Meccanica 3
7 marzo 2011 Cinematica in due dimensioni
Vettore spostamento. Velocita` media e istantanea Componenti cartesiane e polari. Velocita` azimutale Coordinata curvilinea
Accelerazione media e istantanea Accelerazione in coordinata curvilinea Cerchio osculatore
Moto circolare. Moto circolare uniforme e sue proiezioni cartesiane Vettore velocita` angolare
Moto su di un piano
• Ovvero moto in due dimensioni
• Ora è necessario specificare due coordinate per individuare compiutamente il moto di un corpo
• Scelte più frequenti:
– Coordinate cartesiane – Coordinate polari
• Mentre nel moto rettilineo la natura vettoriale di una grandezza era manifestata dal segno, ora dobbiamo introdurre il formalismo vettoriale in modo compiuto
• Molto di quanto diremo per un piano può estendersi immediatamente allo spazio
2
Vettori su di un piano
• Spostamento, velocità e accelerazione sono grandezze vettoriali
• Ogni vettore su di un piano può essere espresso come somma di due vettori
• Per lo spazio: ogni vettore può essere espresso come somma di tre vettori
• Tra i vettori ce ne sono di particolari, detti versori o vettori unitari, in quanto hanno intensità unitaria e dimensioni fisiche nulle
3
Vettore posizione
• Il vettore posizione si può quindi scrivere – In coord. cartesiane
– In coord. polari
• Ove le funzioni che moltiplicano i versori sono le proiezioni del vettore lungo le
direzioni dei versori stessi
• Similmente in tre dimensioni – In coord. cartesiane
– In coord. sferiche
r t
x t
u x y t
u y
t
t u ur 0
r t
x t
u x y t
u y z t
u z
t r t u u ur r 0 0
4
Vettore posizione
• Una importante differenza tra sistema cartesiano e polare è che nel primo
l’orientazione dei versori è indipendente dal particolare vettore posizione e quindi dal tempo, mentre nel secondo in generale dipende da questi
5
Vettore spostamento
• È la differenza di due vettori
posizione, ad esempio e
r t
r t
t
r t
r t
t
r t
r t
r t
t
r t
r t
r t
t
r t
6
Vettore spostamento
• In coordinate cartesiane lo spostamento si può esprimere
• Ove non c’è ambiguità sui versori da usare, in quanto sono gli stessi per i due vettori posizione
r t
x t t
x t
u x y t t
y t
u y
r t
r t
t
r t
7
Vettore spostamento
• In coordinate polari lo spostamento si può esprimere con i versori relativi a
• Ciò in pratica equivale a proiettare lungo e lungo la direzione perpendicolare,
t
t t
t
u
r
t t
r
t
ur
r t
r t t
r t
r t
r t
t
r t
8
Vettore velocità
• Similmente a quanto fatto nel caso
unidimensionale, definiamo la velocità media come
• Che è da intendersi, in coordinate cartesiane, come
• Cioè come la coppia di velocità medie lungo x e y
v m r t
t r t
t
r t
t
v m r t
t
x t
t
x t
t u x
y t
t
y t
t u y
9
Vettore velocità
• La velocità istantanea è, di nuovo, il limite della velocità media quando l’intervallo di tempo tende a zero:
v lim
t 0
r t
t lim
t 0
x t
t
x t
t u x lim
t 0
y t
t
y t
t u y
dx dt
u x dy dt
u y vxu x vyu y
10
Vettore velocità
• In coordinate polari avremo
• Ove ora la coppia di velocità è formata dalla velocità radiale (cioè lungo ) e da quella azimutale (cioè lungo )
u
t
t r t
t u r
t
t t
t t
t
vm r
11
Vettore velocità
• E per la velocita` istantanea:
• È importante esprimere in altro modo la velocità azimutale
u v u
v dt u
u dr dt d
t u
t r t
t u r
t
t t
t dt
r v d
t t
lim0 lim0
12
Vettore velocità
• Se l’intervallo di tempo è infinitesimo, anche il vettore spostamento sarà
tale
d r d u
d u
dr t
r t
du
du
t dt
r
13
Vettore velocità
• Per trovare la velocità basta dividere lo spostamento per l’intervallo di tempo:
• Dal confronto con l’espressione
precedentemente trovata, abbiamo che la velocità azimutale è
d r
dt d dt
u
d dt
u
dt d dt
dr
14
Vettore velocità
• Interpretazione geometrica del vettore velocita` media:
• la direzione e` quella della secante alla traiettoria percorsa dal corpo in moto, individuata dai vettori e
