Risoluzione 1. La funzione f (x, y) = x
2y
2+ 2 p
3xy risulta definita e di classe C
2su tutto l’aperto R
2, ne segue che gli eventuali punti di massimo e minimo relativo saranno punti stazionari della funzione. I punti stazionari sono le soluzioni del sistema (
@f@x
(x, y) = 2x + 2 p 3y = 0
@f
@y
(x, y) = 2y + 2 p 3x = 0
che ammette come unica soluzione il punto O = (0, 0). Per stabilire se tale punto `e di massimo o di minimo valutiamo il determinante hessiano. Abbiamo che
@
2f
@x
2(x, y) = 2, @
2f
@x@y (x, y) = 2 p 3, @
2f
@y
2(x, y) = 2 e dunque
detHf (0, 0) = 2 2 p 3 2 p
3 2 = 16.
Dal test delle derivate parziali seconde ne segue che O = (0, 0) `e punto di sella per f (x, y) e dunque che la funzione non ammette n´e punti di massimo n´e di minimo.
2. La funzione f (x, y) = x(y + 1)e
x yrisulta definita e di classe C
2in R
2, i punti di massimo e di minimo relativi saranno quindi punti stazionari della funzione, ovvero le soluzioni del sistema
(
@f@x
(x, y) = (y + 1)(x + 1)e
x y= 0
@f
@y
(x, y) = xye
x y= 0 ,
( (x + 1)(y + 1) = 0 xy = 0
Tale sistema ammette come soluzioni i punti P
1= ( 1, 0) e P
2= (0, 1). Per determinare la natura di tali punti stazionari valutiamo il determinante hessiano. Essendo
@
2f
@x
2(x, y) = (y + 1)(x + 2)e
x y@
2f
@x@y (x, y) = y(x + 1)e
x y@
2f
@y
2(x, y) = x(y 1)e
x yrisulta
detHf ( 1, 0) = e
10
0 e
1= e
2> 0
e poich´e
@@x2f2( 1, 0) = e
1> 0, applicando il test delle derivate parziali seconde otteniamo che P
1= ( 1, 0)
`e punto di minimo relativo. Mentre dato che
detHf (0, 1) = 0 e
e 0 = e
2< 0
otteniamo che P
2= (0, 1) `e punto di sella. Ne segue che la funzione ammette un solo punto di minimo relativo e nessun punto di massimo relativo nel suo dominio.
3. La funzione f (x, y) = xy(x y)
2`e definita e di classe C
2su tutto R
2, i punti di massimo e di minimo saranno quindi punti stazionari. Determiniamone i punti stazionari cercando le soluzioni del sistema
(
@f@x
(x, y) = y(x y)
2+ 2xy(x y) = 0
@f
@y
(x, y) = x(x y)
22xy(x y) = 0 ,
( y(x y)(3x y) = 0
x(x y)(x 3y) = 0
Il sistema ammette come soluzioni tutti e soli i punti della bisettrice y = x. Risulta inoltre
@2f
@x2
(x, y) = 2y(3x 2y),
@2f
@x@y
(x, y) = (x y)(3x y) 2y(2x y),
@2f
@y2
(x, y) = 2x(2x 3y) e dunque per ogni x 2 R si ha
detHf (x, x) = 2x
22x
22x
22x
2= 4x
44x
2= 0.
Dal test delle derivate parziali seconde non possiamo concludere nulla. Osserviamo per` o che f (x, y) |
x=y= f (x, x) = 0 e che f (x, y) > 0 se e solo se xy > 0, x 6= y.
y = x
x y
f (x, y) > 0
f (x, y) > 0 f (x, y) < 0 f (x, y) < 0
Ne deduciamo quindi che i punti P
x= (x, x) sono di minimo relativo per ogni x 6= 0 mentre l’origine P
0= (0, 0) `e punto di sella
4. La funzione f (x, y) = x
2log
xy+ y risulta definita e di classe C
2sul suo dominio D = {(x, y) 2 R
2| xy >
0 }. Essendo il dominio insieme aperto, ne segue che gli eventuali punti di massimo e minimo relativo saranno punti stazionari della funzione. I punti stazionari sono le soluzioni del sistema
(
@f@x
(x, y) = 2x
x1= 0
@f
@y
(x, y) =
1y+ 1 = 0
che ammette come soluzioni i punti P
±= ( ±
p12, 1). Dato che P
+62 D, l’unico punto stazionario della funzione `e P = (
p12, 1). Per determinare la natura di tale punto valutiamo il determinante hessiano.
Abbiamo che
@
2f
@x
2(x, y) = 2 +
x12, @
2f
@x@y (x, y) = 0 e @
2f
@y
2(x, y) =
y12e quindi
detHf (
p12, 1) = 4 0
0 1 = 4
Dal test delle derivate parziali seconde possiamo quindi concludere che P = (
p12, 1) `e punto di sella e la funzione non ammette punti di massimo e di minimo relativo nel suo dominio.
5. La funzione `e f (x, y) = (x
2+ y
2) log(x
2+ y
2) risulta definita e di classe C
2in R
2\ {(0, 0)}. Per determi- narne i punti di massimo e di minimo relativo in questo caso, osservato che la funzione risulta costante lungo le circonferenze x
2+y
2= a 0, conviene studiare la funzione F (a) = a log a nell’intervallo (0, + 1).
Abbiamo che lim
a!0+
F (a) = 0 e lim
a!+1
F (a) = + 1. Risulta inoltre F (a) < 0 per ogni 0 < a < 1, F (1) = 0
e F (a) > 0 per ogni a > 1. Abbiamo poi che F
0(a) = log a + 1 e quindi che F
0(a) > 0 se e solo se a >
1e.
Ne segue che F (a) `e strettamente decrescente in (0,
1e], strettamente crescente in [
1e, + 1) e che a =
1e`e punto di minimo assoluto per F (a) con F (
1e) =
1e. La funzione non ammette invece punti di massimo relativo.
Possiamo allora concludere che la funzione f (x, y) ammette come punti di minimo (assoluto) tutti e soli i punti della circonferenza x
2+ y
2=
1ee non ammette punti di massimo relativo
(b).
