• Non ci sono risultati.

Palermo, Amerigo Vespucci: la nave più bella del mondo lascia il porto e spiega le vele verso Civitavecchia

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Palermo, Amerigo Vespucci: la nave più bella del mondo lascia il porto e spiega le vele verso Civitavecchia"

Copied!
26
0
0

Testo completo

(1)

Palermo, Amerigo Vespucci: la nave più bella del mondo lascia il porto e spiega le vele verso Civitavecchia

PALERMO – Lasciata Palermo, nave scuola Amerigo Vespucci della Marina Militare si dirige alla volta di Civitavecchia, dove prevede di sostare dal 13 al 16 giugno.

La “nave più bella del Mondo”, dopo la consueta sosta lavori invernale finalizzata alla manutenzione e al miglioramento generale delle strutture, riprende così a navigare per svolgere la prima fase della Campagna d’Istruzione di quest’anno con il compito di addestrare gli allievi Volontari in Ferma Prefissata Quadriennale (VFP4), della Scuola Sottufficiali di La Maddalena e, al contempo, portare in giro per il mondo i valori e la storia della Marina Militare e del nostro Paese.

(2)

Le attività didattiche e addestrative a bordo dell’Amerigo Vespucci

Durante il periodo a bordo gli 82 allievi marinai, di cui 25 nocchieri e 57 tecnici di macchina, saranno impegnati in numerose attività didattiche ed addestrative nell’ambito delle discipline marinaresche e della formazione etico-militare, al fine di far propri i valori di fedeltà, disciplina e senso del dovere e acquisire l’importanza del lavoro di squadra, che caratterizza ogni marinaio nell’assolvimento dei compiti della forza armata al servizio della collettività.

La sosta a Civitavecchia

Mercoledì 13 giugno, alle ore 10.00, il Comandante dell’Amerigo Vespucci, Capitano di Vascello Roberto Recchia, terrà una conferenza stampa a bordo per illustrare la nave e le attività che la vedranno protagonista durante la sosta nella città laziale.

Il ritorno a La Spezia dopo la sosta laziale

Dopo la sosta a Civitavecchia, l’Amerigo Vespucci farà ritorno a la Spezia, dove parteciperà, dal 19 al 23 giugno, alla 6^

edizione del Seafuture 2018, evento dedicato alle innovazioni navali e marittime e di importanza strategica per lo sviluppo di opportunità di business per le imprese nazionali ed internazionali del “comparto difesa”. La navigazione proseguirà nel Mar Tirreno e nel Mar Ligure con le soste a Genova e Livorno, da dove gli allievi VFP4 saranno avvicendati dagli allievi della prima classe dell’Accademia Navale di Livorno. Saranno loro i protagonisti, in Oceano Atlantico e Nord Europa, che porteranno l’eccellenza italiana ed il prestigio delle nostre Forze Armate in giro per il mondo. La Nave Scuola Amerigo Vespucci, ormeggiata presso la banchina Cialdi Nr. 8 del porto di Civitavecchia, sarà aperta alle

(3)

visite a bordo da parte della popolazione nei seguenti orari:

– mercoledì 13 giugno dalle 15.00 alle 20.00 – giovedì 14 giugno dalle 17.00 alle 20:00

– venerdì 15 giugno dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 20.00

La storia dell’Amerigo Vespucci

La nave fu progettata, al pari della “gemella” Cristoforo Colombo, da Francesco Rotundi, ingegnere e tenente colonnello del Genio Navale, nonché direttore dei cantieri navali di Castellammare di Stabia. Il 22 Febbraio 1931 (87 anni fa) a Castellammare di Stabia fu varata la nave Amerigo Vespucci, tutt`oggi in servizio per l`addestramento degli allievi ufficiali dell`Accademia di Livorno.

Il Vespucci ha effettuato dal 2014 al 2016 l’ammodernamento delle capacità operative di bordo e soprattutto l’adeguamento delle sistemazioni logistiche agli standard moderni.

L’apparato propulsivo e quello di generazione dell’energia elettrica sono stati completamente sostituiti con prodotti tecnologicamente avanzati; l’Unità è stata dotata di una nuova elica e nuovi sistemi di piattaforma, più efficienti e rigorosamente orientati alla tutela dell’ambiente.

L’importante attività di “ringiovanimento” e “re-styling” del Vespucci è stata coordinata dalla Direzione Lavori e Servizi, ed in particolare della Sezione Studi dell’Arsenale M.M. di La Spezia, con un importante contributo della manodopera “in house” costituita dalle maestranze arsenalizie, e dal personale di bordo.

Dalla sua entrata in servizio, la Nave ha svolto ogni anno attività addestrativa (ad eccezione del 1940, a causa degli eventi bellici, e degli anni 1964, 1973 e 1997, per lavori straordinari), principalmente a favore degli allievi dell’Accademia Navale, ma anche degli allievi Volontari in Ferma prefissata e degli allievi del Collegio Navale, ora Scuola Navale Militare “Francesco Morosini”.

Dal punto di vista tecnico-costruttivo l’Amerigo Vespucci è

(4)

u n a N a v e a V e l a c o n m o t o r e ; d a l p u n t o d i v i s t a dell’attrezzatura velica è “armata a Nave”, quindi con tre alberi verticali, trinchetto, maestra e mezzana, dotati di pennoni e vele quadre, più il bompresso a prora, a tutti gli effetti un quarto albero. L’Unità è inoltre fornita di vele di taglio: i fiocchi, a prora, fra il bompresso e il trinchetto, gli stralli, fra trinchetto e maestra e fra maestra e mezzana, e la randa, dotata di boma e picco, sulla mezzana.

L’equipaggio è composto da circa 270 militari tra uomini e donne. Nel periodo estivo, la nave imbarca gli allievi volontari in ferma prefissata prima, e successivamente i cadetti dell`Accademia Navale per la consueta Campagna di Istruzione, aumentando l’equipaggio di altre circa 140 unità arrivando così a pieno regime ad oltre 400 persone a bordo. La Nave scuola Amerigo Vespucci è Ambasciatrice dell’UNICEF da settembre 2007.

Le caratteristiche tecniche

dell’Amerigo Vespucci

(5)
(6)

Gianf ranco Nitti

(7)

Bolzano, la mummia Oezti sotto esame. La radiologa Pernter: “La genetica fattore

scatenante per

l’arteriosclerosi”

[L’intervista]

BOLZANO – Oetzi la mummia custodita al Museo di Bolzano dell’Alto Adige continua a dare informazioni su di sé e di come era la vita nell’Età del rame, a questo proposito è stato effettuato un esame radiologico su Iceman ed è emerso che la Mummia del Simulan quando morì aveva un’età presumibilmente di 46 anni ed aveva tre calcificazioni coronariche, la quantità di calcio è paragonabile a quella che si può riscontrare in un uomo di carnagione chiara dei nostri giorni di età compresa tra i 40 e i 50 anni. I risultati dell’esame sono stati

(8)

pubblicati nella rivista scientifica specializzata “RoFo – Fortschritte auf dem Gebiet der Rontgenstrhlen”.

Dal momento che Oetzi non aveva uno stile di vita sedentario, gli autori concludono che la predisposizione genetica è un fattore scatenante significativo per l’arteriosclerosi. A questa diagnosi è giunta un’équipe guidata dalla radiologa b o l z a n i n a P a t r i z i a P e r n t e r c h e h a r i s p o s t o a n o i dell’Osservatore d’Italia qualche domanda.

Questo esame cosa comporta dal punto di vista scientifico?

La identificazione di calcio anche a livello dell’albero vascolare coronarico è un’ulteriore dimostrazione che

Oetzi soffriva di arteriosclerosi. In lavori precedenti sono state descritte le calcificazioni carotidee e

dell’aorta e la disposizione genetica per l’arteriosclerosi.

Questa nuova notizia è una piccola pietra

aggiuntiva nel “puzzle” che ci svela le caratteristiche e i misteri di un uomo vissuto migliaia anni fa, lontano

dai tempi moderni e ciò nonostante veramente identico a noi, uno di noi.

Perché è stato fatto questo esame?

Iceman viene sottoposto con cadenza di alcuni anni ad esami radiologici, in primis alla tomografia computerizzata perché questa metodica consente di analizzare la mummia in modo non invasivo, con apparecchiature sempre più precise con sempre maggiore dettaglio, alla ricerca di nuovi segreti e per controllare lo stato di conservazione.

