NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
(2° stralcio)
INDICE
Art. 1 – Campo di applicazione delle norme Art. 2 – Elaborati del Piano Particolareggiato Art. 3 – Zonizzazione
art. 3.1 – Aree di urbanizzazione primaria art. 3.2 – Aree di urbanizzazione secondaria art. 3.3 – Zone edificabili
Art. 4 – Parametri edilizi ed urbanistici Art. 5 – Destinazioni d’uso ammesse Art. 6 – Criteri di attuazione del P.P.
Art. 7 – Prescrizioni di carattere generale art. 7.1 – Allineamenti e profili
art. 7.2 – Allacciamenti alle opere di urbanizzazione primaria art. 7.3 – Tolleranze e varianti al P.P. approvato
art. 7.4 – Indirizzo architettonico art. 7.5 – Verde privato
Art. 1 – CAMPO DI APPLICAZIONE DELLE NORME
Le presenti norme tecniche di attuazione regolamentano gli interventi edificatori e di sistemazione urbanistica del Piano Particolareggiato di iniziativa privata PP29 “BENIAMINA” 2° Stralcio, relativo all’area di proprietà della società Beniamina s.u.r.l. con sede in Via Natalia Ginzburg 20 a Modena, C.F./P.IVA 02515320360.
Art. 2 – ELABORATI DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO a) Elaborati grafici:
- tav. pp.01.00 rilievo catastale
- tav. pp.02.00 vincoli ed estratto P.R.G.
- tav. pp.03.00 planimetria comparto - tav. pp.04.00 aree di cessione
- tav. pp.05.00 rete illuminazione pubblica - tav. pp.06.00 rete elettrica MT/bt
- tav. pp.07.00 rete gas-acqua - tav. pp.08.00 rete fognature - tav. pp.09.00 rete telefonica - tav. pp.31.00 planivolumetrico
b) Elaborati descrittivi:
- relazione geologico-sismica;
- valutazione ambientale strategica (V.A.S.);
- pp.21.00 relazione descrittiva cronistoria;
- pp.22.00 relazione tecnica;
- pp.23.00 stima opere urbanizzazione U1;
- pp.24.00 norme tecniche di attuazione;
- pp.25.00 bozza schema convenzione
I progetti esecutivi delle opere di urbanizzazione ed i progetti esecutivi degli edifici dovranno uniformarsi alle previsioni progettuali e agli obblighi di convenzione riportati negli elaborati e nei documenti sopra elencati, costituenti il progetto di variante al P.P. approvato, ed alle ulteriori prescrizioni riportate negli articoli delle presenti norme di attuazione.
Art. 3 – ZONIZZAZIONE
Il comparto di intervento del P.P. 29 - 2° stralcio, è articolato come segue.
art. 3.1 – Aree di urbanizzazione primaria
Sono le aree destinate alla viabilità interna del comparto, ai percorsi pedonali, al verde di arredo.
art. 3.2 – Aree di urbanizzazione secondaria
Sono le aree destinate ai parcheggi pubblici e al verde pubblico e attrezzato.
art. 3.3 – Zone edificabili
Sono le aree destinate all’edificazione dei fabbricati ed alle relative sistemazioni esterne.
Art. 4 – PARAMETRI EDILIZI ED URBANISTICI
L’edificabilità dei lotti relativi al 2° stralcio, posta all'interno del comparto PP 29, sarà attuata secondo i parametri di seguito riepilogati:
DESCRIZIONE PARAMETRI 2° STRALCIO
variante P.P. 29 ST (superficie territoriale) superficie complessiva lorda del
comparto urbanistico di attuazione CA e ad essa si applica di norma l'indice di utilizzazione territoriale
35.083 mq
UT ( indice di utilizzazione territoriale ) da computarsi sulla superficie territoriale delimitata dal perimetro di comparto urbanistico di attuazione =
0,4557
SF (superficie fondiaria) superficie di un lotto direttamente destinato o destinabile all'uso edificatorio al netto di eventuali superfici per opere di urbanizzazione primaria, secondaria e generale = quelle del P.P. come definito in sede di convenzione.
