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Temi chiave per il 2021

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Academic year: 2022

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Biden assume la guida di un paese in crisi

Come Barack Obama, Joe Biden presterà giuramento come presidente nel bel mezzo di una crisi nazionale.

Tuttavia, l'amministrazione Biden dovrà fare i conti con una maggioranza al Congresso che si profila

estremamente esile e che potrebbe rendere più arduo per il nuovo esecutivo far approvare un'agenda politica di ampio respiro. Di conseguenza, il neopresidente potrebbe dover ricorrere al potere esecutivo per implementare molte delle sue priorità legislative. Ma come ha potuto sperimentare Donald Trump durante il suo mandato, questa linea d'azione va spesso incontro a insidie legali. Sono decine gli ordini esecutivi e i regolamenti emanati da Trump e bloccati dai giudici federali, che spesso hanno emanato ingiunzioni preliminari valide in tutto il territorio nazionale e dato il via a lunghe battaglie legali. Inoltre, Biden si troverà dinanzi una corte federale più sbilanciata a destra, visto l'elevatissimo numero di giudici confermati durante la presidenza Trump.

Le norme e i regolamenti di rilevanza economica sono quelli emanati dagli organi del ramo esecutivo con un impatto economico annuo pari o superiore ai 100 milioni di dollari o che pregiudicano in maniera significativa l'economia, un determinato settore economico, la produttività, la concorrenza, l'occupazione, l'ambiente, la salute o la sicurezza pubblica ovvero i governi e le comunità statali, locali o indigeni.

La combinazione di un'amministrazione democratica e un Congresso con una flebile maggioranza di Democratici viene ritenuta discretamente propizia per i mercati. Gli aumenti generalizzati delle imposte annunciati da Biden in campagna elettorale difficilmente verranno approvati dal 117° Congresso, mentre le sue politiche commerciali dovrebbero essere più dialoganti rispetto a quelle di Trump. Un inasprimento del quadro regolamentare è un'ipotesi da mettere in conto, compresa l'intensificazione delle azioni antitrust. I progetti di ammodernamento dell'obsolescente infrastruttura del paese potrebbero racimolare qualche consenso tra i Repubblicani, specie in presenza di tassi di disoccupazione ancora elevati nel post-pandemia. Biden potrebbe guadagnarsi il consenso dei Repubblicani anche per il suo programma di onshoring (rilocalizzazione della produzione sul suolo nazionale), teso a rinsaldare le filiere produttive statunitensi.

Grafico 1: Probabile aumento degli oneri normativi con Biden

Numero di norme rilevanti

"Final rule" rilevanti emanate per anno presidenziale

0 50 100 150 200 250 300 350 400

2019 2018 2017 2016 2015 2014 2013 2012 2011 2010 2009 2008 2007 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 1998 1997 1996 1995 1994

Autore

Jonathan W. Hubbard, CFA Managing Director, Investment Solutions Group

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2 di 5

AD USO ESCLUSIVO DI INVESTITORI ISTITUZIONALI E PROFESSIONALI.

Implicazioni per gli investimenti nel 2021

Diminuzione dell'incertezza legislativa

Enfasi sulla prospettiva di lievi aumenti d'imposta e di una maggiore regolamentazione negli USA

La pandemia come acceleratore di nuove dinamiche lavorative

Le crisi possono fungere da catalizzatori del cambiamento ma anche accelerare le dinamiche già in atto. Ci vorrà del tempo prima di comprendere appieno tutti i cambiamenti causati dalla pandemia, ma alcuni trend legati al mondo del lavoro hanno chiaramente subito un'accelerazione: l'adozione della tecnologia virtuale, le postazioni di lavoro flessibili e l'evoluzione delle interazioni con i clienti.

Il 2020 ha costretto le aziende a eseguire di colpo il più grande esperimento di "lavoro da casa" della storia moderna. Sia le imprese che i lavoratori sono stati costretti ad adeguarsi. Fortunatamente, l'adozione delle tecnologie che consentono di lavorare a distanza era già in aumento. Il cloud computing, l'intelligenza artificiale e le videoconferenze hanno reso meno indispensabile la compresenza fisica di più persone in uno stesso spazio di lavoro.

Facendo leva su queste tecnologie, l'organizzazione del telelavoro ha funzionato meglio di quanto molti pensassero. La possibilità di ridurre i tragitti casa-lavoro e gli alti costi associati agli uffici, offrendo in tal modo un miglior equilibrio tra vita professionale e vita privata, alletta sia i datori di lavoro che i dipendenti.

