulla, anche x=0 non verifica l'uguaglianza.
Caso
−3≤x< 1
2
. L'equazione diventax+3+2 x−1=x
2+ x+1
.Portiamo l'equazione in forma standard:
0=x
2−2 x+1−3+1
ovverox
2−2 x−1=0
.Applichiamo la formula risolutiva:
x= 2± √ 4+4
2 = 2±2 √ 2
2 =1± √ 2
.La formula risolutiva ci fornisce le soluzioni
x=1+ √ 2≈2,4
non accettabilex=1− √ 2≈−0,4
accettabile Casox> 1
2
. L'equazione diventax+3−2 x +1=x
2+ x+1
.Portiamo l'equazione in forma standard
x
2+2 x−3=0
.Osservando i coefficienti:
2=−(1+(−3)) ;−3=(1)(−3)
si può affermare che le due soluzioni sonox=1∨x=−3
ma di queste soltantox=1
è accettabile.Ricapitolando abbiamo individuato due soluzioni: