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3.000.000 / P PISA P P A PROVINCIA DI PISA

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(1)

PROVINCIA DI PISA

Viabilità e Sicurezza Stradale

Direttiva 2002/49/CE – D. Lgs 194/2005

P ROPOSTA DI P IANO DI A ZIONE PER LE STRADE PROVINCIALI DELLA P ROVINCIA DI PISA

PERCORSE DA PIÙ DI 3.000.000 DI VEICOLI / ANNO

Tecnici Competenti in Acustica Ambientale

Ing. Marco ANGELONI

Albo Provinciale N°9 della Provincia di Massa Carrara

Ordine degli Ingg. della Provincia di Massa Carrara n.595

Coadiuvato da:

Ing. Raffaella Mazzarelli

Ing. Tiziano Baruzzo

(2)

Indice

1. PREMESSA ...4

2. CONTESTO NORMATIVO...7

2.1 NORME PRINCIPALI... 7

2.2 SINTESI DEL CONTESTO GIURIDICO E NORMATIVO... 7

2.2.1 D. Lgs. 194/2005 e Direttiva 2002/49/CE... 7

2.2.2 Legge n. 447/1995 ... 8

2.2.3 D.P.C.M 14.11.1997 ... 9

2.2.4 D. M. (Ambiente) 29.11.2000 ... 9

2.2.5 UNI/TR 11327:2009 ... 9

2.3 VALORI LIMITE PER IL RUMORE DA TRAFFICO VEICOLARE... 9

2.3.1 Il Decreto del Presidente della Repubblica n.142 del 30 Marzo 2004 ... 10

2.4 CLASSIFICAZIONE ACUSTICA COMUNALE... 12

2.5 NORMATIVA REGIONE TOSCANA... 15

2.5.1 Legge Regionale n. 89 del 01 Dicembre 1998 ... 15

2.5.2 D.G.R. n° 788 del 13/07/99... 15

2.5.3 L.R.n. 67 del 29/11/04... 15

2.6 LIMITI ALLA RUMOROSITÀ PER LE STRADE CONSIDERATE NEL PRESENTE PIANO... 16

2.7 VALORI DI RIFERIMENTO PER IL COMFORT ACUSTICO INTERNO... 16

3. RIEPILOGO RISULTATI MAPPATURA ACUSTICA ...17

4. DESCRIZIONE DELL’INFRASTRUTTURA STRADALE ...21

4.1 SEZIONI ACUSTICAMENTE OMOGENEE... 21

4.2 MISURE ANTIRUMORE IN ATTO O ATTUATE... 23

4.2.1 Varianti realizzate ... 23

4.2.2 Variante di Capannoni... 23

5. METODOLOGIA ADOTTATA...25

5.1 FASI DEL PROCESSO DI ELABORAZIONE DEL PIANO DAZIONE... 25

5.2 INDIVIDUAZIONE DELLE ZONE DI SUPERO E POPOLAZIONE ESPOSTA... 26

5.3 CALCOLO INDICI DI PRIORITÀ... 27

5.4 COSTI DINTERVENTI DI BONIFICA ACUSTICA... 27

(3)

7. CONSIDERAZIONI SUI PRINCIPALI TIPI DI INTERVENTO DI RISANAMENTO ...32

7.1 STRATEGIE DI RISANAMENTO A LUNGO TERMINE... 32

7.2 FINESTRE AD ALTE PRESTAZIONI FONOISOLANTI... 34

7.3 ASFALTI A BASSA RUMOROSITÀ... 34

7.4 BARRIERE ACUSTICHE... 35

7.5 REALIZZAZIONE DI PISTE CICLABILI... 35

7.6 RIDUZIONE DELLA VELOCITÀ VEICOLARE... 36

7.7 NUOVE INFRASTRUTTURE STRADALI... 36

7.8 APPLICABILITÀ AL CONTESTO PROVINCIALE... 36

8. CALCOLO INDICI DI PRIORITA’ – COSTO INTERVENTO – RIDUZIONE POPOLAZIONE ESPOSTA...37

8.1 CALCOLO INDICI DI PRIORITÀ... 37

8.2 CALCOLO COSTO INTERVENTO... 38

8.3 POPOLAZIONE ESPOSTA DOPO LINTERVENTO... 43

9. INFORMZIONI DI CARATTERE FINANZIARIO...44

10. DISPOSIZIONI PER LA VALUTAZIONE DELL’ATTUAZIONE DEI RISULTATI ...46

(4)

1. PREMESSA

La Provincia di Pisa, in qualità di Ente gestore della viabilità provinciale, in adempimento al D.Lgs 194/2005 ha elaborato il presente Piano di Azione, che riguarda l’individuazione delle possibili attività di risanamento e mitigazione acustica del rumore da traffico veicolare per le strade provinciali assimilabili ad

“assi principali”, cioè le strade percorse da oltre 3.000.000 di veicoli /anno almeno in tratte di lunghezza non trascurabile in rapporto all’intero tracciato della strada stessa.

Il Piano di Azione viene predisposto da parte delle società e degli Enti gestori di servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture ai sensi dell’art. 4, comma 3 lettera b del D. Lgs. 194/2005

“Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale”. Il Decreto Legislativo in data 19 agosto 2005 n. 194 recante “Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione ed alla gestione del rumore ambientale”, infatti, stabilisce tra l’altro che, entro il termine del 18 luglio 2013, le società e gli enti gestori di servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture elaborino e trasmettano alla regione o alla provincia autonoma competente il Piano di Azione degli assi stradali principali, cioè quelli percorsi da più di 3.000.000 di veicoli all’anno.

La Provincia di Pisa, in qualità di ente gestore delle strade provinciali, ha provveduto all’adempimento in parola disponendo il Piano di Azione per n. 7 strade provinciali assimilabili ad assi stradali principali e – conseguentemente – soggette agli obblighi dettati dal decreto legislativo 194/2005, provvedendo a redigere il relativo elaborato rispondente ai criteri dettati dalla vigente normativa. L’adozione del presente Piano di Azione segue la realizzazione della Mappatura Acustica, già elaborata e trasmessa agli Enti competenti in adempimento al D.Lgs. 194/2005.

Sulla base di rilievi di flussi da traffico e stime le strade considerate sono le seguenti:

UnRoad_ID: 001 – SP 5 “Francesca” (tratto tra Ponte alla Navetta e inizio centro abitato Montecalvoli, lunghezza 1,9 km);

UnRoad_ID: 002 – SP 1 “della Botte” (tratto tra Via Tosco Romagnola Ovest e innesto SP2, lunghezza 2 km);

UnRoad_ID: 003 – SP 12 “delle Colline per Livorno” (tratto tra Ponsacco (nuova rotatoria) e Cenaia (incrocio con SP31), lunghezza 8 km);

UnRoad_ID: 004 – SP 23 “di Gello” (tratto tra Via Tosco Romagnola Ovest e rotatoria innesto VialeEuropa, lunghezza 7,3 km);

UnRoad_ID: 005 – SP 30 “del Lungomonte Pisano” (tratto tra la SP24 e Cataratte di Nozzano, lunghezza 17,5 km);

UnRoad_ID: 006 – SP 66 “Nuova Francesca” (tratto tra la SP5 e la SP11 “Pisana per Fucecchio, lunghezza 7,5 km);

UnRoad_ID: 007 – SP 25 “Vicopisano – S. Maria a Monte” (tratto tra la SP2 e la SP5, lunghezza 10,9 km);

(5)

e da innesto con SP1/SP25 a incrocio con la S.R.439 Sarzanese Valdera, lunghezza 19,2 km compreso il tratto di pertinenza della sezione 009);

UnRoad_ID: 012 – SP11 “ Colline per Legoli” (tratto tra l’innesto di via del Poggio al Vento e la SP 64, lunghezza 5 km);

UnRoad_ID: 013 – SP24 “Arnaccio-Calci” (tratto tra Navacchio, via del Nugolaio e Calci, via Roma, lunghezza 15 km).

