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Trasporto materie pericolose Imballaggio delle merci pericolose

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Academic year: 2022

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4/ 15/03/2011 Revisione E.Massa E.Parodi E.Parodi

3/ 3/11/2009 Revisione E.Massa DIS DIS

2/ 12/06/2007 Revisione E.Massa DIS DIS

Revisione/Data Descrizione Emissione Verifica Approvazione

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Pagina 1 di 15 Il contenuto del presente documento è proprietà esclusiva della BOERO Bartolomeo S.p.A.;

senza autorizzazione scritta della Società il documento non può venire comunicato a terzi né riprodotto in tutto o in parte.

Trasporto materie pericolose – Imballaggio delle merci

pericolose

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1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

La presente procedura dà indicazioni sulla corretta metodologia da seguire per il corretto confezionamento, etichettatura ed approntamento del pallets dei prodotti soggetti alla normativa sul trasporto delle merci pericolose (soggette ad ADR/RID/IMDG/ADN/IATA)

Le norme generali sono illustrate nella documentazione:

- Spedizione di merci pericolose con trasporto stradale e marittimo – Sintesi della normativa

2. COMPETENZE E RESPONSABILITÀ

Sono competenti per quanto riportato nella presente procedura:

Responsabile Operativo del sito Coordinamento confezioni Operatori di reparto

Responsabile per la sicurezza del trasporto delle merci pericolose (DGSA)

3. PREMESSA

Conviene riepilogare alcune semplici regole, in modo da chiarire i punti salienti della procedura.

3.1 CLASSIFICAZIONE ED OBBLIGHI

Ogni materia, sostanza, preparato deve essere classificato, ai fini del trasporto, sulla base del pericolo che presenta. In base a tale classificazione sono definite, per ogni materia, le corrette modalità di imballaggio, trasporto e documentazione conseguente.

Tramite la classificazione sono definite:

1 – La classe di pericolo di appartenenza (Pericolo principale ed eventuali pericoli secondari).

Classe 1= Esplosivi

Classe 2= Gas (per noi solo Aerosol infiammabili) Classe 3 = Liquidi infiammabili

Classe 4.1= Solidi infiammabili, materie autoreattive ed esplosivi solidi desensibilizzati Classe 4.2 = Materie soggette ad accensione spontanea

Classe 4.3 = materie che con l’acqua sviluppano gas infiammabili Classe 5.1 = Comburenti

Classe 5.2 = Perossidi organici Classe 6.1 = Materie tossiche Classe 6.2 = Materie infettanti Classe 8 = Materie corrosive

Classe 9 = Materie che presentano pericoli diversi (ad. Esempio inquinanti per l’ambiente)

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2 – il livello di rischio, che viene definito dal Paking Group o Gruppo di imballaggio:

PG/GI I = Materie molto pericolose

PG/GI II = Materie pericolose (es. Sostanze facilmente infiammabili R11- F.P. <23°) PG/GI III = Materie poco pericolose (es. Sostanze Infiammabili R10-F.P. >23° < 60°)) 3 – La esatta denominazione e identificazione tramite un numero (Numero UN) che identifica esattamente la materia o ne identifica la classe chimica o merceologica di appartenenza nel caso in cui non sia stata classificata la materia con la sua esatta denominazione (rubriche specifiche o rubriche generiche). In questi ultimi casi la denominazione è accompagnata dalla sigla n.a.s.

(n.o.s. in inglese= non altrimenti specificato): questo significa che occorre inserire nella

denominazione presente nella DDT o nell’etichetta il nome chimico esatto del componente o dei componenti che rendono tale materia pericolosa. Es. tipico:

UN 1992 Liquido infiammabile (Acetone, Ragia minerale,)

4 – L’eventuale possibilità che quella materia possa essere trasportata con particolari esenzioni in dipendenza dalla tipologia e dalla confezione (per i nostri scopi Esenzione per Limited

Quantities)

Ogni prodotto presente in listino è stato classificato e tale classificazione è stata tradotta nel sistema informatico tramite un sistema a lettere (1 o 2 lettere) che schematicamente può essere sintetizzata in questo modo:

• Prodotti non pericolosi per il trasporto, quindi non soggetti ad ADR/IMDG , rappresentati dalla lettera W nel sistema SCMA

nessun obbligo

• Prodotti infiammabili (P.to inf. > 23°) , viscosi e che non presentano altri tipi di pericoli:

prodotti in esenzione totale per confezioni fino a 30L, rappresentati dalla lettera A nel sistema

SCMA

nessun obbligo

• Abbiamo poi altre lettere che indicano i Prodotti pericolosi per il trasporto, che possono essere:

o Trasportati in Esenzione per Limited quantities se in formato fino a 5L o 5Kg ( se solidi) o Senza esenzione alcuna.

