• Non ci sono risultati.

Sintesi non Tecnica (11948 KB)

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Sintesi non Tecnica (11948 KB)"

Copied!
26
0
0

Testo completo

(1)
(2)
(3)

Codice elaborato: Revisione: 00 Pag. 0

COORDINAMENTO TECNICO E STRUTTURA

COMMITTENTE:

ESTENSORE DELLO STUDIO D’IMPATTO AMBIENTALE

COORDINAMENTO GENERALE ARCH.ROBERTO GIACOMO DAVANZO

COORDINAMENTO OPERATIVO URB.ANTONELLA GATTO

QUADRO PROGRAMMATICO URB.DAMIANO SOLATI

DOTT.MARCO URGENTI

URB.MAURO ZANARDO

PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

BANCHE DATI PIANI TERRITORIALI CARTOGRAFIA ORTOFOTO

SOCIO ECONOMIA

QUADRO PROGETTUALE

ARCH.VALTER GRANZOTTO -ARCH.FEDERICO DE MARZO

ING.ROBERTO SCOCCO

PROF.ING.MARCO PASETTO

DOTT.AGR.ALICE MORANDIN

DOTT.MAURO ZANARDO

PROGETTO ARCHITETTONICO

IMPIANTI E FABBISOGNO ENERGETICO

STUDIO DEL TRAFFICO

SISTEMAZIONE AMBIENTALE

ANALISI COSTI-BENEFICI

QUADRO AMBIENTALE DOTT.GEOL.ALESSANDRO VIDALI

ING.ENRICO MUSACCHIO

URB.DAMIANO SOLATI

URB.ANTONELLA GATTO

ARCH.MAURIZIO COSSAR

URB.MICHELE NAPOLI

ARCH.STEFANO DOARDO

ARCH.ROBERTO GIACOMO DAVANZO

GEOLOGIA GEOMORFOLOGIA -IDROGEOLOGIA SUOLO E SOTTOSUOLO SISMICITÀ

ACQUE SUPERFICIALI E SOTTERRANEE -QUALITA DELLE ACQUE IDROGEOLOGIA

USO SUOLO - VEGETAZIONE FAUNA -RETE ECOLOGICA -ECOSISTEMI -MATRICI DI IMPATTO AMBIENTALE

ATMOSFERA SALUTE PUBBLICA -RADIAZIONI

RUMORE

CARTOGRAFIA STORICA BENI STORICO-TESTIMONIALI ARCHEOLOGIA

PAESAGGIO

MONITORAGGIO

(4)
(5)

Codice elaborato: P75500SGCA0200 Revisione: 00 Pag. 1

1 PREMESSA ... 2

1.1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE ... 3

2 I CONTENUTI DELLO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE ... 4

3 IL QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO ... 5

4 IL QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE ... 6

4.1 PARAMETRI URBANISTICI... 6

4.2 IL PROGETTO ... 7

4.3 SOSTENIBILITÀ DEL PROGETTO ... 8

4.4 MODALITÀ DI ACCESSO E MOBILITA’ ... 9

4.5 LO STUDIO DEL TRAFFICO ... 9

4.6 CANTIERIZZAZIONE ... 10

4.7 IMPATTO ACUSTICO ATTIVITA’ DI CANTIERE ... 10

4.8 CRONOPROGRAMMA ... 11

4.9 ANALISI COSTI BENEFICI ... 12

4.9.1 Analisi di contesto ... 12

4.9.2 Impatti diretti ed indiretti ed esternalità ... 12

4.10 ANALISI DELLE ALTERNATIVE ... 13

4.10.1 Scenario Base ... 13

4.10.2 Scenario Zero ... 13

4.10.3 Scenario 1 ... 13

4.10.4 Valutazioni E Confronti Scenario 1 – Scenario Base ... 13

5 IL QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE ... 14

5.1 METODOLOGIA E CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI ... 14

5.1.1 La fase di analisi ... 14

5.1.2 La fase di valutazione ... 14

5.2 LA MATRICE DEGLI IMPATTI ... 15

6 IL PAESAGGIO ... 16

6.1 CONTESTO REGIONALE, TERRITORIALE E LOCALE ... 16

6.2 ANALISI DEL PAESAGGIO ... 17

6.3 EFFETTI E SINTESI DEGLI IMPATTI ... 18

7 MITIGAZIONI E COMPENSAZIONI ... 19

7.1 OPERE A VERDE ... 19

7.2 COMPENSAZIONE AMBIENTALE ... 20

8 IL PIANO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE ... 21

9 CONCLUSIONI ... 22

(6)

Codice elaborato: P75500SGCA0200 Revisione: 00 Pag. 2

1 PREMESSA

L’oggetto del presente studio rigurda la valutazione del nuovo complesso commerciale-direzionale denominato

“centro commerciale - area ex funghi del Montello”. Il progetto si inserisce all’interno dell’area regolata dal Piano Urbanistico Attuativo approvato con D.G.C. n°83 del 24/11/2014.

L’intervento proposto è destinato alla commercializzazione di prodotti con modalità e caratteristiche del grande centro commerciale comunque caratterizzato secondo quanto contemplato dall’art. 3 della Legge Regionale 28 dicembre 2012, n. 50, ovvero “quando gli esercizi commerciali sono inseriti in una struttura edilizia a destinazione specifica e prevalente e usufruiscono di infrastrutture o spazi di servizi comuni gestiti unitariamente”.

Il presente Studio di Impatto Ambientale è stato redatto in ottemperanza a quanto disposto dall’art. 22 comma 1 della Legge Regionale n. 50 del 28 dicembre 2012 che detta disposizioni per lo sviluppo del sistema commerciale nella Regione del Veneto. In particolare il progetto, con una superficie di vendita complessiva pari a 12.694 mq, ricade nel punto a) dell’articolo che dispone, per le grandi strutture aventi superficie di vendita superiore a 8.000 metri quadrati, l’assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale (VIA), di cui alla legge regionale 26 marzo 1999, n. 10 “Disciplina dei contenuti e delle procedure di valutazione ambientale” e successive modificazioni e al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” e successive modificazioni.

Il Progetto del complesso commerciale è stato redatto in applicazione del PUA approvato con D.G.C. n°83 in data 24/11/2014 come previsto dall’accordo pianificatorio stipulato il 19 giugno 2008 tra il Comune di Pederobba e la ditta E.MA.PRI.CE spa, finalizzato alla complessiva riqualificazione e riconversione dell’area di cui sopra onde eliminare gli elementi di degrado a suo tempo consolidatesi in loco e consentirne un riuso in un’ottica di migliore valorizzazione delle potenzialità dell’area.