Oetzi venne ritrovato nel settembre del 1991 sulle Alpi Venoste ai piedi del ghiacciaio del Simulan, datato al radiocarbonio C 14 tra 3350 e 3100 avanti Cristo, è custodito al Museo Archeologico di Bolzano da vent’anni e in questi due decenni ha avuto ben 5 milioni di visitatori, ogni anno circa 250.000 persone con una tendenza di costante aumento. Nel 2017 il Museo Archeologico dell’Alto Adige ha registrato il suo

(9)

record assoluto con 286.972 visitatori provenienti da tutti i continenti, il museo offre anche mostre itineranti su Oetzi con immagini ed un introduzione informativa sulla realtà dell’uomo venuto dal ghiaccio.

L’exibithion presenta diverse riproduzioni di oggetti e indumenti appartenenti a Iceman. Esempi del corredo che aveva con sé: L’uomo venuto dal ghiaccio insieme all’abbigliamento e l’attrezzatura forniscono grazie all’eccellente stato di conservazione una nuova prospettiva della vita dell’età del rame. il “corredo” di Oetzi comprende una sopravveste, gambali, perizoma, berretto e scarpe e varie cinture, tutto molto pratico e funzionale e per proteggerlo dal freddo, i materiali utilizzati erano di pelliccia, pelle ed erbe intrecciate, ed anche l’attrezzatura che aveva con sé come l’ascia di rame, l’arco, pugnale, la faretra, e anche altri vari utensili che aveva nel momento del ritrovamento ed anche la zona vicino al luogo dov’è stato ritrovato hanno restituito dei reperti, essi costituiscono un vero tesoro dell’umanità, ognuno di loro sono pezzi originali e unici. Fra i reperti oltre al vestiario e l’attrezzatura per poter affrontare e sopravvivere nella natura selvaggia

costituendo una parte molto importante di questo tesoro è l’ascia, questo reperto è perfettamente conservato ed è attualmente unico al mondo.

L’ascia è un reperto unico di quell’epoca datato anch’esso al radiocarbonio C14 tra il 3346-3011 a. C i risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Plos One, l’arma è costituita da un manico in legno di tasso ed ha una lunghezza di circa 60 cm, mentre la lama è costituita da 99,7 % da rame puro e non proviene dalle Alpi come si presumeva all’inizio, ma proviene dal centro Italia, a tal proposito un gruppo di ricercatori hanno scoperto che il rame proviene da giacimenti di minerali nel sud della Toscana.

La mummia del Simulan non finisce mai di stupire perché non solo aveva attrezzature per sopravvivere, ma disponeva anche

(10)

d i u n a v a s t a c o n o s c e n z a , e g l i a v e v a a n c h e c o n s é dell’equipaggiamento. Aveva infilato nelle strisce di pelle due pezzi di un fungo degli alberi del poliporo di betulla, si ipotizza che avessero una funzione terapeutica, dal momento che fino al xx secolo furono utilizzati a scopo curativo. Al poliporo viene attribuito un effetto antibiotico ed emostatico. Iceman in questi anni è diventato un vero divo basti pensare che Brad Pitt ha tatuato sul braccio la sua sagoma, infatti grazie ai suoi segni sparsi su tutto il corpo è diventato molto famoso tra i tatuatori, ne sono all’incirca una sessantina e si trovano sulle parti più vulnerabili come giunture e la schiena, essi sono ottenuti da tagli sottili – linee e croci – tra cui alcuni sono pigmentati con il carbone, questi “tatuaggi” – si ipotizza che avessero una funzione terapeutica – sono stati

fotografati con una macchina speciale e sono fra gli esempi più antichi di body modification.

Oetzi continua a stupire e come un portale del tempo ci fa viaggiare direttamente all’epoca di quando lui visse, una vera connessione a lunga distanza tra millenni, grazie alla tecnologia tassello dopo tassello stiamo ricostruendo le nostre radici e ad avere risposte e sapere più cose di noi e delle nostre abitudini.