• il modulo e` il rapporto tra il modulo del vettore spostamento e l’intervallo di tempo necessario a percorrerlo
t t vm r
tr
r t
t
r t
r t
t
r t
tr
r t
t
r t
Considerazioni indipendenti dal sistema di riferimento
15
Vettore velocità
• Interpretazione geometrica del vettore velocita`
istantanea: la direzione e` quella della tangente alla traiettoria percorsa dal corpo in moto, al tempo t
• il modulo e` il limite del rapporto tra il modulo del vettore spostamento e l’intervallo di tempo
necessario a percorrerlo
tr
r t
t
tr
tr
r t
t
r t
t t v r
t
lim0
tv
tv
Considerazioni indipendenti dal sistema di riferimento
16
Velocita`: riassunto
• Velocita` in coordinate cartesiane:
• Componenti:
• Modulo:
• Velocita` in coordinate polari:
• Componenti:
• Modulo:
y y x
x
u v u
v
v
u v u
v
v dt
vx dx
dt vy dy
2 2
2
2
dt
dy dt
v dx v
v x y
dt v d
dt v d
2 2
2
2
dt
d dt
v d v
v
Generalizzabile Immediatamente al moto nello spazio
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Coordinata curvilinea
• Il moto lungo la traiettoria puo` essere descritto mediante una coordinata curvilinea s, misurata da un’origine arbitraria sulla traiettoria
• s esprime la lunghezza della traiettoria
• ds/dt esprime la variazione temporale della posizione sulla traiettoria, cioe` la velocita` istantanea
• Con questa scelta, il vettore velocita` e` determinato, istante per istante, dal modulo (ds/dt) e dal versore uT che individua la
direzione della tangente alla curva
T
T uT vu
dt ds dt
u ds dt
t r
v d
O
t1
v
t2
v
t1
uT uT t2
t ds uTr
d
18
Un risultato importante
• Nel definire la velocita` abbiamo introdotto il versore uT
• Calcoliamo ora la derivata di uT rispetto al tempo, tale risultato ci sara` utile nello studio dell’accelerazione
t uT
t t
uT
uT
t
t t
uT
t t
u
tuT T
19
Un risultato importante
• Troviamo la differenza dei versori uT calcolati nei due istanti di tempo, con considerazioni geometriche
• La direzione sia individuata da un versore e, che dipende pure dai due istanti di tempo
• Il modulo e` dato dalla formula trigonometrica
• Avremo uT
t t
uT
t e
t t
,
sin 2
2
tuT
t t
uT
2
sin 2
2
20
Un risultato importante
• La derivata e` dunque il limite del rapporto
• Facendo opportune manipolazioni algebriche e applicando il teorema del limite di un prodotto :
• Il primo termine vale 1, il secondo termine e` la
derivata temporale dell’angolo , il terzo termine e` il versore uN perpendicolare a uT e rivolto verso la
convessita` locale della traiettoria
e
t t
t dt
t u d
t t
t
T
lim lim ,
2 2 lim sin
0 0
0
e t t
t t
t u t
t u
t T
T
t sin 2 ,
2 lim
lim0 0
u
tdt d dt
t u d
N
T
In modo simile avremmo potuto calcolare la velocita`
a partire dal vettore posizione
t
uT
t
uN 21
Analogamente
• Possiamo ripetere le considerazioni anche per il versore
• Il terzo termine e` ora il versore
e
t t
t dt
t d
t t
t
lim lim ,
2 2 lim sin
ˆ
0 0
0
e t t
t t
t t
t
t
t sin 2 ,
2 ˆ lim
lim ˆ
0 0
tdt d dt
t
d
ˆ
ˆ
22
t
t ˆ
ˆ
Analogamente
• Idem per il versore
• Il terzo termine e` ora il versore -
e
t t
t dt
t d
t t
t
lim lim ,
2 2 lim sin
ˆ
0 0
0
e t t
t t
t t
t
t
t sin 2 ,
2 ˆ lim
lim ˆ
0 0
tdt d dt
t
d
ˆ ˆ
23
t
ˆ
t
ˆ
Velocita` in coordinate polari
• Con i risultati raggiunti possiamo ri- calcolare facilmente la velocita` in coordinate polari
• Che e` l’espressione ottenuta precedentemente
tdt t t d
dt t t d
dt t t d
dt t t d dt
t t
d dt
t r v d
ˆ ˆ
ˆ ˆ ˆ
24
Vettore accelerazione
• E` definito come
• Usando per convenienenza la coordinata
curvilinea, eseguiamo la derivata della velocita`:
• Mentre per definire la velocita` basta il vettore
uT
, per l’accelerazione ne servono, in generale, due:
uTe
uN
dt t v a d
T
T T T uN aT aNdt v d dt u
dv dt
t u t d v t
dt u t dv dt
t u t v d dt
t v
a d
25
Vettore accelerazione
• Il primo va a costituire l’accelerazione