A tali lettere sono collegate:

•••• L’esatta classificazione del prodotto, con la corretta e completa denominazione che deve

comparire nella Etichetta, nella DDT e nella dichiarazione IMO

•••• Le informazioni che compaiono nella scheda di confezionamento prodotti (necessità di

imballaggio omologato,etichette…)

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•••• Le informazioni che compaiono nella Scheda di sicurezza (Classificazione, Denominazione…)

•••• Le informazioni che devono apparire nella DDT o nella Dichiarazione IMO in caso di spedizioni

via mare.

I prodotti classificati non pericolosi per il trasporto ed i prodotti in Esenzione totale non sono soggetti alla normativa per il trasporto delle merci pericolose, quindi non sono soggetti ad alcuna prescrizione e limitazione per quanto riguarda il confezionamento (scelta dell’imballaggio), salvo la regola generale che l’imballaggio deve essere robusto, compatibile con la merce che contiene, resistere alle sollecitazioni dovute al trasporto…..

I prodotti classificati pericolosi per il trasporto sono soggetti al Codice

ADR/IMDG/RID/IATA/ADN e possono essere trasportati seguendo determinate modalità di confezionamento, etichettatura e trasporto.

In sintesi abbiamo:

A) Trasporto in esenzione per Quantità Limitate (Cap.

A determinate condizioni possono essere trasportati in esenzione pressoché totale se

1. Il lattaggio è inferiore ad un certo valore. In genere per i prodotti da noi commercializzati si parla di 5L

2. Questi prodotti sono imballati in un imballaggio combinato che puo’ essere:

• Cartone, fino ad un massimo di 30 Kg (es. 6 latte x 5L)

• Termoretraibile con vassoio fino ad un massimo di 20Kg (es. 4 latte x 5Kg):

Questi prodotti richiedono che nell’imballaggio esterno (Cartone o termoretraibile) venga posta una etichetta a forma di losanga, dimensioni 100 x 100 mm ,oppure 50 x 50 in caso di limitate dimensioni del collo, circondata da una linea nera di spessore 2mm. Tale etichetta a partire dal 1/01/12 sarà unica per tutte le classi: vedi in allegato l’etichetta

B) Trasporto soggetto ad ADR/IMDG.

In questo caso è richiesto:

B.1 Scelta del tipo di imballaggio. In funzione della classe di pericolo della materia da trasportare esistono Istruzioni di imballaggio specifiche. L’istruzione di imballaggio P001 (per liquidi) e P002 (per solidi) riportate nell’all. 1 e 2 indicano il tipo di imballaggio permesso per le materie pericolose che noi in genere trasportiamo.

Naturalmente poi ci sono altre prescrizioni per imballaggi particolari (cisternette o altro) o specifiche per varie materie pericolose

B.2 Utilizzo di imballaggio omologato (deve essere presente la marcatura su latta/bidone e coperchio/tappo.)

o IMPORTANTE: Di tale obbligo possono essere esentati i prodotti classificati UN 1263 – UN 3082 – UN 1866 (Istruzione di imballaggio PP1) se sono trasportati in

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imballaggi combinati fino a 40 Kg o in carichi pallettizzati, box-alette o altri dispositivi di carico unitari es. impilati in una paletta e assemblati tramite cinghie, coperture termoretraibili o stirabili o altro metodo.

B.3 Regola di riempimento dell’imballo : il grado di riempimento dell’imballo deve essere in rapporto al punto di ebollizione del liquido:

P.to ebollizione della

materia in °C < 60° > 60°

< 100° > 100°

< 200° > 200°

< 300° > 300°

Grado di riempimento in

% della capacità

dell’imballaggio 90 92 94 96 98

B.4 Marchiatura: su ogni collo deve comparire il Numero ONU della merce pericolosa, scritto UN ____ e la denominazione secondo ADR/IMDG (ES. PITTURE/PAINT) completa della eventuale specifica per n.a.s.

