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La Voce Periodico di Comunicazione

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Academic year: 2022

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P asqua 2019

è risorto

: a

lleluia

!

Parrocchiedi san Pio X

edi Gesù lavoratore MarGhera (ve) oPera san luiGi orione

La Voce

Periodicodi coMunicazione

(2)

Siamo ancora una Chiesa viva?

Il cammino che abbiamo intrapreso all’inizio dell’anno pastorale ci deve portare a scoprire la bellezza della Chiesa, ma spesso ci domandiamo:

veramente siamo una Chiesa viva?

Non nascondo che vi sono giorni in cui penso alla

nostra Chiesa come ad un campo minato, pieno di cadaveri a causa dei nostri peccati, dei numerosi scandali, della nostra ipocrisia e lontananza da Dio. Come non rimanere sconcertati davanti a tanto male. Abbiamo perso la nostra credibilità, abbiamo fatto prevalere l’interesse, l’onore del peccatore piuttosto che difendere e proteggere l’innocente e il perseguitato.

Papa Francesco parlando ai sacerdoti di Roma afferma:

“II peccato ci deturpa, e ne facciamo con dolore l’umiliante esperienza quando noi stessi o uno dei nostri fratelli sacerdoti o vescovi cade nel baratro senza fondo del vizio, della corruzione o, peggio ancora, del crimine che distrugge la vita degli altri.

Sento di condividere con voi il dolore e la pena insopportabili che causano in noi e in tutto il corpo ecclesiale l’onda degli scandali di cui i giornali del mondo intero sono ormai pieni.”

Stiamo tradendo la fiducia che Dio ha nell’uomo. Il tanto bene che ancora molti veri testimoni trasmettono viene vanificato da comportamenti ed azioni vergognose.

Non dobbiamo puntare il dito contro i “nemici”

della Chiesa, contro coloro che sono sempre in agguato per screditare le nostre comunità cristiane

…. Il nemico è dentro di noi ed il male più grande lo stiamo facendo a Dio e all’uomo. Dov’è l’uomo nuovo rinnovato da Cristo? Dobbiamo anche noi perdere la fiducia?

Il Papa ci ricorda: “II Signore sta purificando la sua Sposa e ci sta convertendo tutti a sé. Ci sta facendo sperimentare la prova perché comprendiamo che senza di Lui siamo polvere. Ci sta salvando dall’ipocrisia, dalla spiritualità delle apparenze.

Egli sta soffiando il suo Spirito per ridare bellezza alla sua Sposa, sorpresa in flagrante adulterio.”

La Voce del Parroco

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Don Orione in un suo scritto afferma: “Siamo Figli della Divina Provvidenza! Non siamo di quei catastrofici che credono il mondo finisca domani; l’ultimo a vincere sarà Iddio, e Dio vince in una infinita misericordia”.

La Chiesa è bella perché ancora oggi vi sono anime grandi che si donano senza riserve e con generosità portando la carità di Cristo.

“La Chiesa e la società hanno oggi bisogno di anime grandi, che amino Dio e il prossimo senza misura, e che si consacrino come vittime alla carità, che è ancora

quella che può far ritornare gli uomini alla fede”. (Don Orione) Ci avviciniamo alla Pasqua ed allora auguro a ciascuno di noi di diventare anime grandi capaci di testimoniare la vera carità di Dio.

Don Maurizio, Don Albino, Don Luciano, Don Flaviu

Siamo Chiesa Viva

don Maurizio, don Albino, don Luciano, don Flaviu

e tutti i collaboratori de:

La Voce

augurano una

Santa Pasqua 2019

Auguri

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14 Aprile, DomenicaDelle Palme

Ore 9.45: a San Pio X. In piattaforma benedizione dell’ulivo.

La processione poi arriverà alla porta centrale della chiesa. Segue Santa MeSSa Ore 10.15: a GeSù Lavoratore benedizione degli ulivi e processione, segue Santa MeSSa

16 Aprile, marteDì Santo

Ore 18.30: Liturgia PenitenziaLe CoMunitariaa San Pio X 18 Aprile, GioveDì Santo

ore 18.30: a San Pio X ea GeSù Lavoratore

Santa MeSSain “Coena DoMinieiLritoDeLLa LavanDaDeiPieDi Ore 21.00: aDorazione euCariStiCa, Pertutti, aSan Pio X 19 Aprile, venerDì Santo

Ore 18.30: CeLebrazioneDeLLa PaSSioneaSan Pio X ea geSù Lavoratore Ore 21.00: via CruCiSa geSù Lavoratore

20 Aprile, Sabato Santo

Ore 21.30: vegLia PaSquaLePerLeDueParroCChiea geSù Lavoratore 21 Aprile, Domenica

PaSquaDi reSurrezionea San Pio X - Sante MeSSeore 8.00 - 10.00 - 18.00 PaSquaDi reSurrezionea geSùLavoratore - Santa

MeSSaore 10.30

22 Aprile, luneDìDell’anGelo

Sante MeSSe 8.00 e 11.00 a San Pio X Santa MeSSaore 10.30 a geSùLavoratore

4

Appuntamenti

confeSSioni Settimana Santa:

a San Pio X ea GeSù lavoratore GioveDìSanto: 15.30-17.30

venerDìSanto: 15.30-17.30

SabatoSanto: 15.30-18.00

Prossimi

Appuntamenti

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9 aPrile

Alle ore 18 si celebrerà una santa messa di suffragio per il nostro don Fioravante aGoStini nel 6° anniversario del suo passaggio al Signore.Immutato resta il nostro affetto e il nostro ricordo per questo sacerdote amico!

12 aPrile

Buon Compleanno numero 71 al virtuoso della fisarmoni- ca nonché viceparroco, don aLbino baSSaneSe.

25 aPrile

San Marco Evangelista, Patrono della nostra Diocesi.

Oggi è anche giornata della Festa Nazionale della Liberazione.

IlboccIolodIsan Marco

La tradizione centenaria di Venezia che il 25 aprile, nel giorno dedicato a san Marco, sia offerto a fidanzate e mogli un bocciolo (in veneto bócoło) di rosa rossa, in segno d’amore.

