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Sintesi non tecnica (8114 KB)

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(1)

RISTRUTTURAZIONE E AMPLIAMENTO A USO COMMERCIALE IN COMUNE DI TREVISO

- Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale -

Elaborato:

Studio di Impatto Ambientale – Sintesi non tecnica

RICHIEDENTE:

ALI’ S.P.A.

Via Olanda, 2 35127 Padova

e-mail: [email protected]

ESTENSORI:

Dr. Agronomo Ezio Faraon Via Miranese 179

30174 Mestre-Venezia Fax 041 81 09 958 Cell. 348 33 87 380 e-mail: [email protected] PEC: [email protected] Dr. Forestale Nicola Scantamburlo Via Liguria 18/A

30037 Scorzè, Venezia Fax 041 44 63 78 Cell. 349 17 80 821

e-mail: [email protected] PEC: [email protected]

Data:

maggio 2017

Scala:

/

Revisione:

00

(2)
(3)

INDICE

1. PREMESSA ... 7

1.1. Normativa di riferimento ... 7

1.2. Ubicazione dell’intervento... 11

1.3. Licenze e concessioni attualmente presenti sull’area di Progetto ... 14

1.4. Assoggettabilità alla procedura di VIA ... 14

2. QUADRO PROGRAMMATICO ... 17

2.1. Quadro riassuntivo di valutazione della coerenza con la pianificazione territoriale ... 17

3. QUADRO PROGETTUALE ... 19

3.1. Previsioni del PRG vigente ... 19

3.2. Descrizione del Progetto ... 19

3.3. Materiali e tecniche costruttive ... 21

3.4. Studio della viabilità... 21

3.5. Progetto e inquadramento dell’area commerciale ... 22

3.6. Cenni sugli impianti tecnologici utilizzati e sui sistemi di risparmio energetico impiegati ... 22

3.6.1. Descrizione degli impianti tecnologici dell’edificio A ... 22

3.6.1.1. Blocco A1 ... 22

3.6.1.1.1. Impianti meccanici ... 22

3.6.1.1.2. Impianti elettrici... 23

3.6.1.2. Blocco A2 ... 24

3.6.1.2.1. Impianti meccanici ... 24

3.6.1.2.2. Impianti elettrici... 24

3.6.2. Descrizione degli impianti tecnologici dell’edificio B... 24

3.6.2.1. Blocco B1 ... 24

3.6.2.1.1. Impianti meccanici ... 24

3.6.2.1.2. Impianti elettrici... 25

3.6.2.2. Blocco B2 ... 25

3.6.2.2.1. Impianti meccanici ... 25

3.6.2.2.2. Impianti elettrici... 25

3.6.2.3. Blocco B3 ... 25

3.6.2.3.1. Impianti meccanici ... 25

3.6.2.3.2. Impianti elettrici... 26

3.7. Emissioni dell’edificio A ... 26

3.8. Emissioni dell’edificio B ... 28

(4)

3.9. Identificazione degli effetti prodotti dalle previsioni del Progetto esaminato ... 30

3.9.1. Generalità e considerazioni introduttive ... 30

3.9.2. Utilizzo delle risorse primarie ... 31

3.9.3. Traffico veicolare ... 32

3.9.4. Emissioni in atmosfera ... 33

3.9.5. Scarichi idrici ... 33

3.9.6. Produzione di rifiuti ... 34

3.9.7. Rumore e vibrazioni ... 35

3.9.8. Inquinamento luminoso ... 36

3.9.9. Presenza antropica ... 36

4. QUADRO AMBIENTALE ... 37

4.1. Premessa metodologica ... 37

4.1.1. Metodologia di analisi e di valutazione degli impatti potenzialmente prodotti ... 38

4.2. Individuazione delle componenti ambientali da analizzare... 39

4.3. Definizione dell’area di analisi ... 40

4.4. Stima degli effetti prodotti sulle diverse componenti ambientali: alternativa 0 ... 41

4.4.1. Aria – Clima e fattori climatici ... 41

4.4.1.1. Descrizione dell’andamento della componente in assenza di interventi ... 41

4.4.1.2. Sintesi e valutazione ... 43

4.4.2. Aria – Qualità dell’aria ... 44

4.4.2.1. Descrizione dell’andamento della componente in assenza di interventi ... 44

4.4.2.2. Sintesi e valutazione ... 48

4.4.3. Acqua ... 48

4.4.3.1. Descrizione dell’andamento della componente in assenza di interventi ... 48

4.4.3.2. Sintesi e valutazione del potenziale impatto ... 49

4.4.4. Suolo e sottosuolo ... 49

4.4.4.1. Descrizione dell’andamento della componente in assenza di interventi ... 49

4.4.4.2. Sintesi e valutazione ... 49

4.4.5. Biodiversità, flora e fauna... 50

4.4.5.1. Descrizione dell’andamento della componente in assenza di interventi ... 50

4.4.5.2. Sintesi e valutazione del potenziale impatto ... 51

4.4.6. Paesaggio, valenze storiche, culturali e testimoniali ... 51

4.4.6.1. Descrizione dell’andamento della componente in assenza di interventi ... 51

4.4.6.2. Sintesi e valutazione ... 52

4.4.7. Traffico veicolare ... 52

4.4.7.1. Descrizione dell’andamento della componente in assenza di interventi ... 52

4.4.7.2. Sintesi e valutazione ... 53

4.4.8. Fattori fisici – Clima acustico e rumore ... 53

4.4.8.1. Descrizione dell’andamento della componente in assenza di interventi ... 53

4.4.8.2. Sintesi e valutazione ... 53

4.4.9. Fattori fisici – Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti ... 54

4.4.9.1. Descrizione dell’andamento della componente in assenza di interventi ... 54

4.4.9.2. Sintesi e valutazione ... 54

4.4.10. Fattori fisici – Inquinamento luminoso ... 54

4.4.10.1. Descrizione dell’andamento della componente in assenza di interventi ... 54

(5)