B.5 Etichettatura: deve essere posta l’etichetta di pericolo sull’imballaggio primario (latta- fustino) corrispondente alla classe di pericolo e, se necessaria, l’etichetta di

Inquinante ambientale B.6 Il trasporto è in ADR :

Mezzo marcato ed equipaggiato ed autista con patentino Dicitura nella DDT e nella Dichiarazione IMO

Soggetto alle restrizioni sul passaggio delle gallerie

Altre specifiche particolari sono contenute nella dispensa “ADR/IMDG: norme generali”.

C) Trasporto in quantità esenti. Si tratta di spedizioni particolari, in confezioni massime pari a 30mL per un trasporto totale pari a 500mL (per Pitture e vernici). Puo’ essere forse utile solo per trasporto di campioni particolari.

3.2 - IMBALLAGGI OMOLOGATI E MARCATURA:

L’ADR/RID/IMDG specifica, per ogni materia pericolosa:

Il tipo di imballaggio permesso ed il riempimento massimo ammissibile.

Ad ogni tipologia di materia pericolosa (Numero UN) sono assegnate le specifiche istruzioni di imballaggio: come già detto per i nostri prodotti in genere tale istruzione è la P001 (per liquidi) oppure la P002 (per solidi).

Le norme ed i test cui gli imballaggi devono sottostare per essere omologati per il trasporto

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Le caratteristiche che gli imballaggi, anche se non omologati, devono avere per il

trasporto di merci pericolose in esenzione (solidità – robustezza - compatibilità con la merce trasportata-assenza di difetti visibili)

L’imballo di una materia può essere:

1. SEMPLICE : quando è costituito da un solo recipiente o contenitore costruito in un determinato materiale

2. COMPOSITO: quando è costituito da un recipiente o contenitore in cui sono presenti due materiali diversi o,meglio, è costituito da due componenti diverse (es. cisternetta in plastica con rinforzo in ferro, su pallet – fusto con fascia interna in plastica)

3. COMBINATO: si dice combinato quando in un involucro esterno si mettono più recipienti (imballi primari) contenenti la materia pericolosa. In questo caso è teoricamente possibile anche che materie contenute nei singoli contenitori siano diverse tra di loro: siamo nel caso dell’ IMBALLAGGIO IN COMUNE, che deve sottostare a precise regole (per ogni classe viene definita la possibilità di imballaggio in comune con le altre classi).

Un IMBALLAGGIO RIUSATO deve presentarsi all’ispezione anche visiva privo di difetti che ne possano compromettere la funzionalità.

I tipi di imballo sono così codificati:

1° posto = numero che identifica la tipologia:

1 = fusto 4 = cassa

2 = barile di legno 5 = sacco

3 = tanica 6 = Imballaggio composito

0 = Imballaggio metallico leggero (non valido per il trasporto via mare

11 /13/31 = GIR (grandi imballaggi per movimentazione meccanica-capacità fino a 3 m3 o 1.5 m3 se in plastica) rigido(11)/flessibile(13)/rigido per materie liquide(31)

50/51 = Grandi Imballaggi (grandi imballaggi con portata fino a 400Kg/450 L e volume < 3 m3) rigido/flessibile

2/3° posto = lettera che identifica il materiale (due lettere per materiale composito, di cui la prima indica la parte interna dell’imballo):

A = acciaio H = plastica

B = alluminio L = materia tessile

C = legno naturale M = carta multifoglio

D = legno compensato N = metallo (diverso da acciaio ed alluminio) F = legno ricostituito P = vetro-porcellana o gres

G = cartone HA = fusto di acciaio con sacco interno di plastica 3/4° posto = numero che identifica la tipologia (quando esiste)

Es. 1 = coperchio non amovibile (apertura parziale, es. con bocchello per solventi) 2 = coperchio amovibile / stagni alle polveri (apertura totale, i classici bidoni) 3 = resistenti all’acqua (se ricorre il caso)

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Es: 1 A 2 = latta in ferro ad apertura totale 4 G : scatola in cartole

31 H cisternetta in plastica 5 M : sacco in foglio multistrato

Per i prodotti classificati pericolosi per il trasporto e per i quali non è possibile usufruire di esenzioni è obbligatorio l’utilizzo di imballaggi omologati, e debitamente marcati con la sigla relativa all’omologa.

Sono sottoposti ad altre regole i colli la cui massa netta supera i 400Kg e gli imballaggi aventi capacità superiore ai 450 L.