Giuseppina Ercole

Finisce su Facebook prima di

nascere: Adriano ha perso la

(11)

sua privacy

Fermiamoci finché siamo in tempo. La realtà virtuale è entrata prepotentemente nella sfera privata di ognuno di noi. Il confine è talmente labile che risulta appena percettibile. A volte è piatto, non esiste. Ho un profilo su Facebook ma ne faccio un uso moderato. È utile per leggere le opinioni delle persone, per rimanere in contatto con persone che altrimenti avresti perso di vista e per condividere pensieri.

Ho appena eliminato un’amicizia di una donna che ha postato l’immagine dell’ecografia che ha fatto con il profilo del feto nella pancia. Si vede molto bene: il nasino, la posizione. Lei ci aggiunge il sesso: si chiama Adriano. Questo futuro neonato ha perso la sua privacy prima ancora di nascere. Il popolo del web adesso conosce tutto di lui: il nome della mamma, il suo, che profilo ha. E sicuramente le foto non si esauriranno con questa. Sarà continuamente pubblicato su internet e lo vedranno tutti: i suoi primi sorrisi, i suoi primi passi, i compleanni. Non avrà più una propria sfera privata.

Adriano non ha scelto tutto questo. Quelle immagini sarebbero

(12)

potute rimanere nell’album di famiglia da mostrare ad amici e parenti in casa ma adesso chiunque le può vedere, scaricare e far circolare. Non ci sono ammende se non in qualche raro caso. Il web è pieno di questo e altro. Se Adriano fosse stato più grande, capace di comprendere cosa significhi finire in rete allora sarebbe stato un altro discorso. Ma questo non lo condivido.

Ognuno è libero di fare quel che vuole ma bisognerebbe tutelare l’immagine dei bambini, figuriamoci di coloro che devono ancora nascere. Si rimane traumatizzati da adulti, immaginarsi quando si è incoscienti. Questa mamma ha deciso che l’immagine del proprio feto andasse pubblicata. Nessuno più conosce i principi fondamentali della nostra Costituzione.

E la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sembra carta straccia di fronte questi episodi. L’interesse superiore del minore deve essere considerato preminente ma purtroppo i primi a non rispettare questi principi sono i genitori. Si può capire il desiderio di voler condividere momenti entusiasmanti o meno del proprio quotidiano. Sentimenti, ricordi, sensazioni. Cerchiamo però di coinvolgere il meno possibile i bambini. La nostra volontà di protagonismo deve fermarsi rispetto alla tutela dei privacy di un minore. Facciamo partecipi i bambini delle cosiddette “good news”. E cioè le notizie positive che contribuiscono a trasmettere alla società un messaggio positivo. Che porta con sé una speranza, un buon esempio foriero di sani valori. Va bene ai bambini che vincono gare sportive, eccellono a scuola, aiutano il prossimo. Tutto il resto si potrebbe evitare.

Facciamolo per loro. Tuteliamo la loro privacy almeno fin quando non saranno loro a decidere cosa fare della propria immagine.

(13)

Facebook non piace agli adolescenti, dimezzati gli utenti più giovani negli Usa

Facebook non piace più ai giovani americani e sembrerebbe il social network preferito dai ragazzi di famiglie a basso reddito. A darne notizia è un un’analisi aggiornata del “Pew Research Center” dal titolo “Teen, social media e Technology 2018”. Il precedente sondaggio dell’istituto di ricerca statunitense focalizzato sugli adolescenti risale al 2014-2015. Secondo la ricerca, lo smartphone è usato dal 95%

dei ragazzi dei quali il 45% ha dichiarato di essere online costantemente. Secondo il Pew Research Center, oggi la metà (51%) degli adolescenti statunitensi tra i 13 e i 17 anni afferma di utilizzare Facebook, molto meno di altre piattaforme come YouTube (85%), Instagram (72%) e Snapchat (69%). Nella precedente ricerca, il 71% dei ragazzi usava Facebook, il 52% Instagram, il 41% Snapchat. Queste ultime due piattaforme sono dunque notevolmente cresciute, rosicchiando spazi al social network di Mark Zuckerberg. Il sondaggio evidenzia poi che gli adolescenti a basso reddito utilizzano di più Facebook rispetto a quelli con reddito più elevato.