Maria ParteciPazio figlia del doge angelo, si innamorò ricambiata del giovane tancredi. Osteggiato dal padre di Maria per il suo stato sociale, non avrebbe permesso un tale matrimonio. Maria chiese allora a Tancredi di trovare gloria combattendo contro gli arabi in Spagna: il padre così non avrebbe più potuto opporsi al loro amore. Tancredi partì e si coprì di gloria in guerra. Un giorno però giunse la triste notizia a Venezia. Tancredi: colpito dal nemico, era caduto sanguinante sopra un rosaio. Prima di spirare, aveva colto un fiore e pregato l’amico Orlando di portarlo a Venezia alla sua amata Maria. Maria prese la rosa tinta ancora del sangue del suo Tancredi e restò muta nel suo dolore. Il giorno dopo, festa di san Marco, fu trovata morta con l’insanguinato fiore sul cuore.

Da quella volta il bocciolo di rosa viene offerto alle donne nel giorno di san Marco quale simbolo d’amore vero, imperituro.

26 aPrile

A Gesù Lavoratore santa Messa di suffragio per i de- funti caduti sul lavoro.

1° maGGio

La Parrocchia di Gesù Lavoratore festeggia “San Giuseppe Lavoratore”!

Siamo Chiesa Viva

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2 maGGio - Mese Mariano Da oggi e per

tutto il mese, dal lunedì al vener- dì alle ore 20.45 sarà recitato in chiesa il “Fio- retto” con la pre- ghiera del Rosa- rio.

11 maGGio - PriMa ConfeSSione

I bambini di terza elementare sperimenteranno per la prima volta il perdono di Gesù con la loro prima confessione. Il Padre è buono e misericordioso!

Saranno accompagnati dalle catechiste/i: Cristina, Chiara, Gianluca, dai geni- tori e dalla comunità. Pag. 20

12 maGGio

Appuntamento in piazzale del Mercato per tutti i fedeli delle Parrocchie del Vicariato di Marghera per la “Domenica a Tempo Pieno”.

26 maGGio PriMe CoMunioni Presentazione a pag. 21

31 maGGio

Santa Messa vicariale dell’ammalato e chiusura del mese mariano a Sant’An- tonio

La data di questa fotografia non è conosciuta ma è molto probabile che risalga al 1° maggio 1957 giorno d e l l’ i n a u g u r a z i o n e del monumento alla Madonna di Fatima. Da notare l’assenza della parte inferiore del

complesso statuario.

Appuntamenti

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Notizie in breve...

Dicembre 2018

Anche per questo Santo Natale i nostri volon- tari hanno allestito il presepe cercando sempre un elemento di novità nella tradizione.

Ne è scaturito un allestimento semplice, ricevendo molti consensi.

Quest’anno in occasione del diaconato di Flaviu e in riferimento al tema dell’av- vento dei ragazzi del catechismo che era “il Servizio alla Comunità“, assieme a Davide e Marco abbiamo ideato il tradizionale presepio creando un libro aperto dove in una pagina c’è la rappresentazione della nascita di Gesù come fosse una foto, nell’altra pagina una frase del vangelo. Il tutto è stato contornato da alcune nuvolette di carta dove i bambini hanno scritto il servizio che piacerebbe fare loro, una volta cresciuti, nella comunità.

Volevo ringraziare Laura e Lia, perché hanno contribuito alla realizzazione del presepe. Mattia Boccalon

23 Dicembre

Un gruppetto di nuovi gio- vanissimi chierichetti/e so- no stati presentati all’as- semblea durante la santa messa domenicale. Emo- zionati ma felici hanno ricevuto ufficialmente la

loro veste. I nostri nuovi ministranti sono Rachele, Giosuè, Aurora, Alice, Alessia, Sara, Chiara, Costanza, Ilaria, Elisa

Alla fine del rito tutti i bam- bini presenti hanno innalzato al cielo il loro piccolo Gesù Bambino da collocare al cen- tro del presepe realizzato nel- le proprie case.

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26 Dicembre

A Gesù Lavoratore le due comunità si sono incontrate nel giorno di Santo Ste- fano, e in diretta ra- dio, è stato recitato il Rosario, le Lodi e la

Santa Messa con la strumentazione, i tecnici e i conduttori di Radio Maria.

Ha presieduto don Albino. Pag. 22 caPoDanno 2019

Un numeroso gruppo di giovani hanno festeggiato il capodanno, con don mau- rizio e don Flaviu a Domegge di Cadore per rinforzare il gruppo e l’amicizia.

Gennaio 2019

E’ venuto per stare qualche giorno con noi victorien

dabirè, un giovane seminarista orionino del Burkina Faso. Attualmente è in Curia generalizia a Roma per imparare la nostra lingua.

18 - 25 Gennaio

La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani è un’ini- ziativa internazionale di preghiera ecumenica cristiana che si celebra ogni anno nel mese di gennaio. Di fatto è un ottavario, cioè dura otto giorni.

Notizie - Notizie - Notizie

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9 La data tradizionale in questa parte del mondo, va dal 18 al 25 gennaio, perché compresa tra la festa della cattedra di san Pietro e quella della conversione di san Paolo; assume quindi un significato simbolico.

Anche nel nostro Vicariato e precisamente nella Chiesa della Resurrezione alla Cita ha avuto luogo l’incontro ecumenico con i fratelli ortodossi, con il rap- presentante della Diocesi don Francesco. Ha presieduto il vicario don Marco assieme al parroco don Nandino e ad altri parroci di Marghera.

15 Gennaio

Secondo incontro di verifica tra i vari responsa- bili degli stands della feStaconnoi.

24 - 26 Gennaio

Per il secondo anno consecutivo alcuni rappresentanti di san Pio X assieme ai sacerdoti e laici, delle Parrocchie e Santuari orionini si sono ritrovati al Convegno, presso il Centro Don Orione di Monte Mario, a Roma, per sintonizzare la pastorale

giovanile con gli orientamenti del Sinodo dei Vescovi.

Il Convegno è stato organizzato dal Segretariato della pastorale delle Parrocchie e Santuari della Provincia “Madre della Divina Provvidenza”. Tema e contesto è stato il recente Sinodo sui giovani e, in contemporanea, la Giornata Mondiale dei Giovani in svolgimento a Panama. Il titolo del Convegno: “I giovani, da destinatari a protagonisti nella Chiesa”. Una testimonianza a pag. 36 - 37

Perché è stato scelto proprio il 27 gen- naio? Questa data è particolarmente si- gnificativa perché il 27 gennaio 1945 le truppe dell’Armata Rossa, entrarono ad Auschwitz per finalmente liberarla, scoprendo così l’enorme campo di con- centramento e sterminio utilizzato nel corso del genocidio nazista: quel giorno, trovarono migliaia di internati tra cui molti erano bambini e una cinquantina

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Notizie - Notizie - Notizie di loro ave-

va meno di otto anni.

