AZIONI SULLE COSTRUZIONI, CARICHI
PERMANENTI CARICHI VARIABILI DI ESERCIZIO PERMANENTI, CARICHI VARIABILI DI ESERCIZIO,
VENTO, NEVE
Maurizio Orlando
Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale - Università degli Studi di Firenze
www.dicea.unifi.it/maurizio.orlando
FASI OPERATIVE DEL FASI OPERATIVE DEL PROGETTO STRUTTURALE 1. DEFINIZIONE DELLA STRUTTURA 2. ANALISI DEI CARICHI
3. CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI
4. VERIFICA DI SICUREZZA
FASI OPERATIVE DEL FASI OPERATIVE DEL PROGETTO STRUTTURALE 1. DEFINIZIONE DELLA STRUTTURA
it d ti i d’
sito, destinazione d’uso
schema geometrico (disposizione degli elementi portanti e portati) e vincoli
portanti e portati) e vincoli materiali costituenti
predimensionamento (per analogia con strutture di
predimensionamento (per analogia con strutture di
forma e dimensioni simili, con modelli semplificati
di calcolo))
FASI OPERATIVE DEL
FASI OPERATIVE DEL
PROGETTO STRUTTURALE
3. CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI
FASI OPERATIVE DEL FASI OPERATIVE DEL PROGETTO STRUTTURALE 4. VERIFICA DI SICUREZZA
f t ll it i i i t
confronto sollecitazioni – resistenze
( tt d ll i l i )
(oggetto della prossima lezione)
Classificazione delle Azioni Classificazione delle Azioni
in base alle modalità di esplicarsi
in base alle modalità di esplicarsi
Classificazione delle Azioni Classificazione delle Azioni
in base alla risposta strutturale
in base alla risposta strutturale
Classificazione delle Azioni Classificazione delle Azioni
in base alla variazione della intensità nel tempo in base alla variazione della intensità nel tempo
Permanenti: G G i t tt Permanenti: G G
1peso proprio struttura
G
2elementi non strutturali P precompressione
+ lt ( iti fl di ti ) + altre (ritiro, fluage, cedimenti, ecc.)
Variabili: Q i Sovraccarichi Vento
Vento Neve
Temperatura
Eccezionali: A
Eccezionali: A Incendio
Esplosioni
Urti e impatti
AZIONI
AZIONI PERMANENTI (3 1 2 e 3 1 3 NTC) AZIONI PERMANENTI (3.1.2 e 3.1.3 NTC)
1. STRUTTURALI : peso proprio degli elementi strutturali 1. STRUTTURALI : peso proprio degli elementi strutturali
2. NON STRUTTURALI: carichi non rimovibili durante il normale
esercizio della costruzione, quali quelli relativi a tamponature
esterne, divisori interni, massetti, isolamenti, pavimenti e
rivestimenti del piano di calpestio intonaci controsoffitti
rivestimenti del piano di calpestio, intonaci, controsoffitti,
impianti ed altro, ancorché in qualche caso sia necessario
considerare situazioni transitorie in cui essi non siano presenti p
AZIONI
Elementi divisori interni
il peso proprio di elementi divisori interni potrà essere ragguagliato ad un carico permanente portato uniformemente distribuito g
2k, che dipende dal peso proprio per unità di lunghezza G
2k2kdelle partizioni
per elementi divisori con G
2k≤ 1,00 kN/m: g
2k= 0,40 kN/m
2pe e e e d so co G
2k,00 / g
2k0, 0 /
per elementi divisori con 1,00 < G
2k≤ 2,00 kN/m: g
2k= 0,80 kN/m
2per elementi divisori con 2,00 < G
2k≤ 3,00 kN/m: g
2k= 1,20 kN/m
2per elementi divisori con 3 00 < G ≤ 4 00 kN/m: g = 1 60 kN/m
2per elementi divisori con 3,00 < G
2k≤ 4,00 kN/m: g
2k= 1,60 kN/m
2per elementi divisori con 4,00 < G
2k≤ 5,00 kN/m: g
2k= 2,00 kN/m
2AZIONI
AZIONI VARIABILI (Q) AZIONI VARIABILI (Q)
AZIONI VARIABILI CON OCCORRENZE DISCRETE PIÙ O MENO AZIONI VARIABILI CON OCCORRENZE DISCRETE PIÙ O MENO PUNTUALI NEL TEMPO (AD ES. IL CARICO TRASMESSO DALLE PERSONE ED IN GENERALE I CARICHI DI BREVE DURATA SUI SOLAI DI UN EDIFICIO PER CIVILE ABITAZIONE)
