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NELL'ANNO 1915

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(1)

MINISTERO PER L'INDUSTRIA, IL OOMMEROIO E IL LAVORO

UFFICIO CENTRALE DI STATISTICA

\

IOVIIEITO

lO

DELLA POPOLAZIONE

'

SECONOO fiLi ATTI OElLO STATO CIVILE

NELL'ANNO 1915

~

notizie sommarie per l'anno 1916.

ROMA

T I ~ o G R A F I A L. C E C C H I N I

(2)
(3)

I N D I C E

INTRODUZIONE.

CAPO I. - Avvertenze preliminari:

§ I. Contenuto e fonti della presente statistica. . . . Pago III

§ II. Popolazione sulla quale sono stati calcolati i vari quozienti de-

mografici . . . . . . . >, IV

». II. - Ri~ultati complessivi del movimento della popolazione, secondo gli atti dello stato civile, dal 18ì2 al 1915. . . . »

» III. - Matrimoni:

§ I. Matrimoni classificati secondo le stagioni e i mesi dell'anno in cui avvennero . . . .

§ II. Matrimoni classificati secondo lo stato civile degli sposi.

§ III. Sposi e spose classificati secondo l'età . .' .

§ IV. Sposi e spose classificati secondo l'età media. .

§ V. Fecondità dei matrimoni. . . . . .

§ VI. Sposi e spose classificati secondo che' sottoscrissero o no l'atto di matrimonio' . . .

§ VII. Matrimoni fra consanguinei .

" IV. - Nati vivi:

§ I. Nati vivi classificati secondo i mesi di nascita "

§ II. Nati vivi classificati secondo il sesso. . . })

§ III. Nati vivi classificati secondo la filiazione legitthua o ille-

VI

VIII IX X XIV XVI

XXI

xxv

XXVI XXVII

gittima . .

§ IV. Legittimazioni . • . . . . ,) XXIX

,) XXXVII

»

»

V. Nati morti:

§ I. Numero dei nati morti in rapporto al totale delle nascite

§ II. Nati morti classificati secondo i mesi,

§ III. Nati morti classificati seconùo il sesso e secondo la tìliazione legittima o illegittima.

VI. -,- Parti multipli

VIr. - Morti (esclusi i nati morti):

§ I. Numero dei morti paragonato a quello dei nati.

§ II. Morti classificati secondo i mesi . . .

§ III. Morti classificati secondo il sesso e secondo l'età

§ IV. Morti nel Regno, in età da 15 anni in su, classificati secondo lo statocivile ed il sesso in ,rapporto all'età. . . . .

§ V. Quozienti di mortalità dei bambifli nei primi cinque anni di età, c\1lcolati per ciascun anno del periodo 1890-1915 . .

§ VL Bambini morti nei primi cinque anni di età, classificati secondo la tìliazione legittima o illegittima . . . .

§ VII, Morti classific:ti secondo l'età e la profes;lione APPENDICE.

Notizie sommarie per l'anno 1916 . .

~ XLI

» XLV

» XLVI

» XLVIII

» .~

» LII

» LUI

» LV

» LVII

» I~XI )} LXIII

» LXV

(4)

- I I -

TAVOLE.

T A VOLA I. - Movimento generale della popolazione nell'anno 1915 (Matrimoni;

nati vivi e nati morti classificati secondo il sesso e la filia- zione legittima o illegittima; morti divisi per sesso):

A) Nei 214 circondari . . . . B) Per provincie, compartimenti' e pel Regno C) Nei 69 Comuni capiluoghi di provincia. . • D) Nei 145 Comuni capiluoghi di circondario.

E) Nei 75 Comuni non capiluoghi che contavano non meno di 20.000 abitanti presenti al censimento del IO giugno 1911 . . F) Riassunto generale . . . . II. _ Nlovimento della popolazione nei singoli mesi dell'anno 1915, per provincie, compartimenti e pel Regno (l'vfatrimoni; nati vivi, nati morti e morti divisi per sesso). . . . III. _ Matrimoni classificati secondo lo stato civile degli sposi, per pro-

vincie, compartimenti e pel Regno (Matrimoni ira celibi e nubili, tra celibi e vedove, tra vedovi e nubili, t1'U vedovi e

Pago

,.

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'"

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t·edove). • . .' . . . . , . . . »

>} IV. - Sposi e spose classificati secondI) che sottoscrissero o

matrimonio:

A) Per provincie, per compartimenti e pel Regno.

B) Nei 69 Comuni capiluoghi di provincia. . . .

no l'atto di

» V. - Sposi e spose classificati se~ondo l'età e lo stato civile, per compar- timenti e pel Regno:

A) Sposi . . . . . . .

B) Spose. . . . . . . ..

,) VI. _ Matrimoni celebrati nel Regno, durante l'anno 1915, classificati secondo le combinazioni di età e di stato civile degli sposi.

» VI!. - Figli naturali legittimati distinti per sesso:

A) Per provincie, per compartimenti e pel Regno. . . . . B) . Nei 69 Comuni capiluoghi di provincia. . . .

» VIII. - Parti multipli per provincie, per compartimenti e pel Regno (Parti doppi, tripli e quadrupli; nU1nero dei nati divisi per sesso e loro combilwzion i). . . . IX. _ Morti classificati secondo il sesso e lo stato civile, per comparti-

menti e pelRegno (Celibi sotto i 15 anni e da 15 anni in su, coni'ugati, vedovi; nubili sotto i 15 anni e da 15 anni in su,

»

})

»

)}

})

,.

)}

coniugate, t'edove). . . . . . . . } >

)}

X. _ Morti classificati secondo l'età ed il sesso, per compartimenti e pel Regno . . . • . . . . . . . } >

Xl. _ 'Morti nel Regno classificati. secondo lo stato civile ed il sesso in rapporto all' età. . . . » XIl. _ Morti classificati secondo i natali legittimi o illegittimi e secondo

il sesso nei primi cinque anni di età, per compartimenti e pel Regno. ' . ' . . . . » XIII, - Maschi morti nel Regno in età da 15 anni compiuti in su, classifi-

cati secondo la professione e per gruppi di età. . . . . , » APPENDlCE.