E’ compito del fornitore effettuare i test ed ottenere l’omologazione degli imballaggio e quindi produrli in conformità ad un programma di assicurazione della qualità, ma è compito dell’utilizzatore assicurarsi che l’imballaggio sia consentito ed idoneo alle caratteristiche del prodotto.

Un imballaggio per liquidi deve superare:

la prova di caduta la prova di tenuta

la prova di pressione interna la prova di impilamento

la prova di permeabilità per i contenitori in plastica o compositi da utilizzarsi per materie liquide infiammabili

...

Il tutto con il liquido che deve essere trasportato o con un liquido equivalente come caratteristiche.

L’omologazione degli imballi viene certificata (oltre che con il relativo certificato di omologazione che deve essere presente in azienda), dall’apposizione sull’imballo delle sigle caratterizzanti tale omologazione.

L’omologazione può essere di 2 tipi:

ADR/RID valida per il trasporto stradale e ferroviario e per gli imballaggi metallici leggeri ONU valida sia per il trasporto stradale/ferroviario che per il trasporto via mare.

La marcatura è costituita da queste sigle:

1. 1. RID/ADR oppure UN

2. il codice di identificazione dell’imballaggio (es. 1 A 1 ) 3. un codice composto da:

U N

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a) X se l’imballaggio è omologato per i gruppi di imballaggio I – II – III Y se l’imballaggio è omologato per i gruppi di imballaggio II – III Z se l’imballaggio è omologato per il gruppo di imballaggio III

b)

Densità relativa del liquido (può essere omessa se < 1.2).

Attenzione: se il contenitore è omologato per Gruppo di imballaggio II (lettera Y), la densità relativa indicata nell’omologa deve essere divisa per 0,67 per avere la densità massima consentita per materie di gruppo di imballaggio 3 (quindi 1,2 per G.I. II corrisponde a 1,8 per G.I. III.)

c) Massa lorda massima in Kg se si tratta di un contenitore per solidi o per liquidi viscosi (>200mm2/s) solo per omologhe ADR/RID

d) lettera S se l’imballaggio è destinato al trasporto di materie solide oppure la pressione con cui è stato fatto il test di prova di pressione interna

e) Altre sigle:

Le ultime due cifre dell’anno di fabbricazione dell’imballaggio (per gli imballaggi 1H-3H (fusti e taniche in plastica) deve essere messo anche il mese di

fabbricazione)

nome dello stato che autorizza l’attribuzione del marchio

nome del fabbricante e altre indicazioni prescritte dall’autorità competente i fusti metallici con capacità superiore a 100L devono avere questi marchi sul fondo, con l’indicazione nominale dello spessore del metallo della virola oppure di quello del coperchio, della virola e del fondo se lo spessore nominale di almeno uno dei due fondi del fusto è inferiore a quello della virola

Le cisternette possono avere l’indicazione del peso totale sovrapponibile, se il caso, oppure il valore 0 se non sono sovrapponibili.

In un imballaggio ricondizionato deve essere messo il marchio corrispondente a:

i.nome dello stato dove è stato fatto il ricondizionamento

ii.nome del ricondizionatore o altra identificazione specificata dall’autorità competente

iii.anno di ricondizionamento, la lettera R e la lettera L se è il caso (prova di tenuta per liquidi)

Possono essere presenti queste sigle:

T = Imballallaggio di soccorso (imballato utilizzato in caso di rottura-perdita dell’imballaggio originario)

V = Imballaggio speciale

W = Imballaggio del tipo individuato dal codice base ma fabbricato secondo una diversa specifica

Il marchio deve avere caratteri alti 12mm per imballi con massa lorda superiore a 30 L/Kg – 6mm per imballi fino a 30L/Kg - altezza idonea per imballi fino a 5L (ben leggibile)

ATTENZIONE:

L’omologa si riferisce all’imballaggio nel suo insieme, per cui:

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Nel caso di un imballaggio semplice (latta,fusto...) l’omologa comprende il contenitore + il tappo (o coperchio + virola). Le sigle di omologazione e la certificazione sono contenute nel certificato di omologazione e la marcatura dovrà essere presente in tutti gli elementi

costituenti l’imballo (in genere nel coperchio è impressa per incisione). Se non si utilizza un coperchio omologato decade anche l’omologa del contenitore

Nel caso di un imballaggio combinato (es. cartone che contiene 6 flaconi) l’omologa comprende tutto l’insieme: cartone + imballaggi interni in quanto i test sono fatti all’imballaggio completo

In genere gli imballaggi utilizzati sono del tipo:

1 A 1 fusti in acciaio non amovibile (apertura parziale) 1 A 2 fusti in acciaio amovibile (apertura totale) 4 G Cartoni

3 H 1 taniche di plastica con coperchio non amovibile (apertura parziale) 3 H 2 taniche di plastica con coperchio amovibile (apertura totale) 1 H 2 fusti in plastica con coperchio amovibile (apertura totale)

La lettera di omologa per noi necessaria corrisponde in genere alla lettera Y (Gruppo di imball. II – III).