4.4.10.2. Sintesi e valutazione del potenziale impatto ... 55

4.4.11. Energia ... 55

4.4.11.1. Descrizione dell’andamento della componente in assenza di interventi ... 55

4.4.11.2. Sintesi e valutazione ... 55

4.4.12. Rifiuti ... 55

4.4.12.1. Descrizione dell’andamento della componente in assenza di interventi ... 55

4.4.12.2. Sintesi e valutazione ... 56

4.4.13. Salute pubblica ... 56

4.4.14. Società ed Economia ... 56

4.4.14.1. Descrizione dell’andamento della componente in assenza di interventi ... 56

4.4.14.2. Sintesi e valutazione ... 56

4.5. Stima degli effetti prodotti sulle diverse componenti ambientali: alternativa 1 ... 57

4.5.1. Premessa metodologica ... 57

4.5.2. Aria – Clima e fattori climatici ... 58

4.5.3. Aria – Qualità dell’aria ... 58

4.5.3.1. Probabilità, frequenza, periodicità e reversibilità dell’impatto ... 58

4.5.3.2. Carattere cumulativo dell’impatto ... 59

4.5.3.3. Natura transfrontaliera dell’impatto ... 59

4.5.3.4. Stima dell’entità e dell’estensione nello spazio dell’impatto ... 59

4.5.3.5. Descrizione delle misure adottate dal progetto per evitare, ridurre e/o mitigare l’eventuale impatto ... 65

4.5.3.6. Sintesi e valutazione del potenziale impatto ... 66

4.5.4. Acqua ... 66

4.5.4.1. Probabilità, frequenza, periodicità e reversibilità dell’impatto ... 66

4.5.4.2. Carattere cumulativo dell’impatto ... 66

4.5.4.3. Natura transfrontaliera dell’impatto ... 67

4.5.4.4. Stima dell’entità e dell’estensione nello spazio dell’impatto ... 67

4.5.4.5. Descrizione delle misure adottate dal progetto per evitare, ridurre e/o mitigare l’eventuale impatto ... 68

4.5.4.6. Sintesi e valutazione del potenziale impatto ... 68

4.5.5. Suolo e sottosuolo ... 69

4.5.5.1. Probabilità, frequenza, periodicità e reversibilità dell’impatto ... 69

4.5.5.2. Carattere cumulativo dell’impatto ... 69

4.5.5.3. Natura transfrontaliera dell’impatto ... 69

4.5.5.4. Stima dell’entità e dell’estensione nello spazio dell’impatto ... 69

4.5.5.5. Descrizione delle misure adottate dal progetto per evitare, ridurre e/o mitigare l’eventuale impatto ... 70

4.5.5.6. Sintesi e valutazione del potenziale impatto ... 70

4.5.6. Biodiversità, flora e fauna ... 70

4.5.6.1. Probabilità, frequenza, periodicità e reversibilità dell’impatto ... 70

4.5.6.2. Carattere cumulativo dell’impatto ... 71

4.5.6.3. Natura transfrontaliera dell’impatto ... 71

4.5.6.4. Stima dell’entità e dell’estensione nello spazio dell’impatto ... 71

4.5.6.5. Descrizione delle misure adottate dal progetto per evitare, ridurre e/o mitigare l’eventuale impatto ... 73

4.5.6.6. Sintesi e valutazione del potenziale impatto ... 73

4.5.7. Paesaggio, valenze storiche, culturali e testimoniali ... 73

4.5.7.1. Probabilità, frequenza, periodicità e reversibilità dell’impatto ... 73

4.5.7.2. Carattere cumulativo dell’impatto ... 74

4.5.7.3. Natura transfrontaliera dell’impatto ... 74

(6)

4.5.7.4. Stima dell’entità e dell’estensione nello spazio dell’impatto ... 74

4.5.7.5. Descrizione delle misure adottate dal progetto per evitare, ridurre e/o mitigare l’eventuale impatto ... 81

4.5.7.6. Sintesi e valutazione del potenziale impatto ... 81

4.5.8. Traffico veicolare ... 82

4.5.8.1. Probabilità, frequenza, periodicità e reversibilità dell’impatto ... 82

4.5.8.2. Carattere cumulativo dell’impatto ... 82

4.5.8.3. Natura transfrontaliera dell’impatto ... 82

4.5.8.4. Stima dell’entità e dell’estensione nello spazio dell’impatto ... 83

4.5.8.5. Descrizione delle misure adottate dal progetto per evitare, ridurre e/o mitigare l’eventuale impatto ... 113

4.5.8.6. Sintesi e valutazione del potenziale impatto ... 113

4.5.9. Fattori fisici – Clima acustico e rumore ... 113

4.5.9.1. Probabilità, frequenza, periodicità e reversibilità dell’impatto ... 113

4.5.9.2. Carattere cumulativo dell’impatto ... 114

4.5.9.3. Natura transfrontaliera dell’impatto ... 114

4.5.9.4. Stima dell’entità e dell’estensione nello spazio dell’impatto ... 114

4.5.9.5. Descrizione delle misure adottate dal progetto per evitare, ridurre e/o mitigare l’eventuale impatto ... 119

4.5.9.6. Sintesi e valutazione del potenziale impatto ... 119

4.5.10. Fattori fisici – Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti ... 119

4.5.10.1. Probabilità, frequenza, periodicità e reversibilità dell’impatto ... 119

4.5.10.2. Carattere cumulativo dell’impatto ... 119

4.5.10.3. Natura transfrontaliera dell’impatto ... 120

4.5.10.4. Stima dell’entità e dell’estensione nello spazio dell’impatto ... 120

4.5.10.5. Descrizione delle misure adottate dal progetto per evitare, ridurre e/o mitigare l’eventuale impatto ... 122

4.5.10.6. Sintesi e valutazione del potenziale impatto ... 123

4.5.11. Fattori fisici – Inquinamento luminoso ... 123

4.5.11.1. Probabilità, frequenza, periodicità e reversibilità dell’impatto ... 123

4.5.11.2. Carattere cumulativo dell’impatto ... 123

4.5.11.3. Natura transfrontaliera dell’impatto ... 123

4.5.11.4. Stima dell’entità e dell’estensione nello spazio dell’impatto ... 123

4.5.11.5. Descrizione delle misure adottate dal progetto per evitare, ridurre e/o mitigare l’eventuale impatto ... 127

4.5.11.6. Sintesi e valutazione del potenziale impatto ... 128

4.5.12. Energia ... 128

4.5.12.1. Probabilità, frequenza, periodicità e reversibilità dell’impatto ... 128

4.5.12.2. Carattere cumulativo dell’impatto ... 128

4.5.12.3. Natura transfrontaliera dell’impatto ... 128

4.5.12.4. Stima dell’entità e dell’estensione nello spazio dell’impatto ... 129

4.5.12.5. Descrizione delle misure adottate dal progetto per evitare, ridurre e/o mitigare l’eventuale impatto ... 133

4.5.12.6. Sintesi e valutazione del potenziale impatto ... 133

4.5.13. Rifiuti ... 133

4.5.13.1. Probabilità, frequenza, periodicità e reversibilità dell’impatto ... 133

4.5.13.2. Carattere cumulativo dell’impatto ... 134

4.5.13.3. Natura transfrontaliera dell’impatto ... 134

4.5.13.4. Stima dell’entità e dell’estensione nello spazio dell’impatto ... 134

4.5.13.5. Descrizione delle misure adottate dal progetto per evitare, ridurre e/o mitigare l’eventuale impatto ... 134

(7)

4.5.13.6. Sintesi e valutazione del potenziale impatto ... 135

4.5.14. Salute pubblica ... 135

4.5.14.1. Probabilità, frequenza, periodicità e reversibilità dell’impatto ... 135

4.5.14.2. Carattere cumulativo dell’impatto ... 135

4.5.14.3. Natura transfrontaliera dell’impatto ... 136

4.5.14.4. Stima dell’entità e dell’estensione nello spazio dell’impatto ... 136

4.5.14.5. Descrizione delle misure adottate dal progetto per evitare, ridurre e/o mitigare l’eventuale impatto ... 136

4.5.14.6. Sintesi e valutazione del potenziale impatto ... 136

4.5.15. Società ed Economia ... 136

4.5.15.1. Probabilità, frequenza, periodicità e reversibilità dell’impatto ... 136

4.5.15.2. Carattere cumulativo dell’impatto ... 137

4.5.15.3. Natura transfrontaliera dell’impatto ... 137

4.5.15.4. Stima dell’entità e dell’estensione nello spazio dell’impatto ... 137

4.5.15.5. Descrizione delle misure adottate dal progetto per evitare, ridurre e/o mitigare l’eventuale impatto ... 138

4.5.15.6. Sintesi e valutazione del potenziale impatto ... 138

5. VALUTAZIONE DELLE ALTERNATIVE: ANALISI A MOLTI ATTRIBUTI ... 139

5.1. Introduzione e premessa metodologica ... 139

5.2. Impostazione dell’analisi a molti criteri sulle alternative esaminate ... 140

5.2.1. Matrice di valutazione degli impatti ... 140

5.2.2. Costruzione della matrice dei pesi ... 149

5.2.3. Matrice pesata di valutazione degli impatti ... 154

6. MITIGAZIONI E COMPENSAZIONI ... 159

6.1. Fase di cantiere ... 159

6.1.1. Precauzioni progettuali ... 159

6.1.2. Mitigazioni ... 159

6.2. Fase di esercizio ... 159

6.2.1. Precauzioni progettuali ... 159

6.2.2. Mitigazioni ... 160

6.3. Compensazioni ... 160

7. MONITORAGGIO ... 163

7.1. Struttura del monitoraggio ... 163

7.1.1. Fase ante-operam ... 164

7.1.2. Fase in corso d’opera ... 164

7.1.3. Fase post-operam ... 164

7.2. Componenti o matrici ambientali monitorate e indici/indicatori prescelti ... 165

7.2.1. Qualità dell’aria ... 165

7.2.2. Qualità delle acque superficiali ... 165

7.2.3. Fattori fisici – Rumore ... 165

(8)