2 20 26 32 46 50

52

65 67

68 69 70",

72 73

7t

76

77

79

80

Morti a causa del terremoto avvenuto il 13 gennaio 1915, classificati secondo Co-

muni colpiti. . . . » 83

(5)

lNTI{()DUZIO~E

CAPO I.

AVVERTE:\ZE PREL[;\Uì\.-\RI.

§ 1.

Contenuto e fonti della presente statistica.

La statistica del mo'rimento annuale della. popolazione, in quanto questo può essere legalmente determinato col mezzo degli atti deUo stato civile, si cominciò a pubblicare per l'anno 1862. Il presente volume, che è il 54mo della serie, riguarda i matrimoni, le nascite e le morti' che avvennero nel Regno nel 1915 e contiene pure alcuni dati sommari per l'anno 1916 (a).

Le notizie dei matrimoni e delle morti vengono fornite dagli Uffici comunali di stato civile per mezzo di schede, e lo spoglio di queste si fa direttamente a cura dell'Uffiçio centrale di Statistica. Quanto alle nascite, i Comuni inviano al.

detto Ufficio un' prospetto riassuntivo del numero dei nati e dei nati morti in ciascun mese dell'anno, divisi per sesso e secondo che erano legittimi o illegittin:i, come pure del numero dei figli naf'urali legittimati e dei parti multipli.

lfino a tutto il 1892 si pubblicarono le cifre dei matrimoni, deUe nascite e delle morti per tutti i Comuni del Regno; ma dopo quell'~nno, per ragioni di' economia, si dovette rinunciare a tale ampia specificazione, e le notizie per Comuni furono date soltanto per quelli che sono capiluoghi di provincia e di eircondario o distretto e per alcuni altri più popolosi

.

(b) •

(a) I dafi del 191<6 sono esposti in fine della presente Introduzione e si riferiscono ai matrimoni, alle nascite e alle mort'i che avvennero in ciascuna provincia e nel Regno. Le notizie più particolareggiate per l'anno 1916 formeranno poi oggetto di un altro volume.

(b) Nelle statistiche del trienniò 1893-95 le notizie per Comuni furono limitate ai soli capiluoghi di provincia e di circondario o distretto, mentre, a partire da118g6, furono estesE' anche ad alCuni Comuni non capiluoghi; e, cioè, fino a.l 1900 a quelli che allO gennaio 1882 contavano più di 15000 abitanti e dal 191)1 al 1911 a quelli che al lO febbraio 1901 avevano non meno di 20.000 abitanti, più altri 5, che quantunque nel 1901 non avessero raggiunto quel numero di abitanti, erano già stati considerati a parte nei volumi per gli anni dal 1896 al 1900, àvendo una popolazione di oltre 15,000 abitanti. Dall' anno 1912 non si lttenne più opportuno di continuare a dare le notizie per tu~ti i Comuni non capiluoghi contemplati nelle statistiche degli anni antecedenti, essendo sufficiente per essi un periodo d'osservazione che s estende dal 1896 al 1911; cOf!icchè nelle statistiche degli anni d>~l 1912 in poi si sono date le notizie soltanto per quei ComunÌ non capiluoghi, che alla data del censimento del lO giu-

gno 19l1 avevano raggiunto una popolazione non inferiore ai 20.000 abItanti. Si continua, peraltro, a tener nota, anno per anno, delle cifre dei matrimoni, dei nati vivi e dei mort:

per .ciascun Comune del Regno, e tali notizie vengono pubblicate a dati intervalli, come, per esempio, si è fatto per il periodo dal lO gennaio 1882 al lO febbraio 1901, nel volumé che si riferisce all'anno 1901.

(6)

- I V -

La presente statistica dà, nella prima tavola, il movimento generale della popolazione nell'anno 1915 in ciascuna delle 214 circoscrizioni circondariali nel Regno, in chLscnna Provincia, nei singoli compartimenti e nel complesso del Regno, in ciascùno dei 69 Comuni capiluoghi di provincia, dei 145 capiluoghi di cir- condario e dei 75 Comuni non capiluoghi, che contavano non meno di 20.000 abitanti presenti alla data del censimento del lO. giugno 1911. A partire dall'anno 1915 non si dà più il movimento generale della popolazione nelle circoscrizioni distrettuali del Veneto e della provincia di Mantova, perchè le medesime ven- nero soppresse, in seguito alla pubblicazione del nuovo Testo unico della legge comunale e provinciale, approvato colR. D. 4 febbraio 1915, n. 148, e cumula- tivamente costituite in unico Circondario, per ciascuna provincia, con la deno- minazione e alla dipendenza del Comu ne capoluogo della medesima. Per con se- . guenza, vengono a scomparire anche le notizie che si davano nelle statistiche

precedenti per i singoli capiluoghi di distretto, dei quali uno soltanto, e cioè il comune di Vittorio, avendo una popolazione censita allO giugno 1911 superiore a 20.000 abitanti, è stato aggiunto, a partire dalla presente statistica, ai 74 Co- muni non capiluoghi considerati a, parte.

§ II.

Popolazione sulla quale sono stati calcolati i vari quozienti demografici.

Per determinare i rapporti fra i diversi elementi statistici cònsiderati in questo volume ed il numero degli abitanti, si è creduto opportuno di confrontare i detti elementi colla popolazione presumibilmente presente ar~età di ciascuno degli anni del periodo preso in esame, ottenuta facendo la semisomma delle popola- zioni calcolate allo génnaio e al 31 dicembre di ciascun anno, poichè essa rappre- senta con maggiore esattezza la popolazione media dell'anno e permette, quindi) di ottenere quozienti demografici più precisi.

