l/r-^JsT::"l!,'?^^'ILvi^^iPC
w
't'»^ rli^^
L I B R_
A RY
OF THE U
N
IV
ER_SITY or ILLINOIS
''ill^ -"^h^ '^^^iM ^Nfe-
^•^p
-^r^:,<P
li^^ -T" -T^^
1^ ^- ^ ^ ^ ^
ih
^4~ ^
5 iv^f^
-f. ^ 4^ ^ -f-- *
1*^
^ ^ ^
^
4ÌL -ìiìL- 5Jt-^ ' ">>ÌL • «ài.- ait.A- ^
.<J^ -Ui-4
#
11^^ ^
s&^ ^
^ibL
^^^Ié- --yy'''';'^i-'^^^^ ^ ^
^ ^^
#
Nf- 1p ^ =^
L161—H4I
il-
4
if- # *
T
7^^
1^Digitized by the Internet Archive
in 2015
https://archive.org/cletails/diuneclificioperlOOpiac
DI UN EDIFICIO PER LA BIBLIOTECA NAZIO-
NALE CENTRALE di FIRENZE PROGETTO
DEGLI Architetti Ing. P. PIACENTINI e M. PIACEN-
TINI E DEL Bibliotecario Dott. G. BONAZZI »
e co c-C e-
DI UN EDIFICIO
PER LA
Biblioteca Nazionale Centrale
DI
FIRENZE
PROGETTO DEGLI ARCHITETTI
Ing.
pio PIACENTINI
eMARCELLO PIACENTINI
E
DEL
BIB[.I0TECAR10Dott. GIULIANO BONAZZI
ROMA
M D eccelli-
Proprietà letteraria
PARMA
1903 - STAB. TIPO-LITOGRAFICO
LUIGIBATTEI
1^^^^^
Posizione,
stilee carattere Generale
dell'edificio.
Il
problema
dell'impianto
generale dell' edifìcio, data laforma
irregolare dell' area proposta e ilgrande
sviluppo della fronte sulCorso
dei Tintori, sipresta a molteplici soluzioni.
A
colpo d'occhio però due
punti principalissimi di quell'arearichiamano
la nostra attenzione, per collocare in essi la parte più saliente e caratteristica dell' edifìcio. Il
primo
di questidue
punti e la fronte della piazza dei Cavalleg-gieri
che
colprolungamento
delLungarno
delle Grazie offreun
bellosfondo
per l'effetto prospettico della facciata; ilsecondo
e l'angoloformato
dall'incontrodi via
Magliabechi
colCorso
dei Tintori, angoloche ha grande importanza come punto
diconvergenza
del p)ubblico dal centro della città.Seducente
si presenta ilprimo punto perché
la spezzatura della linea delCorso
dei Tintori sulla piazza dei Cavalleggieri suggerisceun
edifìciocon
la facciata su tre fronti formanti tra lorodue
angolimolto
ottusi,come
lamae-
stosa facciata del palazzo di Montecitorio a
Roma, che con
ladivergenza
delledue
ali laterali dalcorpo
centrale dell' edificioproduce un
effetto di straordi- naria grandiosità edimponenza.
Se non
che, nel caso nostro, molti e gravisono
gli inconvenienti ai quali siandrebbe
incontroadottando
tale partito. Innanzi tutto, data 1' angustia della^
piazza e necessarioprocedere ad
espropriazioni per allargarlaconveniente-
^ mente
: insecondo
luogo, situato ilcorpo
centrale dell' edilicio sull' asse:: della piazza, lo sviluppo delle
due
fronti laterali si presentadisarmonico
per la 3maggiore
distensione dell'area dal lato di via Magliabechi ;ma
presupposto pure che si costruiscano tre corpi di fabbrica simmetrici, Tarea residua nel latomag-
^^giore non
potrebbe essere utilizzata che ascopo
secondario,come ad esempio
, "per l'abitazione del bibliotecario. Ora, la
grande maggioranza
del pubblico, sic-\90me
affluirà dal centro pelLungarno,
per via Magliabechi e pelCorso
deiTin-
WithdiawD
-jTQ Crera-rL br,6
DI UN EDIFICIO PER LA BIBLIO TECA
tori, nel
punto
diconvergenza
troverebbenon
già la parte principale della bi- blioteca,ma una
parie secondaria.Per ovviare a questo inconveniente si potrebbe trar partito dall' ingresso secondario di via M.igliabechi, richiesto nel
programma
di concorso, e farlo ser- vireanche
pel pubblico, per ottenergliuna
scorciatoia ;ma
stante il carattereeminentemente
chiuso e riservato chedeve
presentareuna
biblioteca, e la scru- polosa vigilanzache
vi sideve
esercitare sulmovimento
dei lettori, quale bi- bliotecario vorrebbe tolleraredue
passaggi per l'ingresso e per 1' uscita?F
poichéil pubblico preferirebbe di
prendere
per la scorciatoia, quale piùgrande
incon-gruenza
d'un
ingressomonumentale puramente
decorativo ?Anche
dal lato estetico le condizioni speciali di accesso a quella localitànon
si prestano per talesistemazione. L' insieme di
una
facciata a tre corpi divergenti,che
farebbe ot-Fis;. 2) PLANIMETRÌA.