7.2.4. Fattori fisici – Inquinamento luminoso ... 165

7.2.5. Traffico veicolare ... 166

7.2.6. Rifiuti ... 166

7.2.7. Società ed economia ... 166

8. CONCLUSIONI ... 167

(9)

1. PREMESSA

E’ intenzione della “Alì S.p.A.” ristrutturare e ampliare gli edifici ad uso commerciale posti nell’area ex Marazzato-Sartori-Sperotto, che interessa una superficie di circa 53.939 m2, posta nella parte a Ovest del territorio comunale di Treviso, adiacente alla S.R n. 515 (con toponimo locale di “via Noalese”) nella zona dell’aeroporto “A. Canova” di Treviso, per la realizzazione di una nuova Grande Struttura di Vendita, tipologia Centro Commerciale.

Attualmente l’area risulta inutilizzata e a destinazione commerciale (cfr. oltre), avente licenza per una Superficie di Vendita totale pari a 16.995 m2 (divisa in 12.470 m2 di Superficie di Vendita Scoperta e 4.525 m2 di Superficie di Vendita Coperta).

Più nel particolare, il progetto prevede la modificazione degli edifici esistenti, che saranno infine caratterizzati da una superficie coperta di 16.756 m2 con i relativi parcheggi (circa 17.614 m2), superfici a verde e attrezzate.

Il presente Studio di Impatto Ambientale risulta dovuto in quanto la nuova Grande Struttura di Vendita risulta caratterizzata da una Superficie di Vendita (SV) pari a circa 14.500 m2, che, in quanto posta al di sopra degli 8.000 m2, pone il progetto in procedura di Valutazione di Impatto Ambientale secondo la normativa vigente in materia (vedi paragrafo successivo).

Si analizzeranno quindi nel presente elaborato le caratteristiche peculiari del progetto della Grande Struttura di Vendita, la sua localizzazione rispetto alle componenti ambientali e storico- culturali sensibili presenti in un intorno di dimensioni adeguate e la relazione che il progetto instaura con esse, determinando quindi i possibili impatti ed indicando per ciascuno di essi importanza e intensità.

1.1. Normativa di riferimento

Si riportano di seguito le principali norme a cui fa riferimento il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale, in stretta relazione al tipo di intervento oggetto della specifica (nuova Grande Struttura di Vendita – tipologia Centro Commerciale).

Normativa comunitaria in materia di V.I.A.:

− Direttiva n. 85/337/CE “Valutazione di impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati”.

− Direttiva n. 97/11/CE “concernente la valutazione di impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati”.

− Direttiva n. 2003/35/CE “che prevede la partecipazione del pubblico nell'elaborazione di taluni piani e programmi in materia ambientale e modifica le direttive del Consiglio 85/337/CEE e 96/61/CE relativamente alla partecipazione del pubblico e all'accesso alla giustizia”.

− Direttiva 2008/1/CE “concernente la prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento”.

− Direttiva 2011/92/UE “concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati”.

(10)

− Direttiva 2014/52/UE “che modifica la direttiva 2011/92/UE concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati”.

Normativa Nazionale in materia di V.I.A.:

− Legge 8 luglio 1986, n. 349, art. 6 “Istituzione del ministero dell'ambiente e norme in materia di danno ambientale”.

− Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 agosto 1988, n. 377

“Regolamentazione delle pronunce di compatibilità ambientale di cui all'articolo 6 della legge 8 luglio 1986, n. 349, recante istituzione del Ministero dell'ambiente e norme in materia di danno ambientale”.

− Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 dicembre 1988 “Norme tecniche per la redazione degli studi di impatto ambientale e la formulazione del giudizio di compatibilità di cui all'articolo 6 della legge 8 luglio 1986, n. 349, adottate ai sensi dell'articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 agosto 1988, n.

377”.

− Legge 22 febbraio 1994, n. 146 “Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Legge comunitaria”.

− Legge 26 ottobre 1995, n. 447, art. 8 “Legge quadro sull'inquinamento acustico”.

− Circolare ministeriale 7 ottobre 1996, n. GAB/96/15208 “Procedure di valutazione di impatto ambientale”.

− Circolare ministeriale 8 ottobre 1996, n. GAB/96/15326 “Principi e criteri di massima della valutazione di impatto ambientale”.

− Decreto del Presidente della repubblica 11 febbraio 1998 “Disposizioni integrative al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 agosto 1988, n. 377, in materia di disciplina delle pronunce di compatibilità ambientale, di cui alla legge 8 luglio 1986, n.

349, articolo 6”.

− Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, artt. 23/27-bis, 34, 35 e 71 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo i della legge 15 marzo 1997, n. 59”.

− Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 settembre 1999 “Atto di indirizzo e coordinamento che modifica ed integra il precedente atto di indirizzo e coordinamento per l'attuazione dell'articolo 40, comma 1, della legge 22 febbraio 1994, n. 146, concernente disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale”.

− Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1 settembre 2000 “Modificazioni ed integrazioni del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 settembre 1999, per l'attuazione dell'art. 40, primo comma, della legge 22 febbraio 1994, n. 146, in materia di valutazione dell'impatto ambientale”.

− Legge 29 dicembre 2000, n. 422, art. 24 “Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità Europee. Legge Comunitaria 2000”.

− Legge 23 marzo 2001, n. 93, art. 6 “Disposizioni in campo ambientale”.

− Decreto 1 aprile 2004 “Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Legge comunitaria 2004”.

− Legge 18 aprile 2005, n. 62 “Linee guida per l'utilizzo dei sistemi innovativi nelle valutazioni di impatto ambientale.”.

(11)

− Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”.

− Decreto Legislativo 16 gennaio 2008, n. 4, “Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale”.

− Decreto Legislativo 29 giugno 2010, n. 128 “Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile 2006, n, 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell‘articolo 12 della legge 18 giugno 2009, n. 69”.

− Decreto Legislativo 14 settembre 2011, n. 162 “Attuazione della direttiva 2009/31/CE in materia di stoccaggio geologico del biossido di carbonio, nonché modifica delle direttive 85/337/CEE, 2000/60/CE, 2001/80/CE, 2004/35/CE, 2006/12/CE, 2008/1/CE e del Regolamento (CE) n. 1013/2006”.

− Legge 17 dicembre 2012, n. 221 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto- legge 18 ottobre 2012, n. 179, recante ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese”.

− Decreto Legislativo 4 marzo 2014 n. 46 “Attuazione della direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento)”.

− Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 30 marzo 2015 n. 52 “Linee Guida per la verifica di assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale dei progetti di competenza delle Regioni e Province autonome (Allegato IV alla Parte Seconda del D.lgs. 152/2006).

Normativa regionale in materia di V.I.A.:

− Legge Regionale 26 marzo 1999, n. 10 e successive modificazioni ed integrazioni

“Disciplina dei contenuti e delle procedure di valutazione d’impatto ambientale”.

− D.G.R. 13 aprile 1999, n. 1042 “Criteri e parametri per la determinazione dei costi relativi all'istruttoria dei progetti assoggettati a procedure di VIA”

− D.G.R. 11 maggio 1999, n. 1624 “Modalità e criteri di attuazione delle procedure di VIA.