Erano so- pravvissu- ti perché erano stati usati come

cavie per la ricerca medica. Quando furono aperti i cancelli di quel campo in cui morirono migliaia di ebrei e di altri internati tutti poterono finalmente co- noscere le atrocità che erano state commesse, come anche vedere gli strumen- ti di tortura utilizzati e i diversi metodi di annientamento utilizzati in quella

“fabbrica della morte”. Per non dimenticare....

28 Dicembre

concettae mirco hanno festeggiato il loro cinquantesimo anno di matrimonio 2 febbraio - canDelora

In occasione della solennità della PreSenta-

zione aL teMPio di GeSù è stato compiuto il rito della candeLora assieme al nostro Par- roco e i sacerdoti della Comunità orionina del “berna” i quali hanno ricordato la loro consacrazione al Signore con la professione religiosa. La comunità e Pio X sono grate ai sacerdoti di don Orione per la loro presenza e servizio, segno di attenzione e cura da parte della nostra Chiesa diocesana.

4 febbraio

feStaDella vita

Come è naturale con la loro vivacità ed entusiasmo i bambini della nostra Scuola Materna, accompagnati dalle loro 10

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11 maestre e dai loro genitori, hanno animato la santa messa domenicale con un bel canto iniziale inneggiando la lode a Gesù. I fedeli sono rimasti ancora una volta sorpresi ma contenti da quelle voci così squillanti. Genitori e i nonni non si sono vergognati della commozione provata. Pag. 18

8 febbraio

Nella Parrocchia sorella di Gesù Lavoratore si è svolta la Celebrazione Eucaristica in onore del patrono, San GiroLaMo eMiLiani, presieduta dal parroco, don Maurizio, con don Luciano e don Albino. Il santo viene ricordato per quanto ha fat- to nell’educare, curare e amare i ragazzi più ab- bandonati della sua terra veneziana e in tutte le terre da lui toccate. Alla fine della Messa ricco buffet in un incontro conviviale in patronato con tutti. Pag. 23

Il fondatore dell’ordine dei ChieriCi regolaridi Soma-

SCa, Girolamo Emiliani, nacque a Venezia nel 1486 da una famiglia nobile. Ultimo di quat- tro fratelli, a soli dieci anni rimase orfano di padre e nel 1506 iniziò la carriera pubblica.

Nella guerra contro la Lega di Cambrai venne catturato e imprigionato. Nell’umiliazione del carcere subì una profonda trasformazione interiore, e promise alla Madonna di cam- biare vita. Liberato, secondo la tradizione miracolosamente grazie alla intercessione della Vergine tornò a Venezia dedicandosi interamente a Dio, accostandosi ad esperienze spi- rituali e caritative. Nel corso della tremenda carestia che infierì nella regione nel biennio 1528-29, il santo prestò assistenza nell’ospedale degli Incurabili accogliendovi tutti quelli ma soprattutto gli orfani e le orfane che raccoglieva dalla strada insegnando loro i primi elementi della dottrina cristiana.

Nei primi mesi del 1537 scoppiò una epidemia di peste, che contagiò anche lui: ammala- tosi il 4 febbraio 1537, morì a SomaSCadi VerCurago, località in provincia di Lecco.

Tipica dei Somaschi è la devozione a Maria invocata col titolo di mater orphanorum. L’or- dine – dedito principalmente all’educazione cristiana della gioventù, soprattutto degli orfani e degli abbandonati, e al ministero parrocchiale - è presente oggi, oltre che in Italia, in Polonia, Romania, Spagna, negli Stati Uniti, in vari paesi dell’America Latina, e nelle Filippine.

11 febbraio

giornoDeLriCorDo della tragedia delle Foibe (cavità carsiche di origine natu- rale con un ingresso a strapiombo) e dell’Esodo degli italiani da iStria, fiuMee DaLMazia.

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Notizie - Notizie - Notizie A Marghera, in piazzale Martiri delle

Foibe si è svolta la cerimonia ufficia- le del “Giorno deL ricordo”, giornata istituita con la Legge 92 del 2004.

E’ intervenuta la rappresentante del Co- mune di Venezia, Ermelinda Damiano e

i bambini del coro dell’Istituto comprensivo “Filippo Grimani” di Marghera.

L’espressione MaSSacrideLLeFoibe indica gli eccidi ai danni della popolazione italiana della Venezia Giulia e della Dalmazia, avvenuti durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato secondo dopoguerra, ad opera dei Comitati popolari di liberazione jugoslavi. Il nome deriva dai grandi inghiottitoi carsici dove furono gettati molti dei corpi delle vittime, che nella Venezia Giulia sono chiamati, appunto, “foibe”.

È inquellevoraginidell’istria chefrail ‘43 eil ‘47 furono

gettati, vivieMorti, 12.000 infoibatiaccertati dicuiesisto-

noelenchinoMinativi enuMerodellesalMeestratte. oltre

a ciò il draMMa degli esodati e Profugi si Può nuMerare in

350.000 fuggitiin italiae nelMondo. 109 caMPiProfughi in tutta italiaoltreanuMerosecaserMechedetterorifugio.

11 febbraio MaDonnaDi LourDeS

giornataDeLLaMMaLato.

Il giorno prima commossa celebrazione e benedizione degli ammalati nella nostra parrocchia. La Giornata mondiale del malato fu istituita il 13 maggio 1992 da papa Giovanni Paolo II. A partire dall’11 febbraio 1993, la memoria liturgica della Madonna di

LourdeS ha assunto anche il carattere di “momento speciale di preghiera e di condivisione, di offerta della

sofferenza”. Art. a pag. 30 - 31 - 32 15 febbraio

Secondo Cenacolo di Preghiera.

Pag.26 - 27 12

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13 2 - 3 marzo

Don Luciano Ma- riani, nostro ex Par- roco qui a san Pio X dal 1986-93, nonchè missionario orioni- no in Madagascar, è tornato in Italia per motivi di salute e non poteva mancare una sua visita a Mar- ghera.

Nell’omelia di do- menica ci ha parlato della sua missione in quelle terre parlan- do delle difficoltà e della fatica ma anche della gioia per il suo servizio.