timo
etfeltoda un
viale di accessonormale
alla facciata stessa,non
può, nel nostro caso, essere colto per intero che dalfondo
della piazza dei Cavalleggieri;ma
questaha
un'importanza minima
per frequenza di cittadini.Venendo
dalCorso
dei Tintori se nevedrebbe
solo laprima
sezione, la sezione centralecon
r ingresso nobile sivedrebbe
in iscorcio e la terza sezione sfuggirebbe totalmente, quindi 1' etfetto prospettico sarebbe impiccioHto, senon
interamente perduto.Per
tutte queste ragioni il partito di piazza Cavalleggieri si presenta diuna
assoluta inferiorità. Più pratica e più razionale si trovò la soluzione di spostare l'ingresso principale, portandolo più verso via Magliabechi,
dando
all' edificiouna
fronte rettilinea sulCorso
dei Tintori. Per riparare all'inconvenienteche
la facciata, per la ristrettezza della via,non avrebbe
potutocampeggiare degna-
mente, le si é datoun
ritiro dim. 4
a 6 dalmargine
stradale,ottenendo un
largo sufficiente per l'etfetto prospettico delle
masse d'ombra
e di luce.NAZIONALE CENTRALE DI FIRENZE
Ciò
non
toglie chequante
volle cedere allademolizione
delle case situate fra ilCorso
dei Tintori eil
Lungarno,
rimpetto allanuova
facciata, questa risulterebbe di ef- fetto
ancora
migliore eavrebbe un
ottimopunto
di vistaanche
al dilà dell'Arno.
1 fondi
da
espropriarsi consi- sterebbero :1) in
una
casettaA
(V. Fig.-j) rustica adue
piani diimportanza
minima
;2) in un'area scoperta
B
;3) in
una
casaC
a tre piani dimediocre
valore ;4) in un' altra casa
D
puredi
non grande
valore;
5) in
poche
casetteE
di in-fima importanza.
La
loro demolizione, inun tempo
più omeno
prossimo, accresce- rebbe rimportanza
dell'intera fac- ciata, la quale peraltro,anche con-
servato lo stato attuale delle fab- briche dirimpetto, si trovasempre
in ottiine condizioni per l'arretra
mento
progettato.Venendo
dal centro, presso l'in-crocio delle
due
vie, l'edificio si|
presenta
come un
bel rettangolo,
isolato, in tutta 1' unità delle sue linee
armoniche
e maestose.Un avancorpo
centrale, lungom.
50 altom.
25,rompe
lamono-
tonia
d'una
facciata dim.
112,formando un
angolo di sporgenzadi
m.
2 eduna
sopraelevazione dim. 4
sulledue
fronti minori, alle quali si raccordaintimamente
colla ricorrenza dei piani e degli ele- menti decorativi.Tutta
l'altezza dell' edificio e divisa indue
piani :un
pianterreno rialzato dim.
2 sul livello stradale, ;ed
un primo
piano.si stiiUvìs^,e possibile e
opportuno
pro-li
8
DI UN EDIFICIO PER LA BIBLIOTECA
L'ingresso è nel centro dell'avancorpo per
una
porta rettangolare, fiancheg- giatada due marmocchi che
delimitano labreve
gradinata per la quale siaccede
all'atrio. Ai lati della porta si
aprono
quattro finestreper
ciascun lato, ricavate inun bugnato
semplice e severoche
si estende fino alla linead'imposta
delprimo
piano.Lo
stessobugnato può
estendersianche
nelprimo
piano deidue
corpi in ritiro,
come
é indicato nella facciatageometrica
(Fig.je
7),od anche può
limitarsi al solo pianterreno,come
é indicato nella tavola prospettica (Fig. ij.La
linea sempliceed
austera delbasamento
e delledue
fronti in ritiro,concorre
a dar rilievo alla parte superiore dell'avancorpo,
dove
si é concentrata ladeco-
razione architettonica caratteristica dell'edificio.Nella facciata sulla via
Magliabechi
si e posto l'ingresso carrozzabile. Sul- l'estremo della fronte principale siha una
rientranza e sul terreno risultanteda
Fig. 4). FIANCO SU VIA ]\IAGLIABECHr.
questa sorge
una
palazzinache
si collega colla fabbrica retrostante permezzo
diun
passaggio coperto.Questa
palazzina riprende, ingentilite, le stesse linee della facciata principale e servi per abitazione del bibliotecario nei primidue
piani ;e per abitazione del custode nel terzo piano,
con
ingresso e scala separata.Uno
studio specialeabbiamo
portato sulla questione delprossimo
Chiostro del Brunellesco,cercando
di incorporarlo nell'edificio e facendolo servireda
sua corte d'onore, inmodo
peròda
essere affatto indipendenteed
anche, volendosi,completamente
separato. L'asse dell'ingresso principale della biblioteca cade nel centro dell'arcatamediana
del chiostro, e gli accessi a questo sihanno
alprimo
ripiano della scala nobile per il loggiato superiore, e al corrispondente sottoposto ripiano per il loggiato inferiore.
Lo
stileda
noi adottato risponde a tale con- cetto e lo completa. Nella vicenda delle coseumane
l'opera
del Rrunellesconon
poteva
trovare più nobile trasformazione.NAZIONALE CENTRALE DI FIRENZE
9Riguardo
poi all' estetica del chiostro, peidue
lati di questoche sono
a contatto delnuovo
edificio, si presentanodae
soluzioni.Con
la prima, ed é quella sulla quale sibasano
i disegni, almuro
esterno del chiostro si è datauna
sopraelevazione di circadue
metri, per otteneremaggiore
sviluppo nell'altezza delprimo magaiiino
e della gallerìa di ripartizione.Ma volendo assolutamente
lasciare inalterate le linee attuali del chiostro^ si
può
rinunciare a questa sopra- elevazione, limitando le altezze alcomignolo
del tetto del chiostromedesimo.