Naturalmente, dato che facciamo anche spedizioni via mare, l’omologazione deve essere di tipo UN.

L’istruzione speciale PP1, che corrisponde in pratica al vecchio marginale 2308(4) è stata ora ampliata : le pitture e vernici del PK II e III – Materie liquide pericolose UN 3082 – UN 1866 possono essere confezionate in imballaggi non omologati con capacità fino a 5 l a condizione che siano imballaggi interni di imballaggi combinati con massa netta < 40 Kg o siano pallettizzati con particolare sicurezza . tale istruzione di imballaggio è riconosciuta anche per il trasporto via mare, per cui ora possiamo usufruirne.

4. PROCEDURA

4.1 Regole per il confezionamento e l’imballaggio dei prodotti

4.1.1 Prodotti pericolosi per il trasporto, rappresentati da varie lettere, richiedono questi obblighi: :

Utilizzo di imballaggio omologato (deve essere presente la marcatura su latta/bidone e coperchio/tappo)

Grado di riempimento dell’imballo : il grado di riempimento dell’imballo deve essere in rapporto al punto di ebollizione del liquido:

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P.to ebollizione della

materia in °C < 60° > 60°

< 100° > 100°

< 200°° > 200°

< 300° > 300°

Grado di riempimento in % della capacità

dell’imballaggio 90 92 94 96 98

Marchiatura: su ogni collo deve comparire il Numero ONU della merce pericolosa, scritto UN ____ e la denominazione secondo ADR/IMDG (es. UN 1263 Pitture) Etichettatura: deve essere posta l’etichetta di pericolo sull’imballaggio (latta- fustino) corrispondente alla classe di pericolo. L’etichetta deve avere dimensioni 10 x 10, salvo che le ridotte dimensioni dell’imballo lo rendano impossibile. In aggiunta per i Prodotti che sono anche Pericolosi per l’ambiente (nell’etichetta CE compare l’etichetta di Tossico per l’ambiente) e quelli classificati UN 3082 e UN 3077 , in confezioni superiori a 5L, deve essere apposta, a fianco dell’etichetta specifica della classe , l’etichetta di Pericoloso per l’ambiente.

Nessun obbligo di utilizzare fardello o cartone, ma se utilizzati devono essere etichettati come le latte ivi contenute a meno che l’etichetta ADR non sia ben visibile

In caso siano presenti colli contenenti liquidi le cui chiusure non siano visibili all’esterno o recipienti muniti di sfiato o contenenti gas liquefatti refrigerati è necessario mettere ai due lati opposti l’etichetta n. 11. La stessa etichetta va posta nel sovraimballaggio se non visibile dall’esterno.

All’esterno del pallet devono essere ben visibili le etichette delle materie pericolose contenute nel pallet stesso: in caso contrario occorre mettere tutte le tipologie delle etichette dei prodotti posti sulla pedana. In caso di sovraimballaggio (Es.

Sovraimballaggio in cartone, che non consente la visione di quanto contenuto nel pallet) questo deve recare la dicitura “SOVRAIMBALLAGGIO” “OVERPACK” e le etichette ed i marchi (UN____) delle merci pericolose contenute all’interno.

Questo naturalmente non è valido in caso si usi un film estensibile (ma verificare la visibilità delle etichette). Attenzione alla necessità di mettere l’etichetta 11 e l’eventuale etichetta Pericoloso per l’ambiente acquatico, ove necessaria.

4.1.2 Prodotti in esenzione per quantità limitate: sono prodotti pericolosi per il trasporto, quindi classificati nelle varie classi di pericolo, che possono essere trasportati in esenzione pressoché totale a condizione che siano di capacità inferiore ad un certo limite (in genere per i nostri prodotti pari a 5L oppure 5Kg) ed imballati in imballaggi combinati fino a 30 Kg di peso totale o in termoretraibile con vassoio fino a 20 Kg di peso.