L’efficacia di tale nuova utilizzazione è stata perseguita mediante la redazione del PAT (con contenuti strategici compatibili) e del successivo P.I. (con contenuti conformativi). Veniva altresì concordato che la riorganizzazione della situazione fondiaria esistente, con una migliore funzionalizzazione della stessa all’interesse pubblico, fosse accompagnata da specifiche misure aggiuntive al beneficio del Comune.

Fotoinserimento del progetto

(7)

Codice elaborato: P75500SGCA0200 Revisione: 00 Pag. 3

1.1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE

Il territorio comunale di Pederobba si estende per circa 2.930 ettari lungo la fascia delle Prealpi Trevigiane, si sviluppa ai confini con la Provincia di Belluno, lungo il Fiume Piave, tra i Ponti di Vidor e Fener.

Il Comune è costituito dalle frazioni di Onigo di Piave, Covolo di Piave e dalle località di Levada e Curogna;

costituisce inoltre alla Comunità Montana del Grappa, assieme ai Comuni di: Borso del Grappa, Castelcucco, Cavaso del Tomba, Crespano del Grappa, Monfumo, Paderno del Grappa e Possagno.

Il sistema infrastrutturale principale è caratterizzato dalla presenza della linea Ferroviaria Treviso – Feltre e dalla Strada Regionale SR348 “Feltrina”, ambedue le infrastrutture corrono lungo il corso del Fiume Piave.

L’accessibilità all’area d’intervento è garantita dalla SR348, la quale permette di raggiungere Feltre in direzione nord e Montebeluna – Treviso in direzione sud; oppure dalla SP26 che in direzione Ovest permette di raggiugere Cavaso del Tomba, Possagno, Paderno del Grappa, Crespano del Grappa, Borso del Grappa e Romano d’Ezzelino sino ad immettersi sulla SS47 Valsugana.

Inquadramento Amministrativo

(8)

Codice elaborato: P75500SGCA0200 Revisione: 00 Pag. 4

2 I CONTENUTI DELLO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE

Il presente Studio d’Impatto Ambientale, è stato predisposto in coerenza con quanto previsto dalle direttive europee, dalla normativa nazionale in riferimento alle procedure di V.I.A. (D.Lgs 3 aprile 2006 n.152, D.Lgs 16 gennaio 2008 n.4, D.Lgs 29 giugno 2010 n.128) ed a quella regionale, ed è costituito dai Quadri di Riferimento Programmatico, Progettuale ed Ambientale nonché da apposita Sintesi non Tecnica.

Il Quadro di Riferimento Programmatico ha il fine di fornire tutti quegli elementi conoscitivi degli atti di pianificazione e programmazione territoriale e settoriale, che costituiscono i parametri di riferimento del giudizio di compatibilità ambientale, e sarà altresì basato sulla verifica della congruenza o meno del progetto con le indicazioni e le prescrizioni degli strumenti pianificatori.

Il Quadro di Riferimento Progettuale è il quadro in cui è descritto il progetto e vengono esplicitate le motivazioni per la definizione dello stesso, nonché le motivazioni tecniche delle scelte progettuali e le caratteristiche dell’opera.

Nel Quadro di Riferimento Ambientale sono analizzate le varie componenti ambientali biotiche ed abiotiche, escondo quanto indicato dal D.P.C.M. del 27 Dicembre del 1988, mettendo in evidenza le previsioni, gli scenari futuri e le valutazioni indotte dalle modificazioni apportate dall’opera sul territorio.

La Sintesi Non Tecnica qui riportata è un documento nel quale viene sintetizzato lo Studio d’Impatto Ambientale, utilizzando un linguaggio non tecnico, per rendere possibile la comprensione a tutti.

Sono altresì allegati al presente SIA gli elaborati relativi al progetto definitivo, tra cui:

La Relazione Paesaggistica predisposta in quanto l’intervento in oggetto ricade parzialmente in un’area vincolata ai sensi del D.Lgs n.42 del 2004 art.142 lettera C.

Il Modello per la dichiarazione di non necessità della procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale redatto in funzione della distanza dai Siti della Rete Natura 2000: ZPS IT3240025 “Campazzi di Onigo” (che dista circa 1.600 metri in linea d’aria); SIC/ZPS “Garzaia di Pederobba” (che dista circa 950 metri in linea d’aria).

Render di progetto – vista da Sud-Est

(9)

Codice elaborato: P75500SGCA0200 Revisione: 00 Pag. 5

3 IL QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

Nel Quadro di Riferimento Programmatico per fornire tutti gli elementi conoscitivi e gli atti di pianificazione e programmazione territoriale e settoriale che costituiscono i parametri di riferimento del giudizio di compatibilità ambientale, si è proceduto in primis alla definizione di un inquadramento territoriale, poi all’analisi del progetto nel contesto delle modificazioni territoriali economiche e sociali, partendo dalla pianificazione regionale, per poi analizzare la pianificazione d’Area, quella provinciale, il sistema dei vincoli e delle tutele ambientali sino a giungere alla valutazione della compatibilità urbanistica del progetto proposto con il sistema pianificatorio comunale, analisi supportata da elaborati cartografici che riportano lo strumento urbanistico vigente, del Comune interessato dall’intervento, nel quale è inserito l’ambito di progetto.

È inoltre riportata l’analisi socioeconomica dell’area che permetterà poi di valutare gli effetti che l’intervento produrrà sul sistema sociale ed economico dell’area, tali dati saranno un punto di partenza per l’analisi costi benefici, sviluppata nel Quadro di Riferimento Progettuale.

Estratto della Tav 4 del PTCP di Treviso

Estratto della Tav. 1 del PAT

Strutture commerciali e popolazione nei comuni del trevigiano – Fonte OpenStreetMap e ISTAT

(10)

Codice elaborato: P75500SGCA0200 Revisione: 00 Pag. 6

4 IL QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE

Il Quadro di Riferimento progettuale illustra e descrive il progetto del complesso commerciale-direzionale denominato “area ex funghi del Montello” descrivendo gli aspetti tecnici e funzionali relativi al progetto, alle sue caratteristiche tecniche e costruttive, ai singoli impianti ed al loro funzionamento.

Gli obiettivi del Quadro di Riferimento Progettuale sono individuati nell’illustrazione dei seguenti aspetti:

• Motivazioni tecniche della scelta progettuale e dell’alternativa considerata;

• Caratteristiche tecniche

• Interventi di ottimizzazione dell’inserimento sul territorio e sull’ambiente.

Per quanto riguarda la descrizione delle caratteristiche tecniche e fisiche del progetto, essa è volta a fornire tutte le informazioni fondamentali per lo svolgimento delle analisi raccolte all’interno del Quadro di Riferimento Ambientale. Le caratteristiche rilevanti per l’analisi di un complesso commerciale sono relative a: fabbricato, viabilità di accesso, siti di deposito, fase di cantiere.