(14)

Sette adolescenti su dieci che vivono in famiglie che guadagnano meno di 30.000 dollari all’anno – riporta la ricerca – dicono di usare Facebook, rispetto al 36% il cui reddito familiare annuale è di 75.000 dollari o più. Secondo Pew Research Center, infine, le ragazze sono più propense dei ragazzi ad usare Snapchat (42% rispetto al 29%), mentre i ragazzi sono più inclini delle ragazze a identificare YouTube come la loro piattaforma preferita (39% contro 25%). Insomma, stando a quanto diffuso dalla ricerca, il social network di Zuckerberg perde punti rispetto alla concorrenza in modo evidente. Alla luce di quanto detto, le domande adesso sono le seguenti: ci stiamo dirigendo verso un’inversione di tendenza in quanto il sistema di diffusione proposto da Facebook non i n c o n t r a p i ù i l g u s t o d e i p i ù g i o v a n i ? O p p u r e p i ù semplicemente è soltanto un momento di transizione dovuto a un cambio generazionale che pretende una comunicazione sempre più smart? In entrambi i casi, per avere una risposta più precisa, si dovrà aspettare almeno un paio d’anni.

F.P.L.

Joinset: è nata la prima App

per i tennisti

(15)

A fine Aprile 2018 nasce #JoinSet la prima app per tutti i

#tennisti dal motto “Trova, incontra e gioca”. Una soluzione digitale mobile originale pensata per amatori, agonisti e professionisti in grado di connetterli in tempo reale e metterli in contatto tra loro. Infatti, grazie ad un algoritmo di “matching”, JoinSet suggerisce all’utente partite di suo interesse, tennisti di pari livello con cui giocare nelle vicinanze e soprattutto compatibili per disponibilità di giorni e orari. Inoltre ogni utente può creare in autonomia un proprio network di giocatori, organizzare una partita con un click e notificarlo immediatamente a tutti senza la necessità di chiamate, sms o chat dispersive.

#JoinSet offre la possibilità ai suoi utenti di relazionarsi in modo più efficace con altri tennisti e conoscere una molteplicità di compagni di gioco, non limitandosi a giocare con le stesse due o tre persone di sempre, ma ampliando il suo giro ad una rete più fitta di tennisti.

“#JoinSet nasce dalla mia esperienza personale nel mondo del tennis”, afferma Riccardo Tomassetti, il founder di JoinSet.

“Dopo tanti anni avevo deciso di ricominciare a giocare a tennis e non trovavo compagni con cui giocare. Chiedevo al

(16)

centro sportivo o al maestro, ma è difficile fare nuove conoscenze per interposta persona. Così inizialmente ho creato una chat di 5-6 tennisti chiedendo di invitare altri tennisti di loro conoscenza. Quando però siamo arrivati ad essere circa 40 persone, la chat era diventata ingestibile: troppa confusione, troppi messaggi che non avevi tempo di leggerle e spesso giocavi con persone inadeguate per abilità. Da qui ho capito che esisteva un’esigenza che le attuali soluzioni digitali non erano in grado di soddisfare”.

Quanto è importante incontrare avversari diversi per migliorare la propria tecnica? Quante volte viaggiamo per lavoro o piacere e rinunciamo a giocare perché non sappiamo chi contattare? Quante persone hanno turni di lavoro variabili e non riescono ad organizzare una partita? Quante volte cerchiamo disperatamente di trovare un avversario all’ultimo minuto? JoinSet risponde a tutte queste domande con una soluzione innovativa che rivoluziona il tradizionale modo di incontrare e conoscere tennisti.

“Siamo una Startup Innovativa e, grazie al finanziamento regionale TecnoNidi, nel corso del 2018 implementeremo ulteriori funzionalità in JoinSet tra cui la possibilità di prenotare un campo online, gestire tornei, organizzare lezioni con i maestri e molto altro” afferma Riccardo Tomassetti.

“Vogliamo che JoinSet diventi un punto di riferimento per tutti coloro tutti coloro che in un modo o nell’altro vivono il tennis da amatori, lavoratori e professionisti con l’obiettivo di rendere questo splendido sport sempre più conosciuto e praticato”.