6. La funzione f (x, y) = x
2y
23y
3`e definita e di classe C
1su tutto R
2. Ne segue che gli eventuali punti di massimo e minimo relativo saranno punti stazionari della funzione. I punti stazionari sono le soluzione
del sistema (
@f@x
(x, y) = 2xy = 0
@f
@y
(x, y) = x
22y
2= 0
che ammette come unica soluzione il punto O = (0, 0). Essendo f (0, y) =
23y
3funzione strettamente decrescente, avremo che O non risulta n´e punto di minimo n´e punto di massimo relativo (si noti che il determinante hessiano in O `e nullo e quindi che non `e possibile applicare il test delle derivate parziali seconde).
x y
O
Ne segue che la funzione non ammette massimi e minimi relativi nel suo dominio.
7. La funzione f (x, y) = e
y2 x2risulta definita e di classe C
2su tutto R
2. Gli eventuali punti di massimi e minimi relativi saranno quindi punti stazionari della funzione. I punti stazionari sono le soluzione del
sistema (
@f@x
(x, y) = 2xe
y2 x2= 0
@f
@y
(x, y) = 2ye
y2 x2= 0
che ammette come unica soluzione il punto O = (0, 0). Per determinare la natura di tale punto stazionario valutiamo il determinante hessiano. Dato che
@
2f
@x
2(x, y) = ( 2 + 4x
2)e
y2 x2, @
2f
@x@y (x, y) = 4xye
y2 x2@
2f
@y
2(x, y) = (2 + 4y
2)e
y2 x2risulta
detHf (0, 0) = 2 0
0 2 = 4
Quindi O(0, 0) non `e n´e punto di massimo n´e punto di minimo e dunque la funzione non ammette massimi e minimi relativi nel suo dominio.
Essendo la funzione continua sul triangolo chiuso e limitato T di vertici (0, 0), (1, 0) e (0, 1), dal Teorema di Weierstrass la funzione ammette massimo e minimo assoluto in T . Per quanto provato sopra, la funzione non ammette punti stazionari interni al triangolo T , dunque punti di massimo e minimo assoluti
(b)
Per esercizio, verificare che i punti della circonferenza x
2+ y
2=
1esono e↵ettivamente i soli punti stazionari della
funzione
dovranno necessariamente appartenere alla frontiera @T . La frontiera di T `e l’unione dei tre segmenti S
1= {(x, 0) | x 2 [0, 1]}, S
2= {(0, y) | y 2 [0, 1]} e S
3= {(x, 1 x) | x 2 [0, 1]}. Abbiamo che
• lungo il segmento S
1, f (x, y) |
S1= f (x, 0) = e
x2, x 2 [0, 1], `e funzione decrescente, quindi max
S1f (x, y) = f (0, 0) = 1 e min
S1
f (x, y) = f (1, 0) = 1 e .
• lungo il segmento S
2, f (x, y) |
S2= f (0, y) = e
y2, y 2 [0, 1], `e funzione crescente da cui max
S2f (x, y) = f (0, 1) = e e min
S2
f (0, y) = f (0, 0) = 1.
• lungo il segmento S
3, f (x, y) |
S3= f (x, 1 x) = e
1 2x, x 2 [0, 1], `e funzione decrescente e dunque max
S3f (x, y) = f (0, 1) = e e min
S3
f (x, y) = f (1, 0) = 1 e .
Riunendo quanto ottenuto, risulta che (0, 1) `e punto di massimo assoluto in T mentre (1, 0) `e punto di minimo assoluto
max
Tf (x, y) = max
@T
f (x, y) = f (0, 1) = e e max
T
f (x, y) = max
@T
f (x, y) = f (1, 0) = 1 e .
T
S
1S
2S
30 1 1
8. La funzione f (x, y) = x
2y + 2xy
2risulta definita e di classe C
2su tutto R
2, gli eventuali punti di massimo e minimo relativo saranno punti stazionari della funzione. I punti stazionari sono le soluzione del sistema
(
@f@x
(x, y) = 2xy + 2y
2= 0
@f
@y
(x, y) = x
2+ 4xy = 0 ,
( y(x + y) = 0 x(x + 4y) = 0
che ammette come unica soluzione O = (0, 0). Tale punto non `e n´e di massimo n´e di minimo, osserviamo infatti che lungo la bisettrice y = x si ha che f (x, x) = 2x
3`e strettamente crescente.
x y
O
Per determinare i punti di massimo e minimo assoluti nel triangolo T di vertici (0, 0), (0,
12) e (1, 0), osserviamo innanzitutto che essendo il triangolo chiuso e limitato, dal Teorema di Weierstrass la funzione ammette massimo e minimo assoluto. Abbiamo visto che la funzione non ammette punti di massimo e di minimo interni al dominio, determiniamo i punti di massimo e minimo assoluti sulla frontiera @T . Abbiamo che la frontiera di T `e unione dei segmenti S
1= {(0, y) | y 2 [0,
12] }, S
2= {(x, 0) | x 2 [0, 1]} e S
3= {(x,
1 x2) | x 2 [0, 1]}. Si ha allora che
• lungo i segmenti S
1e S
2risulta f |
S1(x, y) = f (0, y) = 0 = f (x, 0) = f |
S2(x, y), la funzione `e costante.
• lungo il segmento S
3si ha
f |
S3(x, y) = f (x,
1 x2) = x
2 1 x2+ 2x(
1 x2)
2=
12(x x
2) = g(x), x 2 [0, 1].
Abbiamo che g
0(x) =
12(1 2x) 0 in [0, 1] se e solo se 0 x
12. La funzione g(x) risulta quindi crescente in [0,
12] e decrescente in [
12, 1] con g(0) = f (0, 0) = 0 = f (1, 0) = g(1), g(
12) = f (
12,
12(1
12)) = f (
12,
14) =
12(
12 14) =
18. Quindi
max
S3f (x, y) = f (
12,
14) =
18e min
S3
f (x, y) = f (0, 0) = f (1, 0) = 0.
Otteniamo allora che la funzione ammette come punto di massimo il punto P = (
12,
14) e come punti di minimo tutti i punti dei segmenti S
1e S
2.
