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Determinare il dominio della funzione: f(x) =q 1 − plog(x − 1)

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Academic year: 2021

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(1)

Soluzione degli esercizi del primo esonero di Calcolo Differenziale ed Integrale I e II (a.a. 2007-2008)

Appello: 18 Gennaio 2008

1. Determinare il dominio della funzione: f(x) =q

1 − plog(x − 1).

Condizioni di esistenza:

a) logaritmo: 1 − x > 0 ⇒ x > 1;

b) radice interna: log(x − 1) > 0 ⇒ x − 1 > 1 ⇒ x > 2, quindi:

c) radice esterna: 1 − plog(x − 1) > 0 ⇒ plog(x − 1) 6 1 ⇒ log(x − 1) 6 1, cio`e x − 1 6 e ⇒ x 6 e + 1, quindi: 2 6 x 6 e + 1.

Dominio: E = [2, e + 1] .

2. Calcolare il limite: lim

x→+∞

px2+ 5x + 6 − x.

La forma indeterminata ∞ − ∞ si tratta come segue:

lim

x→+∞

px2+ 5x + 6 − x = lim

x→+∞

"

px2+ 5x + 6 − x

·

√x2+ 5x + 6 + x

√x2+ 5x + 6 + x

#

= lim

x→+∞

5x + 6

√x2+ 5x + 6 + x. Raccogliendo a fattore x nel numeratore e nel denominatore:

lim

x→+∞

x x

5 + 6/x

p1 + 5/x + 6/x2+ 1 = lim

x→+∞

5 + 6/x

p1 + 5/x + 6/x2+ 1 = 5 2. Quindi:

lim

x→+∞

px2+ 5x + 6 − x = 5 2.

1

(2)

3. Calcolare l’integrale indefinito:

Z x + 2

x2−2x − 3dx.

Il denominatore della funzione integranda pu`o essere scomposto nel prodotto di due bi- nomi, che consente l’ulteriore scomposizione della funzione nella somma di due frazioni:

Z x + 2

x2−2x − 3dx =Z

x + 2

(x + 1)(x − 3)dx =Z α

x + 1dx +Z β x − 3dx.

Imponendo l’uguaglianza tra il secondo ed il terzo membro si trova: α = −1/4, β = 5/4.

In definitiva:

Z x + 2

x2−2x − 3dx = −1

4 log |x + 1| + 5

4 log |x − 3| + c.

4. Studiare il grafico della funzione: f(x) = logr 2x2+ 1 x Condizioni di esistenza: x 6= 0, 2x2+ 1

x > 0 ⇒ x > 0.

Dominio: E = (0, +∞).

Asintoti:

lim

x→0+

log r 2x2+ 1

x = +∞, c’`e quindi l’asintoto verticale x = 0.

lim

x→+∞

logr 2x2+ 1

x = +∞; inoltre, `e anche facile verificare (utilizzando, ad esempio, il teorema di de l’Hospital), che si ha:

lim

x→+∞

f (x)

x = lim

x→+∞

1

x logr 2x2+ 1

x = 0, non c’`e quindi asintoto obliquo.

Notando che si pu`o scrivere: log r 2x2+ 1

x = 1

2 log

2x2+ 1 x



, si trova facilmente:

f0(x) = 2x2−1

2x(2x2+ 1) e si ha: f0(x) = 0 ⇒ x = 1

√2.

Studiando l’andamento del segno si vede che f0(x) < 0 per 0 < x < 1/√

2, f0(x) > 0 per x > 1/√

2. Il punto x = 1/√

2, in cui f(1/√

2) = 0.75 log 2 `e quindi un minimo relativo, e risulta anche minimo assoluto.

Poich´e la funzione non `e limitata non c’`e massimo assoluto.

Il grafico `e nella pagina seguente.

2

(3)

1 2

1 2 3 4 5

f (x)

x

5. Trovare massimo (M) e minimo (m) assoluti della funzione:

f (x) = ex

√x, con x ∈ (0, 1].

f0(x) = ex 2x − 1 2x√

x; f0(x) esiste, ed `e continua, in tutto l’intervallo (0, 1], e si ha:

f0(x) = 0 ⇒ x = 1 2.

Studiando l’andamento del segno si vede che f0(x) < 0 per 0 < x < 1/2, f0(x) > 0 per 1/2 < x 6 1. Il punto x = 1/2, in cui f(1/2) = √

2e `e quindi un minimo relativo, e risulta anche minimo assoluto.

Poich´e la funzione non `e limitata non c’`e massimo assoluto.

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