Sebbene molte aziende faranno ritorno nei propri uffici, la maggiore flessibilità nell'organizzazione del lavoro potrebbe diventare un tratto permanente e determinare cambiamenti manageriali, retributivi e demografici.

Gli incontri di persona sono stati un caposaldo dell'America imprenditoriale per decenni. Benché in alcuni casi non sarà mai possibile sostituire gli incontri faccia a faccia, la frequenza e le modalità di riunione potrebbero cambiare vista la maggiore qualità e affidabilità delle videoconferenze e di altre tecnologie di comunicazione che rendono possibile tenere incontri a distanza produttivi. In aggiunta al tempo e ai soldi risparmiati grazie ai viaggi non effettuati, la tecnologia consente alle aziende di ridurre anche la propria impronta di carbonio.

Implicazioni per gli investimenti nel 2021

Maggiori investimenti in tecnologie per il telelavoro

La strada verso la ripresa si preannuncia più lunga per compagnie aeree, alberghi e ristoranti a causa della diminuzione dei viaggi d'affari

Maggiore flessibilità nel decidere le sedi dei quartier generali

L'onshoring delle attività operative

Dopo diversi decenni di crescita, il trend della globalizzazione sembra essere in procinto di invertire rotta. Ancor prima che la pandemia costringesse interi paesi a chiudere i propri confini, diversi fattori stavano contribuendo a un'inversione di tendenza a 180°: le crescenti tensioni commerciali, i timori circa la mobilità dei lavoratori, la vulnerabilità delle filiere produttive e la maggiore attenzione alle politiche dei partner commerciali in tema di diritti umani e tutela ambientale. Anche una volta riaperte le economie e le frontiere, il fenomeno della globalizzazione potrebbe segnare una battuta d'arresto.

Nello scenario migliore, stimiamo che il 25-30% della forza lavoro continuerà

a lavorare da casa per diversi giorni alla settimana fino alla fine

del 2021.

Kate Lister, Presidente di Global Workplace Analytics

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Grafico 2: Il commercio globale è stato ulteriormente penalizzato dalla pandemia

Commercio globale Produzione industriale mondiale

Fonte: FactSet e CPB. Dati trimestrali dal 31 marzo 1992 al 30 settembre 2020. Aree ombreggiate = recessioni USA. Linea tratteggiate = medie dal 1992 al 2007. La produzione industriale misura la crescita dei volumi nell'industria manifatturiera, mineraria e dei servizi di pubblica utilità.

-20 -15 -10 -5 0 5 10 15 20

2020 2018 2016 2014 2012 2010 2008 2006 2004 2002 2000 1998 1996 1994 1992

a/a %

Implicazioni per gli investimenti nel 2021

Passaggio dalle filiere produttive "just in time" a quelle "just in case"

Potenziali pressioni inflazionistiche in alcuni settori

Opportunità per le società statunitensi a minore capitalizzazione in competizione con la Cina

Coordinamento monetario e fiscale

Il confine tra la politica fiscale e quella monetaria si è affievolito per gran parte dell'ultimo decennio, fino quasi a scomparire sotto gli effetti della pandemia. Le banche centrali dei mercati sviluppati hanno segnalato chiaramente ai rispettivi ministeri delle finanze che, avendo pressoché esaurito tutti gli strumenti monetari, sono disposte a coordinare le politiche al fine di creare condizioni di finanziamento che favoriscano

l'introduzione di ulteriori stimoli fiscali. Sia Jerome Powell, presidente della Federal Reserve statunitense, che Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea, hanno infatti esortato pubblicamente i legislatori a fare di più per contrastare la debolezza economica causata dal nuovo aumento dei contagi da coronavirus.

Come a dire: "Se emetterete altre obbligazioni, noi le compreremo." Negli Stati Uniti, la nomina di Janet Yellen, ex presidente della Fed a Segretaria del Tesoro testimonia il maggior grado di coordinamento tra le politiche monetarie e quelle fiscali.

Implicazioni per gli investimenti nel 2021

Potenziali pressioni inflazionistiche

Prospettive accomodanti

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AD USO ESCLUSIVO DI INVESTITORI ISTITUZIONALI E PROFESSIONALI.

Le aziende cercano di impiegare la liquidità

In tutto il mondo, le aziende hanno sospeso i programmi di buyback e le distribuzioni di dividendi all'indomani della crisi sanitaria al fine di rafforzare la loro situazione patrimoniale e coprire i buchi nei loro flussi reddituali.