N on possiamo calcolare la popolazione presente alla fine dell'anno 1915 in ciascuna Provincia ed in ciascun' Comune capoluogo di Provincia, come si è fatto per gli anni precedenti, perchè la chiamata delle classi alle armi avvenuta in detto anno e i continui mutamenti di sede, specialmente della popolazione militare, in di- pendenza dello stato di guerra, hanno modificato fortemente e instabilmente il numero degli abitanti di tutti i Comuni del Regno, con un prevalente spostamento di popolazione verso l'Italia settentrionale, dove si addensò la maggior parte dell'eser- cito, senza che si abbiano gli elementi necessari per calcolare le variazioni avvenute nella popolazione dei singoli Comuni, in seguito a tale anormale movimeIlto. E' poi da osservare che i dati demografici forniti dai: Comuni si riferiscono alla popolazione presente dei medesimi, e cioè, sia a quella con dimora fissa, sia a quella con dimora, occasionale, e perciò il num~ro dei decessi com prende tlJ.tti gli individui morti nel territorio del Comune per quarlsiasi motivo e quindi anche in conseguenza delle operazioni di guerra, ad eccezione di queìÌi per cui l'atto di morte venne ricevuto nei registri dello stato civile tenuti dalle Autorità militari, secondo l'Istnl- zione intorno agli atti di morte, agli atti, di nascita e ai testamenti in guerra, approvata col decreto Luogotenenziale :30 gennaio 1916, n. 109.

Il calcolo pertanto della popolazione in ciascuna Provincia che si basasse su

(7)

- v -

queste perdite, oltrechè sugli altri elementi di vfuiazione nn,turale e soeiale della popolazione, non potrebbe non condurre che a rifmltati imperfetti, e perciò dob- hiamo limitarlo al solo complesso del Regno.

La popolazione complessiva presente nel Regno al 31 dicembre 1915 è 8tata calcolata con lo stesso metodo adottato nelle statistiche degli anni precedenti, a partire dal 1905 ; e cioè: alla popolazione pre~ente nel Regno rilevata con il c(l1lsimento del lO giugno 191] (abitanti 34.671.377) si è aggiunto il numero dei nati nel tempo traseorso tra la data del censimento e il 31 dieembre 1915 e quello degli individui che, nello stesso periodo di tempo, trasferirono n('l R('gno la pro- pria dimora, venendo dall'estero; e si è poi sottratto, sempre per il medesimo pC>l'iodo, il numero dei morti e quello degli individui che fissaronO la loro dimora all'estero.

}leco i dati intorno a ({uesti movimenti naturali l' soeiali dclla l)()polazione:

JIovimento della popolazione avvenuto ilei Regno durante il ]lt'rio(lo corso

<lall']] giug'I1o 11111 al :H dicembre Wl;).

Prospe:to L

Dall'lI giugno al 31 dicembre I911 Anno \\)\2

" ]\)\3

IDI4

]\11:)

TOTALE

_ . -_._~~ ~._. ~ - - - , - - -

, I

I

NATi

576 243 133 985 122 482 l 114 091

10g 18:3

}lOIU'!

4'11 257 6il5 ,88 663 966 64:3 3:'ì5 7+1 '43

lSC'R1TTl l'AXCELLA'l'l dai

- - - - 42027

(il 112 (j4 111 (")]26 272 ("188 651

I 74 415 1:14 287

16:] 840

(o) 74 674

(a) :30 349 411 565 Secondo il calcolo suddetto, la popolazione nel complesso del Regno, al

;)1 dicembre 1915, è risultata di 36.516.460 abitank Da questo numero si <1ovre]lln sottrarre quello dei morti in guerra, dal 25 maggio al 31 dicembre 1915, fuori del t,Prritorio italiano, dei quali Don venne compilato l'atto di mortc presso i Comuni,

111ft tale notizia non è ancora conosciuta.

Facendo la semisomm<1, delle cifre della popobzione ca.lcolata al principio e a.lla fine dell'anno 1915, si è determinata quella presumibilmentfl presente nel Regne; alla metà. di detto anno, in 3t1.333.289 abitanti.

al Durante l'anllo 1914 c sp~cialmente nel 1915 l'emigrazione per l'estero è stata assai minore di quella osservata negli anni precedenti; e la causa di tale ùim'nuzionc è da ri·

cercarsi nella guerra europea, la quale, celme ebbe a mFlnifestaro i suoi efIetti in tutti i ra.ppqrti internazionali, non poteva a meno d'influire specialmente sull'emigra.zione, ossia su quel fenomeno rhe di quei rapporti è l'esponente maggiore. Per la stessa causa 'si OS8erva, nei .due detti anni, un forte aumf'nto, rispettI' agli anni precedenti, nel numero dci rimpatriati.

(8)

- - V I -

CAPO Il.

RISULTATI COMPLESSIVI

del movimento della popolazione, secondo gli atti dello stato civile, dal 1872 al 1915.

Il seguente prospetto riassume i dati del movimento della nuzialità, della nati- vità e della mortalità nel Regno, durante i decenni 1872-81 e 1882-91 e nei singoli

anni corsi dal 1892 al 1915.

Matrimoni, nati vivi, nati morti e morti nel Regno, durante gli anni 1872--1915.

Prospetto Il.

- -

Popolazione MATIW\WNI NATI VIVI NATI MORTI MORTI EOOEDENZA

calcolata dei nati sui morti

ANNI alla

I per I per i

m età di ciascun Cifre 1000 Cifre Iper 1000 Cifre 1000 Cifre Iper 1000 cifre per

anno abi- abitanti ab i- abitanti

1 1000 (a) a~solnte tanti assolute (a) assolute tanti assolute (al assolnte abitanti

... (a) . (a)