Il 10 Novembre di esattamente 42 anni fa, i primi sacerdoti orionini iniziava- no la loro opera nella missione di anatihazo, nel quartiere poverissimo nella periferia della capitale antananarivo. Oltre alla missione di Anatihazo altre tre comunità sono nate e cresciute in questi anni: antsofinondry, faratsihoe aM-

banja, per arrivare tra i più poveri e dare loro la gioia della parola di Dio e il sollievo nel sentirsi compresi, aiutati e amati.

5 marzo - uLtiMogiornoDi CarnevaLe

Alcune volonterose operatrici, Nadia, Lia e Laura, hanno ideato e realizzato un momento di in- contro e fraternità in occasione dell’ultimo giorno di carnevale per intrattenere i nostri anziani regalando oltre che l’allegria an- che galani e fritelle. Pag. 34

Don LucianoconisuoigiovaniDisan Pio X

etraisuoiragazzievoLontari in MaDagascar

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Notizie - Notizie - Notizie 6 marzo - Rito delle “ceneri

La funzione liturgica che caratterizza il primo giorno di Quaresima, «Convertitevi e crede- te al Vangelo» esprime, oltre a quello peni- tenziale, l’aspetto positivo di questi quaranta giorni che è tempo vivo di conversione.

10 marzo

Ritiro di Quaresima per i ragazzi e le famiglie del catechismo. Pag. 24 - 25 Alla fine della

Messa comunita- ria i nostri giova- ni, accompagnati dai ragazzi/e del catechismo con un grandissimo entusiasmo, han- no improvvisa- to un originale

“banS” accompagnati da una musica coinvolgente 12 marzo

Il 12 marzo del ‘40, con le parole “Gesù, Gesù, Gesù...vado!”, San Luigi orione, Padre Spirituale dei nostri sacerdoti e fondatore della PiccoLa oPeradeLLa divi-

na Provvidenza, tornava al Signore. E’ stato proclamato Santo da San Giovanni PaoLo ii il 16 maggio 2004. Era nato a Pontecurone (Al) il 23.06.1872.

Un pensiero sul Santo della Carità a pag. 38 10 - 17 marzo

Settimana di Animazione Missionaria. I catechisti hanno par- lato della missionarietà assieme ai ragazzi in vista della Gior- nata Missionaria Orionina che si festeggia il 17 marzo.

21 marzo

Un abbraccio e un augurio per il nostro don Luciano deGan che oggi festeggia le sue 72 primavere.

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Continua la distribuzione di frutta o verdura da parte dei nostri preziosi collaboratori.

In cambio di qualche offerta più o meno generosa si può ritirare una borsa. Il ricavato sarà interamente messo a disposizione del servizio Caritas Parrocchiale.

22 marzo

CoMPLeannoDeLLe PiCCoLe CoMunità. Sono ormai 22 anni che una

volta al mese, nelle case ci si incontra con semplicità con- dividendo difficoltà e gioie vissute nel quotidiano, attor- no e insieme a Gesù che si fa luce e ci indica come agire da cristiani in famiglia, nel

vicinato. La luce accesa ritorna poi nelle proprie case per portarla a chiunque incontriamo. Per festeggiare assieme l’anniversario i componenti delle Piccole comunità si sono incontrati in oratorio per conoscersi meglio e consu- mare assieme dopo i Vespri, la “ciotoLadi riSo” con un momento di condivisione attorno alla Parola. Pag. 28 - 29

Intanto continua la ristrutturazione del confessionale a destra della porta cen- trale della nostra chiesa, che sarà più accogliente e prezioso.

29 marzo

Via Crucis dei nostri bambini e ragazzi del Catechismo.

“lamPaDaPerimieiPaSSièlatuaParola,

luceSulmio cammino”.

14 aPrile

Con la doMenica deLLe PaLMe inizia la Settimana Santa che precede il grande evento della

r

eSurrezione Di

G

eSù

Piccola Comunità A3 - A5

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Qui Scuola Materna

Gennaio 2019

Al rientro dalle vacanze natalizie, i bambini della Scuola Materna San Pio X hanno vissuto vari momenti, ne raccontiamo alcuni…

Lunedì 7 Gennaio sono arrivati a scuola Babbo Natale e la Befana che hanno portato doni e calze per tutti i bambini.

E’ sempre bello vedere sul volto dei bambini lo stupore e la gioia che provano in questi momenti

grazie alla loro purezza e ingenuità.

Giovedì 10 Gennaio, Michela e Carlo ci hanno rallegrato con la lettura animata del libro “I colori delle emozioni” dando il via ad una

serie di giochi e attività che i bambini svolgeranno nei prossimi mesi su questo argomento.

Martedì 22 Gennaio, vista l’esperienza positiva dello scorso anno, è venuta a trovarci una classe di terza dell’Istituto Salesiano San Marco accompagnati dal loro professore e da don Marco. La mattinata è cominciata con un momento di preghiera tutti insieme, ragazzi e bambini. Don Marco ci ha fatto riflettere come Gesù, proprio perché “vero uomo” abbia provato lui stesso delle emozioni: rabbia, calma, gioia, tristezza e paura, ricordando alcuni momenti della sua vita. Il momento si è concluso recitando la preghiera

16

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“Angelo Santo” che quotidianamente dà il via alla giornata dei nostri bambini. Dopodiché in ogni sezione, un gruppo di 5 ragazzi ha lavorato con i bambini. E’ stato interessante vedere come i bambini abbiano la capacità e la spontaneità di interagire con persone nuove e più grandi di loro, riuscendo i piccoli a mettere

a loro agio i grandi senza troppe difficoltà.

Insieme hanno realizzato una pagina pop- up con protagonista un mostrino delle emozioni che i bambini hanno conosciuto proprio nel libro: “I colori delle emozioni”. La classe blu ha realizzato il mostro della tristezza, la rossa quello della rabbia, la gialla quello della gioia e la verde quello della calma. Terminato il lavoro hanno potuto giocare assieme con lego, puzzle, pentoline, bambole…un tuffo nei ricordi per i giovani ragazzi e ancora più divertimento per i nostri piccoli che avevano a loro completa “disposizione” qualcuno che giocasse con loro. Arrivato il momento di salutarci abbiamo intonato il nostro mitico

“Ciao, ciao amici, ciao... Arrivederci - arrivederci qui tra noi... Ciao-ciao!!!