#JoinSet è disponibile sia per Apple che per Android cliccando qui

L i n k a i s o c i a l h t t p : / / b l o g . j o i n s e t . i t / h t t p s : / / w w w . f a c e b o o k . c o m / J o i n S e t - 1 5 0 6 3 6 4 1 2 2 9 9 5 1 4 / https://www.youtube.com/channel/UC5Q183jneUFkb8qtKfrgNow/

h t t p s : / / t w i t t e r . c o m / j o i n s e t

(17)

https://www.instagram.com/joinset_tennis/

Roma, il presidente FGI in visita alla Stampa Estera: il consigliere Gianfranco Nitti fa gli onori di casa

ROMA – Il Presidente della FGI, Federazione Ginnastica d’Italia, Gherardo Tecchi, ha effettuato una visita informale presso la sede romana della Associazione della Stampa Estera in Italia, ASEI, un cui consigliere, Gianfranco Nitti, lo ha

(18)

accompagnato in una visita alle strutture della sede anche in vista di possibili eventi di comunicazione che la FGI potrà valutare di realizzarvi, anche in occasione del prossimo 150°

anniversario della Federazione.

La Federazione Ginnastica d’Italia fondata nel 1869 ed eretta ad Ente Morale nel 1896 ha la sede nazionale in Roma

La F.G.I., affiliata agli organismi internazionali competenti quali la F.I.G. – Federazione Internazionale di Ginnastica e la U.E.G. – Unione Europea di Ginnastica, è riconosciuta dal CONI – Comitato Olimpico Nazionale Italiano e dal CIO – Comitato Olimpico Internazionale.

Scopi principali

Gli scopi principali della F.G.I. sono di promuovere l’educazione fisica e per salvaguardare il benessere fisico e sportivo degli italiani e lo sviluppo delle attività ginnastiche dilettantistiche, curare la preparazione degli atleti e approntare mezzi adeguati per la partecipazione ai Giochi Olimpici e a tutte le competizioni internazionali e nazionali; sostenere tutti gli associati nel perseguimento delle finalità federali, riconoscendone e potenziandone l’operato di entità autonome. La FGI ad oggi conta circa 130.000 tesserati suddivisi nelle diverse discipline; le Società Ginnastiche affiliate alla Federazione sono più di mille. L’obiettivo più grande che la Federazione intende perseguire è quello di assurgere sempre più a modello di Cultura Sportiva, presentando i propri atleti maturi e consapevoli, inseriti nel mondo dello studio o del lavoro e che siano l’immagine di uno sport complesso ed impegnativo, ma pur sempre a dimensione umana.

La FGI è la decana delle Federazioni Sportive Nazionali, nata nel 1869, e che pertanto, a breve, festeggerà i 150 anni di

(19)

fondazione.

http://www.federginnastica.it/

L’Italia del futuro: i giovani imprenditori si incontrano a Rapallo

RAPALLO (GE) – L’8 ed il 9 giugno si svolgerà a Rapallo, il 48° Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria dal titolo “ORA – Sfida all’insostenibile”. L’Italia del futuro sarà diversa da quella di oggi. Ma più aspettiamo a cambiarla, p i ù p e r d i a m o t e r r e n o . S e n o n s i a c c e t t a l a s f i d a dell’impossibile, si resta al palo dell’accettabile. Sfidare l’insostenibile significa non lasciar arenare l’Italia che cresce. Sfidare l’insostenibile significa costruire un monumento all’Italia che verrà.

(20)

E la prima pietra va messa ora

L’Italia sostenibile è quella che non subisce un domani scritto da altri, ma che, se ne vuole uno, se lo mette in cantiere. Sono queste le linee guida che motivano il Convegno e che ne articolano le fasi. Venerdì, in apertura dei lavori, il presidente Alessio Rossi presenta le Tesi dei Giovani Imprenditori. Previsti intervente, fra gli altri, di Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato, Giuseppe Sala, sindaco di Milano, i Presidenti dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga e della Liguria, Giovanni Toti; di Enrico Giovannini, portavoce ASViS, e di molti rappresentanti di aziende italiane ed internazionali. Chiude i lavori il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia.