• Le infrastrutture stradali su cui transitano ogni anno piu di 6.000.000 di veicoli, per le quali viene predisposta la mappatura acustica sono la seguenti:

UnRoad_ID: 009 – SP 2 “Vicarese” (sottotratto da Loc. La Noce a S. Giovanni alla Vena, lunghezza 5,2 km);

UnRoad_ID: 010 – SP6 “Giuncheto” (tratto da SP5 a San Romano, lunghezza 3 km);

UnRoad_ID: 011 – SP44 “ S. Croce - Ponte a Egola” (tratto da S. Donato all’innesto con S.G.C.

FI-PI-LI, lunghezza 2 km).

L’elaborazione del Piano di Azione ha seguito la realizzazione (nel 2012) della mappatura acustica, cioè la stima della rumorosità del traffico veicolare per le aree abitate circostanti le strade sopra indicate.

Il presente Piano contiene, fra le altre, le seguenti informazioni:

- descrizione delle strade considerate,

- quadro normativo in vigore;

- sintesi dei risultati della mappatura acustica;

- valutazione del numero stimato di persone esposte al rumore,

- individuazione dei problemi e delle situazioni da migliorare;

- misure antirumore già in atto e progetti in preparazione;

- attività pianificate per il quinquennio 2013 ÷ 2018.

In ottemperanza a quanto stabilito dal D. Lgs 194/2005 il presente documento viene reso disponibile alla consultazione on–line del pubblico sul sito istituzionale www.provincia.pisa.it alla sezione viabilità e trasporti.

Entro quarantacinque giorni a far data dall’avviso della pubblicazione (come riportata sul sito istituzionale www.provincia.pisa.it) chiunque può presentare osservazioni, pareri e memorie in forma scritta: la Provincia di Pisa terrà conto di quanto ricevuto ai fini della elaborazione definitiva del presente Piano, propedeutica all’adozione formale dello stesso da parte della Provincia di Pisa e della successiva trasmissione alla Regione Toscana.

Le osservazioni, i pareri e le memorie in forma scritta possono essere presentate alla Provincia di Pisa:

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1) per posta cartacea all’indirizzo: Provincia di Pisa, Mobilità e Sicurezza Stradale, Piazza Vittorio Emanuele II 14 - 56125 Pisa ed oggetto riportante: “Piano d’Azione per le strade provinciali principali – consultazione pubblica”

2) via fax al numero: 050 929443 con intestazione: Provincia di Pisa, Piazza Vittorio Emanuele II 14 - 56125 Pisa ed oggetto riportante: “Piano d’Azione per le strade provinciali principali – consultazione pubblica”

3) tramite posta elettronica certificata all’indirizzo PEC: [email protected] riportante in oggetto: “Piano d’Azione per le strade provinciali principali – consultazione pubblica”

Osservazioni, pareri e memorie pervenute oltre il termine termine prescritto non potranno essere tenute in considerazione.

La stesura del Piano è stata condivisa con il pubblico attraverso incontri aperti ai soggetti esterni interessati allo sviluppo del progetto.

I principali contenuti del presente Piano comprendono:

• la descrizione di interventi già in essere che, per loro natura, hanno ricadute benefiche in termini di riduzione del rumore;

• l’individuazione delle aree critiche e dei siti sensibili impattati acusticamente;

• le priorità di intervento sulle tratte stradali critiche e sui siti sensibili,

• l’individuazione di massima degli interventi di risanamento (comprensiva anche di una stima dei costi),

• il cronoprogramma delle fasi attuative del Piano.

Nella presente relazione, inoltre, si riporta una sintesi in forma tabellare dei risultati della Mappatura Acustica (in termini di popolazione esposta ai livelli di rumore).

I contenuti della presente relazione sono riassunti concisamente nella relazione di Sintesi Non Tecnica.

(7)

2. CONTESTO NORMATIVO

2.1 Norme principali

La normativa principale da considerare ai fini della realizzazione del Piano di Azione delle strade provinciali è costituita da:

• Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 194, “Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale, Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie generale n. 222, 23/09/2005”;

• Direttiva 2002/49/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio 25 giugno 2002, “Determinazione e gestione del rumore ambientale, GUCE L 189/12, 18.7.2002”;

• Raccomandazione CE 2003/613/EC, “Guidelines on the revised interim computation methods for industrial noise, aircraft noise, road traffic noise and railway noise, and related emission data”;

• L. 26 ottobre 1995 n. 447, “Legge quadro sull’inquinamento acustico”;

• D.P.R. 30 marzo 2004 n. 142, “Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447”;

• D.P.C.M. 14.11.1997, "Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore”;

• D.M. 16.03.1998, “Tecniche di rilevamento e misurazione dell’inquinamento acustico”;

• D.M. 29.11.2000, “Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore”.

Nello sviluppo del presente piano, dal punto di vista meramente tecnico, si è tenuto conto anche di quanto espresso nella norma:

- UNI/TR 11327:2009, “Criteri per la predisposizione dei piani d’azione destinati a gestire i problemi di inquinamento acustico e i relativi effetti”.

Nella redazione della sintesi non tecnica si è tenuto conto delle indicazioni riportate nel documento:

- Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – Direzione Valutazioni Ambientali – Divisione III, “Linea guida per la redazione delle relazioni descrittive allegate ai piani di azione, destinati a gestire problemi di inquinameno acustico e i relativi effetti”.

2.2 Sintesi del contesto giuridico e normativo

2.2.1 D. Lgs. 194/2005 e Direttiva 2002/49/CE

La Direttiva 2002/49/CE, recepita in Italia dal Decreto Legislativo 194/2005, costituisce lo strumento attraverso il quale il Parlamento e il Consiglio dell’Unione Europea hanno voluto attuare una politica volta a conseguire un elevato livello di tutela della salute e dell’ambiente. L’obiettivo che si pone tale Direttiva

(8)

è quello di “evitare, prevenire o ridurre, gli effetti nocivi, compreso il fastidio, dell’esposizione al rumore ambientale”, definendo le competenze e le procedure per:

- la determinazione dell’esposizione al rumore ambientale mediante la mappatura acustica;

- l’informazione del pubblico in merito al rumore ambientale e ai relativi effetti;

- l’adozione da parte degli Stati membri dei piani d’azione, allo scopo di evitare e ridurre il rumore ambientale laddove necessario, nonché di conservare la qualità acustica dell’ambiente quando questa è buona.

L’art. 5 individua due descrittori acustici da utilizzare per le disposizioni della Direttiva quali la realizzazione di mappe acustiche, l’adeguamento delle legislazioni dei vari Stati membri, ecc.:

- Lden, o Livello day-evening-night, è il livello di pressione sonora relativo al tempo di riferimento pari ad un anno, calcolato dalla composizione dei livelli relativi a tre periodi della giornata (giorno, sera e notte);

- Lnight è il livello di pressione sonora relativo al tempo di riferimento pari ad un anno, calcolato soltanto limitatamente ai periodi notturni; è da utilizzare per la descrizione di particolari effetti sulla salute e conseguenze sociali legati all’esposizione al rumore nel periodo notturno.

Nel caso del calcolo ai fini della mappatura acustica strategica in termini di esposizione al rumore all'interno e in prossimità degli edifici, i punti di misura per la determinazione di Lden sono ad un'altezza dal suolo di 4,0 ± 0,2 m (3,8 - 4,2 m) e sulla facciata più esposta. Per altri fini, quali la pianificazione acustica e la mappatura acustica, possono essere scelti altri punti di misura, ma la loro altezza dal suolo non deve mai essere inferiore a 1,5 m, ad esempio nel caso di:

zone rurali con case a un solo piano,

elaborazione di misure locali atte a ridurre l'impatto acustico su abitazioni specifiche,

la mappatura acustica dettagliata di un'area limitata, con rappresentazione dell'esposizione acustica di singole abitazioni.

Il metodo provvisorio di calcolo raccomandato per determinare i descrittori acustici nel caso di rumore da traffico veicolare è il metodo di calcolo nazionale francese «NMPB-Routes-96 (SETRACERTU- LCPC- CSTB)», citato in «Arrêté du 5 mai 1995 relatif au bruit des infrastructures routières, Journal Officiel du 10 mai 1995, article 6» e nella norma francese «XPS 31-133».