S
1T
S
2S
31 0
1 2
P
9. La funzione f (x, y) = x
2+ y
2+ xy + 3x risulta definita e di classe C
2su tutto R
2, gli eventuali punti di massimo e minimo relativi saranno allora punti stazionari. I punti stazionari sono le soluzione del sistema
(
@f@x
(x, y) = 2x + y + 3 = 0
@f
@y
(x, y) = 2y + x = 0
che ha come unica soluzione il punto P = ( 2, 1). Per stabilire se tale punto risulta di massimo o di minimo valutiamo il determinante hessiano. Abbiamo
@
2f
@x
2(x, y) = 2, @
2f
@x@y (x, y) = 1 e @
2f
@y
2(x, y) = 2 e quindi
detHf ( 2, 1) = 2 1 1 2 = 3
Dal test delle derivate parziali seconde ne deduciamo che P = ( 2, 1) `e punto di minimo relativo con f ( 2, 1) = 3.
Riguardo ai massimi e minimi assoluti in A = {(x, y) 2 R
2|
|x|2 y 1}, osserviamo innanzitutto che A `e
il triangolo chiuso di vertici i punti (0, 0), ( 2, 1) e (2, 1). Essendo la funzione continua sull’insieme chiuso
e limitato A, dal Teorema di Weierstrass la funzione ammette massimo e minimo assoluto in A. Abbiamo
visto che la funzione ammette un unico punto stazionario P = ( 2, 1) ma poich`e P 62 A, possiamo
concludere che la funzione non ammette punti stazionari interni ad A, dunque massimo e minimo assoluti dovranno necessariamente appartenere alla frontiera @A. La frontiera di A `e l’unione dei tre segmenti S
1= {(x, 1) | x 2 [ 2, 2]}, S
2= {(x,
x2) | x 2 [0, 2]} e S
3= {(x,
x2) | x 2 [ 2, 0]}. Si ha
• lungo il segmento S
1, f (x, y) |
S1= f (x, 1) = x
2+ 4x + 1 `e funzione crescente in [ 2, 2], quindi max
S1f (x, y) = f (2, 1) = 13 e min
S1
f (x, y) = f ( 2, 1) = 3.
• lungo il segmento S
2, f (x, y) |
S2= f (x,
x2) =
74x
2+ 3x `e funzione crescente in [0, 2], quindi max
S2f (x, y) = f (2, 1) = 13 e min
S2
f (x, y) = f (0, 0) = 0.
• lungo il segmento S
3, f (x, y) |
S3= f (x,
x2) =
34x
2+ 3x `e funzione crescente in [ 2, 0], quindi max
S3f (x, y) = f (0, 0) = 0 e min
S3
f (x, y) = f ( 2, 1) = 3.
Riunendo quanto ottenuto, risulta che max
Af (x, y) = max
@A
f (x, y) = f (2, 1) = 13 e min
A
f (x, y) = min
@A
f (x, y) = f ( 2, 1) = 3.
Quindi punto di massimo assoluto `e Q = (2, 1) e punto di minimo assoluto `e P = ( 2, 1).
A S
1S
2S
31
0 P
2 2
Q
10. La funzione f (x, y) = e
(x+1)2+(y 1)2risulta definita e di classe C
2su tutto R
2. Ne segue che gli eventuali punti di massimo e minimo relativo saranno punti stazionari della funzione. I punti stazionari sono le soluzione del sistema
(
@f@x
(x, y) = 2(x + 1)e
(x+1)2+(y 1)2= 0
@f
@y
(x, y) = 2(y 1)e
(x+1)2+(y 1)2= 0 ,
( x + 1 = 0 y 1 = 0
che ammette come unica soluzione il punto P = ( 1, 1). Per stabilire se tale punto `e di massimo o di minimo, valutiamo il determinante hessiano. Essendo
@
2f
@x
2(x, y) = 2(3 + 4x + 2x
2)e
(x+1)2+(y 1)2,
@
2f
@x@y (x, y) = 4(x + 1)(y 1)e
(x+1)2+(y 1)2@
2f
@y
2(x, y) = 2(3 4y + 2y
2)e
(x+1)2+(y 1)2risulta
detHf ( 1, 1) = 2 0
0 2 = 4
Quindi, dal test delle derivate parziali seconde, P = ( 1, 1) `e punto di minimo relativo.
In alternativa era sufficiente osservare che f ( 1, 1) = 1 e che f (x, y) 1 per ogni (x, y) 2 R
2, dunque P = ( 1, 1) risulta punto di minimo assoluto in R
2. Alla stessa conclusione potevamo giungere osservando che la funzione risulta costante lungo le circonferenze (x + 1)
2+ (y 1)
2= a 0 e che la funzione e
a`e strettamente crescente in [0, + 1), con punto di minimo assoluto in a = 0. In corrispondenza la funzione f (x, y) ammetter` a minimo nei punti tali che (x + 1)
2+ (y 1)
2= 0 ovvero in P = ( 1, 1).
Essendo la funzione continua sul dominio chiuso e limitato D = {(x, y) 2 R
2| |x| 1, 0 y 2}, dal Teorema di Weierstrass la funzione ammette massimo e minimo assoluto in D. Per quanto provato sopra, la funzione non ammette punti stazionari interni a D, dato che P = ( 1, 1) 2 @R, dunque massimo e minimo assoluti dovranno necessariamente appartenere alla frontiera @D. Abbiamo gi` a visto che P = ( 1, 1) `e punto di minimo assoluto (in R
2e quindi anche in D dato che P 2 D), cerchiamo quindi il punto di massimo. Osserviamo che D `e un quadrato la cui frontiera `e costituita dai segmenti S
1= {(x, 0) | x 2 [ 1, 1]}, S
2= {(x, 2) | x 2 [ 1, 1]}, S
3= {( 1, y) | y 2 [0, 2]} e S
4= {(1, y) | y 2 [0, 2]}.
Risulta
• lungo i segmenti S
1e S
2, f (x, y) |
S1= f (x, 0) = e
(x+1)2+1= f (x, 2) = f |
S2(x, y), x 2 [ 1, 1] la funzione
`e crescente , quindi
min
S1f (x, y) = f ( 1, 0) = e = f ( 1, 2) = min
S2
f (x, y) max
S1f (x, y) = f (1, 0) = e
5= f (1, 2) = max
S2
f (x, y).
• lungo il segmento S
3f (x, y |
S3= f ( 1, y) = e
(y 1)2, y 2 [0, 2], `e funzione decrescente in [0, 1] e crescente in [1, 2], quindi
min
S3f ( 1, y) = f ( 1, 1) = 1 e max
S3
f ( 1, y) = f ( 1, 0) = f ( 1, 2) = e.