22.567 mq
SC (superficie complessiva) La misura della SC si utilizza ai fini dell'applicazione dell'indice di utilizzazione territoriale UT e dell'indice di utilizzazione fondiaria UF, a meno dei casi in cui gli strumenti urbanistici vigenti alla data di adozione del presente P.R.G.
stabiliscano specificatamente un diverso criterio.Si calcola applicando la seguente formula: SC = SU + 0,6 S.a.
15.989 mq
parcheggi pubblici 2.420 mq
verde pubblico ed attrezzature collettive 6.944 mq
aree destinate alla viabilità = quelle del P.P. 3.152 mq Totale aree di U1 e U2 12.516 mq RQ (rapporto di copertura) è il rapporto tra la superficie coperta SQ
dell'edificio e la superficie fondiaria SF del lotto. Risulta pertanto espresso dalla seguente formula:
RQ = SQ/SF
0,60
H max = altezza massima edifici 20 mt
H max = altezza massima impianti tecnologici 30 mt
Vl = indice di visuale libera >= 0,5
D1 e D2 = distanza minima dai confini di proprietà e di zona salvo diversa indicazione nelle tavole del P.P.
5,00 mt salvo diversa indicazione nelle tavole del P.P.
D3 = distanza minima da altri edifici 10,00 mt
Distanza minima dalle strade pubbliche e dalle zone d'acqua limiti di arretramento riportati sulle tavole di zonizzazione del P.R.G. e mt. 5 per le strade interne
limiti di arretramento riportati sulle tavole
di zonizzazione del P.R.G. e mt. 5 per le
strade interne Aree scoperte sistemate a verde e superficie permeabile 6.944 mq mq
P3 = parcheggi e autorimesse di pertinenza degli edifici = nella misura richiesta all’Art. 7.3;
= nella misura richiesta all’ Art.
7.3 del vigente P.R.G.
Art. 5 – DESTINAZIONI D’USO AMMESSE
Le destinazioni ammesse sono quelle per attività artigianali – industriali ad elevato impatto di Tipo 2 nonché quelle elencate all’art. 11.5 delle vigenti NTA del PRG e cioè:
1) Opifici artigiani (5.1): questo uso comprende gli opifici destinati ad attività artigianali produttive, con i relativi servizi accessori e complementari, come pure piccole industrie a questi assimilabili.
2) Impianti industriali (5.2): questo uso comprende tutti gli stabilimenti e gli impianti produttivi- industriali che non rientrano nell'uso 5.1, con tutti i relativi servizi accessori e complementari.
3) Terziario produttivo avanzato (5.3): questo uso comprende tutte le attività di servizio per le imprese dei vari settori produttivi, interne o esterne alle imprese stesse, per lo svolgimento di funzioni tecniche e tecnologiche non direttamente produttive, bensì di amministrazione, gestione, promozione, sviluppo, informazione, elaborazione dati, ricerca, innovazione, ecc..
4) Magazzini e depositi (5.4): questo uso comprende magazzini e depositi sia di pertinenza delle imprese produttive, sia esterni a queste e di servizio generale, compresi quelli destinati al commercio all'ingrosso ed alla movimentazione delle merci, nonché le sedi degli spedizionieri e degli autotrasportatori e le rimesse degli automezzi.
Non sono ammessi usi residenziali di alcun tipo.
Art. 6 – CRITERI DI ATTUAZIONE DEL P.P.
I soggetti attuatori potranno intervenire nella realizzazione dell’intervento contestualmente alla realizzazione delle opere di urbanizzazione, previo rilascio dei rispettivi Permessi di Costruire.
La realizzazione di dette opere avverrà nel rispetto degli elaborati grafici tecnici del P.P. previa stipula di una convenzione.
Art. 7 – PRESCRIZIONI DI CARATTERE GENERALE
Le seguenti prescrizioni sono relative ai criteri di intervento e riguardano in particolare quanto segue.
art. 7.1 – Allineamenti e profili.
Le sagome di ingombro degli edifici e la loro disposizione planimetrica sono indicative.
