Trave che scivola sostenuta da gru
Figure 1:
Una trave omogenea di lunghezza l e massa m `e tenuta appoggiata al suolo in posizione verticale da una gru agganciata all’estremo superiore A.
Si fissi una terna caresiana avente gli assi x, y rispettivamente orizzontale e verticale, come in figura, e l’asse z di conseguenza.
All’istante t = 0 la trave viene messa in rotazione con velocit`a angolare
~
ω = ω0ˆez costante, da una opportuna forza impulsiva agente sull’estremo B a contatto con il suolo.
Il manovratore della gru deve regolare istante per istante la forza ~F sull’estremo A in modo da mantere tale estremo lungo la verticale, l’estremo B a contatto con il suolo e la velocit`a angolare della trave costante lungo tutto il tragitto, fino al contatto di tutta la trave con il suolo.
L’estremo B scivola senza attrito lungo l’asse orizzontale.
Si determini:
1. il moto del baricentro G della trave: traiettora, velocit`a ~v e acceler- azione ~a;
2. l’andamento dell’energia cinetica durante il moto;
3. il lavoro fatto nel portare la trave dalla posizione verticale a quella orizzontale dalla forza di reazione del suolo, ~N , quello svolto dalla forza peso e ed il lavoro della forza di tensione ~F operata dalla gru;
4. il valore della reazione ~N (t) del suolo sull’estremo B;
5. il valore limite della velocit`a di rotazione ω0 che permette al gruista di mantenere l’estremo B della trave sempre in contatto con il suolo;
6. le componenti (Fx(t), Fy(t)) della forza ~F e si verifichi esplicitamente il risultato trovato al punto 3 riguardo il lavoro compiuto dalla forza F durante il moto. Si verifichi, inoltre, se esistono dei valori di ω~ 0 e/o di t per i quali l’angolo α formato dalla forza ~F con l’asse orizzontale pu`o essere < π/2, come indicato nel disegno.
Soluzione 1
Il centro di massa G si trova a met`a della trave e le sue coordinate sono:
xG = 2lsin θ
yG= 2lcos θ (1)
Per ipotesi la velocit`a angolare `e mantenuta costante: ˙θ = ω0. Da cui:
θ(t) = ω0t (2)
dove abbiamo imposto la condizione iniziale θ(0) = 0.
Possiamo quindi scrivere le coordinate del centro di massa in funzione del tempo:
xG= 2l sin ω0t
yG= 2l cos ω0t (3)
La traiettoria `e una circonferenza di raggio l/2.
Derivando, e ricordando che ˙θ =cost, si ricavano velocit`a e accelerazione:
x˙G= lω20cos ω0t
˙
yG= −lω20 sin ω0t (4)
(
¨
xG= −lω220 sin ω0t
¨
yG= −lω202 cos ω0t (5)
Soluzione 2
L’energia cinetica della trave, ad un generico istante, vale:
EK= 1
2mv2G+1
2IGω02 (6)
Sostituendo la velocit`a trovata in eq.4 e ricordando che per una trave IG= ml2/12, si ha:
EK = 1 2
ml2ω02
4 +ml2 12 ω02
= 1
6ml2ω20 = cost (7) Pertanto l’energia cinetica `e una costante del moto.
Notare che si poteva anche scrivere:
Ek = 1
2IAω02 (8)
considerando il moto di rotazione istantanea intorno al punto mobile A, con IA= ml2/3.
Soluzione 3
Scriviamo il lavoro compiuto dalle forze esterne ~N , m~g e ~F .
