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GLOSSARIO MINIMO a cura di Valentina Colombo

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Academic year: 2021

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GLOSSARIO MINIMO a cura di Valentina Colombo

Corano: dall’arabo Qur’an (“ciò che viene recitato”). Il testo sacro dell’islam, Parola di Dio ri- velata all’uomo tramite il Profeta Maometto. Maometto, secondo la religione musulmana, non ha scritto il Corano, ma lo ha solo trasmesso. Di fatto il Corano è stato inizialmente trasmesso solo per via orale e messo per iscritto solo una cinquantina d’anni dalla morte del Profeta. Il Corano è diviso in 114 capitoli o sure. Con la Tradizione profetica è il fondamento della Legge divina (la shari’a).

Dawla e din l’islam viene spesso definito “dawla” (stato) e “din” (religione) a indicare al suo interno l’estraneità della dicotomia cristiana tra Dio e Cesare, chiesa e stato, imperio e sacer- dozio. Questa è la ragione per cui nel mondo musulmano è stato pressoché impossibile, se si esclude lo stato turco, importare il modello occidentale dello stato laico. Basti pensare al caso siriano ove si ha un partito laico al potere (il partito Ba’th), ma ove la costituzione prevede che il presidente della Repubblica araba di Siria debba essere musulmano.

Fatwa responso giuridico emesso da un mufti. Il mufti (letteralmente “colui che emette una fatwa”) deve essere musulmano, integro moralmente, essere esperto di diritto musulmano e essere in grado, attraverso il ragionamento personale, di risolvere una questione legale. L’esi- genza di emettere una fatwa è una diretta conseguenza della natura del diritto musulmano. Le sue fonti principali sono il Corano e la Sunna (ovvero “la tradizione profetica”) che costituisco- no la shari’ah (la Legge Divina). Ben presto però ci si è resi conto dell’impossibilità di risponde- re alle esigenze della comunità musulmana che deve quindi rivolgersi all’interpretazione perso- nale. Mancando poi all’interno dell’islam un capo religioso, l’interpretazione della Legge così come l’emissione di responsi giuridici viene affidata a persone carismatiche quali gli ulema (dottori della Legge) e i mufti. Inoltre per il fatto che la comunità musulmana (la Umma) non conosce confini geografici, ma si definisce solo in base all’aderenza alla religione ne consegue che il responso di un mufti, una fatwa, valga per tutto il mondo musulmano, basti pensare al caso Rushdie.

Gihad letteralmente “sforzo (verso Iddio)”. Nell’Islam si riconoscono due tipi di gihad: quello maggiore che corrisponde allo sforzo di purificazione interiore e quello minore che indica la

“giusta guerra”.

Imam letteralmente “colui che sta davanti, guida”. Nell’islam sunnita l’imam è essenzialmente la guida della preghiera, mentre per l’islam sciita è la guida spirituale della comunità. Sciiti e sunniti sono i due principali gruppi in cui è diviso il mondo musulmano. Gli sciiti, concentrati essenzialmente in Iran e nello Yemen, rappresentano il 15% della popolazione musulmana mondiale. Il termine scìa significa letteralmente il “partito (di ‘Ali)”. E’ il primo grande scisma dell’islam e risale ai problemi dinastici dei primi anni dell’islam. Gli sciiti si distinguono dai sun- niti, ovvero dall’ortodossia, per quanto riguarda la figura di ‘Ali e soprattutto per la concezione dell’imam. Per gli sciiti l’imam non solo è la guida spirituale della comunità, ma è anche infalli- bile e ha un rapporto privilegiato con la divinità. Lo sciismo a partire dalla Rivoluzione islamica del 1979 è religione di stato in Iran. I sunniti sono invece la maggioranza dei musulmani ovve- ro quelli che vengono definiti i musulmani ortodossi.

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2 Shari’a è la Legge divina basata essenzialmente sul Corano e sulla tradizione profetica (i detti e fatti del Profeta e la biografia del Profeta stesso). Poiché solo una piccola parte del testo co- ranico contiene precetti di stampo religioso ben presto si è sentita la necessità di interpretare la shari’a. L’interpretazione umana della Legge divina, ovvero la giurisprudenza, musulmana prende nome di fiqh. A seconda del metodo di interpretazione si hanno scuole giuridiche diver- se. Nei paesi musulmani accanto alla legge divina si hanno anche codificazioni di stampo occi- dentale. Si hanno codici, costituzioni, ecc… Ad eccezione di Arabia Saudita e Oman che come costituzione hanno il Corano. (per le costituzioni dei paesi arabo musulmani si veda il sito www.uni-wuerzburg.de)

Taleban letteralmente “studenti coranici”. Da quando sono giunti al potere hanno imposto un regime islamico che si basa su tradizioni profetiche oscure e che nulla ha a che vedere con l’islam ortodosso.

Siti web:

www.arab.it

www.islam-online.net www.islamitalia.it www.islam.it

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