4.1 PARAMETRI URBANISTICI

L’intervento è localizzato in località Pederobba –S.R. n°348 Via Feltrina e si estende su una superficie territoriale reale di circa 68.262 mq; l’ambito confina a nord con la S.P. n°26 Pedemontana del Grappa, a Est con la S.R.

n°348 – Feltrina, a Sud con la zona industriale di Pederobba, ad Ovest con via Merlana e riguarda le aree urbanisticamente classificate dal P.I. Vigente come ZTO “D1” e ricomprese all’interno del Piano Urbanistico Attuativo “Area ex funghi del Montello” approvato con D.G.C. n°83 del 24/11/2014.

Le superfici a servizio e gli standard vengono calcolati considerando le tipologie ammissibili, le destinazioni d’uso e le superfici minime a standard previste dal P.U.A. “Area ex funghi del Montello” approvato (che si riporta nella tabella sottostante).

Nell’insieme i caratteri dimensionali dell’opera sono i seguenti:

- Superficie totale intervento: mq 68.262;

Superficie fondiaria lotto totale: mq 35.527;

Superficie coperta complessiva: mq 17.725;

Superficie lorda di pavimento complessiva: mq. 19.723 Superficie di vendita complessiva: mq. 12.694

Superficie a parcheggio complessiva: mq 15.354 Superficie a parcheggio pubblico: mq 10.389 Superficie a verde pubblico: mq 15.729

Indice di utilizzo massimo = pari alla superficie fondiaria del lotto: 19.723 mq < 35.527 mq Altezza max del fabbricati in progetto: 2 piani fuori terra = mt 10.50 mt

Individuazione del Contesto Locale e area di intervento su Ortofoto

Superficie territoriale

(mq)

Superficie fondiaria (mq)

Superficie a viabilità pubblica(mq)

Superficie a viabilità privata(mq)

aiuole a verde (mq)

Superficie a verde pubblico

(mq)

Superficie a parcheggio pubblico o ad uso pubblico

(mq) 68.262

35.527 3.202 900 3.200 15.000 8.860

Tab. 1 Carature urbanistiche P.U.A. approvato "Area ex funghi del Montello"

parmetri indicativi parametri prescrittivi

Area di Intervento

(11)

Codice elaborato: P75500SGCA0200 Revisione: 00 Pag. 7

4.2 IL PROGETTO

L’intervento è localizzato in località Pederobba –S.R. n°348 Via Feltrina e si estende su una superficie territoriale reale di circa 68.262 mq; l’ambito confina a nord con la S.P. n°26 Pedemontana del Grappa, a Est con la S.R.

n°348 – Feltrina, a Sud con la zona industriale di Pederobba, ad Ovest con via Merlana.

L’intervento edilizio comporta la realizzazione di opere strettamente funzionali all’intervento stesso e consistenti nella realizzazione della rotatoria di accesso all’area che occupa parte del sedime della viabilità pubblica esistente della S.R. 348 – Feltrina.

L’area oggetto di intervento è ubicata in un tessuto edilizio costituito prevalentemente da insediamenti di tipo produttivo/artigianale, le cui caratteristiche tipologiche sono le seguenti: capannoni prefabbricati.

Il fabbricato appare dunque come un volume isolato, rispetto all’insediamento esistente, avrà un‘altezza di 10,50 mt, pari a 2 piani fuori terra, e una superficie coperta di circa 17.700 mq, con una superficie commerciale complessiva di 16.200 mq e una superficie destinata a terziario /uffici di 3.300 mq.

Nella nuova struttura potranno insediarsi, con le caratteristiche di commercializzazione del grande centro commerciale, così come definito dall’art 3 della Legge Regionale 28 dicembre 2012, n. 50, oltre alle attività principali quali l’alimentare, il vestiario, l’elettronica, il mobile, ecc. anche attività sociali, ludiche, ricreative. La parte commerciale con i suoi circa 12.690 mq di superficie di vendita rappresenta la parte predominante dell’insediamento rispetto a quella direzionale.

Le scelte architettoniche del progetto derivano dal carattere del contesto che, come già accennato, è fortemente caratterizzato dall’ infrastruttura viaria della Feltrina e dallo sky line delle colline. Tale caratterizzazione

“ambientale” ha suggerito di conformare il nuovo “oggetto architettonico” su un linguaggio figurativo di grande semplificazione formale, perciò di maggiore visibilità rispetto alla percezione veloce della mobilità veicolare e al tempo stesso di “rottura” e contrapposizione con le forme ispirate all’architettura tradizionale dell’insediamenti commerciali esistenti. In questo modo, s’intende far scaturire dalla realizzazione del nuovo intervento, una tensione di grande effetto comunicativo, adeguata al campo di relazioni figurative di grande scala, stabilite dalla presenza della fascia collinare della Pedemontana.

Al fine di ridurre l’impatto che una superficie coperta di più di 17.000 mq avrebbe avuto sull’area, si è deciso di caratterizzare le coperture ricorrendo alla soluzione del “tetto verde” e del “tetto bianco”, anziché realizzare le usuali impermeabilizzazioni, tipiche dei paesaggi delle periferie industriali. La copertura a verde sarà disposta sopra una parte delle attività commerciali e sarà altresì enfatizzata mediante il ricorso ad una vegetazione arbustiva più intensa anche con alberature di media grandezza, in modo da tratteggiare un contesto figurativo maggiormente integrato con le viste aperte sull’orizzonte e percepibili dagli itinerari con visuali sopraelevate come la Via Merlana e la S.R. Feltrina per chi proviene da Nord.

Prospetto principale del complesso commerciale-direzionale

Il progetto prevede una distribuzione su 2 livelli con un livello piano terra, costituito da 4 unità di vendita per un totale di circa 12.694 mq di cui un’ unità riservata alla grande struttura di vendita alimentare di circa 5.800 mq.

Nella parte centrale è stata ricavata una hall d’ingresso principale dove trovano collocazione un locale adibito a bar e le risalite al piano primo.

Nel secondo livello sono previste due unità uffici con possibilità di destinazione mista che possa ospitare anche un lounge bar/ristorante, suddivisibile successivamente in base alle richieste del mercato.

(12)

Codice elaborato: P75500SGCA0200 Revisione: 00 Pag. 8

4.3 SOSTENIBILITÀ DEL PROGETTO

Una porzione della superficie di copertura servirà per il posizionamento dell’impianto fotovoltaico con la caratteristica di riflettere fino all’81% dei raggi solari, in grado quindi di abbassare di alcuni gradi la temperatura interna ed evitare la formazione del cosiddetto fenomeno di “isola di calore”, mentre sulla parte restante verrà messo in opera un sistema a “tetto verde”.