Le maestre della scuola materna

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Qui Scuola Materna

“ Vita nuova c’è se Gesù è in mezzo a noi”. E’

questo un verso del canto iniziale che i bambini della scuola materna hanno intonato all’inizio della Celebrazione Eucaristica, domenica 3 Febbraio.

I bambini e le famiglie si sono riunite insieme alla Comunità parrocchiale per lodare Dio Padre per il dono della vita, il dono più prezioso fatto all’uomo e per chiederGli di aiutarci a rispettare questo dono meraviglioso e ricolmarlo di gioia.

Il canto iniziale “Acqua siamo noi” richiama l’importanza dell’acqua come elemento fondamentale per la vita e non solo. Nell’esperienza cristiana l’acqua è l’elemento di purificazione dal peccato e Cristo è la sorgente di acqua viva che disseta per l’eternità.

L’animazione liturgica è proseguita con delle semplici preghiere spontanee dei bambini e di un papà, con l’offertorio di una coppia di genitori e della maestra Roberta, maestra di ginnastica in dolce attesa, che ha portato all’altare un paio di scarpine segno di una nuova vita, di fertilità e crescita nella famiglia.

Margherita

Festa della Vita 2019

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Essere al servizio degli altri

Abbiamo spesso la fortuna di avere in Oratorio ospiti speciali: don Luca Ingrascì, giovane sacerdote orionino, è sicuramente uno di loro.

Alla fine di novembre scorso è passato a trovarci e, con i ragazzi di 2°

media, c’è stato un interessante incontro su Don Orione, sul donarsi, sulla vocazione.

Con l’aiuto dei nostri preziosi Flaviu e Lorenzo, don Luca ha fatto

vedere ai ragazzi un video sulla figura di Don Orione, colonna portante della nostra comunità.

Ha spiegato in modo molto semplice cosa si può fare per essere di aiuto verso i più bisognosi, come faceva Gesù e come faceva, appunto, Don Orione.

Possiamo essere Mani, Piedi, Labbra, Occhi, Cuore.

Possiamo essere le Mani di Gesù per servire gli altri Possiamo essere i Piedi di Gesù per guidare gli altri nei giusti sentieri

Possiamo essere le Labbra di Gesù per annunciare il Vangelo Possiamo essere gli Occhi, di Gesù per vedere i bisogni degli altri.

Non serve fare chissà quali grandi imprese per essere buoni cristiani: piccoli gesti, piccoli passi, tante piccole gocce che però assieme fanno un oceano!

Questo vuol dire essere al servizio degli altri.

Questo vuol dire essere Cuore, amare gli altri in modo disinteressato

I ragazzi hanno interagito con molto entusiasmo durante questo incontro, conclusosi con un canto molto coinvolgente (e con don Luca alla chitarra)..un testo davvero significativo e un ritornello che entra in testa!!

E’ sempre bello quando si riesce a fare queste esperienze , in particolare con i preadolescenti:

far diventare un’ora di catechismo qualcosa di più “vivo”, di più interessante... e soprattutto poi vedere come “rispondono” i nostri ragazzi quando vengono chiamati a far davvero parte di una comunità!

Vorrei che le mie mani avessero la forza per sostenere chi non può camminare;

vorrei che questo cuore, che esplode in sentimenti, diventasse culla per chi non ha più madre.

Mani, prendi queste mie mani, fanne vita, fanne amore,

braccia aperte per ricevere chi è solo;

cuore, prendi questo mio cuore, fa’ che si spalanchi al mondo, germogliando per quegli occhi che non sanno pianger più….

Silvana D’Iseppi

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Parrocchia viva -Prime Confessioni

Insieme a questi bambini stiamo affrontando un cammino che li porterà l’11 maggio alla Prima Confessione, provando a ricordarci che è il Sacramento della Gioia, e non è un momento in cui qualcuno ci rimprovera per quello che abbiamo fatto, ma è il momento in cui Qualcuno ci accoglie, perdona e ci dà l’occasione di migliorarci.

Noi catechiste e aiuto catechista, Cristina Iluta Zagallo, Chiara Malavolta, Gianluca Condotta presentiamo:

Agathea Aurora Angeli Emma Bosco Mattia Breda Tommaso Budicin Aurora Busatto Dalia Cadura Gioele Ceruzzi Giulia

Chiosi Costanza Francesco Gyelas Guglielmo Simone

Guzzo Elisa Marini Matteo

Molina Emily Perini Andrea

Pozzato Alice

Rizzotto Samantha Sambo Valentino

Serena Filippo Serena Vittoria

Tantillo Alice Zaccolin Matthias

Zagallo Sara Zanchi Gabriele

20

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21 Baso Giosuè,

Berti Maia, Bolognese Asia,

Calia Simone, Callegaro Alice, Cavallarin Alvise, Danesin Federico, Frezza Beatrice, Furlanetto Marta, Ghedin Margherita,

D al P erDono , al D ono Per ...

Nel cammino che stiamo facendo assieme ai bambini di quarta elementare in preparazione alla Prima Comunione, abbiamo voluto sottolineare l’importanza dell’ essere dono per...

Questo è l’atteggiamento che Gesù ha sempre avuto nei confronti di chi gli stava intorno: donare tutto se stesso in sorrisi, carezze, gesti, parole....

Questo è l’atteggiamento che Gesù ha nei nostri confronti quando, per starci sempre vicino, si fa dono nell’Eucarestia perché anche noi possiamo, con Lui, essere dono per gli altri. Ci prepariamo a ricevere la Prima Comunione pensando a Gesù che lava i piedi ai sui apostoli e ci dice: “Guardati intorno e fallo anche tu! Non temere, sono con te!” Le catechiste Silvana, nadia, anna Paola presentano i bambini/e di quarta elementare che il 26 maggio riceveranno Gesù per la Prima Volta.

Gianolli Marisol, Giurin Christian, Gjoni Jennifer, Horbovska Veronica,

Leggio Ilaria, Menin Emanuele,

Molon Enrico, Nacci Asia, Orlandi Sofia,

Pasqualetto Filippo, Saponaro Luca,

Scantamburlo Federico, Serafini Maddalena, Tommasini Simone,

Topalli Aurora, Topan Alessio, Zagallo Alessia, Zamattio Alessia.

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“Due Parrocchieuna comunitàDifeDe

22

Gesù Lavoratore - Gesù Lavoratore - Gesù Lavoratore

Santo Stefano 2018

La Santa Messa, nel giorno di Santo Stefano a Gesù Lavoratore, è stata trasmessa in diretta su “Radio MaRia”.