2.2.2 Legge n. 447/1995

La legge n.447 del 26 ottobre 1995 ha stabilito i principi fondamentali per la tutela dell’ambiente, abitativo ed esterno, dall’inquinamento acustico. A tale scopo determina le competenze dello Stato, delle Regioni, delle Provincie e dei Comuni e definisce i contenuti essenziali di un Piano di risanamento acustico:

a) “l’individuazione della tipologia e l’entità dei rumori presenti”;

b) “l’individuazione dei soggetti a cui compete l’intervento”;

(9)

d) “la stima degli oneri finanziari e dei mezzi necessari”; Pee la sua completa attuazione, la Leqqe Quadro prevede l’emanazione di diversi decreti attuativi: per quanto riguarda il rumore stradale il quadro normativo è completo. Nel seguito si riportano alcune concise informazioni sui decreti attuativi relativi ai limiti e al risanamento per il caso dl rumore stradale.

2.2.3 D.P.C.M 14.11.1997

Nel D.P.C.M. 14.11.1997 sono stabiliti fra l’altro:

- i valori limite di emissione, riferiti alle sorgenti fisse;

- i valori assoluti di immissione, riferiti al rumore immesso nell’ambiente esterno dall’insieme di tutte le sorgenti.

Tali valori limite, espressi in termini di Leq sul periodo di riferimento Diurno (LeqD, ore 06 ÷ 22) e Notturno (LeqN, ore 22 ÷ 06) sono determinati sul territorio dalla classificazione acustica comunale (v.

paragrafo 3.3).

2.2.4 D. M. (Ambiente) 29.11.2000

Il D.M. 29.11.2000 stabilisce i “Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore”. Il Decreto individua gli obblighi del gestore e stabilisce un criterio per la definizione delle priorità degli interventi.

2.2.5 UNI/TR 11327:2009

La UNI/TR 11327:2009 è un rapporto tecnico che fornisce indicazioni per definire un piano di azione nel rispetto della legislazione vigente. La normativa differenzia fra due differenti tipologie di piano d’azione:

strategico: volto ad impostare scelte strategiche.

progettuale: volto a definire le caratteristiche progettuali degli interventi da realizzare. Il piano strategico definisce le linee di indirizzo secondo cui attuare il risanamento acustico, specificando i criteri generali della pianificazione e la progettazione degli interventi. Il piano progettuale definisce gli interventi con un maggior dettaglio, in modo tale da fornire una stima più accurata dei costi e dei benefici indotti. In entrambi i casi il piano di azione deve tenere in considerazione le risorse disponibili, cercando di ottimizzarle attraverso valutazioni costi/benefici.

2.3 Valori limite per il rumore da traffico veicolare

Si rammenta come le fasce di rispetto definite dai noti decreti (DPR 142/04 e DPR 459/98) non siano elementi della zonizzazione acustica del territorio, ma come esse si sovrappongano alla zonizzazione realizzata secondo i criteri di cui sopra, venendo a costituire, in tali ambiti territoriali, un doppio regime di tutela. In tali aree, per la sorgente ferrovia, strada e aeroporto, valgono dunque i limiti indicati dalla propria fascia di pertinenza e di conseguenza le competenze per il loro rispetto sono poste a carico dell’Ente gestore. Al contrario per tutte le altre sorgenti, che concorrono al raggiungimento del limite di zona, valgono i limiti fissati dal piano di classificazione come da tabella B del DPCM 14/11/97. Ciò

(10)

premesso, sebbene le emissioni sonore generate da tutte le principali infrastrutture siano quindi normate da specifici decreti, è tuttavia opportuno sottolineare come ai fini della classificazione acustica la loro presenza, sia senz'altro da ritenere come un importante parametro da valutare per attribuire una classe di appartenenza delle aree prossime alle infrastrutture. Lo stesso DPCM 14/11/1997 nella definizione delle classi acustiche, si riferisce ai sistema trasportistico come ad uno degli elementi che concorrono a caratterizzare un'area del territorio e a zonizzarla dal punto di vista acustico.

2.3.1 Il Decreto del Presidente della Repubblica n.142 del 30 Marzo 2004

Il Decreto del Presidente della Repubblica n.142 del 30 Marzo 2004 “Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447”. In esso viene individuata la fascia di pertinenza acustica relativa alle diverse tipologie di strade ed inoltre vengono stabiliti i criteri di applicabilità e i valori limiti di immissione, differenziandoli a seconda se le infrastrutture stradali sono di nuova realizzazione o già esistenti nonché a seconda del volume di traffico esistente nell’ora di punta. Tale decreto prevede che in corrispondenza delle infrastrutture viarie siano previste delle “fasce di pertinenza acustica”, per ciascun lato della strada, misurate a partire del confine stradale, all’interno delle quali sono stabiliti dei limiti di immissione del rumore prodotto dalla infrastruttura stessa. Le dimensioni delle fasce ed i limiti di immissione variano a seconda che si tratti di strade nuove o esistenti, e in funzione della tipologia di infrastruttura, secondo le seguenti tabelle:

(11)

Scuole*, ospedali, case di

cura e di riposo Altri Ricettori TIPO DI STRADA

(codice della strada)

SOTTOTIPI A FINI ACUSTICI (secondo

Norme CNR 1980 e direttive PUT)

Ampiezza fascia di pertinenza acustica (m)

Diurno dB(A)

Notturno dB(A)

Diurno dB(A)

Notturno dB(A)

100 (fascia A) 70 60

A - autostrada

150 (fascia B)

50 40

65 55

100 (fascia A) 70 60

B - extraurbana

principale 150 (fascia B)

50 40

65 55

100 (fascia A) 70 60

Ca (strade a carreggiate separate e tipo IV CNR

1980) 150 (fascia B)

50 40

65 55

100 (fascia A) 70 60

C - extraurbana secondaria

Cb (tutte le altre strade

extraurbane secondarie) 50 (fascia B)

50 40

65 55

Da (strade a carreggiate separate e interquartiere)

100 50 40 70 60

D - urbana di scorrimento

Db (tutte le altre strade

urbane di scorrimento) 100 50 40 65 55

E - urbana di

quartiere 30

definiti dai Comuni, nel rispetto dei valori riportati in tabella C allegata al D.P.C.M. in data 14 novembre 1997 e comunque in modo conforme alla zonizzazione acustica delle aree urbane, come prevista dall'art. 6, comma 1, lettera a), della legge n. 447 del 1995

* per le scuole vale il solo limite diurno

Tabella 1– Caratteristiche delle fasce di pertinenza delle infrastrutture “esistenti e assimilabili”

(ampliamenti in sede, affiancamenti e varianti)

All’interno di tali fasce per il rumore delle infrastrutture valgono i limiti riportanti nelle tabelle, mentre le altre sorgenti di rumore devono rispettare i limiti previsti dalla classificazione acustica corrispondente all’area.

(12)

Scuole*, ospedali, case

di cura e di riposo Altri Ricettori TIPO DI STRADA

(codice della strada)

SOTTOTIPI A FINI ACUSTICI (secondo

Norme CNR 1980 e direttive PUT)

Ampiezza fascia di pertinenza acustica (m)

Diurno dB(A)

Notturno dB(A)

A - autostrada 250 50 40 65 55

B - extraurbana

principale 250 50 40 65 55

C1 250 50 40 65 55

C - extraurbana

secondaria C2 150 50 40 65 55

D - urbana di

scorrimento 100 50 40 65 55

E - urbana di quartiere

F - Locale

30

definiti dai Comuni, nel rispetto dei valori riportati in tabella C allegata al D.P.C.M. in data 14 novembre 1997 e comunque in modo conforme alla zonizzazione acustica delle aree urbane, come prevista dall'art. 6, comma 1,

lettera a), della legge n. 447 del 1995

* per le scuole vale il solo limite diurno

Tabella 2– Caratteristiche delle fasce di pertinenza delle infrastrutture “nuove”

2.4 Classificazione acustica comunale

Il DPCM del 14 Novembre del 1997 “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore” determina i valori limite di emissione delle singole sorgenti, i valori limite di immissione nell’ambiente esterno dall’insieme delle sorgenti presenti nell’area in esame, i valori di attenzione ed i valori di qualità le cui definizioni sono riportate nella legge quadro n. 447/95 e riportati di seguito nelle tabelle B-C-D. Tali valori sono riferibili alle classi di destinazione d’uso del territorio riportate nella tabella A allegata al presente decreto e adottate dai Comuni ai sensi e per gli effetti della legge n. 447/95.