Specifiche tecniche e primi sussidi operativi all'elaborazione degli studi di impatto ambientale”.

− D.G.R. 21 marzo 2000, n. 995 “Specifiche tecniche e sussidi operativi alla elaborazione degli studi di impatto ambientale per gli impianti di trattamento e smaltimento rifiuti”.

− D.G.R. 13 settembre 2002, n. 2430 “Attuazione dell'inchiesta di cui all'art.18 comma 4, della l.r. 26.03.1999, n. 10, e successive modifiche e integrazioni”

− D.G.R. 8 agosto 2003, n. 2450 “Espletamento della procedura di V.I.A. di cui alla l.r.

26.03.1999, n. 10, e successive modifiche e integrazioni. Indirizzi alle strutture regionali”.

− D.G.R. 19 luglio 2005, n. 1843 “Rideterminazione ed aggiornamento dei criteri e parametri per la determinazione dei costi relativi all'istruttoria del progetti assoggettati a procedura di VIA regionale o statale. Revoca della DGR n. 2546 del 06 agosto 2004.

Artt. 4,7,8 e 22 della L.R. 10/99”.

− D.G.R. 7 agosto 2007, n. 2649 “Entrata in vigore della Parte II del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152. Procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione di impatto ambientale (VIA) e per l'autorizzazione integrata ambientale (IPPC)”.

(12)

− D.G.R. 22 luglio 2008, n. 1998 “Decreto legislativo 16 gennaio 2008, n. 4 “Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale”. Disposizioni applicative”.

− D.G.R. 10 febbraio 2009, n. 308 “Primi indirizzi applicativi in materia di valutazione di impatto ambientale di coordinamento del d. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale” come modificato ed integrato dal d. Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4,

“Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.

152, recante norme in materia ambientale” con la legge regionale 26 marzo 1999, n.

10.”.

− D.G.R. 17 febbraio 2009, n. 327 “Ulteriori indirizzi applicativi in materia di Valutazione di Impatto Ambientale di coordinamento del d. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale” come modificato ed integrato dal d. Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4,

“Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.

152, recante norme in materia ambientale” con la legge regionale 26 marzo 1999, n.

10”.

− D.G.R. 29 dicembre 2009, n. 4145 “Ulteriori indirizzi applicativi in materia di Valutazione di Impatto Ambientale di coordinamento del d. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale” come modificato ed integrato dal d. Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4,

“Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.

152, recante norme in materia ambientale” con la legge regionale 26 marzo 1999, n.

10”.

− D.G.R. 29 dicembre 2009, n. 4148 “Disciplina degli oneri istruttori per i progetti sottoposti alle procedure VIA/AIA.”.

− D.G.R. 3 maggio 2013, n. 575 “Adeguamento alla sopravvenuta normativa nazionale e regionale delle disposizioni applicative concernenti le procedure di Valutazione di Impatto Ambientale di cui alla DGR. n. 1539 del 27/09/2011 e sua contestuale revoca.”.

− Legge Regionale 18 febbraio 2016, n. 4 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale.”

Normativa nazionale in materia di Commercio:

− D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 114 “Riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma dell’articolo 4, comma 4, della L. 15 marzo 1997, n. 59”.

− D. Lgs. 26 marzo 2010, n. 59 “Attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno”.

Normativa regionale in materia di Commercio:

− Legge Regionale 13 Agosto 2004, n. 15 "Norme di programmazione per l'insediamento di attività commerciali nel Veneto".

− Circolare interpretativa del 5 settembre 2005 n. 4 “L.R.15/2004” approvata con deliberazione della Giunta regionale n°2337 del 9 agosto 2005.

− D.G.R. del 26 novembre 2004 n.3756 “Legge regionale 13 agosto 2004 n. 15. Art.20, comma 10. Disciplina Conferenza di servizi”.

(13)

− Legge Regionale n. 50 del 28 dicembre 2012 “Politiche per lo sviluppo del sistema commerciale nella Regione del Veneto”

1.2. Ubicazione dell’intervento

L’area di Progetto è collocata nella porzione Ovest del territorio comunale di Treviso, adiacente alla S.R n. 515 che collega Padova con il capoluogo della Marca. L’area si pone in una zona fortemente condizionata dall’attività umana, che ad oggi è oggetto di sfruttamento commerciale-industriale e ospita diverse infrastrutture di livello regionale, nazionale e internazionale (la già citata S.R n. 515, la S.R n. 53, l’aeroporto di Treviso).

Di seguito si riporta l’inquadramento di area vasta e dell’intorno dell’area di Progetto, su ortofoto e su Carta Tecnica Regionale (CTR).

Figura 1.1 – Inquadramento su Ortofoto

(14)

Figura 1.2 – Inquadramento su CTR

(15)

Catastalmente la superficie di proprietà di Alì S.p.A. è identificata al Comune di Treviso, foglio n.

24, mappali n. 453, 454, 557, 450, 813, 812, 188 e 558.

(16)

Figura 1.3 – Inquadramento catastale

1.3. Licenze e concessioni attualmente presenti sull’area di Progetto

Le autorizzazioni e licenze ad oggi insistenti sull’area di Progetto sono quelle derivate dalle passate attività commerciali, ovvero ex-Marazzato, ex-Perini e Sperotto. Tali licenze sono così riassunte:

• Autorizzazione commerciale n° 7746 del 29.07.2002;

• Autorizzazione commerciale n°3163 del 30.09.1981;

• Autorizzazione commerciale n° 6454 del 21.1.1992.

1.4. Assoggettabilità alla procedura di VIA

Il Progetto esaminato è sottoposto a VIA secondo quanto previsto dalla L.R. n.50 del 2012 dal titolo “politiche per lo sviluppo del sistema commerciale nella Regione del Veneto”, e più precisamente dell’art. 22, individuante i “Requisiti ambientali e viabilistici.”

(17)

L’art. 22 recita testualmente quanto segue:

Art. 22 - Requisiti ambientali e viabilistici.

1. Alle grandi strutture di vendita si applica la vigente disciplina di cui alla legge regionale 26 marzo 1999, n. 10 (ora Legge Regionale 18 febbraio 2016, n. 4, NdRedattori) “Disciplina dei contenuti e delle procedure di valutazione ambientale” e successive modificazioni e al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” e successive modificazioni, nel rispetto dei principi di semplificazione e unitarietà dei procedimenti, con riferimento alle seguenti tipologie progettuali:

a) grandi strutture aventi superficie di vendita superiore a 8.000 metri quadrati, assoggettate alla valutazione di impatto ambientale (VIA);

b) grandi strutture aventi superficie di vendita compresa tra 2.501 e 8.000 metri quadrati, assoggettate alla procedura di verifica o screening.

2. I provvedimenti di cui al comma 1 costituiscono il presupposto per il rilascio dell’autorizzazione commerciale e del titolo edilizio relativo alla struttura di vendita.

3. Le domande finalizzate al rilascio dell’autorizzazione commerciale per grandi strutture di vendita e per medie strutture con superficie di vendita superiore a 1.500 metri quadrati sono corredate di idoneo studio di impatto sulla viabilità, elaborato secondo i criteri definiti dal regolamento regionale di cui all’articolo 4. In attesa del regolamento regionale trovano applicazione le disposizioni regionali in materia di impatto sulla viabilità di cui all’articolo 19 della legge regionale 13 agosto 2004, n. 15.

Il Progetto ora esaminato quindi ricade nelle condizioni del punto a) del comma 1 che prevede pertanto che tale richiesta sia assoggettata a procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.

La Valutazione d’Impatto Ambientale pertanto inizia con la redazione del presente Studio d’Impatto Ambientale che verrà poi sottoposto all’analisi dell’autorità competente, la quale esprimerà una “pronuncia di compatibilità ambientale”, in questo caso la Provincia di Treviso.