Il tipo classico e tradizionale della biblioteca e
sempre
costituitoda una
gran sala che serve altempo
stessj per deposito dei libri e per uso dei lettori;locali secondarli, più o
meno numerosi secondo
il bisogno,, siraggruppano
intornoal nucleo centrale,
ma
la biblioteca èsempre
e sola la gran salamonumentale.
Così a Firenze la
famosa
libreria diMichelangelo
nel chiostro di S. Lorenzo, aVenezia
la libreria delSansovino,
così tutte le grandi biblioteche storiche diRoma,
Napoli, Firenze,Palermo
ecc.A
questo principios'informano pure
lemoderne
grandi costruzioni dell'estero:il Panizzi, colla gran
cupola
del Aliiseo 'T^ritannico diede alla sala di lettura lamaestà
diun
tempio, e questo concetto fu ripreso dalloSmithmeyer
nelTimpo-
nente sala cenXvdXedeWa
Biblioteca del Congresso diWashington
; il Labrouste. colla fugamaestosa
degli archi della biblioteca diSanta
Genovieffa trovò ilmotivo
architettonico più schiettamente caratteristico di questi istituti,motivo che ebbe numerose
riproduzioni nelle recenti costruzioniamericane,
bellissima fra tutte la 'biblioteca pubblica di Boston.Ora
éappunto
questa tradizioneche
si è voluto affermare nel nostro pro- getto,concentrando
nellagran sala di lettura tutto lo sforzo dell'arte ed assegnandoleil posto
d'onore
nel centro dell'edificio;pure ottemperando
nella distribuzione dei servizi aimoderni
giusti criteri di separare i lettori dalla distribuzione, dai cataloghi e dai depositi dei libri.Il concetto decorativo di questa parte centrale della facciata è ideato nel
modo
seguente: inove
grandi finestroniad
arco chedànno
luce alla salasono
divisi
da
dieci pilastri sui quali spiccano altrettante statue raffiguranti le più alte personalità del genio nelcampo
delle lettere, delle arti e delle scienze ; così gli spiritimagni
dell'umanità,
che nel corso dei secoli l'itailampada
tradunt, \c- glieranno dall' alto genii benefici e tutelari.Sopra
la trabeazione degli archi sistende un'
ampia zona
in bassorilievo, scompartita a riquadri maggiori omi-
nori in corrispondenza rispettivamente degli archi e dei pilastri.Nei
dieciscom-
parti
minori campeggiano
figure allegorichecon
le scritte poesis^ historia^ rhetorica, physica ecc. 1nove
quadri maggioripotranno
raffigurare la storia del libro ed iprocessi delle arti grafiche e sussidiarie
;
oppure
scene illustranti le piùfamose
creazioni del genio.Sopra
questo bassorilievo s' innesta la cornice dicoronamento
che terminacon
1' attico a formelle traforate a quadrifoglio.IO
DI UN EDIFICIO PER LA BIBLIOTECA
Abbiamo
cercato di dare all'edifìcioun'impronta
di modernità,procu- rando che
le varie parti del fabbricato caratterizzasserochiaramente
la loro destinazione.Insieme
peròabbiamo
volutoche
l'ispirazione decorativa e ilpunto
di partenza si riallacciassero a quel periodo dell'arte italiana in cui glianimi
aperti agli infiniti orizzonti dellanuova
vita e alle più nobili e più sereneforme
dell'antichità rinata^ancora
assorbitida
tutti i sogni delleepoche
originali e fantastiche dell'età dimezzo, crearono
inToscana, con
Brunelleschi, Donatello, ecc. leopere
più geniali e perfette; quelleopere che
nell'attestare la nostra priorità nelrinnovamento
della civiltà, caratterizzano più schiettamente di tuttele altre l'arte nostra nazionale.
NAZIONALE CENTRALE DI FIRENZE
II.
Distribuzione dei
locali.Nella ripartizione interna dei locali si è posta la
massima cura
nel rendere assolutamente indipendenti i servizi pubblici dalle funzioniamministrative
;ma
coir
indipendenza
erapur
necessario di assicurarne la più stretta e logicacon-
nessione, per ottenere lamassima
rapidità difunzionamento
colminimo
dispendiodi energie. Si trattava di trovare
una
linea di contatto,ben
definita, permezzo
della quale gli impiegati potessero rendersi inlermediarii tra gli studiosi ed i depositi librarli ; per questo all'uso della pubblica lettura
furono
destinate le sale .della fronte, nel centro sicollocarono
i servizii della distribuzione e dei cata- loghi, nelfondo
i magazzini.Due
gallerie parallele, 1'una pubblica
sulla fronte, r altra riservata nelT interno,rendono
perfettamente accessibili ed indipendenti tutti questi locali.Veniamo
ora alla descrizione dei singoli ambienti,ma,
invece che per piano,li
esamineremo
nella connessione dei servizii ai quali son^) destinati, e cioè uso pubblico - gestione interna -maga^^ini
di deposito.§ I.