(13)

CLASSE DESTINAZIONE D’USO DEL TERRITORIO

I

aree particolarmente protette: rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc.

II

aree destinate ad uso prevalentemente residenziale: rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali.

III

aree di tipo misto: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici.

IV

aree di intensa attività umana: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie;

le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie.

V aree prevalentemente industriali: rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni.

VI aree esclusivamente industriali: rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi.

Tabella 3- Classificazione del territorio comunale (art.1). (Tabella A dell’Allegato al D.P.C.M. 14/11/1997) Il D.P.C.M. 14/11/1997 definisce, per ognuna delle classi acustiche previste:

Valore limite di emissione1: valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora, misurato in prossimità della sorgente stessa.

Valore limite assoluto di immissione2: valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori.

Valore limite differenziale di immissione3: è definito come differenza tra il livello equivalente di rumore ambientale (rumore con tutte le sorgenti attive) ed il rumore residuo (rumore con la sorgente da valutare non attiva).

Valore di attenzione4: valore di immissione che segnala la presenza di un potenziale rischio per la salute umana o per l'ambiente. E’ importante sottolineare che in caso di superamento dei valori di attenzione, è obbligatoria l'adozione dei piani di risanamento di cui all'art. 7 della L.n°447/1995;

1 Art.2, comma 1, lettera e) della L.447/1995.

2 Art.2, comma 1, lettera f) della L.447/1995.

3 Art.2, comma 3 della L.447/1995.

(14)

Valore di qualità5: valore di rumore da conseguire nel breve, nel medio e nel lungo periodo con le tecnologie e le metodiche di risanamento disponibili.

Tempi di riferimento Classi di destinazione

d’uso del territorio

Diurno (06:00 – 22:00)

Notturno (22:00 – 06:00)

I - aree particolarmente protette 45 35

II - aree prevalentemente residenziali 50 40

III - aree di tipo misto 55 45

IV - aree di intensa attività umana 60 50

V - aree prevalentemente industriali 65 55

VI - aree esclusivamente industriali 65 65

Tabella 4– Valori limite di emissione - Leq in dB(A) (art.2)

Tempi di riferimento Classi di destinazione

d’uso del territorio

Diurno (06:00 – 22:00)

Notturno (22:00 – 06:00)

I - aree particolarmente protette 50 40

II - aree prevalentemente residenziali 55 45

III - aree di tipo misto 60 50

IV - aree ad intensa attività umana 65 55

V - aree prevalentemente industriali 70 60

VI - aree esclusivamente industriali 70 70

Tabella 5– Valori limite assoluti di immissione – Leq in dB (A) (art.3)

4 Art.2, comma 1, lettera g) della L.447/1995.

5 Art.2, comma 1, lettera h) della L.447/1995.

(15)

Tempi di riferimento Classi di destinazione

d’uso del territorio

Diurno (06:00 – 22:00)

Notturno (22:00 – 06:00)

I - aree particolarmente protette 47 37

II - aree prevalentemente residenziali 52 42

III - aree di tipo misto 57 47

IV - aree ad intensa attività umana 62 52

V - aree prevalentemente industriali 67 57

VI - aree esclusivamente industriali 70 70

Tabella 6– Valori di qualità Leq in dB(A) (Tabella D dell’Allegato al D.P.C.M. 14/11/1997)

Per quanto concerne i valori limite differenziali di immissione, il decreto suddetto stabilisce che tali valori, definiti dalla legge quadro 26 ottobre 1995, n. 447, non sono applicabili nelle aree classificate come classe VI della Tabella A e se la rumorosità è prodotta da infrastrutture stradali, ferroviarie e aeroportuali.

L’art. 5 fa riferimento chiaramente alle infrastrutture dei trasporti per le quali i valori limite assoluti di immissione e di emissione relativi alle singole infrastrutture dei trasporti, all’interno delle rispettive fasce di pertinenza, fissati successivamente dal DPR n. 142 del 2004.

2.5 Normativa Regione Toscana

2.5.1 Legge Regionale n. 89 del 01 Dicembre 1998

Legge Regionale n. 89 del 01 Dicembre 1998 “Norme in materia di inquinamento acustico”. La legge in attuazione dell’art. 4 della legge 26 ottobre 1995, n. 447 (Legge quadro sull’inquinamento acustico) e del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59) detta norme finalizzate alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica dall’inquinamento acustico prodotto dalle attività antropiche, disciplinandone l’esercizio al fine di contenere la rumorosità entro i limiti stabiliti.

2.5.2 D.G.R. n° 788 del 13/07/99

D.G.R. n° 788 del 13/07/99 "Definizione dei criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico e della relazione previsionale di clima acustico ai sensi dell'art. 12 comma 2 e 3 della L.R.

n°89/98". Questo documento stabilisce criteri e le modalità operative per la realizzazione della previsione di impatto acustico e della valutazione previsionale del clima acustico.

2.5.3 L.R.n. 67 del 29/11/04

L.R.n. 67 del 29/11/04 "Modifiche alla legge regionale 1 dicembre 1998, n. 89 (Norme in materia di inquinamento acustico).” La norma integra alcuni aspetti della L.R. 89/98 in particolare modo sull’impatto acustico prescrive prescritta l’obbligatorietà, qualora i livelli di rumore previsti superino i valori di emissione definiti dal d.p.c.m. 14 novembre 1997, ai sensi dell’articolo 3, comma 1, lettera a), l.

(16)

447/1995, dell’indicazione delle misure previste per ridurre o eliminare le emissioni sonore causate dall’attività o dagli impianti.

2.6 Limiti alla rumorosità per le strade considerate nel presente Piano

A seguito dell’emanazione del D.P.R. 142/2004 la Provincia di Pisa ha classificato le strade di propria competenza nella categoria F (locale) nei tratti di attraversamento dei centri abitati dei Comuni con meno di 10.000 abitanti: i limiti alla loro rumorosità, pertanto, sono stabiliti dalla classificazione acustica dei comuni che le stesse attraversano. Nei tratti esterni ai centri abitati ha classificato le strade di propria competenza nella categoria C.

Nei tratti all’interno dei centri abitati i comuni della provincia di Pisa hanno provveduto ad assegnare alle strade provinciali una fascia di rispetto di Classe IV.

I limiti previsti per le strade oggetto di studio risultano essere i seguenti:

- esterno centri abitati: 70 dB(A) in periodo diurno e 60 dB(A) in periodo notturno

- interno centri abitati: 65 dB(A) in periodo diurno e 55 dB(A) in periodo notturno

2.7 Valori di riferimento per il comfort acustico interno

Non sempre, per diversi motivi di tipo tecnico e/o economico e/o di accettabilità sociale e/o di vincoli non acustici (ad esempio la tutela del paesaggio) etc., è possibile ricondurre la rumorosità in ambiente esterno entro i valori limite stabiliti dalla classificazione acustica.

Per il caso specifico del risanamento acustico del rumore da traffico veicolare, il D.P.R. 142/2004 prevede che nel caso in cui i valori limite non siano tecnicamente conseguibili, ovvero qualora in base a valutazioni tecniche, economiche o di carattere ambientale si evidenzi l'opportunità di procedere ad interventi diretti sui recettori, deve essere assicurato il rispetto dei seguenti limiti nell’ambiente interno (che vanno valutati al centro della stanza, a finestre chiuse, all'altezza di 1,5 metri dal pavimento):

• 35 dBA Leq notturno per ospedali, case di cura e case di riposo;

• 40 dBA Leq notturno per tutti gli altri ricettori di carattere abitativo;

• 45 dBA Leq diurno per le scuole.

(17)

3. RIEPILOGO RISULTATI MAPPATURA ACUSTICA

Sulla base dei risultati riportati nel capitolo precedente e possibile trarre le seguenti conclusioni relativamente alle percentuali di popolazione esposta e considerando gli indicatori previsti dalla Direttiva Europea (LDEN, LNIGHT).