(18)
(19)

2. QUADRO PROGRAMMATICO

Al fine di valutare la coerenza del Progetto esaminato con la pianificazione territoriale e settoriale di ogni livello e di fornire un chiaro quadro normativo è stato prodotto all’interno dello Studio di Impatto Ambientale un breve excursus degli strumenti pianificatori territoriali e settoriali approvati, onde determinarne l’uniformità e il rispetto di obbiettivi e normativa tecnica da questi imposti. Tale excursus ha esaminato la pianificazione che segue.

• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento vigente

• Piano Territoriale Regionale di Coordinamento adottatto e prima variante con valore paesaggistico

• Piano di Assetto Idrogeologico del Sile e della pianura tra Piave e Livenza (PAI Sile)

• Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera (PRTRA)

• Piano di Tutela delle Acque (PTA)

• Piano Regionale di gestione dei rifiuti urbani e speciali

• Piano faunistico-venatorio regionale

• Piano Ambientale del Parco Naturale Regionale del fiume Sile

• Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP Treviso)

• Piano faunistico-venatorio provinciale di Treviso 2014-2019 (PFVP 2014-2019)

• Intesa Programmatica d’Area “Marca Trevigiana” (IPA Marca Trevigiana)

• Piano Regolatore Comunale: Piano di Assetto del Territorio del Comune di Treviso (PAT Treviso)

• Piano Regolatore Generale del Comune di Treviso (PRG Treviso), che funge da primo PI

• Piano di Classificazione acustica del Comune di Treviso

2.1. Quadro riassuntivo di valutazione della coerenza con la pianificazione territoriale

A conclusione del quadro programmatico si riporta in forma tabellare l’analisi di coerenza del Progetto esaminato con i vari strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica esaminati.

La legenda utilizzata per l’analisi della coerenza è riportata nella seguente tabella.

Tabella 2.1 – Legenda analisi di coerenza

Progetto coerente con la pianificazione esaminata

Progetto coerente con indicazioni e prescrizioni rispetto alla pianificazione esaminata

Progetto non coerente con la pianificazione esaminata - Progetto non influenzato dalla pianificazione esaminata

Si riporta dunque l’analisi di coerenza nella seguente tabella.

(20)

Tabella 2.2 – Analisi di coerenza con la pianificazione territoriale

Piano esaminato Coerenza Note

Piano Territoriale Regionale di Coordinamento vigente (PTRC vigente)

Piano coerente con il Progetto esaminato

Piano Territoriale Regionale di Coordinamento adottato e variante parziale n. 1 (PTRC adottato e variante n. 1 al PTRC adottato)

Piano coerente con il Progetto esaminato

Piano di Assetto Idrogeologico del Sile e della pianura tra Piave e Livenza (PAI Sile)

Piano coerente con il Progetto esaminato

Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera (PRTRA)

Piano coerente con il Progetto esaminato

Piano di Tutela delle Acque (PTA)

Piano coerente con il Progetto esaminato

Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali

Piano coerente con il Progetto esaminato

Piano Faunistico-Venatorio regionale

- Nessuna influenza del Piano

sul Progetto esaminato Piano Ambientale del Parco

Naturale Regionale del fiume Sile

Piano coerente con il Progetto esaminato

Piano Territoriale di

Coordinamento Provinciale di Treviso (PTCP Treviso)

Piano coerente con il Progetto esaminato

Piano Faunistico-Venatorio Provinciale di Treviso (PFVP 2014-2019)

- Nessuna influenza del Piano

sul Progetto esaminato Intesa Programmatica d’Area

“Marca Trevigiana”

Obiettivi coerenti con il Progetto esaminato Piano di Assetto del Territorio

del Comune di Treviso

Piano coerente con il Progetto esaminato

Piano Regolatore Generale del Comune di Treviso

Progetto coerente con le disposizioni di piano, soggetto ad alcune prescrizioni dovute al Piano di Rischio

Aeroportuale (PRA) di Treviso Piano di Classificazione

Acustica del Comune di Treviso

Piano coerente con il Progetto esaminato

(21)

3. QUADRO PROGETTUALE

Il progetto interessa la ristrutturazione ed ampliamento ad uso commerciale di due edifici, su un’area commerciale esistente di proprietà della Alì spa, come da progetto già legittimato con n°

pratica - SUAP 00348980285-12022014-1653 SUPRO 7328 del 12/02/2014, e l’acquisizione da parte della stessa proprietà dell’area di via Mascagni, per una superficie di 676 m2 ricadenti in zona D, sotto zona D2.1, l’area denominata “ex Perini”, come da atti di acquisto allegati alla documentazione, avente superficie totale del lotto pari a 2322 m2, una superficie coperta di 549 m2 ed una superficie scoperta equivalente a 1773 m2, e l’acquisizione dell’area denominata “Sperotto”

che parteciperà all’operazione avente superficie totale del lotto pari a 3.180 m2, una superficie coperta di 1.050 m2 ed una superficie scoperta equivalente a 2.130 m2 ; gli edifici presenti nell’area andranno demoliti come si evidenzia nella tavola TAV 02 D (comparativa) compresa nel Progetto allegato.

3.1. Previsioni del PRG vigente

Il PRG vigente inserisce l’area in oggetto in zona D, sotto zona D2.1, comprendente le parti del territorio interessate da insediamenti artigianali, industriali, commerciali e direzionali, completamente o parzialmente edificate, con una possibilità edificatoria riferita alla SLC o SLP pari al 100% della superficie fondiaria e con un rapporto minimo del 40% della superficie scoperta rispetto all’edificato.

Il PRG vigente individua inoltre l’area come grande struttura di vendita esistente, soggetta per sua natura ai disposti della LR 50/12.

3.2. Descrizione del Progetto

Il progetto prevede la risistemazione dell’area, dei volumi e limitatamente a delle aree già legittimate, ed una generale razionalizzazione delle aree scoperte, nel rispetto dei parametri urbanistici di zona e dei disposti di legge sopracitati: la superficie fondiaria è pari a 53.939,00 m2, di cui 53.430,00 m2 ricadenti in zona D2.1.

Il progetto si è sviluppato in un primo stralcio (approvato in data 12/02/2014 SUPRO 7328 con inizio lavori in data 29/09/2014) in una successiva prima variante allo stesso (approvato il 20/05/2016 SUPRO 20963/25-03-2016) con il quale si sono salvaguardati i dati legittimati dalle precedenti concessione/autorizzazioni/licenze commerciali modificando i volumi sulla porzione più a nord dell’area di proprietà e liberando dall’edificazione le superfici a ridosso della strada statale Noalese e dell’ambito aeroportuale.

Tabella riepilogativa dello stato legittimato relativo primo stralcio:

(22)

Il fabbricato riguardante il solo ambito A, avrà una SLC pari a 8.126,95 m2, quindi inferiore, ai 16.870,52 m2 della superficie dell’edificio legittimato, la SLC generata dai fabbricati legittimati invariati e dal nuovo fabbricato è complessivamente pari a 11.629,83 m2 a fronte dei 20.677,36 del progetto legittimato e comunque inferiore ai 50.250,07 m2 massimi edificabili.

Tabella riepilogativa progetto prima variante:

Per quanto riguarda la dotazione di parcheggi essi soddisfano il fabbisogno minimo richiesto per legge con 15.884,75 m2 di parcheggi effettivi a fronte dei 9.303,86 m2 richiesti.

La seconda variante oggetto della presente domanda si rende necessaria al fine di ristrutturare e parzialmente ampliare il fabbricato “ex Marazzato” ricadente nell’ambito B.