tangenziale cioe` tangente alla traiettoria: e`
relativo alla variazione di modulo della velocita`
• Il secondo l’accelerazione normale, cioe`
perpendicolare alla traiettoria e verso la
convessita` di questa: e` relativo alla variazione di direzione della velocita`
T
T u
dt a dv
N
N u
dt v d
a
t
v vtt
aN
aT
26
Moto circolare
• Sono i moti che avvengono lungo una circonferenza
• Poiche’ la velocita` cambia direzione
continuamente, deve essere sempre presente un’accelerazione
• Se la velocita` e costante in modulo il moto si dice uniforme
• Si puo` descrivere il moto o con la coordinata curvilinea s o con la coordinata angolare ,
corrispondente all’angolo al centro sotteso da s
R s
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Moto circolare
• Similmente a quanto fatto per il moto unidimensionale, si definiscono
– Posizione angolare
– Spostamento angolare
– Velocita` angolare media
– Velocita` angolare istantanea
– Accelerazione angolare media
– Accelerazione angolare istantanea
m t
dt d
m t
2 2
dt d dt
d
28
Moto circolare
• In un moto circolare la velocita` radiale e`
sempre nulla, poiche’ il raggio vettore non cambia in modulo (ma solo in direzione)
• La velocita` coincide quindi con la velocita`
azimutale
• La velocita` e` costante se e solo e` tale la velocita` angolare
R
dt v d
v
0
dt v d
t R
tv
29
Moto circolare uniforme
• Il modulo della velocita` e` costante
• Quindi l’accelerazione tangenziale e` nulla
• Rimane l’accelerazione normale (centripeta)
• Il moto e` periodico con periodo T pari al tempo di percorrenza della circonferenza:
2
2
v T R
R R a v
a N 2
2
30
Moto circolare non uniforme
• Cioe` il modulo della velocita` non e` costante
• In questo caso c’e` accelerazione tangenziale
• Inoltre l’accelerazione centripeta non e`
costante, cio` e` conseguenza della formula che la lega alla velocita`:
• Inoltre dalla relazione tra velocita` e velocita`
angolare segue che quest’ultima non e`
costante e quindi esiste un’accelerazione angolare
R aN v
2
R v
aT
R dt
dv R R
v dt
d dt
d 1 1
31
Esempio: moto circolare uniformemente accelerato
• Cioe` con accelerazione angolare costante
• Dalla formula precedente cio` equivale ad avere un’accelerazione tangenziale costante
• Integrando l’equazione che definisce , troviamo per la velocita` angolare:
• E l’accelerazione centripeta risulta dipendente dal tempo:
aN 2R R
0 t
2
t
0
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Moto circolare uniforme
• Se proiettiamo il moto sui due assi cartesiani, con origine nel centro della circonferenza:
• Ove 0 e` il valore assunto dall’angolo al tempo t=0
• Abbiamo ottenuto l’importante risultato che il moto circolare uniforme puo` essere pensato come la sovrapposizione
vettoriale di due moti armonici di ugual ampiezza, sfasati di un
quarto di periodo
0
cos
cos
R R t
x
0
sin
sin
R R ty
R
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Esercizio
• Trovare il moto risultante dalla sovrapposizione dei due moti lungo x e y
t R
x cos
t Ry cos
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Esercizio
• Dati i due moti lungo x e y
• Trovare: a) l’equazione della traiettoria,
eliminando il tempo dalle equazioni;
b) l’espressione della distanza radiale (t);
c) l’espressione della coordinata angolare (t);
d) il vettore velocita` in coordinate cartesiane;
e) il vettore velocita` in coordinate polari t
a
x cos
t b
y sin
35
Esercizio
• 1) n. 2.24 pag 47 MNV
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Vettore velocita` angolare
• Possiamo considerare la velocita` angolare del moto circolare un vettore
• Il modulo e`
• La direzione e` perpendicolare al piano del moto circolare
• Il verso e` determinato con 2a regola della mano destra:
e` indicato dal pollice e la rotazione dalle altre quattro dita