UnRoad_ID: 001 – SP5 “Francesca” (totali esposti 993 persone):

- circa il 71% della popolazione residente negli edifici esposti al rumore prodotto dall’esercizio dell’infrastruttura stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore contenuto entro 55 dB(A) (relativamente al periodo giorno-sera-notte, LDEN);

- gli esposti a livelli acustici superiori ai 65 dB(A) di LDEN risultano essere circa l’11%;

- circa il 75% della popolazione residente negli edifici esposti al rumore prodotto dall’esercizio dell’infrastruttura stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore contenuto entro 50 dB(A) (relativamente al periodo notte, LNIGHT);

- gli esposti a livelli acustici superiori ai 60 dB(A) di LNIGHT risultano essere circa il 7%.

UnRoad_ID: 002 – SP1 “della Botte” (totali esposti 1.786 persone):

- circa il 68% della popolazione residente negli edifici esposti al rumore prodotto dall’esercizio dell’infrastruttura stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore contenuto entro 55 dB(A) (relativamente al periodo giorno-sera-notte, LDEN);

- gli esposti a livelli acustici superiori ai 65 dB(A) di LDEN risultano essere circa il 12%;

- circa il 77% della popolazione residente negli edifici esposti al rumore prodotto dall’esercizio dell’infrastruttura stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore contenuto entro 50 dB(A) (relativamente al periodo notte, LNIGHT);

- gli esposti a livelli acustici superiori ai 60 dB(A) di LNIGHT risultano essere circa il 3%.

UnRoad_ID: 003 – SP12 “delle Colline per Livorno” (totali esposti 4.682 persone):

- circa il 69% della popolazione residente negli edifici esposti al rumore prodotto dall’esercizio dell’infrastruttura stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore contenuto entro 55 dB(A) (relativamente al periodo giorno-sera-notte, LDEN);

- gli esposti a livelli acustici superiori ai 65 dB(A) di LDEN risultano essere circa il 16%;

- circa il 77% della popolazione residente negli edifici esposti al rumore prodotto dall’esercizio dell’infrastruttura stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore contenuto entro 50 dB(A) (relativamente al periodo notte, LNIGHT);

- gli esposti a livelli acustici superiori ai 60 dB(A) di LNIGHT risultano essere circa il 5%.

UnRoad_ID: 004 – SP23 “di Gello” (totali esposti 3.424 persone):

(18)

- circa il 78% della popolazione residente negli edifici esposti al rumore prodotto dall’esercizio dell’infrastruttura stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore contenuto entro 55 dB(A) (relativamente al periodo giorno-sera-notte, LDEN);

- gli esposti a livelli acustici superiori ai 65 dB(A) di LDEN risultano essere circa il 7%;

- circa il 86% della popolazione residente negli edifici esposti al rumore prodotto dall’esercizio dell’infrastruttura stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore contenuto entro 50 dB(A) (relativamente al periodo notte, LNIGHT);

- gli esposti a livelli acustici superiori ai 60 dB(A) di LNIGHT risultano essere circa il 5%.

UnRoad_ID: 005 – SP30 “del Lungomonte Pisano” (totali esposti 7.931 persone):

- circa il 74% della popolazione residente negli edifici esposti al rumore prodotto dall’esercizio dell’infrastruttura stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore contenuto entro 55 dB(A) (relativamente al periodo giorno-sera-notte, LDEN);

- gli esposti a livelli acustici superiori ai 65 dB(A) di LDEN risultano essere circa il 8%;

- circa il 81% della popolazione residente negli edifici esposti al rumore prodotto dall’esercizio dell’infrastruttura stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore contenuto entro 50 dB(A) (relativamente al periodo notte, LNIGHT);

- gli esposti a livelli acustici superiori ai 60 dB(A) di LNIGHT risultano essere circa il 2%.

UnRoad_ID: 006 – SP66 “Nuova Francesca” (totali esposti 542 persone):

- circa il 35% della popolazione residente negli edifici esposti al rumore prodotto dall’esercizio dell’infrastruttura stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore contenuto entro 55 dB(A) (relativamente al periodo giorno-sera-notte, LDEN);

- gli esposti a livelli acustici superiori ai 65 dB(A) di LDEN risultano essere circa il 7%;

- circa il 71% della popolazione residente negli edifici esposti al rumore prodotto dall’esercizio dell’infrastruttura stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore contenuto entro 50 dB(A) (relativamente al periodo notte, LNIGHT);

- gli esposti a livelli acustici superiori ai 60 dB(A) di LNIGHT risultano essere circa il 2%.

UnRoad_ID: 007 – SP25 “Vicopisano/Santa Maria a Monte” (totali esposti 7.721 persone):

- circa il 57% della popolazione residente negli edifici esposti al rumore prodotto dall’esercizio dell’infrastruttura stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore contenuto entro 55 dB(A) (relativamente al periodo giorno-sera-notte, LDEN);

- gli esposti a livelli acustici superiori ai 65 dB(A) di LDEN risultano essere circa il 21%;

- circa il 68% della popolazione residente negli edifici esposti al rumore prodotto dall’esercizio dell’infrastruttura stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore contenuto entro 50 dB(A) (relativamente al periodo notte, LNIGHT);

(19)

UnRoad_ID: 008 – SP2 “Vicarese” (da incrocio con via di Pratale e Calcinaia a innesto con SP24 e da innesto con SP1/SP25 a incrocio con la S.R.439 Sarzanese Valdera, totali esposti 8.108 persone):

- circa il 69% della popolazione residente negli edifici esposti al rumore prodotto dall’esercizio dell’infrastruttura stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore contenuto entro 55 dB(A) (relativamente al periodo giorno-sera-notte, LDEN);

- gli esposti a livelli acustici superiori ai 65 dB(A) di LDEN risultano essere circa il 14%;

- circa il 78% della popolazione residente negli edifici esposti al rumore prodotto dall’esercizio dell’infrastruttura stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore contenuto entro 50 dB(A) (relativamente al periodo notte, LNIGHT);

- gli esposti a livelli acustici superiori ai 60 dB(A) di LNIGHT risultano essere circa il 5%.

UnRoad_ID: 009 – SP2 “Vicarese” (sottotratto da Loc. La Noce a S. Giovanni alla Vena, totali esposti 4.788 persone):

- circa il 68% della popolazione residente negli edifici esposti al rumore prodotto dall’esercizio dell’infrastruttura stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore contenuto entro 55 dB(A) (relativamente al periodo giorno-sera-notte, LDEN);

- gli esposti a livelli acustici superiori ai 65 dB(A) di LDEN risultano essere circa il 10%;

- circa il 76% della popolazione residente negli edifici esposti al rumore prodotto dall’esercizio dell’infrastruttura stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore contenuto entro 50 dB(A) (relativamente al periodo notte, LNIGHT);

- gli esposti a livelli acustici superiori ai 60 dB(A) di LNIGHT risultano essere circa il 6%.

UnRoad_ID: 010 – SP6 “Giuncheto” (totali esposti 2.431 persone):

- circa il 52% della popolazione residente negli edifici esposti al rumore prodotto dall’esercizio dell’infrastruttura stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore contenuto entro 55 dB(A) (relativamente al periodo giorno-sera-notte, LDEN);

- gli esposti a livelli acustici superiori ai 65 dB(A) di LDEN risultano essere circa il 22%;

- circa il 63% della popolazione residente negli edifici esposti al rumore prodotto dall’esercizio dell’infrastruttura stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore contenuto entro 50 dB(A) (relativamente al periodo notte, LNIGHT);

- gli esposti a livelli acustici superiori ai 60 dB(A) di LNIGHT risultano essere circa il 12%.

UnRoad_ID: 011 – SP44 “S. Croce/Ponte a Egola” (totali esposti 2.028 persone):

- circa il 67% della popolazione residente negli edifici esposti al rumore prodotto dall’esercizio dell’infrastruttura stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore contenuto entro 55 dB(A) (relativamente al periodo giorno-sera-notte, LDEN);

(20)

- gli esposti a livelli acustici superiori ai 65 dB(A) di LDEN risultano essere circa il 13%;

- circa il 77% della popolazione residente negli edifici esposti al rumore prodotto dall’esercizio dell’infrastruttura stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore contenuto entro 50 dB(A) (relativamente al periodo notte, LNIGHT);

- gli esposti a livelli acustici superiori ai 60 dB(A) di LNIGHT risultano essere circa il 12%.