Il Gruppo Editoriale di Radio Maria del Veneto ha presentato la Parrocchia dalla quale si stava trasmettendo. Sono state presentate le peculiarità della Chiesa: il grande mosaico

dell’entrata raffigurante il Cristo Risorto contornata da iscrizioni sacre e la

rappresentazione delle fabbriche. Sono stati descritti i mosaici dell’abside che rappresentano il motivo del lavoro dalla creazione ai nostri giorni e le vetrate che rappresentano la creazione in tutta la sua descrizione.

La Santa Messa è stata celebrata da don Albino Bassanese e animata dal

“Coro San Girolamo Emiliani” diretto da Marco criscuolo. A don Giuseppe che ha iniziato e regalato il progetto: GRAZIE

Epifania 2019

Il Giorno 5 gennaio 2019 abbiamo realizzato la “33° edizione della Befana della tradizione” e la “7° edizione del volo della Befana”.

Questa manifestazione si è da sempre realizzata in occasione dell’Epifania.

Dopo la Messa vespertina il Parroco don Maurizio Macchi ha benedetto la “PiRa” che ha preso fuoco dopo il Processoal 2018 con tutte le sue piccole e grandi cose, belle e brutte che abbiamo vissuto . Il Volo della

Befana, come da 7 anni è stata organizzato dal “GRuPPo

SGRafaMaSeGni” che con la professionalità e disponibilità ci ha permesso di portare a Marghera Sud ancora una volta una manifestazione del genere.

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La Befana volante di quest’anno è stata Sara OliOSi che è stata portata alla base del Torrione della Chiesa e ha “volato” con scopa e coriandoli sino a dispensare calzette con dolci a tutti i bambini presenti.

La manifestazione si è conclusa con la cioccolata calda, vin brulé e pinza a tutti i presenti.

Ringraziamento va a tutti coloro che hanno permesso ancora una volta questa tradizione dell’Epifania.

San Girolamo Emiliani

Il giorno 8 febbraio a Gesù Lavoratore abbiamo celebrato la Festa di San Girolamo Emiliani, nostro Patrono. Santo nato nel 1486 a Venezia e morto a Somasca (BG) l’8 febbraio 1537.

Don Maurizio, che ha

concelebrato con don Albino e don Luciano, ha disegnato la sua figura durante la Messa.

Ha ricordato, inoltre, che nella nostra Chiesa sono presenti le statue di tre Santi: San GiRolaMo

eMiliani, San GioVanni BoSco e San

luiGi oRione.

La devozione a san Girolamo, Veneziano, è stata portata qui da don Armando Berna con la primissima richiesta di edificazione della Chiesa. Questo santo ha dedicato la sua vita alla protezione dei giovani e alla cura dei poveri.

San Giovanni Bosco, conosciuto attraverso la presenza dei Salesiani, ha dedicato la sua vita all’educazione dei

giovani.

Così come San Luigi Orione, fondatore della Congregazione della Piccola Opera Divina Provvidenza, che ha improntato e dedicato la sua vita al servizio della carità e al lavoro guardando i giovani e ai più svantaggiati.

Tre Santi che hanno un denominatore comune: la cura dei giovani in tutte le loro necessità, soprattutto l’educazione, la preghiera e il lavoro.

La giornata è terminata con un bel incontro conviviale tra le due comunità all’interno della Collaborazione Pastorale tra San Pio X e Gesù Lavoratore. Carla Urlando

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10 marzo 2019. Una domenica di quasi primavera:

sole, aria tiepida e gradevole, voglia di passeggiate.

Eppure un buon numero di genitori, davanti a questa

“tentazione”, ha scelto di essere presente all’incontro di inizio quaresima con i propri figli.

Tema impegnativo, modalità nuova: a ciascuno penna e fogli con le domande, alle quali rispondere personalmente:

1- Quali sono gli argomenti che condividete in famiglia nella vostra giornata?

2- Come vivi la tua fede personale?

3- Come vivete come coppia la fede in Dio?

4- Parlate di Dio con i vostri figli, condividete la vostra fede con loro?

E poi anche domande proposte dall’assemblea: ”Ma quando si parla?” e “Avete sempre voglia di parlare?” E ancora: “E se l’altro non ascolta?” Una domanda per volta, si rispondeva in forma anonima, si consegnava la risposta in un cestino dal quale ne venivano estratte tre/quattro per avviare la discussione.

Non siamo in grado di dare dei “risultati”! Abbiamo raccolto, per le prime tre domande (per la quarta…non c’è stato tempo), una cinquantina di risposte e in più abbiamo preso nota dei molti interventi: ogni cosa, ha promesso don Maurizio, verrà sistemata e restituita alla riflessione e all’approfondimento di tutti. Per il momento, ci sentiamo di sottolineare questo:

1- Gli argomenti di cui si parla in famiglia sono più o meno gli stessi:

l’organizzazione familiare, i figli, la scuola e… anche la cosa più bella capitata oggi! La difficoltà è trovare i momenti della condivisione data la vita frenetica e i tempi lavoro/scuola che non sempre consentono di ritrovarsi tutti insieme attorno alla tavola. Momento, in genere, privilegiato, la cena.

2- La fede, nel mondo in cui viviamo, è messa fortemente alla prova; i momenti nei quali si esprime non sono necessariamente in chiesa, ma anche a casa. Per qualcuno è nel prendersi cura dell’altro. Puntualizza don Maurizio

Parrocchia Viva

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che la fede è un dono che vive di queste due dimensioni: personale e comunitaria, necessarie entrambe.

Bisogna trovare un equilibrio.

3- Il percorso di preghiera

“insieme” non è sempre facile, per qualcuno non è neppure necessario.

Bella l’esperienza di chiudere la giornata pregando insieme ma, il più delle volte, i tanti impegni e le fatiche quotidiane creano qualche ostacolo. Molto spesso, quando si chiede alla coppia se prega insieme, cerca di portare il discorso sui figli.

La conclusione bella, che ci portiamo a casa è che, nonostante tutto, difficoltà, impegni, anche fedi diverse ci sono valori e punti fermi sui quali si lavora e ci si aiuta per crescere insieme. Tutto troppo roseo rispetto al mondo esterno?

No, nel momento in cui parliamo della realtà autentica e vera delle nostre famiglie. Realtà, anzi, che dovrebbe magari trovare maggior coraggio per proporsi all’esterno ed essere così più visibile e incisiva. Tiziana

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Hanno celebrato il loro 50° Anniversario di Matrimonio Cristiano:

C

onCettae

M

irCo

Ricordiamo che...