Il “tetto verde” non ha solo un ruolo estetico e di miglioramento dell’inserimento paesaggistico dell’edificio, ma può svolgere importanti funzioni di utilità diretta, con ricadute economiche quantificabili. Il verde pensile si distingue in due principali tipologie di inverdimento: quello estensivo e quello intensivo, che si distinguono per costi di costruzione, oneri di manutenzione e prestazioni globali.

Il “tetto verde” e più in generale il verde pensile (quindi anche pareti rinverdite) è un valido strumento per raggiungere obiettivi di compensazione, mitigazione e miglioramento ambientale, anche su scala territoriale.

L’intervento previsto sarà solo nelle coperture delle unità di vendita (in cui sono previsti al loro interno impianti di riscaldamento e raffrescamento), come raffigurato nell’illustrazione di seguito riportata e costituisce parte integrante della copertura.

Esempio di stratigrafia per verde pensile su copertura piana

Sarà inoltre previsto l’impianto di irrigazione automatico per le zone a “tetto verde”, con irrigatori distribuiti sulla superficie verde da irrigare. L’alimentazione idrica dell’impianto di irrigazione sarà prevista tramite il recupero delle acque piovane raccolte all’interno di serbatoi per garantire il fabbisogno necessario all’irrigazione dei “tetti verdi”.

Al fine di contenere i consumi energetici degli edifici è di fondamentale importanza realizzare un involucro termicamente performante; questa scelta costruttiva è stata posta alla base della progettazione del complesso edilizio che si andrà a realizzare. Inoltre per quanto concerne la climatizzazione dell’edificio, è previsto l'utilizzo di un sistema con pompa di calore attraverso lo scambio aria/aria per ciascuna delle unità immobilari.

Il progetto degli impianti elettrici è stato sviluppato con l’obiettivo di realizzare soluzioni tecnologiche di pregio e che consentano un contenimento dei consumi energetici. A tal scopo si è fatto ricorso a sistemi di building automation per la gestione ed il monitoraggio degli impianti elettrici e speciali, contribuendo in questo modo anche al miglioramento dell’efficienza energetica della struttura. L’illuminazione esterna sarà inoltre realizzata con l'impiego di LED; numerosi sono gli aspetti relativi al contenimento dei consumi, all’efficienza energetica e al risparmio dei costi di gestione garantiti dall’utilizzo di questa tecnologia.

Prospetto laterale del complesso commerciale-direzionale

(13)

Codice elaborato: P75500SGCA0200 Revisione: 00 Pag. 9

4.4 MODALITÀ DI ACCESSO E MOBILITA

Il progetto, in armonia con le indicazioni del Piano Urbanistico Attuativo e con le caratteristiche delle infrastrutture stradali esistenti in programma di realizzazione, individua un unico punto principale di accesso e due punti di uscita all’area, attraverso la realizzazione di una rotatoria sulla S.S. Feltrina. Lo schema relativo alla mobilità interna all’area è studiato in modo da consentire una movimentazione meccanica con flussi a senso unico, organizzata in un circuito ad anelli. Si prevede altresì un punto di ingresso riservato ai dipendenti e ai soli mezzi di carico e scarico del centro commerciale; su Via Merlana è prevista una viabilità di servizio di sola uscita per i dipendenti e per gli automezzi leggeri di servizio; l’ingresso avverrà comunque dalla nuova rotatoria sulla S.R.

Feltrina e considerati gli orari di utilizzo non interferirà con la circolazione viaria delle normali attività del centro.

La movimentazione pedonale nell’ambito del comparto è assicurata mediante l’individuazione di percorsi segnalati, riducendo al minimo le sovrapposizioni con i percorsi veicolari.

flussi viabilistici

4.5 LO STUDIO DEL TRAFFICO

E’ stata effettuata un’analisi delle condizioni di esercizio attuali della rete stradale in prossimità dell’ambito ove si eseguirà l’ intervento di realizzazione del “complesso commerciale, con la possibilità di includere grandi strutture di vendita”. Lo studio condotto evidenzia che, presso l’ambito non vi sono attualmente deficit funzionali che possano essere ricondotti alla struttura e regolamentazione della rete stradale, se si escludono occasionali accodamenti dovuti alla presenza di un varco di acceso/recesso a/da un’area commerciale attigua a quella di progetto, in corrispondenza del quale le manovre di svolta possono risultare talora difficoltose, a causa dei rilevanti flussi sulla Strada Regionale n. 348.

L’attuazione delle opere previste in progetto determinerà rilevanti nuovi flussi (stimati in 1 .034 veicoli/ora fra accessi e recessi), ma si accompagnerà ad una nuova regolamentazione di ingressi e degressi a/da l’ambito d’intervento. Vi sarà un rallentamento generalizzato della circolazione, in realtà dovuto, oltre che al maggior traffico, anche all’inserzione di una rotonda sulla Strada Regionale; tuttavia, gli indicatori di funzionalità della rete (tempo di ritardo, lunghezza di code e Livello di Servizio soprattutto), pur con lievi peggioramenti nei loro valori, non denotano criticità per il deflusso veicolare. Il minor Livello di Servizio nei rami della rete monitorata sarà pari a C, quindi del tutto accettabile.

Gli scenari di cui si è prevista l’analisi sono, i seguenti:

• Stato di Fatto: simulazione del traffico attuale dell’ora di punta del venerdì (17.00-18.00) e sabato pomeriggio (18.00-19.00) utilizzando flussi ottenuti da rilievi effettuati nel mese di Giugno 2014;

• Stato di Progetto 1: rete viaria modificata sulla base della Ipotesi 1 di progetto, caricata con i flussi previsti, comprensivi del traffico indotto dall’intervento, stimati nell’ora di punta del venerdì e sabato pomeriggio.

• Stato di Progetto 2: simulazione effettuata sulla rete viaria modificata sulla base della Ipotesi 2 di progetto, caricata con i flussi previsti, comprensivi del traffico indotto dall’intervento, stimati nell’ora di punta del venerdì e sabato pomeriggio.

Scenario 2 – progetto definitivo

(14)

Codice elaborato: P75500SGCA0200 Revisione: 00 Pag. 10

4.6 CANTIERIZZAZIONE

L’intervento prevede la realizzazione delle opere di urbanizzazione e di modellazione del territorio dell’ambito di intervento per la successiva costruzione di un complesso commerciale.