• lungo il segmento S
4f (x, y |
S4= f (1, y) = e
4+(y 1)2, y 2 [0, 2], `e funzione decrescente in [0, 1] e crescente in [1, 2], dunque
min
S4f (x, y) = f (1, 1) = e
4e max
S4
f (x, y) = f (1, 0) = f (1, 2) = e
5. Riunendo quanto ottenuto, risulta
max
Df (x, y) = max
@D
f (x, y) = f (1, 0) = f (1, 2) = e
5e
min
Df (x, y) = min
@R
f (x, y) = f ( 1, 1) = 1.
e dunque che punto di minimo assoluto `e P = ( 1, 1) mentre punti di minimo assoluto sono Q = (1, 0) e R = (1, 2).
D
S
1S
2S
30 1 P
1
2
Q
S
4R
11. La funzione f (x, y) = x
2+ 2y
2`e definita e di classe C
2su tutto R
2, gli eventuali punti di massimi e minimi relativi saranno punti stazionari della funzione. I punti stazionari sono dati dal sistema
(
@f@x
(x, y) = 2x = 0
@f
@y
(x, y) = 4y = 0
che ammette come unica soluzione il punto O = (0, 0). Per determinare la natura di tale punto stazionario applichiamo il test delle derivate parziali secondo. Poich´e
@
2f
@x
2(x, y) = 2, @
2f
@x@y (x, y) = 0 e @
2f
@y
2(x, y) = 4 risulta
detHf (0, 0) = 2 0 0 4 = 8
Quindi O = (0, 0) `e punto di minimo relativo. In alternativa, osservato che f (0, 0) = 0 e che f (x, y) > 0 per ogni (x, y) 6= (0, 0) si poteva direttamente concludere che O = (0, 0) `e punto di minimo assoluto per f (x, y) in R
2.
Essendo la funzione continua sul dominio chiuso e limitato K = {(x, y) 2 R
2|
x42+ y
2 1, y 0 }, dal Teorema di Weierstrass la funzione ammette massimo e minimo assoluto in K. Per quanto provato sopra, la funzione non ammette punti stazionari interni a K, dunque massimo e minimo assoluti apparterranno alla frontiera @K. Abbiamo gi`a determinato che O = (0, 0) `e il punto di minimo assoluto in K, dato che O 2 K. Per determinare il massimo osserviamo che @K = S [E essendo S il segmento {(x, 0) | x 2 [ 2, 2]}
e E l’arco di ellisse {(x, y) |
x42+y
2= 1, y 0 }. Lungo il segmento S, f(x, y)|
S= f (x, 0) = x
2, x 2 [ 2, 2],
`e funzione crescente in [0, 2] e decrescente in [ 2, 0], quindi min
Sf (x, y) = f (0, 0) = 0 e max
S
f (x, 0) = f ( ±2, 0) = 4.
Una parametrizzazione dell’arco E `e data da y = q
1
x42con x 2 [ 2, 2]. Usando tale parametrizzazione otteniamo f (x, y) |
E= f (x, q
1
x42) = x
2+ 2(1
x42) = 2 +
x22, funzione decrescente in [ 2, 0] e crescente in [0, 2], quindi
min
Cf (x, y) = min
x2[ 2,2]
f (x, r
1 x
24 ) = f (0, 1) = 2 max
Cf (x, y) = max
x2[ 2,2]
f (x, r
1 x
24 ) = f ( ±2, 0) = 4.
Altra parametrizzazione dell’arco di ellisse E `e data utilizzando le coordinate polari ellittiche: x = 2 cos ✓ e y = sin ✓ con ✓ 2 [0, ⇡]. Con tale parametrizzazione otteniamo che f(x, y)|
E= f (2 cos ✓, sin ✓) = 4 cos
2✓ + 2 sin
2✓ = 2 + 2 cos
2✓, funzione decrescente in [0,
⇡2] e crescente in [
⇡2, ⇡], quindi
✓2[0,⇡]
min f (2 cos ✓, sin ✓) = f (0, 1) = 2 e max
✓2[0,⇡]
f (2 cos ✓, sin ✓) = f ( ±2, 0) = 4.
Riunendo quanto ottenuto, concludiamo che max
Kf (x, y) = max
@K
f (x, y) = f ( ±2, 0) = 4 e min
Kf (x, y) = min
@K
f (x, y) = f (0, 0) = 0.
Punti di massimo assoluto sono quindi P
±= ( ±2, 0) e punto di minimo assoluto `e O = (0, 0).
K S
1
0
P
+2 2
O E
P
12. La funzione f (x, y) = xy(y x + 3) risulta definita e di classe C
2su tutto R
2, quindi gli eventuali punti di massimo e minimo relativo saranno punti stazionari della funzione. I punti stazionari sono le soluzione
del sistema (
@f@x
(x, y) = y(y 2x + 3) = 0
@f
@y
(x, y) = x(2y x + 3) = 0
che ammette come soluzioni i punti O = (0, 0), A = (1, 1), B = (0, 3) e C = (3, 0). Risulta inoltre
@
2f
@x
2(x, y) = 2y, @
2f
@x@y (x, y) = 2y 2x + 3, @
2f
@y
2(x, y) = 2x e applicando il test delle derivate parziali seconde otteniamo
• detHf(0, 0) = 0 3
3 0 = 9 ) O = (0, 0) `e punto di sella,
• detHf(1, 1) = 2 1
1 2 = 3 ) A = (1, 1) `e punto di minimo relativo,
• detHf(0, 3) = 6 3
3 0 = 9 ) B = (0, 3) `e punto di sella,
• detHf(3, 0) = 6 3
3 0 = 9 ) C = (3, 0) `e punto di sella.