1872-81a) 27 630 390 213 604 7.73 l 022 13? 36.99 30 978 1.12 820 053 29.68 202 079 7.31 1882.91(bì 29 509 537 231 533 7.85 l III 313 37.66 40 437 1.37 800 243 27.12 311 070 10.54 1892 30 665 662 228 572 7.45 l 110 573 36.22 44 758 1.46 802 779 26.18 307 794 10.04 1893 30 875 678- .228 103 7.39 l 126 296 36.48 46 254 1.50 776 713 25.16 349 583 11.32 1894 31 085 694 231 581 7.45 l 102 935 35.48 46 256 1.49 776 372 24.98 326 563 10.50 1895 31 295 710 228 152 7.29 l 092 102 34.90 45896 l.47 783 813 25.05 308 289 9.85 1896 31 506 302 222 603 7.07 l 095 505 34.77 46 364 1.47 758 129 24.06 337 376 10.71 1897 31 716 318 229 04Ì 7.22 l 101 848 34.74 47 132 1.49 695 602 21.93 406 246 12.81 1898 31 926 334 219 597 6.88 l 070 074 33.52 45 092 Il.41 732 265 22.94 337 809 iO.58 1899 32 136 350 235 665 7.33 1 088 558 33.87 45 910 1.43 703 393 21.89 385 165 1l.98 1900 32 346 366 232 631 7.19 l 067 376 33.00 45 679 I 1.41 768 917 23.77 298 459 9.:::3 1901 32 533 337 234 819 7.22 l 057 763 32ò51 46 254 1.42 715 036 21.98 342 727 10.53 1902 32 699 510 237 513 7.26 l 093 074 33.43 48 675 1.49 727 181 22.24 365 893 11.19 1903 32 839 509 237 211 7.22 l 042 090 31.73 46 707 .1.42 736 31I 22.42 305 779 9.31 1904 33 016 234 247 808 7.51 l 085 431 32.88 49 121 '1.49 698 604 21.16 386 827 Il ,72 1905 33 193 289 255 873 7.71 1 084 518 32.67 49 461 1.49 730 340 22.00 354 178 10.67 1906 33 325 098 260 780 7.83 l 070 978 32.14 48 153 1.44 696 875 20.91 374 103 11.23 1907 33 514 702 260 104 7.76 l 062 333 31 48 023 1.43 700 333 20.90 362 000 10.80 1908 33 826 .688 283 160 8.37 l 138 813 33.67. 51 465 1.52 770 054 22.76 368 759 10.91

(c) (c) (c) (c)

1909 34077 068 266 334 7.82 l 115 831 32.74 50 290 1.48 i 738 460 21.67 377 371 Ìl.07 1910 34 376 610 269 024 7.83 l 144 410 33.29 50 337 1.46 682 459 19.85 461 951 13.44 1911 34 688 814 260 198 7.50 l 093 545 31.52 47 491 1.37 742 8ll 2J .41 350 734 lO. Il 1912 35 026 486 264 657 7.56 l 133 985 32.38 47 568 1.36 635 788 18.15 498 197 14.23 1913 35 418 391 264 235 7.46 l 122 482 31.69 46 87l. 1.32 663 966 18.75 458 516 12.94 1914 '35 858 951 252 187 7.03 l 114 091 31.07 47 615 1.33 643 355 17.94.470736 13.13 1915 36 333 289 185 675 5.11 l 109 183 30_53 47 280 1.30 741 143 20.40 1368 040 10.13

l/, t;. (d) (d) (d) (d)

(et) N ei volumi riguardanti gli almi rIai 1882 al 1899 la popo!:1zione del Regno era stata calcolata l'OH proredimimti differenti da quelli ora adottati; e per gli anni dal 1901 al 1910 vennero modificate le cifre delle popohzioni, precedentemente c alcol ate, in base ai risultati del Censimento del 10 giugno 1911; e perciò i quozienti di nuzialità, nativitiì e mortalità dati ill q uesto prospetto, per gli anni 1R92-99 e 1901-10, differiscono lievemente (la quelli pubblicati nei corrispo'ldenti volnmi.

(b) ~Iedie annuali.

(cl Sono compresi i 77283 morti nel terremoto calabro-siculo del 28 dicembre 1908; escluden(10 tali morti, il numero assoluto dei decessi nell'anno ;008 si riduce a 602771, cioè a 20.48 per ogni mille abitanti; e l'eccedenza dei nati sui morfii sarebbe stata di 446.042 (13.19 per 1000 abit"nti).

(d) Sono compresi i 30.76 morti nel terremoto avvenuto il 13 genuaio 1915; escludendo tali morti, il numero assoluto dei decessi nell'anno 1915 si r<duce a 710.667, cioè a 19.56 per ogni mille abitanti; e l'eccedenza dei n.ati sni morti sarebbe stata di 398.516 (10.97 per 1000 abitanti).

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J

(9)

- Y l I -

La percentuale dei matrimoni, attraverso oscillazioni in pm o in meno, è venuta scemando dal 18-2 al 1903, però negli anni seguenti, fino al 1910, essa tornò à crescere, tantochè nel 1908 raggiunse il quoziente più alto che si ~ia'verificato . dal 1875 in poi. Negli anni dal 1911 al 1915 il quoziente di nuzialit:1 è venuto di nuovo a scemare, e la diminuzione più forte si è avuta nell'anno 1915, nel quale, cer- tamente a causa della guerra europea, vennero contratti nel Regno soltanto 185.675 matrimoni, contro 252.187 dell' anno precedente, e cioè, dal quoziente di 7.03 ma- trimoni per ogni mille abitanti nel 1914 si è discesi a quello di 5.11 ~Ì1eI1915. B questo quoziente sarebbe stato anche minore se la repentina é!iscesa del numero dei matrimoni non fosse stata in parte arrestata da un notevole numero di mat.ri- moni celebrati per legittimare unioni. precedentemente contratte senza il rito civile, per evitare le gravi conseguenze C'he la guerra avrebbe potuto portare alle famiglie così costituitesi e che non potevano avere riconoscimento legale.

La natività è in decrescenza: da 36.99 per 1000 abitanti nella media del de·

cennio ] 872-81 e da 37 .. 66 nel decennio 1882-91 a 30.53 nel 1915.