—
Sen'i:{io pubblico.Siccome
le più alte e nobili funzioni diuna
biblioteca sisvolgono
nei rap- porti col pubblico, ai servizii della distribuiioue^ dei cataloghi, della lettura e del prestito,nonché
alla dire{ione ed almuseo
bibliografico^ è stato assegnato il postod'onore
nelprimo
piano dell'edificio.Qui
l'ampiezza e l'eleganza delle sale, lamaggiore
lontananza dairumori
della via, l'aria più serca, la luce più dill'usa,assicurano ai lettori
un ambiente comodo,
sano,eminentemente
decoroso. I na certa lontananza dalla strada e piu' necessaria pel raffinamento del pubblico ; uiìa sala di lettura al piano terreno, in direttacomunicazione
colla \ ia, diventa quasi un'appendice
delmarciapiede
ed apre la biblioteca ad oziosi e \agabondi. SeNAZIONALE CENTRALE DI FIRENZE
1314
DI UN EDIFICIO PER
L.ìBIBLIOTECA
invece per accedervi si
devono
attraversare atrii e vestiboli, sideve
salireuna
scala, il pubblico, a
misura che
siavanza
nelT intimità delle sale, si sentepene-
trato della nobiltà dell' ambiente, e si
trasforma inconsciamente
in ospite rispettoso.Nello studio della pianta si è
avuto
inmira
la piùelementare
semplicità, a ciòche
il pubblico, solo cheuna
volta abbiamesso
piede in biblioteca, vi siorienti
rapidamente
senza bisogno diun
filod'Arianna che
lo guidi.Non
quindiuno sminuzzamento
di ambientiche rappresentano
altrettanti nascondigli ,non
angoli e passaggi tortuosi che risentono dello sforzo,
ma poche ed amplissime
sale, improntate ciascuna d'
una
caratteristica cosi spiccata che il pubbliconon
resti in
dubbio
circa la loro destinazione.Ingresso
l' ingresso è dalla fronte principale sul
Corso
dei Tintori.Una
porta in bronzo,riccamente
decorata negli stipiti e nelT architrave, stacca sulla linea semplice delbasamento,
e concentra gli sguardi,preparando
ilpubblico
alla nobiltàAtrio. dell'interno. Saliti pochi gradini si
entrain vm
atrio spazioso, (^P/j/zfa /, /)abbon- dantemente
illuminato oltreche
dall' apertura centrale,da due
finestre ai lati.La
volta a crociera s' incurva su
due
pilastriche dividono
\<.) spazio in tre navate e/'/"
7;. SEZIONE 1KASVERSALE.
fiancheggiano
una
breve gradinata per la quale, dalla sezione anteriore dell'atrio,^si sale all'interna, rialzata sulla
prima
di circaun
metro.La
navata centralecon-
Vestibnio.
duce
al vestibolo (/, :2)che comunica con
lo scalone permezzo
diuna grande
ar- Scalone cata.Lo
scdloiìc {J, sì sviluppa per tutta l'altezza dell'edificio, ed écoronato
nel- l'altoda una
volta nel cui centro si apre il lucernario:ascende
peruna comoda rampa
centrale alprimo
ripiano, quindi si biforca e perdue rampe
lateralimette
capo
alsecondo
ripiano. Dal vestibolo parteuna
galleria che gira sottole
due rampe
ascendenti e peruna
porta nelfondo immette
neh' arcata centrale del chiostro del Brunellesco,una
porta corrispondente sulprimo
ripiano (/, 4)conduce
nel loggiato soprastante dello stesso chiostro.Atrio, vestibolo e scala si
uniscono
acomporre un
tutto diarmonica
emaestosa
decorazioneche
invitagradevolmente
edaccompagna
dall'esterno alle sale superiori.NAZIONALE CENTRALE DI FIRENZE
15Antisala.
Galleria di sinistra.
Il
secondo
ripiano, (Pianta II, 2) perampiezza (m. 3X
10) e per eleganza di or-namentazione, ha
r aspetto diuna
vera antisala e collega l'avancorpo colle ali destra e sinistra.Una
porta nel centroimmette
nella gran sala di lettura, e ledue
porte ai lati indue
gallerieche
sistendono
lungo la fronte dell' edificio.Già da que-
sto
punto una prima grande
divisione dei pubblici servizii e stata operata : a sinistra di chi sale, tutti gli organismi per la distribuiione e per lo studio degli stampati; a destra Vesposizione delle ripiste, ilmuseo
bibliografico, e la dire{ione.Volgendo
a sinistra la galleria (77, 4)forma una
specie di padiglione o vestibolodove
il lettore ritira dall' usciere di guardia la tessera che lo abilita alla richiesta dei libri ;procedendo
la galleriaconduce da un
lato alla sala di distribuiione^dall'altro alla sala di lettura e sulla fronte ai cataloghi.
Questo
passaggio, oltreché per regolare la circolazione, é indispensabile perimpedire
che irumori
e le conversazioni della sala di distribuziónenon
turbinoil silenzio della sala di lettura.
Per ottenere
una
scrupolosa vigilanza sulmovimento
dei lettori e prevenirela possibilità dell'asportazione dei libri, la porta che dalla sala di lettura da sulla scala, e cosi ciuelle che
dànno
sulla galleria di destra e nella Direzione,sono permanentemente
chiuse; il pubblico, all'uscita,deve
ripassare per la gal- leria di sinistra e restituire al portiere la tessera ricevuta all'entrata, che attesta laregolare restituzione dei libri ed
ha
valore di lascia-passare.Il vestibolo d'ingresso e la galleria
sono
illuminati direttamenteda
lucernari aperti nel centro della volta.La
sala di distribuiione {II, 5)comunica
colla galleria ed e divisa in tre spazi permezzo
didue
pareti in legno, in ciascuna dellequah
siaprono
porte e sportelli d'intercomunicazione.Lo
spazio centraleforma un quadrato
dim.
12 per 12 ed é destinato al pubblico; idue
laterali, minori,misurano m.