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Parrocchia viva

Per me è stato il primo cenacolo a cui partecipavo e mi sono sentita in attesa di qualcosa, un dono, un imprevisto, una sorpresa. E lo è stato. A partire dall’introduzione di Isabella Damiani, ricca di spunti di riflessione:

“Eccoci qui a vivere insieme questo Secondo Cenacolo:

sacerdoti e fedeli, operatori pastorali, giovani....non come individui ma come comunità, Chiesa in cammino.

Ognuno ha portato con sé le proprie fatiche, difficoltà, fragilità, contraddizioni, resistenze, ma anche le gioie, il

bene, le soddisfazioni che segnano la nostra vita quotidiana. Sarà un momento forte di preghiera, adorazione, comunione, condivisione.

Riconoscendo che Gesù è il centro della nostra vita, presente in mezzo a noi nell’Eucarestia e nella Parola; Parola che parla a ciascuno di noi, che rischiara gli angoli bui dei nostri vissuti, ravviva la fiamma della nostra fede, ci invita a discernere in quale modo vivere da cristiani. Consapevoli che come ha scritto don Tonino Bello: “”Se manca l’amore da cui partono le opere, se manca la sorgente, se manca il punto di partenza, costituito da Parola ed Eucarestia, ogni nostro impegno apostolico e di servizio risulterà solo una girandola di cose.

Lasciamoci quindi abbandonare con umiltà e fede al tenero abbraccio di Gesù perchè solo Lui potrà darci forza, consolazione, sostegno, speranza.”

Dopo questa premessa, ecco che entra Gesù portato in processione nell’ostensorio e si avverte la solennità e la forza del momento, in cui cadono tutte le nostre resistenze e si dissolvono i troppi pensieri della mente. Non resta che inginocchiarci per l’adorazione, momento di dialogo con Lui e quante cose salgono dal cuore in questa preziosa pausa predisposta apposta perché trovassimo pace, donandogli di noi stessi tutto, mente, cuore, sensi.

Ha poi inizio la preghiera comunitaria con le acclamazioni, il cui tema è la luce di Cristo.

Secondo Cenacolo

“Luce per la nostra vita è la Sua Parola”

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“Chi segue Gesù non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita. - Tu sei Stella fulgida del mattino. - Voi siete figli della luce e figli del giorno: noi non siamo della notte né delle tenebre.”

Don Maurizio proclama il Vangelo del cieco nato, commentato da sei giovani e da lui stesso approfondito. Segue poi un segno significativo:

come Gesù bagnò gli occhi del cieco con fango, così ciascuno di noi bagnerà gli occhi del suo vicino con l’acqua di alcune ciotole.

Siamo qui per testimoniare

reciprocamente la nostra fede e questo piccolo gesto delicato e gentile, bagnarci gli occhi vicendevolmente, rafforza sia la nostra fede che la capacità di avere la vista illuminata dalla luce di Cristo. E qui viene a proposito una testimonianza letta sulla vita dell’ eremita cieco, l’orionino frate Ave Maria che, nel 50° di professione religiosa, ringraziava il Signore con calde parole per questi suoi 50 anni trascorsi completamente al buio, eppure illuminati dalla luce di Dio, nel servizio di amore di ogni giorno.

La benedizione conclude un momento intenso e bello che ci ha trovato raccolti e partecipi, le due comunità riunite. Uscendo, ci vengono donate due candele e due preghiere, le prime per noi e le altre due da donare a chi vogliamo. Questa è la preghiera: “Voglio stare in silenzio, Signore, e attenderti. Voglio stare in silenzio e comprendere la tua realtà. Voglio stare in silenzio per essere vicino alle cose da te create e ascoltare la loro voce.

Voglio stare in silenzio per riconoscere, fra tante, la tua voce. Voglio stare in silenzio e scoprire, stupito, che tu hai una parola per me. Non sono degno di accoglierti, Signore, eppure: pronuncia una sola parola e l’anima mia vivrà.”

Irma Ubizzo

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Parrocchia viva

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Sono passati 22 anni da quando don Fausto, nostro parroco di allora, assieme al Patriarca Scola, dopo il Sinodo Parrocchiale, con tante persone di buona volontà, dava l’inizio concreto di quell’evento che ancora adesso, pur con tante difficoltà ma con lo stesso entusiasmo, ancora è presente nella nostra parrocchia.

Don Pierangelo nel 2017, quando festeggiavamo il compleanno n. 20 diceva:

“Sono senza parole...., sono rimasto allibito. Tutto ciò mi fa dire che ne è valsa la pena, perché le cose sono davvero molto belle. Incontrarsi attorno alla Parola, far incontrare le generazioni fanno sì che anche la pastorale della Comunità intera ne abbia beneficio.

Le Piccole Comunità sono nate per mettere al centro la Parola di Dio in un momento di fraternità. Una Parola che ci interpella non individualmente ma comunitariamente.

Le Piccole Comunità hanno una grande potenzialità perché sono in contatto con la realtà, dove la gente vive.”

Il mio pensiero va a tutte le persone presenti e rivedo con sincera cordialità i volti di ciascuno, ad uno ad uno, con la sua storia intessuta di gioie e di dolori. E’ la Parola di Dio che ci chiama e ci fa incontrare per cre- scere nella fraternità. Quanto bene abbiamo ricevuto in questi anni. Grazie Signore Gesù!

(a lato la testimonianza di Manuel, componente di una Piccola Comunità)

Piccole o Grandi Comunità?

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Quando due o più persone, che hanno deciso di prendere sul serio il Vangelo, si incontrano e si amano come Gesù vuole, si verifica qualcosa di molto bello: esse cominciano a fare la stessa esperienza dei discepoli di Emmaus, quando si sono sentiti ardere il cuore nell’ascoltare Gesù fra loro; cosi nasce e vive una comunità, piccola o grande che sia, incontrandosi intorno alle parole del Vangelo.

Chi sperimenta, almeno una volta, quanto sia bello vivere in una piccola comunità insieme con gli altri, diventa più attento alla loro presenza e prova, poi, un grande gioia nel custodire questa splendida realtà. Questa è l’essenza delle nostre piccole comunità, che camminano insieme da molti lustri ormai e che si sperimentano nell’itinerario di anno in anno, accompagnate da un percorso di riflessione e preghiera.