Sebbene queste due leve fondamentali dei rendimenti degli azionisti siano venute meno per gran parte del 2020, il trend ha cominciato a invertire rotta a fine anno grazie al miglioramento delle prospettive economiche e di mercato, all'introduzione dei vaccini e alla decisione delle autorità regolamentari statunitensi di sbloccare il pagamento dei dividendi.

Grafico 3: Arresto di buyback azionari e dividendi nel 2020

Buyback (asse sx) Dividendi (asse dx)

Fonte: Haver Analytics. Dati trimestrali dal 31 marzo 1998 al 30 settembre 2020.

S&P 500

0 50 100 150 200 250

2020 2018 2016 2014 2012 2010 2008 2006 2004 2002 2000

1998 0

30 60 90 120 150

Miliardi di USD Miliardi di USD

I primi ad invertire la dinamica discendente dei dividendi sono stati Cina e Hong Kong, con distribuzioni in salita del 3% e del 10% rispettivamente. Questi due paesi sono stati tra i primi ad essere colpiti dall'epidemia e dunque anche i primi a beneficiare del miglioramento dei trend. Anche le banche britanniche possono riprendere a pagare una parte dei dividendi dopo che la Bank of England le ha giudicate ben capitalizzate e resilienti, mentre la BCE ha chiesto una sospensione delle distribuzioni. I buyback azionari tendono a seguire un andamento prociclico, con un aumento o una diminuzione dell'attività di riacquisto in corrispondenza delle fasi di rialzo o ribasso dei mercati, mentre le distribuzioni di dividendi tendono ad essere più stabili.

Nel 2020 le aziende hanno raccolto livelli record di capitali mediante collocamenti azionari e obbligazionari, e molte si ritrovano ora con più liquidità del necessario. Dovranno quindi decidere se rimborsare il debito emesso a tassi favorevoli ovvero impiegare il capitale per espandere la propria presenza. Questo potrebbe incoraggiare i dirigenti a mettere a frutto la liquidità mediante operazioni di fusione e acquisizione nel 2021 e oltre.

Implicazioni per gli investimenti nel 2021

Potenziale aumento dell'interesse degli investitori per le aziende che pagano dividendi, come quelle dei settori energia e banche

Possibile consolidamento settoriale dovuto a un'intensificazione delle attività di M&A

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Semaforo verde per la sostenibilità

Gli investimenti globali nei fondi ESG (ambientali, sociali e di governance) hanno raggiunto il massimo storico nel 2020, e crediamo che questo trend continuerà anche nel 2021. Questa forte espansione continuerà ad essere alimentata dalla crescente consapevolezza dei rischi connessi al cambiamento climatico e a una pandemia che ha messo a nudo le disparità sociali e l'importanza della resilienza per le aziende, al fine di far fronte agli shock improvvisi. Negli Stati Uniti, l'amministrazione Biden dovrebbe promuovere un contesto normativo più favorevole alle iniziative in campo ESG, concentrandosi su temi quali la transizione dai carburanti fossili all'energia rinnovabile, l'uguaglianza di reddito, la giustizia razziale, la diversità e il rientro nell'accordo di Parigi sul clima. Il Dipartimento del lavoro e la Securities and Exchange Commission statunitensi dovrebbero sostenere gli investimenti ESG e intervenire sul fronte delle informative.

Il 10 marzo 2021 rappresenta una data chiave in tal senso, in quanto il Regolamento dell'Unione europea relativo all'informativa sulla sostenibilità (SFDR) introdurrà obblighi di divulgazione sui temi ambientali, sociali e di governance per tutti i gestori patrimoniali, le banche private e altri operatori dei mercati finanziari. Lo scopo del Regolamento è quello di accrescere la trasparenza circa l'integrazione dei temi ESG all'interno delle decisioni e delle raccomandazioni d'investimento. Molti dei requisiti dell'SFDR riguarderanno anche i gestori che non operano nell'ambito di mandati ESG specifici.

Implicazioni per gli investimenti nel 2021

Maggiori oneri normativi per le aziende

Maggiore attenzione agli stakeholder rispetto agli azionisti

A fronte dell'evolversi di questi e altri temi macro e di mercato nel corso dell'anno, come in qualsiasi altro contesto di mercato, restiamo fermamente convinti che gli investitori debbano rimanere diversificati in un'ampia gamma di asset class e cercare di assicurarsi che i loro portafogli siano in linea con il loro orizzonte temporale, i loro obiettivi d'investimento e la loro tolleranza al rischio.

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