Non esiste più la tabella che era presente fini all’ADR 2009 (es. LQ6 – LQ7..): la capacità massima dell’imballaggio interno è riportata per ogni UN nell’apposita Tabella A dell’ADR, IMDG, IATA. Sinteticamente, per i prodotti di nostro interesse, abbiamo queste possibilità:

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Imballaggi combinati (cartone)- max 30Kg Quantità netta massima

Termoretraibile o estensibile con vassoio – max 20Kg

Quantità netta massima Classi ADR/IMDG Imballaggio interno Collo Imballaggio interno Collo

ADR IMDG ADR IMDG

5 L 5 L 30 Kg 5 L 5 L 20 Kg Clas.3 PG II,III – UN3077- UN3082

5L 5 L 30 Kg 5L 5 L 20 Kg Clas. 8 PG III

1 L 1 L 30 Kg 1 L 1 L 20 Kg Clas. 8 PG II

1 L 1 L 30 Kg 1 L 1 L 20 Kg Aerosol infiamm. (2)

Gli obblighi sono:

Sul cartone / fardello con vassoio deve essere posta una etichetta a forma di losanga, dimensioni 100 x 100 mm , circondata da una linea nera di spessore 2mm. A partire dal 1/01/2012 non sarà necessario inserire il numero UN corrispondente al prodotto. Se le dimensioni del collo lo richiedono, queste dimensioni possono essere di 50 X 50 mm. Verificare necessità dell’etichetta n.

11.

All’esterno del pallet devono essere ben visibili le etichette poste sugli imballaggi combinati interni. In caso di sovraimballaggio (es. in cartone) questo deve recare il marchio “SOVRAIMBALLAGGIO” “OVERPACK” e l’ etichetta romboidale di LQ sopra citate e l’eventuale etichetta 11**** . Se si usa un film trasparente (es. film estensibile) e le etichette sono visibili dall’esterno, naturalmente non è necessario rimetterle.

4.2 Informazioni sulla corretta scelta dell’imballaggio ed etichettatura

Nella previsione di imbidonamento compaiono tutti i dati che sono necessari per l’imballaggio ed il confezionamento del prodotto, ed è tenuto costantemente aggiornato nel sistema Arancio.

Seguendo queste istruzioni e le tabelle seguenti,si ha una chiara idea di quanto è necessario fare:

l’unica cosa non segnalata è la necessità dell’etichetta n. 11, che risulta necessaria quando è presente un cartone o un sovraimballaggio che non lascia vedere il coperchio-tappo della confezione.

Vedi tabella seguente: si prende per esempio una pittura classica

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Dicitura Prodotto soggetto ADR Prodotto in Limited quantities

Numero ONU UN 1263 M UN 1263 D

- OBBLIGO ADR OBBLIGO ADR

Comp. Collo LATTA OMOLOGATA F + V – LQ7**

Imballaggio omologato SI NO

EAD1263 * ELQ1263***

Etichetta collo EAD1263+EINQ.AM*

* L’etichetta Inquinante ambientale se il prodotto è Tossico per l’ambiente acquatico

** Sarà sostituito dalla capacità massima dell’imballaggio interno

*** Le etichette saranno tutte uguali a partire dal 1/01/11

Le etichette sono state predisposte inserendo, la dicitura UN____+ Denominazione in un lato dell’etichetta stessa, per cui sono specifiche per tipologia di prodotto.

In allegato le etichette ADR e esempio di etichette ADR predisposte con lo specifico UN.

Nota: non esiste più l’etichetta Marine Pollutant, sostituita dall’etichetta di Inquinante ambientale valida per tutti i tipi di trasporto.

In molti casi si è preferito inserire direttamente le etichette ADR nella serigrafia della latta, a volte però non tutte in quanto è possibile che una stessa latta sia utilizzata per prodotti diversi.

Quindi l’informazione presente nella ricetta di confezionamento serve a verificare la presenza di tutte le etichette necessarie ed eventualmente ad inserirle se non presenti.

Nei reparti è presente uno “SCHEMA ALLESTIMENTO PRODOTTI”, che sintetizza il tutto.

4.2 Allegati

1 – Etichette ADR

2 - Etichette in uso (ESEMPIO)

2 – SCHEMA ALLESTIMENTO PRODOTTI

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