5 per 8,50 esono
riservati al personale. Il riparto di sinistra é destinato alprestito deilibri [II,5
) e quello di destra ai distributori{II, 5") che pergli sportelli della parete in legnocomu-
nicano col pubblico, e per
una
porta nelfondo coWa
galleria dei tnaganini. (II, 6)Le
pareti interne di questo reparto
sono
rivestite di scaffali, nei qualipossono
trovar postoben
cinquemilavolumi accuratamente
scelti tra le opere di piti frequente consultazione, econ
catalogo speciale nella sala per facilitare ed affrettare il servizio.Nel
mezzo
delquadrato
centralesono
tavoli e sedie percomodità
del pubblicoche
aspetta edeve
riempire le schede.Una
volta a vela poggia sui quattro pilastri degli angoli e s'incontracon
le volte a botte deidue
ambienti minori, sìda formare
nell'altoun'unico
ambiente,bene
illuminatoda
finestre aperte nelle grandi lunette degli archi.Di
sommo
vantaggio per la rapidità e perl'economia
del servizio é V-ACCitn- prestito Aei Ubri.tramento
del prestito nella sala di distribuzione,perché
ilmeccanismo
della presae della ricollocazione dei libri, sia che
servano
in biblioteca o a domicilio, e identico e viene fatto dallo stesso personale. Nelle biblioteche in cui questidue
servizii
sono
collocati a distanzaoccorrono
pel prestito uscieri e distributori spe-ciali, i quali, per la deficienza dei ruoli, o essendo pochi o
mancando
affatto, ritardano il servizio inmodo
sconveniente,quando
purenon
sirimanda
ilpub-
blico all'indomani per la
consegna
dei libri prenotati.Rimpetto
alla portache
dalla sala di distribuzionedà
sulla galleria è l'ingresso alla gran sala di lettura. (Il, j).Occupa
questa tutta la fronte dell'avancorpo edSala di distribupone.
Sala di lettura.
lÒ
DI UN EDIFICIO PER E A BIBLIOTECA
é lunga m. 48, larga i 2. alta 14; la sua superficie supera quindi di
mq. 170
quella della sala attuale.Nove
linestroniad
arco, col parapetto am.
2^80 dal pavimento,, versano dall'alto luceabbondante
ed uniforme, sui tavoli dispostiad
angolo retto colle pareti lungitudinali.La
decorazionemurale
é semplice pernon
distrarre l'attenzione dei lettori.La forma
allungata della sala é necessaria per ottenere la più favorevole distribuzione della luce ; inoltre la sua vastità,pure
assicurandoun
grannumera
di posti, previene
l'ingombro
dei tavoli e l'affollamento dei lettori,con
van- taggio inestimabile pel raccoglimento e per la quiete.Sala àei cataìoghi.
Siccome
per solito laprima
operazione di chi entra in biblioteca é lacon-
sultazione dei cataloghi^ a questi (//, 8) siaccede
direttamente dalfondo
della gal- leria.La
salaforma un
rettangolo dim. 30
per 8,ed essendo
limitata nell'altezza a solim.
7, per ricavare nel piano soprastanteun comodo mezzanino, ha
il sof-fitto in piano a lacunari. Essa é divisa in tre sezioni,
una maggiore
nel centrodi
m
18 per 8, edue
terminali dim.
3 per 8,La
prima
sezione (//, <S") servecome
perambulatorio ed
antisala,dando
accesso peruna
porta a destra nella i^ala di comiilta\ione^ e peruna
corrispondente a sini- stra nel riparto dei distributori,È
nella sezionemediana che
si trovano i cataloghi, collocati entro appositi scatfali.Questi
liancheggiano le pareti maggiori, e, a distanza dim.
3da centra
a centro,
volgono ad
angolo retto verso ilmezzo
della sala,formando
dodici caselle o cellette, sei per ogni lato, profondem.
2.50 ed aperte nella corsia centrale largam.
3. Gli scafTalinon sono
più alti dim.
2,23 perché ognivolumetto
o cas- setta-schedario sia a portata dimano,
e nelmezzo
d'ogni casella siha un
tavola percomodità
di chideve maneggiare
gli schedari oprendere
a'ppunti. Gli scaf-fali per ogni casella, detratti gli spessori dei pilastri e delle cornici, presentano
una
luce dimq.
12, e quindiuna
superficie totale dimq.
144.Se
laNazionale
di Firenze adotterà pel
suo
catalogo generale il sistema dei volumettiad album con
legatura meccanica, in ognimetro quadrato
neentreranno
3 file^ edalmeno
12
volumi
per fila, cioè60 volumi
permq. ;Jn
tuttovolumi
8(340.Ora
se sicalcola
che
il catalogo della BibliotecaNazionale
V. E. diRoma
écontenuto
in circa2200
volumetti,presumibilmente
quello dellaNazionale
di Firenze entreràin questo spazio
almeno
tre volte.Se
poi invece del tipo avolume
si adottasselo schedario a cassetta, il
numero
delle schedeche
sipotranno
sistemare saràanche
maggiore.Le
dodici casellesono
illuminate direttamenteda
sei finestreche
prospettanosul cortile
ed hanno
ildavanzale
altom.
2,30 pernon rompere
la linea degli scaf-fali ;
un ampio
finestrone nelfondo
della corsia centralecompleta
1' illumina- zione della sala.La
terza sezione [11,8)0
riservata al soprintendente dei cataiog-hi, e serveanche
per il libero accesso ai locali contigui :una
porta a destracomunica
col gabinetto del direttore del serm{io pubblico ; altredue
porte a sinistradànno
l'una suruna
scala secondaria, l'altra alle latrine.