L’intera attività che interesserà il cantiere può essere sintetizzata nelle seguenti fasi:

FASE 1: Demolizione fabbricati esistenti;

FASE 2: Scavo a quota progetto; Scavo con modellazione terreno; Riporto terra;

FASE 3: Allestimento cantiere fisso; Realizzazione rotatoria; Realizzazione viabilità pubblica;

FASE 4: Realizzazione parcheggio pubblico; Realizzazione viabilità di collegamento; Realizzazione aree a verde;

FASE 5: Scavo sbancamento edificio; Scavo fondazioni edificio; Realizzazione viabilità secondaria;

FASE 6: Realizzazione edificio commerciale.

Esempio Cantierizzazione – fase 4

4.7 IMPATTO ACUSTICO ATTIVITA’DI CANTIERE

Sono stati valutati i risultati previsionali relativi alla verifica dell’impatto acustico prodotto dalle attività di cantiere relative agli interventi di realizzazione di un nuovo complesso commerciale in Comune di Pederobba.

Le attività prevedono rilevanti azioni di modellazione del terreno nelle aree oggetto di intervento e la successiva realizzazione delle opere viarie di accesso all’area, infine la costruzione del nuovo edificio.

Allo stato attuale risulta già definita la ditta che eseguirà i lavori e pertanto risultano in linea di massima già definite le attrezzature che verranno impiegate nella conduzione del cantiere. I parametri assunti per la stima delle emissioni sonore degli impianti e delle attrezzature utilizzate risultano riferiti alle dotazioni in uso alla azienda e ricavati da rilevazioni direttamente condotte sugli impianti stessi o desunte dalle schede tecniche delle macchine impiegate o da monitoraggi condotti in opera su attrezzature analoghe.

Le simulazioni svolte e relative alle singole fasi di cantierizzazione indicano il generale rispetto dei limiti di immissione in corrispondenza del recettore residenziale RA con valori massimi pari a 70 dB(A) stimati durante la fase 3 (Realizzazione della pubblica viabilità).

Calcolo dei livelli in facciata ai recettori

Recettori esterni livelli in facciata

FASE 1 Leq dB(A)

FASE 2 Leq dB(A)

FASE 3 Leq dB(A)

FASE 4 Leq dB(A)

FASE 5 Leq dB(A)

FASE 6 Leq dB(A)

Classe acustica

Valore limite immissio ne diurno dB(A)

RA 1(est) 54.0 47.5 63.5 60.5 52.0 52.0 IV 70

RA 2(sud) 58.5 63.5 68.0 66.5 58.0 56.0 IV 70

RA 3(ovest) 52.5 68.0 68.0 70.0 61.5 58.5 IV 70

RA 4(nord) <40.0 60.5 56.5 63.0 58.5 50.0 IV 70

RB <40.0 61.5 49.0 62.5 63.5 53.5 III 60

(15)

Codice elaborato: P75500SGCA0200 Revisione: 00 Pag. 11

4.8 CRONOPROGRAMMA

Dopo l’analisi delle attività da eseguire è stato articolato il cronoprogramma lavori, che prevede il completamento di tutte le attività in complessivi 1.095 giorni naturali e consecutivi.

Per ogni singola lavorazione sono state considerate, tanto la complessità dell’opera in sé, quanto il contesto nel quale viene realizzata. Tutte le attività, anche ai fini della sicurezza, saranno svolte di giorno e quindi alla luce solare.

Si precisa inoltre che nel cronoprogramma la settimana lavorativa è considerata di 5 giorni. Tuttavia, ogni qualvolta si presenti la necessità di recuperare eventuali tempi persi per maltempo o altre cause, si ricorrerà a un adeguato piano di recupero. Il piano potrà prevedere, secondo le necessità, l’allungamento del normale turno giornaliero di lavoro, o infine, nel caso di piccoli recuperi, l'utilizzo della giornata del sabato.

descrizione fase

S1 S2 S3 S4 S5 S6 S7 S8 S9 S10 S11 S12 S13 S14 S15 S16 S17 S18 S19 S20 S21 S22 S23 S24 S21 S22 S23 S24 S21 S22 S23 S24 S21 S22 S23 S24 S21 S22 S23 S24 S21 S22 S23 S24 S21 S22 S23 S24

FASE 1 Demolizione fabbricati esistenti 2 1 1

FASE2 scavo a quota progetto scavo con modellazione terreno riporto terra

FASE 3 allestimento cantiere fisso 2 1 1 1

realizzazione rotatoria realizzazione viabilità pubblica

descrizione fase

S25 S26 S27 S28 S29 S30 S31 S32 S33 S34 S35 S36 S37 S38 S39 S40 S41 S42 S43 S44 S45 S46 S47 S48 S49 S50 S51 S52 S53 S54 S55 S56 S57 S58 S59 S60 S61 S62 S63 S64 S65 S66 S67 S68 S69 S70 S71 S72

FASE 4 realizzazione parcheggio pubblico realizzazione viabilità di collegamento

realizzazione aree a verde 1 1 1

FASE 5 Scavo sbancamento edificio 2 3 1

Scavo fondazioni edificio 1 1 2

Realizzazione viabilità secondaria 1 1 1 1 1 1

FASE 6 Realizzazione edificio commerciale 3 1 1 3 1 2

descrizione fase

S73 S74 S75 S76 S77 S78 S79 S80 S81 S82 S83 S84 S85 S86 S87 S88 S89 S90 S91 S92 S93 S94 S95 S96 S97 S98 S99 S100S101S102S103S104S105S106S107S108S109S110S111S112S113S114S115 S116 S117 S118 S119 S120

FASE 6 Realizzazione edificio commerciale 2 1 1 1

mese 10

3 1

mezzi impiegati

1

2 1 2 1 1 1

1

terna escavatore RH9

mese 3 mese 4 mese 5 mese 6 mese 7 mese 8 mese 9

mese 1 mese 2

mese 16 mese 17

mese 11 mese 12

mezzi impiegati 6

1 1

finitrice

trattore autobtoniera grader

Autocarro con gru Pala meccanica Autogru

Rullo compressore Rullo c. vibrante escavatore RH9 con pinza idraulica

dumper cava terna escavatore RH9

Autocarro

2 2

Autocarro Rullo compressore Rullo c. vibrante Pala meccanica Autogru

durata

escavatore RH9 con pinza idraulica trattore autobtoniera grader finitrice mese 23 mese 24

Autocarro Autocarro con gru dumper cava mese 18 mese 19 mese 20 mese 21 mese 22

mese 13 mese 14 mese 15

mese 28 mese 29 mese 30 mese 31 mese 32 mese 33 mese 34 mese 35 mese36

Rullo c. vibrante Pala meccanica Autogru PEDEROBBA - EDIFICIO COMMERCIALE "AREA EX FUNGHI DEL MONTELLO" - CRONOPROGRAMMA DI MASSIMA CANTIERIZZAZIONE

1 1

trattore autobtoniera grader finitrice Rullo compressore Autocarro con gru dumper cava terna escavatore RH9 escavatore RH9 con pinza idraulica

durata

durata mezzi impiegati

mese 25 mese 26 mese 27

(16)

Codice elaborato: P75500SGCA0200 Revisione: 00 Pag. 12

4.9 ANALISI COSTI BENEFICI

Nello studio in oggetto si affronta pertanto l’analisi del contesto territoriale sotto il profilo delle ricadute economiche e sociali generate dall’opera. Vengono considerati gli aspetti strutturali dell’area valutando il progetto rispetto gli effetti sulla dimensione sociale ed economica del contesto interno al Comune e del sistema territoriale di riferimento.