Essendo la funzione continua sul rettangolo chiuso e limitato Q = {(x, y) 2 R
2| 0 x 2, 2 y 0}, dal Teorema di Weierstrass la funzione ammette massimo e minimo assoluto in Q. Per visto, la funzione ammette un unico punto stazionario interno a Q, il punto A = (1, 1) che risulta punto di minimo relativo con f (1, 1) = 1. Determiniamo i punti di massimo e minimo assoluti sulla frontiera @Q. Abbiamo che
• lungo i segmenti S
1= {(0, y) 2 R
2| y 2 [ 2, 0]} e S
2= {(x, 0) 2 R
2| x 2 [0, 2]} la funzione risulta identicamente nulla;
• lungo il segmento S
3= {(2, y) 2 R
2| y 2 [ 2, 0]}, f|
S3(x, y) = f (2, y) = 2y
2+ 2y = g(y) e la funzione risulta decrescente in [ 2,
12], mentre risulta crescente in [
12, 0] con g( 2) = f (2, 2) = 4, g(
12) = f (2,
12) =
12e g(0) = f (2, 0) = 0;
• lungo S
4= {(x, 2) 2 R
2| x 2 [0, 2]}, f|
S4(x, y) = f (x, 2) = 2x
22x = h(x) che risulta decrescente in [0,
12], crescente in [
12, 2] con h(0) = f (0, 2) = 0, h(
12) = f (
12, 2) =
12e h(2) = f (2, 2) = 4.
Riunendo quanto trovato otteniamo
max
@Qf (x, y) = f (2, 2) = 4 e min
@Q
f (x, y) = f (2,
12) = f (
12, 2) =
12.
Osservato per` o che nel punto di minimo relativo interno a Q si ha f (1, 1) = 1, concludiamo che max
Qf (x, y) = f (2, 2) = 4 e min
Q
f (x, y) = f (1, 1) = 1
e quindi che il punto A = (1, 1) `e punto di minimo assoluto mentre B = (2, 2) `e punto di massimo
assoluto per f (x, y) in Q.
Q S
2S
3S
10
A
2
2
S
4B
13. La funzione f (x, y) = xy `e continua in R
2e il vincolo Z (l’ellisse
x42+ y
2= 1) compatto, essendo chiuso e limitato. Dal Teorema di Weiestrass abbiamo allora che la funzione ammette massimo e minimo (assoluto) vincolato a Z. Dato che le funzioni f(x, y) e G(x, y) = x
2+4y
2risultano di classe C
2in R
2e che rG(x, y) = (2x, 8y) 6= 0 in Z, dal Teorema sui moltiplicatori di Lagrange, avremo che se (x
0, y
0) `e punto di massimo o di minimo di f (x, y) vincolato a Z allora esister`a
02 R tale che il punto (x
0, y
0,
0) risulta soluzione del sistema rF (x, y, ) = 0, essendo F (x, y, ) = f(x, y) (G(x, y) 4) = xy (x
2+ 4y
24) la lagrangiana. Il sistema rF (x, y, ) = 0 ammette come soluzioni
8 >
<
> :
@F
@x
(x, y. ) = y 2 x = 0
@F
@y
(x, y, ) = x 8 y = 0
@F
@
(x, y, ) = (x
2+ 4y
24) = 0 ,
8 >
<
> :
y = 2 x x = 8 y x
2+ 4y
2= 4
, 8 >
<
> : x = p
2 y = ±
p22= ±14 _
8 >
<
> :
x = p 2 y = ±
p22= ±14 I candidati punti di massimo e minimo vincolati sono quindi P
±= ( p
2, ±
p22) e Q
±= ( p
2, ±
p22).
Poich´e
f ( p
2,
p22) = 1 = f ( p
2,
p22) e f ( p
2,
p22) = 1 = f ( p
2,
p22), ne deduciamo che P
+e Q sono i punti di massimo mentre P e Q
+sono i punti di minimo.
14. La funzione f (x, y) =
xx22+yy22risulta continua sul compatto Z = {(x, y) 2 R
2| x
2+ y
2= 1 }, quindi dal Teorema di Weiestrass abbiamo che esistono i punti di massimo e di minimo di f (x, y) vincolati a Z. Poich´e le funzioni f(x, y) e G(x, y) = x
2+ y
2sono di classe C
2in R
2e rG(x, y) = (2x, 2y) 6= 0 in Z, dal Teorema sui moltiplicatori di Lagrange, i punti di massimo e di minimo di f(x, y) vincolati a Z saranno da cercarsi tra i punti (x, y) tali che (x, y, ) risulti punto stazionario della lagrangiana F (x, y, ) = f (x, y) (G(x, y) 1) =
xx22+yy22(x
2+ y
21) per qualche 2 R. Determiniamo tali punti risolvendo il sistema
8 >
<
> :
@F
@x
(x, y. ) =
(x24xy+y22)22 x = 0
@F
@y
(x, y, ) =
(x24x+y2y2)22 y = 0
@F
@
(x, y, ) = (x
2+ y
21) = 0 ,
8 >
<
> :
x(y
2) = 0 y(x
2+ ) = 0 x
2+ y
2= 1
, 8 >
<
> : x = 0 y = ±1
= 0 _
8 >
<
> : x = ±1 y = 0
= 0
I candidati punti di massimo e minimo vincolati sono quindi P
±= ( ±1, 0) e Q
±= (0, ±1). Poich´e f ( ±1, 0) = 1 e f(0, ±1) = 1, ne deduciamo che P
±sono i punti di massimo mentre Q
±sono i punti di minimo.
15. La funzione f (x, y) = x + 2y `e continua in R
2e il vincolo Z = {(x, y) 2 R
2| x
2+ y
2+ xy = 1 } compatto, osserviamo infatti che tale vincolo non `e altro che l’ellisse di centro l’origine e assi le bisettrici y = ±x
(c).
(c)
Operando la rotazione di
⇡4e centro l’origine
( u =
p22x
p22y
v =
p22x +
p22y , nel sistema di riferimento Ouv abbiamo che
y
x
Dal Teorema di Weiestrass abbiamo allora che la funzione ammette massimo e minimo (assoluto) vincolato a Z. Le funzioni f(x, y) e G(x, y) = x
2+y
2+xy risultano di classe C
2in R
2e rG(x, y) = (2x+y, 2y+x) 6=
0 in Z (perch´e?). Per determinare tali punti, utilizziamo il metodo dei moltiplicatori di Lagrange cercando i punti stazionari della lagrangiana F (x, y, ) = f (x, y) (G(x, y) 1) = x + 2y (x
2+ y
2+ xy 1), ovvero le soluzioni del sistema
8 >
<
> :
@F
@x
(x, y, ) = 1 (2x + y) = 0
@F
@y
(x, y, ) = 2 (2y + x) = 0
@F
@
(x, y, ) = (x
2+ y
2+ xy 1) = 0 ,
8 >
<
> :
(2x + y) = 1 (2y + x) = 2 x
2+ y
2+ xy = 1
, 8 >
<
> :
=
2x+y11
2x+y
(2y + x) = 2 x
2+ y
2+ xy = 1
, 8 >
<
> :
=
2x+y1x = 0 y
2= 1
, 8 >
<
> : x = 0 y = ±1
= ±1
I candidati punti di massimo e di minimo di f (x, y) vincolati a Z sono quindi i punti P
±(0, ±1) e poich´e f (0, 1) = 2 mentre f (0, 1) = 2, otteniamo che P
+`e punto di massimo assoluto vincolato a Z mentre P `e punto di minimo.