Gianfranco Nitti

Robert De Niro vieta al Trump

di entrare nei suoi

ristoranti

(21)

Robert De Niro lancia un’altra delle sue bordate contro Donald Trump e vieta al presidente americano di entrare nei suoi ristoranti giapponesi: che la star di Hollywood non sopporti il tycoon è noto da tempo, ma l’attore di origini italiane non era mai arrivato a tanto. Intervistato dal tabloid britannico Daily Mail, il 74enne co-fondatore della catena di ristoranti nipponici Nobu non ha usato mezzi termini: se Trump dovesse mai entrare in uno dei suoi locali, verrebbe irrimediabilmente riaccompagnato alla porta. Ma il suo odio per Trump non finisce qui: “Non mi interessa cosa gli piace – ha proseguito De Niro riferendosi sempre al presidente – Se dovesse entrare in un ristorante mentre io sono lì, me ne andrei”.

L’altro co-fondatore della catena, lo chef Nobu Matsuhisa che era presente durante l’intervista, ha preferito rispondere con una battuta affermando che è il suo “sogno far sedere Trump accanto” a De Niro per “preparare loro del sushi!”. Ma Nobu sa bene che il suo sogno non si avvererà mai perché il sogno di De Niro è ben diverso: “Prima può essere messo sotto accusa

(22)

(‘impeached’)” meglio è, “o forse sarà arrestato e messo in prigione…”, aveva detto l’attore lo scorso ottobre parlando di Trump.

Anguillara Sabazia, 5 x mille: il Comune invita i cittadini a sostenere il Sociale

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – “In linea con la politica di altri comuni vorrei lanciare un appello ai Cittadini del Comune di

(23)

Anguillara per aiutare il Comune a sostenere i cittadini in difficoltà” Inizia così una nota dell’Assessore alle Politiche Sociali, vicesindaco dì Anguillara Sabazia Sara Gálea. “Come ogni anno – prosegue – tutti i cittadini, nella compilazione della dichiarazione dei redditi possono scegliere di destinare il 5 per mille della propria imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) ad enti che svolgano attività socialmente rilevanti. Una delle possibilità date dalla Legge 133/2008 è quella di destinare il proprio 5 per mille ai Servizi Sociali del Comune di residenza, per “attività socialmente rilevanti”.

Ovviamente questo non va ad inficiare la possibilità di destinare l’8 per mille allo Stato o alla Chiesa cattolica o alle altre confessioni religiose: è semplicemente un’aggiunta e serve ad aiutare il Comune ad essere più vicino ai propri cittadini meno abbienti.

Si potrà, quindi, firmare nell’apposito riquadro che riporta la scritta “Sostegno delle attività sociali svolte dal Comune di residenza” per dare la propria solidarietá. Potremo così acquistare voucher spesa destinati a famiglie in gravi difficoltà socio-economiche. Una parte di Anguillara conta sulla vostra generosità, grazie”

Gli studenti di Castel Gandolfo sono i più veloci del Lazio

CASTEL GANDOLFO (RM) – Un grandissimo applauso a tutte le bambine ed i bambini delle scuole di Castel Gandolfo che ieri hanno vinto la finale regionale de “Il più veloce di…”. Con la loro bravura e con la loro determinazione hanno dimostrato che

(24)

lo sport è una palestra che ci insegna ad affrontare le sfide della vita e che, attraverso l’impegno e l’aiuto dei loro ottimi insegnanti, si può provare l’emozione di vincere una gara che resterà per sempre negli occhi e nel cuore di questi giovani di domani”. È questo il messaggio che il Sindaco Milvia Monachesi rivolge alle alunne e agli alunni che ieri erano sul campo di atletica dello Stadio delle Terme di Caracalla a Roma per partecipare alla finale regionale de “Il più veloce di…”.

Tra le tantissime scuole presenti, l’Istituto Comprensivo di Castel Gandolfo è salito per ben due volte sul podio, conquistando il primo posto con la scuola primaria e il secondo posto con la scuola secondaria di primo grado. Secondo posto e terzo posto anche per due alunne dell’IC Castel Gandolfo: Sara Meconi e Cecilia Plini.

“Ha premiato – aggiunge il Sindaco – la partecipazione, la squadra e il coordinamento tra i vari gradi dell’Istituto. Per questo rivolgo ancora una volta i miei ringraziamenti alla Direttrice Didattica Anna Rita Giuseppone, a tutto il corpo docente, alla Libertas Atletica Castel Gandolfo per il sostegno tecnico offerto e alla Fidal. Mando anche un ringraziamento alla ditta Schiaffini Travel spa che ha messo a disposizione gratuitamente il pullman per il trasporto dei ragazzi a Roma”.