AZIONI VARIABILI A CARATTERE (INTENSITÀ DIREZIONE) AZIONI VARIABILI A CARATTERE (INTENSITÀ, DIREZIONE) VARIABILE NEL TEMPO E NON MONOTONE (PER ESEMPIO:
NEVE, VENTO, TEMPERATURA, MOTO ONDOSO) , , , )
AZIONI
3.1.4 – NTC – AZIONI VARIABILI
- carichi verticali uniformemente distribuiti q k [kN/m 2 ] - carichi verticali concentrati (da non sommare a q k ) Q k [kN]
(su impronta di 50 x 50 mm; nelle rimesse e nei parcheggi su due impronte di 200 x 200 mm, distanti assialmente di 1,80 m)
- carichi orizzontali lineari H k [kN/m]
AZIONI
AZIONI
VALORI RAPPRESENTATIVI DELLE AZIONI VARIABILI
Q k k = valore caratteristico ψ 0 Q k = valore raro
( di bi i )
(o di combinazione)
ψ 1 Q k = valore frequente µ Q Q k
ψ 1 Q k q
ψ 2 Q k = valore quasi permanente
IL VALORE FREQUENTE E QUELLO QUASI PERMANENTE DEI CARICHI SUI
SOLAI DEGLI EDIFICI SONO FISSATI IN MODO TALE CHE LA FRAZIONE DI
COEFFICIENTI DI COMBINAZIONE
COEFFICIENTI DI COMBINAZIONE
AZIONI ECCEZIONALI
AZIONI ECCEZIONALI (A), CHE RISULTANO DIFFICILMENTE PREVEDIBILI E SONO DI BREVE DURATA (ESEMPIO: ESPLOSIONI, URTI, INCENDI)
PER LE AZIONI ECCEZIONALI SI DETERMINA
DIRETTAMENTE UN VALORE NOMINALE UNICO,
PERCHÉ, A CAUSA DEL LORO CARATTERE, NON SI
DISPONE DI DATI SUFFICIENTI PER APPLICARE IN
Azione del vento Azione del vento
3.3.2 VELOCITÀ DI RIFERIMENTO
La velocità di riferimento v
bè il valore caratteristico della velocità del vento a 10 m dal suolo su un terreno di categoria di esposizione II mediata su 10 minuti e riferita ad un periodo di ritorno di 50 anni.
v
b,0, a
0, k
asono parametri forniti legati alla regione in cui sorge la costruzione in esame;
in esame;
a
sè l’altitudine sul livello del mare (in m) del sito ove sorge la costruzione.
Per un generico periodo di ritorno T R (§C3.3.2)
v
bb= velocità di riferimento associata ad un periodo di ritorno di 50 anni
v
b(T
R) = velocità di
riferimento associata ad un
periodo di ritorno di T
Ranni
Pressione cinetica di riferimento (§3.3.6)
LEGGE DI BERNOULLI
Fluido in moto con velocità v
bche viene
arrestato completamente contro un
parete piana indefinita
Pressione ed azione tangenziale (§3 3 4 §3 3 5)
(§3.3.4 e §3.3.5)
PRESSIONE
AZIONE TANGENZIALE
c
e: tiene conto dell’influenza della rugosità del terreno
z0=0,003 m
z0=0,3 m z0=0,03 m
z0=0,8 m z0=0,1 m
z0=0,01 m
c e e : tiene conto dell’influenza della rugosità del terreno
(CNR-DT 207/2008)
Andamento di c in funzione di z
Andamento di c e in funzione di z
Andamento di c e in funzione di z
r 0
ref
media
K
z ln z v
(z)
v ⎟⎟ ⎠ ⋅
⎜⎜ ⎞
⎝
⋅ ⎛
= ⎝ ⎠
2 r 2
0 ref
2 r 2
0 2
ref
media
K
z ln z (z) q
z K ln z 2 ρv
(z) 1
q ⎥ ⋅
⎦
⎢ ⎤
⎣
⎡ ⎟⎟
⎠
⎜⎜ ⎞
⎝
⋅ ⎛
=
⎥ ⋅
⎦
⎢ ⎤
⎣
⎡ ⎟⎟
⎠
⎜⎜ ⎞
⎝
⋅ ⎛
=
0
0
⎦ ⎣ ⎝ ⎠ ⎦
⎣ ⎝ ⎠
media V media
q media
max
v (z)
g σ 1
(z) q
σ g (z) q
(z)
q ⎥
⎦
⎢ ⎤
⎣
⎡ +
=
⋅ +
= 2
2 2
7 ( ) 1
z K l
( ) ( )
⎟ ⎞
⎜ ⎜
⎜ ⎛
⎥ ⎤
⎢ ⎡ ⎞
⎜ ⎛ z
media
( )⎦
⎣
e ref
0 2
r 0
ref
max
q (z) c
z ln z 1 z K
ln (z) q
(z)
q = ⋅
⎟ ⎟
⎜ ⎠
⎜ ⎜
⎝ ⎟⎟
⎠
⎜⎜ ⎞
⎝ + ⎛
⋅
⎥ ⋅
⎢ ⎦
⎣ ⎟
⎜⎜ ⎠
⋅ ⎝
=
10 m
Coefficiente aerodinamico e di tt it (C3 3 10 C3 3 11)
attrito (C3.3.10 e C3.3.11)
Le NTC rimandano a normative di comprovata affidabilità. p La circolare riprende in pratica il DM96.
Esempi: Se l’ostacolo
è i d fi it
1
2p = C
pρ V
non è indefinito:
p
2
p ρ
Determinazione sperimentale del coefficiente aerodinamico
CRIACIV-DIC Boundary Layer Wind Tunnel
DIC – Dipartimento di C pa t e to d Ingegneria Civile
vista laterale
vista laterale vista del ventilatore vista del ventilatore
Centro di Ricerca Inter-Universitario