Lo studio affronta le prospettive che accompagnano la realizzazione della struttura di vendita, anche attraverso un’analisi SWOT che evidenzi punti di forza e criticità del progetto rispetto il contesto sociale ed economico di Pederobba e dei comuni contermini.

4.9.1 Analisi di contesto

A livello di contesto interno al Comune di Pederobba si è già evidenziato un consolidamento della polarità artigianale e commerciale (fronte strada) del complesso afferente l’area di progetto. Nel riquadro specifico del comune, riportato nella mappa successiva, si legge la presenza nel fronte Feltrina di una media struttura di vendita, l’offerta commerciale per l’abbigliamento, il mobilio, l’elettronica (di recente apertura nel 2012) e generi alimentari. Lo studio elaborato con i dati OpenStreetMap1, evidenzia inoltre la presenza in comune di altri due supermercati in via Roma in centro di Pederobba.

Individuazione attività commerciali nell’area – fonte OpenStreetMap, elabora Proteco

1 Metodologia riportata nell’analisi socioeconomica.

4.9.2 Impatti diretti ed indiretti ed esternalità

La realizzazione del Progetto ha una serie di ricadute su sistema socioeconomico e territoriale che l’analisi costi benefici deve considerare.

In primo luogo, si considerano gli impatti diretti sulla comunità, relativi ai benefici generati dall’incremento dell’offerta di nuovi posti di lavoro e dalla maggior disponibilità di strutture di vendita; in un contesto che, come evidenziato in precedenza, appare non sufficientemente strutturato per questa tipologia di spazi.

Per stimare il numero presunto di addetti per il comparto commerciale viene utilizzato un coefficiente pari a 1,6 addetti per 100 mq di superficie lorda pavimentata. Considerando che tale valore per il centro commerciale è pari a 12.694 mq risultano impiegati, con la struttura a regime, circa 200 persone e 260 nell’indotto.

A fronte di questa indagine interessa raccogliere, attraverso un’analisi SWOT, gli elementi principali al fine di presentare una sintesi di quanto emerso per costruire un modello di analisi che presenti elementi di forza e quelli critici legati al progetto del complesso commerciale.

Come esternalità negativa vi sarà un rallentamento generalizzato della circolazione, in realtà dovuto, oltre che al maggior traffico, anche all’inserzione di una rotonda sulla Strada Regionale; tuttavia, gli indicatori di funzionalità della rete (tempo di ritardo, lunghezza di code e Livello di Servizio soprattutto), pur con lievi peggioramenti nei loro valori, non denotano criticità per il deflusso veicolare.

Analisi SWOT “Centro Commerciale ex funghi Montello”

Punti di forza

Buon numero popolazione nei Comuni del bacino di possibili fruitori

Localizzazione strategica in un fronte commerciale già consolidato

Riqualificazione area degradata

Generazione di nuovi posti di lavoro interni

Visibilità della struttura dall’asse viario della Feltrina

Punti di debolezza

Concentrazione maggiore di veicoli nel Comune, soprattutto in orari di punta

Struttura difficilmente raggiungibile per anziani, disabili e persone senz’auto

Rallentamento della circolazione

Concentrazione di CO2 per effetto del traffico veicolare

Possibili criticità di frizione della Feltrina durante i lavori

Opportunità

Volano economico ed occupazionale nell’indotto

Assenza di competitor a distanza di 40 minuti di pari dimensioni e funzioni

Forte concentrazione di abitanti nella fascia dei 30 minuti di distanza

Sviluppo di altre attività a servizio dei fruitori nelle aree vicine

Minacce

Polo attrattore di flussi

Possibile concorrenza di altre strutture oltre i 40 minuti di distanza

Contrazione generale del mercato e della capacità di spesa

Raggiungibilità extraterritoriale solo attraverso la Feltrina

(17)

Codice elaborato: P75500SGCA0200 Revisione: 00 Pag. 13

4.10 ANALISI DELLE ALTERNATIVE

In ottemperanza a quanto contemplato dal DPCM 27/12/1988, lo Studio di Impatto Ambientale deve contemplare la valutazione delle eventuali alternative alla soluzione di progetto proposta, che, nel seguito del presente capitolo verrà dunque considerata quale scenario base.

L’individuazione degli scenari alternativi costituisce una fase significativa della Studio di Impatto Ambientale, pertanto, nel seguito del presente capitolo, si illustreranno gli scenari alternativi ipotizzati rispetto al progetto base.

4.10.1 Scenario Base

Lo scenario base corrisponde alla situazione di progetto descritta ed analizzata nei capitoli precedenti. Detta situazione, quindi, riguarda la situazione ambientale che si verrebbe a creare realizzando il complesso commerciale-direzionale.

4.10.2 Scenario Zero

Lo scenario 0 corrisponde alla soluzione di non intervento, che quindi nel caso in specie si traduce nella non realizzazione del complesso commerciale- direzionale e di lasciare l’area come inutilizzata. Tale opzione rappresenta una perdita di un’opportunità per il bacino d’interesse in cui ricade l’intervento, in quanto la realizzazione dello scenario base garantirebbe lo sviluppo di un complesso avente non solo finalità commerciali, ma anche destinazioni contemplanti attività sociali, in grado di incrementare l’appeal attrattivo non solo per la popolazione residente, ma per il bacino d’utenza sostenuto dall’adiacente SR. Feltrina.

4.10.3 Scenario 1

Con lo scenario 1 si individua l’ipotesi già contemplata dal PUA “Area ex funghi del Montello” oggetto di approvazione con D.G.C. n°83 del 24/11/2014. Tale soluzione prevedeva la realizzazione del centro commerciale lungo l’asse Est-Ovest, con il fronte principale verso nord e il grande bacino destinato ai parcheggi dinnanzi al fronte principale. Lo schema insediativo risulta quindi parzialmente diverso dallo scenario base, che invece contempla un fronte principale rivolto verso la Feltrina e quindi maggiormente riconoscibile e un retro affacciato sul pendio che si verrebbe a creare con la strada di servizio di Via Merlana.