Venerdì 22 marzo proprio a questo cammino comune abbiamo dedicato una serata, con una ciotola di riso e un momento di vita in comune com’è nella nostra tradizione:

un testo, alcune parole su cui soffermarsi, le nostre idee da unire insieme mediante un filo conduttore, il tutto grazie al lavoro di Isabella che di mese in mese traccia questa strada invitandoci poi a condividerla.

Queste righe forse più che a ricordare la serata sono rivolte a chi non ha ancora sperimentato la gioia della piccola comunità. Le comunità ci sono e sono aperte ad accogliere chi abbia voglia di vivere alcuni momenti insieme ad amici e fratelli con letizia; sono infatti un luogo di condivisione delle esperienze belle e delle difficoltà, un momento di vicinanza e non solo un luogo di preghiera perché, come potremmo dire rubando le parole a Papa

Francesco, le piccole comunità non stanno chiuse dentro le case o nella chiesa ma si ritrovano camminando lungo le nostre strade, nelle vie del nostro quartiere.

Manuel Basso

Piccole Comunità

“A perte

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XXVII Giornata Mondiale del Malato

“Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date“

Il merito va tutto al Santo Padre Giovanni Paolo II se da oltre un ventennio, ogni anno si celebra la Giornata Mondiale del Malato, poiché ha avuto l’intuizione di promuoverla il 13 Maggio 1992.

A partire dall’11 febbraio 1993 la memoria liturgica della Madonna di Lourdes ha assunto anche il carattere di

“momento speciale di preghiera e di condivisione, di offerta della sofferenza“.

A Papa Giovanni Paolo II era stato diagnosticata la malattia di Parkinson già nel 1991, ed è significativo che abbia deciso di creare una Giornata Mondiale del Malato, un solo anno dopo la diagnosi. La coincidenza della festa della Vergine di Lourdes è stata scelta perché molti pellegrini e visitatori a Lourdes hanno riferito di essere stati guariti per intercessione della Beata Vergine.

Da allora sono passati 27 anni e ogni anno puntualmente questa Giornata continua in tutto il mondo ad essere celebrata. Se pensiamo a quante sono le Associazione Pubbliche e Private, grandi e piccole sparse nel nostro pianeta che in questa giornata sono strumento di promozione nello stimolo alla Preghiera e alla condivisione, con l’apice nella Celebrazione Eucaristica al fianco di fedeli malati e sofferenti coinvolti, raggiungiamo cifre da capogiro.

Tra queste anche l’Unitalsi nata proprio davanti alla Grotta di Lourdes nel 1903, condivide la Giornata Mondiale del Malato, vivendola nelle ben 250 Sottosezioni attive nel territorio

nazionale.

Anche la Sottosezione Unitalsi Diocesi di Venezia non ha saltato un anno nel voler testimoniare e valorizzare l’importanza di questa Giornata, in diverse località, organizzando come quest’anno Sante Messe Solenni sia in Terraferma che nel Centro Storico a Venezia con gli ospiti dell’Ospedale Fatebenefratelli e a Burano.

Unitalsi

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31 A Marghera in particolar modo, è stata celebrata la Solenne Santa Messa Domenica 10 febbraio con la Comunità di San Pio X organizzata con la Commissione Liturgica Parrocchiale e le due Unitalsi Diocesana e Aziendale, movimentando un nutrito numero di malati i quali, prelevati dalle abitazioni e provenienti dagli istituti locali,che hanno potuto ricevere una Benedizione Speciale con l’imposizione delle mani del nostro don Luciano Degan, il quale ha presieduto la Celebrazione con competenza, entusiasmo e passione.

La processione, la sistemazione ordinata di fronte altare dei malati attenti e rasserenati in carrozzina, i tanti Ministranti composti, le schiere di Sorelle e Barellieri dell’ Unitalsi , i canti eseguiti con bravura ed esperienza dal nostro coro e la partecipazione condivisa e attiva dei parrocchiani, formati da bambini di catechismo, da giovani, famiglie e anziani, che solitamente sono presenti

in questa Santa Messa, hanno contribuito a formare un clima fraterno del

“farsi carico e farsi prossimo“ che faceva intendere quasi un’assunzione di responsabilità nell’accudire al malato sostenuti dalla preghiera.

Il saluto finale del Presidente dell’Unitalsi Aziendale Dr. Giuseppe Barbiero così spontaneo e non programmato, sulla calda accoglienza ricevuta dai Parrocchiani e dalla Parrocchia ospitante, sui bei canti e la gioia di trovarci assieme agli amici in difficoltà, ci ha veramente toccato il cuore.

La sera successiva, giorno proprio della ricorrenza dell’apparizione della Madonna avvenuta a Lourdes l’11 febbraio 1858, nella Cappellina laterale sono convenuti diversi Unitalsiani alle ore 18 per il consueto Santo Rosario, questa volta meditandolo con Santa Bernardetta protettrice dei malati.

Bisogna dire che la Giornata Mondiale del Malato, ci ha offerto così l’opportunità di stare un po’ anche con i malati della nostra Parrocchia e anche con i disabili dell’Istituto Don Orione di Chirignago, che potrebbero essere anch’essi visitati in via continuativa da Giovani

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Unitalsi

e meno Giovani della ns.

Comunità Parrocchiale.

Concetto questo ribadito dal Direttore Generale dell’Opera Don Orione venuto a trovarci in una visita Pastorale di qualche anno fa, che parlava di “adottarli“ come Comunità in uscita missionaria.

Ecco allora che l’intuizione del Papa Giovanni Paolo II, di sensibilizzare questa giornata alla realtà difficile della sofferenza e solitudine, attraverso le varie Istituzioni e le celebrazioni, vuole portarci a riflettere seriamente almeno per un giorno, su questa opera di Misericordia, chinandoci come

fece Gesù sul malato piagato nel corpo e nello spirito e sollevandolo con servizio d’amore.

La giornata del Malato non esclude mai un momento ricreativo conclusivo, come è stato fatto nella nostra Parrocchia al termine della celebrazione, che permette dialogo, comunicazione e sorrisi con i malati e una presa di confidenza con la realtà fragile della sofferenza, capace di trasformare i nostri cuori come quello del Buon Samaritano che si è fermato a soccorrere e non è passato oltre.

Renzo Lazzarini

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31 Marzo - Volontari Unitalsiani a San Pio X e a Catene, Madonna della Salute

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