16. La funzione f (x, y) = x
2+ y
2`e continua in R
2e il vincolo Z compatto, essendo chiuso e limitato, risulta infatti Z ⇢ B
1(0, 0) (dato che se y
2x
2+x
4= y
2+(x
2 12)
2 14= 0 allora |y|
12e |x| 1). Dal Teorema di Weiestrass abbiamo allora che la funzione ammette massimo e minimo (assoluto) vincolato a Z. Le funzioni f (x, y) e in G(x, y) = y
2x
2+ x
4sono di classe C
2in R
2, inoltre rG(x, y) = ( 2x+4x
3, 2y) = 0 in Z solo per (x, y) = (0, 0). Dal Teorema sui moltiplicatori di Lagrange, i punti di massimo e di minimo di f (x, y) vincolati a Z, che non siano singolari, saranno quindi da cercarsi tra i punti stazionari della lagrangiana F (x, y, ) = f (x, y) G(x, y) = x
2+ y
2(y
2x
2+ x
4), ovvero tra le soluzioni del sistema
8 >
<
> :
@F
@x
(x, y. ) = 2x ( 2x + 4x
3) = 0
@F
@y
(x, y, ) = 2y 2 y = 0
@F
@
(x, y, ) = (y
2x
2+ x
4) = 0
, 8 >
<
> :
x(1 + 2x
2) = 0 y(1 ) = 0 y
2= x
2x
4Il sistema ammette come soluzioni (0, 0, ) per ogni 2 R e (±1, 0, 1). I candidati punti di massimo e di minimo di f (x, y) vincolati a Z sono quindi i punti O = (0, 0) (punto singolare per il vincolo) e P
±= ( ±1, 0). Abbiamo che f(0, 0) = 0 mentre f(±1, 0) = 1, dunque O `e punto di minimo assoluto, mentre P
±sono punti di massimo.
l’equazione x
2+ y
2+ xy = 1 si riscrive come (
v+up2
)
2+ (
v up2
)
2+
v+up2
·
v up2= 1 ovvero come u
2+ 3v
2= 2, equazione dell’ellisse di centro l’origine e semiassi p
2 e q
2 3
.
0 1 1
y
x
17. La funzione f (x, y) = e
xy x2`e definita e di classe C
2su tutto R
2. Poich´e la funzione `e continua sull’insieme chiuso e limitato K = {(x, y) 2 R
2| x
2+ y
2 1, y 0, x 0 }, dal Teorema di Weierstrass la funzione ammette massimo e minimo assoluto in K. Verifichiamo innanzitutto se la funzione ammette punti di massimo o di minimo interni a K. Dato che la funzione `e di classe C
2, gli eventuali punti di massimo e di minimo interni a K saranno punti stazionari ovvero soluzioni del sistema
(
@f@x
(x, y) = (y 2x)e
xy x2= 0
@f
@y
(x, y) = xe
xy x2= 0
Tale sistema ammette come unica soluzione il punto O = (0, 0) che non risulta per`o punto interno a K (appliccando il test delle derivate parziali seconde possiamo in realt`a verificare che O non `e n´e punto di minimo relativo n´e punto di massimo).
La funzione non ammette quindi punti stazionari interni a K, dunque massimo e minimo assoluti dovranno necessariamente appartenere alla frontiera @K = S
1[ S
2[ C, essendo S
1il segmento {(0, y) | y 2 [0, 1]}, S
2il segmento {(x, 0) | x 2 [0, 1]} e C l’arco di circonferenza {(x, y) | x
2+ y
2= 1, x 0, y 0 }.
Abbiamo che f (x, y) |
S1= f (0, y) = 1 `e funzione costante in [0, 1] mentre f (x, y) |
S2= f (x, 0) = e
x2`e funzione decrescente in [0, 1], quindi
max
S2f (x, y) = max
x2[0,1]
f (x, 0) = f (0, 0) = 1 e min
S2
f (x, y) = min
x2[0,1]
f (x, 0) = f (1, 0) = e
1.
Infine, utilizzando le coordinate polari per parametrizzare l’arco C otteniamo che f(x, y)|
C= f (cos ✓, sin ✓) = e
sin ✓ cos ✓ cos2✓= g(✓) dove ✓ 2 [0,
⇡2]. Per studiare la monotonia di tale funzione osserviamo che posto h(✓) = sin ✓ cos ✓ cos
2✓ risulta
h
0(✓) = cos
2✓ sin
2✓ + 2 sin ✓ cos ✓ = cos(2✓) + sin(2✓)
e dunque che, per ✓ 2 [0,
⇡2], h
0(✓) > 0 se e solo se 0 2✓
3⇡4, ovvero 0 ✓
3⇡8. Ne segue allora che h(✓) risulta strettamente crescente in [0,
3⇡8], strettamente decrescente in [
3⇡8,
⇡2] e dunque che
✓2[0,
max
⇡2]h(✓) = h(
3⇡8) =
p42 (d)e min
✓2[0,⇡2]
h(✓) = h(
⇡2) = 0.
Essendo l’esponenziale funzione crescente, ne deduciamo che max
Cf (x, y) = max
✓2[0,⇡2]
g(✓) = g(
3⇡8) = e
p2
4
e min
C
f (x, y) = min
✓2[0,⇡2]
g(✓) = g(
⇡2) = 1.