L'anno 1915 segna una data. fUJ?esta nella statistica mortuaria del Regno, sia per .il grande numero di vittime fatte dal terremoto che devastò specialmente la provincia di Aquila, sia perchè negli ultimi sette .mesi di quell'anno si comincia- rono a contare le prime gloriose vittime italiane dell'immane conflagrazione eu- ropea. Mentre del primo doloroso avvenimento si sono potute contare con suffi- ciente approssimazione le vittime, sicchè si sa che in quel disastro morirono, .se- condo notizie fornite dal Ministero dell'Interno, 29482 persone nella provincia di Aquila, 497 nella provincia di Roma, 491 in quella di Caserta e 6 in quella di Chieti, e che in complesso si ebbero a lamentare 30476 vittime; del secondo, invece, questa statistica non ha potuto registrare che le perdite di guerra dovute a morti avvenute in ospedali territoriali. o di riserva nel Regno, sia per ferite riportate in combattimento, sia per malattie ò per altra causa, poichè solo per queste per- dite l'atto di morte venne compilato dagli Uffici comunali di stato civile.

A tali perdite, come si è già avvertito, si dovrebbero aggiungere tutte le altre avvenute fuori del territorio del Regno o anche nel Regno nelle zone di combattimento, per le quali l'atto di morte fu ricevuto nei regfstri dello stato civile tenuti dalle Autorità militari, ma queste ultime perdite non sono ancora conosciute.

In tutto il Regno, nell'anno 1915, morirono 741.143 individui: si ebbero cioè 20.40 morti per ogni 1000 abitanti. Ma se si escludono dal cofuputo le vittime fatte dal terremoto, il ·numero dei morti si riduce a 710.667 e si ha un quoziente di 19.56, che è notevolmente più alto di quello veriflcatosi nell'anno precedente (17.94 su 1000 abitanti), a causa, in parte, dei militari e civili morti in conseguenza delle operazioni di guerra, durante gli ultimi sette mesi dell'anno 1915, e che do- vrà ancora- salire, quando saranno comunicate tutte le perdite in guerra nel detto periodo. La mortalità nel nos.ro Paese è diminuita di oltre un terzo dal 1862 ad oggi;' ed infatti, nel 1862 si ebbero 31.06 morti per ogn~ mille abitanti; nel 1872 se ne ebbero 30.78; nel 1882, 27.56; nel l,892, 26.18; nel 1902, 22.24; nel 1912, ] 8.15 e nel 1915, 19.56 (escluse le vittime del terremoto), come si è già visto.

Tali quozienti dimostrano all'evidenza quanto siano migliorate, nello spazio di mezzo secolo, le condizioni igienico-sanitarie del nostro Paese.

L'eccedenza dei nati sui morti nel ]915 è stata dì 368.040 e cioè del 10.13 su mille abitanti, e facendo astrazione dei morti nel terremoto, l'eccedenza sa- rebbe stata di 398.516, cioè. del 10,97 su 1000 abitanti.

(10)

~ YII! -"

"CAPO III.

MATRIMONI.

§ L

Matrimoni classificati secondo le stagioni e i mesi dell'anno in cui avvennero. I

1\bbiamo già visto che il quoziente di nuzialità nel Regno, che nel 1913 era stato di 7.46 e nel 1914 di 7.03 su 1000 abitanti, discese a 5.11 nel 1915; ed ab- biamo' già detto che la causa di così forte diminuzione nel numero dei matrimoni contratti nel 1915 si deve ricercare nella guerra europea, la quale peraltro, come si è poc' anzi osservato, ha anche favoritò la celebrazione di molti matrimoni civili per regolarizzare precedenti unioni contratte col solo vincolo rt>ligioso od anche libe- mmente costituitesi. Non possiamo qui calcolare i quozienti di nuzialità, per l'anno 1915, nei singoli Compartimenti e nei Comuni più popolosi, come si è sempre fatto nelle statistiche precedenti, non conoscendosi le rispettive cifre di popolazione in detto, anno, per le ragioni. esposte nel paragrafo II del Capo L

Passando a classificare i matrimoni secondo i mesi in cui avvemiero, diamo, per i tre anni 1913, 1914 e 1915, oltre alle cifre assolute, le proporzioni a dodi- cimila matrimoni, supponendo ciascun mese composto di trenta giorni, cioè dimi- nuendo di una trentu:q.esima parte le cifre dei matrimoni per ogni mese che abbia trentun giorni, e ingrandendo la cifra del febbraio, inguisa da farla corrispon- dere anch'essa a un mese di trenta giorni (a). Con questo calcolo possiamo rappre- sentare la distribuzione proporzionale dei matrimoni nei divèrsi mesi dell'anno con rapporti esattamente paragonabili fra loro .

.:\latriluoHÌ a V'l'euuti nei siugoli Illesi deg'li auni 1913, lHH e 1915.

P l'OSpO ti o l Il.

KUMBRO. j) E l l\lATlèIl\10KI

)1 E S I Cifre :.ì.ssolute Cifre proporzionali a 12000

lllatrimnni

1913 1914 1915 1913 1914 1915

Marzo. 20 !6! 17 770 13 437 896 8:?4 846

Primavera Aprile '. 31 483 27 657 23'85 l 446 l 325 l 1i55

Maggio 19 222 19 234 19 720 855 832 l 242

Giugno 17 704 16 fi76 Il 669 813 799 759

Estate. . ); Luglio. 15 273 14 :'99 9 212 6'79 663 580

I Agosto, 15 415 15 353 \) 981) 685 712 629

\ S6ttembre 19 492 16 503 Il 204 895 790 729

Autunno

. ì

Ottobre Novembre 22 711 2768fl 20 449 22 761 12 628 12 9~8 l 010 l 272 l 090 948 822 814

Inverno (b)

.1

Gennaio Dicembre. 20 484 31 506 18 978 26 262 lO 380 23 919 l 401 9l] l 217 880 l 507 654

Febbraio 23 104 36 245 26 713 l 137 l 86) l 863 ANNO 264 23;; 252 187 185 675 12 000 12 000 12 000 - - - - -

(a) Le variazioni per ragguagliare tutti i mesi a ~f) ~iornÌ sono Eltate fatte soltanto per calcolare le cifre proporziònali; l .. cifre assolute e~poste nel prospetto sono quelle che risul- tano dagli atti dello stato eivile

(b) La stagione invernale non corrisponde a quella astronomica, essendo formata dai mesÌ invernali dello stesso anno.