La
scala (//, g)conduce
ai piani sotto e sopra-stanti, destinati a contenere quei cataloghi e schedari
che non possono
essere alla libera disposizione del pubblico, ed ai quali siaccede con
specialepermesso.
Tali
possono
essere il catalogo della letteratura scienti/Ica, il Poligrafo dell' eru- dizione toscana, i cataloghi delle biblioteche straniere, le notizie biografiche, ecc..XAZIOXALE CEXTRALK DI
l-fRRX/.E
17.Dall aniisala dei cataloghi,
volgendo
sulla fronte, si entra nella iala di con-_ , , .. di consultazione.
siiltaiioìie(11^ io).
Misura m.
3 per 8,30 ed e illuminatada una
finestra prospiciente sulla facciata:due
porte ai latiimmettono
nel salone di lettura e nella 5j/^7 riser- vata. Le tre pareti internesono
rivestite di scaffali, divisi nella loro altezzada un
leggiero ballatoio per rendere piùcomodo
l'accesso ai palchetti superiori. Nellaprima
sezione, a portata dimano, troveranno
posto le miglirri enciclopedie, idizionari biografici, i manuali, i repertori bibliografici più recenti e completi ;
sopra il ballatoio le bibliografie speciali.
Un
abile sottobibliotecariomesso
allasorveglianza della sala, col sussidio di questo prezioso materiale, potrà guidare
gli studiosi nelle riceiche più difficili, nelle indagini più esaurienti.
Contigua
alla sala di consultazione è sala riservata (II., 11),\u\'\^3i
m.
18,50 Sala risewat.i.larga 8.50, illuminata da
4 ampie
finestre che dànnc) sulla facciata. Le pareti in giro, finoad
altezza d'uomo, sono
rivestite di scaffali per le operemesse
a disposizione degli studiosi. Detratti gli spazi perduti agli angoli e colle aperture delle porte, questi scaffalipresenteranno una
fronte di circa 100 mq., e vi entrerannoben 5000 volumi
; cifra calcolatamolto
al di sotto dellamedia comune,
perchè viprevarranno
le opere in foglioSiccome
nelle bibliotechesono
più specialmente le scienze storiche e filoKì- gicheche
si coltivano dagli studiosi, edhanno
bisogno diun
più largomate-
riale di consultazione e di confronto, troveranno posto negli scafìali, sistematica-
mente
ordinatesecondo
ildoppio
criterio storico e geografico, le migliori e piùcomplete
collezioni di testi e di cronache, i glossarli, le raccolte epigrafiche, imonumenti
delle letterature e delle religioni, le leggi, i codici, gli atlanti, le cro- nologie ecc. ecc. Cosi questa sala, ricca diun
cosi bel materiale ecomunicante
colle sale della consultazione e dei cataloghi, avrà 1'
importanza
diun vero
labo- ratorio per la storia e per la filologia.Nell'ultima sala d'angolo,
con
accesso dalla sala riserxata eda
quella dei (^'--'binetin del di-cataloghi, e il gabinetto del direttore del servi-io pubblico (II, 12).
Z'-'iT'ptbbUco
Non
si ècreduto
didover provvedere una
stanza speciale per le signore, pernon
creareun ambiente
in più, la cui vigilanzaimporterebbe
la sottrazione diun
impiegato dalle forze vive della biblioteca. Dataormai
la corrente per cui le signorine siconfondono
coi giovani nei ginnasi, nei licei e nelle università, nort si sente il bisogno di creare speciali ginecei nelle biblioteche : le signorepotranno
trovar posto nella sala riservata, o, se il loronumero
fossemolto
rile- vante, in tavoli riservati della salacomune.
4-
i ornati sulhj scalone e
\olgenJo
a destra si entra inuna
galleria(IL
^) pcrleila-mente
eguale a quella dell'ala sinistra. Oltrepassato il vestibolo d'ingresso,una
porta a destraconduce
nella sala delle riviste (1 1, /y^, eguale per dimensioni (m.
12x
1 -^je
simmetrica
alla sala di distribuzione. Nella parete che prospetta sulprimo
cortile si
aprono
tre grandi finestre, e nella parete di contro tre j-^ortedanno
accessoi8
DI UN EDIFICIO PER LA BIBLIOTECA
ad una
stanza contigua (11^ /jj, lungam.
12, largam.
5, illuminata dall'alto.Nel mezzo
della sala maggiore, sopra appositi tavoli e leggii,saranno
esposti gli Sala ultimi fascicoli delle riviste e delle pubblicazioniaccademiche
e nella stanza vi- dei hbn nuovi,^^'ma le
Opere
di più recente acquisto percompra, dono
e per diritto distampa.
Rinnovandosi continuamente
questedue mostre
collenuove
accessioni,una persona
coltache
voglia tenersi al corrente colmovimento
dellaproduzione
in- tellettuale, potrà farlo senz' altra formalità, solofrequentando
queste sale.Procedendo,
la galleriadà
sul loggiato (II, i c;)che
gira intorno alprimo
coi-tile, e nel quale si
aprono
le sale destinale alla direiioiie ed almuseo
bibliografico.Direpoìie.