La reazione vincolare ~N `e perpendicolare allo spostamento del suo punto di applicazione B, per cui il suo lavoro `e nullo:
LN = 0 (9)
Il lavoro svolto dalla forza peso `e semplicemente uguale alla variazione di energia potenziale della trave:
LP = mgl
2 (10)
Il lavoro svolto dalla forza ~F , esercitata dalla gru, pu`o essere trovato per differenza. Infatti, dal teorema delle forze vive, il lavoro totale svolto dalle forze esterne `e uguale alla variazione di energia cinetica del corpo. Essendo l’energia cinetica una costante del moto, il lavoro totale delle forze esterne
`e nullo. Pertanto:
LF = Ltot− LN − LP = −mgl
2 (11)
Soluzione 4
Per ricavare la reazione ~N = N ˆey, scriviamo la prima equazione cardinale della dinamica, utilizzando l’equazione 5 per l’accelerazione del centro di massa:
(
Fx= m¨xG = −mlω220 sin ω0t
Fy+ N − mg = m¨yG= −mlω202 cos ω0t (12) Abbiamo due equazioni e tre incognite, Fx, Fy, N . La terza equazione deriva dalla componente z della seconda equazione cardinale, le altre due componenti essendo nulle per un moto piano.
Prendiamo come polo il centro di massa. E conveniente considerare` separatamente le due componenti Fx e Fy e scrivere:
MG = −Fx2l cos θ − Fy2l sin θ + N2l sin θ
= 2l(N sin θ − Fxcos θ − Fysin θ) (13) In alternativa si possono usare il modulo F e l’angolo α e scrivere il contributo alla componente z del momento delle forze di ~F come:
|MF| = 2lF sin(π2 − α + θ) = 2lF cos(α − θ)
= 2l(F cos α cos θ + F sin α sin θ)
= 2l(Fxcos θ + Fysin θ)
(14)
e ritroviamo quanto scritto in eq.13
Essendo la velocit`a angolare costante, il momento delle forze `e nullo:
MG= IGαG= 0 (15)
da cui si ricava la terza equazione da mettere a sistema con 12:
Fxcos θ + Fysin θ − N sin θ = 0 (16) Sostituendo i valori di Fx e Fy ricavati dalla eq.12, si trova:
N = m
2(g − lω20cos ω0t) (17) 0.1 Calcolo rispetto al polo A
E possibile calcolare il momento delle forze rispetto al polo A. In questo` caso il momento della forza F `e nullo e si trova direttamente la reazione N (t).
Tuttavia va aggiunto un termine alla seconda equazione cardinale e, so- prattutto, il momento angolare rispetto al polo A non `e costante, in quanto il punto si muove a sua volta!
Scriviamo, intanto, la seconda equazione cardinale per un polo mobile:
M~A= d~LA
dt + ~vA× ~QG (18)
dove il momento angolare ~LA si scrive:
L~A= m~rG/A× ~vG/A (19)
Scriviamo i vari termini che abbiamo aggiunto:
~
vA= −lω0sin θˆey
~
vG = lω20 cos θˆex−lω20 sin θˆey
~
rG/A= 2l sin θˆex−2lcos θˆey
~
vG/A = lω20cos θˆex−lω20 sin θˆey
Soluzione 5
Il valore minimo della reazione vincolare N si ha per t = 0:
Nmin = m
2(g − lω02) (20)
La trave rimane appoggiata se `e Nmin ≥ 0, corrispondente a:
ω0 ≤r g
l (21)
Soluzione 6
Le componenti della forza ~F si trovano dalla eq.12 sostituendo il valore di N trovato in eq.17:
(
Fx= −mlω202sin ω0t
Fy = mg2 (22)
La componente y della forza ~F `e costante e opposta allo spostamento del punto di applicazione A, il quale si sposta di una distanza l. Si pu`o verificare immediatamente che:
LF = − Z l
0
Fydy = −mg
2 l (23)
come trovato alla domanda 3.
La componente Fx, invece, non compie lavoro in quanto non c’`e sposta- mento lungo x del punto di applicazione.
Si nota, inoltre, che Fx `e sempre negativo, per cui l’angolo α non `e mai
< π/2 ed il disegno risulta, pertanto, sbagliato: la forza ~F punta sempre verso x negativo!