La superficie territoriale e tutte le altre carature rimangono sostanzialmente invariate in entrambe le ipotesi dei due scenari.

Vista prospettica scenario 1

4.10.4 Valutazioni E Confronti Scenario 1 – Scenario Base

Sono state valutate le ricadute all’interno delle diverse componenti ambientali, raffrontando la qualità della soluzione base con lo scenario 1. Di seguito si evidenziano i punti di debolezza dello scenario 1 rispetto allo scenario della soluzione progettuale base.

La necessità di accedere al parcheggio posizionato lateralmente rispetto all’ingresso principale dalla rotatoria sulla Feltrina dello scenario 1 comporta in termini funzionali una più difficoltosa entrata ed uscita dall’area, in quanto risulta essere più fluido l’ingresso al parcheggio con lo scenario base viste le minori distanze di percorrenza.

I fabbricati ipotizzati nello scenario 1 non vanno a modificare in maniera sostanziale le diverse componenti e la situazione ambientale già illustrate in relazione allo scenario base. Essi possono essere costruiti con il medesimo sistema costruttivo ed assicurare analoghe caratteristiche prestazionali, anche se si concretizza un maggior impiego di risorse, evidenziato nella soluzione alternativa dall’effetto della maggior superficie di pareti esterne vetrate verso nord e quindi una maggior esposizione alle escursioni termiche, che produce una maggior vulnerabilità al consumo energetico.

(18)

Codice elaborato: P75500SGCA0200 Revisione: 00 Pag. 14

5 IL QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE

Il Quadro di Riferimento Ambientale contiene le analisi dei sistemi ambientali direttamente e

indirettamente interessati dal progetto, rispetto ai quali è possibile la manifestazione di impatti. Rispetto alle caratteristiche ambientali, definite all’interno del quadro analitico, si valutano le possibili alterazioni, positive e negative, in relazione alle tipologie e gradi di trasformazione, indotti dalla realizzazione dell’intervento.

Nel Quadro di Riferimento Ambientale in esame sono analizzate, ai sensi del DPCM del 27 Dicembre 1988, le seguenti componenti:

• Suolo e sottosuolo

• Uso del suolo

• Qualità delle acque superficiali

• Vegetazione;

• Fauna;

• Ecosistemi;

• Rete ecologica;

• Rumore

• Vibrazioni

• Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti;

• Atmosfera;

• Salute pubblica;

• Archeologia;

• Trasformazioni territoriali;

• Beni storico-testimoniali;

• Paesaggio.

Sono inoltre presenti:

• Sintesi delle problematiche ambientali;

• Mitigazioni e compensazioni.

5.1 METODOLOGIA E CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI

La stima degli impatti che la realizzazione dell’opera produrrà è stata sviluppata seguendo un processo strutturato su due fasi funzionali: una prima di tipo analitico e una seconda di natura valutativa. Questo è necessario per effettuare un raffronto tra stato attuale e qualità ambientale successiva all’entrata in esercizio dell’opera.

5.1.1 La fase di analisi

La prima fase, successiva alla definizione del campo d’azione dell’intervento e delle componenti potenzialmente interessate, è utile a chiarire il quadro ambientale attuale, cogliendo, per ogni singola componente, gli aspetti che la caratterizzano in termini di caratteri determinanti, valenze, sensibilità e aspetti critici, con particolare riferimento a questi ultimi.

La fase analitica fornisce quindi un’immagine dello stato ambientale all’interno del quale sono studiati gli elementi che possono risentire di alterazioni indotte dalla realizzazione dell’intervento.

5.1.2 La fase di valutazione

La fase di valutazione si basa quindi su di un sistema matriciale che, prima in modo qualitativo e poi in modo quantitativo, misura gli impatti rilevati per le diverse componenti dei sistemi ambientali.

La matrice qualitativa ha il compito di esercitare una prima considerazione degli impatti in termini di “misura”, attribuendo agli stessi un grado di intensità, al fine di restituire il livello di alterazione delle componenti che strutturano il contesto locale attraverso una rappresentazione cromatica.

La successiva fase costruisce, sulla base della precedente valutazione, la matrice quantitativa, che si occupa invece di esplicitare, in termini numerici, l’intensità dell’impatto per componente di sistema, soppesando le ricadute migliorative o peggiorative che si esprimono all’interno delle diverse componenti.

La definizione della quantificazione dei gradi di impatto è stata calcolata studiando una pluralità di elementi che hanno riferimenti a componenti ambientali diverse, associando, prima ai sistemi, poi alle componenti, pesi differenti in base al contesto territoriale in oggetto.

In conclusione, la valutazione degli impatti si sviluppa attraverso una prima verifica dello stato qualitativo dei luoghi all’oggi; successivamente si individuano i valori che si osserveranno con la realizzazione dell’opera. Si è dunque in grado di rappresentare la qualità del contesto e il grado di alterazione indotto dall’opera di progetto.

ANDAMENTO PRECIPITAZIONI

0 50 100 150 200 250 300 350 400

GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC

precipitazioni (mm)

1996 1997 1998 1999 2000

2001 2002 2003 2004 2005

2006 2007 Medio mensile

(19)

Codice elaborato: P75500SGCA0200 Revisione: 00 Pag. 15

5.2 LA MATRICE DEGLI IMPATTI

Sulla base delle considerazioni esposte per ciascuna componente si esplicitano i risultati complessivi attraverso una prima matrice qualitativa, che relaziona gli impatti potenziali derivanti dalla realizzazione dell’opera con il contesto ambientale all’interno del quale gli impatti agiscono, in relazione della sensibilità dei recettori presenti.

La valutazione di seguito costruita è quindi funzionale ad individuare quali siano le alterazioni più significative, sia in termini migliorativi che peggiorativi, in riferimento all’assetto definito dall’entrata esercizio dell’attività, tenendo conto delle ricadute dirette e indirette, come precedentemente analizzate.

Sulla base del principio di precauzione, sono stati definiti i gradi di impatto in considerazione delle condizioni più sfavorevoli e critiche. Tale approccio permette di verificare il livello massimo di stress ambientale che l’entrata in servizio dell’attività potrà generare. Si considerano in tal senso i momenti di massimo afflusso all’area, quale episodio limite capace di alterare più sensibilmente le diverse componenti ambientali.