La prima
porta a sinistra introduce nella sala d'aspetto(IL
16), eda
questasi passa nella direiione (II, 77, ij)^ che per
una comoda
scala (11^18)
eun
ascensorecomunica
col piano sottostante ; così il bibliotecariopuò rapidamente
trovarsi alprimo
piano, per la direzione del servizio e per la rappresentanza della biblioteca nei rapporti col pubblico;
oppure
nel piano terreno per trattare coi fornitori e dirigere il personale nel disbrigo dei servizii amminisirativi.'^'-^''^
. Attigua alla direzione e la sala dei manoscritti e
deW
esposi:i()ne dei cimeliidei manoscritti. . .
(//, ig).
Misura m.
10,50 per 10,50 ed eillummata da due
finestre sulla facciata.Eleganti scaffali rivestono le tre pareti interne fino all'altezza di
m.
6, e nel quarto latocorrono
solo sotto il davanzale delle finestre, elevato am.
2,80 dalpavimento.
Una
leggiera galleria, alla quale si accede peruna
scaletta ricavata nello spessore dello scaffale inun angolo
della sala, gira intorno ai tre lati maggiori, ed é so- stenutada un
ordine di colonnette chepoggiano
sullebacheche
di esposizione.Queste
sistendono
lungo la fronte degli scafTali, lasciando nelmezzo un
cor-sello per V accesso ai palchetti. Negli scafTali, chiusi da sportelli
con
reteme-
tallica,
sono
collocati i manoscritti ; e nellebacheche,
difeseda
cristalli,sono
esposti i codici più interessanti per vetusta e per eleganza di scrittura e di
mi-
niature.Tribuna Dantesca. Dalla sala dei manoscritti si passa nella tribuna
Dantesca
(II, 20), (m. 9,50 per 8,50) situata nell'angolo tra il corso dei Tintori e viaMagliabechi
e destinata acontenere
le opere astampa
e manoscritte del divino Poeta. Spaziosa e lumi- nosa, attesta coU'eleganza degli scaffali e colla ricchezza degli ornali la nobiltà della sua destinazioneTribuna Perfettamente
simmetrica
a questa, nell'angoloopposto
della fronte di viaGalileiana.
Magliabechi
e la tribuna Galileiana (II,22).
Gli scafTaliconterranno
gli autografi delgrande Maestro
e de' suoi allievi, e nelle pareti e sulla voltasaranno
raffiguratescene della sua vita e del suo
insegnamento.
oAutografoteca.
Contigua
ed aperta sui terzo braccio del porticoeVautografoteca
(II, ^jj, per dimensioni e performa
di scafTalatura in tutto eguale alla sala dei manoscritti.Negli scafTali
entreranno
gli autografi, l'archivio della letteratura italiana, i di- segni, lestampe,
gli incunaboli; nellebacheche saranno
esposti i cimelii più pre-ziosi ed interessanti.
Musica
t^ocedendo
si passa inuna
sala (II,24)
di minori proporzioni (m. 10 per 5,50) destinata alia musica.Sala per lo studio
"
^'^^po ceiurale della fronte prospiciente su via Magliabechi éoccupato
dei manoscntii dalla gran sala per la coiisulta{ione dei manoscritti e dei libri rari (II, 21). il
pub-
e dei libri rari,
direliamente dalla galleria senza intralciare altri servizii,
ed
es-sendo
collocata nel centro del mus'-o, collamassima
rapidità e sicurezza vicon-
vergono
dalle sale circostanti i libri rari per esserecomunicati
agli studiosi.NAZIONALE CENTRALE DI FIRENZE
.19Misura m.
24,30 per 8,30 edha
le pareti rivestite di un'elegante scanalatura che nei tre lati interni si eleva am.
6,dimezzata da una
galleria ricorrente soprale cornici delle porte; nel
quarto
lato gli scalTali rivestono soload
altezza diuomo
gli zoccoli e le intercapedini delle finestre. Gli scalTalisono
difesida
spor-telli
con
rete dirame,
e nella sezione sottostante al ballatoiohanno
la profon-dità di
m.
0,50 per ricevere ivolumi
digrande
formato. Vi entreranno le opere riccamente illustrate, la paleografia, le riproduzioni eliotipiche dei manoscritti e leopere di consultazione più usuali per lo studio dei codici; sopra il ballatoio po- tranno trovar posto libri rari in genere, le edizioni Aldine, le rappresentazioni sacre, ecc. ecc." Nel
mezzo
della sala sono tavoliaccomodati
per lo studio, elungo le finestre mobili speciali e leggìi per facilitare la consultazione delle stampe, delle fotografie e dei formati eccezionali.
Naturalmente
1'ammissione
a questa sala sarà regolatada
speciali formalità.Nel terrazzo soprastante al portico
che
serve d'intercomunicazione
per le^ale del
museo
bibliografico, siaccede
per la scala ^//, /cV^ attigua alla stanza del bibliotecario, e vi si potrà ricavare il gabinetto per le riprodii-ioni fotografiche.11
numero grandissimo
di pubblicazioni didattiche e gioNanili che il diritto Biblioteca distampa
riversa nella Nazicjnale di Firenze,non
potrebbe essere piùopportu-
Pedagogica.namente
utilizzato cheformandone una
biblioteca speciale peruso
dei gio- vanetti (/, 2A
questoscopo abbiamo
assegnalo nella nostra pianta la bella sala del piano terreno alla quale si acceile dalla porta a destra dell' atrio.La
suppellettile libraria sarà collocata nella stessa sala per esserecomunicata
piùprontamente
ai lettori. Sceltacon
ogni cura e bene ordinata, offriràun
sus- sidio preziosissimo all'insegnamento elementare, ed il piccolo pubblicoamorosa- mente
guidato, si verràeducando
all' abito della lettura, preparandosiman mano
a popolare le sale superiori della biblioteca.