Tabella riepilogativa progetto seconda variante:

(23)

Per quanto riguarda la dotazione di parcheggi essi soddisfano il fabbisogno minimo richiesto per legge con 17.614,00 m2 di parcheggi effettivi a fronte dei 17.300,00 m2 richiesti.

3.3. Materiali e tecniche costruttive

La struttura esistente è in C.A.P., che verrà adeguata alle nuove norme di legge, le nuove facciate ed i controventamenti saranno realizzati in pannelli in cls opportunamente coibentati con pannellature in polistirene espanso ad alta densità, le finiture esterne saranno rivestite in cotto tipo “Piterak XS”

color “Ardesia” e pannelli tipo “Alucobond”; lo stesso trova riferimento strutturale e di finitura per quanto riguarda gli ampliamenti previsti in progetto, tutti gli elementi costituenti il nuovo progetto fanno riferimento al già approvato e legittimato edificio ricadente nell’ambito A.

Dal punto di vista d’impatto sull’area il fabbricato B ristrutturato si integrerà ancor meglio sul progetto legittimato: esso infatti presenta con fronti compiuti, uniformi e lineari a cospetto del precedente edificio, per quanto riguarda gli aspetti formali che per quelli funzionali, l’edificio si presenta architettonicamente semplice, nella sua geometria, con soluzioni pensate in funzione delle attività destinate ad essere ospitate, tenendo conto in special modo della linearità ed essenzialità dei prospetti, in una miglior armonia formale e dimensionale con le preesistenze.

3.4. Studio della viabilità

Dal punto di vista della viabilità e dell’accessibilità vi sono modifiche al progetto legittimato.

Tali modifiche sono state oggetto di un attento studio della viabilità svolto dallo STUDIO TRT di Milano che ha analizzato, verificato, progettato e condiviso sia con i tecnici comunali sia con l’amministrazione la realizzazione di una nuova rotatoria, ampliamento della sede stradale e un’uscita sulla tangenziale tramite l’attuale innesto già esistente come da relazione e tavole di progetto allegate (cfr. Studio di impatto sulla viabilità prodotto da TRT e allegato al presente Studio di Impatto Ambientale).

(24)

Per quanto riguarda i parcheggi saranno distribuiti lungo la quasi totalità del percorso interno, permettendo così una comoda fruibilità degli stessi: il progetto prevede inoltre il recupero dell’area Sperotto come ampia area a parcheggio, oltre alle altre aree già legittimate, al fine di razionalizzare e distribuire ulteriormente gli spazi in maniera ottimale, rimane invariata rispetto al progetto legittimato la distribuzione del verde e dell’alberatura di progetto.

3.5. Progetto e inquadramento dell’area commerciale

La rilevanza dell’area commerciale ha suggerito di ubicare le attività che la compongono in un nucleo unitario.

Questo consente una notevole razionalizzazione dei flussi di traffico generati nella strada Noalese che verrà risezionata, e sarà integrata una nuova rotatoria importante per la viabilità.

Questo flusso viene convogliato nel viale di accesso visitatori posto a sud dell’insediamento. Il traffico degli operatori si sviluppa in sicurezza e autonomia nella strada interna posta in prossimità del confine nord est dell’area ove si concentrano le operazioni di carico e scarico merci.

I parcheggi pertinenziali per i visitatori, ampiamente sovradimensionati rispetto ai minimi standard prescritti, sono disposti tra i parcheggi ad uso pubblico e il complesso edificato oltre che ai lati est ed ovest dello stesso. L’organismo tipologico è costituito da un insieme di due fabbricati con dimensioni e caratteristiche ben differenziate, costruiti per offrire un insediamento articolato e complesso dotato di un sistema distributivo costituito da strade e piazze pedonali.

Gli accessi sono autonomi e diversificati. I percorsi dei visitatori sono il più possibile separati da quelli delle merci. Il sistema degli spazi aperti è studiato per definire identità differenziate tra i luoghi.

La conformazione commerciale, rappresentata nelle tav. 02C (Superfici di progetto) che è parte integrante della documentazione di Progetto allegata al presente Studio di Impatto Ambientale, riporta i dati e le relative rappresentazioni progettuali.

3.6. Cenni sugli impianti tecnologici utilizzati e sui sistemi di risparmio energetico impiegati 3.6.1. Descrizione degli impianti tecnologici dell’edificio A

3.6.1.1. Blocco A1

3.6.1.1.1. Impianti meccanici

La parte di edificio identificato come ambito A1 “supermercato”, avrà come fonte di riscaldamento una caldaia e per il condizionamento un chiller con torre evaporativa annessa.

La caldaia installata sarà di tipo UNICAL OGNITEMPO MODULEX 350 EXT, identificata negli allegati di Progetto (blocco A1) relativi agli impianti all’interno la scheda tecnica denominata

“CALDAIA”. Per la parte di condizionamento si utilizzerà un chiller di tipo CLIMAVENETA FOCSWATER 1401 con annessa torre evaporativa DECSA TMA 08-55; sempre negli allegati di Progetto relativi agli impianti (blocco A1) si troveranno i riferimenti tecnici di quanto appena citato.

L’acqua refrigerata o riscaldata, a sua volta verrà distribuita attraverso tubazioni opportunamente dimensionate a delle unità di ventilazione in copertura, le quali alimenteranno una rete di canalizzazioni microforate, atte alla distribuzione del calore o del condizionamento in tutto il

(25)

fabbricato. Nello specifico le unità di ventilazione saranno tre, una da 4.400 m3/h corrispondente alla FAST 50FM e due da 2.200 m3/h corrispondente alla FAST 28FM, di cui si rimanda agli allegati di Progetto relativi agli impianti (blocco A1) per le specifiche tecniche.

Al fine di ottimizzare le prestazioni ed i consumi dell’impianto, si implementerà un sistema di recupero totale di calore dell’impianto di refrigerazione alimentare. Questo sistema prevede l’installazione di una serie di scambiatori di calore, i quali mediante un gruppo di spinta, rendono possibile il convogliamento dell’energia termica che andrebbe dispersa in ambiente; attraverso tubazioni l’acqua dunque scaldata dall’energia recuperata dall’impianto di refrigerazione si immetterà all’interno del circuito di riscaldamento.

Nella stagione invernale l’energia termica recuperata fungerà da aiuto al gruppo di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria, mentre per la stagione estiva servirà alla sola produzione dell’acqua calda sanitaria. Per la produzione di acqua calda si inseriranno anche pannelli solari termici, i quali utilizzando l’energia del sole riscalderanno l’acqua sanitaria.

Come sopra citato, l’ambito A1, destinato al supermercato, sarà dunque dotato di impianto di refrigerazione alimentare, per le specifiche tecniche del quale si rimanda agli allegati di Progetto (blocco A1) relativi agli impianti. Nello specifico sarà un impianto di refrigerazione ad acqua glicolata per l’impianto a temperatura superiore a 4°C, mentre a CO2 per la parte surgelati.

Negli allegati di Progetto (blocco A1) relativi agli impianti si troveranno anche le caratteristiche tecniche degli estrattori d’aria; essi saranno posti in copertura in un numero di 4 unità.

3.6.1.1.2. Impianti elettrici

Al fine di ottenere un risultato sensibile sotto il punto di vista del risparmio, il fabbricato sarà dotato di un impianto di illuminazione full LED.

Tutta l’illuminazione della sala vendita e dei locali del supermercato sarà ottenuta attraverso l’installazione di apparecchi LED di ultima generazione ad alta efficienza; la stessa cosà sarà per l’illuminazione specialistica e di accento del supermercato, installando faretti LED nelle zone dei prodotti freschi e reparti del punto vendita di particolare interesse. Per contenere i consumi sotto il punto di vista elettrico, si installerà un sistema domotico, in grado di pilotare accensioni e spegnimenti di illuminazione e altre utenze mediante un programma prestabilito; facendo così si eviteranno dimenticanze di luci accese ed altre utenze che a negozio chiuso devono essere spente.

