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Standard Elettronici

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Academic year: 2021

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(1)

Standard Elettronici

Alcuni Standard elettronici

Usati in esperimenti di Alte Energie

(2)

Negli esperimenti di Alte Energie si ha a che

fare con un

grandissimo numero di canali da “controllare”

ed acquisire, per cui c’è bisogno di una grande

quantità di “Moduli”

elettronici, e diventa utile avere uno

standard a cui

adeguarsi

(3)

Ci sono molti standard, meccanici ed elettrici, di origine industriale, fra cui scegliere, considerando le dimensioni, il contenitore e la quantità di segnali che debbono entrare/uscire. Gli ultimi sviluppi dell’elettronica, divenuta ormai microelettronica, hanno ridotto di molto le dimensioni della parte attiva, ma sono aumentati i

segnali che vengono controllati.

(4)

Sono quindi molto

importanti il numero di interconnessioni e la loro qualità.

Per questo bisogna fare attenzione alla larghezza dei bus di interconnessione ed alle dimensioni del pannello frontale ed alle densità di

segnali

(5)

Gli standard più comunemente usati negli eperimenti di Fisica Nucleare e Subnucleare sono:

NIM cm 25 X 19,5 X 12 moduli per cestello

CAMAC cm 29,5X19,5X 25 moduli per cestello

VME cm 16 X 23,5X 21 moduli per cestello

FASTBUS cm 39,5X36,5X 25 moduli per cestello

VME Nucl. cm 46 X 36,5 X 21 moduli per cestello

PCI cm 28 x 9,5 X numero di moduli variabile

CompactPCI cm 16 X 23,5 X 21 moduli per cestello

ATCA cm 28 x 322,25 X numero variabile …

(6)

NIM:

Nuclear

Instrumentation Module

E’ uno standard solo meccanico, infatti prevede

solamente 10 alimentazioni su 42 pin disponibili

(7)

CAMAC

(Computer Automated

Measurement and Control) è stato uno sviluppo del NIM per permettere il controllo e l’acquisizione dati gestiti da computer ed è un protocollo nato nel

1969.

Esso, per primo, ha un BUS con cui colloquiare con un

“Controller”.

(8)

VME

Questo è un vero Standard

industriale, nato nel 1982 e che ha continuato ad evolversi

aumentando sia la velocità di trasferimento sia il parallelismo del bus: dati da 16 64 ed

indirizzamento da 24 a 31 bit, con velocità di trasferimento da 40MByte/sec. a

320 MNyte/sec

(9)

FASTBUS: nato negli USA nel 1980 nella comunità dei fisici, non è riuscito a

sopravvivere per più di 10 anni, proprio perché non è

industriale.

Esso prevedeva un bus da 32 bit con

indirizzamento a 32 bit; la velocità di

trasferimento era data dalla velocità dei

moduli.

La sua fine è stata dovuta alla sua

complessità ed al fatto che prevedeva elettronica ECL

(10)

Il posto del Fastbus è stato preso dal VME nucleare a 9U, direttamente derivato dal più complesso VXI.

Esso ha la stessa dimensione del Fastbus, ma con bus VME, quindi più

“malleabile” e può utilizzare

gran parte dei moduli VME

esistenti.

(11)

Il bus PCI è uno standard derivato dal mondo dei PC: quindi molto

economico e con alte velocità di trasferimento.

Il protocollo di

comunicazione è pittosto

complesso, ma, vista la

diffusione, si trovano

componenti già fatti.

(12)

Compact PCI:

È uno standard che adotta il cestello del VME di cui conserva le dimensioni della scheda, ma che adotta connettori di alta densità con spacing dei pin di 2mm, in modo da avere molti più input-

output (220 o 325). Esso

ha lo stesso protocollo

del PCI.

(13)

ATCA: Advanced Telecomunications Computing Architecture è l’ ultimo nato dei bus Industriali, tanto nuovo che non ho trovato immagini di

cestelli o moduli, solo le specifiche:

esse sono molto promettenti e molti pensano che possa essere il bus del futuro, tanto è vero che per l’

elettronica di ILC, che, se mai sarà

fatto, lo sarà dopo il 2015, è prevista

in questo standard

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