Il secondo momento della valutazione vede l’assegnazione di un peso alle componenti ambientali che strutturano i quattro sistemi. Il metodo di assegnazione dei pesi è stato effettuato attraverso una determinazione che ha soppesato reciprocamente i valori in modo che la sommatoria per ogni sistema sia uguale a 1. Uguale metodologia è stata utilizzata per definire i pesi dei singoli impatti che definiscono le alterazioni per ogni componente, assegnando valori che sommati tra loro diano valore 1 per ogni componente.

L’analisi ha evidenziato come i fattori che possono risentire in modo più significativo riguardano principalmente la componente fisica, in particolare le alterazioni del clima acustico e concentrazione di inquinanti. Si tratta essenzialmente di disturbi legati al traffico veicolare indotto dall’entrata in esercizio delle attività commerciali. Dal momenti, quindi, che questi impatti riguardano le situazioni di maggiori accumuli di traffico, si stima come gli effetti più rilevanti avranno carattere temporaneo e limitato, non risultando capaci di alterare in modo significativo l’assetto ambientale.

Le situazioni di maggiori afflussi di mezzi potranno avere effetti in termini di riduzione della capacità funzionale della viabilità principale, in prossimità del nodo di accesso. Si tratta di situazioni che potranno ridurre i livelli di servizio dell’asse della Feltrina, con possibili ricadute locali. Va evidenziato, anche in questo caso come si tratti di situazioni di carattere episodico, concentrate durante alcuni periodi dell’anno e giorni specifici (feste e periodi di saldi).

A livello ambientale la valutazione tiene conto, inoltre, di come l’intervento non coinvolga spazi o elementi di particolare valenza ambientale, o possa accelerare processi di degrado ambientale. Lo sviluppo dell’attività commerciale potrà avere effetti positivi in termini sociali e di posti di lavoro, in particolare per gli abitati più prossimi. In sintesi, quindi, non si prevedono impatti negativi significativi, data la limitata durata e la distanza di elementi di maggiore valenza e sensibilità.

Positivo rilevante Positivo lieve Nullo o contenuto Negativo lieve Negativo rilevante

SISTEMA COMPONENTE AMBIENTALE ELEMENTI INTERFERITI GRADO ALTERAZIONE Alterazioni qualitative

Alterazioni quantitative

Aria Alterazione della qualità dell'aria

Interferenza con suolo Interferenza con il sottosuolo

Alterazione del sistema idrico di sottosuolo Interferenza con il sistema di deflusso

Rumore Alterazione clima acustico

Alterazione dei corridoi primari Alterazione delle aree nucleo Alterazione delle aree cuscinetto Fauna

Flora

Matrice fisico-morfologica Matrice naturalistica Matrice antropica storica Mosaico agrario Matrice identitaria Bacini visivi

Emergenze architettoniche Emergenze vegetazionali Itinerari

Viste

Rapporto con il tessuto residenziale Rapporto con il sistema produttivo Rapporto con il sistema commerciale Interferenza con aree agricole Infrastrutture di scala territoriale Infrastrutture di scala locale Alterazione della qualità ambientale Incidentalità

Antropico

Organizzazione insediativa

Sistema viabilistico Salute pubblica Paesaggio

Caratteri figurativi e formali

Caratteri Percettivi Naturalistico

Rete ecologica

Componente biotica Fisico

Idrologia di superficie

Geologia Idrogeologia

Pesi relativi Alterazioni qualitative 0,60 0,36 Alterazioni quantitative 0,40 0,24

Aria 0,25 Alterazione della qualità dell'aria 1,00 0,75

Interferenza con suolo 0,40 0,18

Interferenza con il sottosuolo 0,60 0,27 Alterazione del sistema idrico di sottosuolo 0,40 0,24 Interferenza con il sistema di deflusso 0,60 0,36

Rumore 0,20 Alterazione clima acustico 1,00 0,60

Alterazione dei corridoi primari 0,35 0,42 Alterazione delle aree nucleo 0,30 0,36 Alterazione delle aree cuscinetto 0,35 0,42

Fauna 0,50 0,40

Flora 0,50 0,40

Matrice fisico-morfologica 0,20 0,20

Matrice naturalistica 0,20 0,20

Matrice antropica storica 0,20 0,20

Mosaico agrario 0,10 0,10

Matrice identitaria 0,30 0,30

Bacini visivi 0,20 0,20

Emergenze architettoniche 0,25 0,25 Emergenze vegetazionali 0,20 0,20

Itinerari 0,10 0,10

Viste 0,25 0,25

Rapporto con il tessuto residenziale 0,15 0,18 Rapporto con il sistema produttivo 0,20 0,24 Rapporto con il sistema commerciale 0,60 0,72 Interferenza con aree agricole 0,05 0,06 Infrastrutture di scala territoriale 0,50 0,75 Infrastrutture di scala locale 0,50 0,75 Alterazione della qualità ambientale 0,70 0,21

Incidentalità 0,30 0,09

ELEMENTI INTERFERITI

Rete ecologica 0,60

Naturalistico

Idrologia di superficie 0,20

SISTEMA COMPONENTE AMBIENTALE

0,20

Geologia 0,15

Componente biotica 0,40

0,20 0,30

0,50

Salute pubblica Idrogeologia

Antropico

0,10 0,30

0,20

Sistema viabilistico 0,50 Paesaggio

Caratteri Percettivi

Organizzazione insediativa

0,50

0,40 Caratteri figurativi e formali Fisico

Riferimenti

Documenti correlati

La Valutazione prende in considerazione l’attività di recupero dei rifiuti per apporto energetico svolta presso l’impianto di Pederobba con l’obiettivo di stabilire, se ed in

La commissione, valutando che alcuni aspetti del progetto potrebbero avere impatti significativi e negativi su alcune componenti ambientali, ha previsto l’assoggettamento

(all’interno del quale sono svolte le operazioni di recupero) è ubicato all’interno dei siti rete Natura 2000 SIC IT3240028 denominato “Fiume Sile dalle sorgenti a Treviso Ovest”

Il presente Studio di Impatto Ambientale riguarda in particolare la costruzione dei forni di fusione, la costruzione della vasca di prima pioggia per le acque

AZIENDA AGRICOLA PASQUALIN GIGLIOLA ALLEVAMENTO GALLINE OVAIOLE. POTENZIALITA’

L’allev amento si trova all’interno del Sistema del Territorio rurale - aree ad elev ata utilizzazione agricola- ed è esterno agli elementi della rete ec

Una volta svuotato il capannone dai capi, si provvede alla raccolta della lettiera, alla pulizia e alla preparazione per il nuovo ciclo.. La lettiera viene venduta

Anche nello scenario di progetto, in corrispondenza dei recettori, stando ai risultati delle simulazioni, il limite di immissione diurno pari a 60 dB(A) per la