Tutte le macchine installate (principalmente quelle della climatizzazione) saranno dotate di inverter, in modo da evitare spreco di potenza specialmente nelle fasi di accensione e spegnimento.

In copertura è previsto inoltre un impianto fotovoltaico pari a 134KWp che andrà a soddisfare una parte del fabbisogno energetico.

L’ambito A1 sarà dunque alimentato da una fornitura in MEDIA TENSIONE da circa 800 KW utilizzando un trasformatore da 630 KVA.

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3.6.1.2. Blocco A2

3.6.1.2.1. Impianti meccanici

La parte di edificio identificato come ambito A2 media struttura, avrà come fonte di riscaldamento una caldaia e per il condizionamento un chiller con torre evaporativa annessa.

La caldaia installata sarà di tipo UNICAL OGNITEMPO MODULEX 350 EXT, identificata negli allegati di Progetto relativi agli impianti (blocco A2) all’interno la scheda tecnica denominata

“CALDAIA”. Per la parte di condizionamento si utilizzerà un chiller di tipo CLIMAVENETA FOCSWATER 1401 con annessa torre evaporativa DECSA TMA 08-55; sempre negli allegati di Progetto relativi agli impianti (blocco A2) si troveranno i riferimenti tecnici di quanto appena citato.

L’acqua refrigerata o riscaldata, a sua volta verrà distribuita attraverso tubazioni opportunamente dimensionate a delle unità di ventilazione in copertura, le quali alimenteranno una rete di canalizzazioni microforate, atte alla distribuzione del calore o del condizionamento in tutto il fabbricato. Nello specifico le unità di ventilazione saranno tre da 3.000 m3/h corrispondente alla FAST 35FM rimandando agli allegati di Progetto relativi agli impianti (blocco A2) per le specifiche tecniche.

Per la produzione di acqua calda si inseriranno anche pannelli solari termici, i quali utilizzando l’energia del sole riscalderanno l’acqua sanitaria.

3.6.1.2.2. Impianti elettrici

Tutte le macchine installate (principalmente quelle della climatizzazione) saranno dotate di inverter, in modo da evitare spreco di potenza specialmente nelle fasi di accensione e spegnimento.

L’ambito A2 sarà dunque alimentato da una fornitura in MEDIA TENSIONE da circa 400 KW utilizzando un trasformatore da 400 KVA.

3.6.2. Descrizione degli impianti tecnologici dell’edificio B 3.6.2.1. Blocco B1

3.6.2.1.1. Impianti meccanici

La parte di edificio identificato come ambito B1, avrà come fonte di riscaldamento una caldaia e per il condizionamento un chiller con torre evaporativa annessa.

Le due caldaie installate saranno di tipo UNICAL OGNITEMPO MODULEX 200 EXT, identificate negli allegati di Progetto relativi agli impianti (blocco B1) con all’interno la scheda tecnica denominata

“CALDAIA”. Per la parte di condizionamento si utilizzerà un chiller di tipo CLIMAVENETA FOCSWATER 1401 con annessa torre evaporativa DECSA TMA 08-55; sempre negli allegati di Progetto relativi agli impianti (blocco B1) si troveranno i riferimenti tecnici di quanto appena citato.

L’acqua refrigerata o riscaldata, a sua volta verrà distribuita attraverso tubazioni opportunamente dimensionate a delle unità di ventilazione in copertura, le quali alimenteranno una rete di canalizzazioni microforate, atte alla distribuzione del calore o del condizionamento in tutto il fabbricato. Nello specifico le unità di ventilazione saranno tre da 4.400 m3/h corrispondente alla FAST 50FM per le quali si rimanda agli allegati di Progetto relativi agli impianti (blocco B1) per le specifiche tecniche.

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Per la produzione di acqua calda si inseriranno anche pannelli solari termici, i quali utilizzando l’energia del sole riscalderanno l’acqua sanitaria.

3.6.2.1.2. Impianti elettrici

Tutte le macchine installate (principalmente quelle della climatizzazione) saranno dotate di inverter, in modo da evitare spreco di potenza specialmente nelle fasi di accensione e spegnimento.

In copertura è previsto inoltre un impianto fotovoltaico pari a 12,53 KWp che andrà a soddisfare una parte del fabbisogno energetico.

L’ambito B1 sarà dunque alimentato da una fornitura in MEDIA TENSIONE da circa 600 KW utilizzando un trasformatore da 400 KVA.

3.6.2.2. Blocco B2

3.6.2.2.1. Impianti meccanici

La parte di edificio identificato come ambito B2 avrà come fonte di riscaldamento e di condizionamento un ROOFTOP in pompa di calore.

Il rooftop sopra riportato, di cui si inoltra la specifica tecnica negli allegati di Progetto relativi agli impianti (blocco B2), sarà del tipo FAST MFSH250, in grado di produrre calore nella stagione invernale e condizionamento nella stagione estiva. All’uscita della macchina, saranno dunque collegati i canali aria al fine di permetterne la distribuzione nello stabile.

Per la produzione di acqua calda si utilizzeranno dei bollitori istantanei da alloggiare nei servizi.

3.6.2.2.2. Impianti elettrici

Tutte le macchine installate (principalmente quelle della climatizzazione) saranno dotate di inverter, in modo da evitare spreco di potenza specialmente nelle fasi di accensione e spegnimento.

L’ambito B2 sarà dunque alimentato da una fornitura in BASSA TENSIONE da circa 200 KW.

3.6.2.3. Blocco B3

3.6.2.3.1. Impianti meccanici

La parte di edificio identificato come ambito B3, avrà come fonte di riscaldamento CHILLER in pompa di calore.

Il chiller in pompa di calore sarà del tipo AERMEC NRBH800, il quale riscalderà l’acqua nella stagione invernale e la raffredderà in stagione estiva. Si rimanda alla scheda tecnica negli allegati di Progetto relativi agli impianti (blocco B3) per le specifiche tecniche.

L’acqua refrigerata o riscaldata, a sua volta verrà distribuita attraverso tubazioni opportunamente dimensionate a delle unità di ventilazione in copertura, le quali alimenteranno una rete di canalizzazioni, atte alla distribuzione del calore o del condizionamento in tutto il fabbricato.

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Nello specifico le unità di ventilazione saranno tre da 2.200 m3/h corrispondente alla FAST 28FM per le specifiche tecniche delle quali si rimanda agli allegati di Progetto relativi agli impianti (blocco B3).

Per la produzione di acqua calda si utilizzeranno dei bollitori istantanei da alloggiare nei servizi.

3.6.2.3.2. Impianti elettrici

Tutte le macchine installate (principalmente quelle della climatizzazione) saranno dotate di inverter, in modo da evitare spreco di potenza specialmente nelle fasi di accensione e spegnimento.

In copertura è previsto inoltre un impianto fotovoltaico pari a 4 KWp che andrà a soddisfare una parte del fabbisogno energetico.

L’ambito B3 sarà dunque alimentato da una fornitura in BASSA TENSIONE da circa 80 KW per la parte di condizionamento e da massimo 3 forniture da 15 KW in BASSA TENSIONE per le utilizzazioni.

3.7. Emissioni dell’edificio A

Si riportano di seguito i risultati della “Verifica dei fabbisogni di energia primaria con indici di prestazione e vettori energetici ed emissioni di CO2 – EDIFICIO A”, redatta dal per. Ind. Benedetti Fidenzio per R.C.S. Progettazioni Termotecniche per l’edificio in esame.