I

(11)

,.€;

- I X -

Nel 1915 il maggior numero proporzidnale di matrimoni si ebbe nei mesi di febbraio, aprile e g~nnaio; il· minore in luglio, agosto, dicembre e settembre.

Proporzioni presso a poco eguali si osservano ogni anno fra le varie stagiopi.

§ II.

Matrimoni classificati secondo lo stato civile degli sposi.

Nel seguente prospetto sono classificati i matrimoni avvenuti nel 1915, secondo le combinazioni di stato civile dei coniugi.

Matrimoni classificati secondo lo stato civile dei coniugi nel 1915.

Prospetto IV.

.MATRIMONI

SOPRA 100 M URIMONI

Tra Celibi Tra Vedovi ve ne furono

COMP ARTIMENTI

IN TOTALE e e Tra Celibi Tra Vedovi

I

Nubili Gdove

e e

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Nubili

l

Vedove Nubili

l

Vedove Nubili

I

Vedove

Piemonte. 13 943 12 386 293 946 318 88~83 2.10 6.79 2.28

Liguria 5 723 4 979 202 434 108 87.00 3.53 7.58 1.89

Lomba:rdia 20 702 .18 358 525 l 344 475 88.68 2. ·4 6.49 2.29 yeneto 20 545 18 811 288 l 126 320 91.56 1.40 5.48 1.56 Emilia. 21 270 19 694 280- 950 346. 92.59 1.32 4.46 1..63

Toscana 14 923 13 396 324 88S 320 89.77 2.17 5.92 2.14

Marche 7 247 6 453 133 502 159 89.04 1.84 6.93 2.19

Umbria 4 419 3 931 106 299 83 88.95 2.40 6.77 1.88

Lazio. lO 583 9 503 292 588 200 89.79 2.76 5.56 1.89

Abruz. e Molise. 7 371 5 651 132 l 030 558 76.67 1.79 13.97 7.57 Campania 15 202 12 254 512 l 39] l 045 tSO.61 3.37 9.15 6.87

Paglie. Il 009 9 373 224 762 650 85.14 2.03 6.92 5.91

Basilicata. 2210 l 655 38 288 229 74.89 1.72 13.03 10.36

Calabrie 6 892 5 565 144 n9 364 80.75 2.09. 11.88 5.28

Sicilia. 17 845 14 400 573 .1 728 l 144 80.70 3.21 9.68 6.41 Sardegna 5 791 4 875 187 604 225 84.18 3.23 &.70 3.89

REGNO. 185 615 161.284 4 253 13 594 6 544 86.86 2.29 'f,32 3.53

Le proporzioni più alte di matrimoni in cui· lo sposo era celibe sono date dall'Emilia, dal Veneto, dal Lazio, dalla Toscana, dall'Umbria" dalla Lombardia, dal. Piemonte, dalle Marche e dalla Liguria; le più basse dall'Italia meridionale ed insulare, dove è invece molto maggiore, che non nelle altre regioni, la pro- porzione dei matrimoni di vedovi.

(12)

- x -

§ III.

Sposi e spose classificati secondo ,'età.

, V.l tavole analitiche pubblicate nel presente volume dànno, per ciascun com- partimento, la classlftcazionf\ degli sposi secondo l'età, combinata questa notizia con quella dello, stato ci vile.

Per i maschi si è fatto un pr:mo gruppo di quelli che, nel giorno del loro matrimonio, non avevano ancora compiuto 18 anni, e non avendo, quindi, rag- giunto il limite legale di età per contrarre matrimonio (art. 55 del Oodice civile), avevano ottenuto dal Re la dispensa dall'impedimento dell'età (art. 68 del Oodice civile). Un secondo g/uppo è formato dagli sposi di tre classi annuali di età, cioè di quelli che avevano 18, 19 e 20 anni, e precisamente vi sono compresi gli indi- vidui da 18 anni e un giorno fino a 20 anni e 365 giorni; e9- un terzo gruppo dagli sposi di quattro massi annuali di età., e cioè da quelli che avevano 21 anni e un giorno fino il. 24 anni e 365 giorni. Indi si è proceduto per gruppi quin- quennali, inchiudendo nel 1° gruppo gli sposi che all'atto, del matrimonio avevano già compiuto 25 anni, cioè erano entrati nel 26°, fino a quelli che avevano 29 anni e 3R5 giorni; e così di seguito.

Per le femmine si è fatto un primo gruppo di queHe che non avevano 15 anni compiuti, limite legab d'età prescritto dall'articolo 55 del Oodice civile, ci(}è che non avevano superato l'età di 14 anni e 365 giorni. Un secondo gruppo' è for- mato dalle spose di sei classi annuali di età, cioè da quelle che avevano 15 anni e un giorno fino a 20 anni e 365 giorni; ed: un terzo gTUppO dalle spose di quattro classi annuali di età, ossia da 21 a 24 anni. Quindi si è proceduto per gruppi di cinque anni, comprendendo nel primo di questi gTuppi le spose che avevano già compiuto 25 anni ed erano perciò già entrate nel 26°, fino a quelle che ave- vano 2.9 anni e 365 giorni. Analogamente si è proceduto per i gruppi quinquennali successivi.

Nel 'seguente prospetto si sono calcolate le cifre proporzionali degli sposi e delle spose di ciascun gruppo d'età a 1000 sposi e spose di qualunque età, per l'anno' 1915.

(13)

- X I -

Età degli sposi e delle spose coniugatisi nel 1915.

(In cifre proporzionali)

A) Sposi Prospetto V.

- -

su 1000 SPOSI AVEVANO L'ETA':

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00 ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ A ~

Piemonte. 0.3 19.6 233.1 381.0 171.5 83.4 48.8126.9117.6/9.816.21 3.9 2.9

Liguria': 0.2 24.5 191.8 365.9 196.7

.

