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Esami di Stato 2008/09. Lic. Scient. - Soluzione Problema n.2

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(1)

Esami di Stato 2008/09. Lic. Scient. - Soluzione Problema n.2

prof. G. Surace 2nd July 2009

Vengono riportate alcune osservazioni sul tema d'esame n.2 relativo alla prova di matematica del Liceo Scientico (Esami di Stato a.s. 2008 - 09)

Problema n.2

Nel piano riferito a coordinate cartesiane, ortogonali e monometriche,si tracci il graco G f della funzione y = ln(x)

1. Sia A il punto di intersezione con l'asse y della tangente a G f in un suo punto P . Sia B il punto di intersezione conl'asse y della parallela per P all'asse x. Si dimostri che, qualsiasi sia P , il segmento AB ha lunghezza costante. Vale la stessa proprietá per il graco G g della funzione g(x) = log a (x) con a reale positivo diverso da 1?

Soluzione 1 :

Per calcolare la lunghezza del segmento AB (ovvero la distanza d(A, B)), é necessario conoscere le intercette delle due rette del prob- lema (vedi gura)

:

la prima é una retta passante per il punto P e tangente alla curva logaritmica. In- oltre il punto P appartiene alla curva.

la seconda é una retta passante anch'essa per P e parallela all'asse x 2

1

Il quesito è in realtá un problema di geometria analitica.

Bisogna calcolare la distanza tra i punti di intersezione di due rette con l'asse delle ordinate. Detti A e B i punti d'intersezione delle due rette con l'asse y, la distanza d(A, B) é la dierenza tra le ordinate di questi due punti, essendo AB un segmento verticale: d(A, B) = |y

a

− y

b

| .

2

La generica retta parallela all'asse x ha equazione y = k

Supponiamo che il punto P abbia coordinate:

P (x p ; ln(x p )) . Dalla teoria sulle derivate sap- piamo che l'equazione della retta tangente ad una curva in un suo punto generico (x 0 ; y 0 ) é del tipo

y − f (x 0 ) = f 0 (x 0 )(x − x 0 )) Nel caso in questone:

(x 0 ; y 0 ) −→ (x p ; ln(x p ));

f (x 0 ) = ln(x p );

y 0 = 1 x per cui f 0 (x 0 ) = x 1

p

Sostituendo, si ha pertanto:

y − ln(x p ) = x 1

p

(x − x p )

Esplicitando la variabile y si ottiene:

y = x

x p − 1 + ln x p

cioé una retta con coeciente angolare m = x 1

p

ed intercetta 3 q = ln(x p ) − 1

Il punto d'intersezione della tangente con l'asse y avrá, dunque, coordinate A(0; ln(x p ) − 1)

3

Si noti come ln(x

p

) sia un numero. L'unica restrizione del problema é che x

p

> 0 altrimenti il logaritmo non ha signicato

1

(2)

La retta parallela all'asse x passante per P (x p ; ln(x p )) ha semplicemente equazione y = ln(x p ) . Pertanto essa intersecherá l'asse y nel punto B(0; ln(x p ))

Essendo i punti A e B allineati verticalmente, la loro distanza si calcola con la formula seguente:

d(A, B) = |y a − y b | ovvero: 4

d(A, B) = | ln(x p ) − 1 − ln(x p )| = 1

Nel caso della funzione g(x) = log a (x) il discorso é del tutto analogo. L'unica dierenza é che il punto generico P , apparte- nendo alla curva, questa volta avrá coordinate (x p ; log a (x p )) . Le sostituzioni da eettuare saranno, pertanto, le seguenti:

(x 0 ; y 0 ) −→ (x p ; log a (x p ));

f (x 0 ) = log a (x p );

y 0 = x ln(a) 1 per cui f 0 (x 0 ) = x 1

p

ln(x

p

)

Sostituendo si ha, quindi:

y − log a (x p ) = x 1

p

ln(a) (x − x p ) Esplicitando la variabile y si ottiene:

y = x

x p ln(a) 1

ln(a) + log a x p

cioé una retta con coeciente angolare m =

1

x

p

ln(a) ed intercetta q = log a (x p ) − ln(a) 1 Il punto d'intersezione della tangente con l'asse y avrá, dunque, coordinate

A(0; log a (x p ) − ln(a) 1 .