I profili e le sagome indicate nella tav. pp.03.00 sono il massimo ingombro ammesso.
art. 7.2 – Allacciamenti alle opere di urbanizzazione primaria
Le opere di urbanizzazione primaria che comprendono la rete stradale, i percorsi pedonali, segnaletica stradale (orizzontale e verticale), l’illuminazione pubblica, la rete di fognatura, le reti del metanodotto e dell’acquedotto, la rete per la distribuzione dell’energia elettrica, la rete telefonica, dovranno essere realizzate con l’impiego di materiali delle migliori marche e qualità e tali da corrispondere alle richieste dei rispettivi organi erogatori del servizio che le prenderanno in carico.
Tutti gli allacciamenti ai singoli lotti, saranno realizzati prima dell’esecuzione del manto stradale.
Le strade, i parcheggi ed i percorsi pedonali e ciclabili, dovranno presentare una finitura superficiale costituita da un manto di asfalto.
Lo spessore delle massicciate e le caratteristiche dei manufatti che costituiscono la sede stradale, dovranno essere idonei a sopportare sovraccarichi previsti per le strade di prima categoria.
Le aree pavimentate dovranno essere dotate di apposite caditoie per la raccolta dell’acqua piovana.
Le fognature per le acque bianche dovranno avere una sezione adeguata alle portate risultanti dai calcoli idraulici effettuati.
L’illuminazione pubblica dovrà essere realizzata con l’impiego di pali a stelo zincati verniciati aventi un’altezza di mt. 8,00 e completi di corpo illuminante tipo a led secondo le indicazioni dell’Ufficio Tecnico Comunale.
L’esecuzione dei tracciati viabilistici e delle relative opere di urbanizzazione potrà essere realizzata anche per stralci funzionali da definirsi in sede del progetto esecutivo.
Gli schemi delle infrastrutture viabilistiche, delle reti tecnologiche ecc., saranno definite in sede di progetto esecutivo delle opere di urbanizzazione in conformità alle prescrizioni delle Aziende erogatrici dei servizi di rete; in particolari tutte le autorizzazioni degli enti erogatori dei servizi (Enel, Sorgea, Telecom, bonifica Burana), verranno allegate al momento della richiesta di concessione edilizia per le opere di urbanizzazione.
Tutti i percorsi pedonali di accesso e di collegamento previsti nel comparto di intervento dovranno essere realizzati nel pieno rispetto delle barriere architettoniche.
Rimangono a carico dei richiedenti i singoli Permessi di Costruire, tutti gli interventi e gli oneri necessari per il ripristino dei manufatti e delle opere di urbanizzazione che, per effetto dell’esecuzione degli allacciamenti suindicati, venissero in qualsiasi modo danneggiati o manomessi dopo l’avvenuto collaudo delle opere stesse da parte del Comune.
art. 7.3 – Tolleranze e varianti al P.P. approvato
E’ prevista la possibilità di apportare le seguenti variazioni al Piano Particolareggiato:
- superficie fondiaria dei singoli lotti;
- superficie utile dei singoli lotti;
- geometria dei singoli lotti e dei singoli fabbricati;
- ubicazione degli accessi carrai e pedonali;
- l’utilizzo della superficie residua di ogni lotto su altri lotti;
Resta inteso comunque che le variazioni suindicate dovranno essere autorizzate da un’apposita variante non sostanziale.
Qualora le necessità correlate alla tipologia specifica delle attività produttive da insediare nell’area in oggetto richiedano la modifica delle altezze, anche solo in porzioni dei fabbricati da realizzare, tale modifica non è da considerarsi variante al presente Piano Particolareggiato.
Non sono inoltre da considerarsi varianti: l’accorpamento e/o la suddivisione di più lotti, anche quando comporti l’eliminazione di strade, la diminuzione complessive o parziali delle altezze degli edifici, modifiche alla distribuzione della Su o del volume edificabile all’interno dei singoli lotti.
art. 7.4 – Indirizzo architettonico
Gli edifici previsti nel comparto dovranno avere un indirizzo architettonico tradizionale tipico delle zone industriali/produttive.
Le norme consentono la realizzazione di alloggi per il personale addetto alla sorveglianza, alla gestione o alla custodia, alloggi con superficie massima pari a mq. 150.
art. 7.5 – Verde privato
Le aree scoperte di pertinenza degli edifici dovranno essere per almeno il 15% delle superficie fondiaria, come previsto dalle N.T.A. del P.R.G.
Silea engineering s.r.l.
(Arch. Elisa Barbieri)