UnRoad_ID: 012 – SP11 “Colline per Legoli” (totali esposti 603 persone):

- circa il 19% della popolazione residente negli edifici esposti al rumore prodotto dall’esercizio dell’infrastruttura stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore contenuto entro 55 dB(A) (relativamente al periodo giorno-sera-notte, LDEN);

- gli esposti a livelli acustici superiori ai 65 dB(A) di LDEN risultano essere circa il 31%;

- circa il 38% della popolazione residente negli edifici esposti al rumore prodotto dall’esercizio dell’infrastruttura stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore contenuto entro 50 dB(A) (relativamente al periodo notte, LNIGHT);

- gli esposti a livelli acustici superiori ai 60 dB(A) di LNIGHT risultano essere circa il 28%.

UnRoad_ID: 013 – SP24 “Arnaccio/Calci” (totali esposti 6.109 persone):

- circa il 73% della popolazione residente negli edifici esposti al rumore prodotto dall’esercizio dell’infrastruttura stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore contenuto entro 55 dB(A) (relativamente al periodo giorno-sera-notte, LDEN);

- gli esposti a livelli acustici superiori ai 65 dB(A) di LDEN risultano essere circa il 13%;

- circa il 80% della popolazione residente negli edifici esposti al rumore prodotto dall’esercizio dell’infrastruttura stradale oggetto di mappatura risulta esposta ad un livello di rumore contenuto entro 50 dB(A) (relativamente al periodo notte, LNIGHT);

- gli esposti a livelli acustici superiori ai 60 dB(A) di LNIGHT risultano essere circa il 3%.

(21)

4. DESCRIZIONE DELL’INFRASTRUTTURA STRADALE

4.1 Sezioni acusticamente omogenee

Come riportato nell’introduzione, le infrastrutture stradali oggetto di mappatura acustica sono le seguenti:

UnRoad_ID: 001 – SP 5 “Francesca” (tratto tra Ponte alla Navetta e inizio centro abitato Montecalvoli, lunghezza 1,9 km);

UnRoad_ID: 002 – SP 1 “della Botte” (tratto tra Via Tosco Romagnola Ovest e innesto SP2, lunghezza 2 km);

UnRoad_ID: 003 – SP 12 “delle Colline per Livorno” (tratto tra Ponsacco (nuova rotatoria) e Cenaia (incrocio con SP31), lunghezza 8 km);

UnRoad_ID: 004 – SP 23 “di Gello” (tratto tra Via Tosco Romagnola Ovest e rotatoria innesto Viale Europa, lunghezza 7,3 km);

UnRoad_ID: 005 – SP 30 “del Lungomonte Pisano” (tratto tra la SP24 e Cataratte di Nozzano, lunghezza 17,5 km);

UnRoad_ID: 006 – SP 66 “Nuova Francesca” (tratto tra la SP5 e la SP11 “Pisana per Fucecchio, lunghezza 7,5 km);

UnRoad_ID: 007 – SP 25 “Vicopisano – S. Maria a Monte” (tratto tra la SP2 e la SP5, lunghezza 10,9 km);

UnRoad_ID: 008 – SP 2 “Vicarese” (da incrocio con via di Pratale e Calcinaia a innesto con SP24 e da innesto con SP1/SP25 a incrocio con la S.R.439 Sarzanese Valdera, lunghezza 19,2 km compreso il tratto di pertinenza della sezione 009);

UnRoad_ID: 009 – SP 2 “Vicarese” (sottotratto da Loc. La Noce a S. Giovanni alla Vena, lunghezza 5,2 km);

UnRoad_ID: 010 – SP6 “Giuncheto” (tratto da SP5 a San Romano, lunghezza 3 km);

UnRoad_ID: 011 – SP44 “ S. Croce - Ponte a Egola” (tratto da S. Donato all’innesto con S.G.C.

FI-PI-LI, lunghezza 2 km);

UnRoad_ID: 012 – SP11 “ Colline per Legoli” (tratto tra l’innesto di via del Poggio al Vento e la SP 64, lunghezza 5 km);

UnRoad_ID: 013 – SP24 “Arnaccio-Calci” (tratto tra Navacchio, via del Nugolaio e Calci, via Roma, lunghezza 15 km).

(22)

Fig. 1 – Ubicazione delle strade oggetto di indagine

La sezione 009 rappresenta di fatto un sottotratto della sezione 008, la quale comprende la SP 2

“Vicarese” per tutta la sua lunghezza.

Per una ulteriore descrizione acustica e geometrica, alcune delle strade oggetto di mappatura sono state suddivise in sezioni ritenute acusticamente omogenee ovvero con caratteristiche similari a livello dimensionale (analoga larghezza della strada) e dei flussi di traffico.

E stata effettuata la seguente suddivisione:

UnRoad_ID: 005 – SP 30 “del Lungomonte Pisano”:

- sezione 1: da inizio tratto di competenza a innesto con SP2;

- sezione 2: da innesto con SP2 a fine tratto di competenza.

UnRoad_ID: 007 – SP 25 “Vicopisano – Santa Maria a Monte”:

- sezione 1: da inizio tratto di competenza a ingresso del centro urbano di Bientina;

- sezione 2: da uscita del centro urbano di Bientina a fine tratto di competenza.

(23)

incrocio con via di Pratale e Calcinaia a innesto con SP24 e da innesto con SP1/SP25 a incrocio con la S.R.439 Sarzanese Valdera):

- sezione 1: da inizio tratto di competenza a innesto con SP30;

- sezione 2: da innesto con SP30 a incrocio con SP24;

- sezione 3: da innesto con SP1/SP25 a fine tratto di competenza.

UnRoad_ID: 009 – SP 2 “Vicarese” (tratto con traffico >6.000.000 veicoli/anno, da innesto con SP24 a innesto con SP1/SP25):

- sezione 1: da incrocio con SP24 a incrocio con SP31;

- sezione 2: da incrocio con SP31 a fine tratto di competenza.

Per le altre infrastrutture stradali oggetto di mappatura e stato invece considerato un solo tratto acusticamente omogeneo, per tutta la rispettiva lunghezza.

4.2 Misure antirumore in atto o attuate

Di seguito si riportano gli interventi sulle infrastrutture oggetto di studio atti mitigare le emissioni acustiche ed abbassare l’entità della popolazione esposta.

4.2.1 Varianti realizzate

Comune Denominazione Strada Dal km Al Km Lunghezza Motivazione

Pontedera S.P. 11 Colline per Legoli 0+350 2+950 2600 Realizzazione Variante del Romito

Pontedera S.11 Colline per Legoli 4+000 5+920 1920 Realizzazione Variante dei Fabbri

Pontedera S.R.T. 439 Sarzanese

Valdera 56+600 56+770 170 Realizzazione Variante 1 SRT 439

Castelnuovo V.C. S.R.T. 439 Sarzanese

Valdera / / / Variante SRT 439

Tabella 7– Varianti realizzate nella Provincia di Pisa 4.2.2 Variante di Capannoli

Nel “Piano degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore sulla viabilità regionale ai sensi del D.M. Ambiente 29 novembre 2000 – 2° stralcio – S.R.T. n. 439 Sarzanese Valdera” è contenuta la descrizione da realizzare nel Comune di Capannoli.

Nel dettaglio l’intervento si è posto l'obiettivo di migliorare le condizioni di contenimento ed abbattimento del rumore sulla S.R.T. n°439 Sarzanese Valdera nel tratto che corre all’interno del centro abitato di Capannoli compreso tra le progressive 68+000 e 70+000. Il miglioramento e l’adeguamento della S.R.T. n°439 fa parte dei progetti prioritari individuati dalla Regione Toscana poiché costituisce un importante asse di comunicazione e di sviluppo del territorio.

(24)

Nel quadro più ampio degli adeguamenti di tutto il tracciato della S.R.T. n°439, alcuni interventi sono già stati realizzati su alcuni tratti, tra cui si ricordano gli interventi in loc. La Rosa dal Km 76+660 al Km 78+900 e in loc. La Sterza dal Km 80+800 al Km 83+300, quello di sistemazione dell’intersezione esistente tra la S.R.T. n°439 e la S.P. n°14 compreso tra le progressive 80+150 e 80+800 (in corso di progettazione esecutiva) per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e funzionalità, quello della variante, in corso di ultimazione, al centro abitato di Castelnuovo V.C. compreso tra il Km 129+900 ed il Km 132+250.