97.5 58.0130.61 Il.7 Il.4 6.5 3.1 2.1 -Lombardia 0.1 Il.4 261.6 426.3 155.0 69.6 33.9 18.0 11.2 6.5 4.0 1.6 0.8

Veneto. 0'.1 24.4 257.1 403.6 168.4 78.5 33.2 15.4 8.9 1 4.71 3.0 1.9 0.8

Emilia. 28. 229,4 361.5 187.0 99.9 43.7 21.5 13.0 6.8 4.6 2.4 1.6

Toscana 33.5 242.5 374.0 169.7 81.9 42.2 22.2 12.9 8.5 7.5 3.1 2.0

Marche 26.4 220.9 358.1 177.3 88.6" 47.1 28.1 23.3 13.4 8.6 5.0 3.2

Umbria. •• I 14.9 174.5 338.0 209.3 109.1 62.9 38.5 19.9 13.8 I 10.91' 5.91 2.3

I

Lazio 0.6 26.8 169.8 311.3 196.7 127.1 76.3 37.3 24.7 15.7 8.41 3.8 1.5

A bruzzi e Molise 1.6 97.4 233.(l 286.8 141.2 68.5 48.6 32.3 25.6 23.9 19.8 13.2 . 7.5

Cam~ania. 1.2 75.6 254.8 318.3 137.0 60.1 40.5 29.6 23.1 19.7 18.8 11.8 9.5

Puglie . 0.4 80.2 255.1 341.2 134.0 62.9 38.9 25.1 20.1 15.3 12:7 7.8 6.3

Basilicata . 5.0 78.7 288.7 271.0 120.8 57.5 41.2 29.9 28.9 25.8 21.3 18.1 13.1

Calabri e 1.7 1138.0 278.7 233.9 130.2 62.5 41.6 32.7 20.9 20.0 17.6 12.2 10.0

Sicilia . 1.6 62.4 225,8 313.1 153.9 75.2 47.2 29.8 26.9 21.9 20.2 12.5 9.5

Sardegna. 0.2 17 . .6 147.0 334.3 232.9 113.1 64.6 33.8 22.6 14.9 10.4 4.5 4.1

0.6

I

42.5

1

Regno. 234.6 353.4 166.1 82.2 44.,./25.,. "'.8 1~.6 9.9 5.8 4.1

(14)

- XII -

B) Spose.

Segue Prospetto V.

SU 10 o o S p o S E A V E V A ~ o L' E T A':

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Piemonte. 254.4 366.5 204.9 83.4 39.1 23.3

i

14.5, 6.8' 3.4 2.4 0.9 1),4 ,

I

I

Liguria. 213.8 331.8 236.2 106.7 53.8 28.7 14.3 7.9

1 3.3 2.3 0.9 0.3 Lflmbal'dia

..

214.9 440.8 198.8 73.8 35.0 18.2 9.1i 1 5.1! 2.3 l 0.4 0.1

I

I I

Yeneto 194.8 415.9 236.0 88.0 36.2 14.7 7.61 3:7 1.9 0.9 0.2 0.1

Emilia. 184.5 352.2 241.4 121.5 51.7

.

23.2 Il.31 6.01 4.3 2.4 1.2 0.3

Toscaha 202.4 365.4 232.8 96.9 45.3 24.4 13.1 9:8 5.1 3.0 1.3 0.5

I .

Marche .• 194.2 351.0 233.3 108.5 49.7 23.9 17.7 10.91 5.7 2.5 1.8 0.8

Umbria. 172.9 326.5 246.9 117.7 54.3 30.5 21.01 12.4!1O.4 3.8 2.9 0.7

Lazio 0.2 144.4 287.3 247.2 147.0 78.1 44.8 23.8 14.4 8.7 2.9 1.0 0.2 I

Abruzzi e Molise 0.3 ,260.7 350.0 193.7 80.7 34.6 i9.1 17.0 13.6 12.8 8.1 4.9 4.5

Campania. 0.3 248.8 332.4 209.0 79.2 41.2 27.41 17.21 14.J11.3 9.6 5.9 3.2

I

Puglie . 0.5 323.2 331.0 181.3 64.8 31.~ 19.1 13.41 110.2 11.1 8.1 4.2 1.8 Basilicata . 0.04 388.7 312.7 120.4 53.4 29.9 20.8

I

117.61 17 .2,14.5 12.7 9.0 2.7

I

Calabrie 0.3 405.1 279.1 163.4 58.3 31.8 18.4 13.2 10.61 7 .7 6.5 3.9 1.7 1

Sicilia . 1.7 381.7 250.4 155.7 72.6 43.1 27.7118.0114.9112.8 ~1.0 7.4 3.0

Sardegna. 316.1 I !

.. 223.3 227.3 lG9.5 55.4 24.7 ì8.5! 13.3 6.6 ~.9 1.9 0.5

, I I

I

2.6\

Regno. 0.2 i 241.'2' 349.,2 211.5 91. 4 43.S 123.6 14.2, 9;5 6.'2' 4.5 1.1

(15)

- ~lJl -

Dal prospetto V si rileva che gli sposi più giovani, cioè quelli che non avevano ancora compiuto i 21 anni, sono relativamente più numerosi nèi compartimenti meridionali, e cioè nelle Calabrie, negli Abruzzi, nella Basilicata, nelle Puglie, nella Campania e nella Sicilia; e più scarsi nella Lombardia, llell' Umbria, nclla Sardegna, nel Piemonte, nel Veneto, nella Liguria e nelle Marche.

Le spose che non avevano superato i 21 anni sono numerose particolarmente nelle Calabrie, nella Basilicata, nella Sicilia, nelle Puglie e negli Abruzzi; e più scarse nel Lazio, nell' Umbria, nell'Emilia, nelle Marche, nel Veneto, nella. Toscana, nella

Liguria) nella Lombardia e nella Sa'rdegna.

I compartimenti che contano 'un maggior numero di sposi giovanissimi sono quelli che hanno .pure molti individui che si sposano in età avanzata, cioè supe- riore a 60 anni se maschi e a 50 se femmine, pel motivo che in essi, come si è già visto, avvengono più frequentemente matrimoni di vedovi.

Diamo, nel prospetto seguente, le cifre proporzionali degli sposi e delle spose di ciascun gruppo d'età, divisi in celibi e vedovi, rispetto a ,10.000 sposi e spose di qualunque età, divisi pure per stato civile, nei tre anni 1913, 1914 e 1915.