Anguillara Sabazia: riapre lo

sportello di orientamento al

(25)

lavoro

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Il giorno 10.04.2018 alle ore 11.00 presso l’aula consiliare del Comune di Anguillara Sabazia si è tenuto l’incontro informativo sull’attività svolte dallo Sportello avviato nel mese di giugno 2017 in collaborazione con l’Agenzia per il Lavoro Umana con l’obiettivo comune di creare sinergie di sviluppo all’ occupazione, aumentare le competenze professionali, raccogliere le esigenze di cittadini ed imprenditori. All’incontro sono intervenuti il presidente dell’ASCOM, il Responsabile della Caritas Inter parrocchiale di Anguillara ed il Parroco Don Paolo Quatrini, con l’intenzione di creare una rete attiva sul territorio.

Nell’occasione il vicesindaco Sara Galea, Assessore alle politiche sociali, ha tenuto a sottolineare che grande è l’importanza dell’attivazione di una rete in sinergia tra il pubblico ed il privato, per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e contestualmente la crescita del territorio, e che la centralità della persona in un’ottica di

(26)

empowerment sarà oggetto di una stretta collaborazione tra diversi assessorati.

Lo Sportello di orientamento al lavoro di Anguillara Sabazia ha riaperto il 10.04.2018, in Via Rossini 1 (presso sede AVIS) ed è gestito da una consulente di Umana che ha lavorato in sinergia con il Comune e nello specifico con i Servizi Sociali. Lo sportello è aperto tutti i martedì dalle ore 14.00 alle ore 18.00 previo appuntamento tramite il seguente indirizzo email rita.norcia@umana.it oppure telefonando al numero 0699600047.

Continua ad essere un servizio innovativo e cucito sulle esigenze del territorio, che contribuisce a dare una risposta concreta e gratuita ai giovani che cercano il primo impiego, ai disoccupati e inoccupati, alle imprese e alle famiglie che chiedono un aiuto per l’assistenza ai loro cari. Nell’ottica d i e m p o w e r m e n t s u p e r a n d o c o s i l a l o g i c a d e l m e r o assistenzialismo ma promuovendo l’autodeterminazione.

Lo Sportello si pone come punto di riferimento territoriale per supportare le persone nell’individuazione e nella realizzazione del proprio progetto formativo e professionale, favorendo incontro fra domanda e offerta di lavoro. E per tale motivo è in previsione un incontro con l’ASCOM e con la rete imprenditoriale del territorio ed un incontro informativo presso la Biblioteca Comunale con i giovani, perché i giovani sono e devono essere seguiti ed instradati in un processo di valorizzazione dei propri talenti e delle proprie capacità con delle vere competenze e qualifiche.

Riferimenti

Documenti correlati

Al centro della chiesa gli scavi di inizio Novecento hanno portato alla luce un pozzo (fig. Malgrado questo sia attestato unicamente da una fotografia e non riportato nelle

Ultima modifica scheda - data: 2021/11/11 Ultima modifica scheda - ora: 10.21 PUBBLICAZIONE SCHEDA. Pubblicazione scheda -

• Nel Cinquecento alcuni matematici italiani inventano un nuovo numero che, moltiplicato per se stesso, dà come risultato -1.. Lo chiamano unità immaginaria e lo indicano con

Nome scelto (autore personale): Camperio, Giulio Codice scheda autore: AUF-2j010-0000079 Sigla per citazione:

Nave Vespucci ha accolto la richiesta del Propeller di una visita dedicata a bordo della prestigiosa nave scuola della Marina Militare durante la sosta nel porto di Palermo

CALABRIA Club Itaca Nausicaa (Rossano Calabro); Baia degli Dei (Isola di Capo Rizzuto) a partire da € 200 per persona con volo A/R per Lamezia , trasferimento collettivo da/per. €

Rimane all’incirca un terzo dello spettacolo per gli anni che seguono la morte di Stalin, fino alla fine del mondo bipolare, fino al crollo del Muro di Berlino, alla fine

Certo, tutto questo richiede il coinvolgimento anche di soggetti diversi dal Mi- nistero della Giustizia, in primis gli enti locali in tutte le loro articolazioni ed il