Non
si é creduto necessario di creareuna
sala apposita per in lettura seraleperche
questanon potrebbe
effettuarsi in sede più appropriatache
nella gran sala di lettura diurna.La
sua vastità é proporzionata almaggiore concorso
di lettori che siha
nella sera, ed essendo perfettamentesgombra
di libri e scaffali, coimoderni
sistemi d' illuminazione,non
presenta alcun pericolo d' incendio. 11riparto riservato dell'attigua sala di distribuzione servirà pel deposito dei libri richiesti per la sera; anzi la
maggior
parte dei lettori potrà risparmiarsi il di- sturbo di questa prenotazione, avendosi già nella stessa salaun
ricco deposito delleopere
di uso più frequente.2.
—
cAìniiiiìiistranione.Gli uffici per la gestione interna e per l'ordinamento della suppellettile bi- bliografica
sono
concentrati nelpiano
terreno, e piti specialmente nelT ala sinistra,epperciò totalmente separati dal
movimento
dei lettori. Ilpavimento
è rialzato dim.
2 per ottenere ambienti sani,ben
aerati ed illuminati, ed e collegato col piano soprastante permezzo
dicomode
scale e di ascensori.20
DI UN EDIFICIO lER LA BIBLIOTECA
Due sono
gli ingressi agli utiici, l'uno dalla fronte, per la porla a sinistra del vestibolo (I, 2)che precede
lo scalone, l'altroda
via Magliabechi (I, jj. Di regola quest' ultimo e inteso a restar chiuso; solo, essendo carrozzabile, si aprirà al pas- saggio dei veicoli pel trasporto della suppellettile libraria^ della corrispondenza, del combustibile ecc.; e cosi pure potrà servire per le operazioni di apertura e di chiusura della biblioteca.Durante
le ore di apertura 1' ingresso agli uffici e dalla fronte per la porta del vestibolo, così si a\ ràun
solo passaggio all'esterno, e tutto il pubblico, lettori, fornitori ed impiegati,passeranno
sotto l'occhio vì- gile diun
unicoguardaportone.
L'ingresso di via
Magliabechi
si apre sul piano stradale c yevun
atrio (I,^)
sjuizioso
immette
inun
portico a tre arcale aperte sulprimo
cortile. Alledue
estre- mila delpunico comode rampe portano
alledue
gallerie (I, 6, 6)^ anteriore e postericjre, che,come
nelprimo
piano, atliaversano longitudinalmente l'edificio e collegano 1' ala sinistra,dove
si svolge 1' amministrazione, coli' ala destra desti- nala ai depositiEconomato. Entrali nella galleria anteriore
una prima
porta a destraconduce
all' econo-Sala della corri-
m^ifo ( jj_
mentre
la porta di frontedà
nella sala di spoglio della corrispondenzaspoiideiiza in ar- . /r \ \ • •
i
in
m
arrivo (l, gj- In questa si riversa tuttoquanto
perx'ienegiornalmente
dalla posta, lettere, pieghi, pacchi, .spedizioni delleRR. Procure
e dei librai,opere
inesame,
doni ecc.; e, sotto la diretta ispezione del bibliotecario, che ha il
suo
gabinetto, ,
^/'j^'"'-'"^
di lavoro nella stanza attigua (1, 10). se ne fa lo spoglio e la distribuzione aali uf-
del bìbliolecarw. liei competenti.
...
1 fascicoli delle riviste in cciso e delle pubblicazioni... accademiche,
^ .nonché
tutto ilcarlame
e la cartacciache
pernon
ingoinbrare registri e cata- loghi eopportuno
tenere ordinati a gruppi,sono
in\'iatì ali" ufficio dei periodicidei^ei-?odtci L^)'^
mentre
le opere,dopo
essere state controllate colle fatture e colle lettere diaccompagnamento,
per accertarne il giusto prezzo e la regolarità dell'acquisto, Sala dei jeoistìip.^^^^^j-, nella sala
d'angolo (L
S) per la loro inscrizione sui remstri d' in";resso.d ingres.so. ' o \ 7 / r
00
Attigua al gabinetto del bibliotecario, ed aperta sulla galleria per
comodità
di tutto il personale, e la scala diservizio (/, / /)
che
porta alla dv elione (IL
i y) ed al loggiato soprastante, l'intercomunicazione e resaancor
più facileda un
ascen- sore.Per una
terza porta il bibli(necariocomimica
dalsuo
gabinetto colla segre- Segreteriateria (/, 12) e
coW
archivio il., Ij); così tutta la corrispondenza,operazione che
e Archivio. . . . . . .
implica più Strettamente la sua responsabilità direttoriale, si s\'olge sotto i suoi occhi ;
da un
lato, quella in arrivo, dall' altro quella in partenza.Dopo che
la suppellettile libraria e stata inscritta sui registri d' ingressoUfficio della classi- Wi^ne trasportata
m^W
ufficio della classijicaiione e dell'inventario (/, 14). questaficajione edr'i-
^uia gran sala dì ni. i(5per 12.
Tutte
le oneredinuovo
acquistosono
uui allineate .sui/ luvenlario. °
. , . ^ ..
..
. . . .tav(jli c negli scaftali, e da
un
abile sottobibliotecario ricevono il simbolo di classiffi- ca^ione.! cioè quelgruppo
di cifreche
ne rappresenta il soggetto e serve per l'ordi-namento
delle schede nel catalogo per materie.E
necessario che questa operazionesia fatta