La retta passante per P e parallela all'asse x avrá questa volta, equazione y0 log a (x p ) per cui essa intersecherá l'asse y nel punto B(0; log a (x p )) . La distanza

d(A, B) = |y a − y b | questa volta sará uguale a

d(A, B) = | log a (x p ) − ln(a) 1 − log a (x p )| = | ln(a) 1 | (Anche in questo caso la lunghezza ha un valore ssato che dipende solo dal parametro a)

4

La distanza é una quantitá, per denizione, positiva e, pertanto, va posta in modulo

2. Sia δ l'inclinazione sull'asse x della retta tangente a G g nel suo punto di ascissa 1.

Per quale valore della base a é δ = 45 ? E per quale valore di a é δ = 135

Soluzione: La retta tangente a G g é stata giá ricavata in precedenza:

y = x

x p ln(a) 1

ln(a) + log a x p

In questo caso x p = 1 e inoltre f(x p ) = log a (1) = 0 . Pertanto, l'equazione della retta cercata diventa:

y = x

ln(a) 1 ln(a)

cioé una retta con coeciente angolare m =

1

ln(a) . Ricordando che il coeciente ango- lare rappresenta la pendenza (inclinazione) della retta, ovvero la tangente trigonometrica dell'angolo formato dalla retta con il semiasse positivo delle ascisse, possiamo imporre:

tg(45 ) = 1 ln(a) Sviluppando i calcoli si ha:

1 = 1

ln(a) ⇐⇒ ln(a) = 1 ⇐⇒ a=e

In maniera del tutto analoga:

tg(135 ) = 1 ln(a) Sviluppando i calcoli si ha:

−1 = 1

ln(a) ⇐⇒ ln(a) = −1 ⇐⇒ a = e −1 3. Sia D la regione del primo quadrante de-

limitata dagli assi coordinati, da G f , e dalla retta di equazione y = 1. Si calcoli l'area di D.

Soluzione: La regione D é il trapezoide in

gura.

Il calcolo dell'area di questa regione é per denizione il calcolo di un integrale denito.

2

(3)

Osservando la gura ci rendiamo conto che é piú semplice integrare rispetto alla variabile y (dominio normale rispetto all'asse y) piuttosto che rispetto alla variabile x 5 L'area della re- gione piana sará delimitata dalle rette y = 0 e y = 1 dall'asse y (di equazione x = 0) e dalla curva logaritmica. Bisogna, tuttavia, fare molta attenzione perché nei calcoli non dobbiamo considerare la funzione y = ln(x) ma la funzione inversa cioé x = e y (Per con- vincersi di ció si immagini di ribaltare la curva rispetto alla bisetrice del primo e terzo quad- rante. Cosa si ottiene? ....l'esponenziale!) Si ha, pertanto:

Area( D) = Z 1

0

e y dy = [e y ] 1 0 = e-1

4. Si calcoli il volume generato da D nella rotazione c ompleta intorno alla retta di equazione x = −1

5

Rispetto alla varibile x, l'area della regione D si sarebbe dovuta ottenere per dierenza tra l'area del rettangolo, di base e ed altezza 1, e l'area sottesa dalla curva logaritmica (integrata per parti):

Area( D) = Area(Rettangolo) − Area(sottografico)

= (e · 1) − Z

e

1

ln(x)dx

= e − {[x ln(x)]

e1

Z

e

1

x · 1 x dx}

= e − {e − Z

e

1

dx}

= [x]

e1

= e-1

.

Soluzione: In base al teorema di Pappo, il vol- ume di un solido di rotazione é dato da:

V = π Z b

a

f 2 dx

Di nuovo conviene integrare rispetto alla vari- abile y (osserva la gura).La funzione che com- pare nella formula non deve essere il logar- timo ma la sua inversa, l'esponenziale e y . Si noti, peró, che la rotazione non avviene intorno all'asse y ma rispetto ad un asse ad esso paral- lello (x = −1). Rispetto a tale asse la funzione da considerare non é il semplice esponenziale ma l'esponenziale traslato di una unitá: e y +1 . Gli estremi di integrazione saranno y = 0 e y = 1 . Il volume da calcolare sará la dierenza tra il volume dovuto alla rotazione del trape- zoide e il volume dovuto alla rotazione di un quadrato di lato 1 (vedi gura). Pertanto:

V rot(D) = V trapezoide − V quadrato

Il volume dovuto alla rotazione del trapezoide é:

V trapezoide = π Z 1

0

(e y + 1) 2 dy

= π Z 1

0

(e 2y + 2e y + 1)dy

= π[

Z 1

0

e 2y dy + 2 Z 1

0

e y dy + Z 1

0

dy]

= π[ e 2y

2 + 2e y + y] 1 0

= π[( e 2

2 + 2e + 1) − ( 1

2 + 2 + 0)]

= π[ e 2

2 + 2e − 3 2 ]

Il volume dovuto alla rotazione del quadrato di lato 1 é semplicemente

V quadrato = π Z 1

0

1 2 dy = π[y] 1 0 = π

Il volume cercato sará pertanto:

V rot(D) = π[ e 2

2 + 2e − 3

2 ] − π = π[ e 2

2 + 2e − 5 2 ]

3

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