(25)

5. METODOLOGIA ADOTTATA

Un piano d’azione ha lo scopo di evitare ed abbattere il rumore, migliorando la situazione in aree dove l’esposizione dei residenti è ritenuta eccessiva e proteggendo le aree relativamente quiete e le zone ricreative in ambienti rurali ed urbani. Dunque un piano d’azione tende a:

• proteggere la salute ed il benessere degli abitanti;

• migliorare la qualità della vita nelle aree urbane, in particolare nelle abitazioni, aiutando ad evitare eccessive migrazioni in aree suburbane con tutte le conseguenze negative per le aree più centrali;

• incrementare il potenziale attrattivo delle aree protette, sia per affari che per turismo.

Il piano d’azione aiuta a strutturare e dare priorità alle misure di abbattimento acustico, mediante valutazioni globali della situazione acustica e dei conflitti risultanti, valutazioni trasparenti delle priorità, coinvolgimento dei portatori di interessi e del pubblico.

La formalizzazione delle misure contro il rumore nel piano d’azione favorisce il coordinamento con altri obiettivi, strategie e strumenti di sviluppo urbano, quali la pianificazione territoriale, il miglioramento della qualità dell’aria, la promozione di modalità di trasporto ecosostenibili, la rivitalizzazione dei centri urbani, ecc.

I requisiti minimi previsti dall’allegato 5 del D. Lgs. 194/05, non sono sufficienti per stabilire in modo univoco i criteri per la predisposizione e l’attuazione del piano stesso, infatti non esiste uno standard unico che vada bene per tutti i casi possibili. Come già detto, un piano d’azione rappresenta infatti uno strumento complesso di gestione del territorio, correlato a differenti tematiche connesse alla pianificazione, alla mobilità, allo sviluppo produttivo, all’inquinamento dell’aria, ecc.

Di fatto, esistono due tipologie base di piano d’azione compatibili con il D. Lgs. 194/05: un piano

“strategico” ed un piano “progettuale”, come descritti nelle Linee Guida Regionali.

In assenza di specifiche indicazioni contenute nella legislazione vigente e/o nella normativa tecnica volontaria, la scelta tra le due tipologie di piano è stata dettata da valutazioni di opportunità, in relazione alla complessità delle scelte che il piano implica.

Nella pratica tenuto conto del lungo percorso che solitamente caratterizza la fase di progettazione di massima e l’acquisizione dei finanziamenti necessari, il piano d’azione scelto risulta essere una combinazione dei due tipi base di piano: contiene infatti sia gli elementi di un piano strategico teso a guidare le azioni di progettazione e di ricerca dei finanziamenti degli anni successivi, che di un piano progettuale che definisce quali sono le opere, o le azioni, che si intendono realizzare nel quinquennio di validità del piano.

5.1 Fasi del processo di elaborazione del piano d’azione

Nella realizzazione del presente piano sono state seguite le fasi individuate dalle Linee Guida redatte dalla Regione Toscana.

(26)

Le attività di pianificazione e progettazione degli interventi di risanamento fanno seguito alle mappature acustiche, predisposte nella fase precedente del progetto complessivo; a queste sono state aggiunte ed elaborate le mappe di conflitto, che non sono obbligatorie per la fase di mappatura acustica, ma risultano indispensabili come supporto ai piani d’azione.

Poiché la reale criticità di un’area non dipende soltanto dai livelli sonori e dall’entità del superamento di fissati valori limite, ma anche dal numero di persone esposte a tali superamenti, l’indicatore di criticità usato tiene conto di entrambi i fattori.

La Provincia, relativamente all’entità dei superamenti, ha scelto di adottare di conseguenza le mappe acustiche che sono state elaborate una sola volta, utilizzando i descrittori Lden e Lnight e le criticità sono state valutate sia con il criterio in accordo al D. Lgs. 194/05, sia confrontando i valori dei descrittori Lden e Lnight calcolati con i valori limite vigenti in Italia, opportunamente convertiti in valori dei descrittori Lden e Lnight.

In sintesi gli elaborati finali del piano d’azione sono espressi in termini di Lden e Lnight (e di persone esposte) conformemente al D. Lgs. 194/05, ma nel processo si è tenuto conto anche dei valori limite italiani.

Dopo l’individuazione delle aree critiche, per ciascuna di esse si sono prospettate delle possibili soluzioni/azioni individuando gli abbattimenti di livello sonoro attesi e i costi stimati.

5.2 Individuazione delle zone di supero e popolazione esposta

Questa fase è necessaria per individuare le porzioni di territorio che necessitano di interventi finalizzati alla riduzione dei livelli acustici presenti. La verifica è effettuata confrontando i risultati delle simulazioni acustiche della Mappatura con i limiti normativi previsti dalle classificazioni acustiche comunali.

A tale scopo è stato ritenuto opportuno ripetere, laddove necessario, le operazioni di calcolo della popolazione esposta (già effettuata nel contesto della mappatura acustica) nel rispetto della normativa italiana.

Ai fini del calcolo della popolazione esposta al rumore stradale prima e dopo gli interventi di mitigazione acustica si è provveduto a calcolare il numero di persone presenti in ciascun ricettore procedendo come segue:

- sono state acquisite le sezioni censuarie della provincia di Pisa e la CTR della Regione Toscana su cui sono state isolati i poligoni della popolazione;

- la modellazione acustica relativa alla Mappattura già effettuata in formato shape.file

- la popolazione di ciascuna censuaria è stata ridistribuita in funzione della superficie di ciascun edificio;

- sono stati individuati i ricettori (e quindi la popolazione) esposti a:

• 70 dB(A) in periodo diurno e 60 dB(A) in periodo notturno all’esterno dei centri abitati

• 65 dB(A) in periodo diurno e 55 dB(A) in periodo notturno all’ interno centri abitati

(27)

ad effettuare un nuovo calcolo della popolazione esposta.

Un edificio è stato considerato esposto nel caso in cui sia risultato interno, secante o tangente alla curva isofonica del limite acustico considerato.

5.3 Calcolo indici di priorità

Nel presente piano di azione l’indice di priorità di intervento scelto è basato sui contenuti del D.M.

29.11.2000.

Per ogni area critica l’Indice di Priorità corrispondente (IP) è determinato nel seguente modo in cui:

IP = ∑ IPi

- n sono il numero di edifici critici della zona abitata in esame;

- IPi è pari al prodotto fra il numero stimato di residenti Ri e la differenza massima (fra periodo diurno e notturno) fra il livello acustico osservato ed il limite normativo previsto per l’edificio critico i-esimo;

IPi = Ri * max [(Loss,diurno,i - Llim,diurno,i),(Loss,notturno,i - Llim,notturno,i)

Nel caso di edifici sensibili la modalità di calcolo dell’indice di priorità è del tutto simile1:

• Scuole: Ri è pari al numero di alunni e del personale presente in forma stabile moltiplicato per 3;

• Case di cura ed Ospedali: Ri è pari al numero di posti letto moltiplicato per 4;

L’indice di priorità definito secondo tale metodologia è di tipo estensivo, ovvero il suo valore dipende dal criterio di costruzione dell’area critica.

Nel caso specifico si è assunta come area di tipo estensivo l’area racchiusa dall’isofonica, per ciascuna strada provinciale oggetto di studio, di valore 70 dB(A) in periodo diurno e 60 dB(A) in periodo notturno per le aree extraurbane e l’area racchiusa dall’isofonica di valore 65 dB(A) in periodo diurno e 55 dB(A) in periodo notturno per i centri urbani. Il calcolo degli indici di priorità è stato calcolato per i livelli di rumore stimati in periodo notturno per i quali risulta maggiore la popolazione esposta (vedere prossimi paragrafi).

5.4 Costi d’interventi di bonifica acustica

Allo scopo di rendere comparabili i costi delle attività di risanamento e di consentire una corretta programmazione dei piani pluriennali di risanamento, può essere fatto riferimento ai costi unitari per le tipologie di intervento riportate in tabella (DM Ambiente 29 novembre 2000), se indicate nella relazione tecnica.

Se viene fatto riferimento ad altri tipi di interventi non contenuti nella citata tabella, gli interventi stessi saranno descritti compiutamente ed i relativi costi unitari sono chiaramente indicati.