~tà e stato civile deg.i sposi c delle s!wse nel Regno, negli anni m13~ 1914 e 1915.

Prospetto VI.

---~---_. , . . 'i P O S I

CL.,SSIFICATI SIJCO~D() LO ST.lcTO CIVILE ANTERIORE ALLF NOZZ,J GRUPPI DI ETA'

Celibi -I~-, Vedovi Xuhili

I

Vedove

1 - - - -

I

, ,

1913 1914

I

I 1915

1

1913

I

1914

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1913

I

1914 191~ I 1913

I

1914 1 1915

- - - - _ . _ - - - ' - - - ' - - - - " - - - ' - - - , - - - ' - - -

Sotto i 21 almi Da 21 a 24 anni

» 25 »29 "

» 30 »31 »

» 35 »3~) »

» 40» 44 »

» 45 » 40 »

,. 50 »54 »

» 60» 64 »

» 65» 60 »

» 70 anni in su.

TOTALlè

CIFRE PROPORZIONALI A tC.()33 SPOSI E SPOSE.

525!(b) 5251') 4821 6

1O[ 6r 3:~9411 3:~b! 2:~~51

891 521 70

3,350 3,293 2,6191 131 1291 102 4,082 4,0641 3,683 520 4331 400 4,008 4,010 3,867: 939' 9011 79611'86411'890:. 2,17111,2881 1,266 1,199 1,259

1

1,282 1,676. 1,530 1,512j 1,5401 533 556! 867! 1,51111,531 1,668 443 455 717'11,629 1,600: 1,686 213 227) :17l!1,42611,425 1,507 2021 203 321 1,384'11,37111,482 106 IlO! 174 1,20211,261 1,237 103 111 1521 1,176 1,146 1,122 59 58[ 84! 1,117 1,071 1,078 56 61) 80: 9551 966 980 281 321 451 9501 964 915 27 311 451 8151 830 795

1 11 161 231 7521 807 780 J [) 171 25: 6961 722 706 61 81 11 i 636i 635 601 7 8'1 U: 416 473i 4491 3 3 4 3621 361 378

5 . 4 51 323[ 3401 336 l 11 21 147: 194 167

1 I I I

t().OOO 10,000 lO OO() 10,0()0,10,000 10.000 10,0()()ltO,0()0 10,000 10,000ItO,000 10,000

(a) Di cui 7 al di sotto di ]8 auni.

(ò) 18 "

(c) 6 1";

(16)

- X I V -

Dalle proporzioni indicate nel prospetto VI :si rileva che nell'anno 1915, in confronto dei due auni precedenti, vi fu una sensibile dimìnuzione di matrimoni nei gruppi d'età giovanile, e cioè nei celibi che non -avevano ancora compiuto i 30 anni e nelle nubili che nou avevano ancora compiuto i 25 armi, e all'incontro un'aumento dei matrimoni nei gruppi di età più matura. L'influenza della guerra, quindi, non solo si è fatta sentire nel numero dei matrimoni che è scemato note- volmente, ma anche nf'lla: composizione delle coppie maritaili secondo l'età, essendo diminuite, come è ovvio, quelle in età giovanile e per contro aumentate le altre di classi di età più anziane, perchè, come si è osservato più volte, molte unioni, già costituitesi da lungo tempo col solo vincolo religioso, vennero, a causa appunto della guerra, legalizzate con la celebrazione anche del matrimonio civiÌe.

§ IV.

Sposi e spose classificati secondo l'età media.

Potendo interessare di conoscere l'età media degli sposi e delle spose, si è pro- ceduto a determinarla nel segueute modo. Presa per base la già esposta classifi- cazione degli sposi per gruppi di età, si è supposto che tutti gli indIVidui di cia- scun gruppo avessero l'e~ media del gruppo; per esempio, che tutti gli sposi in età da 25 a 29 anl1i avessero 27 anni compiuti, e tutti quelli compresi fra gli aventi 30 e 34 anni, avessero già compiuto 32 anni, e così di seguito. A rigore aritmetico l'età media di ciascun gruppo quinquennale di età cadrebbe alla metà del terzo anno, ossia, per esempio, a 27 anni e 6 mesi nel gruppo da 25 a 29, anzichè a 27; ma siccome il numero degli sposi, dopo l'età più giovane, viene scemando col progredire degli anni, si è ritenuto più prossimo al vero' diminuire di 6 mesi l'età media di ciascun gruppo. Ciò è stato nuovamente (a) confermato dai risultati di una classificazione degli sposi nel 1913 per età, di anno in anno, eseguita per i compartimenti della Liguria, dell' Umbria e delle Calabrie.

Dalla medesima si rileva pure che il numero degli sposi nei gruppi d' età giova~

nile (18 a 20 anni, 21 a 24) viene, invece, aumentando col progredire degli avni;

e quindi per i due gruppi da 18 a 20 anni e da 21 a 24 si è ritenuto più esatto aumentare di

o

mesi l' f1tà media del gruppo, e cioè, si è supposto che tutti gli sposi del gruppo da 18 a 20 avessero '20 anni compiuti, e tutti quelli fra 21 e 24 av8ssero già 23 anni e 6 mesi.

Anvhe per le spose il numero di esse, negli anni giovanili, viene aumentando fortwnente col progredire dell' età, e quindi per il gruppo sessennale da 15 a 20 anni si è creduto pi~ esatto aumentare di 1 annO i' età media di tale gruppo, e cioè, si è supposto che tutte le sPQse del gruppo da 15 à 20 avessero 19 anni compiuti. Per tutti gli altri gruppi d'età deUe spose si è diminuita di 6 mesi ....

l'età media di ciascun gruppo, poichè in essi il numero delle spose viene sce- mando col progredire degli anni.

Col procedimento ora esposto si sono ottenuti, per gli anni dal 1900 al 1915, valori che seguono:

(o.) Un assaggio analogo, Ch3 aveva dato qli stessi risultati, fu fatto nel 1904.

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