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3.8. Emissioni dell’edificio B

Si riportano di seguito i risultati della “Verifica dei fabbisogni di energia primaria con indici di prestazione e vettori energetici ed emissioni di CO2 – EDIFICIO A”, redatta dal per. Ind. Benedetti Fidenzio per R.C.S. Progettazioni Termotecniche per l’edificio in esame.

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3.9. Identificazione degli effetti prodotti dalle previsioni del Progetto esaminato 3.9.1. Generalità e considerazioni introduttive

Al fine di meglio inquadrare e valutare i possibili problemi ambientali apportati dall’attuazione Progetto, si formulano alcune considerazioni introduttive riguardo l’ubicazione dello stesso e la sua relazione spaziale con le attività umane presenti nell’intorno, onde relativizzare e fornire alcuni strumenti di corretto inquadramento dell’area interessata dalla trasformazione.

L’area interessata si trova in un contesto fortemente urbanizzato denominato “La Monchia”, caratterizzato da una presenza antropica continua e consolidata: l’intorno infatti è classificato e caratterizzato nella realtà come zona produttivo/commerciale, dovuta all’attuale presenza di diverse attività artigianali/commerciali, relative a servizi e di importanti infrastrutture viarie (S.R. n. 515

“Noalese” e S.R. n. 53) e internazionali (aeroporto “A. Canova” di Treviso).

Come analizzato nel cap. 2 dello Studio di Impatto Ambientale, l’area di Progetto è classificata come zona commerciale, in particolare già dedicata alla realizzazione di grande struttura di vendita nel recente passato, dovuta anche alla sua posizione strategica rispetto alle principali infrastrutture viarie presenti.

Come precedentemente enunciato, si rileva che l’area a destinazione commerciale è adiacente alla S.R. n. 515 “Noalese” (che ne delimita il confine Sud), la quale costituisce la principale via d’accesso a Treviso dalle provenienze meridionali. Qui giunge anche la S.R. n. 53, che collega Vicenza con Portogruaro, che delimita il lato Nord-Est della superficie interessata dall’intervento. La presenza dell’aeroporto sul lato Sud, oltre la S.R. n. 515 “Noalese”, chiude il quadro infrastrutturale della zona considerata, e determina una netta separazione tra l’area di Progetto e le aree maggiormente pregiate

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dal punti di vista naturalistico e paesaggistico costituite dal fiume Sile e dal parco naturale su di esso insistente.

Si evince dunque come l’area sia fortemente alterata sia dalla presenza di attività umane di diverso tipo sia dalla presenza di infrastrutture viarie di primaria importanza, che determinano importanti flussi di traffico e un peculiare ruolo focale dell’area rispetto alla funzionalità economica del territorio considerato.

Figura 3.1 - Ortofoto dell’intorno dell’area considerata: individuazione dell’alta artificializzazione dovuta alla presenza di attività umane e di infrastrutture viarie di primaria importanza

3.9.2. Utilizzo delle risorse primarie

Durante le fasi di cantiere relative alla realizzazione dell’edificio commerciale e di ristrutturazione di quello esistente si prevede l’utilizzo di risorse primarie quali carburanti, energia elettrica e acqua: essi sono impiegati in quantità necessaria alla realizzazione delle opere e legati strettamente al periodo di tale fase, quindi temporanei.

La realizzazione delle diverse opere non avverranno con tutta probabilità in maniera contemporanea, consentendo così una diluizione dei vari cantieri nel tempo e quindi anche dell’utilizzo delle risorse indicate precedentemente, rendendo di entità in se stessa trascurabile la problematica ambientale potenzialmente determinatasi.

In fase di esercizio delle opere previste dal Progetto i fabbisogni delle risorse indicate saranno garantiti dall’allacciamento alla rete acquedottistica, elettrica e del gas presenti tramite le opere infrastrutturali predisposte: attraverso opportuna taratura ed adeguamento ai fabbisogni, le reti indicate saranno ampiamente sufficienti al rifornimento del nuovo insediamento commerciale: esso

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infatti prevede un consumo d’acqua di circa 9.900 m3/anno (edificio A, blocco A1: 5.200 m3/anno;

edificio A, blocco A2: 1.500 m3/anno; edificio B, blocco B1: 1.500 m3/anno; edificio B, blocco B2: 700 m3/anno; edificio B, blocco B3: 1.000 m3/anno), un consumo di energia elettrica pari a circa 4.350.000 kWh/anno (edificio A, blocco A1: 1.300.000 kWh/anno; edificio A, blocco A2: 750.000 kWh/anno; edificio B, blocco B1: 850.000 kWh/anno; edificio B, blocco B2: 700.000 kWh/anno;

edificio B, blocco B3: 750.000 kWh/anno) e un consumo di gas naturale pari a 105.000 Sm3/anno (edificio A, blocco A1: 35.000 Sm3/anno; edificio A, blocco A2: 35.000 Sm3/anno; edificio B, blocco B1: 35.000 m3/anno; edificio B, blocco B2: nessun consumo di gas naturale; edificio B, blocco B3:

nessun consumo di gas naturale). Tali quantità, in seguito alla realizzazione delle infrastrutture locali, risultano ampiamente assorbibili e compatibili con le reti attualmente presenti.

In relazione alla sottrazione di suolo libero, si nota come essa non sia possibile peculiarmente al Progetto esaminato: esso infatti costituisce di fatto un recupero di una superficie già attualmente impermeabilizzata ed adibita a funzione commerciale, annullando quindi di fatto qualsiasi ulteriore consumo di suolo. Anzi, la nuova disposizione degli spazi consentirà di aumentare la superficie permeabile (cfr. capitolo 4), attraverso la ridisposizione e la nuova realizzazione di aree verdi distribuite su tutta la superficie esaminata (3.531 m2, cfr. par. 4.6.4).

L’utilizzo di una superficie attualmente quasi totalmente impermeabilizzata garantisce l’invarianza idraulica, in quanto non si andranno ad alterare le condizioni esistenti. Al contrario, la nuova sistemazione prevede la creazione e la ridistribuzione di diverse aree verdi, che a loro volta determinano una maggiore superficie permeabile e consentono di rispettare la compatibilità e l’invarianza idraulica richieste.

Analizzando ora la destinazione cui attualmente è adibita l’area interessata, si considera come l’attuazione del Progetto non comporti la trasformazione della superficie, che risulta già a destinazione produttivo/commerciale e inglobata nel mezzo di infrastrutture viarie (S.R. n. 515 “Noalese” e S.R. n.

53) e aeroportuali (aeroporto “A. Canova”) e caratterizzata da antropizzazione consolidata e dalla presenza di attività di diverso tipo (terziarie, commerciali, residenziali).

3.9.3. Traffico veicolare

La realizzazione delle opere previste dal Progetto esaminato comporterà sicuramente un aumento del traffico veicolare sulle strutture viarie presenti nell’intorno dell’area da esso interessata.

Se nella fase di realizzazione delle opere tale incremento può ritenersi trascurabile, in ragione della probabile diluizione nel tempo della fase di realizzazione dell’edificio e delle infrastrutture e dell’altrettanto probabile non contemporaneità dei diversi cantieri, in fase di esercizio si assisterà ad un aumento dei mezzi circolanti sulle principali infrastrutture precedentemente individuate, la S.R.

n.515 “Noalese” e la S.R. n. 53.

Tali vie di comunicazione risultano attualmente adeguatamente dimensionate e adatte a sopportare anche carichi di traffico aggiuntivo: l’incremento sarà a maggior ragione assorbito dalla rete stradale esistente in seguito alla realizzazione della nuova viabilità interna alla superficie di Progetto e della nuova intersezione a rotatoria, che consentirà una ancor maggiore razionalizzazione e distribuzione dei flussi e una maggiore facilità d’ingresso nell’area della grande struttura di vendita.

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