(d)
dalle formule di bisezione si ha che cos
3⇡8=
12p
2 p
2 e sin
3⇡8=
12p 2 + p
2
In alternativa, per determinare i massimi e i minimi della funzione sull’arco C si poteva utilizzare il metodo di Lagrange, osservato che C `e insieme di livello della funzione G(x, y) = x
2+ y
2in [0, + 1) ⇥ [0, +1).
Da quanto ottenuto deduciamo che punto di massimo assoluto in K `e P = (cos
3⇡8, sin
3⇡8) mentre Q = (0, 1) `e punto di minimo assoluto.
S
1K
0 1
P
S
2C Q
18. La funzione f (x, y) =
xx y2+y2risulta definita e continua su tutto R
2\ {(0, 0)}. Essendo D = {(x, y) 2 R
2| 1 x
2+ y
2 4} ⇢ R
2\ {(0, 0)} chiuso e limitato, dal Teorema di Weierstrass la funzione ammette massimo e minimo assoluto. Per prima cosa cerchiamo, se esistono, punti di massimo e minimo interni al dominio. Essendo la funzione di classe C
2in R
2\ {(0, 0)}, gli eventuali punti di massimo e minimo relativo saranno punti stazionari della funzione. Determiniamo tali punti risolvendo il sistema
(
@f@x
(x, y) =
x2+y(x22+y2x(x y)2)2= 0
@f
@y
(x, y) =
(x2+y(x22+y) 2y(x y)2)2= 0 ,
( x
2+ y
2= 2x(x y) x
2+ y
2= 2y(x y) ,
( x
2+ y
2= 2x
22xy x(x y) = y(x y) ,
( y
2x
2+ 2xy = 0 (x + y)(x y) = 0
che non ammette soluzioni in R
2\ {(0, 0)}. Ne deduciamo che i punti di massimo e minimo assoluti apparterranno alla frontiera @D, costituita dall’unione delle circonferenze C
1= {(x, y) 2 R
2| x
2+ y
2= 1 } e C
2= {(x, y) 2 R
2| x
2+ y
2= 4 }. Abbiamo che
• per studiare la funzione lungo la circonferenza C
1possiamo utilizzare le coordinate polari. Abbiamo quindi f |
C1(x, y) = f (cos ✓, sin ✓) = cos ✓ sin ✓ = g(✓), ✓ 2 [0, 2⇡]. Dato che g
0(✓) = (sin ✓ + cos ✓) 0 se e solo se cos ✓ sin ✓ e quindi se e solo se ✓ 2 [
34⇡,
74⇡], la funzione risulta crescente in [
34⇡,
74⇡], decrescente in [0,
34⇡] e [
74⇡, 2⇡] con g(0) = 1, g(
34⇡) = p
2, g(
74⇡) = p
2 e g(2⇡) = 1. Quindi max
C1f (x, y) = max
[0,2⇡]
g(✓) = g(
74⇡) = f (
p22,
p22) = p 2 e
min
C1f (x, y) = min
[0,2⇡]
g
1(✓) = g
1(
34⇡) = f (
p22,
p22) = p 2
• in modo analogo, lungo la circonferenza C
2abbiamo f |
C2(x, y) = f (2 cos ✓, 2 sin ✓) =
12(cos ✓ sin ✓) = h(✓) =
12g(✓), ✓ 2 [0, 2⇡]. La funzione h(✓) risulta crescente in [
34⇡,
74⇡], decrescente in [0,
34⇡] e [
74⇡, 2⇡]
con h(0) =
12, h(
34⇡) =
p22, h(
74⇡) =
p22e h(2⇡) =
12. Quindi max
C2f (x, y) = max
[0,2⇡]
h(✓) = h(
74⇡) = f ( p 2, p
2) =
p22e
min
C2f (x, y) = min
[0,2⇡]
h(✓) = h(
34⇡) = f ( p 2, p
2) =
p22In alternativa, per determinare i punti di massimo e di minimo in C
1e C
2potevamo utilizzare il metodo dei moltiplicatori di Lagrange cercando i punti stazionari rispettivamente delle lagrangiane F
1(x, y, ) =
x y
x2+y2
(x
2+ y
21) e F
2(x, y, ) =
xx y2+y2(x
2+ y
24). Abbiamo 8 >
> <
> >
:
@F1
@x
(x, y, ) =
x2+y(x22+y2x(x y)2)22 x = 0
@F1
@y
(x, y, ) =
(x2+y(x22+y) 2y(x y)2)22 y = 0
@F1
@
(x, y, ) = (x
2+ y
21) = 0
, 8 >
<
> :
1 2x(x y) 2 x = 0 1 2y(x y) 2 y = 0 x
2+ y
2= 1
, 8 >
<
> :
1 2x(x y) 2 x = 0 x + y = 0
x
2+ y
2= 1
, 8 >
<
> :
=
2x+y1x = 0 y
2= 1
, 8 >
<
> :
x = ±
p22y = ⌥
p22= ⌥
p22I candidati punti di massimo e di minimo di f (x, y) vincolati a C
1sono quindi i punti P
±= ( ±
p22, ⌥
p22).
Dato che f ( ±
p22, ⌥
p22) = ± p
2 ne deduciamo che P
+`e punto di massimo mentre P `e punto di minimo.
In modo analogo, sulla circonferenza C
2si trova che i candidati punti di massimo e di minimo di f (x, y) vincolati a C
2sono i punti Q
±= ( ± p
2, ⌥ p
2) con f ( ± p 2, ⌥ p
2) = ±
p22. Quindi Q
+`e punto di massimo mentre Q `e punto di minimo.
Possiamo quindi concludere che P
+`e punto di massimo in D mentre P `e punto di minimo:
max
Df (x, y) = f (
p22,
p22) = p
2 e min
D
f (x, y) = f (
p22,
p22) = p 2.
K
C
1Q
+C
2Q
P
P
+19. La funzione f (x, y) = x
2+ y(1 x) risulta definita e continua in R
2ed essendo D = {(x, y) 2 R
2| x
2 y 4} chiuso e limitato, dal Teorema di Weierstrass la funzione ammette massimo e minimo assoluto.