• Introduciamo il concetto di asse di rotazione: e` la retta perpendicolare al piano del moto circolare passante per il centro della circonferenza
• Si deve pensare che il vettore sia applicato ad un punto (per altro arbitrario) dell’asse di rotazione
dt d
37
Vettore velocita` angolare
• Grazie ad possiamo esprimere la velocita` come
• Ove r e` il vettore distanza tra il punto di applicazione di v e quello di (punto arbitrario sull’asse di rotazione)
• Derivando rispetto al tempo otteniamo il vettore accelerazione angolare
• Calcoliamo l’accelerazione a con le due componenti tangenziale e centripeta:
r v
v r
N
T a
a v
r
dt r r d
dt r d
dt d dt
v a d
v
r
aT aN
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Esercizio
• Un punto P si muove di moto rettilineo
• Un osservatore O, che non giace sulla retta percorsa da P, vede il punto muoversi con velocita` angolare
• Trovare come varia in funzione della posizione di P
P
O h
39
Cerchio osculatore
• Consideriamo una traiettoria planare
• In un suo punto arbitrario P tracciamo una circonferenza:
abbiamo possibilita` doppiamente infinite di scelta, corrispondenti alle due coordinate del centro della circonferenza
• Se chiediamo inoltre che la
circonferenza abbia in P la stessa tangente della traiettoria, la scelta si riduce a semplicemente infinita, corrispondente alla lunghezza del raggio della circonferenza (il
centro deve infatti trovarsi sulla retta perpendicolare in P alla tangente)
P
P
40
Cerchio osculatore
• Se inoltre chiediamo che in P la derivata seconda del
cerchio sia uguale a quella della traiettoria, abbiamo una sola possibilita` di scelta
• Questa circonferenza,
determinata univocamente, prende il nome di
circonferenza osculatrice (CO)
P
• Essa rappresenta la circonferenza che meglio approssima localmente la traiettoria
• Il raggio R della circonferenza e` detto raggio di curvatura della traiettoria
• In generale la CO varia da punto a punto (o istante per istante) lungo la traiettoria, cioe` variano la posizione del centro e la lunghezza del
raggio 41
Cerchio osculatore: casi particolari
• Nei punti di flesso della
traiettoria la derivata seconda cambia segno (cioe` si annulla)
• In questo caso la circonferenza degenera in una retta
• Ovvero si puo` immaginare che il raggio di curvatura diventi
infinitamente grande
• Nei punti angolosi non si puo`
definire un cerchio osculatore
• Tutt’al piu` si puo definirne uno a destra e un altro a sinistra del punto
P
P
42
Accelerazione e cerchio osculatore
• Vediamo ora che relazione esiste tra velocita` sulla traiettoria e
circonferenza osculatrice
• Sia C il centro della CO
• Accanto alla coordinata curvilinea s sulla traiettoria, introduciamo anche sulla CO una coordinata curvilinea s’
• Consideriamo uno spostamento infinitesimo nel punto P, questo si puo` scrivere, per definizione di CO: ds=ds’ (a meno di termini di ordine superiore a due)
• Se ora introduciamo l’angolo con vertice in C e semiretta
origine CP, possiamo scrivere lo spostamento infinitesimo lungo la CO in termini di quest’angolo e del raggio R della CO: ds’=Rd
• Otteniamo infine ds=Rd
P C
C R d
P
43
Accelerazione e cerchio osculatore
• Se ora dividiamo entrambi i membri per l’intervallo di tempo infinitesimo dt, otteniamo una relazione di uguaglianza tra la velocita` lungo la traiettoria e sulla CO:
• Inoltre, si puo` dimostrare che l’angolo d definito dalle
perpendicolari alle tangenti in due punti infinitamente vicini della traiettoria coincide con l’angolo d della CO, quindi
• La componente normale dell’accelerazione si puo` dunque scrivere (in modulo):
• Tale componente e` anche detta centripeta, poiche’ punta sempre, istante per istante, verso il centro del cerchio osculatore
CO a
traiettori v
dt R d dt
v ds
R v dt v d aN
2
dt R d v
Considerazioni indipendenti dal sistema di riferimento
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