(28)

Tipo di intervento Campo di impiego Efficacia Costo unitario (lire) da DM. 29.11.2000

Pavimentazione antirumore tradizionali

Impiego in situazioni non particolarmente critiche o ad integrazione di altri interventi

3 dB per tutti i ricettori a prescindere dalla quota relativa alla infrastruttura

15.000 L./mq di superficie stradale trattata

Pavimentazioni eufoniche

Impiego in situazioni non particolarmente critiche o ad integrazione di altri interventi

5 dB per tutti i ricettori a prescindere dalla quota relativa alla infrastruttura; è efficace anche alle basse frequenze

30.000 L./mq di superficie stradale trattata

Barriere antirumore artificiali (metalliche, in legno, calcestruzzo, argilla espansa, trasparenti, bromuri)

Impiego tipico in presenza di ricettori di altezza media posti in prossimità della infrastruttura

14 dB per i ricettori posti nella zona A dell’ombra 7 dB per i ricettori

posti nella zona B dell’ombra 0 dB per i ricettori

posti fuori dalla zona d’ombra

400.000 L./mq

Barriere antirumore artificiali integrate con elemento

antidiffrattivo superiore

Impiego tipico in presenza di ricettori di altezza media posti in prossimità della infrastruttura; con elevata densità di ricettori nella zona d’ombra

15 dB per i ricettori posti nella zona A dell’ombra 7,5 dB per i ricettori

posti nella zona B dell’ombra 0 dB per i ricettori

posti fuori dalla zona d’ombra

450.000 L./mq

Barriere antirumore formate da muro cellulare (alveolare) rinverdito in calcestruzzo o legno

Impiego tipico in presenza di ricettori di altezza media posti in prossimità della infrastruttura

19 dB per i ricettori posti nella zona A dell’ombra

10 dB per i ricettori posti nella zona B dell’ombra 0 dB per i ricettori posti fuori dalla zona d’ombra

580.000 L./mq per interventi su linee ferroviarie in normale esercizio;

490.000L./mq per interventi su nuove ferrovie,

strade/autostrade o tracciati esistenti con possibilità di deviazione del traffico

Barriere vegetali antirumore

Impiego per situazioni non particolarmente critiche con ampie fasce di territorio non edificato tra i ricettori e la sede stradale

1 dB ogni 3 m di spessore della fascia piantumata

150.000 L./mq di terreno piantumato, escluso il costo del terreno

Barriere di sicurezza tradizionali

Applicazioni congiunte di

sicurezza ed acustiche 2 dB 350.000 L./mq

Barriere di sicurezza di tipo ecotecnico

Applicazioni congiunte di

sicurezza ed acustiche 3 dB 500.000 L./mq

(29)

Tipo di intervento Campo di impiego Efficacia Costo unitario

Rilevato antirumore

Richiede una fascia di territorio non edificato tra i ricettori e l’infrastruttura, pari ad almeno 2,1 volta l’altezza del rilevato.

Intervento integrabile con barriere vegetali

13 dB per i ricettori posti nella zona A dell’ombra 6 dB per i ricettori posti nella zona B dell’ombra 0 dB per i ricettori posti fuori dalla zona d’ombra

300.000 L./ml per altezze minori o eguali a 3 m dal piano della infrastruttura, senza piantumazioni ed escluso il costo del terreno;

500.000 L./ml per altezze superiori a 3 m e fino a 6 m dal piano stradale, senza piantumazioni ed escluso il costo del terreno

Copertura a cielo aperto, con grigliato di pannelli acustici (baffles)

Aree densamente popolate; edifici alti rispetto all’infrastruttura

10 dB per i ricettori posti al di sopra della copertura 16 dB per i ricettori posti nella zona d’ombra al di sotto della copertura

500.000 L./ml di sede stradale coperta fino a 18m di larghezza 600.000 L./ml di sede stradale copertura oltre 18 m di larghezza

Copertura totale

Aree molto popolate con edifici alti rispetto alla infrastruttura e livello di rumore elevato

superiore a 25 dB 850.000 L./ml di sede stradale coperta

Giunti silenziosi

Ricettori vicini a ponti o viadotti; intervento ad integrazione di altri, per ridurre i rumori impulsivi

3 dB di Lmax

1.200.000 L./ml per escursioni dei giunti di ± 15 mm;

20.000.000 L./ml per escursioni dei giunti di ± 50 mm

Finestre antirumore autoventilanti

Situazioni

particolarmente gravose non completamente risanabili con interventi passivi sulla

infrastruttura; si adottano anche insieme ad altri tipi di interventi

34 dB

3.000.000 L./mq per finestre con ventilazione naturale;

3.500.000 L./mq per finestre con ventilazione forzata

Rivestimenti fonoassorbenti delle facciate degli edifici

Contesti densamente urbanizzati per migliorare il clima acustico di zona

3 dB 100.000 L./mq

Trattamento antirumore imbocchi di gallerie

Zone con edifici in prossimità di gallerie;

l’intervento consiste in un rivestimento interno della galleria

2 dB fino a 30 m

dall’imbocco 50.000.000 per imbocco

Tabella 6 – Allegato 1 DM 29 novembre 2000

(30)

6. CALCOLO POPOLAZIONE ESPOSTA

Nelle tabelle successive si riepiloga il numero di soggetti esposti al rumore generato da traffico stradale per ciascuna strada provinciale suddivisi per tratte che attraversano i centri urbani e e le aree extraurbane.

Periodo giornaliero (Lden) Popolazione esposta > 70 dB (A)

(limite diurno aree extraurbane)

Popolazione esposta > 65 dB(A) (limite diurno nei centri urbani)

SP1 - della Botte 40 SP1 - della Botte 189

SP11 - Colline per Legoli 46 SP11 - Colline per Legoli 190

SP12 - delle Colline per Livorno 6 SP12 - delle Colline per Livorno 820

SP2 - Vicarese 182 SP2 - Vicarese 1096

SP23 - di Gello 25 SP23 - di Gello 389

Sp24 - Arnaccio/Calci 50 Sp24 - Arnaccio/Calci 470

SP25 - Vicopisano/S.Maria a Monte 330 SP25 - Vicopisano/S.Maria a Monte 738

SP30 - del Lungomonte Pisano 42 SP30 - del Lungomonte Pisano 643

SP44 - S.Croce/Ponte a Egola 0 SP44 - S.Croce/Ponte a Egola 322

SP5 - Francesca 28 SP5 - Francesca 120

SP6 - Giuncheto 2 SP6 - Giuncheto 598

SP66 - Nuova Francesca 10 SP66 - Nuova Francesca 37

TOTALE 761 TOTALE 5612

Tabella 6 – Popolazione esposta nel periodo giornaliero ai limiti di 70 dB(A) in area extraurbana e 65 dB(A) in area urbana

Periodo notturno (Lnight) Popolazione esposta > 60 dB (A)

(limite notturno aree extraurbane)

Popolazione esposta > 55 dB(A) (limite notturno nei centri urbani)

SP1 - della Botte 54 SP1 - della Botte 190

SP11 - Colline per Legoli 64 SP11 - Colline per Legoli 240

SP12 - delle Colline per Livorno 6 SP12 - delle Colline per Livorno 887

SP2 - Vicarese 209 SP2 - Vicarese 1329

SP23 - di Gello 26 SP23 - di Gello 360

Sp24 - Arnaccio/Calci 82 Sp24 - Arnaccio/Calci 444

SP25 - Vicopisano/S.Maria a Monte 534 SP25 - Vicopisano/S.Maria a Monte 817

SP30 - del Lungomonte Pisano 46 SP30 - del Lungomonte Pisano 858

SP44 - S.Croce/Ponte a Egola 0 SP44 - S.Croce/Ponte a Egola 335

SP5 - Francesca 30 SP5 - Francesca 132

SP6 - Giuncheto 4 SP6 - Giuncheto 659

SP66 - Nuova Francesca 10 SP66 - Nuova Francesca 10

TOTALE 1066 TOTALE 6262

Tabella 6 – Popolazione esposta nel periodo notturno ai limiti di 60 dB(A) in area extraurbana e 55 dB(A) in area urbana

(31)

nei centri urbani, all’interno dei quali le strade provinciali devono rispettare i limiti della classificazione acustica comunale.

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