Dato che la funzione `e di classe C
2in R
2, gli eventuali punti di massimo e minimo interni a D saranno punti stazionari della funzione, ovvero soluzioni del sistema
(
@f@x
(x, y) = 2x y = 0
@f
@y
(x, y) = 1 x = 0 ,
( x = 1 y = 2
Il sistema ha come soluzione Q = (1, 2), interno a D, con f (1, 2) = 1, quindi unico candidato punto di massimo o di minimo interno a K. Determiniamo ora i punti di massimo e minimo assoluti sulla frontiera
@D. Abbiamo che
• lungo il segmento S = {(x, 4) 2 R
2| x 2 [ 2, 2]} risulta
f |
S(x, y) = f (x, 4) = x
2+ 4(1 x) = x
24x + 4 = (x 2)
2= g(x), y 2 [ 2, 2], e la funzione risulta decrescente in [ 2, 2] con g( 2) = f ( 2, 4) = 16 e g(2) = f (2, 4) = 0. Quindi
max
Sf (x, y) = f ( 2, 4) = 16 e min
S
f (x, y) = f (2, 4) = 0.
• lungo l’arco di parabola P = {(x, y) 2 R
2| y = x
2, x 2 [ 2, 2]} possiamo utilizzare il metodo dei moltiplicatori di Lagrange
(e). Abbiamo che F (x, y, ) = x
2+ y(1 x) (y x
2) e i punti stazionari della lagrangiana sono
8 >
<
> :
@F
@x
(x, y. ) = 2x y + 2 x = 0
@F
@y
(x, y, ) = 1 x = 0
@F
@
(x, y, ) = x
2y = 0
, 8 >
<
> : x = 0 y = 0
= 1 _
8 >
<
> : x =
43y =
169=
13Quindi, candidati punti di massimo e minimo vincolati a P sono i punti (0, 0) e (
43,
169) con f (0, 0) = 0 e f (
43,
169) =
3227. Osserviamo per` o che nei punti estremali dell’arco di parabola P si ha che f(2, 4) = 0 e f ( 2, 4) = 16, quindi
max
Pf (x, y) = f (2, 4) = 16 e min
P
f (x, y) = f (0, 0) = f (2, 4) = 0.
Riunendo quanto trovato, otteniamo che
max
@Df (x, y) = f (2, 4) = 16 e min
@D
f (x, y) = f (0, 0) = f (2, 4) = 0.
Osservato che nel punto stazionario interno f (1, 2) = 1 e che 0 < 1 < 16, possiamo concludere che sono punti di minimo O = (0, 0) e P = (2, 4) mentre risulta punto di massimo R = (2, 4)
max
Df (x, y) = f (2, 4) = 16 e min
D
f (x, y) = f (0, 0) = f (2, 4) = 0.
P
S P
Q
O R
20. La funzione f (x, y) = |y|(x
2xy + x) risulta definita e continua su tutto R
2. Il rettangolo R = {(x, y) 2 R
2| 0 x 2, |y| 4} `e chiuso e limitato, quindi dal Teorema di Weierstrass la funzione ammette massimo e minimo assoluto. Cerchiamo innanzitutto massimi e minimi interni al dominio. Osserviamo che essendo la funzione di classe C
2in R
2\ {y = 0}, gli eventuali punti di massimo e minimo relativo in tale insieme saranno punti stazionari della funzione, ma non gli eventuali punti di massimo e minimo relativo dell’asse y = 0. I punti stazionari con y 6= 0 sono le soluzioni del sistema
(
@f@x
(x, y) = |y|(2x y + 1) = 0
@f
@y
(x, y) = ±(x
2xy + x) ⌥ xy = 0 ,
( 2x y + 1 = 0
x
22xy + x = 0 ,
( y = 2x + 1 3x
2+ x = 0 che ammette come soluzioni P = (0, 1) e Q = (
13,
13), nessuno dei quali `e interno a R . Determiniamo i punti di massimo e minimo assoluti sulla frontiera @ R. Abbiamo che
(e)
In alternativa possiamo studiare la funzione f |
P(x, y) = f (x, x
2) = x
2+ x
2(1 x) = 2x
2x
3, x 2 [ 2, 2].
• lungo il segmento S
1= {(x, 4) 2 R
2| x 2 [0, 2]} risulta f|
S1(x, y) = f (x, 4) = 4(x
2+ 5x) = g
1(x), x 2 [0, 2], e la funzione `e crescente in [0, 2] con g
1(0) = f (0, 4) = 0 e g
1(2) = f (2, 4) = 56. Dunque
max
S1f (x, y) = f (2, 4) = 56 e min
S1
f (x, y) = f (0, 4) = 0.
• lungo il segmento S
2= {(2, y) 2 R
2| y 2 [ 4, 4]} abbiamo f|
S2(x, y) = f (2, y) = 2 |y|(3 y) = g
2(y), y 2 [ 4, 4], e la funzione risulta crescente in [0,
32], decrescente in [ 4, 0] e in [
32, 4] con g
2(
32) = f (2,
32) = 3(3
32) =
32e g
2(0) = f (2, 0) = 0, g
2(2, 4) = 56 e g
2(2, 4) = 8. Quindi
max
S2f (x, y) = f (2, 4) = 56 e min
S1
f (x, y) = f (2, 4) = 8.
• lungo il segmento S
3= {(x, 4) 2 R
2| x 2 [0, 2]} si ha f|
S1(x, y) = f (x, 4) = 4(x
23x) = g
3(x), x 2 [0, 2], e la funzione `e crescente in [
32, 2] e decrescente in [0,
32] con g
3(0) = f (0, 4) = 0, g
3(
32) = f (2, 4) = 9 e g
3(2) = f (2, 4) = 8. Da cui
max
S3f (x, y) = f (0, 4) = 0 e min
S3
f (x, y) = f (2, 4) = 9.
• lungo il segmento S
4= {(0, y) 2 R
2| y 2 [ 4, 4]} si ha che f|
S4(x, y) = f (0, y) = 0, y 2 [ 4, 4], e la funzione `e costante
max
S4f (x, y) = min
S4
f (x, y) = f (0, y) = 0 Riunendo quanto trovato, otteniamo che
max
@Rf (x, y) = f ( 4, 2) = 56 e min
@R
f (x, y) = f (
32, 4) = 9.
Poich´e non ci sono punti stazionari interni a R e osservato che 9 < f(x, 0) = 0 < 56 possiamo concludere che punto di massimo in R `e il punto S = ( 4, 2) e punto di minimo il punto T = (
32, 4):
max
Rf (x, y) = f ( 4, 2) = 56 e min
R